Protezione Dalle Scariche Atmosferiche
Protezione Dalle Scariche Atmosferiche
Protezione Dalle Scariche Atmosferiche
La rigidità dielettrica dell'aria, in base al valore del campo elettrico che si stabilisce
tra cielo e terra, può essere superata e si può verificare il fenomeno della scarica
elettrica che comunemente viene definita fulmine.
Le misure di protezione
previste secondo le precedenti
Norme CEI 81-1 e 81-4 e la Guida CEI 81-8
sono in genere ritenute egualmente idonee agli effetti della
sicurezza.
sicurezza
può causare:
•
guasti o malfunzionamenti degli impianti interni dovuti al LEMP.
può causare:
D1:
D1 danni ad esseri viventi dovuto a tensione di contatto e di
passo;
D2:
D2 danni materiali (incendio, esplosione, distruzione meccanica,
rilascio di sostanze chimiche) dovuti agli effetti della corrente di
fulmine, scariche distruttive incluse;
Le perdite in un servizio:
Servizi S3 D1 L1, L4
entranti nella D2 L1, L2, L3, L4
struttura D3 L1, L2, L4
R > RT
In questo caso devono essere adottate misure di protezione al fine di ridurre il
rischio R (R1,R2 ed R3) al valore di rischio tollerabile RT
R ≤ RT
Se uno o più tipi di perdita possono verificarsi nell’oggetto da proteggere, la
condizione R ≤ RT deve essere soddisfatta per ciascun tipo di perdita
(L1, L2 e L3).
Struttura da considerare per la valutazione del rischio
Rischio tollerabile RT
La definizione dei valori di rischio tollerabili RT riguardanti le perdite di valore
sociale è responsabilità dei competenti comitati nazionali.
Valori rappresentativi di rischio tollerabile RT, quando il fulmine coinvolge la perdita
di vite umane o perdite sociali o culturali, sono riportati nella tabella seguente:
Organigramma
per il calcolo del rischio
Parametri della corrente di fulmine
Una corrente di fulmine è costituita da uno o più colpi diversi tra loro:
Fulminazione diretta
• Fulminazione diretta dei sistemi esterni di
protezione da scariche atmosferiche (LPS) o di parti
conduttrici esterne collegate a terra (antenne,
condutture metalliche...). Accoppiamento galvanico.
La resistenza del sistema di messa a terra, nel disperdere
la corrente del fulmine, provoca un aumento della
tensione del conduttore di protezione di terra (PE) fino a
diverse migliaia di volt (effetto ohmico). D’altra parte, il
potenziale dei conduttori attivi rimane 230 V per le fasi e
zero per il neutro (potenziale remoto del trasformatore).
Le apparecchiature elettriche collegate tra la rete di
alimentazione e la terra perdono isolamento e vi fluisce
parte della corrente del fulmine.
Fulminazione diretta delle linee aeree.
aeree
• Accoppiamento conduttivo.
L’elevata quantità di energia che entra
direttamente nell’impianto distrugge le
apparecchiature elettriche o elettroniche
collegate alla rete di alimentazione.
Fulminazione indiretta
• Accoppiamento induttivo.
Il campo elettromagnetico creato dal fulmine
genera una sovratensione in ogni anello
dell’impianto (effetto trasformatore
/accoppiamento elettromagnetico).
Le linee aeree presentano anelli in quanto il
neutro o il PE sono collegati ripetutamente a
terra (ogni due o più pali).
Le scariche atmosferiche nelle vicinanze delle
linee aeree generano una sovratensione in
queste linee.
Anche i fulmini che colpiscono il sistema
esterno di protezione contro le scariche
atmosferiche di un edificio (LPS) generano una
sovratensione negli anelli formati dai cavi.
Definizione dei parametri del colpo breve
La figura seguente presenta l'impiego di SPD installati a valle di un interruttore differenziale che
potrebbe intervenire intempestivamente essendo attraversato dalla corrente impulsiva che si
scarica sul PE attraverso gli SPD
Se gli SPD sono installati a valle del dispositivo differenziale si potrebbero verificare degli
interventi intempestivi perché l'interruttore differenziale è attraversato dalla corrente
impulsiva che si scarica sul PE attraverso gli SPD
Il problema può essere risolto mediante lo schema nella figura sottostante con gli SPD installati
a monte del dispositivo differenziale.
Tale soluzione però ne pone immediatamente un altro nell'eventualità che l'SPD si danneggi e
chiuda in corto circuito un conduttore di fase o di neutro verso il PE.
Se, passata la sovratensione, L'SPD non ripristina l'isolamento verso terra, cioè se si stabilisce
una corrente susseguente, risulta inefficace la protezione contro i contatti indiretti.
Se gli SPD sono installati a monte del dispositivo differenziale il dispositivo differenziale non è
influenzato dalla corrente impulsiva che si scarica sul PE attraverso gli SPD ma, se non si
ripristina l'isolamento verso terra, potrebbe venire a mancare la protezione contro i contatti
indiretti.
Nello schema nella figura sottostante gli SPD sono installati a valle rispetto all'interruttore
differenziale. Un guasto sullo scaricatore collegato tra il neutro e il PE e un contemporaneo
cedimento dell'isolante dell'utilizzatore provoca una corrente che, in funzione della resistenza di
terra, se si tratta di un sistema TT, o dell'impedenza dell'anello di guasto, se si tratta di un
sistema TN, potrebbe non essere correttamente rilevata dall'interruttore differenziale. Questo
comporta un grave rischio per le persone perché una tensione pericolosa si stabilisce
sull'impianto di terra e sulle apparecchiature ad esso collegate.
DESCRIZIONE
1) ARRIVO STRINGHE
2) DIODI DI PROTEZIONE
3) FUSIBILI DI PROTEZIONE
4) LIMITATORE DI SOVRATENSIONE
5) MORSETTO PER CONDUTTORE PE
6) QUADRO DI
TERMINAZIONE/SEZIONAMENTO
7) INVERTER
8) QUADRO AC
9) INTERRUTTORE AUTOMATICO
GENERALE
10) LIMITATORE DI SOVRATENSIONE
11) DALLA BARRA EQUIPOTENZIALE
PRINCIPALE
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
Impianto connesso alla rete BT
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
Impianto connesso alla rete BT
“La tragedia della vita è che diventiamo vecchi troppo presto e saggi troppo tardi.”
“Benjamin Franklin”