Wallace e Wolf
Wallace e Wolf
Wallace e Wolf
2. Funzionalismo.
Il funzionalismo ha ricoperto per diversi anni una posizione dominante tra le teorie
sociologiche contemporanee. Spesso questa prospettiva viene definita come struttural-
funzionalismo, perch pone laccento sui requisiti funzionali di un sistema sociale e sulle
strutture che soddisfano tali requisiti. I sistemi sociali tendono ad assolvere determinati
compiti che sono necessari alla loro sopravvivenza: lanalisi sociologica deve occuparsi
delle strutture sociali che svolgono tali compiti. Per funzionalismo si intende lanalisi dei
fenomeni culturali e sociali nei termini delle funzioni che essi svolgono in un sistema
socioculturale. Il funzionalismo adotta un approccio macrosociologico. I funzionalisti,
nellanalisi del sistema sociale, sottolineano la generale interrelazione tra le parti del
sistema, lesistenza di uno stato di equilibrio e la capacit di riorganizzazione grazie alla
quale le parti del sistema riportano una situazione squilibrata alla normalit. Importante
il concetto di valori condivisi: una condivisione dei valori significa che gli individui sono
moralmente integrati nella societ cui appartengono. Il funzionalismo mette in evidenza
la coesione della societ. I predecessori del funzionalismo sono:
Comte considerato fondatore della sociologia, ha enunciato il principio base del
funzionalismo, affermando che la sociologia statica deve avere come oggetto permanente
lo studio positivo, sperimentale e razionale, delle azioni e reazioni reciproche che tutte le
parti del sistema sociale esercitano le une sulle altre.
Spencer importante il concetto di differenziazione, con cui intende la reciproca
dipendenza tra parti diverse del sistema sociale che un aumento delle dimensioni di una
societ porta con s. Considerava come fattore determinante del progresso sociale la
ricerca individuale della felicit.
Pareto il primo a fornire una descrizione precisa del sistema sociale in termini di
interrelazioni e reciproca dipendenza tra le parti.
Durkheim interesse per il concetto di integrazione. Intende levoluzione sociale come
passaggio dalla solidariet meccanica tipica delle societ tradizionali, alla solidariet
organica delle societ industriali. Il suo oggetto di studio sono i fatti sociali. Fatto sociale
ci che caratteristico di unintera societ, avendo nello stesso tempo unesistenza
autonoma, indipendente dalle sue manifestazioni individuali. Istituzioni sono un insieme
di credenze e modelli di comportamento stabiliti dalla collettivit. Le funzioni sono
bisogni generali dellorganismo sociale capaci di fornire una spiegazione adeguata dei
fatti sociali. Concetto di anomia (assenza di norme) pu essere di due tipi: acuta (risultato
di un brusco cambiamento) o cronica (determinata da uno stato di costante
cambiamento). Nello studio sul suicidio ha un approccio deduttivo, perch parte
dallassunto che un livello di coesione troppo basso o troppo alto pu risultare dannoso
per la societ, ed essere causa di suicidi. Esistono due specifici bisogni sociali:
lintegrazione e la regolazione. La sua ipotesi principale che le societ in cui
lintegrazione o la regolazione sono eccessive o carenti si distinguono per un elevato tasso
di suicidi. Ti tipi di suicidi sono: altruistico (eccesso di integrazione), egoistico (carenza di
integrazione), fatalistico (eccesso di regolazione) e anomico (carenza di regolazione). Per
Durkheim lanomia uno stato patologico della societ. Enfatizza il bisogno di norme
sociali condivise e stabili. Una situazione pu essere considerata anomica quando una
crisi o un cambiamento sociale determinano una discontinuit fra lesperienza delle
persone e le loro aspettative. Presta particolare attenzione alla religione in quanto fattore
efficace di sviluppo dei valori condivisi e quindi buona fonte di integrazione. Parsons. Al
centro della sua teoria si trova il concetto di sistema. La teoria generale dellazione
prevede quattro sistemi:
sistema culturale: ha come unit di base il significato o il sistema simbolico.
Importanti i valori condivisi, concetto centrale quello di socializzazione inteso
come processo mediante il quale i valori della societ sono interiorizzati dai suoi
membri. Da qui provengono i valori
sistema sociale: lunit di base linterazione tra i ruoli. Un sistema sociale
consiste in una pluralit di attori individuali interagenti tra loro, spinti da una
tendenza allottimizzazione della gratificazione, il cui rapporto con la situazione
definito da un sistema di simboli culturalmente strutturati e condivisi. Da qui
provengono le aspettative di ruolo
sistema della personalit: unit di base la persona umana. Attenzione puntata sui
bisogni, le motivazioni e gli atteggiamenti individuali. Da qui proviene lidentit
individuale
sistema dellorganismo comportamentale: lunit di base costituita dallindividuo
come essere biologico. Da qui proviene la dotazione biologica.
La visione parsoniana del processo di socializzazione insiste sullinterrelazione di questi
sistemi. La teoria parsoniana dellazione prende le mosse da un attore motivato a
raggiungere uno scopo desiderabile dal sistema culturale. Lazione si colloca in una
situazione che comprende mezzi e vincoli. Tutto ci regolato dagli standard normativi
del sistema sociale. Le norme vengono interiorizzate dallattore, che motivato ad agire
in maniera appropriata. Le variabili strutturali sono concepite come strumenti per
classificare le aspettative e la struttura delle relazioni. Egli parla di relazioni espressive
nelle societ tradizionali (rapporti personali e stabili) e di relazioni strumentali nelle
societ moderne (rapporti impersonali e formali). Una variabile strutturale una
dicotomia allinterno della quale lattore deve scegliere uno dei termini contrapposti per
poter definire il significato della situazione e agire in modo ad essa appropriato. La
prima variabile strutturale costituita dalla dicotomia ascrizione\/acquisizione, ovvero il
dilemma tra comportarsi con gli altri in base alla loro identit (qualit ascritte) o in base
alle loro prestazioni. La seconda variabile costituita dalla dicotomia
diffusione\/specificit. La tesi di Parsons che nella societ moderna una scelta
appropriata prevede generalmente comportamenti di tipo specifico, mentre nelle societ
tradizionali la maggior parte dei rapporti era di tipo diffuso. La terza variabile strutturale
data dalla dicotomia affettivit\/neutralit affettiva, la scelta sta nellaspettativa o
meno di una gratifica emotiva. La quarta variabile strutturale la dicotomia tra
particolarismo\/universalismo, ovvero la scelta tra relazioni personali o basate su norme
generali. Lequilibrio sociale un concetto secondo cui la vita sociale tende a essere e
rimanere un fenomeno funzionalmente integrato, di modo che ogni mutamento di una
parte del sistema sociale porti con s aggiustamenti in altre sue parti. Tutti i sistemi
dazione devono assolvere quattro funzioni fondamentali:
adattamento: il sistema deve ricavare sufficienti risorse dallambiente circostante e
distribuirle ad ogni sua parte. Compito delle istituzioni economiche
raggiungimento dello scopo: il sistema deve mobilitare le proprie risorse per
ottenere gli scopi che si prefigge. Compito delle istituzioni politiche
integrazione: il sistema deve coordinare e regolare le relazioni tra le sue unit.
Compito delle istituzioni giuridiche mantenimento della struttura: accertarsi che
gli attori siano abbastanza motivati a svolgere il proprio ruolo nel sistema.
Compito delle istituzioni familiari, educative e religiose.
Lassolvimento quotidiano delle quattro funzioni sistemiche assicurato da due
meccanismi:
socializzazione: tutti i membri di una societ di attengono ai valori condivisi,
facendo le scelte appropriate tra le variabili strutturali. Una socializzazione
riuscita produce una complementarit delle aspettative, da cui scaturisce
lequilibrio
controllo sociale: davanti a casi di devianza delle norme, il controllo sociale si
occupa di sanzionarle per obbligare gli attori a conformarsi.
Gli squilibri possono sorgere a causa di mutamenti o tensioni che investono il modo in
cui vengono soddisfatti i quattro bisogni del sistema. Essi possono avere qualsiasi origine,
ma la societ reagir allelemento di disturbo, ristabilendo lequilibrio. Merton. Il suo
pensiero divergente dal funzionalismo parsonsiano, in quanto rifiuta il tentativo di
elaborare una teoria onnicomprensiva. Le teorie a medio raggio vanno oltre la semplice
descrizione dei fenomeni sociali, esse sono basate su un numero limitato di assunti, da
cui si possono far derivare ipotesi specifiche verificabili empiricamente. Merton non
intende spiegare le cose attraverso la loro funzione ed insiste meno sullanalisi specifica
della struttura sociale. I funzionalisti concepiscono generalmente la societ come un
sistema di parti interconnesse e questo vale anche per Merton. Merton mette in rilievo
lesistenza di disfunzioni. Un elemento pu avere effetti disfunzionali generali, ovvero
produrre conseguenze che riducono ladattamento o ladeguamento del sistema. Un dato
elemento pu essere funzionale per alcuni individui e disfunzionale per altri. Egli
convinto che istituzioni e valori possano essere funzionali o disfunzionali per la societ
nel suo insieme. Le funzioni manifeste sono quelle osservabili o attese, mentre le funzioni
latenti non sono n riconosciute n intenzionali. In Merton il funzionalismo pi un
sistema di orientamento della ricerca che un insieme di proposizioni della struttura delle
societ. Egli elabora per il concetto di prerequisiti funzionali, sottolineando per che
non vi ragione di supporre che particolari istituzioni siano le sole capaci di soddisfare
tali prerequisiti. Pu esistere infatti unampia gamma di quelle che chiama alternative
funzionali. Nella sua teoria della devianza egli utilizza i concetti di mete culturali e mezzi
istituzionalizzati, oltrech quello di anomia. Lanomia per Merton una discrepanza tra
mete culturali e mezzi legittimi utilizzabili per raggiungerle. Linnovazione il ricorso ai
mezzi non istituzionalizzati e spesso illegittimi per raggiungere la meta; il ritualismo il
seguire le regole al punto di perdere di vista la meta; la rinuncia il rifiuto sia della meta
che dei mezzi per raggiungerla; la ribellione il rifiuto della meta e dei mezzi,
accompagnato dalla loro sostituzione con altre mete e altri mezzi. Neofunzionalismo.
una prospettiva teorica sviluppata negli anni ottanta negli USA e in Germania. Tre punti
di somiglianza tra il neofunzionalismo e il neomarxismo, in quanto entrambi avanzano
critiche ai fondamenti delle rispettive teorie dorigine, incorporano elementi provenienti
da tradizioni diverse, hanno variet di approcci. Il neofunzionalismo vuole sviluppare
una forma di funzionalismo multidimensionale (macro e micro), rifiutare lottimismo
parsonsiano nei confronti della modernit, favorire una svolta democratica nellanalisi
funzionalista, incorporare un orientamento conflittuale e insistere sullincertezza.
Smelser. Il concetto di ambivalenza fondamentale per comprendere il comportamento
individuale, le istituzioni e la condizione umana in generale. Il punto di partenza sono i
processi intrapsichici. Lambivalenza consiste nella coesistenza di orientamenti affettivi
opposti verso il medesimo individuo, oggetto o simbolo. Ha lavorato sul problema del
trauma culturale, che si verifica quando i membri di una collettivit sentono di aver
subito un evento orribile, che lascia segni indelebili nella loro coscienza di gruppo,
imprimendosi per sempre nella loro memoria e modificando la loro identit futura in
modo irrevocabile. Luhmann. Tentativo di formulare una teoria universale. Un sistema
sociale esiste quando le azioni di molta persone sono significative, interrelate e quindi
differenziate dallambiente. Un sistema sociale emerge quando ha luogo uninterazione
fra individui. Esistono tre tipi di sistema sociale: sistemi di interazione (relazione faccia a
faccia), sistemi di organizzazione (lappartenenza vincolata da specifiche condizioni) e
sistemi societari (sistema sociale onnicomprensivo). Lautoreferenzialit la condizione
necessaria per un efficiente funzionamento dei sistemi. Il sistema deve essere capace di
riflettere su se stesso e ci che fa. Lautoreferenzialit presente in tutti i sottoinsiemi
sociali. Considerare un sistema come autoreferenziale significa attribuirgli la possibilit
di decidere. Il compito principale del sistema sociale quello di ridurre la complessit.
Maggiore complessit comporta maggiore numero di scelte e possibilit, quindi
maggiore difficolt di scelta tra le alternative. Il collante della societ laccettazione
comune dellincertezza strutturale. Definisce il rischio come un danno potenziale
derivante da decisioni cui lindividuo partecipa attivamente, e il pericolo come un danno
potenziale cui lindividuo esposto passivamente
5. Interazionismo simbolico.
Questa espressione nasce da Blumer, che la conio nel tentativo di chiarire la specificit
dellapproccio psicosociale allo studio della natura umana. Blumer spiegava che la
psicologia sociale era interessata allo sviluppo dellindividuo e che il suo principale
oggetto di indagine erano le modalit di sviluppo sociale dellindividuo, data la sua
partecipazione alla vita di gruppo. un approccio di tipo psicologico, il cui interesse
primario dato dal s e dallinterazione tra pensieri, emozioni e comportamento sociale.
Gli individui sono gli artefici attivi della propria condotta. Gli interazionisti simbolici si
propongono di spiegare decisioni e azioni particolari degli individui, dimostrando
limpossibilit di comprenderle attraverso norme prestabilite e forze esterne. La teoria
dellazione di Weber ha influenzato linterazionismo simbolico. Anche Simmel ha un
ruolo centrale nello sviluppo della prospettiva interazionista. I due concetti chiave di
Simmel sono quelli di diade (rapporto diretto tra due persone che non consente di
scaricare sul gruppo le rispettive responsabilit) e di triade. Nella triade possibile che
uno dei partecipanti possa essere messo in minoranza dagli altri due. Ciascun
partecipante ha tre possibilit: rivestire il ruolo di mediatore tra gli altri due, favorendo
lunit del gruppo; sfruttare a proprio vantaggio eventuali disaccordi tra gli altri due;
creare intenzionalmente conflitti a proprio vantaggio. Il concetto di definizione della
situazione di Thomas indica che prima di ogni azione c sempre una fase di esame e
elaborazione che possiamo chiamare definizione della situazione. Questa ha
conseguenze sul comportamento. Se gli uomini giudicano reale una situazione, reali
saranno anche le conseguenze. Cooley stato tra i precursori dellinterazionismo
simbolico. Ha contribuito con il concetto di s riflesso, ovvero la percezione di s ricavata
dai giudizi di coloro con cui interagiamo. I tre elementi del s riflesso sono: il modo in
cui immaginiamo di apparire agli altri, il modo in cui immaginiamo che gli altri ci
giudichino e il sentimento di noi stessi. Mead ha elaborato il concetto di s come un
organismo che agisce. Il s un processo sociale in cui lattore umano indica a s stesso i
problemi da affrontare nelle situazioni in cui agisce e organizza la propria azione
secondo linterpretazione che ha dato di quei problemi. Il s attivo e creativo. Mead
sottolinea la capacit delle persone di orientare la propria condotta grazie al meccanismo
di interazione con se stessi. Gli individui agiscono sul proprio ambiente creando gli
oggetti che lo popolano. Mead sottolinea due dimensioni del s: lio (risposta non
organizzata agli atteggiamenti di altri) e il me (le idee su se stesso che lindividuo impara
da altri). Il s costituito dallio quando agisce come soggetto, costituito dal me quando
in veste di oggetto. Linterazione con se stessi rappresenta lo strumento attraverso cui
gli esseri umani percepiscono la realt e si organizzano per lazione. Costituisce anche la
premessa dellassunzione di ruolo, fulcro della concezione di agire umano elaborata da
Mead. Lagire umano prende forma attraverso linterazione con se stessi. Gli stadi di
sviluppo del s sono:
stadio dellimitazione: agire imitativo privo di significato. (azione significativa
per gli individui che condividono le stesse interpretazioni simboliche)
stadio del gioco libero: mettersi nella posizione di un altro; i bambini impersonano
altri ruoli in un processo di assunzione semplice
stadio del gioco organizzato: laltro rappresentato nella forma organizzata degli
atteggiamenti di tutti i partecipanti. Questo altro generalizzato costituito dagli
atteggiamenti organizzati di tutta la societ.
La definizione di simbolo deriva per Mead da quella di gesto, che elemento iniziale di
un atto, ma anche segno dellintero atto. Un simbolo uno stimolo cui gi data una
risposta in anticipo. Blumer sostiene la necessit di includere nelle spiegazioni scientifiche
dellinterazione umana sia lesperienza soggettiva che il comportamento osservabile.
Linterazione implica qualcosa di pi del semplice meccanismo stimolo-risposta. Diventa
stimolo-interpretazione-risposta. Blumer rifiuta il comportamentismo, perch trascura
linterpretazione e concepisce lindividuo esclusivamente in termini di risposte agli
stimoli ambientali. Parla di un processo di autoindicazione attraverso cui gli individui
segnalano a s stessi lo stimolo, per poi interpretarlo. I gesti sono elementi chiave del
processo interpretativo. Linterazione non simbolica avviene quando un individuo
risponde in modo diretto allazione di un altro, senza interpretarla. Le tre premesse
fondamentali di Blumer riguardano il significato e sono:
importanza dei significati per lagire umano gli esseri umani agiscono nei
confronti delle cose in base ai significati che esse hanno per loro
origine dei significati i significati delle cose emergono dallinterazione sociale
con gli altri; il significato un prodotto sociale
ruolo dellinterpretazione i significati delle cose vengono elaborati e modificati
attraverso un processo interpretativo. Linterazionismo simbolico si basa su una
premessa fondamentale: linterazione umana emerge dalla capacit degli individui
di conferire significato a una situazione attraverso un processo interpretativo.
Blumer non nega lesistenza delle strutture sociali, afferma tuttavia che esse non
determinano il comportamento. Quando gli interazionisti parlano di ruolo intendono il
ruolo interattivo, ovvero un a linea di condotta plausibile che esprime la particolare
personalit dellindividuo che occupa una certa posizione e rappresenta il suo modo di
far fronte alle aspettative generali di cui oggetto chi si trova in quella posizione.
Goffaman definisce distanza di ruolo quelle azioni che comportano un certo sdegnoso
distacco dallattore del ruolo che ricopre. Blumer non nega lesistenza delle strutture
sociali. Ci che critica leccessiva enfasi sullimportanza dei fattori strutturali nel
determinare la condotta delle persone. Linterazionismo simbolico adotta nei confronti
del comportamento umano un approccio induttivo secondo il quale la comprensione e la
spiegazione vengono ricavate da dati che il ricercatore ha studiato a fondo. La
metodologia dellinterazionismo simbolico si concentra sui processi attraverso cui gli
individui definiscono il proprio mondo dallinterno. Blumer indica due metodi di ricerca
attraverso cui gli studiosi possono accostarsi al mondo sociale empirico:
lesplorazione: serve a fornire al ricercatore una conoscenza ampia e approfondita
di una sfera del sociale a lui estranea e sconosciuta, per sviluppare lindagine. Le
tecniche sono losservazione diretta, lintervista etc.
lispezione: un esame intensivo e focalizzato del contenuto empirico di tutti gli
elementi utilizzati nello studio e delle relazioni empiriche tra loro. Un concetto
sensibilizzante offre una guida nellaffrontare i casi empirici, indica le direzioni in
cui cercare.
In un approccio qualitativo si considerano le due fasi come interconnesse (ricerca
naturalistica). Blumer considera la ricerca naturalistica superiore ad altri metodi di
ricerca, poich indaga direttamente il mondo empirico e lattivit che vi si svolge.
Goffman considera gli esseri umani come attivi e perspicaci. Crea il concetto di
istituzione totale, un luogo di residenza e lavoro dove un ampio numero di individui in
condizioni simili, tagliati fuori dal tessuto sociale per un lungo periodo, conducono
unesistenza segregata e amministrata formalmente. Goffman si concentra sui modi in
cui gli individui nella vita quotidiana rappresentano agli altri s stessi e le proprie attivit.
Si focalizza sulla gestione delle impressioni, ovvero i modi in cui gli individui orientano le
impressioni che gli altri si fanno di loro. La ribalta quella parte dellinterpretazione di
un individuo che funziona abitualmente in modo generale e prefissato per definire la
situazione a beneficio di coloro che osservano la rappresentazione. Il retroscena dove si
predispongono le tecniche di gestione delle impressioni, dove lattore non deve gestire le
impressioni e pu essere se stesso. Hochschild ha svolto un lavoro tecnico sulle emozioni,
creando la sociologia delle emozioni. Si concentrata sulla nozione di lavoro emotivo,
che definisce come il controllo dei sentimenti finalizzato a creare unespressione facciale
e corporea pubblicamente osservabile, venduto in cambio di un salario. Le occupazioni
che richiedono lavoro emotivo hanno tre caratteristiche:
il lavoratore deve avere un contatto visivo o vocale con il cliente
al lavoratore viene chiesto di sollecitare uno stato emotivo nel cliente
il datore di lavoro pu esercitare un certo grado di controllo sul lavoro emotivo
dei propri dipendenti.
Ha scoperto che la lotta per tenere distinto ci che si prova da ci che si finge di provare
porta nelle persone impegnate in un lavoro emotivo a una forma di tensione chiamata
dissonanza emotiva. Chodorow studia che i bambini maschi si percepscono diversi dalle
madri con le quali hanno avuto la loro prima relazione emotiva, imparando a
sopprimere i propri tratti femminili per realizzare pienamente la propria identit
maschile. Le bambine continuano a identificarsi con la madre, accettano le proprie
emozioni e sviluppano unelevata capacit relazionale. P. H. Collins rielabora la teoria
sociale dallo specifico punto di vista dei gruppi subordinati. Linterazionismo simbolico
una prospettiva alternativa che fornisce strumenti teorici di cui altri orientamenti sono
privi.
6. La fenomenologia.
La fenomenologia un metodo filosofico che prende le mosse dallindividuo e dalla sua
esperienza cosciente, e che si propone di evitare assunti a priori, pregiudizi e dogmi. Essa
esamina i fenomeni nella maniera in cui gli attori li percepiscono nella loro
immediatezza. Lassunto fondamentale di questa prospettiva che la realt quotidiana
un sistema socialmente costruito e dato per scontato dai membri di un gruppo. Ha un
atteggiamento critico nei confronti dellordine sociale e mette in dubbio le idee
culturalmente apprese. La sociologia fenomenica affonda le proprie radici nellopera del
filosofo tedesco Husserl, il primo ad utilizzare il termine fenomenologia. Ha definito la
fenomenologia come linteresse per quanto pu essere direttamente percepito dai sensi.
Tutto il nostro sapere proviene dai fenomeni percepiti, il resto speculazione. Il compito
della sociologia fenomenologica descrivere con precisione il mondo cos come lo
vediamo, avendo ben presente che le nostre percezioni sono plasmate dalle nostre idee.
Schutz introdusse la fenomenologia nella sociologia americana. Lepoch comporta una
sospensione del giudizio sulle cose, in modo da considerarle senza preconcetti. Per
Schutz il significato che lindividuo attribuisce alle situazioni quotidiane di primaria
importanza: lattenzione viene concentrata sulla definizione che lindividuo stesso d
della situazione. Ogni individuo attinge ad uno stock di conoscenza condivisa, ovvero a
tutte quelle prescrizioni di comportamento che inducono a pensare il mondo in termini
di tipi- il mondo viene costruito dagli individui attraverso tipologie trasmesse loro dal
gruppo sociale di appartenenza. Anche Giddens fu influenzato da Schutz. D grande
importanza allidea di routine. Egli mette in luce come nella vita sociale noi siamo soliti
usare formule e schemi codificati per affrontare situazioni ricorrenti. Per lindividuo la
routine cruciale per ragioni che vanno al di l della convenienza razionale. Nella
pratica della routine gli individui trovano un senso di sicurezza ontologica, confermando
la percezione di realt del proprio mondo. Schutz ritiene che il significato conferito da
un individuo a una situazione di interazione possa essere condiviso con la persona con
cui sta interagendo: questo fenomeno definito reciprocit di prospettive. Garfinkel il
fondatore delletnometodologia. Questo sta per metodi che i membri di un gruppo
adottano per dare un senso al proprio mondo sociale. Letnometodologia si propone di
capire come le persone attribuiscono un senso alle attivit quotidiane. Egli tende a
trattare come problematico ci che si d per scontato al fine di comprendere la realt
quotidiana di senso comune. Letnometodologia colloca al centro dellattenzione il
mondo quotidiano dato per scontato, chiedendosi in che modo le persone presentino agli
altri una scena sociale ordinata oppure come facciano a rendere intellegibili le situazioni.
Letnometodologia vede i fatti sociale come il risultato della continua attivit concertata
degli attori nella vita quotidiana. Essa nega la posizione funzionalista secondo cui i fatti
sociali possiedono una realt propria vincolante per lindividuo. Essa studia invece il
modo in cui gli individui utilizzano regole di comportamento date per scontate per
interpretare una situazione di interazione e attribuirle un significato. Per i funzionalisti
norme e valori sono qualcosa di esterno che vincola lindividuo; per gli interazionisti
simbolici norme e valori emergono dal processo interattivo; per letnometodologia le
origini di norme e valori non sono di interesse primario, poich al centro dellattenzione
sta il processo attraverso cui gli individuidi mostrano gli uni agli altri di seguire norme e
valori. Garfinkel si propone di capire le situazioni quotidiane di senso comune,
considerandole come problematiche. Egli sostiene che necessario un motivo particolare
per mettere in questione il mondo dato per constato: solo estraniandosi dagli
atteggiamenti della vita quotidiana possibile. Rendere conto la capacit di
manifestare a se stessi e agli altri il significato attribuito ad una situazione. I resoconti
implicano parimenti linguaggio e significato. Gli elementi del discorso che
presuppongono una reciproca comprensione e che pertanto non vengono spiegati a
parole sono definiti da Garfinkel come espressioni indicali. Questa pratica viene
designata come principio delleccetera. Resoconti e significati sono largamente
dipendenti dalla situazione: linterazione sociale si spiega solo allinterno del suo
contesto. Occorre studiare il odo in cui le persone producono resoconti delle proprie
azioni sociali nel momento in cui agiscono. I metodi di ricerca utilizzati da Garfinkel
sono lintervista in profondit, losservazione partecipante e il breaching (i ricercatori
infrangono una normale attivit per vedere cosa fanno i soggetti per restituire alla
situazione una parvenza di ordine).Berger, con lespressione costruzione della realt,
intende il processo tramite il quale le persone creano continuamente, con le proprie
azioni e interazioni, una realt condivisa esperita come oggettivamente fattuale e
soggettivamente significativa. Con soggettiva si intende significativa per lindividuo,
mentre con oggettiva si fa riferimento allordine sociale considerato come prodotto
umano. Lalienazione la perdita di significato: la disintegrazione di un sistema di
conoscenze costruito socialmente. Il punto della teoria sta nel mostrare come la realt
costruita socialmente. Con il termine esteriorizzazione Berger e Luckmann intendono il
primo momento di processo dialettico di costruzione sociale della realt, in cui gli
individui creano i mondo sociali. Lordine sociale una continua produzione delluomo,
perch esiste soltanto finch lattivit umana continua a produrlo. Gli esseri umani
creano nuove realt sociali da una parte, e ricreano le istituzioni sociali dallaltra. nella
fase dellesteriorizzazione che gli individui sono soggetti creativi, capaci di agire sul
proprio ambiente. Loggettivazione il processo attraverso cui la vita quotidiana viene
percepita come realt ordinata e preordinata, che si impone agli esseri umani ed
apparentemente autonoma da essi. Lo strumento attraverso cui gli oggetti sono designati
come tali il linguaggio. Oggettivazione significa che la societ una realt oggettiva
che ha conseguenze per lindividuo, in quanto retroagisce sul suo creatore. Il terzo
momento del processo dialettico linteriorizzazione, una sorta di socializzazione
attraverso cui viene assicurata la legittimazione dellordine istituzionale.
Linteriorizzazione implica che il mondo sociale avr lo status di realt nella coscienza di
tali individui. il meccanismo attraverso cui gli individui fanno propria la realt sociale
oggettivata, col risultato che ognuno come dovrebbe essere. La socializzazione secondo
Berger linteriorizzazione di norme e valori sociali. Distingue due tipi di
socializzazione: la socializzazione primaria (si riferisce allinfanzia) e la socializzazione
secondaria (ogni processo successivo che introduce un individuo gi socializzato in nuovi
settori del mondo oggettivo della societ in cui vive). Con lesteriorizzazione gli individui
creano una nuova istituzione, la quale viene oggettivata ed infine interiorizzata e, in
questultima forma, essa retroagisce sugli individui. La societ un prodotto umano
(esteriorizzazione), la societ una realt oggettiva (oggettivazione), luomo un
prodotto sociale (interiorizzazione). Se questo processo dialettico si interrompe, si pu
avere il fenomeno della reificazione, ovvero la percezione dei prodotti dellattivit umana
come se fossero qualcosa di diverso dai prodotti umani. Tanto i ruoli quanto le istituzioni
possono essere reificati.