Totò di notte n. 1

Totò di notte n. 1
	Una scena del film
Lingua originale	Italiano
Paese di produzione	Italia
Anno	1962
Durata	100 min
Genere	comico
Regia	Mario Amendola
Soggetto	Giovanni Grimaldi, Bruno Corbucci, Castellano e Pipolo
Sceneggiatura	Giovanni Grimaldi, Bruno Corbucci
Produttore	Mario Mariani
Casa di produzione	Cinex
Distribuzione in italiano	Incei Film
Fotografia	Bitto Albertini
Montaggio	Jolanda Benvenuti
Musiche	Armando Trovajoli
Scenografia	Giorgio Giovannini
Costumi	Marcella De Marchis
Interpreti e personaggi
	Totò: Ninì Cantachiaro, il professore; Erminio Macario: Mimì Makò, assistente di Cantachiaro; Gianni Agus: l'impresario di Parigi; Nando Bruno: il padrone della trattoria; Mario Castellani: Felipe; Giulio Marchetti: Manuel; Lando Buzzanca: il signore sull'aereo; Nino Terzo: il siciliano a Hong Kong; Margaret Rose Keil: ballerina twist in Spagna, la ragazza sul risciò; Alfredo Rizzo: l'uomo che presta la penna; Carlo Rizzo: il turista fotografo; Linda Sini: la hostess; Mac Ronay: se stesso; Moa Tahi: se stessa; Helmut Zacharias: se stesso; Margaret Lee: se stessa; Caroline Cherie: se stessa;

Totò di notte n. 1 è un film del 1962, diretto da Mario Amendola.

Trama

Ninì Cantachiaro e Mimì Makò sono due scapestrati suonatori ambulanti che si esibiscono, senza alcun successo, nelle strade di città. Quando il compagno d'arte ottiene una cospicua eredità, Ninì lo convince ad investirla interamente per girare i più importanti locali notturni, in modo da potersi, a loro volta, fare un nome nell'ambiente.

In realtà, i due non faranno altro che sperperare tutto il loro patrimonio e tornare, come prima, a mendicare nelle piazze di Roma.

Produzione

Il soggetto del film, come deducibile dal titolo, è una parodia dei mondo movie, documentari che cercano di spiazzare lo spettatore con riprese shock o ritenute, per l'epoca, tabù.

Alcune sequenze vennero "riciclate" e rimontate in Totò sexy, altra farsa con lo stesso filo conduttore.

Distribuzione

Uscito nelle sale italiane il 7 novembre del 1962, ottenne una limitazione d'età (vietato ai minori di 14 anni) per alcune scene velatamente erotiche.

È stato, in seguito, edito in versione home video.

Accoglienza

La critica, come il pubblico, lo ritiene uno dei peggiori lavori di Totò. Morando Morandini, a tal proposito, sostiene che sia una «spenta parodia di Europa di notte (...) salvata solo da alcuni lezzi dei due protagonisti».^[1] Giovanni Grazzini ribadisce le parole precedenti, sottolineando come i due comici «accennino talvolta una fiammella di ilarità».^[2]