La Trigonometria Nella Topografia PDF
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FACOLTA DI ARCHITETTURA
LAUREA TRIENNALE
TECNICHE DEL COSTRUIRE
LA TRIGONOMETRIA NELLA
TOPOGRAFIA
TRIGONOMETRIA
La trigonometria una parte della geometria che trova applicazione in tutti i problemi
numerici di risoluzione di calcoli di superfici, sia piane che curve. Note sono pertanto le sue
distinzioni in trigonometria piana o sferica. La trigonometria storicamente nasce per risolvere i
problemi legati alla risoluzione dei triangoli, da cui il nome, che sin dallantichit servivano ai
tecnici per calcolare le superfici dei terreni. Inizialmente si riuscivano a misurare con una certa
precisione solo gli angoli retti mentre per gli altri ci si trovava in difficolt perch gli strumenti di
misura permettevano basse precisioni che si ripercuotevano in errori consistenti nella misura delle
superfici e, di conseguenza, ovvie contestazioni. Le misure, quindi, avvenivano solo per superfici
rettangolari, o meglio, quadrate. Classico esempio la castrametazione romana che suddivideva i
terreni in superfici quadrate di cento iugeri le quali non potevano tenere conto della situazione
morfologica del terreno. Solo con il successivo perfezionamento degli strumenti si riuscirono a
misurare gli angoli con una precisione accettabile per cui nacque la trigonometria. Il principio su cui
si basa la trigonometria quello di permettere la risoluzione dei triangoli mediante la conoscenza
degli elementi di quello che viene definito il
cerchio trigonometrico. Questo un cerchio di
raggio unitario ed il cui centro coincide con
lorigine degli assi cartesiani. Se dal centro del
cerchio si traccia un raggio, questo individua un
punto P sulla circonferenza ed un angolo . In
topografia gli angoli vengono misurati a partire
dallasse y ed in senso orario. Tracciando la
perpendicolare allasse y partendo da punto P si
trova il suo piede nel punto H. Il segmento PH si
definisce seno dellangolo e si scrive sen ed
il segmento OH coseno dellangolo e si
scrive cos .
Se dal punto A, intersezione della
circonferenza con lasse delle y, si traccia la retta
tangente alla circonferenza, questa interseca il
raggio nel punto T ed il segmento AT si definisce
tangente dellangolo e si scrive tan . Se si
opera allo stesso modo con lasse delle x si
ottiene la cotangente dellangolo e si scrive
cot g . Vediamo ora le relazioni tra le funzioni
trigonometriche. I triangoli OHP e AOT sono
simili perch tutti e tre gli angoli sono uguali per
cui i lati risulteranno il proporzione e si otterr
AT HP
=
che
da cui sostituendo i valori delle
OA OH
tan
sen
funzioni si avr
=
cio
1
cons
sen
tan =
cons
2
sen 2 + cos 2 = 1
Se si considerano i triangoli simili ATO e OBS si possono scrivere le proporzioni
tan
1
=
da cui
1
cot g
1
tan =
cot g
AT OB
,
=
OA BS
ovvero
I triangoli rettangoli
Lutilit delle funzioni trigonometriche consiste nella loro conoscenza numerica che, nota per
i segmenti del cerchio trigonometrico, pu essere estesa anche
ad altri segmenti che fanno parte di altre figure. Se si
sovrappone un triangolo rettangolo in cui un angolo pari ad
si ottiene una similitudine tra il triangolo OHP ed il
triangolo OMN. Perch hanno langolo in comune ed un
angolo retto ciascuno per cui per il terzo criterio i due
triangoli sono simili e di conseguenza i lati saranno in
proporzione e si potr scrivere la proporzione
MN OM ON
ON
=
=
da cui MN =
HP e si ha che
HP OH OP
OP
ON
OM =
HO ora il lato MN il cateto del triangolo, il lato
OP
OR lipotenenusa, OP = 1 ed HP = sen da cui deriva che
MN = ON sen
da cui deriva la prima regola degli angoli rettangoli:
MO = ON cos
che si traduce nella:
MN = MO tan
Che dar:
MO = MN
1
= MN cot g
tan
da cui
I triangoli qualunque
La trigonometria permette di risolvere anche i triangoli qualunque e non solo quelli rettangoli.
Vediamo con quali mezzi.
a
b
c
=
=
sen sen sen
Il teorema di Nepero
Diretta conseguenza del teorema dei seni il teorema di Nepero.
Se il teorema dei seni si scrive in forma di proporzione a : b = sen : sen ad essa si pu
(a b) : a = ( sen sen ) : sen
applicare le due regole del comporre e dello scomporre ottenendo
(a + b) : a = ( sen + sen ) : sen
(a b) ( sen sen )
=
ed applicando le formule
Dividendo membro a membro si avr che
(a + b) ( sen + sen )
di prostaferesi1 la formula precedente si trasforma in
tan
( a b)
2
=
+
( a + b)
tan
2
che la formula di Nepero. In topografia la formula precedente viene applicata quando in un
triangolo qualunque sono noti duellati e langolo compreso. Per risolvere il problema si individuano
la semisomma e la semidifferenza degli angoli e indicandoli con M ed N:
+
;
M =
2
N=
.
2
Ma il valore di M noto perch + + = 200 g da cui + = 200 g e dividendo entrambi i
membri per 2 da cui
+ 200 g
M =
=
= 100 g .
2
2
2
(a b) tan N
La formula di Nepero diventa
=
da cui si pu ricavare il valore di N dalla
(a + b) tan M
tan N =
( a b)
tan M
( a + b)
=
=
=
2
2
2
2
sen
2
2
+
cos
sen + sen = 2 sen
2
2
a 2 = b 2 + c 2 2bc cos
Il teorema di Carnot si utilizza per conoscere il lato mentre il Teorema di Nepero per conoscere gli
angoli. Infatti, se si ricava con la formula inversa il coseno dellangolo con Carnot il suo valore pu
essere indifferentemente pari ad o al suo angolo supplementare 200 con ovvia
indeterminazione, cosa che, invece, non accade applicando il teorema di Nepero.
FORMULE DI BRIGGS
Le formule di Briggs derivano da quelle di bisezione. Si usano quando di un triangolo sono noti i tre
lati. Se ne mette la dimostrazione e se ne forniscono i valori. Ricordando che
a+b+c
p=
2
si ha:
sen
cos
tan
( p b )( p c )
2
=
bc
=
p( p c )
bc
( p b )( p c )
p( p a )
a c sen
S=
2
Larea di un triangolo pari al semiprodotto dei lati per il seno dellangolo
compreso
1 caso:
Si utilizza il teorema di Erone della quale si omette la dimostrazione:
S=
in cui p =
a+b+c
.
2
p( p a )( p b )( p c )