Appunti Diritto Costituzionale
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22/09/14
Le differenze fra lo Statuto Albertino e la Costituzione italiana.
Nozioni storiche
Dopo il processo di unificazione si vide il passaggio da un ordinamento limitato a quello
esteso del Regno d'Italia, e la nuova classe dirigente si pose alcune questioni:
29/10/2014
3. Discussione --> Si discute sulle linee generali sulla base della presentazione del
relatore.Vengono proposti eventuali emendamenti* (proposte di modifica di un
articolo o di una disposizione dell'articolo)
*spesso la presentazione di numerosi emendamenti strumento di OSTRUZIONISMO
perch ritarda l'approvazione della determinata legge.
E' necessario specificare che vi sono tre tipi di procedimento per approvare una legge
I. Procedimento in sede referente/ procedimento ordinario (quello sopracitato)
II. Procedimento in sede redigente --> La commissione approva il disegno di legge articolo
per articolo, e la camera pu approvare o respingere solo l'intero testo.
III. Procedimento in sede legislativa. --> Tutta la vicenda si svolge in commissione
compresa l'approvazione dell'intero testo.
Chi e come si decide quale procedimento seguire?
La conferenza dei capigruppo decide in base alle tempistiche necessarie per approvare il
disegno di legge. Finch la commissione non delibera in maniera definitiva possibile
chiedere l'interruzione della procedura in sede redigente o legislativa e tornare al
procedimento ordinario. Inoltre la scelta di uno dei tre procedimenti da un ramo del
parlamento non vincola l'altro.
Art 72.. prevede alcune materie in cui necessario coinvolgere l'intera assemblea
(materie di storica competenza parlamentare
-costituzionale
-elettorale
-delegazione legislativa
-autorizzazione a ratificare trattati internazionali
-approvazione di bilanci e consultivi
4. Promulgazione ---> Si pu definire come l'eredit della sanzione regia dello
Statuto Albertino, viene compiuta entro un mese (salvo che leggi per motivi di
urgenza non dispongano diversamente) dal presidente della repubblica, il quale non
pu rifiutarsi di promulgare una legge ma pu con messaggio motivato richiedere
una nuova deliberazione.
5. Pubblicazione--> La costituzione non specifica quanto tempo debba scorrere
tra la promulgazione la pubblicazione. Quest'ultima avviene con la cura del
Guardasigilli nella Gazzetta Ufficiale, e a meno che la legge non disponga
diversamente concessi 15 giorni di vacatio legis, ovvero un intervallo di tempo che
si presume essere sufficiente per permettere agli operatori giuridici di conoscere la
nuova legge. La legge perci entra in vigore dopo il periodo di vacatio legis.
28/10/2014
DECRETO LEGGE
E' disciplinato dall'art. 77 e si procede attraverso due fasi:
I. Fase governativa --> sotto la sua responsabilit pu adottare provvedimenti provvisori
puntuali con efficacia di legge ordinaria in caso di URGENZA .
Essi perdono la loro efficacia in caso di mancata conversione in legge da parte del
Parlamento entro 60gg.
Spesso si verifica il cosiddetto fenomeno di Reiterazione del decreto per consentire al
Parlamento di avere altri 60 gg.
I FASE
sentenza 360/1996
Il controllo sulla regolarit delle firme dato dai comuni che certificano il diritto di voto dei
firmatari (che per sicurezza se ne raccolgono centinaia di migliaia in pi). Queste firme
vanno depositate all'UCR (organo che controlla la legittimit di tutta la vicenda
referendaria) e conta materialmente tutte le firme attraverso gli uffici amministrativi, in
modo da evitare doppie firme. Finita tutta questa operazione entro il /SETTEMBRE di
quell'anno.
Se l'iniziativa del consiglio regionale, deve deliberare il quesito nell'identico testo e basta
che ci siano 5 consigli regionali.
art. 134 non parla dell'ammisibilit del referendum .
nodo sciolto grazie la legge cost 1 del 1953 art. 2 attribuisce alla Corte cost. il compito di
giudicare l'ammissibilit di un referendum abrogativo. Se ritiene il referendum ammissibile
verr indetta la procedura di voto, altrimenti se inammissibile verr bloccato il
procedimento.
Quali sono gli effetti del referendum abrogativo?
art. 75 devono recarsi alle urne la maggioranza degli aventi diritto al voto, perch altrimenti
il voto referendario non valido.
il costituente si preoccupa anche del quorum strutturale del referendum. Questo requisito
previsto solo per il referendum abrogativo.
LIMITI ESPRESSI ALL'AMMISSIBILITA' DEL REFERENDUM ABROGATIVO
art 75.''non ammesso il referendum per leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto,
odi autorizzazione a ratificare trattati internazionali. ''
leggi tributarie e di bilancio e trattati internazionali sono materie che hanno fatto
storicamente parte delle competenze legislative parlamentari.
quelle di amnistia e indulta sono leggi rafforzate. comunque queste sono materie molto
delicate
LA CORTE COST OLTRE QUESTI LIMITI HA INDIVIDUATO UNA SERIE DI ULTERIORI
LIMITI IMPLICITI
Sentenza 16/1978
la corte costituzionale enuclea una serie di limiti impliciti relativi al referendum abrogativo.
per farlo guarda a quattro grandi settori
- atti che non hanno forza di legge ordinaria (leggi cost., la costituzione, leggi di revisione
costituzionale, leggi a forza passiva rinforzata)
- disposizioni di leggi ordinarie che hanno a contenuto costituzionalmente vincolato.
- inammissibilit espressa letta in senso ampio attraverso un criterio logico sistematico (es.
non possibile sottoporre al referendum la ratifica di trattati internazionali, allo stesso
modo sottinteso che non bisogna sottoporre a referendum legge di esecuzione di trattati
internazionali)
- OMOGENEITA' DEL QUESITO (attiene alla formulazione del testo del quesito) il
referendum mira ad una genuina manifestazione della volont popolare, che permettano
all'elettore di farsi un'opinione netta
sentenza del 2000
-limite a leggi con contenuto comunitariamente vincolato
-leggi costituzionalmente necessarie(=/= diverse dalle leggi dal contenuto
costituzionalmente vincolato) possono essere soggette a referendum abrogativo ma solo a
determinate condizioni.
Saranno ammissibili solo referendum parziali, che chiedendo l'abrogazione di alcune
disposizioni lascino in vigore un sistema perfettamente funzionanti.
guarda sentenza 13/2012
sentenza 29/1987 --> con cui la corte dice che sono quelle leggi la cui vigenza imposta
dalle norme della costituzione.
Se il popolo abroga una legge, il parlamento pu riproporla sotto mentite spoglie la stessa
legge a distanza di tempo?
l'ultima tipologia di regolamenti attiene alla materia a cui destinato questo specifico
regolamento. sono quelli che hanno come finalit quella di disciplinare l'organizzazione
delle pubbliche amministrazioni (uffici pubblici), secondo le disposizioni previste dalla
legge (art. 97 Cost)
COMMA 2
categoria un po' pi complicata
premessa. potr il governo intervenire secondo il rispetto della legge quando voglia in virt
della legge 400/1988 o dovr ogni legge autorizzare il governo a dettare regolamenti.
regolamenti di delegificazione (che richiedono volta per volta autorizzazione)
si passa da una disciplina di legge di livello primario ad una disciplina di regolamento.
parere delle commissioni parlamentari competenti in materia
I. legge parlamentare che autorizzi il governo --> legge di autorizzazione, che in base alla
l. 400 deve contenere A)le norme generali regolatrici della materia e B) l'indicazione delle
norme di legge che si intendono abrogare
l'effetto dell'abrogazione in base a questa procedura scatta dall'entrata in vigore del
regolamento.
il governo non libero di dare il contenuto che vuole a quella materia ma deve rispettare
gli indirizzi che gli vengono forniti dal parlamento.
questa procedura non irreversibile, e quando lo vuole il parlamento pu riappropriarsi
della competenza di tale materia.
tutto il sistema della delegificazione regge se le leggi di autorizzazione rispettano la
procedura della l. 400, ma nella prassi non cos perch solo una legge e la singola
legge di autorizzazione che di pari forza normativa pu anche non rispettare la l. 400
senza risultare illegittima.
06/11/14
Fonti Regionali
Le regioni hanno la possibilit di adottare atti legislativi e sono ispirati dal criterio della
competenza (capiLatolo sui governi regionali ---> sito web con materiale integrativo)
Dibattito complesso, perch non vi erano forze tradizionalmente regionaliste anche perch
non esisteva ancora l'ente regione. Vi era un altra tradizione a livello provinciale
decentramento su enti territoriali di amministrazioni statali.
Il costituente si dibatte molto su quale ruolo dare alle regioni.
A livello regionale dobbiamo scontare un altro di quei ritardi che sono gi stati evocati.
le uniche regioni che effettivamente erano state istituite erano quelle a statuto speciale -->
territori frontalieri , minoranze linguistiche e le isole per la non contiguit rispetto al
territorio peninsulare. L'unico statuto speciale adottato con ritardo stato quello del
Friuli Venezia Giulia.
Fino agli 70 non sono state ufficialmente istituite le regioni a statuto ordinario.
Prima grande legge che ha delegato effettivamente delle competenze sul piano
amministrativo alle regioni.
Le regione a statuto ordinario hanno poteri e funtzioni tra loro comuni.
La costituzione riconosce alle regioni non solo funzioni amministrative ma anche funzioni
legislative.
Guarda testo originale TITOLO V cost.
Art. 117
elencava le competenze dello stato che erano compleatamente diverse da
quelle che abbiamo oggi..
Le regioni ordinare avevano un proprio statuto (art 123 COST --> In armonia con la cost e
con le leggi della repubblica)
Sul finire degli anni 90 si affermano partiti che rivendicano maggiore autonomia che non
pongono pi il problema della ''questione meridionale'' ma anche quello della ''questione
settentrionale''
L. cost 1/99 riguarda gli statuti regionali
L. cost 3/2001 --> prima volta che si tiene il referendum costituzionale e il popolo approva
la riforma.
Maggiore spazio viene riconosciuto agli statuti e maggiore spazio viene riconosciuto alle
regioni.
L'impulso politico per accelerare la riforma non stato buon consigliere.
La maggioranza del centro destra approva una corposa riforma della costituzione che
incideva su diversi poteri, ma il popolo sovrano boccia questa riforma nel 2006.
Art. 114
La Reppublica costituita dai comuni dalle province, dalle citt metropolitane dalle regioni
e dallo Stato.
Lo stato non un ente autonomo un ente SOVRANO.
Notare art 116.3 che individua un altra tipologia di regione secondo il quale in alcuni settori
alcune regioni avrebbero potuto ottenere forme di condizioni particolari di autonomia. .-->
la prassi ci consegna un assoluta inattuazione di questa possibilit.
vecchio art 117 -->Elenco di materia di competenza della Regioni, ma non era potest
legislativa autonoma ma CONCORRENTE.
Nuovo art 117 si apre con un elenco sia apre con un elenco di competenza statale. Vi un
secondo elenco di materie di competenza concorrente. e il comma 4 dice che spetta alle
regioni ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello stato, solo
che
allo stato stato riservato un numero ingente di materie molto importanti, quindi di fatto il
potere delle regioni non aumentato cos tanto.
Dopo l'approvazione di questa di revisione costituzionale la risposta alla domanda sul chi
fa cosa.
Gli statuti art .123
Lo statuto approvato dal consiglio regionale , ne determina la forma di governo
11/11/14
Lo Statuto Regionale disciplinato dall'art. 123 e viene approvato dal consiglio regionale
con un procedimento aggravato.
Che succede se il governo presenta un ricorso nei confronti dello Statuto?
La Corte risponde con la sentenza 204/2002 dicendo che il ricorso presentato dal governo
ha la precedenza rispetto al referendum
Potest regolamentare regionale
La riforma del titolo V ha dato nuovi spazi alle regioni, ha rovesciato il criterio di
attribuzione e delle competenze. Si sono viste attribuite un pi ambio spazio di potere
regolamentare.
L'art 117.6 dice che la potest regolamentare spetta allo stato nelle materie di competenza
legislativa esclusiva, alle regioni aspetta in tutte le altre materie.
Si presentano due problemi
1. Rischio di frazionamento della disciplina da regione a regione.
2. A chi conferita la titolarit del potere regionale? (Alla Giunta o al Consiglio Regionale)
13/11/14
Situazioni giuridiche favorevoli
Diritto soggettivo: situazione giuridica favorevole che tutela un interesse attuale e concreto
e che riconosce al titolare di questo diritto determinate facolt contestualmente
risconoscendovi anche la pretesa che altri soggetti adottino determinati comportamenti.
Qualunque elemento che va contro il mio diritto illecito e quindi va perseguito.
Interesse legittimo: forma di tutela indiretta, cio la posizione di interesse del singolo
soggetto tutelata non in se e per se (in modo diretto, come nel caso dei diritti soggettivi),
l'interesse del singolo tutelato solo se coincide con l'interesse pubblico, generale.
Situazioni giuridiche non favorevoli
Fraternit :legami di solidariet reciproca
l'adempimento del servizio militare di leva. La corte costituzionale non chiude a questa
possibilit (non incostituzionale) . In relazione all'apolide evoca l'esistenza di una comunit
di diritti e doveri in cui esso come apolide deve sentirsi inserito.
18/11/14
L'ingresso illegale nel territorio italiano punito con l'ammenda, altrimenti con
l'espulsione.
La corte non ha considerato il reato di clandestinit incostituzionale, ma l'aggravante di
clandestinit si, perch un aggravante discriminatoria.
art. 2 norma fondamentale del riconoscimento delle libert e dei diritti.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia
nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit, e richiede l'adempimento dei
doveri inderogabili di solidariet politica, economica e sociale.
alcuni articoli presentano dei diritti senza dichiarare la loro inviolabilit?
INVIOLABILIT:
-non possono essere lesi da nessuno, salvo i casi in cui sono espressamente dalla
costituzione, in quel caso non si tratta di lesione dei diritti ma di legittima limitazione di un
diritto, perch ci sono alcuni casi in cui ragionevole. (non riguarda soltanto i soggetti
terzi, quindi altri cittadini, ma anche lo Stato)
-non possono essere costituzionalmente modificabili (neanche con procedimento di
revisione costituzionale)
I diritti inviolabili sono tutti i diritti di cui parla la costituzione? Che tipo di diritti evoca?
Apre la prospettiva di una gerarchia di diritti in ambito costituzionale.
La corte costituzionale (sentenza sul caso Ilva) ha stabilito che in costituzione non c' una
gerarchia fra diritti, e che hanno tutti lo stesso peso costituzionale.
La ratio della disciplina censurata consiste nella realizzazione di un ragionevole
bilanciamento tra diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione, in particolare alla salute
(art. 32 Cost.), da cui deriva il diritto allambiente salubre, e al lavoro (art. 4 Cost.), da cui
deriva linteresse costituzionalmente rilevante al mantenimento dei livelli occupazionali ed
il dovere delle istituzioni pubbliche di spiegare ogni sforzo in tal senso.
Sentenza 85/2013
''Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di
integrazione reciproca e non possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la
prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre sistemica e non frazionata
in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro (sentenza n. 264
del 2012). Se cos non fosse, si verificherebbe lillimitata espansione di uno dei diritti, che
diverrebbe tiranno nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente
riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignit della
persona.
Per le ragioni esposte, non si pu condividere lassunto del rimettente giudice per le
indagini preliminari, secondo cui laggettivo fondamentale, contenuto nellart. 32 Cost.,
sarebbe rivelatore di un carattere preminente del diritto alla salute rispetto a tutti i diritti
della persona. N la definizione data da questa Corte dellambiente e della salute come
valori primari (sentenza n. 365 del 1993, citata dal rimettente) implica una rigida
gerarchia tra diritti fondamentali. La Costituzione italiana, come le altre Costituzioni
democratiche e pluraliste contemporanee, richiede un continuo e vicendevole
bilanciamento tra princpi e diritti fondamentali, senza pretese di assolutezza per nessuno
di essi. La qualificazione come primari dei valori dellambiente e della salute significa
pertanto che gli stessi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorch
costituzionalmente tutelati, non gi che gli stessi siano posti alla sommit di un ordine
gerarchico assoluto. Il punto di equilibrio, proprio perch dinamico e non prefissato in
anticipo, deve essere valutato dal legislatore nella statuizione delle norme e dal giudice
secondo comma, del codice civile) ha alla base l'esplicito riconoscimento del pregiudizio
che la dismissione del cognome, cui il soggetto sia costretto, comporterebbe.
Sotto questo aspetto anche la disciplina dello scioglimento del matrimonio per divorzio
prende in considerazione - tra gli altri - tale interesse in quanto non preclude la
conservazione alla donna del cognome del marito (pur se la regola la perdita del
cognome aggiunto), potendo il Tribunale autorizzare la donna che ne faccia richiesta a
mantenerlo, aggiunto al proprio, quando sussista un interesse suo o dei figli meritevole di
tutela.''
Diritto alla vita.
Anche questo non direttamente previsto dalla costituzione, ma attraverso l'art.
27 che proibisce la pena di morte implicitamente tutela il diritto alla vita. La corte ha costruito
questo diritto ricollegandolo sempre all'art. 2. In maniera espressa ha evocato nel Caso
Venezia sentenza 223/1996.
*Estradizione giudiziaria= si chiede ad un paese terzo di conoscere un cittadino per fargli
scontare una pena che lo vede come condannato.
Il diritto alla vita per qualcosa di pi ampio,uno campi in cui si manifesta il divieto della pena
di morte, ma ve ne sono tanti altri.
Interruzione della gravidanza. Prima della legge del 78,l'interruzione della gravidanza era
considerato un reato.
La corte nel 75 con la sentenza 27 decide che questa disciplina penale illegittima, nella parte
proprio in cui punisce anche il medico che interviene per salvare anche la vita della donna. La
corte distingue la vita gi in essere e la vita in potenza del nascituro, e non mette in discussione
il diritto alla vita del nascituro, ma devono prevalere le ragioni della madre e della sua vita gi in
essere, e non si pu dichiarare reato l'atto del medico che interviene per salvare la vita della
donna.
Diritto al libero orientamento sessuale . Cosa decisamente diversa dal concetto di libert
sessuale.
Pi legato al principio di eguaglianza.
sentenza 138/210.
La corte risponde a una questione sollevata dal tribunale di Venezia.
Si chiedeva una di quelle sentenze additive, incostituzionalit della legge non per quello che la
legge prescrive ma per quello che manca, ma la corte respinge la questione rimandandola alla
competenza parlamentare.
La corte dice che non fondata la questione in merito all'art. 3 e 29.
art. 29
''La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societ naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla
legge a garanzia dell'unit familiare.''
Altra cosa sono le unioni omosessuali, che non sono prive di tutela costituzionale perch sono
di intervento di urgenza da parte della pubblica sicurezza. (scelta consapevole del costituente)
Il bene oggetto di tutela ci che viene evocato dal costituente come elemento di garanzia
come possibilit di rivolgersi segretamente a soggetti privati
importante stabilire quali sono i tipi di comunicazioni che possono essere tutelate (=/= Art. 21
--> libert di manifestazione del pensiero).
Non vi possibilit di tutelare la comunicazione privata se non garantita la segretezza della
corrispondenza.
Tra una comunicazione e la manifestazione del pensiero vi il confine tra tutela dell' art. 15 e
art. 21
--> se si vuole raggiungere un numero di soggetti definito di persone determinate e determinabili
(art. 15).
Il costituente era consapevole di un dato
art. 16 --> prevista riserva di legge ma non riserva di giurisdizione quindi, le misure di
prevenzione possono essere adottate anche dalla pubblica amministrazione.
libert di circolazione (collegata in parte alla libert personale)
vi sono alcune misure dubbio se possono rappresentare o meno una limitazione della libert
personale o della libert di circolazione.
Le misure di prevenzione non incidono direttamente sulla scheda fisica della persona ma sono
obblighi, imposizioni..
Ci si chiede comunque se si tratta di limitazione della libert personale ( sorveglianza
speciale) .
Le altre misure di prevenzione, la corte le ha escluse dalla limitazione di libert personale,
proprio perch non c' atto di coercizione fisica diretta, si tratta per della limitazione della libert
di circolazioni.
Libert di circolazione la possibilit di spostarsi fisicamente da un territorio all'altro della
repubblica (anche per soggiornare)
---> I motivi per cui possono essere limitate queste facolt sono di sanit e sicurezza.
'' la legge stabilisce in via generale'
- ribadire astrattezza e generalit della legge. (ipotesi non presa in considerazione)
- cercare un argine per suddividere meglio ci che era tutela della libert di circolazione e quelle
di libert della persona.
Infatti le uniche misure legittime sono quelli destinate ad una pluralit di soggetti. Se fosse un
provvedimento nei confronti ad un solo soggetto si tratterebbe di limitazione personale (lettura
presa in considerazione dalla corte).
25/11/14
Le uniche limitazioni legittime alla luce della costituzione sono quelle che coinvolgono una
generalit di soggetti.
Ultimo comma art. 16 che va letto in combinato disposto all'art.35 ultimo comma ( Riconosce la
libert di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela
il lavoro italiano all'estero.)
Anche qui ci sono dei limiti che la cost. chiama obblighi (ad es. di tipo
amministrativo,mantenimento ed educazione dei figli, obbligo del servizio militare di leva.)
il rilascio del passaporto oggi considerato un vero e proprio diritto (se si dispone di tutti i
requisiti)
La libert di espatrio non vuol dire avere diritto all'ingresso in qualsiasi altro paese (dipende dalla disciplina
di immigrazione di ciascun ordinamento) .
Libert di emigrazione--> un espatrio finalizzato a trovare un sostentamento.
''Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni
altro mezzo di diffusione.
La stampa non pu essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si pu procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorit giudiziaria nel caso di delitti,
per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme
che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento
dell'Autorit giudiziaria, il sequestro della stampa periodica pu essere eseguito da ufficiali di
polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia
all'Autorit giudiziaria.
Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e
privo di ogni effetto.
La legge pu stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di
finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie
al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le
violazioni.''
l'art. 21 strettamente collegato ai diritti civili che si sono affermati per primi, questa libert
strettamente collegato alla costruzione di un ordinamento non solo liberale ma anche
democratico.
La libert di manifestazione del pensiero evoca quella societ che governa una comunit
attraverso il confronto continuo delle diverse opinioni, scegliendo la prospettiva che convince di
pi delle altre opinioni.
art. 21 ''pietra angolare del sistema democratico''
Parte dal presupposto che non vi una verit assoluta valida per tutti in maniera universale. (=/= stato
assoluto)
Prevedono che sia l'individuo nella sua autonomia e nella sua razionalit ad esprimere il proprio punto di
vista.
''Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma,
individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il
culto, purch non si tratti di riti contrari al buon costume*.''
*limite analogo per la libert di manifestazione del pensiero.
Oggetto di disciplina tutti e non solo i cittadini.
guarda sentenza 203/1989
'' I valori richiamati (artt. 2, 3, 19) concorrono, con altri (artt. 7, 8 e 20 della Costituzione), a
strutturare il principio supremo della laicit dello Stato, che uno dei profili della forma di
Stato delineata nella Carta costituzionale della Repubblica.
Il principio di laicit, quale emerge dagli artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, implica
non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni ma garanzia dello Stato per la
salvaguardia della libert di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale. Il
Protocollo addizionale alla legge n. 121 del 1985 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo
tra la Repubblica italiana e la Santa Sede esordisce, in riferimento all'art. 1, prescrivendo
che <Si considera non pi in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti
lateranensi, della religione cattolica come sola religione dello Stato italiano>, con chiara
allusione all'art. 1 del Trattato del 1929 che stabiliva: <L'Italia riconosce e riafferma il
principio consacrato nell'art. 1o dello Statuto del regno del 4 marzo 1848, pel quale la
religione cattolica, apostolica e romana la sola religione dello Stato>.
La scelta confessionale dello Statuto Albertino, ribadita nel Trattato lateranense del 1929,
viene cosi anche formalmente abbandonata nel Protocollo addizionale all'Accordo del
1985, riaffermandosi anche in un rapporto bilaterale la qualit di Stato laico della
Repubblica italiana.''
art. 8
egualmente libere =/= eguali .
Il diritto di voto
Da noi disciplinato nell'art. 48 della sezione dei rapporti politici (capitolo 10 della
sovranit popolare)
''Sono elettori tutti i cittadini uomini e donne che hanno raggiunto la maggiore et. Il voto
personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio dovere civico.La legge stabilisce
requisiti e modalit per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne
assicura l'effettivit. A tale fine istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle
Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e
secondo criteri determinati dalla legge. Il diritto di voto non pu essere limitato se non per
incapacit civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnit morale
indicati dalla legge.''
-Titolarit --> Art. 48 diritto concesso ai soli CITTADINI, ma la Cost non esclude che la
legge ordinaria disciplini possibilmente il voto a chi cittadino non (tema di dibattito
attuale, per le elezioni comunali)
-oggetto
-limiti
Elettorato passivo --> diritto di candidarsi per ricoprire una carica elettiva.
Personale --> espressione della volont democratica di ogni singolo individuo, non
possibile che un cittadino esprima un voto in nome o per conto di un altro.
Eguale --> ogni voto pesa allo stesso modo di qualsiasi altro voto. Non ammessa ogni
forma di voto plurimo
Libert e segretezza --> voto libero di ogni forma di condizione esterno.
Per stimolare la doverosit (civica) al voto si prevedeva una sanzione (blanda) . Se ci si
asteneva per molto tempo veniva riportato sul c.d. certificato di buona condotta, in cui
venivano riportare tutte le notizie che potevano dare conto di una irregolarit di determinati
soggetti.
Per brevissimo tempo stata sanzionata l'astensione con una multa ''simbolica''.
Cos' un dovere civico?
Il diritto di voto non pu essere limitato se non per incapacit civile o per effetto
di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnit morale indicati dalla legge.
effetto di sentenza penale irrevocabile --> il fatto di aver compiuto reati contro la pubblica
amministrazione.
Libert di riunione e libert di partecipazione
Anche se vero che ci si pu riunire o associare per qualsiasi finalit
Libert di riunione =/= libert di associazione
Sono due libert in cui la titolarit del diritto del singolo cittadino, ma l'esercizio
inevitabilmente collettivo. (a differenza delle altre libert che sono sia a titolarit che ad
esercizio individuale).
Libert di riunione : art. 17
''I
cittadini
hanno
diritto
di
riunirsi
pacificamente
e
senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorit, che possono
vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumit pubblica.''
Determinata da un previo accordo su luogo e ora e oggetto di riunione non si pu parlare in termini di art. 17
02/12/14
Libert di associazione
art. 18
''I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non
sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle
che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere
militare.''
Per associarsi non necessaria un'autorizzazione per evitare forme di controllo e di
repressione.
Libert di associazione: costituire un vincolo giuridico tra pi persone per perseguire in
forma associativa un fine comune (una formazione sociale di cui parla anche l'art. 2 in
generale). Il vincolo giuridico ci che differenzia l'associazione da una mera riunione.
Ogni associazione ha le proprie finalit anche se magari riguardano gli stessi oggetti. La
libert di associazione prevede anche una sua fattispecie negativa ovvero libert di non
associarsi, ma nonostante ci alcune associazioni obbligatorie sono conformi alla
costituzione (es. ordine degli avvocati, ordine dei medici). Secondo la corte hanno la
finalit che ha una tutela di rilievo costituzionale si pu parzialmente limitare l'esercizio di
una libert.
I limiti che sono di due tipi diversi. Vi una limitazione generale e poi ci sono due specifici limiti
-Sono ammesse tutte le associazioni purch non aventi fini vietati ai singoli della LEGGE
PENALE.
-associazione segreta (l. 17/1982--> da un lato legge provvedimento da un lato disciplina
generale e astratta). Non sufficiente la segretezza in se per far scattare il limite dell'art.
18, ma deve avere un fine particolare, di eversione dell'ordine democratico e
costituzionale.
-associazioni che perseguono sia direttamente che indirettamente scopi politici mediante
organizzazioni di carattere militare.
Il costituente ha scelto di dedicare l'art. 49 all'assoc iazione partitica per risaltare il pluralismo
partitico venuto meno nel periodo fascista.
I diritti sociali
Hanno la caratteristica di essere intesi come libert positive, perch richiedono un massiccio intervento dello
Stato per la tutela di essi. Questi diritti inoltre hanno un costo che non paragonabile agli altri diritti. Sono
anche quei diritti che in vista di una crisi economia rischiano di essere ''compressi''.