Metodi Calcolo Scamb Sez G
Metodi Calcolo Scamb Sez G
Metodi Calcolo Scamb Sez G
SCAMBIO TERMICO
FASCI TUBIERI
SEZIONE G
Ebollizione di Liquidi
Premessa
La vaporizzazione dei liquidi è una operazione presente in quasi tutti i processi chimici e
farmaceutici.
Per la vaporizzazione normalmente sono usati i normali scambiatori ricapitolati dalle
Norme Tema.
Se il valore ipotizzato non corrisponde al valore calcolato si assume una nuova superficie di
scambio intermedia tra la superficie ipotizzata e quella calcolata e si ripetono i calcoli.
Come si potrà notare l’ingresso di un fluido sottoraffreddato alla temperatura T1 inferiore alla
temperatura T2 presente nel liquido all’ebollizione non interviene nel calcolo della differenza
media logaritmica di temperatura che si calcola tra t1-t2 e T2 (costante).
Ribollitori
Orizzontali o Verticali con vaporizzazione interna ai tubi
Il coefficiente di scambio lato interno tubi si calcola supponendo che non avvenga la vaporizzazione.
Si adotta pertanto il metodo riportato nella sezione E-1 per il calcolo del coefficiente di scambio senza
cambiamento di stato per flusso interno a tubi.
La Differenza Media Logaritmica di temperatura tra fluido caldo nel mantello e fluido in
vaporizzazione nei tubi si ricava come nella figura sotto riportata.
Nella Figura è riportato un Ribollitore Verticale ma quanto indicato vale anche per un
Ribollitore orizzontale e al limite anche inclinato.
La temperatura t in uscita dai tubi del Ribollitore si calcola alla pressione effettiva
presente in uscita dal ribollitore. La pressione effettiva in uscita dal ribollitore è data dalla
pressione PA più il battente di liquido più vapore presente tra uscita e rientro nella
camera alla pressione PA e da tutte le perdite di carico tra l’uscita dai tubi del ribollitore e
il rientro nella camera alla pressione PA.
In prima approssimazione si può assumere t = tA.
Verifica della Zona di Preriscaldamento
Per l’individuazione della zona di preriscaldamento si procede per tentativi partendo dal
dimensionamento in prima approssimazione:
1) Si assume la temperatura di uscita dei tubi uguale a TA.
2) Si fissa una temperatura TC leggermente superiore a TA.
3) Si calcola il calore di preriscaldamento tra TC e TA.
4) Si ricalcolano i Delta T medi logaritmici come indicato in Figura.
5) Si mantiene il rapporto di circolazione ed il coefficiente interno ai tubi del calcolo di prima
approssimazione.
6) Si trova la nuova superficie di scambio somma del tratto di preriscaldamento + tratto di
vaporizzazione (controllando se è verificata quella di prima approssimazione assunta).
7) Si controlla che la pressione nel punto C corrisponda alla tensione di vapore in C a TC.
PER CALCOLI IN PRIMA APPROSSIMAZIONE VEDERE
KERN PROCESS TRANSFER PAGINE 486-491
FAIR PETROLEUM REFINER FEB. 1960
KERN PROCESS TRANSFER PAGINE 486-491
ESEMPIO: Un ribollitore a termosifone verticale deve evaporare 18482 kg/h di vapore di
butano praticamente puro. La pressione di fondo colonna è 19,3 Ate a cui corrisponde un
intervallo di ebollizione quasi isotermo di 108°C. Il calore viene fornito da vapore saturo a 8,8
Ate e 178°C. Si useranno un rapporto di ricircolazi one di almeno 4:1 e tubi da ¾”, 16 BWG,
passo triangolare da 1”. Trovare la superficie di scambio.
(1) BILANCIO TERMICO
Entalpia del liquido a 19,3 Ate e 108°C = 134 kcal/ kg
Entalpia del vapore a 19,3 Ate e 108°C = 188 kcal/k g
Calore scambiato Q (butano) = 18482(188-134) = 998000 kcal/h
Calore scambiato Q (vapore) = 998000 kcal/h
Portata di vapore: 998000/482 = 2070 kg/h
(2) LMTD
poiché le temperature lato tubi (ebollizione) e lato mantello (condensazione)
restano costanti, LMTD=70°C.
(3) PRIMOTENTATIVO
Trattandosi di un ribollitore non si considererà un coefficiente globale di scambio ma il flusso
di calore massimo di circa 32500 kcal/hm2 (12000 Btu/hft2) da cui A = 30,7 m2.
Assumiamo adesso tubi standard lunghi 16’(4880mm), lunghezza massima per un ribollitore
verticale a termosifone; ciò riduce il diametro dello scambiatore fornendo quindi la
configurazione più economica, richiedendo però anche la maggior elevazione da terra della
colonna. Il numero dei tubi risulterà 105 da A = 30,7 m2 che verificato per scambiatore 1-1, ¾”
O.D., 1” passo triangolare porta ad un numero reale di tubi posizionabili sulla piastra tubiera
di 109, con un diametro del mantello di 336,5 mm e una superficie effettiva di scambio di
30,7*109/105 = 31,8 m2. Da ciò deriva un coefficiente di scambio effettivo UD=
2
998000/(70*31,8) = ca. 450 kcal/hm °C.
1) Assumiamo un rapporto di ricircolazione di 4:1. La pressione statica esercitata
dal ribollitore è : [2,3L/(vo-vi)]*log vo/vi (vedi Kern citato) dove L è la lunghezza
dei tubi, vo e vi sono i volumi specifici in uscita e ingresso dello scambiatore. Si
calcola:
vi = vliquido = 1/densità = 1/430 = 0,0023 m3/kg
vo: densità vapore (considerato ideale) = (58/22,414)(20,39/1,033)(273/381) = 36,6 kg/m3,
vvapore = 1/36,6 = 0,027 m3/kg. Portata ponderale liquido: 4*18482=73928 kg/h. In uscita
ribollitore: portata volumetrica del liquido 73928/430 = 171,9 m3/h; portata volumetrica del
vapore = 18482/36,6 = 505,0 m3/h, quindi vo= (171,9+505,0)/(73928+18482) = 0,0073 m3/kg.
La contropressione statica dovuta al ribollitore è quindi :
(2,3*4880/1000)*log(0,0073/0,0023)*1/(0,0073-0,0023) = 1126 kg/m2= 0,11 kg/cm2.
2) Perdita di carico dello scambiatore: l’area libera di passaggio di 109 tubi O.D ¾””, BWG 16
è 0,021 m2 e quindi G = (73928+18482)/0,021*3600 = 1222 kg/sec.m2. La viscosità µ del butano
bollente a 108°C è 0,1 cP e il diametro interno d i un tubo 15,75 mm e quindi Re = di*G/µ =
15,75*10-3*1222/0,1*10-3 = 192000 da cui con f ricavato dalla Fig. 5 della Sezione E si ottiene
una perdita di carico di = 0,15 kg/cm2.
La resistenza totale è quindi 0,11+0,15 = 0,26 kg/cm2.
La forza motrice è: (4880/1000)*430 = 2100 kg/m2 = 0,21 kg/cm2
Essendo la forza motrice inferiore alla resistenza totale non sarà possibile realizzare il
rapporto minimo di ricircolazione richiesto di 4:1; occorrerà quindi o fare i tubi più corti o
alzare il livello del liquido in colonna o entrambi se la correzione deve essere consistente.
La figura su riportata indica che la temperatura del fondo della colonna viene controllata
mediante lo scarico in controllo di livello del serbatoio di accumulo della condensa.
Questa soluzione viene consigliata nel caso che il vapore di riscaldamento sia a bassa pressione.
In questo caso se il controllo di temperatura fosse effettuato con un controllo della portata che
agisce sulla valvola V-1 potrebbe verificarsi che lo scarico diretto dal mantello del ribolitore
senza controllo di livello e senza la presenza del serbatoio di accumulo delle condense potrebbe
portare sotto vuoto il mantello del ribollitore con impossibilità di scarico continuo del vapore
condensato e pendolazioni incontrollabili dello scarico della condensa e di tutto il
funzionamento della colonna.
Con la soluzione riportata in figura la pressione della condensa allo scarico resta praticamente
sempre costante (circa alla pressione del vapore di riscaldamento all’entrata del ribollitore) per
qualsiasi condizione di carico di marcia della distillazione.
Non è opportuno controllare lo scarico della condensa direttamente in uscita dal lato mantello
del ribollitore dato la piccola capacità di liquido presente nel mantello.