Tesina Biennio
Tesina Biennio
Tesina Biennio
Emanuele Valente
Contrabbasso Jazz
Alla fine degli anni ’50 e ’60 si ripeté lo stesso che era successo negli anni ’20 ma
tutto era più amplificato. La ricostruzione dell’Europa e dell’Asia dopo la
seconda guerra mondiale fu contrastata dalle nuove guerre coloniali, dalle
occupazioni e dalla guerra fredda, in cui L’America e l’Unione Sovietica
impiegarono entrambe la tecnologia per imporre la propria supremazia. Le lotte
per l’uguaglianza razziale negli Stati Uniti hanno portato al Civil Rights Act nel
1964, che ha bandito formalmente la discriminazione per motivi di razza,
colore, religione, sesso, e origine. Non sorprende che anche le donne
richiedessero la parità professionale, sociale e sessuale. Alcune convenzioni
stabilite dalla società, compreso il nucleo familiare (padre che lavora, madre
casalinga) decaddero. I cambiamenti radicali nelle politiche razziali e di genere,
così come la minaccia di una guerra atomica imminente, hanno creato un’
avanguardia molto diversa da quella precedente che celebrava il modernismo
come un cambiamento positivo per la società. Invece di esprimere la fede in un
futuro liberatore, l’avanguardia della guerra fredda ha messo a nudo l’incertezza
e l’angoscia. Invece di celebrare l’astrazione il surrealismo si concentrava
sull’ordinario, sull’individuo comune. Un’opera letteraria caratteristica di questo
movimento è Aspettando Godot di Samuel Beckett (pubblicato nel 1952) un
gioco intricato e simbolico che recupera aspetti della forma più comune di
Stile Musicale
Due aspetti della musica di Coleman erano evidenti fin dall'inizio. Innanzitutto,
le sue composizioni possedevano un forte carattere melodico ed emotivo. Alcuni
suggerivano la solennità dei lamenti, altri erano profondamente blues, e molti
erano straordinariamente semplici e disarmanti come quelli di Thelonious
Monk. Anche i suoi primi diffamatori, indignati da quello che percepivano come
uno stile di improvvisazione caotico, esprimevano ammirazione per melodie
Lonely Woman
C E C I L TAY L O R
(1929-2018)
Cecil Taylor è cresciuto a Long Island, New York, figlio di afroamericani che
avevano avuto la possibilità di studiare le cui madri erano indiane (Kiowa e
Cherokee). Sua madre, una pianista, lo incoraggiò a prendere lo strumento a 5
anni, lo stesso anno in cui lo portò a vedere la swing band di Chick Webb
all'Apollo Theater di Manhattan, un evento inebriante. Taylor aveva solo
quattordici anni quando sua madre morì e questo fu un momento molto duro
per lui. Quell'anno sviluppò un'ulcera e divenne sempre più introverso e dedito
alla musica, studiando percussioni in aggiunta al pianoforte. Nel 1951 si iscrive
al New England Conservatory; lì senti che la cultura africana e afroamericana
non era affatto rispettata, anzi spesso disprezzata, e questo successivamente
divenne una “risorsa” per molta musica d'avanguardia. Durante l'estate e le
vacanze, Taylor occasionalmente trovò lavoro in gruppi jazz (di cui uno
condotto dal sassofonista contralto di Ellington Johnny Hodges), ma quei lavori
erano di breve durata. Un capo band ha detto che ha avuto pietà di Taylor
perché non poteva suonare il blues. Tuttavia, nel 1956, poco dopo essersi
diplomato al New England Conservatory, convinse il Five Spot ad assumere il
suo quartetto (un impegno di sei settimane che trasformò il bar del quartiere in
una casa per il jazz futuristico) e registrò Jazz Advance. Il gruppo di Taylor
includeva Steve Lacy (il primo sassofonista soprano di rilievo dopo Sidney
Bechet) che fino a quando non si unì con Taylor di solito lavorava in band
Dixieland e Swing; In seguito Lacy divenne una figura di spicco nelle
Unit Structures
“BULBS”
Ornette Coleman:
• Something Else!!!! (1958)
• Coleman Classics Vol. 1 (1958)
• Tomorrow Is the Question! (1959)
• The Shape of Jazz to Come (1959)
• Change of the Century (1960)
• This Is Our Music (1960)
• Free Jazz: A Collective Improvisation (1960)
• Ornette! (1961)
• Ornette on Tenor (1961)
• The Art of the Improvisers (1961)
• Twins (1961)
• Beauty Is a Rare Thing (1961)
• Town Hall, 1962 (1962)
• Chappaqua Suite (1965)
• An Evening with Ornette Coleman (1965)
• Who's Crazy Vol. 1 & 2 (1965)
• The Paris Concert (1965)
• Live at the Tivoli (1965)
• At the "Golden Circle" Vol. 1 & 2 (1965)
• The Empty Foxhole (1966)
• The Music of Ornette Coleman - Forms & Sounds (1967)
• The Unprecedented Music of Ornette Coleman (1968)
• Live in Milano (1968)
• New York Is Now (1968)
• Love Call (1968)
• Ornette at 12 (1968)
• Crisis (1969)
• Man on the Moon/Growing Up (1969)
• Broken Shadows (1969)
• Friends and Neighbors (1970)
• Science Fiction (1971)
• European Concert (1971)
• The Belgrade Concert (1971)
• Skies of America (1972)
• J for Jazz Presents O.C. Broadcasts (1972)
• To Whom Who Keeps a Record (1975)
Cecil Taylor:
• Jazz Advance, 1956
• At Newport (una facciata di LP), 1958
• Looking Ahead!, 1958
• Stereo Drive (pubblicato anche con i titoli Hard Driving Jazz e Coltrane
Time), 1958
• Love for Sale, 1959
• The World of Cecil Taylor 1960
• Air 1960
• Cell Walk for Celeste, 1961
• Jumpin' Punkins, 1961
• New York City R&B (con Buell Neidlinger), 1961
• Into the Hot, 1961
• Nefertiti the Beautiful One Has Come, 1962
• Unit Structures, 1966
• Conquistador!, 1966
• Student Studies (pubblicato anche con il titolo The Great Paris Concert),
1966
• Praxis, 1968
• The Great Concert of Cecil Taylor (pubblicato anche con il titolo Nuits
de la Fondation Maeght), 1969
BIBLIOGRAFIA