The Infamous
The Infamous è il secondo album discografico dei Mobb Deep, pubblicato nel 1995 su etichetta Loud Records.
The Infamous album in studio | |
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Artista | Mobb Deep |
Pubblicazione | 1995 |
Durata | 66:51 |
Dischi | 1 |
Tracce | 16 |
Genere | Hardcore hip hop East Coast hip hop Gangsta rap |
Etichetta | Loud Records |
Produttore | Mobb Deep Q-Tip ('The Abstract') Schott Free Matt Life |
Registrazione | 1994–1995, Battery Studios, Platinum Island Studios, Firehouse Studios e Unique Recording, New York |
Note | n. 15 n. 111 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Danimarca[1] (vendite: 10 000+) Regno Unito[2] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Stati Uniti[3] (vendite: 1 000 000+) |
Mobb Deep - cronologia | |
Singoli | |
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Lo stile oscuro e nichilista dell'album, definito dalle sue melodie evocative, dai ritmi aspri e dai testi introspettivi riguardanti il crimine nei quartieri centrali di New York, ha ricevuto un riconoscimento speciale e l'elogio della critica. Insieme ad album come Enter the Wu-Tang (36 Chambers), Illmatic e Ready to Die, The Infamous è ampiamente riconosciuto come uno dei principali fautori del "rinascimento" dell'East Coast rap. Inoltre, l'album è accreditato per aver contribuito a ridefinire il suono dell'hardcore rap, utilizzando il suo stile di produzione, che include inquietanti loop di piano, sintetizzatori distorti, hi-hat a otto note e linee di basso filtrate.
Il disco
modificaGrazie alla sua personalissima atmosfera, composta da melodie minimali e campionamenti sporchi, The Infamous è considerato uno dei dischi fondamentali della scuola rap newyorkese. Havoc e Prodigy ospitano diversi rapper di qualità, quali Nas, Raekwon e Big Noyd. The Infamous contiene alcuni dei brani più famosi della coppia del Queensbridge, quali Shook Ones Pt. II e Survival of the Fittest.
Antefatti
modificaDurante la primavera del 1993, mentre i due membri del gruppo erano ancora degli adolescenti, i Mobb Deep pubblicarono il primo album Juvenile Hell per l'etichetta 4th & B'way Records. Il disco vedeva l'apporto di vari celebri produttori di New York, inclusi Large Professor, DJ Premier e Kerwin Young, e includeva il successo underground Hit It from the Back. A causa del fallimento di Juvenile Hell nell'ottenere un significativo successo commerciale e critico, il duo lasciò la propria etichetta alcuni mesi dopo la pubblicazione dell'album.[4] Havoc e Prodigy descrissero in seguito Juvenile Hell come un "banco di prova per le cose a venire".[5]
Nell'estate 1993, la Loud Records stava cercando un altro gruppo rap da mettere sotto contratto, forte del successo del primo singolo del Wu-Tang Clan Protect Ya Neck, ed entro fine anno, scelse di puntare sui Mobb Deep.[4] Nel 1994, il duo pubblicò il singolo promozionale Shook Ones, che servì da presentazione del loro nuovo sound.[6][7] A differenza del precedente album, The Infamous fu in pratica auto-prodotto da Havoc e Prodigy, con l'aiuto esterno degli A&R Matt Life e Schott Free, e del produttore degli A Tribe Called Quest Q-Tip, che aveva scoperto i Mobb Deep nei primi anni novanta.[8] Matt Life ricordò il coinvolgimento di Q-Tip, dicendo: «Tip fu molto coinvolto in The Infamous fin dall'inizio. Probabilmente più di quanto la gente sappia. Tip era un loro grande fan e io lo sapevo, quindi fu molto d'aiuto, dando loro dei consigli».[9] Il contributo di Q-Tip all'album fu mascherato nei crediti con lo pseudonimo "The Abstract".[10]
Sulla decisione del gruppo di gestire la maggior parte della produzione, Havoc in seguito ha commentato: «Abbiamo iniziato a produrre perché gli altri produttori ci davano cose che non ci piacevano, o semplicemente si facevano pagare troppo. Non sapevo nulla di produrre musica all'epoca, ma ho imparato guardando gli altri».[11]
Registrazione
modificaLe sessioni di registrazione per il disco ebbero inizio nel 1994 e si svolsero presso Battery Studios, Platinum Island Studios, Firehouse Studios e Unique Recording a New York.[6][12] Havoc produsse la maggior parte delle basi nel suo appartamento a Queensbridge, spesso assistito da Prodigy.[7] Descrivendo lo stile minimale della produzione, Prodigy disse: «Il nostro primo campionatore fu un EPS 16 plus;... Lo usammo per un po' di tempo, e quando uscì l'MPC lo comprammo, e fu la svolta. Un piccolo giradischi, un piccolo mixer, e avevamo tutto quello che ci serviva».[7]
I Mobb Deep incisero inizialmente 20 canzoni per The Infamous, ma i produttori esecutivi Matt Life e Schott Free lavorarono con loro per milgiorare la musica.[7] Matt Life ricorda: «Schott lavorò a stretto contatto con loro sulle rime e io sulla produzione. La prima cosa che ricordo è loro che creano una parvenza del nucleo del primo album e io che creo una versione approssimativa di ciò che l'album potrebbe essere e attacco un adesivo sulla cassetta».[7] La prima versione rozza dell'album conteneva 5 o 6 canzoni, comprese le versioni originali dei quattro singoli dell'album. L'originale Temperature's Rising fu rifatta a causa di problemi di concessione del copyright del campione.[7]
In seguito, Q-Tip divenne l'ingegnere del suono per il missaggio dell'album; Matt Life ha spiegato: «È entrato più tardi nelle sessioni e ha detto che avrebbe aiutato a mixare un paio di canzoni. E poi ha finito per scegliere un paio di tracce da rifare. Tranne Drink Away the Pain, le tracce prodotte da Tip erano già canzoni complete. Gli piacevano i testi, ma volle rifare le basi».[9] Q-Tip migliorò anche la programmazione della drum machine in Survival of the Fittest, Up North Trip e Trife Life.[7] Descrivendo i suoi contributi "un sound completamente differente da quello dei Tribe", Q-Tip incoraggiò i Mobb Deep a far uscire il loro "dark sound", dicendo loro di aggiungere accordi maggiori ai loro campionamenti.[7][13]
Liricamente, i Mobb Deep aggiunsero all'album un'estetica minacciosa.[12] Parlando del testo di Survival of the Fittest, Havoc spiegò: «Eravamo molto diretti. Non era roba da fighetti».[7] In ogni brano, rapparono della realtà del carcere, di omicidio, rapina, vendita di droga e alcolismo, tra gli altri argomenti. Big Noyd ebbe una significativa presenza nell'album, con quattro apparizioni come ospite. Inizialmente Big Noyd avrebbe preferito fare lo spacciatore piuttosto che il rapper, fino a quando il gruppo lo convinse diversamente.[7] Gli altri ospiti furono Nas (amico d'infanzia di Havoc), Raekwon e Ghostface Killah dei Wu-Tang Clan (colleghi d'etichetta dei Mobb Deep) e Crystal Johnson (amica di Q-Tip).[7]
Copertina
modificaLa copertina di The Infamous, che mostra un primo piano di Havoc e Prodigy, è opera della fotografa Delphine A. Fawundu, che in seguito raccontò l'esperienza della sessione fotografica nel libro Contact High: A Visual History of Hip-Hop di Vikki Tobak: "Sono stata ispirata da come tutti questi elementi si sono uniti, rendendo l'hip-hop di New York una tale forza in quel momento. Sembrava così potente e stava accadendo tutto proprio davanti ai miei occhi e alla mia macchina fotografica". Nel 2019, le immagini del servizio fotografico della Fawundu con i Mobb Deep e altri scatti inediti sono stati presentati in una mostra presso il The Annenberg Space for Photography a Los Angeles.[14][15]
Pubblicazione
modificaThe Infamous venne pubblicato il 25 aprile 1995 negli Stati Uniti. L'album restò in classifica 18 settimane nella Billboard 200, raggiungendo come posizione massima la numero 15, e trascorse inoltre 34 settimane nella classifica Top R&B/Hip-Hop Albums, dove raggiunse la terza posizione. I singoli Shook Ones (Part II) e Survival of the Fittest raggiunsero rispettivamente le posizioni numero 59 e 69 nella Billboard Hot 100, entrando anche nella Top 10 della classifica Hot Rap Singles.[16][17]
Accoglienza
modificaRecensione | Giudizio |
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AllMusic | [12] |
Consequence | A[18] |
Entertainment Weekly | B+[19] |
Los Angeles Times | [20] |
NME | 8/10[21] |
Pitchfork | 10/10[6] |
Rolling Stone | [22] |
The Rolling Stone Album Guide | [23] |
The Source | [24] |
Spin | 9/10[25] |
I commenti entusiasti della critica e il successo di vendite in patria, che decreta The Infamous disco d'oro negli Stati Uniti due mesi dopo la sua pubblicazione, lanciano definitivamente i Mobb Deep, che continueranno per diversi anni a realizzare dischi.
Tracce
modificaTesti di Albert Johnson, Kejuan Muchita (tracce 1, 3-4, 6-11, 13-16), Nasir Jones (traccia 4), Corey Woods (tracce 4 e 11), TaJuan Perry (tracce 5-6, 11 e 16), Jonathan Davis (tracce 6-7 e 14), Mayfield Small, Jr. (traccia 6), Patrice Rushen (traccia 7), Freddie Washington (traccia 7), Michael Henderson (traccia 9), Dennis Coles (traccia 11), The Headhunters (traccia 14).
- The Start of Your Ending (41st Side) – 4:24 – Mobb Deep
- The Infamous Prelude – 2:12
- Survival of the Fittest – 3:43 – Mobb Deep
- Eye for a Eye (Your Beef Is Mines) (featuring Nas & Raekwon) – 4:48 – Mobb Deep
- Just Step Prelude – 1:06
- Give Up the Goods (Just Step) (featuring Big Noyd) – 4:02 – The Abstract
- Temperature's Rising (featuring Crystal Johnson) – 5:00 – The Abstract, Mobb Deep (co-prod.)
- Up North Trip – 4:58 – Mobb Deep
- Trife Life – 5:19 – Mobb Deep
- Q.U. – Hectic – 4:46 – Mobb Deep
- Right Back at You (featuring Ghostface Killah, Raekwon & Big Noyd) – 4:52 – Mobb Deep, Schott Free (co-prod.)
- The Grave Prelude – 0:50
- Cradle to the Grave – 4:57 – Mobb Deep
- Drink Away the Pain (Situations) (featuring Q-Tip) – 4:44 – The Abstract, Mobb Deep (co-prod.)
- Shook Ones Pt. II – 5:24 – Mobb Deep
- Party Over (featuring Big Noyd) – 5:40 – Mobb Deep, Matt Life (co-prod.)
Formazione
modifica- Havoc – rap performer, produzione
- Prodigy – rap performer, produzione
- The Abstract (Q-Tip) – rap performer, produzione, missaggio
- Big Noyd – rap performer
- Raekwon – rap performer
- Nas – rap performer
- Ghostface Killah – rap performer
- Crystal Johnson – voce
- Matt Life – produzione
- Schott Free – produzione
- Fal Prod – produzione
- Louis Alfred III – fonico
- Tim Latham – fonico
- Tony Smalios – fonico, missaggio
- Dino Zerros – fonico
- Leon Zervos – mastering
- Merge One – direzione artistica
- Chi Modu – fotografie
- Tami Cobbs – management
- Sandra Bynum – management
Note
modifica- ^ (DA) The Infamous, su IFPI Danmark. URL consultato il 28 febbraio 2024.
- ^ (EN) The Infamous, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ (EN) Mobb Deep - The Infamous – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 luglio 2021.
- ^ a b Coleman, 2007, p. 267
- ^ Coleman, Brian (2007), Check the Technique, Random House, p. 267, ISBN 978-0-8129-7775-2.
- ^ a b c Jayson Greene, Mobb Deep: The Infamous / The Infamous Mobb Deep, in Pitchfork, 9 aprile 2014. URL consultato l'11 ottobre 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k Insanul Ahmed, Noah Callahan-Bever e Toshitaka Kondo, The Making of Mobb Deep's 'The Infamous', su Complex, 26 aprile 2011. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ Andy James, The Story of How Mobb Deep Met Q-Tip Is Amazing, su DJBooth.net. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ a b Coleman, 2007, p. 269
- ^ Exclusive: Q-Tip Interview, su Moovmnt, 19 aprile 2009. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ Coleman, 2007, p. 266
- ^ a b c Steve Huey, The Infamous – Mobb Deep, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 21 settembre 2009.
- ^ Q-Tip, su redbullmusicacademy.com, Red Bull Music Academy. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ Vikki Tobak, Delphine Fawundu On Photographing The 'Infamous' Mobb Deep, su Contact High Project, 5 ottobre 2016. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Biba Adams, Book Review: "Contact High: A Visual History of Hip-Hop", su AllHipHop, 8 novembre 2018. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2019).
- ^ "Mobb Deep Chart History (Hot 100)" Billboard. Accessed on April 6, 2020.
- ^ "Mobb Deep Chart History (Hot Rap Songs)" Billboard.
- ^ Okla Jones, Mobb Deep’s The Infamous Shook Hip-Hop to Its Core, in Consequence, 22 aprile 2020. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Tiarra Mukherjee, The Infamous, in Entertainment Weekly, 5 maggio 1995. URL consultato il 19 marzo 2010.
- ^ Heidi Siegmund, Mobb Deep, 'The Infamous,' RCA, in Los Angeles Times, 14 maggio 1995, p. 68. URL consultato l'11 ottobre 2016.
- ^ Mobb Deep: The Infamous, in NME, luglio 1995, p. 48.
- ^ Cheo H. Coker, Mobb Deep: The Infamous, in Rolling Stone, 16 novembre 1995. URL consultato l'11 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2007).
- ^ Ryan, 2004, p=548
- ^ Dimitry Leger, Mobb Deep: The Infamous, in The Source, n. 69, giugno 1995, p. 71. URL consultato il 21 settembre 2009.
- ^ Chris Norris, Mobb Deep: The Infamous, in Spin, vol. 11, n. 5, agosto 1995, p. 92. URL consultato il 10 maggio 2020.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Steve Huey, The Infamous, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Infamous, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Infamous, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.