Progetto Didattica Inclusiva
Progetto Didattica Inclusiva
MANFREDI-TANARI Bologna
e
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Università di Bologna
DIDATTICA INCLUSIVA
NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
PROPOSTA DI UN PERCORSO
a cura di
prof.ssa Angela De Marinis
1
Questa guida descrive e documenta il progetto "Didattica inclusiva" svolto nell'a.s.2018/19
presso l'I.I.S. MANFREDI-TANARI di Bologna.
2
INDICE
- INTRODUZIONE………………………………………………………………………..p 4
- L’EDUCAZIONE INCLUSIVA………………………………………………………….p 8
- FINALITA’………………………………………………………………………………..p 10
- METODOLOGIA GENERALE…………………………………………………………p 11
a) FASE D’INDAGINE………………………………………………….p 15
b) PROPOSTE OPERATIVE………………………………………….p 49
- ALLEGATI……………………………………………………………………………….p 67
3
INTRODUZIONE
L'idea nasce dall'incontro/confronto tra una docente specializzata nelle attività di sostegno,
operante in una scuola secondaria di secondo grado e una docente universitaria del
Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna.
La prima si è rivolta alla seconda, dopo la partecipazione a un Convegno sul tema
dell'inclusione scolastica (riferito però prevalentemente ad altri ordini di scuole), per
condividere competenze ed esperienze e interrogarsi insieme su come poter mettere in
pratica proposte didattiche che siano espressione di una prospettiva educativa realmente
inclusiva, in particolare all'interno della scuola secondaria di secondo grado.
Precisando che il confronto è stato comunque reciprocamente ed estremamente
arricchente dal punto di vista professionale, l'esigenza di cercare nuovi e diversi
interlocutori, per me, insegnante delle scuole superiori, nasce dalla percezione che le
proposte educative e gli strumenti didattici attualmente in nostro possesso sono quanto
meno insufficienti e spesso inadeguati a rispondere ai diversi bisogni formativi (e non solo
quelli relativi ad alunni con difficoltà specifiche) che caratterizzano il contesto scolastico
attuale.
La realtà scolastica rispecchiando l'attuale società complessa e multisfaccettata, richiede
necessariamente, in risposta all'ampio ventaglio di bisogni formativi emergenti, una
flessibilità progettuale e operativa: più che mai l'approccio inclusivo, che per definizione
parte dai bisogni di tutti, si rivela opportuno e imprescindibile.
Nell'esperienza didattico-educativa, spesso ci si limita a focalizzare lo sguardo e a operare
sul singolo soggetto considerato più vulnerabile (per deficit psico-fisico, per svantaggi
socioculturali, etc.), sostenendolo individualmente dal punto di vista formativo.
4
Tuttavia l'accompagnamento individuale, per quanto proficuo, si rivela in generale
insufficiente a contribuire alla creazione di una comunità inclusiva e solidale, in cui ognuno
possa sentirsi appartenente, rispettato nella sua individualità, valutato nel suo potenziale e
possa portare il suo contributo come adulto e cittadino.
La scuola, cioè, dovrebbe rappresentare una fondamentale opportunità (spesso purtroppo
l'unica e/o la scuola secondaria di secondo grado l'ultima) per promuovere una autentica
cultura dell'inclusione, in cui gli alunni che la frequentano, spesso più ricettivi in tal senso di
quanto ci si aspetti, possano imparare ad apprezzare e valorizzare le differenze individuali
e a considerare la diversità come valore e risorsa e quindi fonte di benefici per sé e la
società.
Lavorando sul gruppo classe, con questo progetto, abbiamo potuto constatare come
l'osservazione e sperimentazione diretta da parte degli alunni dell'esistenza di differenti
caratteristiche, modalità, obiettivi, opportunità per ciascuno, tutte ugualmente riconosciute
e valorizzate, possa fornire un contributo fondamentale allo sviluppo di una mentalità
maggiormente aperta, inclusiva, meno pregiudiziale negli alunni.
All'interno della prospettiva inclusiva, occorre sottolineare che è fondamentale che si
proceda in un'ottica relazionale di reciprocità e coevoluzione fra gli alunni: cioè il percorso
del singolo deve fornire un'opportunità di crescita per tutti gli altri alunni, dal punto di vista
non solo emotivo o delle abilità sociali, ma anche rispetto all’apprendimento generale e
delle singole discipline.1
Cioè la presenza in classe di un alunno con determinate caratteristiche (ad es. difficoltà
uditive), dovrebbe offrire spunti che favoriscano i processi di apprendimento di tutti i
compagni: ad es. approfondimenti sulla fisica del suono, sull'anatomo-fisiologia
dell'apparato uditivo, sulla comunicazione verbale e non verbale, etc.
Soprattutto rappresenta l'occasione per mettere in atto metodologie induttive, che partono
dall'esperienza concreta e che risultano facilitanti l'apprendimento, fra l'altro indicate come
prioritarie nella recente normativa relativa alla Revisone dei percorsi dell'istruzione
professionale (Dlgs 61/2017).
Tra le varie difficoltà che ho incontrato, riguardo all'applicazione della prospettiva inclusiva,
c'è la constatazione che relativamente alla scuola secondaria di secondo grado rispetto
agli altri ordini di scuola, le proposte operative in merito risultano più carenti, oltre che a
volte di più difficile applicazione.
In questo ordine di scuola, una certa rigidità dei curricoli, incentrati (almeno finora)
5
prevalentemente sul raggiungimento degli obiettivi disciplinari e la conseguente relativa
preoccupazione, lascia meno spazio all'introduzione di progetti formativi che coinvolgano
una dimensione globale dell'alunno.
In realtà l'attenzione alle competenze trasversali, risulta in questo contesto fondamentale
anche ai fini dell'apprendimento stesso: ad esempio il miglioramento delle competenze
relazionali, oltre che incidere positivamente sul clima di classe, può favorire motivazione e
impegno, magari attraverso una maggiore propensione alla collaborazione tra alunni e
avere quindi ricadute positive sulla didattica disciplinare.
Inoltre occorre constatare che anche la realtà produttiva attuale, non richiede più
competenze solo di tipo tecnico, ma verifica, ad es. attraverso prove di selezione del
personale, la padronanza delle cosiddette soft skills, le competenze di tipo trasversale,
perché ritenute fondamentali per un adeguato approccio all'attività lavorativa.
L'arco temporale e quindi la fascia di età che riguarda gli studenti di questo ordine di
scuola, può mostrare accentuate le distanze tra le modalità cognitive, relazionali e
comportamentali che caratterizzano gli alunni in situazione di difficoltà rispetto agli altri e
ciò può contribuire a creare un atteggiamento demotivato e rinunciatario da parte degli
insegnanti nei confronti del processo di inclusione.
In realtà l'inclusione non dipende dalla gravità del deficit dell'alunno 2, ma dall'intenzionalità
pedagogica dell'insegnante e dall'attuazione di proposte operative flessibili e adeguate ai
singoli contesti educativi, che in quanto tali possono risultare particolarmente proficue per
tutti gli alunni.
Infine vorrei sottolineare l'importanza dell'aspetto relazionale fra i docenti e in particolare
tra docente curricolare e docente specializzato nelle attività di sostegno.
Ai fini della realizzazione del progetto, aspetti come la sinergia, il confronto e l'ampia
collaborazione con l'insegnante curricolare (in questo caso docente di economia aziendale
e coordinatrice di classe) si sono rivelati, per quanto mi riguarda, essenziali.
E' infatti fondamentale che vi sia, tra i colleghi coinvolti nei percorsi didattici proposti, intesa
e condivisione di intenti, finalità, obiettivi da perseguire e modalità di intervento da attuare.
Serve che i docenti condividano essi stessi una mentalità e una prospettiva inclusiva e
flessibile, insieme alla consapevolezza della corresponsabilità educativa che li riguarda.
6
1
Sandri P. (2015) "Elementi di didattica speciale per l'inclusione", Integrazione scolastica e sociale,
febbraio 1, pp61-71.
2
Canevaro A. (1999) Pedagogia speciale. La riduzione dell'handicap, Milano, Mondadori.
Con questa guida, intendiamo mettere a disposizione degli altri colleghi la descrizione e la
documentazione dell'esperienza svolta, in un'ottica di condivisione e socializzazione dei
percorsi e nella convinzione che un ampio coinvolgimento, scambio e confronto su idee ed
esperienze, possa proficuamente sostenerci e stimolarci, nel proseguimento delle attività.
Chi è interessato al confronto sul progetto può contattarci utilizzando gli indirizzi mail
indicati in seconda pagina.
7
L'EDUCAZIONE INCLUSIVA
8
1
Guida:102 strumenti per la formazione. HEY! TEACHER, DON’T LEAVE THE KIDS ALONE
Dal corrente anno scolastico, ha preso avvio nel nostro Istituto, il progetto di riforma
dell’Istruzione Professionale, previsto dal Dlgs 61/2017, in attuazione della delega
contenuta nella legge 107/2015, che propone un'organizzazione didattica innovativa
basata sulla personalizzazione dei percorsi e quindi sulla flessibilità progettuale e
operativa.
Il nuovo modello didattico prevede, fra l’altro, l'introduzione della figura di un Docente-Tutor
per ogni alunno, che lo segue individualmente e che redige per lui una progettazione
calibrata: il Progetto Formativo Individuale (PFI). (vedi allegati)
Il PFI si basa su un bilancio personale che evidenzia saperi e competenze acquisiti
dall'alunno, anche in modo non formale e informale e ha lo scopo di motivarlo e orientarlo
adeguatamente nel percorso formativo.
Altri elementi innovativi sono rappresentati dall'aggregazione degli insegnamenti in assi
culturali, per favorire la progettazione interdisciplinare, da una didattica modulare basata su
apprendimento per competenze e organizzata per Unità di Apprendimento (UDA) e da una
prevalente metodologia induttiva ed esperienziale, con potenziamento delle attività di
laboratorio.
FINALITA'
10
METODOLOGIA GENERALE
11
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
totale % Genere
femmine 9
Lineari 13
52% maschi 4
femmine 4
Non Lineari 12
48% maschi 8
Totali 25 25
%
Genere
Genere totale %
Femmine 13 52% 48% Femmine
Maschi 12 48% 52%
25 100%
Maschi
Lineari
31%
Totale femmine
0% maschi
69%
48% Lineari
52% Non Lineari Non lineari
0% 33%
femmine
maschi
67%
Cittadinanza
Cittadinanza totale %
32% Italiani
Italiani 17 68%
Stranieri 8 32%
Stranieri
25 100% 68%
8%
Piano di studio
Piano di Studio totale % 8%
8% Standard
Standard 16 64%
12% 64% PEI
PEI 3 12%
PDP - DSA 2 8%
Svant. Soc/cult 2 8%
12
PSP non italofoni 2 8%
25 100%
FASI OPERATIVE
e
STRUMENTI
13
Il progetto si articola in 2 FASI:
1) FASE DI INDAGINE
In questa prima fase, finalizzata alla conoscenza iniziale degli alunni, vengono
somministrati agli alunni test e questionari relativi a 6 ambiti di indagine, a cui fanno
seguito discussioni e riflessioni sui risultati ottenuti
2) PROPOSTE OPERATIVE
In questa seconda fase, in base ai risultati emersi, si propongono agli alunni attività
didattiche e procedure in linea con le caratteristiche rilevate, utilizzando diversi
strumenti e procedure operative.
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FASE DI INDAGINE
Una didattica basata sul principio della personalizzazione degli apprendimenti e quindi dei
percorsi, non può prescindere da una approfondita fase iniziale di conoscenza degli alunni.
Per questo il progetto prevede un'accurata fase istruttoria iniziale, all'interno della quale
agli alunni vengono proposte attività e utilizzati vari strumenti di indagine, per ricavare
informazioni che li riguardano sotto diversi punti di vista: cognitivo, emotivo, relazionale,
etc.
Tutti gli strumenti di indagine somministrati sono stati rielaborati e riadattati al contesto
scolastico specifico, in maniera da renderli accessibili e fruibili da parte degli alunni stessi.
Si è cercato di utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile: gli alunni sono stati
comunque invitati a chiedere chiarimenti, soprattutto se stranieri, qualora non avessero
compreso bene le domande o le affermazioni presentate nei questionari.
Occorre sottolineare che la fase di indagine, includendo attività e momenti di
autovalutazione, conoscenza, discussione e riflessione, si è rivelata estremamente
stimolante e produttiva, manifestando nel contempo una valenza operativa, costruttiva e
formativa.
I ragazzi hanno partecipato volentieri a questa fase, curiosi di conoscersi in maniera più
approfondita e soddisfatti per l'attenzione e l'interesse a loro rivolti individualmente.
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b) AMBITI DI INDAGINE
3) INTELLIGENZE MULTIPLE
4) PUNTI DI FORZA
5) BENESSERE A SCUOLA
Al termine della prima fase è stata prodotta, per ogni alunno, la seguente documentazione:
- Dossier personale comprendente le schede con tutti i risultati ottenuti dall'alunno, che
ciascuno ha potuto conservare, per successive riflessioni.
- Profilo sintetico finale, contenente una breve sintesi dei risultati dell'alunno, esposto in
un cartellone in classe, per favorire reciproca visibilità e conoscenza tra gli alunni.
NOTA: l'insegnante può decidere di indagare, a seconda delle esigenze e degli obiettivi
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specifici e anche del tempo a disposizione, solo alcuni degli ambiti sopra indicati.
L’indagine relativa ai primi 5 ambiti dev’essere effettuata una sola volta per la classe e può
essere proposta da un unico docente o suddivisa tra più docenti, magari dopo confronto in
Consiglio di classe.
Invece l’indagine relativa alla singola disciplina (ambito n.6) può essere applicata da tutti i
docenti del CdC.
Nel nostro caso, la parte relativa ai primi 5 ambiti di indagine è stata proposta nel corso dei
primi mesi dell'anno scolastico, durante le ore di compresenza fra insegnante curricolare e
insegnante di sostegno, per 1 ora settimanale.
Abbiamo scelto come disciplina economia aziendale, per la compresenza già sperimentata
in passato, tra docente curricolare e docente di sostegno.
La durata della fase di indagine può essere decisa dal docente a seconda delle esigenze
contestuali e del livello di approfondimento che desidera proporre.
Possono essere indagati tutti gli ambiti o solo alcuni in base alle esigenze e obiettivi della
classe e del tempo a disposizione.
Gli strumenti di indagine possono essere proposti da qualunque insegnante, curricolare e/o
di sostegno: lo scopo principale è la discussione e la riflessione condivisa con gli alunni sui
risultati, per favorire autovalutazione e autoconsapevolezza, non la trattazione approfondita
dei temi in oggetto (stili cognitivi, intelligenze multiple, etc.) di cui comunque si allega una
breve sintesi descrittiva (che noi abbiamo letto in classe e poi consegnato agli alunni
stessi).
Naturalmente, la compresenza con l'insegnante specializzato nelle attività di sostegno, per
le sue competenze metodologiche e di facilitatore dell'apprendimento, favorisce
l'applicazione degli strumenti e la realizzazione, in generale, delle attività.
Tali attività hanno sempre preso avvio dalla somministrazione dei test e/o questionari, a cui
hanno fatto seguito discussioni, confronti e riflessioni sui risultati ottenuti, basati su
partecipazione attiva degli alunni. Dal confronto e dalla riflessione sui risultati, quindi
dall'analisi delle situazioni concrete, sono state gradualmente ricavate informazioni sui
singoli alunni e sull'argomento in questione, riepilogate poi in sintesi finali.
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Ad es. relativamente all'ambito degli stili cognitivi si è proceduto somministrando il test,
analizzando attraverso una discussione condivisa con tutti gli alunni i risultati da loro
ottenuti e ricavando dal confronto alcune caratteristiche di apprendimento di ciascuno e
alcuni aspetti descrittivi dei diversi stili cognitivi.
18
AMBITO DI INDAGINE N° 1
PRESENTAZIONE DELL'ALUNNO
In questa prima indagine, viene proposto a ogni alunno un questionario che fornisce
elementi di conoscenza iniziale dello stesso, relativamente ad aspetti come interessi, paure
e aspettative rispetto alla scuola, motivazione e partecipazione all'esperienza didattica,
approccio di studio a casa, etc.
Ciò allo scopo di avere un'idea della situazione iniziale dell'alunno da parte degli
insegnanti, stimolando nel contempo, nell'alunno stesso, un primo approccio
all'autoconoscenza.
Si sono aggiunte, inoltre, domande relative agli apprendimenti di tipo formale, non formale
e informale, in linea con le indicazioni contenute nella normativa di riferimento della
Revisione dei percorsi di Istruzione Professionale.
Si allega di seguito:
- Questionario: Presentazione dell'alunno 1
- Scheda riassuntiva individuale (Presentazione dell'alunno)
- Questionario: Apprendimenti formale, informale, non formale
19
1
Rielaborato da: Progetto di Portfolio di Angelo Errani
MI PRESENTO
1) Dati generali
Nome _________________________________________________
Età __________________________________________________
Luogo di nascita ________________________________________
Luogo in cui abito _______________________________________
2) Interessi
Tre miei interessi o hobbies sono:
- __________________________________________________________________________
- _________________________________________________________________________
- __________________________________________________________________________
20
6) Le materie che mi piacciono di più sono:
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
4) Preferisco verifiche:
□ Orali
□ Scritte
Perché?
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
5) Preferisco:
□ Verifiche dal posto
□ Verifiche alla cattedra
□ Verifiche brevi ad ogni lezione
□ Un'unica verifica al termine di un modulo didattico
7) Penso all'ultima verifica in cui ho ottenuto una valutazione inferiore a quello che mi
aspettavo. Penso di aver preso un voto basso perché (Indica almeno 2 motivi)
1. __________________________________________________________________________
2. __________________________________________________________________________
L'ATTENZIONE
IL SUCCESSO SCOLASTICO
Secondo me per avere risultati positivi a scuola è importante: (Dai al max 3 risposte)
Alunno:
PRESENTAZIONE
Mi Interessi
pre Perché ho scelto questa scuola
sen Cosa mi aspetto da questo corso di studi
to Paure rispetto a questo corso di studi
Materie preferite
Materie che i piacciono meno
Per avere risultati scolastici positivi è
importante
24
attento
Nome_______________________________________________
APPRENDIMENTO FORMALE
Percorso scolastico:
TIPO DI SCUOLA ANNI FREQUENTATI ITALIA/PAESE STRANIERO
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
APPRENDIMENTO INFORMALE
(= apprendimento in situazioni di vita quotidiana, anche non dovuto a scelta intenzionale o consapevole)
Quali attivita' ho svolto/svolgo in situazioni di vita quotidiana che mi permettono di imparare?
(Es: aiuto a un familiare sul lavoro, aiuto a un familiare in difficoltà, letture, internet, ecc.)
25
AMBITO DI INDAGINE N°2
STILI COGNITIVI E METODO DI STUDIO
Questo ambito comprende attività di indagine, conoscenza e riflessione sui diversi stili
cognitivi coinvolti nel processo di apprendimento e sui metodi di studio utilizzati dagli
alunni.
Lo scopo è quello stimolare negli alunni le componenti metacognitive, favorendo quindi
attività di consapevolezza e autoregolazione, con conseguente possibilità di strutturare
metodi di studio maggiormente personalizzati ed efficaci per gli alunni stessi.
Ai fini dell'apprendimento, l'abitudine all'uso di un approccio metacognitivo, trasversale a
tutte le discipline, risulta di fondamentale importanza, non solo per ottimizzare le modalità
di studio, ma perché permette in generale, il passaggio da un atteggiamento passivo che si
avvale di modalità didattiche predefinite e uniformi, a un approccio personalizzato, attivo e
responsabile. Soprattutto saper gestire direttamente e organizzare attivamente i propri
processi cognitivi, può favorire lo sviluppo di un pensiero critico e autonomo.
Gli stili cognitivi possono essere indagati secondo diversi assi:
- Verbale/Uditivo/Cinestesico
- Globale/Analitico
- Collaborativo/Autonomo
- Impulsivo/Riflessivo
- Convergente/Divergente
- Dipendente dal campo/Indipendente dal campo
1
Rielaborato da Mariani L. Portfolio- Stili di apprendimento (www.learningpaths.org)
Nome__________________________________________________________ Classe______________
Data _______________________________
STILI COGNITIVI
0 = per niente 1 = poco 2 = abbastanza 3 = molto
STILE CINESTESICO
Domanda n° Punteggio
2
6
10
14
18
TOTALE
Istruzioni:
Riportare nella colonna di destra il punteggio corrispondente alla domanda il cui numero è
indicato nella colonna di sinistra. Quindi sommare il punteggio per ogni stile.
Alunno: ____________________________________
STILI COGNITIVI
STILI PUNTEGGIO
Visivo Verbale
Cinestesico
Uditivo
29
STILI COGNITIVI E INDICAZIONI OPERATIVE CORRELATE
STILE VISIVO NON VERBALE Preferisco vedere ciò che devo imparare: vedere soprattutto le figure
-Imparare a fare qualcosa osservando come si fa piuttosto che leggendo o ascoltando la
spiegazione
-Disegnare figure, grafici, diagrammi riassuntivi di quello che devi ricordare
E’ utile -Usare evidenziatori colorati
-Prima di leggere un capitolo guardare attentamente figure, fotografie, eventuali grafici...
-Creare delle immagini mentali di ciò che stai leggendo o ascoltando
-Usare simboli o abbreviazioni
-Guardare in volto la persona che parla
-Sedersi ai primi banchi
31
AMBITO DI INDAGINE N°3
INTELLIGENZE MULTIPLE
32
più abili in campo linguistico e matematico... settori più tradizionalmente considerati
indicativi in ambito scolastico.
Ad es. chi ha mostrato di possedere capacità come ascolto dell'altro o empatia non è stato
considerato "buono", ma intelligente e in particolare dotato di intelligenza interpersonale.
Si allega di seguito: -Test Intelligenze multiple
- Calcolo punteggi e Scheda riassuntiva individuale
- Corrispondenza con attività professionali
1
Gardner H. Formae mentis Feltrinelli 1991
Nome _______________________________________
INTELLIGENZA LINGUISTICA
INTELLIGENZA LOGICO-MATEMATICA
INTELLIGENZA MUSICALE
33
Mi piace cantare Poco Abbastanza Molto
Mi piace ascoltare la musica Poco Abbastanza Molto
Suono o suonavo uno strumento musicale Poco Abbastanza Molto
Riconosco le stonature musicali o se chi canta è fuori tempo Poco Abbastanza Molto
Seguo o ho seguito corsi di canto o musica Poco Abbastanza Molto
Sento o riesco a seguire il ritmo musicale Poco Abbastanza Molto
Canto o cantavo in un coro Poco Abbastanza Molto
Mi ricordo facilmente una musica o una canzone dopo averla Poco Abbastanza Molto
sentita poche volte
Mi piace studiare o lavorare con una musica in sottofondo Poco Abbastanza Molto
So leggere gli spartiti musicali Poco Abbastanza Molto
Tamburello con le dita seguendo un ritmo musicale Poco Abbastanza Molto
INTELLIGENZA NATURALISTICA
INTELLIGENZA CORPOREO-CINESTESICA
34
INTELLIGENZA VISUO-SPAZIALE
Mi piace disegnare Poco Abbastanza Molto
Ho un buon senso dell'orientamento Poco Abbastanza Molto
So distinguere facilmente destra e sinistra Poco Abbastanza Molto
Penso attraverso immagini Poco Abbastanza Molto
Mi piace guardare le forme degli oggetti, degli edifici, etc. Poco Abbastanza Molto
Mi piacciono le materie artistiche Poco Abbastanza Molto
Quando mi sposto mi oriento bene guardando le cartine Poco Abbastanza Molto
Leggo più facilmente mappe, schemi grafici che un testo Poco Abbastanza Molto
scritto
Posso facilmente immaginare le cose come apparirebbero Poco Abbastanza Molto
dall'alto
Mi piace la geometria Poco Abbastanza Molto
Se chiudo gli occhi riesco a vedere immagini degli oggetti Poco Abbastanza Molto
INTELLIGENZA INTERPERSONALE
INTELLIGENZA INTRAPERSONALE
35
CALCOLO PUNTEGGI
Poco = 0
Abbastanza = 1
Molto = 2
INTELLIGENZE MULTIPLE
Intelligenza LINGUISTICA
Intelligenza LOGICO-MATEMATICA
Intelligenza MUSICALE
36
Intelligenza NATURALISTICA
Intelligenza CORPOREO-CINESTESICA
Intelligenza VISUO-SPAZIALE
Intelligenza INTERPERSONALE
Intelligenza INTRAPERSONALE
INTELLIGENZA LINGUISTICA
scrittore, poeta, avvocato, politico, giornalista, insegnante, attore, venditore, conferenziere,...
INTELLIGENZA LOGICO-MATEMATICA
matematico, fisico, ingegnere, informatico, statistico, ragioniere, scienziato, commercialista,.
INTELLIGENZA MUSICALE
musicista, cantante, compositore, tecnico del suono, disk jockey, critico musicale,...
INTELLIGENZA NATURALISTICA
agricoltore, botanico, giardiniere, veterinario, zoologo, naturalista, ecologo, etologo, ...
INTELLIGENZA CORPOREO-CINESTESICA
sportivo, atleta, ballerino, fisioterapista, chirurgo, cuoco, parrucchiere, artigiano, muratore, idraulico,
elettricista, interprete lingua dei segni, ...
INTELLIGENZA VISUO-SPAZIALE
pittore, scultore, architetto, fotografo, grafico, cartografo, geografo, autista, pilota, guida turistica,
anatomista,...
INTELLIGENZA INTERPERSONALE
psicologo, sociologo, psichiatra, medico, operatore sociale, infermiere, insegnante, venditore, politico,
mediatore, manager, consulente, ....
INTELLIGENZA INTRAPERSONALE
37
filosofo, religioso, psicologo, psichiatra, artista, poeta, ....
Si allega di seguito:
- Test: Punti di forza 1
38
- Scheda riassuntiva individuale Punti di forza (esempio compilato): tale scheda si ottiene
escludendo i punti di forza che l'alunno, nel test, ha indicato col quantificatore "Poco".
1
Rielaborato da: 312 punti di forza personali-come mi vedo Sito internet: hafelekar.at>pdf ita
Nome __________________________________________________
Data_______________________
PUNTI DI FORZA
Senso di responsabilità
Quando faccio qualcosa penso sempre alle conseguenze che può avere poco abbastanza molto
su di me e sulle altre persone
Cerco di mantenere le promesse che faccio poco abbastanza molto
Sono capace di scusarmi se sbaglio poco abbastanza molto
Se qualcosa non mi piace cerco comunque di farla al più presto, non la poco abbastanza molto
rimando
Informo sempre i miei genitori su quello che faccio poco abbastanza molto
Rispetto le regole a scuola poco abbastanza molto
Rispetto le regole a casa poco abbastanza molto
PUNTI DI FORZA SOCIALI
Capacità comunicative
So esprimere e spiegare le mie idee dialogando con un'altra persona poco abbastanza molto
So ascoltare gli altri poco abbastanza molto
Mi esprimo in modo chiaro poco abbastanza molto
So convincere gli altri poco abbastanza molto
So rispettare le opinioni degli altri, anche se diverse dalle mie poco abbastanza molto
Capacità interpersonali
Mi piace stare con gli altri poco abbastanza molto
Se incontro una persona nuova, prendo l'iniziativa per conoscerla poco abbastanza molto
Rispetto compagni e amici poco abbastanza molto
Riesco a mettermi nei panni di un'altra persona poco abbastanza molto
Se qualcosa mi preoccupa cerco di parlarne con un'altra persona poco abbastanza molto
Sono una persona disponibile: mi piace aiutare gli altri poco abbastanza molto
Sono generoso verso gli altri poco abbastanza molto
Capacità di lavorare in squadra
Mi piace svolgere attività con altre persone piuttosto che da solo poco abbastanza molto
So collaborare con gli altri nel lavoro di gruppo poco abbastanza molto
So esprimere le mie idee se sono in un gruppo o in classe e sono capace poco abbastanza molto
di sostenerle
Sono capace di guidare un gruppo (leader) poco abbastanza molto
40
Sono capace di accettare le decisioni prese dal gruppo poco abbastanza molto
So proporre le mie idee e soluzioni al gruppo poco abbastanza molto
PUNTI DI FORZA METODICI
Organizzazione
Sono ordinato nel tenere il materiale scolastico o di lavoro poco abbastanza molto
Porto sempre con me il materiale che serve poco abbastanza molto
Scrivo sul diario o agenda gli impegni e i compiti poco abbastanza molto
Sono preciso quando svolgo un attività o un compito poco abbastanza molto
Tempi
Sono puntuale poco abbastanza molto
Rispetto i tempi che mi vengono richiesti quando svolgo un'attività poco abbastanza molto
Quando devo svolgere un'attività mi programmo organizzando il tempo poco abbastanza molto
necessario
Impegno
Mi impegno a scuola o sul lavoro poco abbastanza molto
Se sono assente cerco di recuperare i compiti di scuola poco abbastanza molto
Ho pazienza nello svolgere le attività e risolvere i problemi poco abbastanza molto
Lavoro su un compito o attività che mi viene richiesta finché non l'ho poco abbastanza molto
terminata
Ho tempi lunghi di attenzione e concentrazione poco abbastanza molto
PUNTI DI FORZA PROFESSIONALI
Mi piace studiare poco abbastanza molto
Sono curioso e mi piace imparare cose nuove poco abbastanza molto
Ho una buona memoria poco abbastanza molto
Mi piace leggere poco abbastanza molto
Mi piace scrivere poco abbastanza molto
Mi piacciono le lingue straniere poco abbastanza molto
Mi piace l'informatica poco abbastanza molto
Mi piacciono le attività pratiche e manuali poco abbastanza molto
Mi piacciono le attività artistiche poco abbastanza molto
Mi piace lo sport e l'attività fisica poco abbastanza molto
Mi piace la matematica e il ragionamento logico poco abbastanza molto
Mi piace la musica poco abbastanza molto
Mi piace tutto ciò che riguarda la natura poco abbastanza molto
Ho un buon senso dell'orientamento poco abbastanza molto
PUNTI DI FORZA INTERCULTURALI
Mi piace sapere cosa avviene in Italia e nel mondo poco abbastanza molto
Mi piace interessarmi di questioni di politica e della società in generale poco abbastanza molto
Conosco la storia e le tradizioni italiane o del mio paese di provenienza poco abbastanza molto
Mi piace conoscere, parlare, frequentare persone di nazionalità e poco abbastanza molto
culture diverse dalla mia
Non giudico le persone in base alla loro nazionalità, provenienza, poco abbastanza molto
41
genere, religione o aspetto fisico, ma rispetto le differenze in
qualunque situazione
-________________________________________________
-________________________________________________
Alunno:
PUNTI DI FORZA
42
PUNTI DI FORZA SOCIALI
43
Capacità comunicative
So esprimere e spiegare le mie idee dialogando con un'altra persona
So ascoltare gli altri MOLTO
Mi esprimo in modo chiaro
So convincere gli altri
So rispettare le opinioni degli altri, anche se diverse dalle mie ABBASTANZA
Capacità interpersonali
Mi piace stare con gli altri MOLTO
Se incontro una persona nuova, prendo l’iniziativa per conoscerla
Rispetto compagni e amici
Riesco a mettermi nei panni di un’altra persona
Se qualcosa mi preoccupa cerco di parlarne con un’altra persona ABBASTANZA
Sono una persona disponibile: mi piace aiutare gli altri
Sono generoso verso gli altri
Capacità di lavorare in squadra
Mi piace svolgere attività con altre persone piuttosto che da solo MOLTO
So collaborare con gli altri nel lavoro di gruppo
So esprimere le mie idee se sono in un gruppo o in classe e sono capace di sostenerle
Sono capace di guidare un gruppo (leader)
Sono capace di accettare le decisioni prese dal gruppo ABBASTANZA
So proporre le mie idee e soluzioni al gruppo
PUNTI DI FORZA METODICI
Organizzazione
Sono ordinato nel tenere il materiale scolastico o di lavoro MOLTO
Porto sempre con me il materiale che serve
Scrivo sul diario o agenda gli impegni e i compiti
Sono preciso quando svolgo un attività o un compito ABBASTANZA
Tempi
Sono puntuale
Rispetto i tempi che mi vengono richiesti quando svolgo un’attività ABBASTANZA
Quando devo svolgere un’attività mi programmo organizzando il tempo necessario
Impegno
Mi impegno a scuola o sul lavoro
Se sono assente cerco di recuperare i compiti di scuola MOLTO
Ho pazienza nello svolgere le attività e risolvere i problemi
Lavoro su un compito o attività che mi viene richiesta finché non l'ho terminata ABBASTANZA
Ho tempi lunghi di attenzione e concentrazione
PUNTI DI FORZA PROFESSIONALI
Mi piace studiare
Sono curioso e mi piace imparare cose nuove
Ho una buona memoria
Mi piace leggere MOLTO
Mi piacciono le lingue straniere
Mi piace l'informatica
Mi piacciono le attività pratiche e manuali
Mi piace lo sport e l'attività fisica
Mi piace la matematica e il ragionamento logico
Mi piace la musica
Ho un buon senso dell’orientamento
Le mie materie preferite in questo anno scolastico sono:
PUNTI DI FORZA INTERCULTURALI
Mi piace sapere cosa avviene in Italia e nel mondo MOLTO
Mi piace interessarmi di questioni di politica e della società in generale
Conosco la storia e le tradizioni italiane o del mio paese di provenienza ABBASTANZA
Mi piace conoscere, parlare, frequentare persone di nazionalità e culture diverse dalla mia
Non giudico le persone in base alla loro nazionalità, provenienza, genere, religione o
aspetto fisico, ma rispetto le differenze in qualunque situazione
44
AMBITO DI INDAGINE N°5
BENESSERE A SCUOLA
L'indagine relativa a tale ambito, fa parte di una ricerca effettuata dal Dipartimento di
Scienze dell'Educazione di Bologna, volta a rilevare la percezione di benessere degli
studenti in alcune scuole italiane, sulla base della somministrazione di un questionario
elaborato dal Ministero dell'Educazione in Danimarca. 1
Dato che la ricerca è attualmente in corso, non è possibile allegare il questionario
corrispondente.
1
Sandri P. , Marcarini M. Ambienti di apprendimento, inclusione e benessere: dati di ricerca (in corso di stampa)
45
AMBITO DI INDAGINE N°6
RAPPORTO EMOTIVO CON LA DISCIPLINA
Si allega di seguito:
- Questionario Rapporto con la disciplina 1
NOTA: In questo caso, come Scheda riassuntiva individuale, si è mantenuto il questionario
stesso, in quanto già sintetico.
1
Rielaborato da: Questionario di Rosetta De Zan e Pietro Di Martino (Università di Pisa)
46
1) Scrivi 3 aggettivi che associ alla parola ECONOMIA AZIENDALE
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
6) Per ogni qualità espressa sopra, indica in che misura ritieni di possederla, segnando nella giusta
casella una crocetta
47
Profilo sintetico finale
Al termine della fase di indagine è stato prodotto da ciascun alunno, un breve Profilo
sintetico finale, contenente un breve sintesi delle caratteristiche dell'alunno.
I Profili di tutti gli alunni sono stati raggruppati in un cartellone esposto in classe: in questo
modo si è potuto dare visibilità alle caratteristiche individuali di ciascuno, stimolando
curiosità, conoscenza reciproca e possibilità di confronto.
Ognuno ha anche decorato il proprio Profilo con un disegno o un simbolo personalizzato
che lo rappresentasse.
Nel Profilo, in seguito a confronto con gli alunni stessi, sono state indicate le modalità
comunicative preferite e quelle non gradite perché causa di disagio, da ciascun ragazzo.
Gli alunni hanno infatti sottolineato l'importanza di far conoscere le proprie modalità
comunicative prevalenti e di conoscere le modalità comunicative altrui.
Si allega di seguito:
- Modello del Profilo Sintetico Finale
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Il mio simbolo
Nome ____________________________________
____________________________________________________________________________________
Io sono (3 aggettivi)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
1____________________________________________
2____________________________________________
3____________________________________________
Nella comunicazione:
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
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PROPOSTE OPERATIVE
- PEER TUTORING
- COOPERATIVE LEARNING
- PUNTI DI FORZA
- INTELLIGENZE MULTIPLE
- TESTIMONIANZE
- DISCUSSIONE INVERTITA
- SIMULAZIONE CINESTESICA
- DIBATTITO FIGURATO
- DISEGNO BENDATO
- STESURA ARTICOLI
- CREAZIONE VIDEO
50
La parte relativa alle proposte operative è stata applicata parzialmente, per motivi di
tempo.
Nell'anno scolastico prossimo si procederà con la prosecuzione del progetto, realizzando
le attività che non si sono riuscite a svolgere durante il corrente anno scolastico.
Di seguito viene riportata una descrizione delle esperienze didattiche proposte e/o da
proporre.
51
STILI COGNITIVI E LAVORO DI GRUPPO
Il lavoro di gruppo in classe può essere organizzato tenendo conto di diverse variabili, ad
esempio la composizione dei gruppi considerando lo stile cognitivo utilizzato
prevalentemente dall'alunno.
In questo caso, si può favorire l'esercitazione e consolidamento delle proprie modalità di
studio, la collaborazione tra compagni: si rafforzano soprattutto apprendimento e memoria,
in quanto coinvolti diversi canali sensoriali.
Descrizione
In base ai risultati ottenuti nella fase d'indagine, gli alunni possono essere suddivisi in
gruppi a seconda dello stile cognitivo emerso.
Diversi alunni potrebbero aver ottenuto come risultato al test uno stile cognitivo misto: a
questi ultimi si può far scegliere il gruppo a cui appartenere, oppure decidere di inserirli in
gruppi meno numerosi.
L'insegnante tratta inizialmente l'argomento previsto, consegnando eventualmente
materiale informativo: ciascun gruppo è invitato a preparare, con modalità comunicative
inerenti lo stile cognitivo di appartenenza, una presentazione dell'argomento al resto della
classe.
Ad esempio il gruppo "visivo" potrà preparare disegni, mappe multimediali, immagini,
schemi, grafici, materiali a colori; il gruppo "uditivo" effettuare una sintesi attraverso
registrazione audio, preparare un’esposizione orale inerente all’argomento; il gruppo
“cinestesico” creare materiale concreto inerente all'argomento, rappresentare attraverso il
movimento alcuni concetti chiave, etc.
Al termine i diversi gruppi espongono ai compagni il risultato del loro lavoro: i lavori
possono essere eventualmente raggruppati in una sintesi finale dell'argomento, espressa
attraverso le diverse modalità presentate.
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PEER TUTORING
L'insegnamento reciproco tra studenti può rivelarsi una strategia operativa utile ed efficace,
soprattutto in un'ottica educativa inclusiva.
Consiste nel coinvolgimento di un alunno in funzione di tutor, per favorire l'apprendimento
del compagno che viene ad assumere il ruolo di tutee.
All'interno di questa modalità operativa, risulta fondamentale l'individuazione di adeguati
criteri di selezione degli allievi da impiegare nel ruolo di tutor e tutee.
Spesso si ritiene erroneamente che l'allievo più bravo o più disciplinato sia il più idoneo ad
aiutare un compagno in difficoltà, ma non sempre è così.
In realtà al tutor occorrono buone abilità afferenti all'ambito interpersonale e intrapersonale,
come ad esempio capacità di ascolto e incoraggiamento, pazienza, empatia, saper
monitorare la situazione e dare feed-back opportuni, capacità riflessiva, saper affrontare
eventuali ostacoli e prevedere soluzioni alternative, etc. oltre naturalmente alla conoscenza
dei contenuti da trasmettere al compagno.
Nel nostro percorso, soprattutto nelle prime esperienze di peer tutoring proposte alla
classe, abbiamo potuto proficuamente utilizzare le informazioni emerse nella fase di
indagine, affiancando gli alunni che hanno ottenuto risultati positivi nell'ambito delle
intelligenze interpersonale e intrapersonale e/o dei punti forza correlati alla relazione
d'aiuto, ad alunni con particolari difficoltà di apprendimento, ottenendo risultati positivi.
Abbiamo constatato che nel peer turoring l'alunno con difficoltà, sperimenta attenzione e
interesse da parte del compagno e ciò lo pone in un condizione emotiva favorevole sia ai
fini dell'apprendimento, che della relazione.
I benefici sono reciproci: i tutor rinforzano abilità come autostima e sensibilità,
approfondiscono la materia, consolidano gli apprendimenti e migliorano le prestazioni;
entrambi (tutor e tutee) migliorano la motivazione allo studio; migliora anche il clima di
classe.
54
COOPERATIVE LEARNING
55
1
REGOLAMENTO
1. Tutti partecipano alla risoluzione degli esercizi ma ognuno ha un RUOLO e dei COMPITI specifici.
2. I compiti:
Il LETTORE: è colui che legge ad alta voce e con attenzione gli esercizi assegnati.
L’ARCHITETTO: è colui che rappresenta graficamente l’algoritmo (uno solo per ciascun esercizio).
Gli AIUTANTI: sono tutti gli altri componenti del gruppo. OSSERVANO e si sincerano che l’architetto stia
facendo bene. Se l’architetto sbaglia, in modo civile glielo fanno notare e gli danno dei consigli affinché
rappresenti l’algoritmo correttamente.
Il NOTAIO: è colui che compila la tabella fornita (uno solo per ciascun esercizio).
Tutti all’interno del gruppo possono esprimere la loro opinione.
Fatta eccezione per il lettore, tutti i compiti vengono riassegnati per ciascun esercizio. A turno, tutti possono
assolvere la funzione di architetto, notaio. La funzione del lettore invece verrà assolta da un membro del
gruppo per tutti gli esercizi. Un membro del gruppo può assolvere una sola funzione fra notaio, lettore e
architetto.
La suddivisione dei compiti avviene in modo civile e democratico: se non ci si riesce a mettere d’accordo si
vota.
3. Prima di cominciare si stabilisce chi assolverà la funzione di lettore.
4. Il lettore legge tutti gli esercizi assegnati e tutti i membri del gruppo (in modo civile e democratico)
stabiliscono da quale esercizio cominciare.
5. Si assegnano gli altri compiti all’interno del gruppo.
6. Il lettore rilegge l’esercizio fino a quando tutti non comprendono bene l’esercizio.
7. L’architetto si confronta con tutti gli altri membri del gruppo e insieme a loro decide i vari blocchi da
rappresentare.
8. Ogni volta che un’istruzione viene rappresentata, il notaio si assicura che tutti abbiano capito. Se qualcuno
all’interno del gruppo non ha capito ci si ferma. Chi ha capito spiega con gentilezza a chi non ha capito.
Soltanto dopo si va avanti. Durante l’eventuale spiegazione, TUTTI gli altri ascoltano in silenzio, in modo
rispettoso e intervengono per alzata di mano.
9. Alla fine di ciascun esercizio, tutti ricopiano sul proprio quaderno algoritmo e sua rappresentazione grafica.
Il notaio compila la tabella fornita.
10. I componenti del gruppo si danno un voto per la partecipazione e decidono insieme un voto per la
coesione del gruppo.
N° Nome del Nome Nome del L’es. è stato ricopiato sul proprio L’es. è stato
Es. notaio dell’architetto lettore quaderno da tutti? capito da tutti?
56
1
Attività svolta dalla prof.ssa M. Giovanna Di Carlo (informatica)
PUNTI DI FORZA
La consapevolezza dei propri punti di forza, rappresenta un aspetto fondamentale per gli
alunni, sia ai fini dell'orientamento di studio o lavorativo, sia ai fini della fiducia in se stessi
e quindi dell'autostima.
Un'attività di gruppo correlata può essere quella in cui ogni alunno sottolinea i punti di forza
dei compagni: ciò favorisce sia l'autoconoscenza che la conoscenza reciproca.
Descrizione
L'insegnante mostra alla classe (ad es. attraverso la L.I.M.) un elenco di punti di forza,
selezionati dal test corrispondente, relativi a diversi ambiti. A ogni alunno viene chiesto di
associare uno (o più) punti di forza a ciascun compagno mettendolo per iscritto (uno stesso
punto di forza può, naturalmente essere abbinato a più alunni).
Seguono discussione e confronto di gruppo in cui vengono esplicitati per ciascuno i punti di
forza indicati dai compagni, con eventuali motivazioni e/o esempi tratti dai comportamenti
quotidiani.
Gli alunni possono riferire se riconoscersi o meno in ciò che emerge e perché: in ogni caso
viene stimolata una riflessione sulle proprie caratteristiche e capacità che favorisce
autoconoscenza, autopercezione e valorizzazione delle risorse personali.
57
INTELLIGENZE MULTIPLE
I risultati ottenuti in questo ambito, come nell'ambito dei punti di forza, permettono di
sottolineare risorse, potenzialità e predisposizioni degli alunni, la cui consapevolezza è
molto importante e che possono essere utilizzati in vari modi dal punto di vista operativo.
Un'altra possibile attività da svolgere in classe consiste nel proporre agli alunni di scegliere
un tipo di intelligenza fra quelle indagate (in cui si è ottenuto un punteggio alto) e chiedere
loro di rappresentare attraverso quel tipo di intelligenza un argomento proposto.
Ad es. l'intelligenza musicale può essere espressa attraverso la ricerca e l'abbinamento di
musiche, canzoni, strumenti musicali, etc. inerenti all'argomento, creando magari un
percorso musicale pertinente e rappresentativo.
L'Intelligenza naturalistica attraverso l'individuazione di aspetti o problematiche ambientali
o naturalistici collegati all'argomento, stimolando discussione e confronto in proposito.
L'intelligenza interpersonale attraverso la predisposizione e la realizzazione di interviste (a
compagni, insegnanti, persone esterne alla scuola, etc.) relative all'argomento trattato.
In generale risulta molto importante e proficuo, ai fini di una ottimizzazione dei processi
insegnamento-apprendimento, che l'insegnante tenga conto dei tipi di intelligenza
prevalentemente espressi dagli alunni.
58
RAPPORTO CON LA DISCIPLINA
59
viene incontro reciprocamente.
Il contratto dev'essere rivisto e rielaborato periodicamente, proponendo compiti un po’ più
impegnativi, nell'ottica di aumento della fiducia in sé da parte dell'alunno e nei confronti
dell'insegnante.
60
1
Miato, Miato La didattica inclusiva Erikson (2003)
TESTIMONIANZE
Descrizione
Incontro diretto con una persona con disabilità che comunica, interagisce, risponde a
domande, mostra diverse modalità comunicative, partecipa ad attività con i ragazzi,
racconta esperienze, etc.
A tal proposito sono stati presi contatti con Progetto Calamaio, Cooperativa Accaparlante
(Bologna).
L'attività verrà realizzata nel corso del prossimo anno scolastico.
61
1
Guida:102 strumenti per la formazione. HEY! TEACHER, DON’T LEAVE THE KIDS ALONE
DISCUSSIONE INVERTITA
62
1
Guida:102 strumenti per la formazione. HEY! TEACHER, DON’T LEAVE THE KIDS ALONE
SIMULAZIONE CINESTESICA1
Abbiamo utilizzato qui il coinvolgimento attivo, creativo, emotivo e corporeo degli alunni,
oltre alla sollecitazione delle loro intelligenze intra e interpersonale.
Sperimentando in prima persona i meccanismi messi in atto da un altro individuo
nell'incontro e nella relazione interpersonale, si contribuisce a migliorare la conoscenza e
comprensione dell'altro, a migliorare la propria conoscenza e ad esplorare modi diversi e
creativi per superare i limiti della comunicazione e della relazione. 2
Descrizione
Un alunno si pone al centro dell'aula e su un'indicazione di un compagno deve comunicare
un messaggio al resto della classe (es. apri la finestra, accendi la luce, passami una
penna, etc.).
L'alunno può utilizzare un'unica modalità comunicativa non verbale, concordata in
precedenza, equivalente alla performance correlata a un deficit: es. muovere solo una
mano, solo gli occhi, solo i piedi, solo le labbra, etc.
I compagni possono fare domande, ma l'alunno può rispondere solo con l'unica modalità
prevista.
Al termine delle attività si procede con una discussione di gruppo, stimolando gli alunni ad
esprimere le proprie impressioni, percezioni fisiche, vissuti, osservazioni, riflessioni,
difficoltà, etc.
63
1
Attività svolta in collaborazione con gli operatori di “Progetto SCU.TER”
2
Guida:102 strumenti per la formazione. HEY! TEACHER, DON’T LEAVE THE KIDS ALONE
DIBATTITO FIGURATO 1
Descrizione
Si propone agli alunni la trattazione su un tema, accompagnandola eventualmente con
immagini, letture e video attinenti.
Quindi si predispone l'aula collocando 3 gruppi di sedie vuote: nella parte sinistra, al centro
e a destra. Gli alunni si dispongono inizialmente in piedi a un lato dell’aula.
Si pone agli alunni una domanda sul tema in questione, chiedendo loro un parere in
proposito e invitandoli a occupare a seconda della propria opinione, le sedie
corrispondenti: Risposta SI- sedie a sinistra; Risposta NON SO-sedie al centro; Risposta
NO-sedie a destra.
Si avvia una discussione fra gli alunni, durante la quale se modificano opinione possono
cambiare sedia (sinistra, centro, destra), argomentando però il nuovo punto di vista.
Gli spostamenti fisici dei ragazzi, corrispondenti ai cambiamenti di opinione, hanno
stimolato un approccio visivo al dibattito, favorendo il coinvolgimento emotivo e la
profondità della riflessione.
64
Tutta la classe ha partecipato attivamente.
1
Attività svolta in collaborazione con gli operatori di “Progetto SCU.TER”
DISEGNO BENDATO1
Descrizione
L'attività si svolge a coppie.
A uno dei 2 alunni che viene bendato, è chiesto di fare un disegno, il cui soggetto è deciso
dall'altro alunno: quest'ultimo deve indirizzare il compagno bendato, con indicazioni verbali,
alla realizzazione del disegno.
Si invertono poi i ruoli.
Al termine si procede con la discussione di gruppo in cui si chiede agli alunni come si
sentono quando disegnano guidati da un'altra persona o quando descrivono all'altro il
disegno da effettuare.
Gli alunni hanno partecipato volentieri a questa attività, risultata particolarmente divertente
e quindi coinvolgente.
65
1
Attività svolta in collaborazione con gli operatori di “Progetto SCU.TER”
STESURA DI ARTICOLI
La possibilità di esprimere per iscritto le proprie opinioni, riflessioni, esperienze, vissuti etc.
su un tema e di vederle pubblicate su giornali o riviste e quindi poterle condividerle e
diffonderle, rappresenta un'opportunità e uno stimolo per gli alunni.
In questo caso abbiamo pensato di proporre come argomento la diversità, nelle sue
svariate sfaccettature.
Descrizione
Abbiamo contattato la redazione di un periodico che si occupa di temi quali svantaggio e
diversità.
Il progetto è di andare a visitare la redazione con la classe e far scrivere ai ragazzi,
coinvolgendo italiano come disciplina, uno o più articoli, in cui possano descrivere il loro
pensiero, la loro esperienza e il loro vissuto.
Possono lavorare individualmente, in piccolo o grande gruppo.
L'attività verrà realizzata durante il prossimo anno scolastico.
66
CREAZIONE DI VIDEO
Descrizione
L'attività verrà proposta il prossimo anno scolastico.
Il tema è quello dell'inclusione.
Il progetto è quello di chiedere la collaborazione di enti esterni, ad es. l'Università di
Bologna, che propongano laboratori, progetti e iniziative relative all'ambito della didattica
inclusiva, con il supporto di tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
67
ALLEGATI
DOCUMENTI RIFORMA ISTRUZIONE PROFESSIONALE
68
Sistema Qualità certificato secondo la Norma UNI EN ISO 9001:2015
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “I.P.C. MANFREDI - I.T.C. TANARI”
Viale Felsina, 40- 40139 Bologna Tel. 051/6039611 - Fax 051/6011006 - C.F. 91200880374
e-mail:BOIS01600C@istruzione.it - pec:BOIS01600C@pec.istruzione.it – sito: www.manfreditanari.it
Sistema Qualità certificato secondo la Norma UNI EN ISO 9001:2015
Prot. N. 416/61c del 28/01/2019
Nome e cognome
69
competenze Non formali
Informazioni provenienti dallo
studente.
Eventualmente anche dalla famiglia , dalla scuola
precedentemente frequentata, da operatori
Informali
esterni.
OBIETTIVI
Generali del Cdc
- sostenere e valorizzare ciascun studente a partire dalle sue attitudini e potenzialità;
- prevenire la dispersione, ridurre l’abbandono scolastico e supportare il successo formativo;
- sviluppare strumenti d’integrazione per favorire la conoscenza e l’inserimento nel mondo del lavoro;
Specifici
(ad esempio: partecipazione alla vita scolastica (per alunni a rischio dispersione/ devianza); inclusione / socializzazione all’interno del contesto
classe (per alunni con difficoltà di inserimento nella classe); risultati di apprendimento della lingua italiana (per alunni non italofoni); recupero o
conseguimento di crediti per il passaggio ad altri percorsi di istruzione e formazione; potenziamento dei propri risultati di apprendimento;
orientamento in uscita e ri-orientamento verso altri percorsi; conseguimento di certificazioni (ECDL, PET, DELF); sviluppare particolari conoscenze,
abilità e competenze o educare alla cittadinanza tramite progetti).
AREA DI INDIRIZZO
PROFESSIONALE Economia aziendale-
Informatica
NOTE: 1 - Lo studente deve frequentare almeno il 75% del Piano di studi previsto dal presente documento. 2 - I livelli di competenza sono così
espressi: 4 (AVANZATO); 3 (INTERMEDIO); 2 (BASE); 1 (INSUFFICIENTE)
Lavoro di gruppo
70
Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale
Altro (specificare …)
INTERVENTI VOLTI A FAVORIRE IL SUPERAMENTO DELLA SITUAZIONE DI SVANTAGGIO Monte ore Monte ore
NONCHÉ DELL'ABBANDONO SCOLASTICO (anche attraverso iniziative formative integrate
con centri di formazione professionale e/o in collaborazione con i servizi sociali e/o con primo anno secondo anno
altre realtà educative e formative del territorio)
Progetti extrascolastici
Altro (specificare …)
Altro (specificare …)
Accoglienza
Italiano L2
Altro (specificare …)
AGGIORNAMENTO E REVISIONI
Il seguente PFI verrà sottoposto a verifica e conseguente ridefinizione periodica in qualunque momento il
Cdc ne ravvisi la necessità
ALLEGATI (Allegare la documentazione ritenuta significativa)
Il Coordinatore Lo studente
71
_________________________________ __________________________________
Il docente tutor Firma di un genitore o di chi ne ha la responsabilità
genitoriale
_____________________________________ ___________________________________________
Consegnato il ____________
PERCORSO SCOLASTICO
TIPO DI SCUOLA ANNI FREQUENTATI ITALIA/PAESE STRANIERO
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
PROFILO LINGUISTICO
Lingua madre
(Solo per gli stranieri) Lingua italiana dall'anno:
Prima lingua straniera studiata n° anni di studio
Seconda lingua straniera studiata n° anni di studio
APPRENDIMENTO INFORMALE
(= apprendimento in situazioni di vita quotidiana, anche non dovuto a scelta intenzionale o consapevole)
Quali attività ho svolto/svolgo in situazioni di vita quotidiana che mi permettono di imparare?
(Es: approfondimento di un argomento di interesse, letture, internet, aiuti in famiglia nella quotidianità, etc)
INTERESSI
Cosa mi piace fare nel tempo libero? (sport, musica, etc.)
72
APPROCCIO CON LA NUOVA SCUOLA
Perché ho scelto questa scuola?
73
□ Altro
75