Zofka Kveder
Zofka Kveder (Lubiana, 22 aprile 1878 – Zagabria, 21 novembre 1926) è stata una scrittrice e attivista slovena per i diritti delle donne.
Biografia
modificaFiglia di un dipendente ferroviario, Kveder studiò in un convento di Lubiana, poi all'età di circa 16 anni venne assunta come segretaria a Kočevje. Poiché vittima di abusi in famiglia, cui si aggiungevano l'alcolismo del padre e il fanatismo religioso della madre, abbandonò definitivamente la sua casa, e negli anni '80 dell'Ottocento esordì in campo letterario pubblicando i suoi racconti nella rivista Slovenka, il primo giornale sloveno dedicato a un pubblico femminile.[1]
Nel 1899 si trasferì brevemente a Trieste, dove lavorò nel corpo editoriale di Slovenka,[1] poi si iscrisse all'Università di Berna, ateneo che abbandonò presto per via dell'elevato costo della vita in Svizzera. A Praga conobbe quello che in seguito divenne suo marito, il poeta decadente Vladimir Jelovšek, e pubblicò la sua prima raccolta intitolata Misterij žene ("Il mistero della donna"), incentrata soprattutto sulla violenza, sullo sfruttamento e sul dolore.[2]
Kveder fu una delle figure principali del movimento femminista sloveno. A differenza delle sue colleghe, ebbe contatti anche con le femministe dell'Europa centrale e sudoccidentale, come Martha Tausk, Marie Lang e Karla Máchová. A Zagabria fu redattrice del supplemento Frauenzeitung dell'Agramer Tagblatt. Dopo aver divorziato da Jelovšek per via delle relazioni extraconiugali di lui,[2] sposò il giornalista croato Juraj Demetrović. Nel 1914 pubblicò il suo primo romanzo Njeno življenje ("La vita di lei"), che esplora ogni lato dell'universo femminile.[3]
Fu scelta come rappresentante delle femministe croate per l'International Congress of Women all'Aia, tuttavia non prese parte all'evento in quanto incinta e si concentrò sul suo romanzo più conosciuto intitolato Hanka. A partire dal 1917 scrisse diversi articoli sui movimenti femministi dei vari paesi slavi sulla rivista Ženski svljet ("Il mondo femminile").[3]
Le condizioni di salute di Kveder si aggravarono a seguito della morte di sua figlia Vladoša e delle assenze del marito (che nel frattempo era diventato un importante politico, oltre che fedifrago). Kveder si suicidò nel 1926 e fu sepolta nel cimitero di Mirogoj a Zagabria.[3]
Le sue opere furono di ispirazione per molte scrittrici tedesche successive, come Marianne Adelaide Hedwig Dohm, Franziska zu Reventlow e Gabriele Reuter, nonché per la femminista svedese Ellen Key.[3]
Opere
modificaNarrativa
modifica- Zbrano delo Zofke Kveder vol. 1-5.
- Misterij žene (1900) − raccolta
- Odsevi (1902) − racconto
- Iz naših krajev (1903) − racconto
- Iskre (1905)
- Njeno življenje (1914 in 1918) − romanzo
- Vladka in Mitka (1927)
- Vladka, Mitka in Mirica (1928)
- Hanka (1938) − romanzo
- Veliki in mali ljudje (1960)
- Odsevi (1970)
Drammi teatrali
modifica- Zbrano delo Zofke Kveder vol 5.
- Ljubezen, (1901)
- Amerikanci, (1908)
- Arditi na otoku Krku, (1922)
Note
modifica- ^ a b de Haan et al., p. 282.
- ^ a b de Haan et al., p. 283.
- ^ a b c d de Haan et al., p. 284.
Bibliografia
modifica- (EN) Francisca de Haan, Krasimira Daskalova e Anna Loutfi, Biographical Dictionary of Women's Movements and Feminisms in Central, Eastern, and South Eastern Europe: 19th and 20th Centuries, Central European University Press, 1º gennaio 2006, ISBN 978-963-7326-39-4.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zofka Kveder
Collegamenti esterni
modifica- (DE) Zofka Kveder (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di Zofka Kveder, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1223577 · ISNI (EN) 0000 0001 0947 7970 · SBN TSAV020970 · Europeana agent/base/131078 · LCCN (EN) n2002030535 · GND (DE) 134204638 · NSK (HR) 000017403 · CONOR.SI (SL) 7716451 |
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