Alfredo Ghezzi

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Ritratto di Alfredo Ghezzi, 1938. Foto Renato Salvini, Firenze.

Alfredo Ghezzi (Firenze, 24 gennaio 1895 – Firenze, 16 aprile 1972) è stato un dirigente e un artista italiano.

Vita e attività

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A. Ghezzi, autoritratto a matita, 1918

Figlio di Alessandro Ghezzi (1855-1920) e Anna Paolieri (1863-1902), Alfredo Giuseppe Cesare nasce a Firenze il 24 gennaio 1895. Frequenta la Scuola Tecnica Industriale Leonardo da Vinci, con indirizzo ragioneria; segue con profitto corsi di lingua francese e inglese.

 
A. Ghezzi, Al pozzo - La Maddalena - 12.9.917. Cartolina postale con disegno autografo a inchiostro

Dal 1915 al 1919 è soldato di leva in fanteria; dopo un periodo al fronte viene destinato alla 61a compagnia presidiaria di La Maddalena (Sassari). Tornato a Firenze, dal 1921 al 1929 lavora nello studio legale Frassineti-Zoli, poi nello studio dell’avvocato Adone Zoli.

Nel 1932 si sposa con Elisa Montelatici (1896-1972).

Nel 1929 inizia a lavorare come funzionario dell’Organizzazione Industriali (poi Unione Industriale Fascista della Provincia di Firenze; poi Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze, oggi Confindustria Firenze).  Nell’Associazione si occupa dell’ufficio del lavoro (oggi ufficio sindacale); diventa dirigente e quindi, nel 1957, vicedirettore.

Cura la parte economica e organizzativa di varie categorie industriali, in particolare il settore metalmeccanico e quello produttivo del vino (Centro di Studio e tutela fra esportatori di vini toscani-Es.Vi.To; nel 1961 Ente Bottiglia Tipica Toscana, di cui è segretario fino al 1972); promuove la DOCG del Chianti Classico.

 
Il presidente D. de Micheli premia A. Ghezzi, 9 gennaio 1961. Foto Levi, Firenze. Associazione degli Industriali di Firenze

È anche segretario generale Agis (Associazione Italiana dello Spettacolo) per vari anni. Insignito nel 1961 della medaglia d’oro della Presidenza per l’attività a favore dell’Associazione Industriali di Firenze, nel 1962 viene pensionato per raggiunti limiti di età. [fig. 3]

Muore a Firenze il 16 aprile 1972.

Opera grafica e pittorica

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A. Ghezzi, 2. Via San Leonardo, dicembre 1960. Acquerello pubblicato in copertina di R. Ridolfi, Poesia in prosa, ed. Le Lettere, 2002, II vol.

Collateralmente all’attività di funzionario, Ghezzi sviluppa fin dalla prima giovinezza una notevole attitudine all’espressione artistica di tipo grafico e pittorico; è inoltre un ottimo fotografo.

Oltre che in varie collezioni private toscane, le opere di A. Ghezzi sono anche conservate dalle seguenti istituzioni:

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Galleria degli Uffizi (Firenze): conserva un nucleo di 60 opere di grafica e un autoritratto a matita su carta (invv. 118592-118861), datati tra 1918 e 1970 (acquisizione 1999)1.

Confindustria Firenze: conserva nella sede di Palazzo Gualfonda, via Valfonda 9, 12 acquerelli di grande formato della serie dedicata a Via S. Leonardo (acquisizione 1974). Uno di essi è pubblicato in copertina dell’opera di Roberto Ridolfi, Poesia in prosa, ed. Le Lettere, 2002, II.

Tra le collezioni private si veda:

Collezione Gianfranco Pancani di opere formato 10x15: comprende tre opere (Darsena a Viareggio, 1959; Al tabernacolo, 1959; Paesaggio con strada e figura, s.d.)2.

In vita, A.Ghezzi partecipò a varie mostre a livello locale, tra le quali sono documentate:

1965 - Premio Pittura S. Donnino – “opera meritoria di segnalazione”; 1967 - premio di pittura e scultura “Mino da Fiesole”; 1967 - GADA - Cardo d’argento, Borselli – 5° premio; 1968 - GADA Firenze - Mostra sociale arti figurative; 1968 GADA - Cardo d’argento, Borselli.


Dal 4 al 16 maggio 1974 si tenne una Retrospettiva dell’opera artistica di A. Ghezzi presso la Saletta Gonnelli, via Ricasoli, Firenze. In questa occasione vennero esposte 102 opere incorniciate, oltre a dei grandi raccoglitori su cavalletti, contenenti schizzi, disegni, acquerelli. Delle 102 opere, 73 vennero vendute o donate.

L'archivio

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Archivio privato Alfredo Ghezzi conservato dagli eredi, è composto da numerose fotografie, private ma anche “di lavoro”, scattate da AG e preparatorie per i lavori grafici; documenti della famiglia; documenti relativi alla vita e alle attività di A.G.


L’Istituto Storico Toscano della Resistenza (Firenze) conserva una raccolta di quotidiani e di documenti relativi alla II guerra mondiale (acquisizione 2024), realizzata da A. Ghezzi nel 1943-1944 durante il passaggio della guerra a Firenze.


Un nucleo consistente di opere: due album con 81 disegni e acquerelli; un numero imprecisato (± 200) di fogli di carta di vario tipo, con schizzi e acquerelli; 6 opere o riproduzioni donate ad A. Ghezzi da altri artisti (B. M. Bacci, M. Bartolini, A. Tassi, N. Tirinnanzi) è conservato dagli eredi; 63 opere in cornice, per la maggior parte olii, tempere ed acquerelli, dei quali 29 esposti alla mostra Gonnelli del 1974.

1. Schedatura delle opere (in via di completamento): https://euploos.uffizi.it/inventario-euploos.php?aut=Ghezzi+Alfredo

2. Tre opere nella collezione di G. Pancani; cfr. C. Caneva, C. Toti (a c.), I 10x15 di Gianfranco Pancani. Una collezione particolare d’arte italiana del 900, Edifir 2006.

Bibliografia

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A. Ghezzi, Ulivi e cipressi, 1958. Olio su tela, 29,5x19,7

Scritti di A. Ghezzi

A. Ghezzi, Visioni di Firenze e dell’Arno, in I ‘Fochi’ della San Giovanni, 2, 2003, ed. Polistampa, pp. 41-43 (con riproduzione dell’opera a olio “Ulivi e cipressi”, 1958, e 12 foto b/n, 1962).

 
A. Ghezzi, foto 6,5x10 in b/n del “barchetto” dei renaioli trasformato in “nave” (traghetto) per attraversare l’Arno, 1962 (Ghezzi 2003, fig. 5). Sullo sfondo il Lungarno del Tempio


Scritti su A. Ghezzi

Alfredo Ghezzi lascia la vice-direzione della Associazione degli Industriali di Firenze, Industria Toscana, 26 gennaio 1963, p. 1.

Alfredo Ghezzi, Industria Toscana, 6 maggio 1972, p. 4.

Retrospettiva di Ghezzi, Industria Toscana, 18 maggio 1974.

A. Cifariello, Presentazione in Catalogo mostra Gonnelli 1974.

A. Ragionieri, in Cronache d’arte, La Nazione, 20 maggio 1974, p. 13.

Altri progetti

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