Villa Dandolo
La Villa Dandolo, detta anche Villa Oppliger o Villa Selene,[1] è una villa neoclassica eretta dall'architetto Leopoldo Pollack per lo statista e scienziato Vincenzo Dandolo, sul sito dell'antico convento delle monache di san Martino a Biumo Inferiore presso Varese.
Villa Dandolo | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Varese |
Indirizzo | via Walder, 18 |
Coordinate | 45°49′21.41″N 8°49′45.83″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | in uso |
Costruzione | 1810 |
Stile | neoclassico |
Realizzazione | |
Architetto | Leopoldo Pollack |
Committente | Vincenzo Dandolo |
Storia
modificaLa villa fu edificata nel 1810 dal noto illuminista veneziano Vincenzo Dandolo,[1] sui terreni da lui acquistati dell'ex convento delle Umiliate intitolato a San Martino,[1] monastero che era stato soppresso durante la Repubblica Cisalpina[2].[2] Il progetto originario è attribuito a Leopold Pollack o al figlio Giuseppe.[1]
Durante la proprietà Dandolo, la villa divenne sede di un importante salotto intellettuale di Varese.[2]
L'austero prospetto di accesso è sull'attuale via Walder, enfatizzato da un'esedra ricavata nel giardino di fronte, porzione di terreno ceduta dall'allora proprietario della vicina Villa San Francesco.[1] Il prospetto principale, verso il parco, fu alterato nell'Ottocento quando la villa venne rialzata di un piano dopo essere stata venduta[3]. Passata infatti nel 1833 a Domenico Berra, fu ribattezzata Villa Selene dal romanziere Guido da Verona.[1][3]
Nel corso del Novecento, la villa divenne proprietà dapprima dei Molina e, successivamente, della famiglia Opplinger-Bossi.[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968, pp. 332-333.
- Langè S. e Vitali F., Ville della provincia di Varese, MIlano, Rusconi, 1984, pp. 162-177.