Protocollo Idiet
Protocollo Idiet
Protocollo Idiet
PROGRAMMA
iDiet
DI RIEDUCAZIONE
ALIMENTARE
INDICE
Programma IDiet
3 fasi per una alimentazione corretta
Il programma IDIET 9
Controindicazioni all'alimentazione
aminoacidica 14
L'attività fisica 16
L'indice glicemico 21
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Come nasce la dieta proteica
Il concetto di dieta a bassissimo contenuto calorico, PSMF (Protein Sparing
Modified Fast), fu ideata negli anni 70 dal dr. Blackburn.
La dieta viene considerata sicura ed efficace anche dal Ministero della Salute
Americano mentre in Europa si continua a testare il suo successo, non
solo nel breve periodo ma anche a lungo termine. Il Ministero Finlandese
della Salute indica la dieta proteica come giusto mezzo per la prevenzione
dell’obesità associata a fattori di rischio (diabete tipo 2, dislipidemia,
ipertensione, intolleranza al glucosio).
Anche nel nostro paese furono verificati gli effetti del dimagrimento,
nel miglioramento del trofismo cutaneo, nel trattamento della cellulite e
dell’adiposità localizzata.
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Concetti metabolici nella dieta
proteica
La dieta proteica riesce ad essere incisiva anche nei soggetti con adipostià
localizzate e con Massa corporea (BMI – Body Mass Index) nella norma.
Proteine, lipidi e carboidrati sono detti macrocontenuti e vengono utilizzati
in maniera massiccia dall’organismo; il loro contenuto energetico è
esprimibile in calorie. Per sintetizzare le proteine e i lipidi l’organismo umano
ha bisogno di un corretto apporto di alcuni aminoacidi e alcuni grassi (detti
essenziali). Gli ultimi macro contenuti possono essere facilmente sintetizzati
e, in caso di un basso livello di carboidrati nella dieta, l’organismo è in grado
di realizzarli spontaneamente attraverso le vie metaboliche intermedie
partendo dalle proteine e/o dai lipidi. Per questo i pazienti sovrappeso
possono servirsi di un’alimentazione costituita da proteine animali, pochi
acidi grassi con un apporto di glucidi semplici per un periodo più o meno
lungo. Sostituendo le proteine animali del tutto o in parte con pasti costituiti
da proteine ad alto valore biologico, la neoglucogenesi sarà accentuata.
Quest’ultima è il primo presupposto metabolico delle diete proteiche. Tale
meccanismo biochimico avviene nei parenchimi epatico e renale.
La dieta proteica
La dieta proteica
SAZIETÀ DIGIUNO
+ insulina + glucagone
- glucagone - insulina
= =
EFFETTO EFFETTO
ANABOLICO CATABOLICO
Una bilancia calorica negativa (c.a. 800 calorie/die), una protezione della
massa muscolare e una bilancia azotata positiva sono gli obiettivi della
dieta proteica.
Vediamo ora cosa avviene quando un paziente in sovrappeso viene
sottoposto a una dieta proteica.
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Programma IDiet
3 FASI
PER UNA
ALIMENTAZIONE
CORRETTA
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Per dimagrire correttamente bisogna perdere il grasso in eccesso
mantenendo intatta la massa magra e il tono muscolare.
Il programma IDiet mira a una riduzione dei glucidi e dei lipidi attraverso il
consumo di proteine o, meglio ancora, di aminoacidi.
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IL PROGRAMMA iDIET
B.M.I. (Body Mass Index, ossia l’indice di massa corporea) è indicatore dello
stato di peso forma ed è dato dalla seguente relazione:
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LE 3 FASI DEL PROGRAMMA
IDIET
Il dimagrimento
L’alimentazione aminoacidica
➔
• Quantità: minimo 4 preparati al giorno
➔
• Durata: 10 – 20 giorni
➔
• Quantità: minimo 3 preparati al giorno
➔
• Durata: non meno di 20 giorni
10
La transizione
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QUALI SONO LE INDICAZIONI DEL PRO
DELL’ALIMENTAZIONE AMINOACIDICA
INDICAZIONI
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GRAMMA “IDIET” E I VANTAGGI
VANTAGGI
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CONTROINDICAZIONI
ALL’ALIMENTAZIONE
AMINOACIDICA
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PROGRAMMA IDIET: POSSIBILI
EFFETTI COLLATERALI
• Fame: presente nei primi 2-3 giorni, durante i quali i corpi chetonici
lavorano per bloccare il centro encefalico preposto. Non interrompere
la dieta ma in casi di necessità è consentito l’inserimento di verdure
(solo quelle concesse) e/o un ulteriore preparato.
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L’ATTIVITA’ FISICA
Il dimagrimento
La transizione e il mantenimento
Indicazioni utili
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Come proporre il programma
“iDIET”:
Incontro medico – paziente.
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L’ALIMENTAZIONE
AMINOACIDICA – FASE 1
Nel caso in cui un paziente saltasse anche uno dei pasti prescritti rischierebbe
di perdere Massa Magra. Questa dieta è in grado di procurare al paziente
un addome piatto poiché evita la fermentazione e il rigonfiamento dello
stomaco.
Può presentarsi una forma di stipsi a cui si può facilmente porre rimedio
attraverso un maggiore apporto di fibre.
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L’ALIMENTAZIONE
PROTEICA – FASE 2
Si differenzia dalla prima fase per la sola sostituzione di uno dei pasti
principali con un piatto di proteine animali al posto dei preparati iDIET.
Inoltre questo passaggio è più conviviale e ne permette una durata
maggiore. Per ultimo il dimagrimento della Fase 2 è più lento di quello del
passaggio precedente.
Qualora il dimagrimento fosse già abbondante dopo la prima fase allora è
concesso saltare al terzo passaggio senza passare per il secondo.
Quando si afferma che la seconda fase è più conviviale della prima si intende
che il paziente è libero di sostituire o il pranzo o la cena con il preparato
iDIET ma non si può sottovalutare l’aspetto del consumo di carboidrati. È
fondamentale non trasgredire.
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L’ALIMENTAZIONE
CON I CARBOIDRATI – FASE 3
La Fase 3 può essere introdotta non solo dopo aver concluso la Fase 2 ma
anche in occasione di festività o vacanze, occasioni in cui il paziente potrà
reintrodurre momentaneamente i carboidrati nell’alimentazione. Questa
fase può essere affrontata singolarmente qualora il paziente non intenda
seguire le prime due Fasi o abbia poca Massa Grassa da eliminare.
Questa è la tappa più importante della dieta in cui il medico può osservare
l’effettiva risposta dell’organismo alla terapia, rieduca il paziente a una
nutrizione più sana e controllata. Le nuove abitudini alimentari permettono
di non riprendere peso.
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L’INDICE GLICEMICO
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Note
22
Note
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