Lettera ai Romani: differenze tra le versioni

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*C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No, certamente! Egli infatti dice a Mosè: ''Avrò [[Misericordia di Dio|misericordia]] per chi vorrò averla, | e farò grazia a chi vorrò farla.''<ref>Cfr. ''[[Libro dell'Esodo]]'': «Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia».</ref> Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che ha misericordia. Dice infatti la Scrittura al faraone: ''Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra''.<ref>Cfr. ''[[Libro dell'Esodo]]'': «Ti ho lasciato vivere, per dimostrarti la mia potenza e per manifestare il mio nome in tutta la terra».</ref> Dio quindi ha misericordia verso chi vuole e rende ostinato chi vuole. (9, 14 – 18; 2008)
*Forse il vasaio non è padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare? (9, 21; 1974)
*Rendo infatti loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza; poiché, ignorando la [[giustizia di Dio]] e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ora, il termine della legge è Cristo, perché sia data la giustizia a chiunque crede. (10, 2 – 4; 1974)
*Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai [[Salvezza (religione)|salvo]]. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. (10, 9 – 10; 1974)
*La fede dipende dunque dalla [[predicazione]] e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo. (10, 17; 1974)