Wilhelm Jensen
Wilhelm Jensen (Heiligenhafen, 15 febbraio 1837 – Monaco, 14 novembre 1911) è stato uno scrittore tedesco.
Biografia
modificaWilhelm Jensen nasce a Heiligenhafen, nel ducato di Holstein. Figlio naturale di Hans Jensen (1795–1855), sindaco di Kiel e successivamente amministratore di Landvogt e dell'isola Sylt, di famiglia di antica nobiltà.
Dopo aver frequentato le scuole secondarie a Kiel e a Lubecca, Jensen studia medicina all'Università de Kiel, Würzburg, Jena e Breslau. Abbandonerà la professione medica per la carriera letteraria. Si laurea in filosofia nel 1860 a Monaco dove inizia l'attività giornalistica.[1]
Nel 1865 sposa a Vienna Marie Brühl e si stabilisce a Stoccarda (1865–1869). Jensen dirige per un breve periodo il quotidiano Schwabische Volkszeitung; diviene amico dello scrittore Wilhelm Raabe. La coppia ha sei figli di cui quattro sopravvissuti.
Jensen diventa capo redattore del Norddeutsche Zeitung a Flensbourg. Nel 1872 ritorna a Kiel, poi vive dal 1876 al 1888 a Freiburg-im-Breisgau (Friburgo in Brisgovia), dove conosce il pittore Emil Lugo.[2]
Nel 1888 la famiglia si trasferisce in Baviera, trascorrendo l'inverno a Monaco e l'estate a Prien am Chiemsee. Dal 1892 a 1901, i Jensen e Lugo fanno quattro viaggi in Italia.
Whilhelm Jensen è sepolto con la moglie († 1921) sull'isola Frauenchiemsee, accanto all'amico Lugo.
Le Opere
modificaScrittore fecondo e ricco d'inventiva è autore di novelle, romanzi e poesie. Una sua novella Gradiva, pubblicata nel 1903, suscitò tanto l'interesse di Sigmund Freud da diventare l'oggetto di un suo studio Delirio e sogni nella "Gradiva" di W. Jensen pubblicato nel 1923. La novella è stata tradotta in italiano per la prima volta nel 1961 dal letterato e psicoanalista Cesare Musatti.
Alcune delle opere più note:
- Magister Timotheus (1866) - la prima di una serie di opere che gli dettero notorietà a cavallo del secolo
- Die braune Erika (1868)
- Unter heisserer Sonne (1869)
- Eddystone (1872)
- Nirwana (1877)
- Am Ausgang des Reiches (1885)
- Karin von Schweden (1878) (un romanzo storico più volte ristampato9
- Gradiva, una fantasia pompeiana (1903)
- König Friedrich (1908).
Note
modificaBibliografia
modifica- Wilhelm Jensen, Gradiva, in Racconti d'amore del '900, a cura di Paola Decina Lombardi, traduzione di Cesare Musatti, Mondadori, Milano 1990, pp. 58–124.
- Wilhelm Jensen, Gradiva, Postfazione di Cecilia Capuana, Traduzione di Anna Lucioni Dal Collo, Editore Donzelli, 2013. ISBN 9788860368553
- Sigmund Freud, Saggi sull'arte, la letteratura e il linguaggio, a cura di Cesare Musatti, Seconda edizione, Torino, Boringhieri, 1969, pp. 160–181. (prima edizione 1961)
- Wilhelm Jensen, La casa gotica e Gradiva, Introduzione di Francesco Marchioro, Traduzione di Anna Dal Collo Lucioni, SugarCo Edizioni, Milano, 1990. ISBN 9788871980201
- Wilhelm Jensen, Forze superiori, Traduzione di Michele M. Lualdi, Youcanprint, Tricase, 2020, ISBN 9788831664165
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua tedesca dedicata a Wilhelm Jensen
- Wikiquote contiene citazioni di o su Wilhelm Jensen
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wilhelm Jensen
Collegamenti esterni
modifica- Enrico Rocca, JENSEN, Wilhelm, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Jensen, Wilhelm, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Wilhelm Jensen / Wilhelm Jensen (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Wilhelm Jensen, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Wilhelm Jensen, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Wilhelm Jensen, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di Wilhelm Jensen, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2542546 · ISNI (EN) 0000 0001 0862 9223 · LCCN (EN) n50038488 · GND (DE) 11855736X · BNE (ES) XX1324110 (data) · BNF (FR) cb12327592x (data) · J9U (EN, HE) 987007300114105171 · NDL (EN, JA) 00444677 |
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