EdiLus Progettazione e Calcolo Struttura
EdiLus Progettazione e Calcolo Struttura
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DOCUMENTAZIONE DI AFFIDABILITÀ
Ai sensi del:
DM 14/01/2008 cap. 10 – Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
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3 (AC) - Test di Validazione n.3 (Gerarchia Travi Acciaio) ..................................... 177
4 (AC) - Test di Validazione n.4 (Gerarchia Pilastri Acciaio) ................................... 183
CASI PROVA LEGNO
1 (LG) – Test di Validazione n.1 (Verifica Travi e Pilastri) ...................................... 194
CASI PROVA GEOTECNICA
1 (GEO) - Test di Validazione n.1 (Trave Winkler) ................................................ 209
2 (GEO) - Test di Validazione n.2 (Verifica di Carico Limite) .................................. 210
Esempio 1 (Senza Falda; Terreno -> Incoerente; Calcolo Qlim -> Drenate) .................................. 211
Esempio 2 (Con Falda; Terreno -> Incoerente; Calcolo Qlim -> Drenate) ..................................... 218
3 (GEO) - Test di Validazione n.3 (Spinta Terreno) ............................................... 222
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BASI TEORICHE E ALGORITMI IMPIEGATI
1 PREMESSA
Il presente documento ha lo scopo di chiarire le modalità con cui vengono effettuati i calcoli eseguiti dal
programma di calcolo EdiLus e di verificare l’affidabilità dei risultati.
Occorre precisare comunque che in un calcolo ingegneristico, oltre l’affidabilità del codice di calcolo
utilizzato, possono intervenire in maniera decisiva le scelte compiute dal progettista.
Il documento si compone di una sintetica trattazione teorica sulla modellazione strutturale effettuata e sul
calcolo che viene eseguito; essa è affiancata ad una serie di esempi applicativi semplici e riproducibili, in
cui vengono confrontati i risultati ottenuti da EdiLus con quelli derivanti da trattazioni teoriche o da altri
solutori di riconosciuta affidabilità.
EdiLus consente di modellare la struttura, di effettuare la progettazione e le verifiche di tutti gli elementi
strutturali e di generare gli elaborati grafici esecutivi.
È una procedura integrata dotata di tutte le funzionalità necessarie per consentire il calcolo completo di
una struttura mediante il metodo degli elementi finiti (FEM).
La modellazione della struttura è realizzata tramite elementi Beam (travi e pilastri) e Shell (platee, pareti,
setti, solette, travi parete), anche su suolo elastico alla Winkler.
L’input della struttura avviene per oggetti (travi, pilastri, solai, solette, pareti, etc.) in un ambiente grafico
integrato; il modello di calcolo agli elementi finiti, che può essere visualizzato in qualsiasi momento in
un’apposita finestra, viene generato dinamicamente dal software sulla base delle impostazioni effettuate
dal progettista.
Apposite funzioni consentono la creazione e la manutenzione di archivi contenenti Sezioni, Materiali e
Carichi; tali archivi sono di tipo generale e nel rispetto delle diverse prescrizioni normative possono essere
comunque integrati e/o modificati dall’utente.
L'utente non può modificare il codice ma soltanto eseguire delle scelte come quelle riportate di seguito:
definire i vincoli di estremità per ciascuna asta (vincoli interni) e gli eventuali vincoli nei nodi (vincoli
esterni);
modificare i parametri necessari alla definizione dell’azione sismica;
definire condizioni di carico;
definire gli impalcati come infinitamente rigidi nel proprio piano ai fini dell’analisi sismica (tutto o in
parte) o meno.
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a) Modulo INPUT. E' sempre eseguito come primo modulo. In esso sono elaborati i dati relativi alla
geometria della struttura e alle condizioni di vincolo.
b) Modulo elementi: BOUND, TRUSS, BEAMX, PLANE, SOLID, SHELL. Sono sempre eseguiti dopo INPUT.
Generalmente solo alcuni di essi sono utilizzati nella risoluzione di un problema. Se la struttura
contiene elementi Boundary sarà richiamato BOUND. Se sono presenti elementi Truss, sarà richiamato
TRUSS. Se la struttura contiene elementi Beam, sarà usato BEAMX. Per gli elementi Q 4, Q6, QM5 sarà
invece richiamato PLANE. Una struttura (o parte di essa), schematizzata con elementi solidi esaedrici o
prismatici richiederà l'esecuzione del modulo SOLID. Gli elementi di lastra piana e curva sono elaborati
nel modulo SHELL. L'ordine con cui essi sono eseguiti segue quello scelto dall'operatore nella
assegnazione dei dati. I moduli elementi costruiscono le matrici di rigidezza, di massa e le matrici
sforzi-spostamenti di tutti gli elementi del modello.
c) Modulo SOLVE. E’ eseguito sempre dopo i moduli elementi. Esso assembla la matrice di rigidezza
globale, i carichi nodali e la matrice di massa. Risolve quindi il sistema globale di equazioni e trova gli
spostamenti nodali.
d) Modulo EIGEN. E’ eseguito dopo SOLVE, solo se è richiesta l'analisi dinamica. Nel caso di analisi
modale trova frequenze proprie e modi di vibrare. Se è richiesta l'analisi spettrale, esso produce, per
ogni modo, il vettore spostamenti nodali in regime dinamico. Da essi il successivo modulo STRES potrà
poi calcolare le forze nodali equivalenti, gli sforzi ed effettuarne la composizione. EIGEN può essere
ripetuto dall'operatore variando alcuni dati di input senza ripetere l'intera procedura. Nell'analisi della
Risposta Armonica EIGEN non è usato.
e) Modulo STRES. E' sempre eseguito come ultimo modulo e segue SOLVE o EIGEN. Esso consente la
generazione e l'esame dei risultati finali del calcolo: spostamenti nodali, forme modali, sforzi negli
elementi. Può essere ripetuto dall'operatore, variando alcuni parametri, come ad esempio l'unità di
output sulla quale rappresentare i risultati.
2.2.1 Beam
E' un elemento tridimensionale a due nodi e sezione prismatica. Può trasmettere azione assiale, momento
torcente, taglio e momento flettente biassiali per un totale di 12 gradi di libertà. E' consentita la presenza
di vincoli interni e il legame master-slave con altri nodi della struttura.
E' possibile, oltre all'usuale vincolo di continuità, svincolare qualunque spostamento o rotazione agli
estremi. La definizione master-slave consente invece la schematizzazione di una gran varietà di situazioni
strutturali particolari.
Ha un vasto impiego in differenti tipi di strutture e, principalmente, nell'analisi di telai piani e spaziali,
strutture a geometria generica basata su membrature trave/pilastro, travi continue, e così via.
E' possibile definire un qualunque numero di caratteristiche geometriche delle sezioni e dei materiali e
qualunque tipo di carico concentrato o ripartito. Per sezioni o carichi particolari e più ricorrenti nella
pratica, l'input dei dati è notevolmente semplificato. Molto versatile e spedita si presenta inoltre
l'introduzione di carichi di gravità o, più in generale, di componenti di accelerazione in più direzioni e
secondo fattori moltiplicativi.
L'analisi dinamica può essere condotta assegnando la densità dei materiali, la massa per unità di
lunghezza, o attribuendo masse nodali concentrate.
La trave può essere definita su suolo elastico alla Winkler agente in due direzioni ortogonali
contemporaneamente. I carichi possono essere assegnati senza alcuna limitazione entro l’asta, senza
ricorso a nodi intermedi. La trave su suolo elastico può ricevere tutti i carichi di libreria, con le stesse
modalità impiegate per le travi senza suolo elastico (forze e momenti concentrati, carichi ripartiti con
legge lineare e parzialmente estesi sull’asta, salti termici e gradienti termici, precompressione).
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Libreria di carichi di elemento
Ogni set di carico sull’asta può essere composto con un qualunque numero e tipo di carico scelti tra i
seguenti:
Interferenza assiale.
Precarico assiale.
Salto termico assiale.
Gradiente termico lungo due direzioni trasversali.
Forza concentrata assiale.
Momento torcente concentrato.
Momento torcente parzialmente ripartito con legge lineare.
Carico assiale parzialmente ripartito con legge lineare.
Forza concentrata perpendicolare all’asta e definibile secondo due direzioni principali ortogonali.
Carico perpendicolare all’asta, parzialmente ripartito con legge lineare e orientato secondo due
direzioni principali ortogonali.
Momento flettente concentrato agente lungo due direzioni principali ortogonali.
Precompressione con cavi a tratti rettilinei e parabolici disposti su due piani ortogonali e con
estremità comunque posizionate lungo l’asta ed entro la sezione.
Calcolo delle azioni interne e degli spostamenti fino ad un massimo di 11 sezioni lungo l’asta
(estremità + 9 stazioni interne). La posizione delle sezioni interne può essere definita in modo
automatico (equispaziate) oppure assegnata esplicitamente, eventualmente per ogni singola asta
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Gli eventuali vincoli applicati ai nodi sopprimono i gradi di libertà i quali vengono ignorati come incognite
ed utilizzati ai fini del calcolo delle reazioni vincolari. Le reazioni vincolari vengono esplicate in direzione
dei gradi di libertà bloccati.
Lo spostamento di un nodo può anche essere limitato mediante l’applicazione di molle che rappresentano
delle rigidezze aggiuntive applicate ai nodi.
Sui nodi possono applicarsi anche delle forze o dei momenti concentrati.
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2.6 MODULO BEAM20 LINEARE
L’elemento è definito attraverso i due nodi di Ye 2
E’ definito inoltre un sistema baricentrico, con l’asse 1 passante per i baricentri delle sezioni trasversali
(l’elemento può avere sezione variabile lungo l’asse) e gli assi 2 e 3 sul piano della sezione, coincidenti
quando possibile con gli assi principali d’inerzia. Inizialmente, e nel caso in cui non siano definite
estremità rigide, i sistemi xe-ye-ze e 1-2-3 sono coincidenti (1xe; 2ye; 3ze).
Nel caso più generale tuttavia l’elemento Z
Tutte le proprietà delle sezioni, i carichi e le caratteristiche della sollecitazione sono riferite agli assi locali
dell’elemento.
I dati relativi alla sezione sono:
Tipo sezione
Area della sezione trasversale (A)
Area deformabile a taglio lungo l’asse locale 2
Area deformabile a taglio lungo l’asse locale 3
Momento d'inerzia attorno all’asse locale 3 (I3)
Momento d'inerzia attorno all’asse locale 2 (I2)
Momento d'inerzia torsionale (J)
Per l'input dei dati delle sezioni dell'elemento beam è definito il sistema di coordinate locale baricentrico
1-2-3. L'asse locale 1 è l’asse baricentrico. Gli assi locali 2 e 3 giacciono su un piano perpendicolare
all'asse 1 formando una terna ortogonale destra. Sono riferiti alla terna locale baricentrica: le proprietà
geometriche, i carichi sull’elemento, le reazioni agli estremi e le azioni interne o le altre quantità calcolate
nei punti interni NI dell’elemento (incognite del problema - v. Figura 2.3).
In Figura 2.4 sono rappresentate le sezioni di libreria. Il calcolo delle proprietà geometriche J, I 3, I2 è
effettuato considerando gli assi locali 2 e 3 orientati come in Figura 2.3. Il programma può eseguire
anche il calcolo con gli assi ruotati di 90 gradi (sono scambiati i momenti d'inerzia I 2 e I3).
Si deve notare che utilizzando le sezioni di libreria, sono calcolate tutte le proprietà geometriche. Se la
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sezione reale differisce da quelle di libreria, o se l'operatore non desidera l'assegnazione di tutte le
proprietà, deve introdurre l’area e i momenti d'inerzia considerando la sezione di tipo generica.
2
2
h
1 H 7 3 H
3
b
B B
h 2 h
2
H
3
2 H 8 b
3
b B
B
B
2
2
h
H
9 3
3 D b
3
h'
b'
h 2
2
B
10
4 3 3
H
b t
B
2
h 2
11 H
5 H
b 3 3
B
B 2
t H
6 D
12
3 3
d B
Figura 2.3: Orientamento della sezione, dei carichi di elemento Figura 2.4:sezioni di libreria
e delle azioni interne
Nel Microsap il suolo elastico può essere introdotto contemporaneamente in due direzioni locali ed è
possibile assegnare su queste due direzioni, valori differenti del modulo elastico di fondazione. La trave
su suolo elastico può inoltre essere caricata con qualunque tipo di carico ripartito o concentrato e
composizione di carichi. La trave su suolo elastico si comporta come una trave comune per le direzioni
lungo le quali non è definito un suolo elastico.
Il modulo elastico del terreno 2 è definito come 2 = Kt2B*, essendo Kt2 la costante elastica del terreno
(dimensioni: [F][L]-3) e B* la larghezza della suola di fondazione a contatto col terreno in direzione 2.
Analogamente, il modulo in direzione 3 è 3 = Kt3H*, essendo H* la larghezza della suola laterale di
fondazione a contatto col terreno in direzione 3. Se 2 = 0 non è applicato il suolo elastico alla Winkler in
direzione 2. Analogamente per la direzione 3.
Il suolo elastico rappresenta un vincolo bilaterale a tutti gli effetti. Il terreno reagisce cioè sia per
compressione che, eventualmente, per trazione. La trave su suolo elastico deve essere considerata
esattamente come un’asta su un letto di molle vincolate al terreno. Un’unica asta (v. Figura 2.5), giacente
lungo l’asse globale X e semplicemente appoggiata su suolo elastico definito lungo l’asse Z, non presenta
moti rigidi lungo Z né rotazioni attorno a Y. Se la trave è caricata solo sul piano XZ, essa risulta
sufficientemente vincolata se è soppressa la traslazione lungo X sul nodo I, la traslazione lungo Y e le
rotazioni attorno a X e Z sui nodi I e J.
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Figura 2.5:trave su suolo elastico
La definizione matematica di trave su suolo elastico comporta l’uso di espressioni con funzioni iperboliche
ed esponenziali che per valori di lunghezza di trave maggiori di un certo limite conducono a risultati
errati. Posto:
i
i 4
4 E Ii
con , e I definiti per la direzione locale 2 o 3, gli errori di arrotondamento sono trascurabili se L20.
Nei casi pratici ciò accade raramente. Quando il suolo elastico ha rigidezza elevata rispetto a quella della
trave, può rendersi necessaria la suddivisione in più elementi. Fortunatamente la perdita di precisione
avviene bruscamente al superamento del limite suddetto. Per 20<L<25 l’errore è gradualmente
crescente e visibile. Per L>25 i risultati sono inaccettabili, cioè la soluzione è manifestamente errata. Il
programma esegue il controllo su L nelle due direzioni in cui è applicato il suolo elastico e nel caso di
superamento del limite L=20 è rappresentato un messaggio che fornisce il numero di elementi minimo
in cui la trave deve essere divisa.
E’ possibile definire le estremità rigide di un’asta attraverso i due vettori DI e DJ, spiccati dai nodi I e J
verso le estremità del tratto flessibile I’J’ dell’asta. L’elemento è definito dai due nodi estremi I e J a cui
sono connessi due tratti infinitamente rigidi comunque orientati. Nel caso più generale il tratto flessibile
dell’asta, che può essere più corto o più lungo della distanza tra i nodi I e J, subisce una rototraslazione.
Il programma interviene modificando la matrice di rigidezza, la matrice di massa e il vettore dei carichi.
Sia i carichi di elemento, sia la condizione di suolo elastico, sia tutti i risultati di elemento (azioni di
estremità, azioni interne, spostamenti interni sono riferiti sempre al tratto flessibile e al sistema locale
baricentrico 1-2-3 rototraslato sul tratto flessibile. Non è possibile introdurre alcun tipo di carico sulle
estremità rigide.
Caso Generale. A seguito dell’applicazione delle estremità rigide DI e DJ il sistema locale baricentrico 1-2-
3, inizialmente coincidente col sistema locale nodale x e-ye-ze subisce una rototraslazione e la parte
flessibile dell’asta subisce generalmente un accorciamento o un allungamento rispetto alla lunghezza
iniziale L. Nella Figura 2.6 è mostrata la geometria degli offset rigidi e l’operazione di rototraslazione. Per
convenienza sono definiti:
1 = D1J - D1I
2 = D2J - D2I
3 = D3J - D3I
ciò equivale a porre uguale a zero l’offset al nodo I e ad assegnare gli offset differenziali 1 2 3 al nodo
J. Le differenze 1, 2, 3 tra le componenti di offset dovrebbero essere inferiori alla lunghezza
dell’elemento.
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3
2
Ye
Xe
Ze
J
L"2 L2 23
3 L'2 L"2 22 L2 23 22
L" 2
I I'
LF J' 1 1
L'
Casi Particolari
Spesso le estremità rigide sono utilizzate nel caso semplice di solo scostamento assiale, che produce un
accorciamento del tratto flessibile dell’asta sia rispetto al nodo I che rispetto al nodo J. In tal caso il
sistema locale 1-2-3 rimane parallelo al sistema xe-ye-ze. La Figura 2.7 e Figura 2.8 mostrano due semplici
esempi d’uso di estremità rigide.
Ze Ze
L = 12.
LF = 7.5
1
J' L = 10. 3 D1I = D I = 2.
LF = 8.66
D1J = - D J = - 2.5
LF DJ D 2J = - D J = - 5.
Offset = 0.,0.,0.,0.,- 5.,0.
Offset = 2.,0.,0.,- 2.5,0.,0.
30°
I I' L J Xe
DI DJ
I I' J' J Xe 1
LF
L
2
Figura 2.7: esempio di estremità rigida Figura 2.8: esempio di estremità rigida
Sulla linea d’asse dell’elemento beam possono agire contemporaneamente i seguenti carichi:
Forze lineari applicati sia nel riferimento locale che globale;
Forze concentrate applicati sia nel riferimento locale che globale;
Momenti lineari agenti lungo l’asse baricentrico dell’asta;
Momenti concentrati applicati sia nel riferimento locale che globale;
Variazioni termiche uniformi applicate nel riferimento locale.
Il peso dell'asta (relativo alla accelerazione di 1g) viene calcolato in automatico dal programma. Esso è
considerato ripartito sulla parte flessibile dell'asta ed è applicato lungo X,Y,Z mediante proiezione,
secondo i fattori moltiplicativi dati. Il carico di gravità si aggiunge quindi automaticamente agli altri carichi
eventualmente presenti sull'asta. Il programma effettua automaticamente la trasformazione del carico sul
sistema locale 1-2-3.
Il salto termico t è maggiore di zero se produce un allungamento dell’asta. I gradienti termici t2 e t3
sono definiti come:
Ttop2 Tbot 2 Ttop3 Tbot 3
t 2 t 3 .
h b
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Ttop2 e Ttop3 sono le temperature dell’elemento sulle facce superiori lungo gli assi 2 e 3. T bot2 e Tbot3 sono
le temperature sulle facce inferiori sui semiassi negativi 2 e 3; h e b sono gli spessori medi (la trave può
infatti essere a sezione variabile lungo l’asse) della sezione lungo gli assi 2 e 3. Gradienti termici t2 e t3
positivi producono su una trave appoggiata agli estremi una concavità rivolta verso il semiasse negativo 2
o 3 (v. Figura 2.9).
I carichi concentrati sono introdotti specificando solo due parametri: il valore del carico e la sua posizione
lungo l’asta (a). Il parametro a è il rapporto tra la distanza del carico dal primo estremo e la lunghezza
dell’asta. Se a=0, il carico è sull’estremo sinistro; se a=1. è sull’estremo destro; Se a=0,5 è in mezzeria.
Se il valore del carico è negativo esso è orientato in senso opposto all’asse locale cui si riferisce (Figura
2.10).
Per i carichi lineari è possibile indicare i valori iniziale (q A, mtA) e finale (qB, mtB) dei carichi ed i punti di
inizio e fine carico (A e B). Nel caso particolare in cui il carico sia esteso a tutta la lunghezza dell’asta, è
necessario solamente definire i valori qA e qB e nel caso di carico uniformemente ripartito su tutta l’asta è
sufficiente assegnare solo qA. Tuttavia per assegnare un carico triangolare agente su tutta l’asta con
valore nullo all’estremo destro è necessario assegnare a q B un valore molto piccolo ma diverso da zero,
oppure porre B=1 (Figura 2.11).
Si noti che se l’asta è dotata di estremità rigide, tutti i tipi di carico sono sempre riferiti alla sola parte
flessibile e le posizioni , A, B sono relative all’estremità sinistra del tratto flessibile.
In output, per l'elemento beam sono fornite le caratteristiche di sollecitazione interna (F 1, F2, F3, M1, M2,
M3).
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Oltre alle sollecitazioni sono anche calcolati i relativi spostamenti dei punti interni (traslazioni u 1, u2, u3 e
rotazioni 1, 2, 3).
Per le travi di fondazione è calcolata anche la pressione p t sul suolo elastico, definita come forza per unità
di lunghezza. Da essa è possibile ricavare immediatamente la pressione sul terreno t2 = pt2/B* o t3 =
pt3/H*, essendo B* e H* le larghezze delle suole di fondazione in direzione 2 e 3.
L’elemento è connesso alla struttura di cui fa parte attraverso i nodi I e J di estremità. La lunghezza totale
dell’elemento L è semplicemente la distanza tra i nodi I e J e l’asse principale 1 dell’elemento è il vettore
che va da I a J. L’elemento è inizialmente orientato sul sistema locale 1,2,3 in vari modi, ad esempio
definendo un nodo K sul piano 1-2. Alle estremità dell’elemento possono quindi essere aggiunti uno o due
tratti infinitamente rigidi (in blu), definiti attraverso i vettori DI e DJ con direzione qualsiasi e verso dai
nodi I,J agli estremi s,d del tratto flessibile centrale (in verde) di lunghezza Lf. Si viene quindi a definire
un secondo sistema locale x,y,z, con origine sull’estremo sinistro s del tratto flessibile. E’ in effetti rispetto
a x,y,z che è ottenuta la matrice di rigidezza dell’elemento e il vettore forze. Attraverso opportune
trasformazioni, essi sono quindi trasportati sul sistema 1,2,3 e successivamente al sistema globale X,Y,Z
della struttura. Durante il passo di calcolo degli sforzi è necessario ripetere queste operazioni in senso
inverso: ottenuti gli spostamenti nodali, questi sono convertiti al sistema 1,2,3 e infine al sistema x,y,z. In
corrispondenza dei nodi I,J è possibile inoltre definire dei rilasci di una o più componenti di forza o
momento (circolo in rosso). Questa ulteriore trasformazione è eseguita sul sistema 1,2,3 prima
dell’assemblaggio dell’elemento sulla struttura. In questo caso un rilascio comporta l’annullamento della
forza che l’elemento altrimenti trasmetterebbe al nodo e il disaccoppiamento della componente di
spostamento che altrimenti coinciderebbe con quella del nodo. La presenza di rilasci di estremità impone
una netta distinzione tra quelli che sono i gradi di libertà delle estremità dell’elemento e i gradi di libertà
posseduti invece dal nodo. Fin qui le caratteristiche dell’elemento Beam22 coincidono con quelle
dell’elemento lineare Beam20.
L’elemento Beam22 è strutturato nello stesso modo dell’elemento Beam20; ad esso non può essere
applicato il suolo elastico o elasto-plastico. Se la trave è su suolo elastico è necessario impiegare
l’elemento elastico Beam20. Se si desidera invece applicare il suolo con caratteristiche elasto-plastiche,
questo può essere simulato in modo concentrato applicando ai nodi dell’elemento Beam22 elementi
Bound71. Le proprietà estese (centro di taglio, fattori di taglio) in Beam22 sono assegnate come
proprietà delle sezioni. L’elemento può essere pensato come suddiviso in tre zone: le estremità, i
connettori di estremità e il tratto flessibile centrale.
Le principali differenze con l’elemento Beam20 si riscontrano sul tratto flessibile. Nell’elemento Beam20 il
tratto flessibile è rettilineo e costituito da un unico segmento di caratteristiche costanti per geometria e
materiale. In particolare, il materiale è a comportamento lineare elastico e la sezione è di tipo prismatico
con dimensioni costanti lungo l’asse x e composta di un unico materiale. Nell’elemento Beam22 la
rigidezza del tratto flessibile è ottenuta attraverso l’integrazione numerica lungo l’asse x e quindi le
sezioni possono avere caratteristiche variabili per geometria e materiale. Le proprietà di rigidezza di
ciascuna sezione possono inoltre essere anch’esse ottenute attraverso l’integrazione sul piano yz della
sezione trasversale, e ogni sezione può quindi essere costituita da diversi materiali a comportamento
differente.
Nella Figura 2.13 è rappresentato il tratto flessibile dell’elemento, di lunghezza Lf.
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Figura 2.13:tratto flessibile dell’elemento Beam22
Nel caso più generale esso può essere composto da 6 segmenti: s 1,s2,s3,s4,s5,s6. Tutti i segmenti sono
riferiti allo stesso sistema locale xyz. Uno o più segmenti possono mancare. Ciascun segmento è
identificato generalmente dalle sue sezioni di estremità e dalla sua lunghezza. Esiste un caso particolare
in cui il segmento possiede una sola sezione e non occupa spazio nel modello. Questo segmento
particolare è identificato col nome di Connettore. Nell’elemento Beam22 i segmenti s4, s5 e s6sono sempre
dei connettori e le loro sezioni possono occupare qualunque posizione tra x=0 e x=L f. Le proprietà dei
connettori s4, s5 e s6 sono assegnate nelle linee F. Il tratto flessibile vero e proprio dell’asta è invece
costituito dal segmento principale s1 e dai segmenti laterali s2 e s3. I segmenti s2 e s3 possono anch’essi
degenerare a connettori elastoplastici e la loro sezione può essere ubicata in un punto qualunque.
La matrice di flessibilità del tratto flessibile si ottiene semplicemente sommando le matrici di flessibilità
dei diversi segmenti. La matrice di flessibilità di un segmento si ottiene integrando le flessibilità della
sezione lungo x. Data la generalità con cui possono essere definite le sezioni e il comportamento non
lineare dei materiali, l’integrazione deve essere condotta per via numerica, attraverso il calcolo della
flessibilità di sezioni ubicate in punti discreti xi e con passo di integrazione finito Δx i generalmente
variabile. Il programma utilizza lo schema di integrazione di Gauss-Lobatto, che si dimostra
particolarmente conveniente per questo tipo di applicazione. E’ possibile definire fino a 20 punti di
integrazione. Nella Figura 2.13 (figura c) è mostrato il caso con 9 punti di integrazione, in cui sono
compresi sia gli estremi, sia la sezione di mezzeria. Le caratteristiche geometriche delle sezioni intermedie
alle ascisse xi (sezioni di controllo) sono ottenute interpolando quelle assegnate agli estremi.
La forma con cui sono disponibili i dati relativi alle caratteristiche del materiale e della sezione non
permette il calcolo diretto della matrice di flessibilità della sezione. E’ invece costruita la matrice di
rigidezza della sezione, che è poi invertita. La rigidezza della sezione può essere ottenuta in modi
differenti, a seconda del dettaglio con cui si vogliono condurre le analisi e dei dati di ingresso a
disposizione. Tipicamente esistono tre possibilità.
La sezione (o meglio, le sezioni di estremità) è scelta tra quelle di libreria. In questo caso le
caratteristiche di inerzia sono calcolate dal programma, considerando variabili le dimensioni
caratteristiche della sezione (ad esempio, larghezza e altezza per la sezione rettangolare) ma con
l’ipotesi che essa sia costituita da materiale omogeneo e quindi anche a comportamento lineare.
La sezione non è geometricamente definita, ma sono invece assegnate direttamente le sue proprietà
globali di inerzia (area, momenti di inerzia) oppure i diagrammi, eventualmente non lineari delle
azioni interne sull’intera sezione in funzione della corrispondente deformazione del piano della
sezione. I diagrammi non lineari possono essere assegnati anche per una sola componente
forza/deformazione, utilizzando per le altre componenti le proprietà di inerzia lineari.
La sezione è discretizzata a fibre, cioè è suddivisa in un numero anche notevole di aree componenti
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(fibre). A ciascuna fibra può essere assegnato un differente materiale con comportamento non
lineare. La rigidezza della sezione è ottenuta per integrazione diretta degli sforzi su ciascuna fibra.
Questo è il caso più generale, ma anche più oneroso per quanto riguarda i tempi di calcolo.
L’approccio utilizzato consente di schematizzare l’elemento e la struttura in vari modi. La scelta del tipo di
modello dipende dalla precisione desiderata, dall’impegno che si intende porre nella preparazione dei dati
di ingresso e dalle risorse di calcolo disponibili. Si riassumono di seguito le tipologie e le caratteristiche
delle possibili schematizzazioni.
Modello a fibre a plasticità diffusa. E’ la schematizzazione più rigorosa ma anche la più onerosa per il
tempo di calcolo richiesto. La definizione del comportamento dei materiali è piuttosto semplice in
quanto sono richieste direttamente i diagrammi sforzo-deformazione dei materiali costituenti. La
sezione deve però essere suddivisa in fibre (meshata nel suo piano). Se la sezione è omogenea (ad
es. acciaio) questo compito potrebbe risultare particolarmente semplice. Buoni risultati si ottengono
anche con suddivisioni piuttosto rade. Ovviamente il tempo di calcolo dipende dal numero di fibre per
sezione e dal numero di sezioni (punti di integrazione) lungo l’elemento. Questo modello permette di
riprodurre esattamente l’interazione tra le componenti di azione normale e momento biassiale.
Modello a plasticità concentrata con cerniere elastoplastiche a fibre. Nell’analisi pushover il carico non
lineare preponderante è rappresentato da forze nodali laterali. Di conseguenza si può ritenere
approssimativamente che le zone plastiche si concentrino agli estremi dell’elemento. Tutto l’elemento
può essere quindi schematizzato in modo lineare, definendo le sezioni in modo globale (prismatiche
scelte tra quelle di libreria o generiche). A questo elemento sono infine aggiunti due connettori agli
estremi, schematizzati a fibre. Il vantaggio rispetto al metodo precedente consiste nella riduzione del
numero di sezioni a fibre da calcolare. Le sezioni a fibre di interfaccia mantengono la capacità di
rappresentare fedelmente la presso-flessione.
Modello a cerniere plastiche distribuite. Vi sono delle somiglianze con i due modelli precedenti.
Questa è una schematizzazione a plasticità diffusa. Come nel primo modello, le sezioni sono integrate
per l’intera lunghezza, ma sono definite con caratteristiche globali. In altre parole, sono assegnati i
diagrammi momento-curvatura e azione normale-deformazione dell’intera sezione. Il calcolo è rapido,
dovendo far riferimento ad intere sezioni e sono colte le variazioni dello stato elasto-plastico lungo
tutto l’elemento. Il principale svantaggio consiste nel fatto che le azioni interne sono considerate tra
loro indipendenti. Inoltre la assegnazione dei diagrammi non lineari presuppone il calcolo dei
momenti plastici delle sezioni da effettuarsi all’esterno del solutore.
Modello a cerniere plastiche concentrate. E’ come il secondo modello, ma le sezioni a comportamento
plastico sono definite con caratteristiche globali, come nello schema visto in precedenza. I diagrammi
non lineari possono essere del tipo momento-curvatura o momento-rotazione. E’ possibile definire il
comportamento non lineare anche per le altre componenti. Indipendentemente dalla
schematizzazione scelta per rappresentare il comportamento della parte principale dell’elemento è
anche possibile inserire delle zone a comportamento elasto-plastico locale dovuto a dettagli
costruttivi, come nelle connessioni semi-rigide delle membrature in acciaio.
Per quanto riguarda la definizione della caratteristiche non lineari del materiale CA si sono adottate le
seguenti strategie:
per l'acciaio sono richiesti il valore della sigma di snervamento y e il valore del modulo tangente Et
del tratto post-snervamento e ciò per definire un diagramma del tipo Curva bilineare simmetrica
uniassiale deformazioni-sforzi (-).
per il CA è implementata una Curva analitica uniassiale deformazioni-sforzi (-), come visibile in
Figura 2.14.
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Figura 2.14:curva analitica uniassiale deformazioni-sforzi (-) per il c.a.
Tramite i seguenti parametri si può intervenire sulla forma dei vari tratti della curva:
La formulazione dell’elemento HPE (High Performance Element) Shell60 è basata sulla composizione di un
elemento triangolare membranale AnDeS con grado di libertà drilling e sull’elemento DKT (Discrete
Kirchhoff Triangle). Il grado di libertà di rotazione (drilling dof) è aggiunto descrivendo attraverso di esso
la deformazione di ciascun lato. Molti programmi utilizzano la formulazione Allman Rotation, ma il
comportamento degrada, con aumento di rigidezza all’aumentare della distorsione ( locking). Gli elementi
HPE nella formulazione AnDeS non transitano neppure attraverso le funzioni di forma degli spostamenti
nodali ma piuttosto attraverso la definizione della deformazione del centroide e della variazione che
questa subisce nel passaggio ai nodi (deviatoric strain). La stessa matrice di rigidezza è la somma di una
matrice base (basic stiffness) e di una matrice di ordine superiore (high-order stiffness). Per maggiori
informazioni si veda il Report seguente: CU-CAS-03-02 - C.A. Felippa – A Study of Optimal Membrane
Triangles with Drilling Freedom – Colorado University, Center for Aerospace Structures – February 2003.
Per default, tutti gli elementi del gruppo sono costruiti sovrapponendo l’elemento membranale
(KTYPM=0) e l’elemento flessionale nella formulazione thin shell (KTYPB=0). Tuttavia, assegnando
KTYPM=-1 oppure KTYPB=-1 esiste la possibilità di disattivare una delle due componenti. Non è possibile
disattivarle entrambe.
La parte flessionale dell’elemento Shell60 è anch’essa ottenuta con l’approccio AnDeS, ed utilizza per
default il noto DKT (Discrete Kirchhoff Triangle). Se KTYPB è posto uguale a zero il taglio fuori piano è
trascurato. Altrimenti, se KTYPB è posto uguale a 1, è utilizzato l’elemento DKMT ( Discrete Kirchhoff-
Mindlin Triangle), formulato secondo la teoria di Reissner-Mindlin. Gli elementi quadrilateri sono
identificati con la sigla DKQ e DKMQ.
Se i campi n.3,4,5 sono nulli il programma assume comunque per essi il valore minimo uguale a 1 per
default. Entro il gruppo elementi deve essere assegnato almeno un materiale definito per almeno un
valore di temperatura (deve sempre essere assegnata almeno una serie di linee B). Deve inoltre essere
definita almeno una sezione (deve essere assegnata almeno una linea C). I materiali e le sezioni possono
essere assegnati in qualunque numero, indipendentemente da quelli effettivamente utilizzati dagli
elementi del gruppo.
Gli elementi del gruppo possono essere basati su fondazione elastica. In questo caso è necessario inserire
le linee D che ne definiscono le proprietà. Se il campo n.6 è nullo le linee D non devono essere incluse. I
set di fondazione elastica possono essere assegnati in qualunque numero, indipendentemente da quelli
effettivamente utilizzati dagli elementi del gruppo.
Gli elementi del gruppo possono ricevere carichi interni di vario tipo. In questo caso è necessario inserire
le linee E, che ne definiscono le proprietà e le linee F che li assegnano agli elementi. Se il campo n.7 è
nullo le linee E ed F non devono essere incluse. I set di carico possono essere assegnati in qualunque
numero, indipendentemente da quelli effettivamente utilizzati dagli elementi del gruppo.
L’elemento Shell60 è considerato a grosso spessore. Il programma compone infatti la matrice di rigidezza
con le submatrici principali membranale e flessionale e la submatrice di accoppiamento. L’elemento è
inoltre sempre considerato generalmente stratificato, anche quando la sua sezione è omogenea. Anche
nell’analisi lineare, la presenza di materiali diversi provoca accoppiamento tra le azioni su piano e fuori
piano. Forze agenti sul piano dell’elemento possono quindi generare inflessioni fuori piano e viceversa. Se
inoltre il materiale ha comportamento non lineare questi effetti esistono anche se la sezione è
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inizialmente omogenea.
Gli elementi sono sempre considerati stratificati. Con le linee C che seguiranno è possibile definire vari tipi
di sezione. Se il comportamento è lineare e la sezione è omogenea è sufficiente definire un solo strato.
I risultati di sforzo, deformazione e stato del materiale sono sempre calcolati in corrispondenza dei punti
di integrazione, ubicati sul punto medio di ciascun lato dei triangoli componenti. Inoltre su ognuna di
queste posizioni è necessario eseguire l’integrazione su più punti nello spessore. I punti di integrazione
nello spessore di ciascuno strato sono sempre due, ubicati sulla faccia inferiore e superiore. In output è
possibile richiedere tutti i risultati entro lo spessore o una parte di essi. Per quanto riguarda l’ubicazione
sulla superficie, essi possono essere letti direttamente in corrispondenza delle mezzerie di ciascun lato
dell’elemento o viceversa essere estrapolati ai nodi, e sono quindi sempre in numero di 4. Per il triangolo
semplice la posizione 4 coincide con la posizione 3 (mezzeria del terzo lato oppure posizione del terzo
nodo). Per il quadrilatero i punti di integrazione sono tre per ciascun triangolo componente e il risultato
sui 4 punti di mezzeria dei lati è ottenuto eseguendo la media dei valori calcolati sulla stessa posizione.
E’ possibile definire un massimo di 98 strati nello spessore. Per ogni strato è necessario conservare lo
stato di sforzo e deformazione durante un calcolo. I tempi di calcolo e la quantità di spazio su disco e in
memoria dipendono in misura rilevante dal numero di strati.
Gli elementi di tipo flessionale attivabili attraverso il campo n.9 sono listati nella tabella seguente. Si noti
che assegnando ITYPB=-1 l’elemento shell finale coincide con un elemento esclusivamente membranale.
Gli elementi 0-21 sono ottenuti dallo stesso template, che utilizza l’approccio AnDeS, assegnando
opportune sequenze ai 37 parametri. Sono inclusi una gran varietà di elementi presenti in letteratura e
largamente usati in diversi programmi FEM, tra cui il noto DKT (Discrete Kirchhoff Triangle), utilizzato per
default. Al contrario di quanto avviene per l’elemento membranale dove la scelta ricade senza alcun
dubbio sull’elemento OPT, per l’elemento flessionale la scelta ottimale è più sfumata e dipende anche dal
tipo di applicazione. Ovviamente, utilizzando mesh sempre più fitte e regolari, tutti gli elementi
convergono al risultato esatto. In prima colonna i colori rosso (Ottimo), arancione (Medio) e giallo
(Mediocre) forniscono una classifica delle prestazioni, per spessori compresi tra 1/10 e 1/20 della
dimensione tipica L della piastra. Tutti i tipi, fino al n.21 sono comunque elementi di thin-shell, a piccolo
spessore, in cui è trascurata la deformazione a taglio. Rimanendo nell’ambito della teoria thin-shell,
quando lo spessore è piuttosto elevato, l’elemento DKT è quello che sembra fornire le migliori prestazioni.
Quando gli spessori sono più piccoli (<1/20 L) le prestazioni possono essere diverse da quelle
evidenziate. In tal caso, essendo rispettata a pieno la teoria thin-shell, gli elementi 12-21 possono essere
classificati come HPE (High Performance Elements). Gli elementi n.20, n.21 e n.4 sembrano fornire i
migliori risultati in generale, per mesh comunque distorte, e tipo di carico e vincolo generici. Tuttavia,
almeno su test con elementi regolari, il n.19 è risultato quello che più fedelmente riproduce il risultato
“medio” dell’elemento beam equivalente. Non bisogna fare l’errore di voler riprodurre a tutti i costi con un
elemento piano il risultato di una beam a due nodi. Si ricordi che nel primo caso i vincoli e i carichi sono
introdotti attraverso i nodi d’angolo. Nella beam i carichi e i vincoli sono ricondotti ai nodi che
rappresentano macroscopicamente un’intera sezione. L’elemento n.19 è costruito con parametri
rigorosamente calcolati per ottenere un determinato scopo in modo ottimale (il morphing verso la beam).
I test eseguiti indicano inoltre altri elementi particolarmente interessanti, non necessariamente HPE,
come i tipi n.1,3,4,12,13,15,16,17,18. Per maggiori informazioni si veda il Report seguente: CU-CAS-00-
14 - C.A. Felippa – Recent Advances in Finite Element Templates – Colorado University, Center for
Aerospace Structures – June 2000.
Sigla ITYPB α Descrizione e Proprietà
- -1 - L’elemento non possiede la componente flessionale
Default 0 1 Default – E’ applicato il tipo 8
ALR 1 0 KPT – Assumed Linear Rotation – Militello,Felippa - ARI
AQR0 2 0 KPT – Assumed Quadratic Rotation – Mil.,Fel.- ARIENO
AQRBE 3 1/√2 KPT – Variante del Tipo 2 – ARIENO+BE
AQR1 4 1 KPT – Variante del Tipo 2 - ARIENO
AVG 5 0 KPT – Average Curvature – Militello,Felippa- ENO
BCIZ0 6 0 Bazeley-Cheung-Irons,Zienkiewicz – BCIZ bonificato
BCIZ1 7 1 Variante del Tipo 6 – No ARI, No ENO
DKT 8 1 Discrete Kirchhoff Triangle – Batoz - ARIENO
FF0 9 0 Free Formulation – Bergan,Felippa - ENO
FF1 10 1 Variante del Tipo 9 - ENO
HCT 11 1 Hsieh-Clough-Tocher – No ARI, No ENO
BTE13 12 1/3 Nuovo – Famiglia BTE – Felippa - ARIENO+BTE
DBE00 13 0 Nuovo – Famiglia DBE – Felippa - ARIENO+DBE
DBE13 14 1/3 Nuovo - Variante del Tipo 13 – ARIENO+DBE
DBE12 15 1/2 Nuovo - Variante del Tipo 13 – ARIENO+DBE
DBEN00 16 0 Nuovo – Famiglia DBEN – Felippa - ARI+DBE, No ENO
DBEN13 17 1/3 Nuovo – Variante Tipo 16 – ARI+DBE, No ENO
DBEN12 18 1/2 Nuovo – Variante Tipo 16 – ARI+DBE, No ENO
DBTE13 19 1/3 Nuovo – Famiglia DBTE – Felippa – ARIENO+DBTE
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HCTS 20 1 Nuovo – Derivato da Tipo 11 – Felippa – ARI, No ENO
MDIT1 21 1 Nuovo – Famiglia MDI – Felippa – ARIENO+MDI
DKMT 22 - Variante a medio spessore del Tipo 8, con taglio fuori piano
L’elemento DKMT n.22 (Discrete Kirchhoff-Mindlin Triangle) non fa parte del template, ma è invece
formulato in modo esplicito attraverso la modifica dell’elemento DKT secondo la teoria di Reissner-
Mindlin. E’ adatto per piastre moderatamente spesse e include la deformazione per taglio fuori piano.
Sebbene esso sia costruito in modo da adattare automaticamente la propria rigidezza ai casi di piccolo
spessore, è tuttavia consigliabile l’uso degli elementi specifici thin-shell per lastre sottili. La deformazione
a taglio fuori piano dell’elemento DKMT è sempre lineare.
Se i campi n.3,4,5 sono nulli il programma assume comunque per essi il valore minimo uguale a 1 per
default. Entro il gruppo elementi deve essere assegnato almeno un materiale definito per almeno un
valore di temperatura (deve sempre essere assegnata almeno una serie di linee B). Deve inoltre essere
definita almeno una sezione (deve essere assegnata almeno una linea C). I materiali e le sezioni possono
essere assegnati in qualunque numero, indipendentemente da quelli effettivamente utilizzati dagli
elementi del gruppo.
Gli elementi del gruppo possono essere basati su fondazione elastica. In questo caso è necessario inserire
le linee D che ne definiscono le proprietà. Se il campo n.6 è nullo le linee D non devono essere incluse. I
set di fondazione elastica possono essere assegnati in qualunque numero, indipendentemente da quelli
effettivamente utilizzati dagli elementi del gruppo.
Gli elementi del gruppo possono ricevere carichi interni di vario tipo. In questo caso è necessario inserire
le linee E, che ne definiscono le proprietà e le linee F che li assegnano agli elementi. Se il campo n.7 è
nullo le linee E ed F non devono essere incluse. I set di carico possono essere assegnati in qualunque
numero, indipendentemente da quelli effettivamente utilizzati dagli elementi del gruppo.
Se sono contemporaneamente attivate le componenti membranale e flessionale, il programma genera
sempre la submatrice di rigidezza di accoppiamento. L’elemento è sempre considerato generalmente
stratificato, anche quando la sua sezione è omogenea. Anche nell’analisi lineare, la presenza di materiali
diversi provoca accoppiamento tra le azioni su piano e fuori piano. Forze agenti sul piano dell’elemento
possono quindi generare inflessioni fuori piano e viceversa. Se inoltre il materiale ha comportamento non
lineare questi effetti esistono anche se la sezione è inizialmente omogenea.
Gli elementi sono sempre considerati stratificati. Con le linee C che seguiranno è possibile definire vari tipi
di sezione. La sezione di default è omogenea, costituita cioè da un unico materiale, ma anch’essa deve
essere suddivisa in diversi strati per tener conto del loro differente comportamento quando il materiale
entra in campo non lineare. Se il comportamento è lineare e la sezione è omogenea è necessario definire
un solo strato per il calcolo preciso delle caratteristiche del materiale. In caso contrario, poiché la
variazione di sforzo entro lo strato è lineare, non sarà possibile simulare una risposta non lineare.
Maggiore è il numero di strati e maggiore sarà l’accuratezza del risultato. Se la sezione è costituita da
molti strati a piccolo spessore è sufficiente l’approssimazione lineare entro lo spessore dello strato. In
caso contrario, se lo spessore dello strato è rilevante, sarà necessario suddividerlo in più strati.
Nell’analisi non lineare i risultati intermedi di sforzo, deformazione e stato del materiale sono sempre
calcolati, ad ogni iterazione, in corrispondenza dei punti di integrazione, ubicati sul punto medio di
ciascun lato dei triangoli componenti. Inoltre su ognuna di queste posizioni è necessario eseguire
l’integrazione su più punti nello spessore. I punti di integrazione nello spessore di ciascuno strato sono
sempre due, ubicati sulla faccia inferiore e superiore. In output, per le soluzioni convergenti, è possibile
richiedere tutti i risultati entro lo spessore o una parte di essi. Per quanto riguarda l’ubicazione sulla
superficie, essi possono essere letti direttamente in corrispondenza delle mezzerie di ciascun lato
dell’elemento o viceversa essere estrapolati ai nodi, e sono quindi sempre in numero di 4. Per il triangolo
semplice la posizione 4 coincide con la posizione 3 (mezzeria del terzo lato oppure posizione del terzo
nodo). Per il quadrilatero i punti di integrazione sono tre per ciascun triangolo componente e il risultato
sui 4 punti di mezzeria dei lati è ottenuto eseguendo la media dei valori calcolati sulla stessa posizione.
E’ possibile definire un massimo di 98 strati nello spessore. Per ogni strato è necessario conservare lo
stato di sforzo e deformazione durante un calcolo non lineare. I tempi di calcolo e la quantità di spazio su
disco e in memoria dipendono in misura rilevante dal numero di strati impiegati.
BET0 consente di modificare uno dei parametri del tipo elemento membranale prescelto ed in particolare
il coefficiente β0 legato alla componente high-order (Kh) della matrice di rigidezza nella formulazione
AnDeS. La matrice K è infatti ottenuta come K=Kb()+Kh(i), in cui e βi (i=0,9) sono gli 11 parametri
del template, dipendenti dal tipo di elemento prescelto e pre-cablati all’interno del programma. Β0 è
comunque un parametro particolare, essendo un semplice moltiplicatore di K h, e quindi la relazione
precedente è in effetti K=Kb()+β0xKh(βi) con (i=1,9). Il valore tipico è β0=4/9 oppure β0=1/2, ma il
range dei valori ammissibili è compreso tra 0.01 e 0.50. Tuttavia il valore ottimale per l’elemento OPT
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Andes dipende dal coefficiente di Poisson ed è β0=0,01 per i materiali incomprimibili con ν prossimo a
0,5 mentre viceversa è β0=0,5 se ν=0. Inoltre, se il materiale è ortotropo il valore ottimale per β0 è una
funzione complicata dei coefficienti della matrice elastica. Se BET0=0 il programma calcola il valore
ottimale a seconda delle proprietà del materiale.
ALP è un coefficiente simile a BET0, per l’elemento flessionale. Anche in questo caso esso è uno dei
parametri del template che costruisce la matrice di rigidezza K ed in particolare coincide col parametro
legato alla componente basic Kb. La matrice K è ottenuta anche in questo caso come K=K b()+Kh(βi), in
cui e βi(i=1,36) sono i 37 parametri del template. Il parametro può variare tra =0 e =1 e ogni
famiglia del template possiede un proprio valore ottimale . Nel caso in cui ALP=0 il programma utilizzerà
il valore tipico. Tuttavia, poiché una famiglia di elementi può esistere e rispondere in modo ottimale entro
un range di valori , l’utente ha la possibilità di intervenire per tarare finemente l’elemento alla specifica
applicazione modificando il valore del parametro ma restando comunque in prossimità del valore tipico.
Il calcolo numerico degli integrali di volume è effettuato in posizioni prestabilite della superficie e dello
spessore. I punti di integrazione nella superficie non coincidono con le posizioni dei nodi. E’ ovvio che il
comportamento sia in campo lineare che soprattutto in quello non lineare è legato allo stato su questi
punti. Mentre la rigidezza complessiva dell’elemento e gli spostamenti risultano ben riprodotti,
l’estrapolazione dei risultati di sforzo ai nodi introduce quindi delle approssimazioni che in campo non
lineare coinvolgono anche la situazione locale del materiale. Nelle zone di forte non linearità è quindi
sempre necessario infittire adeguatamente la mesh ed utilizzare i risultati calcolati in corrispondenza dei
punti di integrazione, ovvero delle mezzerie dei lati. Le mezzerie dei lati sono infatti ubicate in
corrispondenza della posizione di uno o più punti di integrazione.
OUTMNT al campo n.13 seleziona il gruppo di risultati e la posizione di calcolo delle quantità di output da
monitorare, conservate nel file .MNT per una serie di elementi scelti con la linea C8 del modulo SOLVE. Il
calcolo con materiale non lineare o con sezioni multistrato può generare una notevole quantità di risultati
intermedi. Tuttavia solo 12 quantità per elemento possono trovar posto nel file .MNT. I risultati possono
essere calcolati ai nodi o nelle mezzerie dei lati. Il codice OUTMNT è un intero composto da nove cifre,
simbolicamente rappresentabile come xxxxyyyzz, secondo le regole elencate nella nota “ Output Risultati
di Elemento” della linea G.
IOPMAT è un flag che seleziona il modo con cui il programma calcola la matrice elastica tangente dei
materiali non lineari nel tratto instabile a pendenza negativa. Questo parametro è provvisoriamente
assegnato in questa linea dati e si applica quindi al solo elemento Shell62. Nelle future release esso
potrebbe essere spostato a livello di struttura. Come noto, durante il calcolo non lineare la matrice di
rigidezza dell’intera struttura può essere aggiornata ad ogni iterazione, solo all’inizio del substep, o in
altre occasioni, a seconda del valore del parametro KALGO della linea C2 di SOLVE. Questo è possibile in
quanto l’algoritmo di soluzione è di tipo incrementale-iterativo e non è necessario che la matrice di
rigidezza coincida con la matrice tangente, a patto che sia effettuato un ciclo iterativo sufficiente a
garantire le condizioni di equilibrio. I parametri di convergenza e le ampiezze di substep sono quindi
maggiormente determinanti se la rigidezza è ricalcolata solo saltuariamente.
Il calcolo di una nuova matrice di rigidezza non significa necessariamente che essa sia il risultato
dell’assemblaggio di matrici di rigidezza rigorosamente “tangenti” di tutti gli elementi. Ogni elemento può
ricalcolare tale matrice in modo piuttosto arbitrario, anche perché il calcolo della vera matrice tangente
potrebbe essere difficoltoso o avere conseguenze sgradevoli o difficoltà di convergenza. Di norma la
costruzione della matrice tangente è preferibile in quanto la velocità di convergenza è elevata e la
soluzione convergente finale del substep supera nettamente il criterio imposto.
Difficoltà possono aversi nel caso in cui la matrice di rigidezza si modifica a causa del comportamento non
lineare del materiale nei tratti instabili, quando si supera il picco di resistenza e le curve σ-ε presentano
un modulo tangente negativo. Questa situazione non è fisicamente possibile in campo statico, ma una
sua soluzione approssimata può permettere di capire l’evoluzione o la tendenza del comportamento della
struttura durante il collasso. Si possono tuttavia presentare situazioni in cui la soluzione diventa
problematica a causa, ad esempio, della comparsa di ramificazioni nel percorso della curva carico-
spostamento o instabilità numeriche. Vecchio (1989) e altri hanno proposto l’uso di matrici secanti o
comunque la modifica dei moduli tangenti e l’utilizzo di moduli nulli nel tratto instabile.
Il Microsap adotta queste tecniche, ma la matrice costitutiva secante si traduce in una bassa velocità di
convergenza che ne consiglia l’uso solo dopo il picco. Invece, fino al picco è impiegata la matrice
tangente. Per default (IOPMAT=0 o IOPMAT=1) il programma calcolerà le matrici elastiche con i moduli
tangenti, anche se questi sono negativi, eventualmente semplificando la matrice in matrice diagonale. Se
tuttavia IOPMAT=2 il programma non consentirà la presenza di moduli negativi o nulli, ma li trasformerà
in valori leggermente positivi (1x10-6). Questo non significa che il materiale è disattivato quando
raggiunge il picco di resistenza in quanto sforzi e deformazioni continuano ad essere calcolati secondo il
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legame costitutivo σ-ε assegnato, anche nel tratto instabile. Con IOPMAT=2 sarà però possibile
esaminare il comportamento della struttura solo fino al collasso, ma non oltre.
Per quanto riguarda i materiali implementati, essi sono riassunti nella seguente tabella:
MATTYP MATPAR(1) MATPAR(2) MATPAR(3) MATPAR(4) Tipo Materiale
0 - - - - Lineare elastico simmetrico ortotropo
n. punti Non lineare elastico ortotropo simmetrico
1 - - -
diagramma ε-σ Von Mises
Non lineare simmetrico unidirezionale
9 - - - -
(Armatura)
n. punti Non lineare ipoelastico non simmetrico
10 Sottotipo 0,1,2 - -
diagramma ε-σ Muratura e calcestruzzo generico
Tipo curva σ-ε Tipo curva σ-ε Tipo dominio Non lineare ipoelastico analitico
11 -
compressione trazione di resistenza calcestruzzo e similari
3 CONDIZIONI DI CARICO
EdiLus provvede in automatico a creare le condizioni di carico da applicare alla struttura.
In particolare:
Carichi permanenti;
Carichi permanenti NON strutturali;
Carichi verticali (variabili);
Carico da neve;
Carichi termici;
Carichi sismici.
Nei carichi permanenti vengono computati il peso proprio della struttura e gli elementi non strutturali
(solai, balconi, tamponature) con relativi sovraccarichi di tipo permanente. Nei carichi verticali vengono
computati tutti i carichi variabili relativamente alle reali superfici d’influenza dei diversi elementi non
strutturali su quelli strutturali.
I carichi termici vengono generati in automatico dal programma una volta definito per i vari elementi finiti
il gradiente termico.
Anche i carichi sismici sono generati in automatico dal programma.
Per calcoli condotti con D.M. 96, il carico sismico verticale viene generato localmente per i vari elementi
una volta settato per essi le seguenti tipologie:
Membratura orizzontale con luce maggiore di 20 m.
Struttura di tipo spingente.
Struttura a sbalzo.
EdiLus determina automaticamente gli effetti dell’eccentricità accidentale, quando previsti in funzione
della Normativa e del tipo di analisi sismica.
E’ presente un’estesa libreria di condizioni di carico predefinite, risulta possibile creare nuove condizioni di
carico in modo da modellare qualsiasi tipo di azione esterna di cui il progettista abbia necessità.
4 TIPI DI ANALISI
EdiLus, consente l’esecuzione dei seguenti tipi di analisi:
a) Analisi Statica Lineare.
b) Analisi Lineare Dinamica Modale.
c) Analisi Statica Non Lineare.
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dove:
[K]e = matrice di rigidezza dell'elemento
{u}e = vettore spostamenti e rotazioni nodali dell'elemento
{F}e = vettore delle forze generalizzate nodali dell'elemento
[S]e = matrice sforzi-spostamenti dell'elemento
{}e = vettore degli sforzi generalizzati dell'elemento
{o}e = vettore degli sforzi da campo termico
La prima relazione è quella che origina il sistema globale di equazioni risolto nel modulo SOLVE, con le
incognite costituite dagli spostamenti dei nodi.
La seconda relazione è quella che permette il calcolo degli sforzi nel modulo STRES, una volta noti gli
spostamenti nodali.
[K]e, [S]e, {F}e e {o}e sono costruite nei moduli elementi (BOUND, TRUSS, BEAMX, PLANE, SOLID,
SHELL) in base alle coordinate dei nodi assegnate nel modulo INPUT, alla numerazione degli elementi,
alle caratteristiche dei materiali e ai carichi di elemento.
Attraverso funzioni di interpolazione, generalmente diverse per i diversi tipi di elemento (funzioni di
forma) è possibile descrivere il comportamento elastico in ogni punto solamente attraverso quantità
definite in punti discreti, generalmente i nodi degli elementi, ma non necessariamente solo questi. La
bontà della soluzione dipende da diversi fattori come:
Le caratteristiche delle funzioni di forma anche al variare delle coordinate dei nodi dell'elemento.
Il metodo di integrazione adottato.
La perdita di precisione dell'algoritmo in generale, dovuto alla forma dell'elemento (singolarità per gli
angoli, rapporto tra le lunghezze dei lati, non complanarità dei nodi).
Le dimensioni assolute dell'elemento in rapporto al gradiente di sforzo locale.
La vicinanza o meno per l'intera struttura a condizioni di singolarità (presenza di moti rigidi, alti
gradienti di rigidezza).
Lo scostamento dalle ipotesi iniziali di linearità con variazioni differenziali nella matrice di rigidezza e
nel vettore dei carichi che non possono più ritenersi costanti (plasticizzazione del materiale, grandi
spostamenti con variazione nella geometria dell'elemento e della reale situazione di carico).
Le dimensioni della matrice di rigidezza [K]e e del vettore {F}e dipendono dal numero totale di gradi di
libertà dell'elemento, cioè dal numero di nodi e dal numero di gradi di libertà per nodo. Le dimensioni di
[S]e dipendono anche dal numero di componenti di sforzo richieste.
Per gli elementi di tipo 2 (Beam) le dimensioni di [K]e e [S]e aumentano a seconda dei gradi di libertà di
tipo master/slave utilizzati. Per gli elementi tipo 2, 3, 4, 5, 6 le dimensioni di [S]e dipendono dal numero
di locazioni nell'elemento in cui è richiesto il calcolo degli sforzi. Il vettore delle forze nodali di elemento
{F}e è il contributo di vari termini, spesso dipendenti dal tipo di elemento. Nel Microsap contribuiscono
alla formazione di {F}e i carichi elencati nella tabella seguente.
Tipo Elemento Carichi di Elemento
Accelerazione lungo X,Y,Z
1
Carico termico
Accelerazione lungo X,Y,Z
2
Qualunque altro carico sull’elemento ottenuto con la composizione dei diversi carichi base
Accelerazione lungo X,Y,Z
3 Pressione sul piano
Carico termico
Forza centrifuga
Accelerazione sul piano Y,Z
4
Pressione
Carico termico
Pressioni sulle facce
Carico termico
5
Accelerazione lungo X,Y,Z
Forza centrifuga
Accelerazione lungo X,Y,Z
Forza centrifuga
6
Pressione normale al piano
Carico dovuto a campo termico sul piano e a gradiente termico lungo lo spessore
7 Spostamento e rotazione imposti
Oltre ai termini sopra elencati entro {F} e devono intendersi inglobate le reazioni mutue tra gli elementi,
che però non sono di fatto considerate poiché svaniscono al momento dell'assemblaggio degli elementi
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della struttura, e le forze concentrate ai nodi che però nel Microsap non sono assegnate a livello di
elemento ma direttamente a livello di struttura, dopo l'assemblaggio. Entro il programma inoltre {F} e e
{o}e sono in realtà delle matrici a 8 colonne, una per ogni caso di carico di elemento A, B, C, D,...,H.
Nel modulo SOLVE le matrici di rigidezza e dei carichi dei vari elementi sono assemblate assieme: con
questa operazione sono così imposte le condizioni di congruenza ed equilibrio ai nodi ed è finalmente
ottenuto il sistema lineare di equazioni:
K u F 3)
dove:
[K] = matrice di rigidezza della struttura
{u} = vettore spostamenti e rotazioni nodali della struttura
{F} = vettore forze nodali della struttura
In questa fase {F} riceve il contributo delle forze concentrate ai nodi, che erano state trascurate a livello
di elemento. Entro il programma in effetti {u} e {F} sono delle matrici, con tante colonne quante sono le
condizioni di carico sulla struttura.
La risoluzione del sistema globale è suddivisa in due fasi distinte:
a) Fattorizzazione della matrice dei coefficienti [K] nella forma:
K L DL T 4)
in cui il fattore [L] è triangolare inferiore e [D] è diagonale.
La matrice [K] è simmetrica e a banda, per cui può essere memorizzata solo la semibanda. Anche [L]
conserva questa caratteristica. Entro il programma, la stessa area può essere utilizzata per la
memorizzazione di [K], per il fattore [L] in formazione e per [D] che è ospitato sulla diagonale di [L].
La semibanda di [K] o di [L][D] occupa un buffer che è vettorizzato entro il programma, per ragioni di
spazio e velocità di calcolo. Se inoltre le dimensioni della matrice superano quelle del buffer il sistema
è suddiviso in blocchi.
La fattorizzazione di [K] permette di scrivere il sistema originario come:
Lx F 5)
con:
x Dy 6)
e:
y LT u 7)
conduce alla risoluzione di tre sistemi banali in quanto il primo, che consente il calcolo di {x}, può
essere affrontato contemporaneamente alla formazione di [L] ed è una semplice sostituzione poiché
[L] è triangolare. Gli altri due sistemi sono risolti nella fase successiva di "sostituzione all'indietro".
Anche il vettore {x} in formazione può essere ospitato nello stesso buffer che contiene i termini noti
{F}.
Sostanzialmente il calcolo di [L] o più esattamente, quello di [L] T consiste nel rendere nulli i
coefficienti sottostanti la diagonale principale e in tal senso l'algoritmo non è altro che il metodo di
eliminazione di Gauss. Anche operativamente la fase di fattorizzazione consiste nella graduale modifica
della matrice [K] che diventa [D][L]T e di {F} che diventa {x}.
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entrambe di veloce esecuzione.
K M 2 10)
dove:
= matrice degli auto vettori.
² = matrice diagonale degli auto valori.
Nelle ipotesi suddette la forma della soluzione della 9) è infatti:
u U sin t , 9a)
dove:
U = vettore delle ampiezze di spostamento.
= pulsazione propria del sistema, da determinarsi con la soluzione della 10).
Generalmente parlando, se nel sistema sono assenti moti rigidi, K ed M sono entrambe definite positive,
sono dello stesso ordine e hanno la stessa larghezza di banda.
Considerando invece le masse concentrate ai nodi degli elementi, la matrice di massa globale è
diagonale. Questa è la schematizzazione adottata nel Microsap. Le matrici di massa di ogni elemento
sono costruite nei moduli elementi e possono essere nulle se la densità del materiale è posta uguale a
zero. Se l'elemento possiede anche gradi di libertà di rotazione, questi non hanno nessuna massa
associata. Per queste due ragioni la matrice globale M può presentare termini diagonali nulli, ma ciò è
consentito dall'algoritmo impiegato nella soluzione del sistema modale.
Esiste un altro modo per inserire masse nel sistema ed è quello di introdurle esplicitamente sui nodi con
lo stesso sistema con cui sono assegnati i carichi concentrati. In questo modo è possibile definire sia
masse traslanti lungo le tre direzioni globali X,Y,Z, sia componenti rotazionali attorno a questi assi. In
ogni caso le masse concentrate ai nodi si aggiungono a quelle eventualmente derivanti dall'assemblaggio
delle matrici di massa di elemento. La schematizzazione a masse concentrate con matrice diagonale e
semidefinita positiva è una procedura piuttosto comune e giustificata dal fatto che il comportamento
dinamico della struttura è più sensibile alle approssimazioni sulle rigidezze di quanto non lo sia per le
caratteristiche inerziali.
Il metodo di soluzione del problema di autovalori adottati nel Microsap sono quelli noti come "Subspace
Iteration" e “Block Lanczos”. La loro scelta trae origine dal fatto che essi sono convenientemente
applicabile per sistemi di grandi dimensioni e ben si adattano alla risoluzione a blocchi necessaria su un
personal computer. E' inoltre preservata la disposizione a banda delle matrici e la fase di fattorizzazione è
eseguita una sola volta.
Generalmente in un problema strutturale dinamico i modi di vibrare possono essere ottenuti come
sovrapposizione di pochi modi propri ed il contributo degli altri è trascurabile. Inoltre, nei casi comuni,
l'input dinamico attraverserà i campi di frequenza propria più bassi, ma difficilmente interesserà le
frequenze più elevate che inoltre sono anche quelle più smorzate.
Se si indica con p il numero di autovettori richiesti, la soluzione può essere ottenuta per iterazione
simultanea di q vettori, con q p, per una più rapida convergenza.
Indicando in sottoscritto le dimensioni delle matrici, la 10) può anche essere riscritta come:
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T T
Gnq K nn Gnq qq Gnq Mnn Gnq qq 2qq , 13)
ovvero:
K qq qq Mqq qq 2qq , 14)
con:
T
K qq Gnq K nn Gnq , 15)
e:
T
Mqq Gnq Mnn Gnq . 16)
La trasformazione Gnq conduce quindi dal sistema originario di ordine n a quello "proiezione" nel
sottospazio di ordine q. La trasformazione Gnq può essere scelta in modo che Kqq sia diagonale. Per le 15)
e 16) e per il principio di ortogonalità tra gli autovettori, G nq viene a coincidere proprio con la matrice nq
degli autovettori e qq è una matrice identità.
Ovviamente Gnq non è nota inizialmente e deve essere scelta in modo appropriato, garantendo almeno
che i q vettori siano linearmente indipendenti. In tal modo può essere innescata una procedura iterativa e
se nq è ancora solo un’approssimazione ai reali autovettori, una nuova Gnq può essere ottenuta
risolvendo il sistema 11) che può essere riscritto come:
L T
nn
D nn L nn G nq Ynq .
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4.3 Analisi Statica Non Lineare
Esistono diversi tipi di non linearità che possono essere considerate nei calcoli strutturali. Ad esempio:
Non linearità di materiale assegnata attraverso curve sforzo-deformazione. Le curve possono essere
anche diverse per trazione e compressione o mancanti (materiale resistente solo a trazione e/o a
compressione).
Non linearità nel comportamento dell’elemento. Ad esempio un elemento monodimensionale potrebbe
assumere tre stati: reagente a sola trazione, non reagente, reagente a sola compressione.
Grandi spostamenti, piccole rotazioni e piccole deformazioni (Updated Lagrangian).
Stress-stiffening (non linearità geometrica).
In EdiLus si prende in considerazione la non linearità di materiale.
La risoluzione di un sistema strutturale in analisi lineare è relativamente semplice: caricando con una
forza esterna F assiale un’asta, di sezione A e lunghezza L, costituita da materiale per cui valga sempre la
relazione E (E = modulo elastico normale costante ed = deformazione unitaria), la soluzione è
immediata.
Infatti,detta R (= E A / L ) la rigidezza assiale dell’asta, si utilizza la seguente equazione:
R F 1)
da cui lo spostamento dell’asta F/R .
Ad es. per: F = 100000, E = 1000, A = 1000 e L = 10, si ottiene:
100000 10 1
=1 da cui si ricava 0.1.
1000 1000 L 10
Se quindi si entra nel diagramma (lineare) - con = 0.1, si ottiene, per l'appunto:
E 1000 0.1 = 100.
b) Deformazioni positive originano sforzi positivi (trazione). Viceversa, deformazioni negative originano
sforzi negativi (compressione). Un punto del diagramma coincide con l’origine, ovvero = 0 e = 0.
c) Sono gestiti correttamente i casi di materiali non resistenti a trazione (assenza di punti nel 1°
quadrante) o non resistenti a compressione (assenza di punti nel 3° quadrante).
d) Il diagramma (-) è ottenuto congiungendo con tratti rettilinei i punti assegnati. Durante il calcolo
non lineare, per trovare il valore di corrispondente al valore di corrente, si interpola linearmente
tra i due punti che racchiudono . Se cade esternamente agli estremi, il valore di è uguale al
valore dell’estremo, cioè il diagramma continua con pendenza nulla oltre gli estremi.
e) Il valore della pendenza Et = d/d, letto in corrispondenza del valore corrente di deformazione , è il
Modulo Tangente del materiale che viene utilizzato per calcolare la matrice di rigidezza tangente. Il
modulo tangente può essere negativo(nell’analisi non lineare non è richiesto che la matrice di
rigidezza della struttura sia definita positiva a patto di utilizzare un opportuno metodo di soluzione
che contempli questa evenienza).
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Ipotizziamo un materiale col seguente comportamento:
1) per ≤ 0,05 è linearmente elastico con legge = 1000·.
2) per > 0,05 è linearmente elastico, ma con legge = 500·.
Nel caso precedentemente esaminato risulta evidente che il procedimento prima seguito non sia più
valido, in quanto la rigidezza (E·A/L) non è più un valore univoco, ma dipende dalle deformazioni del
materiale che, a loro volta dipendono dall’entità della forza esterna. Il sistema dovrà allora risolversi
iterativamente con una procedura del genere:
1) Si applica inizialmente solo una parte della forza esterna, ad esempio il 20%. Sia 20000 N la forza
applicata.
2) Si risolve il sistema (1), utilizzando il valore iniziale di E (=1000).
20000 10
3) Si calcola: =0,2.
1000 1000
4) Si controlla che, con lo spostamento trovato, le forze che nascono nell’asta (beam) siano pari a 20000
N: =/L=0,2/10=0,02, da cui 1000 0.02 = 20.
Pertanto, la forza interna Fi esplicata dal beam è pari a Fi A 20 1000 =20000.
Quindi, per una forza esterna pari a 20000 N, effettivamente l'asta è in grado di esplicare una
reazione interna pari a 20000. In questo caso si dice che la soluzione è convergente.
5) Si incrementa la forza esterna a 40000 N e si rieffettuano i punti 2) 3) e 4). È facile verificare che,
allo spostamento =0,4, corrisponde una =40 e, quindi, la forza interna Fi=40000. Il sistema è
ancora equilibrato, quindi la soluzione è convergente.
6) Si incrementa la forza esterna a 60000 N. La soluzione di primo tentativo è =0,6 =0,06. Poiché
>0,05, non si può semplicemente calcolare E , ma occorrerà leggerla sul diagramma (-) del
materiale in corrispondenza del punto =0,06 =55. Moltiplicando il valore di tale per l’area A, si
risale alla nuova forza interna che sarà pari a Fi 55 1000 =55000 N. Valore sensibilmente diverso
da 60000N.
7) Ciò non significa che l’asta non è in grado di resistere a
60000 N, ma che il tentativo effettuato (con E=1000) non
è convergente. Si sceglie quindi un valore più basso di E a
partire proprio dalla soluzione ottenuta con le forze
interne; se infatti le forze interne sono pari a 55000 N, la
è pari a 55000/1000=55. Dividendo 55 per la ottenuta
nel precedente tentativo (0,06) si ottiene un nuovo valore
del modulo elastico E=916,67.
8) Con questo valore si reiterano i calcoli fino a raggiungere (se esiste) la soluzione con il grado di
precisione desiderato; si riportano i calcoli effettuati nella tabella seguente:
Fe Ei A L R Fi Ef
20 000N 1000.00 1000.00 10.00 100000.00 0.20 0.0200 20000.00 1000.00
40 000N 1000.00 1000.00 10.00 100000.00 0.40 0.0400 40000.00 1000.00
60 000N 1000.00 1000.00 10.00 100000.00 0.60 0.0600 55000.00 916.67
60 000N 916.67 1000.00 10.00 91666.67 0.65 0.0655 57727.27 881.94
60 000N 881.94 1000.00 10.00 88194.44 0.68 0.0680 59015.75 867.48
60 000N 867.48 1000.00 10.00 86747.69 0.69 0.0692 59583.06 861.45
60 000N 861.45 1000.00 10.00 86144.87 0.70 0.0697 59825.06 858.94
60 000N 858.94 1000.00 10.00 85893.70 0.70 0.0699 59926.89 857.89
60 000N 857.89 1000.00 10.00 85789.04 0.70 0.0699 59969.50 857.45
60 000N 857.45 1000.00 10.00 85745.43 0.70 0.0700 59987.29 857.27
60 000N 857.27 1000.00 10.00 85727.26 0.70 0.0700 59994.70 857.20
60 000N 857.20 1000.00 10.00 85719.69 0.70 0.0700 59997.79 857.17
Si noti come il primo tentativo per 80000 N sia stato effettuato con i valori trovati alla fine dello Step
in cui Fe=60000 N. Si noti inoltre che la soluzione trovata comporta un allungamento dell’asta pari a
1,5 volte quella ottenuta per l’analoga asta a comportamento elastico lineare. Ciò evidenzia
chiaramente come un materiale le cui caratteristiche degradino all’aumentare della deformazione,
abbia bisogno di maggiori spostamenti per contrastare le sollecitazioni esterne.
Non è detto che sia sempre possibile trovare una soluzione equilibrata.
Nell’esempio illustrato ciò è dovuto all’aver ipotizzato un comportamento indefinitamente plastico e
incrudente [“indefinitamente” in quanto non è stato posto limite alle deformazioni che il materiale
può sopportare (per =10 =5000);“incrudente” in quanto si è ipotizzato che, al termine della fase
elastica, la tensione continui ad aumentare all’aumentare delle deformazioni, sia pure con pendenza
dimezzata].
Il materiale potrebbe avere, come per i comuni materiali da costruzione, una deformazione oltre la
quale la resistenza non cresce più, o addirittura decresce, o si annulla del tutto.
Se si ipotizza il seguente comportamento:
1) per ≤0,05 è linearmente elastico con legge 1000 ;
2) per 0,05<≤0,1 è linearmente elastico, ma con legge 500 ;
3) per >0,1 la tensione è nulla.
Nella successiva tabella si riportano i risultati del calcolo per questo comportamento del materiale:
Fe Ei A L R Fi Ef
20 000N 1000,00 1000,00 10,00 100000,00 0,2000 0,0200 20000,00 1000,00
40 000N 1000,00 1000,00 10,00 100000,00 0,4000 0,0400 40000,00 1000,00
60 000N 1000,00 1000,00 10,00 100000,00 0,6000 0,0600 55000,00 916,67
60 000N 916,67 1000,00 10,00 91666,67 0,6545 0,0655 57727,27 881,94
60 000N 881,94 1000,00 10,00 88194,44 0,6803 0,0680 59015,75 867,48
60 000N 867,48 1000,00 10,00 86747,69 0,6917 0,0692 59583,06 861,45
60 000N 861,45 1000,00 10,00 86144,87 0,6965 0,0697 59825,06 858,94
60 000N 858,94 1000,00 10,00 85893,70 0,6985 0,0699 59926,89 857,89
60 000N 857,89 1000,00 10,00 85789,04 0,6994 0,0700 59969,50 857,45
60 000N 857,45 1000,00 10,00 85745,43 0,6997 0,0700 59987,29 857,27
60 000N 857,27 1000,00 10,00 85727,26 0,6999 0,0700 59994,70 857,20
80 000N 857,20 1000,00 10,00 85719,69 0,9333 0,0933 71663,72 767,87
80 000N 767,87 1000,00 10,00 76787,40 1,0418 0,1042 75000,00 750,00
80 000N 750,00 1000,00 10,00 75000,00 1,0667 0,1067 75000,00 750,00
70 000N 750,00 1000,00 10,00 75000,00 0,9333 0,0933 71666,67 767,86
70 000N 767,86 1000,00 10,00 76785,71 0,9116 0,0912 70581,40 774,23
70 000N 774,23 1000,00 10,00 76423,47 0,9041 0,0904 70205,93 776,51
70 000N 776,51 1000,00 10,00 77651,24 0,9015 0,0902 70073,33 777,33
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70 000N 777,33 1000,00 10,00 77732,59 0,9005 0,0901 70026,16 777,62
70 000N 777,62 1000,00 10,00 77761,64 0,9002 0,0900 70009,34 777,72
77 000N 777,72 1000,00 10,00 77772,01 0,9901 0,0990 74503,67 752,51
77 000N 752,51 1000,00 10,00 75250,65 1,0232 0,1023 75000,00 750,00
77 000N 750,00 1000,00 10,00 75000,00 1,0267 0,1027 75000,00 750,00
73 500N 750,00 1000,00 10,00 75000,00 0,9800 0,0980 74000,00 755,10
73 500N 755,10 1000,00 10,00 75510,20 0,9734 0,0973 73668,92 756,84
73 500N 756,84 1000,00 10,00 75683,74 0,9711 0,0971 73557,32 757,43
73 500N 757,43 1000,00 10,00 75742,77 0,9704 0,0970 73519,48 757,63
Step di Carico
Uno step di carico è una configurazione di carico per la quale è assolutamente richiesta la soluzione (nell’
esempio 100000 N). Nell’analisi lineare i diversi step di carico sono anche chiamati “condizioni di carico
della struttura” e partono tutti dalla configurazione scarica. Nell’analisi non lineare, nei diversi step di
carico, i carichi si cumulano. E' quindi importante la sequenza con cui i carichi vengono introdotti nei
diversi step.
Ad esempio, nell’analisi statica di un edificio in muratura il primo step può essere costituito dai soli carichi
accidentali e peso proprio, che dovrebbe rimanere in campo lineare. Il secondo step potrebbe essere
costituito da un sistema di carichi nodali laterali assegnati nella configurazione di massimo.
Substep
I substep sono punti intermedi entro lo step corrente nei quali è ottenuta la soluzione (nel nostro
esempio partiamo da 20000 N). Queste soluzioni intermedie sono calcolate introducendo il nuovo carico
gradualmente in modo tale da ottenere un risultato accurato a fine step.
Le soluzioni ottenute nei substep sono equilibrate e valide a tutti gli effetti; è solo sufficiente conoscere a
quale livello di carico esse corrispondono. Valgono le relazioni:
F(t) F( Ti 1 ) t Ti 1
F(t) F( Ti 1 ) F( Ti ) F( Ti 1 )
F( Ti ) F( Ti 1 ) Ti Ti 1
in cui F(t) è il valore del carico in corrispondenza della fine del substep. F(Ti-1) è il livello di carico
assegnato allo step precedente e F(Ti) è il livello di carico assegnato allo step corrente. è il fattore di
incremento di carico nello step corrente ed è sempre posto = 0 all’inizio ed = 1 alla fine dello step. In
EdiLus l’ultimo step può essere estrapolato per valori > 1.
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Figura 4.1: curva di carico con 3 load step Figura 4.2: soluzione nella curva carichi spostamenti
Figura 4.3: substep e fattori di carico Figura 4.4: continuazione ultimo Load Step per > 1
Nella Figura 4.1 è rappresentata la curva di carico con 3 load step (cerchi rossi). Il primo step è suddiviso
in 5 substep (cerchi verdi), il secondo in 2 substep e il terzo in 3 substep, per un totale di 10 soluzioni
convergenti (equilibrate), che rappresentano altrettanti punti della curva Carichi-Spostamenti (Figura 4.2).
La curva presenta un punto limite di instabilità e un minimo; all’aumentare dello spostamento e, a
seconda dei parametri di soluzione forniti (ampiezza substep, criteri di convergenza, ecc.) per gli stessi
livelli di carico, possono essere trovate le soluzioni sul secondo o sul terzo ramo.
Se il carico del load step n.3 fosse maggiore di quello del load step n.2, le soluzioni verrebbero trovate sul
terzo ramo.
La Figura 4.3 e Figura 4.4 mostrano la relazione di proporzionalità tra substep e fattori di carico. Il fattore
di carico è nullo all’inizio di ogni nuovo step e unitario alla fine di ogni step, quando l’introduzione del
nuovo livello di carico è completata. Nella Figura 4.4, tuttavia, il carico dello step è esteso oltre il valore
assegnato, per fattori di carico maggiori di 1.
Tolleranza
La tolleranza è la differenza tra Fe e Fi che si è disposti ad accettare affinché una soluzione venga ritenuta
convergente.
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Iterazioni di Equilibrio
Le iterazioni di equilibrio sono anch’esse soluzioni
intermedie calcolate in corrispondenza del livello di
carico finale del substep [quindi per lo stesso
livello di carico F(t)], fino ad ottenere la soluzione
convergente del substep.
Questo ciclo correttivo si rende necessario poiché
le soluzioni sono comunque lineari e il cammino
seguito si discosterebbe progressivamente dalla
reale curva caratteristica forze-spostamenti non
lineare della struttura, anche utilizzando passi
molto piccoli tra i substep ed aggiornando
continuamente la matrice di rigidezza.
Ad ogni iterazione è quindi calcolata la differenza
F tra forze esterne assegnate e forze interne
indotte negli elementi. Tale differenza è quindi
applicata nell’iterazione successiva e ridistribuita Figura 4.5: esempio di Soluzione Iterativa del Load Step n.2 con
finché essa non raggiunge un valore trascurabile. Modified Newton-Raphson e 2 Substep (DLamb=0.5)
La presenza del ciclo iterativo di equilibrio fa si che la convergenza possa essere raggiunta utilizzando una
rigidezza anche diversa da quella che la struttura effettivamente possiede nel punto di calcolo (v. Figura
4.5).
EdiLus, essendo una procedura automatica, possiede una serie di parametri su cui intervenire per
migliorare la convergenza, come ad esempio, solo per citarne alcuni:
DLamb (Incremento nominale del fattore di carico tra i substep) con cui è possibile fissare il
valore iniziale di un SubStep.
DLmin (Minimo incremento di fattore di carico), con cui si fissa un valore minimo al disotto del
quale non si vuole scendere per l’ampiezza del SubStep.
EpsF (Tolleranza Forze x Convergenza) e EpsM (Tolleranza Momenti x Convergenza),
rappresentano le tolleranze affinché un SubStep venga considerato convergente.
Ma ve ne sono molti altri.
Si tenga infine presente che il solutore di EdiLus, il MicroSap Tesys, risolve le strutture in murature in
regime non lineare discretizzandole con elementi shell, pertanto, come tutti i solutori agli elementi finiti, è
sensibile alla dimensione media della mesh utilizzata per gli elementi shell.
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CASI PROVA CEMENTO ARMATO
1 (CA)- Test di Validazione n.1 (Piastra Rettangolare)
Titolo: Piastra rettangolare in cemento armato - calcolo spostamenti e tensioni.
Riferimento: Odone Belluzzi -“Scienza delle Costruzioni Vol. 3”.
Il file di EdiLus (CA) è:CA_Soletta_1202_159.EDL.
Figura 1.1: vista - “Editor 3D” Figura 1.2: vista - “Strutturale + Vincoli”
Nella Tab. 1.1 viene riportato il confronto tra la soluzione teorica e quella di EdiLus.
Tab. 1.1: confronto soluzione Teorica ed EdiLus
Soluzione Teorica EdiLus
Spostamento al centro [cm] 0,189 0,1898
Tensione normale in direzione X [N/mm2] 1,0755 1,083
Tensione normale in direzione Y [N/mm2] 1,64775 1,648
39
Figura 1.3: andamento degli spostamenti - Carico Permanente + Permanenti NON Strutturali
Figura 1.4: andamento delle tensioni normali a PIASTRA in direzione X (normale in direzione 1) - Carico Permanente + Permanenti NON
Strutturali
Figura 1.5: andamento delle tensioni normali a PIASTRA in direzione Y (normale in direzione 2) - Carico Permanente + Permanenti NON
Strutturali
40
2 (CA) - Test di Validazione n.2 (Pilastro Incastrato)
Titolo:Pilastro incastrato al piede con una forza orizzontale applicata in testa P diretta secondo +X .
File di EdiLus (CA) è: CA_TEST_02.EDL.
Figura 2.1: modello FEM del pilastro e schema di carico Figura 2.2: spostamento del nodo di testa in EdiLus
Dati
Forza (P), applicata in testa, pari a 10 000 N (Condizione di Carico -> Permanente);
Larghezza pilastro (L) = 0,30m; L B3 0,30 0,30 3
I = 6,75e8 mm4
Base pilastro (B) = 0,30m; 12 12
Altezza pilastro (h) = 0,30m;
Materiale = Cls C20/25_B450C (con E = 30 200 N/mm2).
Lo spostamento Teorico in testa vale:
P h3 10000 30003
f = 4,415mm.
3 E J 3 30200 6,75 e 8
EdiLus restituisce, in corrispondenza del nodo di testa, uno spostamento pari a 4,447 mm (Figura 2.2).
Nella Tab. 2.1 viene riportato il confronto tra la soluzione teorica e quella di EdiLus.
Tab. 2.1: confronto soluzione Teorica ed EdiLus
Soluzione Teorica EdiLus
Spostamento [mm] 4,415 4,447
41
3 (CA) - Test di Validazione n.3 (Trave Continua - Solaio)
Titolo: Schema di trave a due campate a luci eguali di 4,00m con carico costante e sezione
costante su tre appoggi semplici.
L’oggetto solaio utilizzato nel calcolo presenta la seguente analisi dei carichi:
Descrizione -> LatCem Abitazione H20
Peso Proprio (Gk1) Permanenti Non Strutturali (Gk2) Variabili (Qk)
[N/m2] [N/m2] [N/m2]
2600 2360 2000
La somma dei carichi permanenti (Gk1) e permanenti NON strutturali (Gk2)(*) applicati alla striscia di solaio
indicata è:
g = Gk1 + GK2 = 1300 N/m + 1180 N/m = 2480 N/m = 2,48 N/mm.
(*) Per i Permanenti Non Strutturali è stata settata l’opzione “ Considerare Permanenti Non Strutturali come Permanenti” -> presente nei:
DATI della STRUTTURA -> Dati Norma: … -> Preferenze Generali.
42
Il diagramma dei momenti è il seguente:
M1 R b 4888 0,150 688,2 Nm,
g c2 2480 3,7 2
M2 = 4243,9 Nm.
8 8
La rotazione di un estremo vale quindi quanto la reazione vincolare di questo schema di carico.
M1 b M c 2 M c 51,615 1273,17 5234,17 6558,928
1 2 .
2E I 2 E I 3 3E I EI EI
La rotazione provocata da un momento Ma applicato in un estremo di una trave appoggiata vale:
Ma L
.
3E I
Eguagliando le due espressioni si ricava il momento che riporta a zero la rotazione dell’estremo (momento
incognito sull’appoggio centrale dello schema a due campate):
Ma L 6558,928 3 6558,928
Ma = 4 919,19 Nm.
3E I EI L
Invece, in EdiLus (Figura 3.4) si legge il valore di 4 910 Nm = 2574Nm (carico permanente) + 2336 Nm
(permanenti NON strutturali).
Tab. 3.1: confronto soluzione Teorica ed EdiLus
Soluzione Teorica EdiLus
Momento [Nm] 4 919,19 4 910
43
4 (CA) - Test di Validazione n.4 (Confronto Ansys)
Titolo: Analisi Dinamica Modale su Edificio a 3 piani, 9 pilastri in pianta.
Riferimento: Calcolo eseguito con il programma Ansys
Il file di EdiLus (CA) è: CA_Edificio_Telai_Ansys.EDL.
Il file (Edificio_Telai_Ansys.EDL), calcolato con EdiLus (CA) e con Ansys(R), ha dato i seguenti valori dei
periodi per i primi 6 modi di vibrazione:
Ansys EdiLus
periodo periodo
modi di vibrazione modi di vibrazione
[s] [s]
I modo 0,366 I modo 0,362
II modo 0,279 II modo 0,276
III modo 0,272 vedi N.B. 4.1 -
IV modo 0,118 IV modo 0,117
V modo 0,086 vedi N.B. 4.1 -
VI modo 0,085 III modo 0,084
N.B. 4.1
I modi di vibrazione III e V di Ansys non si ritrovano in EdiLus perché la massa traslazionale da essi eccitata è nulla.
44
5 (CA) - Test di Validazione n.5 (Semiprogetto a Flessione)
Titolo: Semiprogetto a flessione retta di una sezione rettangolare .
Il file di EdiLus (CA) è: CA_SemiProgetto_SezRettangolare.EDL.
Dati
Trave a mensola con le seguenti caratteristiche:
- Lunghezza (L)=5,00 m;
- Base (b) = 0,25m;
- Altezza (h) = 0,50m;
- Materiali = Cls C20/25_B450C (fcd = 11,33N/mm2, fyd = 391,39N/mm2 - Legame costitutivo: parabola-
rettangolo);
- Copriferro (c) = 3,5cm;
- Altezza utile (d) = 46,5 cm.
Momento all’estremità (M) = 80000 Nm (Condizione di Carico -> Permanente);
Peso proprio trave (gk) = 3125N/m.
1 cu
d xc 0,0035 0,465 0,153 0,00711; 2 cu
xc c 0,0035 0,153 0,035 0,0027;
xc 0,153 xc 0,153
1 = fyd = - 391394347 N/m2. 2 = fyd = 391 394 347 N/m2.
Figura 6.2: curva di capacita per sisma “+X - proporzionale alla deformata 1° modo di vibrazione”
Dati Trave
La trave esaminata presenta le seguenti caratteristiche:
Tipo Situazione = “di fatto” (trave esistente).
Livello di Conoscenza LC2 (FC = 1,20).
Base (b) = 0,30 m.
Altezza (h) = 0,50 m.
Copriferro (c’) = 0,036 m = 3,60 cm;
Armatura Superiore (Asup) = 5 16 = 10,05 cm2 (Figura 6.3);
Armatura Inferiore (Ainf) = 3 16 = 6,03 cm2 (Figura 6.3);
Altezza utile (d) = (h – c’) = (0,50 – 0,036) = 0,464 m;
Materiale = “Cls C25/30_B450C” (Figura 6.4), con:
- Rcm = 25 N/mm2;
0,83 R cm 0,83 25
- fcd = 17,29 N/mm2;
FC 1,20
- fyk = 450N/mm2;
fyd 450
- fyd = 375 N/mm2.
FC 1,20
La trave è soggetta ad un forza distribuita verticale di 40 000 N/m (Condizioni di Carico -> Carico
Verticale -> Abitazione).
46
Figura 6.3: armature Trave 1-2 Figura 6.4: caratteristiche Cls Trave 1-2
Figura 6.5: momento flettente (M3) per sisma “+X - proporzionale alla deformata 1° modo di vibrazione”
Nella sezione finale della trave l’armatura e il diagramma delle deformazioni allo SLV sono indicati nella Figura
6.6:
47
La posizione yc dell’asse neutro allo SLV si ricava imponendo la condizione di equilibrio alla traslazione della
sezione, considerando per il calcestruzzo un legame costitutivo del tipo “stress block”, una deformazione ultima
del cls compresso εcu = 0,0035 e una deformazione ultima dell’acciaio εsu = 0,04.
La crisi della sezione avviene lato calcestruzzo, con armatura compressa (inferiore) in fase elastica e armatura
tesa (superiore) snervata, pertanto, l’equazione di equilibrio alla traslazione è:
0,8 y c b fcd A inf E s (y c c' ) cu A sup f y d N 0
yc
L’equazione può essere posta nella forma:
a y 2c b y c c 0
dove:
a 0,8 b fcd 0,8 300 17,29 = 4149,6;
b A inf E s cu A sup f y d N 603 210000 0,0035 1005 375 20270 = 46060;
c A inf E s c' cu 603 210000 36 0,0035 = -15955380.
La radice che ha significato fisico è:
2
b b 2 4 a c 46060 46060 4 4149,6 15955380
yc = 56,71 mm.
2a 2 4149,6
Ricontrolliamo che per tale posizione dell’asse neutro è verificato l’equilibrio alla traslazione:
0,0035
0,8 56,71 300 17,29 603 210000 (56,71 36) 1005 375 20270 0
56,71
Pertanto, la curvatura ultima della sezione è:
0,0035
u cu = 0,062.
yc 0,05671
y 2e
Sn 0 b n s A inf ( y e c) n s A sup (d y e ) 0
2
dove:
Sn = momento statico della sezione reagente rispetto all’asse neutro;
ns = coefficiente di omogeneizzazione.
L’equazione può essere posta nella forma:
a y 2c b y c c 0
dove:
a b / 2 = 150;
b ns A inf A sup 15 603 1005 = 24120;
c ns A inf c'ns A sup d 15 603 36 15 1005 (500 36) = -7320420.
La radice che ha significato fisico è:
b b 2 4 a c 24120 241202 4 150 7320420
yc = 154,69 mm.
2a 2 150
Le deformazioni al limite elastico del calcestruzzo compresso (εce) e dell’armatura tesa (εso) valgono:
εce=0,002;
εso=fyd/Es=375/210000=0,00179.
48
Quindi, la curvatura allo snervamento vale:
0,002 0,00179
y min ce ; so
y d ye
min
0 ,15469
;
0 ,464 0 ,15469 min 0,0129;0,00579 = 0,00579.
e
49
d bl f yd
L pl 0,10 L v 0,17 h 0,24 ,
f cd
dove:
Lv = luce di taglio;
h = altezza della sezione;
dbl = diametro (medio) delle barre longitudinali in [m];
fyd e fcd = resistenze di progetto in [N/mm2].
Pertanto:
0,016 375
L pl 0,10 1,22 0,17 0,50 0,24 = 0,55 m.
17,29
Confronto
Di seguito si riporta il confronto tra il calcolo “manuale” e quello di EdiLus.
50
Calcolo Manuale EdiLus
Verifiche di rotazione alla corda Verifiche di rotazione alla corda
Trave 1-2 Piano Terra Trave 1-2 Piano Terra
sisma in +X sisma in +X
proporzionale alla deformata 1° modo di proporzionale alla deformata 1° modo di
vibrazione vibrazione
100% 100%
LvSLV 1,22 LvSLV 1,22
LvSLD - LvSLD 0,90
Lpl 0,55 Lpl 0,54
u 0,062 u 0,0621
y 0,00579 y 0,0054
allo SLV allo SLD allo SLV allo SLD
c 0,0147 - c 0,014446 0,004999
d 0,000249 - d 0,000249 0,000466
CS 59,04 - CS 57,94 10,74
51
CASI PROVA MURATURA
52
1 (MU) - Test di Validazione n.1 (Verifiche Maschi)
Titolo: Verifiche Maschi.
I file di EdiLus (MU) sono: MU_Ver_NO_SISMA.EDL e MU_Ver_SISMA.EDL.
Dati Muro
Si espone di seguito il procedimento di calcolo adottato per un pannello murario (Figura 1.1) avente le seguenti
caratteristiche:
Livello di Conoscenza LC2 (FC = 1,20).
Lunghezza (L) = 4,00 m.
Spessore (t) = 0,30 m.
Altezza (H) = 3,00 m.
Area (A) = 1,20 m2.
Passo HPSHELL: Bordi 50; Interno 50.
Tipo Situazione = “di Fatto” (muratura esistente).
Materiale =“Muratura in blocchi di laterizio semipieni (perc. foratura < 45%)”(Figura 1.2).
Le verifiche vengono effettuate, separatamente, NEL PIANO e FUORI PIANO, sulla successiva sezione
resistente (Figura 1.3).
fk 5,00 N / mm 2 fk 5,00 N / mm 2
fd = 1,67 N/mm2. fd = 2,80 N/mm2.
m FC 2,5 1,2 m FC 2,0 1,2
Verifica a Taglio (per scorrimento) Verifica a Taglio (per scorrimento)
fvko N fvko N
0,40 s 0,40 s
fvd FC A definita dopo il calcolo di N .
s fvd FC A definita dopo il calcolo di N .
s
2,5 2,0
Verifica a Taglio (per fessurazione diagonale) Verifica a Taglio (per fessurazione diagonale)
Figura 1.4: vista -“Maschi” Figura 1.5: vista -“Forze e Momenti (utente)”
54
dove:
Ns,FP: sforzo normale sollecitante Fuori Piano;
Nr,FP: sforzo normale resistente Fuori Piano, dato dalla seguente relazione:
Nr ,FP t fd A .
Tale verifica, di default, viene eseguita in tre sezioni orizzontali del maschio: piede, mezzeria e testa.
Sezione di Mezzeria
In tale sezione (sezione n.2 - Figura 1.6), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra tutte le
combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,FP = 27 855 N VEd = Ts,FP = 5 154 N MEd = Ms,FP = 2 070 Nm (N.B. 1.1)
N.B. 1.1
SOLO nella sezione di MEZZERIA e SOLO per le combinazioni “NON SISMICHE” il momento sollecitante per la valutazione delle
eccentricità (la verifica viene fatta in termini di Ns) è pari al massimo tra i momenti presenti a 2/5 ed a 3/5 di H (EC6).
H 2 3
Ms ,FP max Ms ,FP H; Ms ,FP H .
2
5 5
Quindi:
etot,FP = es,FP+ eimp = (7,43 + 1,50) cm = 8,93 cm (< elim,FP,max = 15,00 cm e > elim,FP,min = 1,50 cm).
Pertanto, lo sforzo normale resistente (Nr,FP) è dato da:
Nr ,F P t fd A 0,1336620 1,6666667 1200000=267 324 N.
con:
fd = 1,6666667 N/mm2 (ottenuta per m = 2,5 - Tab. 1.1).
Il coefficiente t entrando nei diagrammi dell’EC6 con i seguenti dati (N.B. 1.2):
e tot,F P 8,93
= 0,298 (curva del diagramma);
t 30
H o H 2 3,00m
= 20,00 (ascissa del diagramma - vedi § “Verifica Snellezza”);
t t 0,30m
vale:
t = 0,1336620 (ordinata del diagramma).
N.B. 1.2
In EdiLus il calcolo del coefficiente di parzializzazione t viene eseguito con riferimento al “EC6”, norma di “comprovata validità” e che
possiede maggiore generalità.
Il D.M. 08 fornisce la modalità di calcolo del coefficiente di parzializzazione t nella SOLA ipotesi di articolazione a cerniera.
55
Per cui il coefficiente di sicurezza vale:
Nr ,FP 267324
CS = 9,60.
N s ,FP 27855
Sezione di Piede
In tale sezione (sezione n.1 - Figura 1.7), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra tutte le
combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,FP = 52 378 N VEd = Ts,FP = 5 166 N MEd = Ms,FP = 3 103 Nm
Affinché la verifica sia possibile occorre che: Sezione n.1 al piede / a Sx
CS 19,28
e lim, FP,min e s ,FP e imp e lim, FP,max , VEd -5.166
NEd 52.378
dove: MEd 3.103
M s ,FP 310300Ncm NR 1.010.101
e s ,FP = 5,92 cm 0,51
N s ,FP 52378N
MR -
eimp = 1,50 cm;
Figura 1.7: Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione
elim,FP,min = 1,50 cm;
Fuori Piano nella sezione di piede
elim,FP,max = 15,00 cm.
Quindi:
etot,FP = es,FP+ eimp = (5,92 + 1,50) cm = 7,42 cm (< elim,FP,max = 15,00 cm e > elim,FP,min = 1,50 cm).
Pertanto, lo sforzo normale resistente (Nr,FP) è dato da:
Nr ,N P t fd A 0,505050 1,6666667 1200000 = 1 010 101 N.
con:
fd = 1,6666667 N/mm2(ottenuta per m = 2,5 - Tab. 1.1).
Per le sezioni di testa/piede il coefficiente t viene determinato dalla seguente relazione (derivazione
EC6):
2 e tot,F P 2 7,40cm
t 1 1 = 0,505050.
t 30cm
Per cui il coefficiente di sicurezza vale:
N r ,FP 1010101
CS 19,28.
N s ,FP 52378
Sezione di Testa
In tale sezione (sezione n.3 - Figura 1.8), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra tutte le
combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,FP = 2 978 N VEd = Ts,FP = 5 326 N MEd = Ms,FP = 520 Nm
Affinché la verifica sia possibile occorre che: Sezione n.3 in testa / a Dx
CS 0,00
e lim, FP,min e s ,FP e imp e lim, FP,max , VEd -5.326
NEd 2.978
dove: MEd 520
M s ,FP 52000Ncm NR -
e s ,FP = 17,46 cm; -
N s ,FP 2978N
MR -
eimp = 1,50 cm; Verifica NON soddisfatta
elim,FP,min = 1,50 cm; Eccentricità eccessiva
elim,FP,max = 15,00 cm. Figura 1.8: Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione
Fuori Piano nella sezione di testa
Quindi:
56
etot,FP = es,FP+ eimp = (17,46 + 1,50) cm = 18,96 cm (> elim,FP,max = 15,00 cm).
Pertanto, lo sforzo normale resistente (Nr,FP) non può essere generato per eccentricità eccessiva, per cui:
Nr ,F P t fd A 0 N.
dove:
Ms,NP: momento sollecitante Nel Piano;
Mr,NP: momento resistente Nel Piano, dato dalla seguente relazione:
t L2 Ns Ns
1
Mr ,NP
.
2 A 0,85 A fd
Ns,NP: sforzo normale sollecitante Nel Piano;
Nr,NP: sforzo normale resistente Nel Piano, dato dalla seguente relazione:
Nr ,NP l t fd A .
N.B. 1.3
Il valore di confronto (0,50) del rapporto H/L viene definito andando nel: Navigatore -> DATI della STRUTTURA -> Dati Generali ->
Preferenze -> Muratura -> Criteri di Verifica -> Modalità di rottura dei MASCHI -> Rapporto massimo H/L del MASCHIO
per rottura a solo Taglio.
Nel caso in esame H/L = 3,00m/4,00m = 0,75> 0,50 -> verifica (I).
Tale verifica, di default, viene eseguita SOLO nella sezione di mezzeria.
Pertanto, in tale sezione (sezione n.2 - Figura 1.9), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra
tutte le combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,NP = 27 855 N VEd = Ts,NP = 5 154 N MEd = Ms,NP = 7 792 Nm
Affinché la verifica sia possibile (Mr 0), occorre Sezione n.2 in mezzeria
che: CS 7,03
VEd -5.154
Ns NEd 27.855
1 0. MEd 7.792
0,85 A fd
MR 54.797
Quindi:
Figura 1.9: Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione
Ns 0,85 A fd Nel Piano nella sezione di mezzeria
Essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da combinazioni “NON sismiche”, nel calcolo di Mr,NP si utilizza la fd
ottenuta per m = 2,5 (Tab. 1.1):
t L2 Ns ,N P
Ns ,N P 300mm 4000mm2 27855N 27855N
Mr ,N P 1
1 = = 54
2 A 0,85 A fd 2 1200000mm2 0,85 1200000mm2 1,67N / mm2
797 175 Nmm = 54 797 Nm.
57
Per cui il coefficiente di sicurezza vale:
Mr ,NP 54797Nm
CS = 7,03.
M s ,NP 7792Nm
N.B. 1.4
La verifica a Taglio Nel Piano non viene eseguita quando il rapporto H/L > 2,00.
Il valore di confronto (2,00) del rapporto H/L viene definito andando nel: Navigatore -> DATI della STRUTTURA -> Dati Generali ->
Preferenze -> Muratura -> Criteri di Verifica -> Modalità di rottura dei MASCHI -> Rapporto minimo H/L del MASCHIO per
rottura a solo Pressoflessione Nel Piano.
dove:
es,NP = eccentricità di “calcolo” Nel Piano;
elim,NP = eccentricità “limite” Nel Piano.
Quindi:
es,NP = 27,95 cm < elim,NP = 200,00 cm.
Nel caso in esame, essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da combinazioni “NON sismiche”, nel calcolo del
taglio resistente (Tr) si utilizza la fd ottenuta per m = 2,5 (Tab. 1.1).
Pertanto, a seconda del meccanismo di rottura a taglio del maschio, Tr vale:
Rottura a TAGLIO per scorrimento
dove:
= 1 (essendo etot,NP = 27,95 + 1,5 = 29,45 cm < L/6 = 66,66cm);
58
f v ko N 0,35 27855 N
0,40 s 0,40
FC A 1,20 1 1200000mm2
fv d = 0,120381 N/mm2.
m 2,5
Per cui il coefficiente di sicurezza vale:
Tr 144457N = 28,03.
CS
Ts ,N P 5154 N
Ns 27855N
n = 0,02321 N/mm2;
A 1200000mm2
f v ko 0,350
f v*d = 0,116667 N/mm2.
m FC 2,5 1,20
- Verifica Snellezza -
Tale verifica consiste nel controllare che:
Ho H VERIFICHE SNELLEZZA
≤ ammissibile; Maschio 1
t t
Lunghezza 4,00
Ho = lunghezza libera di inflessione del muro = Altezza: 3,00
Spessore medio 0,30
= H 2 3,00m = 6,00 m;
20,000
max 20,000
= fattore laterale di vincolo = 2 (muro a mensola).
Figura 1.12: Risultati EdiLus della verifica a Snellezza
Nel caso in esame:
Ho 6,00m
= 20,00 < ammissibile = 20,00 (limite fisso).
t 0,30m
59
Verifiche con calcolo “Sismico”
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Ver_SISMA.EDL.
In testa al muro vengono applicate le seguenti azioni ( Figura 1.14):
forza distribuita orizzontale (QY) di 200 N/m (Condizioni di Carico -> Carico Permanente) ortogonale al
piano del muro (diretta lungo +Y).
forza distribuita orizzontale (QX) di 1 000 N/m (Condizioni di Carico -> Carico Permanente) contenuta nel
piano del muro (diretta lungo +X).
Figura 1.13: vista -“Maschi” Figura 1.14: vista -“Forze e Momenti (utente)”
(II) N s ,FP Nr ,FP quando la combinazione di verifica è una combinazione “NON SISMICA” (Carichi Verticali)
dove:
Ms,FP: momento sollecitante Fuori Piano;
Mr,FP: momento resistente Fuori Piano, dato dalla seguente relazione:
t 2 L Ns Ns
Mr ,F P 1 .
2 A 0,85 A fd
Ns,FP: sforzo normale sollecitante Fuori Piano;
Nr,FP: sforzo normale resistente Fuori Piano, dato dalla seguente relazione:
Nr ,FP t fd A .
Tale verifica, di default, viene eseguita in tre sezioni orizzontali del maschio: piede, mezzeria e testa.
Sezione di Mezzeria
In tale sezione (sezione n.2 - Figura 1.15), la combinazione di carico più gravosa (quella con Coefficiente di
Sicurezza più basso fra tutte le combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,FP = 21 407 N VEd = Ts,FP = 5 793 N MEd = Ms,FP = 6 120 Nm
60
Affinché la verifica sia possibile (Mr 0), occorre Sezione n.2 in mezzeria
che: CS 0,52
VEd -5.793
Ns NEd 21.407
1 0. MEd 6.120
0,85 A fd
NR -
Quindi: -
MR 3.179
Ns 0,85 A fd . Verifica NON soddisfatta
Figura 1.15: Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione
Fuori Piano nella sezione di mezzeria
Nel caso in esame:
2 2
Ns = 21 407 N < 0,85 A fd 0,85 1200000mm 2,083334N / mm = 2 125 000 N.
Essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da una combinazione “ sismica”, nel calcolo di Mr,FP si utilizza la fd
ottenuta per m = 2 (Tab. 1.1):
t 2 L Ns ,F P
Ns ,F P 300mm2 4000mm 21407N 21407N
Mr ,F P 1
1
2 A
0,85 A fd 2 1200000mm2 0,85 1200000mm2 2,08N / mm2
= 3 178 702 Nmm = 3 179 Nm.
Per cui il coefficiente di sicurezza vale:
Mr ,NP 3179Nm
CS = 0,52.
M s ,NP 6120Nm
Sezione di Piede
In tale sezione (sezione n.1 - Figura 1.16), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra tutte le
combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,FP = 40 186 N VEd = Ts,FP = 1 407 N MEd = Ms,FP = 16 684 Nm
Affinché la verifica sia possibile (Mr 0), occorre Sezione n.1 al piede / a Sx
che: CS 0,35
VEd -1.407
Ns NEd 40.186
1 0. MEd 16.684
0,85 A fd
NR -
Quindi: -
MR 5.914
Ns 0,85 A fd . Verifica NON soddisfatta
Figura 1.16: Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione
Fuori Piano nella sezione di piede
Nel caso in esame:
2 2
Ns = 40 186 N< 0,85 A fd 0,85 1200000mm 2,083334N / mm = 2 125 000 N.
Essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da una combinazione “ sismica” -> la verifica viene eseguita in
termini di momento resistente (Mr,FP) e nel calcolo di Mr,FP si utilizza la fd ottenuta per m = 2 (Tab. 1.1):
t 2 L Ns ,F P
Ns ,F P 300mm2 4000mm 40186N 40186N
Mr ,F P 1
1
2 A
0,85 A fd 2 1200000mm2 0,85 1200000mm2 2,08N / mm2
= 5 913 906 Nmm = 5 914 Nm.
Per cui il coefficiente di sicurezza vale:
Mr ,FP 5914Nm
CS = 0,35.
M s ,FP 16684Nm
61
Sezione di Testa
In tale sezione (sezione n.3 - Figura 1.17), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra tutte le
combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,FP = 2 978 N VEd = Ts,FP = 5 326 N MEd = Ms,FP = 520 Nm
Essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da una combinazione “statica” -> la verifica viene eseguita in
termini di sforzo normale.
Affinché la verifica sia possibile occorre che: Sezione n.3 in testa / a Dx
CS 0,00
e lim, FP,min e s ,FP e imp e lim, FP,max , VEd -5.326
NEd 2.978
dove: MEd 520
NR -
es,FP = eccentricità di “calcolo” Fuori Piano; -
eimp = eccentricità da “imperfezione”; MR -
Verifica NON soddisfatta
elim,FP = eccentricità “limite” Fuori Piano.
Eccentricità eccessiva
Figura 1.17: Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione
Fuori Piano nella sezione di testa
Quindi:
etot,FP = es,FP+ eimp = (17,41 + 1,50) cm = 18,96 cm (> elim,FP,max = 15,00 cm).
Pertanto, lo sforzo normale resistente (Nr,FP) non può essere generato per eccentricità eccessiva, per cui:
Nr ,F P t fd A 0 N.
dove:
Ms,NP: momento sollecitante Nel Piano;
Mr,NP: momento resistente Nel Piano, dato dalla seguente relazione:
t L2 Ns Ns
1
Mr ,NP .
2 A 0,85 A fd
Ns,NP: sforzo normale sollecitante Nel Piano;
Nr,NP: sforzo normale resistente Nel Piano, dato dalla seguente relazione:
Nr ,NP l t fd A .
Nel caso in esame H/L = 3,00m/4,00m = 0,75> 0,50 -> verifica (I).
Tale verifica, di default, viene eseguita SOLO nella sezione di mezzeria.
62
Pertanto, in tale sezione (sezione n.2 - Figura 1.18), la combinazione di carico più gravosa (CS più basso fra
tutte le combinazioni) genera le seguenti sollecitazioni:
NEd = Ns,NP = 21 360 N VEd = Ts,NP = 10 060 N MEd = Ms,NP = 11 778 Nm
Affinché la verifica sia possibile (Mr 0), occorre
che: Sezione n.2 in mezzeria
CS 3,59
Ns VEd -10.060
1 0. NEd 21.360
0,85 A fd
MEd 11.778
Quindi: MR 42.291
Essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da una combinazione “sismica”, nel calcolo di Mr,NP si utilizza la fd
ottenuta per m = 2 (Tab. 1.1):
dove:
es,NP = eccentricità di “calcolo” Nel Piano;
elim,NP = eccentricità “limite” Nel Piano.
63
es,NP elim,NP
[cm] [cm]
M s ,NP 1177800Ncm L 400
= 55,14 = 200,00
N s ,NP 21360N 2 2
Quindi:
es,NP = 55,14 < elim,NP = 200,00 cm.
Nel caso in esame, essendo le sollecitazioni di verifica derivanti da una combinazione “sismica”, nel calcolo del
taglio resistente (Tr) si utilizza la fd ottenuta per m = 2,0 (Tab. 1.1).
Pertanto, a seconda del meccanismo di rottura a taglio del maschio Tr vale:
Rottura a TAGLIO per scorrimento
dove:
= 1 (essendo etot,NP = 55,14 + 1,5 = 56,64 cm < L/6 = 66,66 cm);
f v ko N 0,35 21360 N
0,40 s 0,40
FC A 1,2 1 1200000mm2
fv d = 0,149394 N/mm2.
m 2,0
Ns 21360N
n = 0,0178 N/mm2;
A 1200000mm2
f v ko 0,350
f v*d = 0,145834 N/mm2.
m FC 2,0 1,2
= fattore laterale di vincolo = 2 (muro a mensola). Figura 1.21: Risultati EdiLus della verifica a Snellezza
65
2 (MU) - Test di Validazione n.2 (Analisi Statica Non Lineare)
Titolo: Analisi Statica Non Lineare.
Esempio 1
Il file di EdiLus (MU) è: Validazione_NL_5m.EDL.
Si svolge il calcolo per un pannello murario avente le seguenti caratteristiche:
Lunghezza (L) = 5,50 m.
Spessore (t) = 0,30 m.
Altezza (H) = 3,00 m.
Passo HPSHELL: Bordi 20; Interno 20.
Materiale =“Muratura in conci di pietra tenera”(Figura 2.2).
A calcolo svolto, nella direzione +X (coincidente col piano principale del muro), il risultato è quello illustrato
nella Figura 2.3.
Dalla curva di capacità del sistema reale ( MDOF - Multiple Degrees Of Freedom) si ricava il massimo sforzo
resistente alle azioni orizzontali, pari a 178 597 N (vedi figura).
Un riscontro, sia pure approssimato, può farsi con la ben nota formulazione di Turnsek - Cacovic che è alla
base di tutti i cosiddetti “metodi POR”, presente nell'appendice delle “Istruzioni per l'applicazione della
Normativa tecnica per la riparazione ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal sisma di cui alla L. 219/81”.
In base a tale formulazione il valore del taglio ultimo Tu viene determinato con:
0
Tu A Tk 1 .
1,5 Tk
in cui:
A = area della sezione normale del pannello = 0,30x5.5 = 1.65 m 2.
Tk = fvko = 0,100 N/mm2 = 100 000 N/m2.
σo = Tensione di compressione media al centro del pannello = 16000 N/m 3x1,5m = 24000 N/m2.
per cui
24000
Tu 1,65 100000 1 = 177 710 N.
1,5 100000
66
Valore paragonabile al valore precedente ottenuto, per altra via.
67
Esempio 2
Il file di EdiLus (MU) è: Validazione_NL_1m_X.EDL .
Si svolge il calcolo per un pannello murario avente le seguenti caratteristiche:
Lunghezza = 1,00 m.
Spessore = 0,30 m.
Altezza = 3,00 m.
Materiale =“Muratura in conci di pietra tenera” avente le seguenti caratteristiche (Figura 2.5).
E' noto che la formulazione di Turnsek - Cacovic è valida per elementi abbastanza TOZZI.
Per un elemento SNELLO (come è il pannello del caso in esame), si avrebbe:
24000
Tu 0,3 1,0 100000 1 = 32 310 N.
1,5 100000
Se effettivamente si applicasse in sommità tale forza, la tensione di trazione ad un estremo della sezione di
piede del pannello risulterebbe:
N M 0,3 1,0 3,0 16000 6 32310 3,0
= -1 890 000 N/m2;
A W 0,3 1,0 0,3 1,0 2
che è decisamente superiore alla massima resistenza caratteristica a trazione (pari a 100000 N/m2).
Per tale motivo, volendo operare un raffronto più realistico, la resistenza può essere calcolata come momento
ultimo di ribaltamento del pannello, con la nota formulazione:
68
Per confrontare tale valore coi risultati di
EdiLus, occorre azzerare la tensione
caratteristica di trazione, poiché la
formulazione precedente non ne tiene conto.
Il risultato è stavolta 3 550 N.
69
Esempio 3
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Validazione_NL_1m_Y.EDL.
Si svolge il calcolo per un pannello murario avente
le caratteristiche del pannello dell’esempio 2.
Reiterando lo stesso calcolo in direzione +Y (per
avere il valore della resistenza fuori piano), si
ottiene un risultato = 1 075 N (Figura 2.7), e
quindi un momento ultimo alla base:
o L t 2 o
Mu 1
2 0,85 fd
16000 3,0 1 0,32
1
48000
2 0,85 1000000
= 2 038 Nm.
70
3 (MU) - Test di Validazione n.3 (Muratura con Betoncino Armato)
Titolo: Verifiche Muro (Maschio) rinforzato con BETONCINO.
I file di EdiLus (MU) sono: MU_Validaz_betoncino_NP.EDL e MU_Validaz_betoncino_FP.EDL.
Dati muro
Si espone di seguito il procedimento di calcolo (senza sisma) adottato per un pannello murario (Figura 3.1)
avente le seguenti caratteristiche:
Livello di Conoscenza LC2 (FC = 1,20).
Lunghezza (L) = 4,00 m.
Spessore (t) = 0,30 m.
Altezza (H) = 3,00 m.
Tipo Situazione = “di Fatto” (muratura esistente).
Materiale = “Muratura in blocchi di laterizi semipieni (perc. foratura < 45%)” (Figura 3.2).
rinforzato su entrambe le facce con betoncino (“di Progetto”) di spessore (tbet) pari a 5 cm ed armato con
maglia 6/20 cm in orizzontale e verticale (default) di Acciaio B450C (Figura 3.3).
71
Per semplicità di esposizione si sceglie di armare il pannello murario per intero e su entrambe le facce.
Tuttavia, EdiLus gestisce correttamente anche i casi in cui le facce non sono armate per intero e/o i rinforzi
sono posti in maniera dissimmetrica (diametro/passo armatura e spessore diversi sulle facce del pannello
murario)
Ciò comporta che le verifiche (basate sul calcolo del Momento Ultimo) vengono effettuate separatamente (Nel
Piano e Fuori Piano) per i Momenti di segno positivo e di segno negativo e comunque riportando il coefficiente
di sicurezza minimo riscontrato fra tutte.
In base alle caratteristiche ed alla disposizione dei rinforzi viene creata una sezione a più strati di materiali
diversi (tipicamente betoncino-muratura-betoncino, ma anche betoncino-muratura se manca il rinforzo su una
delle due facce) con l'ESATTA disposizione delle armature verticali (Figura 3.4).
Resistenze di calcolo
Tab. 3.1: resistenze Muratura e Betoncino
MURATURA (Tipo Situazione -> “di Fatto”)
fck(mu) fcm(k ) = 5,00 N/mm2;
(mu)
fctk ftk = 0,350 N/mm2;
mu = 2,50;
u,MU 0,0035;
Resistenza a PressoFlessione
0,85 fck(mu) 0,85 5,00 N / mm 2
fcd(mu) = 1,42 N/mm2;
FC mu 1,20 2,5
Resistenza a Taglio
(mu)
(mu)* fctk 0,350 N / mm 2
fctk = 0,292 N/mm2.
FC 1,20
BETONCINO (Tipo Situazione -> “di Progetto”)
Cls Acciaio
Rck = Rck = 8,00 N/mm2; fyk = Fyk = 450 N/mm2;
cls = 1,50; s = 1,15;
fck( cls ) 0,83 R ck 0,83 8,00 N / mm 2 = 6,64 N/mm2; f 450 N / mm 2
fyd yk = 391,30 N/mm2.
0,85 fck(cls ) 0,85 6,64 N / mm 2 s 1,15
fcd(cls ) = 3,76 N/mm2;
cls 1,5
72
0,7 0,3 0,83 R ck
2/3
( cls )
fctd = 0,495 N/mm2.
1,5
Figura 3.5: vista -“Maschi” Figura 3.6: vista -“Forze e Momenti (utente)”
Per il calcolo/verifica si fa riferimento alla sezione di mezzeria ( Figura 3.5), per cui di seguito si riportano i
risultati del calcolo in termini di sollecitazioni (caratteristiche) e di verifica (pressoflessione Fuori Piano) ottenuti
da EdiLus.
Poiché il momento ultimo (Mult) varia al variare dello sforzo normale centrato, per ogni combinazione di carico
esso deve essere ricalcolato (tale calcolo dipende dal segno del momento, a seconda del quale un betoncino
risulta teso e l’altro compresso).
Il diagramma di compressione viene assunto del tipo “stress-block” e viene portato in conto l’esatta posizione
delle armature.
N.B. 3.1
Il peso del muro sulla sezione di mezzeria è pari a:
P 12000 4,00 1,50 0,30 2 18000 4,00 1,50 0,05 = 21600 + 10800 = 32400 N.
73
Il momento in mezzeria vale:
M2 Ms 2000 4,00 1,50 = 12000 Nm.
In EdiLus i valori di Nd (sforzo normale di progetto) ed Md (momento di progetto) vengono ricavati per integrazione delle tensioni, per cui
risentono di un certo grado di approssimazione.
Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 32400 N 1,3 = 42 120 N -> mentre ci risulta 41 950 N.
M2 Ms 12000 Nm 1,3 = 15 600 Nm -> mentre ci risulta 15 645 Nm.
N.B. 3.2
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 32400 N 1,0 = 32 400 N -> mentre ci risulta 32 269 N.
M2 Ms 12000 Nm 1,0 = 12 000 Nm -> mentre ci risulta 12 035 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
la posizione dell’asse neutro dal lembo compresso, per la 1a combinazione di carico (Nd = 41950 N), vale:
Yn = 0,02372 m. Pertanto:
74
- armatura superiore in trazione ed elastica;
- armatura inferiore in trazione e snervata;
- il contributo della muratura è nullo.
Il momento ultimo (Mu,FP = MR) si ottiene come somma dei seguenti contributi:
Mu,F P Mu,bet Mu,M U MA s,inf MA s,sup .
I contributi al momento, calcolati rispetto al baricentro (G) del MURO, risultano essere:
LEGENDA
As,i: area delle armature Grigio -> armature compresse
Es: modulo elastico normale Arancio -> armature tese
LEGENDA
s,i: deformazione delle armature Grigio -> armature compresse
s,i: tensione delle armature Arancio -> armature tese
LEGENDA
ds,i,G: distanza delle armature dal baricentro della sezione Grigio -> armature compresse
Ms,i: momenti ultimi delle armature Arancio -> armature tese
t 2 t bet
M A s,inf A s ,inf s ,inf YA f,inf A s ,inf s ,inf d s ,inf,G
2
= 5,65e 4 391304348 0,40 0,025 0,20 5,65e 4 391304348 0,175 = 38 723 Nm.
75
Momento ultimo Fuori Piano (Mu,FP = MR)
Quindi:
Mu,F P Mu,bet Mu,M U MA s,inf MA s,sup = 54414 + 0+ 38723 + (- 3919) = 89 218 Nm.
Figura 3.8: vista -“Maschi” Figura 3.9: vista -“Forze e Momenti (utente)”
Per il calcolo/verifica si fa riferimento alla sezione di mezzeria ( Figura 3.8), per cui di seguito si riportano i
risultati del calcolo in termini di sollecitazioni (caratteristiche) e di verifica (pressoflessione Nel Piano) ottenuti
da EdiLus.
Le considerazioni fatte nel caso precedente (Fuori Piano) continuano a valere anche nel presente caso (Nel
Piano), con la differenza che, questa volta, viene interessata anche parte della muratura.
76
- 1a combinazione -> G = 1.3 (sfavorevoli)
N d N s 32163 1,3 = -41 812 N -> Mu,NP = MR = 849 302 Nm.
M3 Ms 11761 1,3 = -15 289 Nm -> CS = 55,55.
N.B. 3.3
Il peso del muro sulla sezione di mezzeria è pari a:
P 12000 4,00 1,50 0,30 2 18000 4,00 1,50 0,05 = 21600 + 10800 = 32400 N.
In EdiLus i valori di Nd (sforzo normale di progetto) ed Md (momento di progetto) vengono ricavati per integrazione delle tensioni, per cui
risentono di un certo grado di approssimazione.
Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 32400 N 1,30 = 42 120 N -> mentre ci risulta 41 812 N.
M3 Ms 12000 Nm 1,30 = 15 600 Nm -> mentre ci risulta 15 289 Nm.
N.B. 3.4
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 32400 N 1,0 = 32 400 N -> mentre ci risulta 32 163 N.
M3 Ms 12000 Nm 1,0 = 12 000 Nm -> mentre ci risulta 11 761 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
77
Calcolo asse neutro
Ipotizzando la presenza di armature in fase elastica, considerando la posizione effettiva dei tondini ->
applicando l’equazione di equilibrio alla traslazione:
k n
( cls )
0,80 X n 2 t bet fcd (mu )
0,80 X n t fcd A
i1
s ,sup, i s ,sup, i A
j1
s ,inf, j s ,inf, j Nd ,
la posizione dell’asse neutro dal lembo compresso, per la 1a combinazione di carico (Nd = 41812 N), vale:
Xn = 0,5617 m.
Il momento ultimo (Mult,NP) si ottiene come somma dei seguenti contributi:
Mu,N P Mu,bet Mu,M U MA s,inf MA s,sup .
I contributi al momento, calcolati rispetto al baricentro (G) del MURO, risultano essere:
Momento ultimo betoncino (Mu,bet)
L X 0,5617
Mu,bet 0,80 X n 2 t bet fcd( cls ) 0,80 n 0,80 0,5617 2 0,05 3762667 2,00 0,80 =
2 2 2
= 300 156 Nm.
L X 0,5617
Mu,M U 0,80 X n t fcd(mu) 0,80 n 0,80 0,5617 0,30 1416667 2,00 0,80 =
2 2 2
= 339 031 Nm.
LEGENDA
As,i: area delle armature Grigio -> armature compresse
Es: modulo elastico normale Arancio -> armature tese
LEGENDA
s,i: deformazione delle armature Grigio -> armature compresse
s,i: tensione nelle armature Arancio -> armature tese
78
Tab. 3.7: distanza dal baricentro e momenti ultimi delle armature
ds,i,G Ms,i
ds,1,G -1,90 [m] Ms,1 -42 043 [Nm]
ds,2,G -1,70 [m] Ms,2 -32918 [Nm]
ds,3,G -1,50 [m] Ms,3 -6845 [Nm] Ms,sup,tot 81806 [Nm]
ds,4,G -1,30 [m] Ms,4 13307 [Nm]
ds,5,G -1,10 [m] Ms,5 24 341 [Nm]
ds,6,G -0,90 [m] Ms,6 19 915 [Nm]
ds,7,G -0,70 [m] Ms,7 15 489 [Nm]
ds,8,G -0,50 [m] Ms,8 11 064 [Nm]
ds,9,G -0,30 [m] Ms,9 6 638 [Nm]
ds,10,G -0,10 [m] Ms,10 2 213 [Nm]
ds,11,G 0,10 [m] Ms,11 -2 213 [Nm]
ds,12,G 0,30 [m] Ms,12 -6 638 [Nm]
ds,13,G 0,50 [m] Ms,13 -11 064 [Nm]
ds,14,G 0,70 [m] Ms,14 -15 489 [Nm]
ds,15,G 0,90 [m] Ms,15 -19 915 [Nm]
ds,16,G 1,10 [m] Ms,16 -24 341 [Nm]
ds,17,G 1,30 [m] Ms,17 -28 766 [Nm]
ds,18,G 1,50 [m] Ms,18 -33 192 [Nm]
ds,19,G 1,70 [m] Ms,19 -37 617 [Nm]
ds,20,G 1,90 [m] Ms,20 -42 043 [Nm] Ms,inf,tot 128310 [Nm]
LEGENDA
ds,i,G: distanza delle armature da baricentro della sezione Grigio -> armature compresse
Ms,i: momenti ultimi nelle armature Arancio -> armature tese
Ms,sup,tot: momento ultimo TOTALE delle armature compresse Ms,inf,tot: momento ultimo TOTALE delle armature tese
Quindi
F M
17 17
MA s,inf s ,inf i ds ,inf i,G s ,inf i = 128 310 Nm;
1 1
F M
3 3
MA s,sup ds ,supi,G = 81 806 Nm.
1 s ,sup i 1 s ,sup i
79
Sezione n.2[Arm] in mezzeria
Sezione in mezzeria CS 27,95
CC Carico Permanente VEd 10.110
N -32.163 NEd 41.812
MNP -11.761 MEd -15.289
MFP 0 Vt,c 604.624
TNP -7.777 Vt,M 129.848
Vt,S 152.681
Risultati EdiLus delle sollecitazioni caratteristiche nella Risultati EdiLus della Verifica a Taglio Nel Piano nella
sezione di mezzeria sezione di mezzeria
Le considerazioni fatte nei casi precedenti (Fuori Piano e Nel Piano) continuano a valere anche nel presente
caso.
N.B. 3.5
Le sollecitazioni di progetto (Nd, Td e Md) vengono ricavate per integrazione delle tensioni, per cui risentono di un certo grado di
approssimazione. Infatti, sarebbe dovuto essere:
N.B. 3.6
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 32240 1,0 = 32 240 N -> mentre ci risulta 32 163 N;
Td Ts 8000 1,0 = 8 000 N -> mentre ci risulta 7 777 N;
M3 Ms 12000 1,0 = 12 000 Nm -> mentre ci risulta 11 761 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
80
- Calcolo della resistenza a Taglio (V t) -
La resistenza a taglio (Vt) è calcolata come somma dei contributi della muratura (V t,M) e dell’armatura (Vt,S),
secondo le relazioni seguenti:
Vt Vt ,M Vt ,S .
dove:
d = distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura tesa;
t = spessore della parete “muraria”;
fvd = fvk/M: resistenza di progetto a taglio.
d
d s ,i,tese A s ,i,tese
2211,05
= 230 cm = 2,30 m.
A s ,i,tese
9,613
dove:
ds,i,tese = distanza dal lembo compresso dell’armatura verticale TESA;
As,i,tese = area dell’armature verticale TESA.
Nella Tab. 3.8 si riportano i parametri utili per il calcolo:
81
Tab. 3.8: valori per il calcolo di “d”
ds,i s,i n. s,i As,i J = ds,ixAs,i
Si
[cm] [mm] [--] [cm2] [cm3]
S1 -- -- 2 -- --
S2 -- -- 2 -- --
S3 -- -- 2 -- --
S4 70,00 6 2 0,565 39,58
S5 90,00 6 2 0,565 50,89
S6 110,00 6 2 0,565 62,20
S7 130,00 6 2 0,565 73,51
S8 150,00 6 2 0,565 84,82
S9 170,00 6 2 0,565 96,13
S10 190,00 6 2 0,565 107,44
S11 210,00 6 2 0,565 118,75
S12 230,00 6 2 0,565 130,06
S13 250,00 6 2 0,565 141,37
S14 270,00 6 2 0,565 152,68
S15 290,00 6 2 0,565 163,99
S16 310,00 6 2 0,565 175,30
S17 330,00 6 2 0,565 186,61
S18 350,00 6 2 0,565 197,92
S19 370,00 6 2 0,565 209,23
S20 390,00 6 2 0,565 220,54
9,613 2211,05
LEGENDA
Si: i-esima armatura; As,i: area dell’i-esima armatura;
ds,i: distanza dal lembo compresso dell’i-esima armatura verticale; Ji: momento statico dell‘i-esima armatura;
s,i: diametro dell’i-esima armatura verticale; Grigio -> armature compresse;
n. s,i: numero di barre dell’i-esimo livello di armature. Arancio -> armature tese.
82
Pertanto, il contributo a taglio della muratura (Vt,M) è dato da:
Vt ,M d t f v d = 129 848 N.
Tab. 3.9: calcolo Vt,M
d t fvd Vt,M
[mm] [mm] [N/mm2] [N]
2300 400 0,141 129 848
83
- Calcolo Taglio “Limite” (Vt,C) -
Deve essere altresì verificato che il taglio agente non superi il seguente valore:
Vt ,C 0,3 d t fd ,
dove:
d = distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura tesa;
t = spessore della parete “muraria”;
fd = resistenza di progetto a compressione della muratura.
R c,bet = Resistenza a compressione della parte di betoncino = f cd( cls ) A bet = 1 505 067 N.
fcd( cls ) = Resistenza a compressione del betoncino = 3,76 N/mm2;
A bet = area di betoncino = L 2 t bet 4,00 m 2 0,05 m = 0,4000 m2 = 4000 cm2 =400 000 mm2.
AP = area della parete “muraria” = L (t 2 t bet ) 4,00 m (0,30 2 0,05) m = 1,600 m2 = 16000 cm2 =
= 1 600 000 mm2.
84
4 (MU) - Test di Validazione n.4 (Muratura con FRP)
Titolo: Verifiche Muratura rinforzata con FRP.
I file di EdiLus (MU) sono: MU_Validaz_FRP_NP.EDL e MU_Validaz_FRP_FP.EDL.
Dati Muro
Si espone di seguito il procedimento di calcolo (senza sisma) adottato per un pannello murario(Figura 4.1)
avente le seguenti caratteristiche:
Livello di Conoscenza LC2 (FC = 1,20).
Lunghezza (L) = 4,00 m.
Spessore (tm) = 0,30 m.
Altezza (H) = 3,00 m.
Tipo Situazione = “di Fatto” (muratura esistente).
Materiale =“Muratura in blocchi di laterizi semipieni (perc. foratura < 45%)” (Figura 4.2).
rinforzato su entrambe le facce con “fogli” di FRP (“di Progetto”) di spessore (tFRP) pari a 1,0 mm in
direzione verticale ed orizzontale (Figura 4.3).
la sezione rinforzata equivale ad una sezione rettangolare in muratura con base pari alla lunghezza (L) del
muro ed altezza pari allo spessore (t);
data l'esiguità dello spessore (tFRP), il rinforzo in FRP non viene considerato resistente a compressione;
il diagramma di compressione viene assunto del tipo “stress-block”.
Resistenze di calcolo
Tab. 4.1: resistenze Muratura e FRP
MURATURA (Tipo Situazione -> “di Fatto”) FRP (Tipo Situazione -> “di Progetto”)
fck = fcm(k) = 5,00 N/mm2; fyk = 3430 N/mm2;
fctk = ftk = 0,350 N/mm2;
f = 1,10 (coefficiente parziale per i materiali - CNR-DT 200/2009 -
mu = 2,50;
Tabella 2-1);
FC = 1,20;
Rd = 1,00 (coefficiente parziale di modello a
u,MU 0,0035. Flessione/Pressoflessione - CNR-DT 200/2009 - Tabella 2-2).
fck 5,00 N / mm 2 Rd = 1,20 (coefficiente parziale di modello a Taglio/Torsione - CNR-
fcd 0,85 0,85 = 1,42 N/mm2. DT 200/2009 - Tabella 2-2).
FC mu 1,20 2,5
86
Verifica a Pressoflessione Fuori Piano (PFFP)
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Validaz_FRP_FP.EDL.
Si carica il muro con una forza distribuita orizzontale di 2 000 N/m (Condizioni di Carico -> Carico
Permanente) applicata in testa al muro ed ortogonale al piano del muro (Figura 4.6).
Figura 4.5: vista -“Maschi” Figura 4.6: vista -“Forze e Momenti (utente)”
Per il calcolo/verifica si fa riferimento alla sezione di mezzeria (Figura 4.5), per cui di seguito si riportano i
risultati del calcolo in termini di sollecitazioni (caratteristiche) e di verifica (pressoflessione Fuori Piano) ottenuti
da EdiLus.
Poiché il momento ultimo (Mult) varia al variare dello sforzo normale centrato, per ogni combinazione di carico
esso deve essere ricalcolato (tale calcolo dipende dal segno del momento).
Il diagramma di compressione viene assunto del tipo “ stress-block” ed è portata in conto la posizione del
rinforzo.
N.B. 4.1
Il peso del muro sulla sezione di mezzeria è pari a:
P 12000 4,00 1,50 0,30 2 18200 4,00 1,50 0,001 = 21 600 + 218 = 21 818 N.
87
In EdiLus i valori di Nd (sforzo normale di progetto) ed Md (momento di progetto) vengono ricavati per integrazione delle tensioni, per cui
risentono di un certo grado di approssimazione.
Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 21818 N 1,3 = 28 363 N -> mentre ci risulta 27 985 N.
M2 Ms 12000 Nm 1,3 = 15 600 Nm -> mentre ci risulta 15 668 Nm.
N.B. 4.2
Per quanto esposto precedentemente, ci ritroviamo:
Nd Ns 21818 N 1,0 = 21 818 N -> mentre ci risulta 21 527 N.
M2 Ms 12000 Nm 1,0 = 12 000 Nm -> mentre ci risulta 12 052 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
la posizione dell’asse neutro dal lembo compresso, per la 1a combinazione di carico (Nd = 27 985 N), vale:
88
Yn = 0,229403 m.
I contributi al momento, calcolati rispetto al baricentro (G) del MURO, risultano essere:
0,80 0,229403m 0,001m 4,00m 1416667N / m2 0,302m 0,001m 0,80 0,229403m 0,001m = 60
2 2
753 Nm.
LEGENDA
FRP: deformazione del FRP FRP: tensione nel FRP
grigio -> compressione arancio -> trazione
Tab. 4.3: distanza dal baricentro e momenti ultimi del FRP (teso)
dFRP,G MFRP
dFRP,G 0,1505 [m] MFRP 152 303 [Nm]
LEGENDA
dFRP;G: distanza del FRP dal baricentro della sezione MFRP: momenti ultimi del FRP
grigio -> compressione arancio -> trazione
Pertanto, il momento ultimo del FRP rispetto al baricentro (G) del muro vale:
N.B. 4.3
Tale valore di capacità viene diviso per il coefficiente parziale di modello a flessione di cui al § 2.4.2 della CNR-DT 200/2009 - Tabella 2-2,
che in questo caso vale 1,00.
89
Verifica a Pressoflessione Nel Piano (PFNP)
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Validaz_FRP_NP.EDL.
Si carica il muro con una forza distribuita orizzontale di 20 000 N/m (Condizioni di Carico -> Carico
Permanente) applicata in testa al muro e contenuta nel piano del muro (Figura 4.9).
Figura 4.8: vista -“Maschi” Figura 4.9: vista -“Forze e Momenti (utente)”
Per il calcolo/verifica si fa riferimento alla sezione di mezzeria ( Figura 4.8), per cui di seguito si riportano i
risultati del calcolo in termini di sollecitazioni (caratteristiche) e di verifica (Pressoflessione Nel Piano) ottenuti
da EdiLus.
Le considerazioni fatte nel caso precedente (Fuori Piano) continuano a valere anche nel presente caso (Nel
Piano).
N.B. 4.4
Il peso del muro sulla sezione di mezzeria è pari a:
P 12000 4,00 1,50 0,30 2 18200 4,00 1,50 0,001 = 21600 + 218 = 21818 N.
In EdiLus i valori di Nd (sforzo normale di progetto) ed Md (momento di progetto) vengono ricavati per integrazione delle tensioni, per cui
risentono di un certo grado di approssimazione.
90
Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 21818 N 1,30 = 28 363 N -> mentre ci risulta 26 536 N.
M3 Ms 120000 Nm 1,30 = 156 000 Nm -> mentre ci risulta 151 122 Nm.
N.B. 4.5
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 21818 N 1,0 = 21 818 N -> mentre ci risulta 20 412 N.
M3 Ms 120000 Nm 1,0 = 120 000 Nm -> mentre ci risulta 116 248 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
91
200
0,80 X n t f cd 2 A FRP ,i
i1
FRP ,i Nd ,
la posizione dell’asse neutro dal lembo compresso, per la 1a combinazione di carico (Nd = 26547 N), vale:
Xn = 2,4399 m.
I contributi al momento, calcolati rispetto al baricentro (G) del MURO, risultano essere:
Momento ultimo muratura (Mu,MU)
Il momento ultimo della muratura rispetto al baricentro (G) del muro vale:
L X
Mu,M U 0,80 X n t m fcd 0,80 n =
2 2
N 2,4399m
= 0,80 2,4399m 0,30m 1416667 2,00m 0,80 = 849 509 Nm.
2
m 2
LEGENDA
FRP,i: deformazione dell’i-esimo filo di FRP; FRP,i: tensione nell’i-esimo filo di FRP.
grigio -> compressione. arancio -> trazione.
Tab. 4.5: distanza dal baricentro e momenti ultimi del FRP
dFRP,G,i MFRP,i
dFRP,G,1 = … = dFRP,G,122 -- [m] MFRP,1 = … = MFRP,122 0 [Nm]
dFRP,G,123 0,450 [m] MFRP,123 -60 [Nm]
dFRP,G,124 0,470 [m] MFRP,124 -187 [Nm]
dFRP,G,125 0,490 [m] MFRP,125 -324 [Nm]
dFRP,G,126 0,510 [m] MFRP,126 -472 [Nm]
dFRP,G,127 0,530 [m] MFRP,127 -630 [Nm]
dFRP,G,128 0,550 [m] MFRP,128 -799 [Nm]
dFRP,G,129 0,570 [m] MFRP,129 -979 [Nm]
dFRP,G,130 0,590 [m] MFRP,130 -1.169 [Nm]
dFRP,G,131 0,610 [m] MFRP,131 -1.369 [Nm]
dFRP,G,132 0,630 [m] MFRP,132 -1.581 [Nm]
dFRP,G,133 0,650 [m] MFRP,133 -1.802 [Nm]
dFRP,G,134 0,670 [m] MFRP,134 -2.035 [Nm]
dFRP,G,135 0,690 [m] MFRP,135 -2.277 [Nm]
dFRP,G,136 0,710 [m] MFRP,136 -2.531 [Nm]
93
dFRP,G,137 0,730 [m] MFRP,137 -2.795 [Nm]
dFRP,G,138 0,750 [m] MFRP,138 -3.069 [Nm]
dFRP,G,139 0,770 [m] MFRP,139 -3.354 [Nm]
dFRP,G,140 0,790 [m] MFRP,140 -3.650 [Nm]
dFRP,G,141 0,810 [m] MFRP,141 -3.956 [Nm]
dFRP,G,142 0,830 [m] MFRP,142 -4.273 [Nm]
dFRP,G,143 0,850 [m] MFRP,143 -4.600 [Nm]
dFRP,G,144 0,870 [m] MFRP,144 -4.938 [Nm]
dFRP,G,145 0,890 [m] MFRP,145 -5.287 [Nm]
dFRP,G,146 0,910 [m] MFRP,146 -5.646 [Nm]
dFRP,G,147 0,930 [m] MFRP,147 -6.015 [Nm]
dFRP,G,148 0,950 [m] MFRP,148 -6.395 [Nm]
dFRP,G,149 0,970 [m] MFRP,149 -6.786 [Nm]
dFRP,G,150 0,990 [m] MFRP,150 -7.187 [Nm]
dFRP,G,151 1,010 [m] MFRP,151 -7.599 [Nm]
dFRP,G,152 1,030 [m] MFRP,152 -8.021 [Nm]
dFRP,G,153 1,050 [m] MFRP,153 -8.454 [Nm]
dFRP,G,154 1,070 [m] MFRP,154 -8.898 [Nm]
dFRP,G,155 1,090 [m] MFRP,155 -9.352 [Nm]
dFRP,G,156 1,110 [m] MFRP,156 -9.816 [Nm]
dFRP,G,157 1,130 [m] MFRP,157 -10.291 [Nm]
dFRP,G,158 1,150 [m] MFRP,158 -10.777 [Nm]
dFRP,G,159 1,170 [m] MFRP,159 -11.273 [Nm]
dFRP,G,160 1,190 [m] MFRP,160 -11.780 [Nm]
dFRP,G,161 1,210 [m] MFRP,161 -12.297 [Nm]
dFRP,G,162 1,230 [m] MFRP,162 -12.825 [Nm]
dFRP,G,163 1,250 [m] MFRP,163 -13.364 [Nm]
dFRP,G,164 1,270 [m] MFRP,164 -13.913 [Nm]
dFRP,G,165 1,290 [m] MFRP,165 -14.473 [Nm]
dFRP,G,166 1,310 [m] MFRP,166 -15.043 [Nm]
dFRP,G,167 1,330 [m] MFRP,167 -15.623 [Nm]
dFRP,G,168 1,350 [m] MFRP,168 -16.215 [Nm]
dFRP,G,169 1,370 [m] MFRP,169 -16.816 [Nm]
dFRP,G,170 1,390 [m] MFRP,170 -17.429 [Nm]
dFRP,G,171 1,410 [m] MFRP,171 -18.052 [Nm]
dFRP,G,172 1,430 [m] MFRP,172 -18.685 [Nm]
dFRP,G,173 1,450 [m] MFRP,173 -19.329 [Nm]
dFRP,G,174 1,470 [m] MFRP,174 -19.984 [Nm]
dFRP,G,175 1,490 [m] MFRP,175 -20.649 [Nm]
dFRP,G,176 1,510 [m] MFRP,176 -21.325 [Nm]
dFRP,G,177 1,530 [m] MFRP,177 -22.011 [Nm]
dFRP,G,178 1,550 [m] MFRP,178 -22.708 [Nm]
dFRP,G,179 1,570 [m] MFRP,179 -23.415 [Nm]
dFRP,G,180 1,590 [m] MFRP,180 -24.133 [Nm]
dFRP,G,181 1,610 [m] MFRP,181 -24.861 [Nm]
dFRP,G,182 1,630 [m] MFRP,182 -25.601 [Nm]
dFRP,G,183 1,650 [m] MFRP,183 -26.351 [Nm]
dFRP,G,184 1,670 [m] MFRP,184 -27.111 [Nm]
dFRP,G,185 1,690 [m] MFRP,185 -27.881 [Nm]
dFRP,G,186 1,710 [m] MFRP,186 -28.662 [Nm]
dFRP,G,187 1,730 [m] MFRP,187 -29.455 [Nm]
dFRP,G,188 1,750 [m] MFRP,188 -30.257 [Nm]
dFRP,G,189 1,770 [m] MFRP,189 -31.070 [Nm]
dFRP,G,190 1,790 [m] MFRP,190 -31.894 [Nm]
dFRP,G,191 1,810 [m] MFRP,191 -32.728 [Nm]
dFRP,G,192 1,830 [m] MFRP,192 -33.572 [Nm]
dFRP,G,193 1,850 [m] MFRP,193 -34.428 [Nm]
dFRP,G,194 1,870 [m] MFRP,194 -35.293 [Nm]
dFRP,G,195 1,890 [m] MFRP,195 -36.170 [Nm]
dFRP,G,196 1,910 [m] MFRP,196 -37.056 [Nm]
dFRP,G,197 1,930 [m] MFRP,197 -37.954 [Nm]
dFRP,G,198 1,950 [m] MFRP,198 -38.861 [Nm]
dFRP,G,199 1,970 [m] MFRP,199 -39.780 [Nm]
dFRP,G,200 1,990 [m] MFRP,200 -40.710 [Nm]
MFRP 1 188413 [Nm]
LEGENDA
94
dFRP;G,i: distanza dell’i-esimo filo FRP dal baricentro della sezione MFRP,i: momenti ultimi dell’i-esimo filo FRP
grigio -> compressione arancio -> trazione
N.B. 4.6
Tale valore di capacità viene diviso per il coefficiente parziale di modello a flessione di cui al § 2.4.2 della CNR-DT 200/2009 - Tabella 2-2,
che in questo caso vale 1,00.
Le considerazioni fatte nei casi precedenti (Fuori Piano e Nel Piano) continuano a valere anche nel presente
caso.
- 1a combinazione -> G = 1,3 (sfavorevoli)
N d N s 20412 1,30 = -26 547 N.
Td Ts 77687 1,30 = -101 969 N. -> TR = min(Vt,M + Vt,S; Vt,C)= 483 000 N.
Md Ms 116248 1,30 = -151 130 Nm -> CS = 5,61.
N.B. 4.7
Le sollecitazioni di progetto (Nd, Td e Md) vengono ricavate per integrazione delle tensioni, per cui risente di un certo grado di
approssimazione. Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 21818 1,30 = 28 363 N -> mentre ci risulta 26 536 N;
95
Td Ts 80000 1,30 = 104 000 N -> mentre ci risulta 100 993 N;
M3 Ms 120000 1,30 = 156 000 Nm -> mentre ci risulta 151 122 Nm.
N.B. 4.8
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 21818 1,00 = 21 818 N -> mentre ci risulta 20 412 N;
Td Ts 80000 1,00 = 80 000 N -> mentre ci risulta 77 687 N;
M3 Ms 120000 1,00 = 120 000 Nm -> mentre ci risulta 116 248 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
Vt Vt ,M Vt ,S .
dove:
d = distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura tesa;
t = spessore della parete “muraria”;
fvd = fvk/M: resistenza di progetto a taglio.
d
d s ,i, tese A s ,i,tese
10046,40
= 322 cm = 3,220 m.
A s ,i, tese
31,200
dove:
ds,i,tese = distanza dal lembo compresso del FRP verticale TESO;
As,i,tese = area del FRP verticale TESO.
Nella Tab. 4.6 si riportano i parametri utili per il calcolo:
Tab. 4.6: valori per il calcolo di “d” - parte 1 Tab. 4.6: valori per il calcolo di “d” - parte 2
ds,i As,i J = ds,ixAs,i ds,i As,i J = ds,ixAs,i
Si Si
[cm] [cm2] [cm3] [cm] [cm2] [cm3]
S1 = … = S122 -- -- -- S163 325,00 0,400 130,00
S123 245,00 0,400 98,00 S164 327,00 0,400 130,80
S124 247,00 0,400 98,80 S165 329,00 0,400 131,60
S125 249,00 0,400 99,60 S166 331,00 0,400 132,40
S126 251,00 0,400 100,40 S167 333,00 0,400 133,20
S127 253,00 0,400 101,20 S168 335,00 0,400 134,00
S128 255,00 0,400 102,00 S169 337,00 0,400 134,80
S129 257,00 0,400 102,80 S170 339,00 0,400 135,60
S130 259,00 0,400 103,60 S171 341,00 0,400 136,40
S131 261,00 0,400 104,40 S172 343,00 0,400 137,20
S132 263,00 0,400 105,20 S173 345,00 0,400 138,00
S133 265,00 0,400 106,00 S174 347,00 0,400 138,80
S134 267,00 0,400 106,80 S175 349,00 0,400 139,60
S135 269,00 0,400 107,60 S176 351,00 0,400 140,40
S136 271,00 0,400 108,40 S177 353,00 0,400 141,20
S137 273,00 0,400 109,20 S178 355,00 0,400 142,00
S138 275,00 0,400 110,00 S179 357,00 0,400 142,80
S139 277,00 0,400 110,80 S180 359,00 0,400 143,60
S140 279,00 0,400 111,60 S181 361,00 0,400 144,40
S141 281,00 0,400 112,40 S182 363,00 0,400 145,20
S142 283,00 0,400 113,20 S183 365,00 0,400 146,00
S143 285,00 0,400 114,00 S184 367,00 0,400 146,80
S144 287,00 0,400 114,80 S185 369,00 0,400 147,60
S145 289,00 0,400 115,60 S186 371,00 0,400 148,40
S146 291,00 0,400 116,40 S187 373,00 0,400 149,20
S147 293,00 0,400 117,20 S188 375,00 0,400 150,00
S148 295,00 0,400 118,00 S189 377,00 0,400 150,80
S149 297,00 0,400 118,80 S190 379,00 0,400 151,60
S150 299,00 0,400 119,60 S191 381,00 0,400 152,40
S151 301,00 0,400 120,40 S192 383,00 0,400 153,20
S152 303,00 0,400 121,20 S193 385,00 0,400 154,00
S153 305,00 0,400 122,00 S194 387,00 0,400 154,80
S154 307,00 0,400 122,80 S195 389,00 0,400 155,60
S155 309,00 0,400 123,60 S196 391,00 0,400 156,40
S156 311,00 0,400 124,40 S197 393,00 0,400 157,20
S157 313,00 0,400 125,20 S198 395,00 0,400 158,00
S158 315,00 0,400 126,00 S199 397,00 0,400 158,80
S159 317,00 0,400 126,80 S200 399,00 0,400 159,60
S160 319,00 0,400 127,60 31,200 10046,40
S161 321,00 0,400 128,40
S162 323,00 0,400 129,20
LEGENDA
Si: i-esima fibra di FRP (verticale) Ji: momento statico dell’i-esima fibra (verticale)
ds,i: distanza dal lembo compresso dell’i-esima fibra (verticale) Grigio -> armature compresse
As,i: area dell’i-esima fibra (verticale) Arancio -> armature tese
97
f v k f v ko 0,4 n 0,290 0,4 0,0221 0,299
fv d = 0,119 N/mm2.
M M 2,5 2,5
dove:
fvko: resistenza caratteristica a taglio in assenza di azione assiale della parete “muraria”, pari a:
Dividendo per il coefficiente di modello (Rd - CNR-DT 200/2009 § 2.4.2 - Tabella 2-2), si ottiene il valore
riportato in EdiLus:
Vt ,M 116141
Vt ,M,E D L = 96 784 N.
Rd 1,2
98
t FRP H 0,001 3,00
A FRP,i,0 = 0,00002 m2 = 20 mm2 (area dell’i-esimo “filo” orizzontale di FRP).
nFRP,0 150
H 300cm
nFRP,0
150 (numero di “fili” orizzontali di FRP).
2,00cm 2cm
Tensione di snervamento dell’acciaio (fyd)
Utilizzando un acciaio B450C risulta:
fy k 3430
fy d = 3118,19 N/mm2.
f 1,10
Dividendo per il coefficiente di modello (Rd - CNR-DT 200/2009 § 2.4.2 - Tabella 2-2), si ottiene il valore
riportato in EdiLus:
Vt ,S 12048654
Vt ,S ,E D L = 10 040 545 N.
Rd 1,2
dove:
d = distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura tesa;
t = spessore della parete “muraria”;
fd = resistenza di progetto a compressione della muratura.
99
fk 5,00
fd = 1,67 N/mm2.
M FC 2,5 1,2
100
5 (MU) - Test di Validazione n.5 (Muratura Armata)
Titolo: Verifiche Muratura Armata.
I file di EdiLus (MU) sono: MU_Validaz_MU-Arm_NP.EDL e MU_Validaz_MU-Arm_FP.EDL.
Dati muro
Si espone di seguito il procedimento di calcolo adottato per un pannello murario (Figura 5.1) avente le seguenti
caratteristiche:
Lunghezza (L) = 3,85 m.
Spessore (t) = 0,30 m.
Altezza (H) = 3,00 m.
Materiale = “Muratura armata” (Figura 5.2).
Diffusa
Verticale Orizzontale
Diametro = 8; Diametro = 8;
Passo = 15 cm. Numero = 2;
Passo = 15 cm.
Tale armatura (se presente) viene disposta lungo l’asse del
muro ed funzione della lunghezza del blocco (fori presenti nel Tale armatura (se presente) viene disposta lungo l’altezza del
muro - armatura C Figura 5.3). muro ed è funzione dell’altezza del blocco (armatura D Figura
5.4).
101
Figura 5.3: armatura (concentrata e diffusa) verticale Figura 5.4: armatura (concentrata e diffusa) orizzontale
Viene creata una sezione in cui si considera l' ESATTA disposizione delle armature verticali/orizzontali ( Figura
5.5).
102
Resistenze di calcolo
Tab. 5.1: resistenze Muratura e Acciaio
Muratura Acciaio
2 2
fck = fck = 6,96 N/mm ; fyk = 450 N/mm ;
mu = 2,50. s = 1,15;
Resistenza a PressoFlessione f 450 N / mm 2
fyd yk = 391,30 N/mm2.
s 1,15
f ck 6,96 N / mm 2
f cd = 2,37 N/mm2.
mu 2,5
Resistenza a Taglio
fvko = ftk = 0,30 N/mm2.
Figura 5.6: vista - Maschi Figura 5.7: vista - Forze e Momenti (utente)
Per il calcolo/verifica si fa riferimento alla sezione di mezzeria (Figura 5.6), per cui di seguito si riportano i
risultati del calcolo in termini di sollecitazioni (caratteristiche) e di verifica (pressoflessione Fuori Piano) ottenuti
da EdiLus.
Poiché il momento ultimo (Mult) varia al variare dello sforzo normale centrato, per ogni combinazione di carico
esso deve essere ricalcolato (tale calcolo dipende dal segno del momento, a seconda del quale un betoncino
risulta teso e l’altro compresso).
Il diagramma di compressione viene assunto del tipo “stress-block” e viene portato in conto l’esatta posizione
103
delle armature.
N.B. 5.1
Il peso del muro sulla sezione di mezzeria è pari a:
P 9000 3,85 1,50 0,30 = 15 593 N.
In EdiLus i valori di Nd (sforzo normale di progetto), Td (taglio di progetto) ed Md (momento di progetto) vengono ricavati per integrazione
delle tensioni, per cui risentono di un certo grado di approssimazione.
Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 15592N 1,30 = 20 271 N -> mentre ci risulta 20 228 N.
M2 Ms 11550Nm 1,30 = 15 015 Nm -> mentre ci risulta 15 010 Nm.
N.B. 5.2
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 15592N 1,0 = 15 592 N -> mentre ci risulta 15 560 N.
M2 Ms 11550Nm 1,0 = 11 550 Nm -> mentre ci risulta 11 546 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
Le armature (verticali), distribuite lungo l’asse del muro, sono costituite da:
armatura concentrata -> 2 + 2 16 (As,c = 804,2 mm2);
armatura diffusa ->8 passo 15 cm (in totale 24 tondini -> As,d = 1206,4 mm2).
Si adotta il diagramma stress-block.
0,80 Yn L fcd A s ,c s ,c A s ,d s ,d Nd ,
la posizione dell’asse neutro dal lembo compresso, per la 1a combinazione di carico (Nd = 20228 N), vale:
Yn = 0,1010 m.
I contributi al momento, calcolati rispetto al baricentro (G) del MURO, risultano essere:
t Y 0,1010
Mu,M U 0,80 Yn t fcd 0,80 n 0,80 0,1010 3,85 2366640 0,15 0,80 =
2 2 2
= 80 689 Nm
105
Figura 5.9: vista - Maschi Figura 5.10: vista - Forze e Momenti (utente)
Per il calcolo/verifica si fa riferimento alla sezione di mezzeria (Figura 5.9), per cui di seguito si riportano i
risultati del calcolo in termini di sollecitazioni (caratteristiche) e di verifica (pressoflessione Nel Piano) ottenuti
da EdiLus.
Sezione in mezzeria Sezione n.2[Arm] in mezzeria
CC Carico Permanente CS 92,37
N -15.279 VEd -10.003
MNP -11.516 NEd 19.863
MFP 0 MEd -14.971
TNP -7.695 MR 1.382.863
Risultati EdiLus delle sollecitazioni caratteristiche nella Risultati EdiLus della verifica a Pressoflessione Nel Piano
sezione di mezzeria nella sezione di mezzeria
Le considerazioni fatte nel caso precedente (Fuori Piano) continuano a valere anche nel presente caso (Nel
Piano), con la differenza che, questa volta, viene interessata anche parte della muratura.
N.B. 5.3
Il peso del muro sulla sezione di mezzeria è pari a:
P 9000 3,85 1,50 0,30 = 15 592 N.
In EdiLus i valori di Nd (sforzo normale di progetto), Td (taglio di progetto) ed Md (momento di progetto) vengono ricavati per integrazione
delle tensioni, per cui risentono di un certo grado di approssimazione.
Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 15592Nm 1,30 = 20 269 N -> mentre ci risulta 19 863 N.
M3 Ms 11550Nm 1,30 = 15 015 Nm -> mentre ci risulta 14 971 Nm.
106
N.B. 5.4
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 15592Nm 1,0 = 15 592 N -> mentre ci risulta 15 279 N.
M3 Ms 11550Nm 1,0 = 11 550 Nm -> mentre ci risulta 11 516 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
la posizione dell’asse neutro dal lembo compresso, per la 1a combinazione di carico (Nd = 41795 N), vale:
Xn = 0,63264 m.
I contributi al momento, calcolati rispetto al baricentro (G) del MURO, risultano essere:
LEGENDA
As,c,i: area della singola armatura concentrata; Grigio -> armature compresse;
As,d,i: area delle singola armatura diffusa; Arancio -> armature tese.
Es: modulo elastico normale.
107
Tab. 5.3: deformazioni e tensioni nelle armature
s,i s,i
s,c,1 0,00322 [--] s,c,1 391 304 348 [N/m2]
s,c,2 0,00295 [--] s,c,2 391 304.348 [N/m2]
s,d,1 0,00239 [--] s,d,1 391 304 348 [N/m2]
s,d,2 0,00156 [--] s,d,2 328 372 887 [N/m2]
s,d,3 0,00073 [--] s,d,3 154 104 124 [N/m2]
s,d,4 0,00010 [--] s,d,4 20 164 639 [N/m2]
s,d,5 0,00093 [--] s,d,5 194.433 401 [N/m2]
s,d,6 0,00176 [--] s,d,6 368.702 164 [N/m2]
s,d,7 0,00259 [--] s,d,7 391.304 348 [N/m2]
s,d,8 0,00342 [--] s,d,8 391.304 348 [N/m2]
s,d,9 0,00425 [--] s,d,9 391.304 348 [N/m2]
s,d,10 0,00508 [--] s,d,10 391 304 348 [N/m2]
s,d,11 0,00590 [--] s,d,11 391 304 348 [N/m2]
s,d,12 0,00673 [--] s,d,12 391 304 348 [N/m2]
s,d,13 0,00756 [--] s,d,13 391 304 348 [N/m2]
s,d,14 0,00839 [--] s,d,14 391 304 348 [N/m2]
s,d,15 0,00922 [--] s,d,15 391 304 348 [N/m2]
s,d,16 0,01005 [--] s,d,16 391 304 348 [N/m2]
s,d,17 0,01088 [--] s,d,17 391 304 348 [N/m2]
s,d,18 0,01171 [--] s,d,18 391 304 348 [N/m2]
s,d,19 0,01254 [--] s,d,19 391 304 348 [N/m2]
s,d,20 0,01337 [--] s,d,20 391 304 348 [N/m2]
s,d,21 0,01420 [--] s,d,21 391 304 348 [N/m2]
s,d,22 0,01503 [--] s,d,22 391 304 348 [N/m2]
s,d,23 0,01586 [--] s,d,23 391 304 348 [N/m2]
s,d,24 0,01669 [--] s,d,24 391 304 348 [N/m2]
s,c,3 0,01725 [--] d,c,3 391 304 348 [N/m2]
s,c,4 0,01752 [--] d,c,4 391 304 348 [N/m2]
LEGENDA
s,c,i: deformazione delle armature concentrate; s,d,i: tensione nelle armature diffuse;
s,d,i: deformazione delle armature diffuse; Grigio -> armature compresse;
s,c,i: tensione nelle armature concentrate. Arancio -> armature tese.
Tab. 5.4: distanza dal baricentro e momenti ultimi delle armature
ds,i,G Ms,i
ds,c,1,G -1,875 [m] Ms,sup,1 -147.518 [Nm]
ds,c,2,G -1,825 [m] Ms,sup,2 -143.584 [Nm]
ds,d,1,G -1,725 [m] Ms,sup,3 -33.929 [Nm]
ds,d,2,G -1,575 [m] Ms,sup,4 -25.997 [Nm]
ds,d,3,G -1,425 [m] Ms,sup,5 -11.038 [Nm] Ms,sup,tot 362 067 [Nm]
ds,d,4,G -1,275 [m] Ms,inf,6 1.292 [Nm]
ds,d,5,G -1,125 [m] Ms,inf,7 10.995 [Nm]
ds,d,5,G -0,975 [m] Ms,inf,8 18.070 [Nm]
ds,d,7,G -0,825 [m] Ms,inf,9 16.227 [Nm]
ds,d,8,G -0,675 [m] Ms,inf,10 13.277 [Nm]
ds,d,9,G -0,525 [m] Ms,inf,11 10.326 [Nm]
ds,d,10,G -0,375 [m] Ms,inf,12 7.376 [Nm]
ds,d,11,G -0,225 [m] Ms,inf,13 4.426 [Nm]
ds,d,12,G -0,075 [m] Ms,inf,14 1.475 [Nm]
ds,d,13,G 0,075 [m] Ms,inf,15 -1.475 [Nm]
ds,d,14,G 0,225 [m] Ms,inf,16 -4.426 [Nm]
ds,d,15,G 0,375 [m] Ms,inf,17 -7.376 [Nm]
ds,d,16,G 0,525 [m] Ms,inf,18 -10.326 [Nm]
ds,d,17,G 0,675 [m] Ms,inf,19 -13.277 [Nm]
ds,d,18,G 0,825 [m] Ms,inf,20 -16.227 [Nm]
ds,d,19,G 0,975 [m] Ms,inf,21 -19.177 [Nm]
ds,d,20,G 1,125 [m] Ms,inf,22 -22.128 [Nm]
ds,d,21,G 1,275 [m] Ms,inf,23 -25.078 [Nm]
ds,d,22,G 1,425 [m] Ms,inf,24 -28.028 [Nm]
ds,d,23,G 1,575 [m] Ms,inf,25 -30.979 [Nm]
ds,d,24,G 1,725 [m] Ms,inf,26 -33.929 [Nm]
ds,c,3,G 1,825 [m] Ms,inf,27 -143.584 [Nm]
ds,c,4,G 1,875 [m] Ms,inf,28 -147.518 [Nm] Ms,inf,tot 420 065 [Nm]
108
LEGENDA
ds,i,G: distanza delle armature da baricentro della sezione Grigio -> armature compresse
Ms,i: momenti ultimi nelle armature Arancio -> armature tese
Ms,sup,tot: momento ultimo TOTALE delle armature compresse Ms,inf,tot: momento ultimo TOTALE delle armature tese
Quindi
M
5 5
MA s,inf s ,inf,i ds ,inf,i,G A s,inf,i = 362 067 Nm;
1 1
28 28
MA s,sup s ,sup,i ds ,sup,i,G MA s,sup,i = 420 065 Nm.
6 6
N.B. 5.5
Le sollecitazioni di progetto (Nd, Td e Md) vengono ricavate per integrazione delle tensioni, per cui risentono di un certo grado di
approssimazione. Infatti, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 15592N 1,3 = 20 269 N -> mentre ci risulta 19 863 N.
Td Ts 7700N 1,3 = 11 010 N -> mentre ci risulta 10 004 N.
109
M3 Ms 11550Nm 1,3 = 15 015 Nm -> mentre ci risulta 14 971 Nm.
N.B. 5.6
Per quanto esposto precedentemente, sarebbe dovuto essere:
Nd Ns 15592N 1,0 = 15 592 N -> mentre ci risulta 15 279 N.
Td Ts 7700N 1,0 = 7 700 N -> mentre ci risulta 7 695 N.
M3 Ms 11550Nm 1,0 = 11 550 Nm -> mentre ci risulta 11 516 Nm.
Come si vede la 1a combinazione di carico è quella più sfavorevole; i dettagli di calcolo seguenti si riferiscono
ad essa.
dove:
d = distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura tesa;
t = spessore della parete “muraria”;
fvd = fvk/M: resistenza di progetto a taglio.
Nel caso in esame:
distanza dal lembo compresso (d)
Tale distanza (Figura 5.12) è data da:
d
ds ,i, tese A s ,i, tese 3787,50 = 259,83 cm = 2,5983 m.
A s ,i, tese 14,58
dove:
ds,i,tese: distanza dal lembo compresso dell’armatura verticale (concentrare e diffuse) TESA;
As,i,tese = area dell’armatura verticale (concentrare e diffuse) TESA.
110
Nella
Tab. 5.5 si riportano i parametri utili per il calcolo:
Tab. 5.5:Valori per il calcolo di “d”
TIPO ds,i s,i As,i J = ds,ixAs,i
Armatura [cm] [mm] [cm2] [cm3]
C1 -- -- -- --
C2 -- -- -- --
D1 -- -- -- --
D2 -- -- -- --
D3 -- -- -- --
D4 65,00 8 0,503 32,67
D5 80,00 8 0,503 40,21
D6 95,00 8 0,503 47,75
D7 110,00 8 0,503 55,29
D8 125,00 8 0,503 62,83
D9 140,00 8 0,503 70,37
D10 155,00 8 0,503 77,91
D11 170,00 8 0,503 85,45
D12 185,00 8 0,503 92,99
D13 200,00 8 0,503 100,53
D14 215,00 8 0,503 108,07
D15 230,00 8 0,503 115,61
D16 245,00 8 0,503 123,15
D17 260,00 8 0,503 130,69
D18 275,00 8 0,503 138,23
D19 290,00 8 0,503 145,77
D20 305,00 8 0,503 153,31
D21 320,00 8 0,503 160,85
D22 335,00 8 0,503 168,39
D23 350,00 8 0,503 175,93
D24 365,00 8 0,503 183,47
C3 375,00 16 2,011 753,98
C4 380,00 16 2,011 764,04
14,577 3787,50
LEGENDA
TIPO armatura: C = Concentrata; D = Diffusa; Ji: momento statico delle armature;
ds,i: distanza dal lembo compresso delle armature verticali(concentrate/diffuse); Grigio -> armature compresse;
s,i: diametro delle armature verticali (concentrate/diffuse); Arancio -> armature tese.
As,i: area dell’i-esima armatura (concentrate/diffuse).
112
Tab. 5.7: tabella riassuntiva dei parametri per il calcolo di Vt,S
d Asw fyd s Vt,S
[mm] [mm2] [N/mm2] [mm] [N]
2598,3 100,53 391,30 150 408 846
dove:
d = distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura tesa;
t = spessore della parete “muraria”;
fd = resistenza di progetto a compressione della muratura.
Nel caso in esame:
distanza dal lembo compresso (d)
Come visto in precedenza, tale distanza vale: d = 2,5983 m = 259,83 cm = 2 598,3 mm.
113
6 (MU) - Test di Validazione n.6 (Ribaltamento)
Titolo: Verifica a Ribaltamento.
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Verifica_Ribaltamento.EDL.
Dati
- Muro -
Si espone di seguito il procedimento di calcolo adottato per la verifica a ribaltamento su un singolo
muro/facciata avente le seguenti caratteristiche:
Lunghezza (L) = 5,00 m;
Altezza (H) = 3,00 m;
Spessore (t) = 0,30 m;
Materiale = “Muratura a conci di pietra tenera (tufo, ecc.)”;
Peso specifico (mu) = 16000 N/m3;
Peso muro/facciata (W) = 0,30 3,00 5,00 16000 = 72000 N.
Stato Limite
Tr ag/g F0 T*C SS CC ST
[anni] [-] [-] [s] [-] [-] [-] [-] [-]
Stato Limite Operatività 30 0,0528 2,344 0,282 1,000 1,000
Stato Limite Danno 50 0,0694 2,321 0,310 1,000 1,000
1,00 5,00 1,00
Stato Limite Salvaguardia Vita 475 0,1934 2,372 0,368 1,000 1,000
Stato Limite Prevenzione Collasso 975 0,2495 2,432 0,378 1,000 1,000
Legenda:
Tr: periodo di ritorno dell’azione sismica; SS: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
ag/g: accelerazione orizzontale massima del terreno; CC: coefficiente di amplificazione di TC;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in ST: coefficiente di amplificazione topografica;
accelerazione orizzontale; : coefficiente viscoso equivalente;
T*C: periodo di ritorno del tratto a velocità costante dello spettro in : fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di
accelerazione orizzontale; smorzamento viscosi convenzionali diversi dal 5%.
- Modellazione -
Per simulare la “mesh” del muro fatta dal programma il muro viene studiato come somma di 4 tratti (Figura
6.2).
114
t
Tratto 4
H/4
W4 G4
Gx,4
W4 G4
W4
W4
H/4
Tratto 3
W3 G3
Gx,3
W3 G3
W3
H
W3
7H/8
H/4
Tratto 2
W2 G2
W2 G2 Gx,2
5H/8
W2
W2
3H/8
Tratto 1
H/4
W1 G1
W 1 G1 Gx,1
H/8
W1
W1
O O O
Gv,i
H 3 H 5 H 7 H t t t t Facciata 1
o
8 8 8 8 2 2 2 2 Verifica 1
CSSLV 0,92
H t H
o 1 3 5 7 4 o 16 2 t CSSLD 1,25
8 2 8 MEd 107.811
t 0.30m Mstbl 10.781
o 2 H 2 t o = 0,10. 0 0,10
H 3.00m a0,SLV 1,08
a0,SLD 0,79
Quindi:
a*0 0,99
= 0,10. e* 0,735
Dis0 0,00
M* 5.385
X: 0,15
dG
Y: 1,50
U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento -
valore di 0
115
Massa Partecipante (M*)
La massa partecipante è data da:
M*
W G i x ,i
2
.
g W G
2
i x ,i
1 3
2 CSSLD 1,25
W H g 84 336 g
5 7
2 2 2
g MEd 107.811
4 8 Mstbl 10.781
0 0,10
16 W 16 W 16 72000N Ns 2 a0,SLV 1,08
5592 =.
21 g 21 g 21 9,81m / s 2 m a0,SLD 0,79
a*0 0,99
Quindi: e* 0,735
Dis0 0,00
M* = 5 592 Ns2/m. M* 5.385
X: 0,15
dG
Y: 1,50
U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento -
valore di M*
116
Accelerazione spettrale di Attivazione del Meccanismo (a*0)
L’accelerazione spettrale di attivazione del meccanismo è data da: Facciata 1
W
Verifica 1
o CSSLV 0,92
a*o i
. CSSLD 1,25
M* FC
MEd 107.811
Nel caso in esame: Mstbl 10.781
0 0,10
o Wi o g o g 21 0.1 g a0,SLV 1,08
a*o = a0,SLD 0,79
*
M FC *
e 1,35 16 16 1,35
1,35 a*0 0,99
21 e* 0,735
= 0,954 m/s2. Dis0 0,00
M* 5.385
Quindi: X: 0,15
dG
Y: 1,50
a*o = 0,954 m/s2. U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento -
valore di a*0
a0,S LV max a0,1,S LV ; a0,2,S LV , con:
Tab. 6.4: accelerazione di picco della domanda sismica (a0) allo SLV
S (eS LV) ( T1 ) (Z)
a0 ,2,S LV
q
con:
S (eS LV) ( T1 ) = spettro elastico calcolato per il periodo T1 (con i
a g (PV R) S
a 0 ,1,S LV parametri dello SLV);
q (Z) = è il primo modo di vibrazione nella direzione considerata,
con: normalizzato ad uno in sommità all’edificio; in assenza di
a g (PVR ) a g (SLV ) = accelerazione allo SLV (NTC § 3.2); valutazioni più accurate può essere assunto pari a Z/H, con:
H = altezza della struttura rispetto alle fondazioni;
S S (SSLV ) S T = definito al § 3.2.3.2.1 delle NTC; Z = ZG,i = quota, rispetto alla fondazione, del baricentro
q = fattore di struttura (assunto pari a 2). delle masse dei tratti in cui si possono formare le
cerniere.
= coefficiente di partecipazione modale -> in assenza di
valutazioni più accurate può essere assunto pari a 3N/(2N+1)
(N numero di piani dell’edificio).
q = fattore di struttura (assunto pari a 2).
Essendo:
117
Tab. 6.5: periodi allo SLV
a (gSLV ) S
0,1934 9,81 1 1 S (eS LV) ( T1 ) (Z) 4,310 0,5 1
a 0 ,1,SLV a0,2,S LV
q 2 q 2
2
a0,1,SLV = 0,949 m/s2 a0,2,SLV = 1,078 m/s
Facciata 1
Verifica 1
CSSLV 0,92
CSSLD 1,25
MEd 107.811
Mstbl 10.781
0 0,10
a0,SLV 1,08
a0,SLD 0,79
a*0 0,99
e* 0,735
Dis0 0,00
M* 5.385
X: 0,15
dG
Y: 1,50
U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento - valore di a0,SLV
a0,S LD max a 0,1,S LD ; a0,2,S LD , con:
118
Tab. 6.7: accelerazione di picco della domanda sismica (a0) allo SLD
Essendo:
Tab. 6.8: Periodi allo SLD
S (eS LD) ( T1 ) a(gS LD) S F0(S LD) 0,0694 g 1 1 2,321 1,580 m/s2.
Z 1,50m
(Z ) = 0,50;
H 3,00m
3N 3 1
= 1,00.
2 N 1 2 1 1
Quindi:
Tab. 6.9: Valori dell’accelerazione di picco della domanda sismica (a0) allo SLD
a0,1,S LD a(gS LD) S 0,0694 9,81 1 1 a0,2,S LD S (eS LD) ( T1 ) (Z) 1,580 0,5 1
a0,1,SLD = 0,681 m/s2 a0,2,SLD = 0,790 m/s2
Facciata 1
Verifica 1
CSSLV 0,92
CSSLD 1,25
MEd 107.811
Mstbl 10.781
0 0,10
a0,SLV 1,08
a0,SLD 0,79
a*0 0,99
e* 0,735
Dis0 0,00
M* 5.385
X: 0,15
dG
Y: 1,50
U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento - valore di a0,SLD
119
Coefficiente di Sicurezza allo SLV (CSSLV)
Il coefficiente di sicurezza allo SLU è dato da: Facciata 1
Verifica 1
a *0 CSSLV 0,92
CS SLV .
a 0,SLV CSSLD 1,25
MEd 107.811
Mstbl 10.781
Nel caso in esame, considerando il valore max della Tab. 6.6: 0 0,10
a*0 0,954 m / s 2 a0,SLV 1,08
CSS LV = 0,89. a0,SLD 0,79
a 0 ,S LV 1,078m / s 2
a*0 0,99
Quindi: e* 0,735
Dis0 0,00
CSSLV = 0,89. M* 5.385
X: 0,15
dG
Y: 1,50
U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento -
valore di CSSLV
120
Facciata 1
Verifica 1
CSSLV 0,92
CSSLD 1,25
MEd 107.811
Mstbl 10.781
0 0,10
a0,SLV 1,08
a0,SLD 0,79
a*0 0,99
e* 0,735
Dis0 0,00
M* 5.385
X: 0,15
dG
Y: 1,50
U 6
U 0,15
Verifica NON soddisfatta
Risultati EdiLus della Verifica a Ribaltamento -
valore di U
121
7 (MU) - Test di Validazione n.7 (Spanciamento ed azioni sulle catene)
Titolo: Verifica a SPANCIAMENTO
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Validazione_spnc.EDL.
Si espone di seguito il procedimento di calcolo adottato per la verifica “LOCALE” a SPANCIAMENTO della
facciata individuata nella Figura 7.1 e Figura 7.2.
Dati
- Facciata -
La facciata in esame interessa due Piani/Livelli è presenta le caratteristiche riportate nella Tab. 7.1:
Tab. 7.1: caratteristiche facciata
Hm tm mur Zcatene LFac
Piano/Livello
[m] [m] [N/m3] [m] [m]
Piano I 3,00 0,40 16 000 2,40 1,00
Piano II 3,00 0,40 16 000 5,00 1,00
Legenda:
Hm: altezza del muro presente al piano i-esimo; Zcatene: quota, rispetto alle fondazioni, delle catene;
tm: spessore del muro presente al piano i-esimo; LFac: larghezza della striscia di facciata (N.B. 7.1).
mur: peso specifico della muratura presente al piano;
- Solai -
La facciata ai vari piani/livelli, è caricata ( direttamente) dai solai aventi le caratteristiche riportate nella Tab.
7.2:
Tab. 7.2: caratteristiche solai
Lsol QPerm QPNS QVar QNeve Amm
Piano/Livello
[m] [N/m2] [N/m2] [N/m2] [N/m2] [SI/NO]
Piano I 4,90 2 800 2 360 2 000 0 NO
Piano II 4,90 2 800 2 360 2 000 0 NO
Legenda:
Lsol: lunghezza del solaio (interno-interno muri) all’i-esimo piano; QVar: aliquota dei carichi Variabili all’i-esimo piano;
QPerm: aliquota dei carichi Permanenti all’i-esimo piano; QNeve: aliquota del carico da Neve all’i-esimo piano;
QPNS: aliquota dei carichi Permanenti NON Strutturali all’i-esimo Amm: indica solaio ammorsato (SI) o NON ammorsato (NO).
piano;
122
- Parametri Sismici -
I parametri utilizzati nel calcolo sono:
Tab. 7.3: parametri Edificio
Classe Vita Nominale Periodo di Riferimento Tipo Terreno
[-] [anni] [anni] [-]
2 50 50 C
Stato Limite
Tr ag/g F0 T*C SS CC ST
[anni] [-] [-] [s] [-] [-] [-] [-] [-]
Stato Limite Operatività 30 0,0528 2,344 0,280 1,500 1,602
Stato Limite Danno 50 0,0694 2,321 0,309 1,500 1,551
1,00 5,00 1,00
Stato Limite Salvaguardia Vita 475 0,1934 2,372 0,402 1,425 1,465
Stato Limite Prevenzione Collasso 975 0,2495 2,432 0,423 1,336 1,452
Legenda:
Tr: periodo di ritorno dell’azione sismica; SS: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
ag/g: accelerazione orizzontale massima del terreno; CC: coefficiente di amplificazione di TC;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in ST: coefficiente di amplificazione topografica;
accelerazione orizzontale; : coefficiente viscoso equivalente;
T*C: periodo di ritorno del tratto a velocità costante dello spettro in : fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di
accelerazione orizzontale; smorzamento viscosi convenzionali diversi dal 5%.
Schema di Calcolo
Nella verifica a spanciamento (rottura interna) si ipotizza la formazione, ad una data quota, di una cerniera
orizzontale e si calcola l'accelerazione orizzontale (a*0) che attiva il meccanismo.
La cerniera può formarsi, tra due vincoli, ad una quota indefinita, per cui occorre procedere per tentativi.
Nel caso in esame, non essendo i solai ammorsati (carrelli ad asse verticale nei punti C ed E - Figura 7.3), i
vincoli sono rappresentati dalle catene ( incastri nei punti B ed D - Figura 7.3), e lo schema di calcolo esaminato
è quello riportato nella figura 7.4.
Praticamente, si individuano due tratti della muratura ( Tratto I = A-B e Tratto II = B-D - Figura 7.3) in cui è
possibile il formarsi del meccanismo (formazione di cerniere).
N.B. 7.1
I calcoli sono riferiti a una larghezza (striscia) unitaria in senso ortogonale al foglio - (Figura 7.2).
123
6,00 Psup,IV
E
solaio NON ammorsato
Sub IV (D-E)
Gs,IV
5,00 Psup,III D
CD
catena
CII,4
CII,2
GII
3,00 Psup,II
C
CC
6,00
solaio NON ammorsato
Sub II (B-C)
5,50
Gs,II
2,40 Psup,I B
5,00
CB B
catena
4,00
C4
3,33
C3 3,00
Tratto I (A-B)
2,70
Sub I (A-B)
GI = Gs,I
2,40
C2
1,20
1,20
C1
0,00 A
CA
t
ZG,i dGS,i dPi
Figura 7.3: schema di calcolo della facciata
Carichi
Con riferimento alla Figura 7.3, procedendo dal basso verso l'alto, lo schema di calcolo può essere suddiviso nei
quattro “Sub Tratti” che presentano i carichi riportati nelle successive tabelle:
Legenda:
hm,sub: altezza muro del Sub Tratto i-esimo; mur: peso specifico muratura del Sub Tratto i-esimo;
tm,sub: spessore muro del Sub Tratto i-esimo; Psub,i: peso del muro del Sub Tratto i-esimo.
LFac: larghezza della striscia di facciata;
124
- Solai -
I solai ai vari livelli determinano, sulla facciata, i seguenti carichi:
Tab. 7.7: carichi dei solai
L sol L t L t
Piano/ qP erm L F ac QP erm qP N S sol m L F ac Q P N S q V ar sol m L F ac Q V ar Psol,i
Livello 2 2 2 2 2
[N]
[N] [N] [N]
4,90 4,90 0,40 4,90 0,40
I 1,00 2800 = 6 860 2 2 1,00 2360 = 6 254 2 2 1,00 2000 = 5 300 18 414
2
4,90 4,90 0,40 4,90 0,40
II 1,00 2800 = 6 860 1,00 2360 = 6 254 1,00 2000 = 5 300 18 414
2 2 2 2 2
Legenda:
qPerm: aliquota dei carichi Permanenti; qVar: aliquota dei carichi Variabili;
qPNS: aliquota dei carichi Permanenti Non Strutturali; Psol,i: risultante carichi solaio all’i-esimo piano/livello.
Legenda:
Psub,i: peso del muro del Sub Tratto i-esimo;
Psol,i: risultante carichi solaio all’i-esimo piano;
PSup,i: carico complessivo in TESTA al Sub Tratto i-esimo (comprensivo anche dei carichi dei Sub Tratti superiori).
125
Tratto II - (B-
Sub
C2
II
3,00 Psup,II
C
GII
Psup,II solaio NON ammorsato
3,00 C
h1ICC
I .
solaio NON ammorsato 2,40
I
Psup,I
Psup,I
8
B
hI2
Sub II (B-C)
7 I7-8,X=0
Gs,II catena
B
spostamenti orizzontali
2,40 Psup,I I
CB B P2
I
blocco 2
G2 G2,Y
I
catena P2
I I
h
I
G2,X
I
=IxhI2/2
G2,X
I 2
5
C4
I
6
Ci
I
3 3-4,X
I
=5-6,X
I
=xh1I
4
C3
I
Tratto I (A-B)
spostamenti orizzontali
Sub I (A-B)
GI = Gs,I
I
P1
blocco 1
P1
I
G1I G1,Y
I
h1
I
G1,X
I
=xh1I /2
G1,X
I
C2
I
0,00 A
2
C1
I
1
1-2,X
I
=0
t
2-3,Y=xt spostamenti verticali
I
1-4,Y=0
I
0,00 A G1,Y
I
=xt/2
= +Ixt
I I
blocco 1
CA I 5-8,Y 2-3,Y
= +
I
G2,Y Ixt/2
I
2-3,Y blocco 2
B,Y=G2,Y
I
t
Figura 7.4: formazione cerniere Tratto I Figura 7.5: generico cinematismo lungo il Tratto I
- Spostamenti -
Gli spostamenti subiti dai punti (più significativi) dei blocchi a causa della rotazione impressa () sono (Figura
7.5):
I2 3, Y t spostamento lungo Y (verticale) lato 2-3 del blocco 1 = spostamento lato 6-7 del blocco 2
h1I
IG1, X spostamento lungo X (orizzontale) del baricentro del blocco 1
2
t
IG1, Y spostamento lungo Y (verticale) del baricentro del blocco 1
2
hI2
IG2, X I spostamento lungo X (orizzontale) del baricentro del blocco 2
2
t
IG2, Y I2 3, Y I spostamento lungo Y (verticale) del baricentro del blocco 2
2
B , Y IG2, Y spostamento lungo Y (verticale) della forza (Psup,I) in testa al Tratto I
Ipotizzando la formazione, tra i vincoli A e B (Tratto I), di 4 cerniere (CI1- CI2- CI3- CI4) si ha:
Tab. 7.9: spostamenti cinematismi Tratto I
Blocco inf. Blocco sup.
Dis0 h 1I h I2 t I
2-3,Y
G1,X
G1,Y
G2,X G2,Y B,Y
Tratto cerniera
[m] [m] [m] [m] [-] [-] [m] [m] [m] [m] [m] [m]
CA 0,00 0,00 2,40 0,40 1,00 0,00 0,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CI1 0,48 0,48 1,92 0,40 1,00 0,25 0,40 0,24 0,20 0,24 0,45 0,45
CI2 0,96 0,96 1,44 0,40 1,00 0,67 0,40 0,48 0,20 0,48 0,53 0,53
I
CI3 1,44 1,44 0,96 0,40 1,00 1,50 0,40 0,72 0,20 0,72 0,70 0,70
CI4 1,92 1,92 0,48 0,40 1,00 4,00 0,40 0,96 0,20 0,96 1,20 1,20
CB 2,40 2,40 0,00 0,40 1,00 0,00 0,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); I2-3,Y: spostamento lungo Y lato 2-3 blocco 1;
hI1: altezza del blocco (1) sotto l’i-esima cerniera; G1,X: spostamento lungo X baricentro blocco 1;
126
hI2: altezza del blocco (2) sopra l’i-esima cerniera; G1,Y: spostamento lungo Y baricentro blocco 1;
t: spessori blocchi Tratto I; G2,X: spostamento lungo X baricentro blocco 2;
: rotazione virtuale blocco 1; G2,Y: spostamento lungo Y baricentro blocco 2;
: rotazione subita dal blocco 2 in seguito alla rotazione ; B,Y: spostamento lungo Y del punto di applicazione della forza Psup,I.
- Moltiplicatore di Collasso -
Applicando il PRINCIPIO dei LAVORI VIRTUALI si ha:
Lrib+ Lstab = 0,
dove:
Lrib: lavoro delle forze RIBALTANTI, dato da:
hI
hI
L rib 0 P1I IG1,X 0 P2I IG2,X 0 P1I IG1,X P2I IG2,X 0 P1I 1 P2I I 2 0 L*rib ,
2 2
con:
0: moltiplicatore di collasso(per la cerniera i-esima);
P1I mur t h1I L F ac : peso del blocco (1) sotto la cerniera i-esima;
P2I mur t h I2 L Fac : peso del blocco (2) sopra la cerniera i-esima;
G1,X: spostamento lungo X del baricentro del blocco 1 (per la cerniera i-esima -Tab. 7.9);
G2,X: spostamento lungo X del baricentro del blocco 2 (per la cerniera i-esima-Tab. 7.9).
t
L stab,1 Psup,I B ,Y Psup,I IG2,Y Psup,I I23,Y I ;
2
con:
Psup,I: risultante dei carichi verticali che agiscono in testa al Tratto I (Tab. 7.8);
B,Y: spostamento lungo Y del punto di applicazione della forza Psup,I (per la cerniera i-esima -Tab. 7.9);
G2,Y: spostamento lungo Y del baricentro del blocco 2 (per la cerniera i-esima -Tab. 7.9).
Lstab,2: lavoro delle forze interne (lavoro dei “tronchi rigidi” di muratura che fanno parte del Tratto I), dato
da:
hI t
L stab2 P1I IG1,Y P2I IG2,Y P1I I P2I I23,Y I ;
2 2
con:
P1I mur t h1I L F ac : peso del blocco (1) sotto la cerniera i-esima;
P2I mur t h I2 L Fac : peso del blocco (2) sopra la cerniera i-esima;
G1,Y: spostamento lungo Y del baricentro del blocco 1 (per la cerniera i-esima -Tab. 7.9);
G2,Y: spostamento lungo Y del baricentro del blocco 2 (per la cerniera i-esima -Tab. 7.9).
t hI t
L stab L stab,1 L stab,2 Psup,I I23,Y I P1I 1 P2I I23,Y I .
2 2 2
127
I t I h1I t
P
sup,I 2 3 , Y I P
1 P2I I23,Y I
2 2 2 L stab
0 * .
I I
h1 h2
I
L rib
P1 P2 I
I
2 2
Con riferimento alla Tab. 7.8 e Tab. 7.9, per il caso in esame nelle successive tabelle si riportano,
rispettivamente, i valori di L*rib, Lstab,1 e Lstab,2:
Tab. 7.10: calcolo L*rib per il Tratto I
Dis0 PI 1 PI 2 G1,X G2,X L*rib
Tratto cerniera
[m] [N] [N] [m] [m] [Nm]
CA 0,00 0 15 360 0,00 0,00 0
CI1 0,48 3 072 12288 0,24 0,24 3 686
CI2 0,96 6 144 9 216 0,48 0,48 7 373
I
CI3 1,44 9 216 6 144 0,72 0,72 11 059
CI4 1,92 12288 3 072 0,96 0,96 14 746
CB 2,40 15 360 0 0,00 0,00 0
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); G1,X: spostamento lungo X baricentro blocco 1;
PI1: peso del blocco (1) sotto la cerniera i-esima; G2,X: spostamento lungo X baricentro blocco 2;
PI2: peso del blocco (2) sopra la cerniera i-esima; L*rib: lavoro delle forze ribaltanti (a meno di o).
Tab. 7.11: calcolo Lstab,1 per il Tratto I
Dis0 Psup,I B,Y Lstab,1
Tratto cerniera
[m] [N] [m] [Nm]
CA 0,00 0,00 0
CI1 0,48 0,45 26 941
CI2 0,96 0,53 31 930
I 59 868
CI3 1,44 0,70 41 908
CI4 1,92 1,20 71 842
CB 2,40 0,00 0
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); B,Y: spostamento lungo Y del punto di applicazione della forza Psup,I;
Psup,I: risultante dei carichi verticali che agiscono in testa al Lstab,1: I contributo delle forze stabilizzanti.
Tratto I;
Tab. 7.12: calcolo Lstab,2 per il Tratto I
Dis0 PI 1 PI 2 G1,Y G2,Y Lstab,2
Tratto cerniera
[m] [N] [N] [m] [m] [Nm]
CA 0,00 0 15 360 0,00 0,00 0
CI1 0,48 3 072 12288 0,20 0,45 6 144
CI2 0,96 6 144 9 216 0,20 0,53 6 144
I
CI3 1,44 9 216 6 144 0,20 0,70 6 144
CI4 1,92 12288 3 072 0,20 1,20 6 144
CB 2,40 15 360 0 0,00 0,00 0
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); G1,Y: spostamento lungo Y baricentro blocco 1;
PI1: peso del blocco (1) sotto la cerniera i-esima; G2,Y: spostamento lungo Y baricentro blocco 2;
PI2: peso del blocco (2) sopra la cerniera i-esima; Lstab,2: II contributo delle forze stabilizzanti.
a0,S LV max a0,1,S LV ; a0,2,S LV , con:
Tab. 7.14: accelerazione di picco della domanda sismica (a0) allo SLV
N.B. 7.2
Per il caso in esame, la quota del baricentro del Tratto I è pari a:
d Gs ,I Psub ,I
Z G,I d Gs ,I = 1,20 m.
Psub ,I
dove:
dGs,I: distanza dalle fondazioni del baricentro geometrico del SUB TRATTOI (Figura 7.3);
Psub,I: peso del tratto di muro del SUB TRATTOI (Tab. 7.6).
Il valore di T1, essendo il calcolo con analisi dinamica, viene determinato con riferimento ai modi di vibrazione
che eccitano la maggiore massa nella direzione ortogonale alla facciata.
Nel caso in esame la facciata è parallela all'asse X, per cui il periodo (T1) da prendere in considerazione è 0,095
s [direzione Y -> 2° modo di vibrazione (moto che eccita la maggiore massa lungo Y) - Figura 7.6].
129
Nella Tab. 7.15 vengono riportati i valori dei periodi TB, TC e TD - allo SLV:
Tab. 7.15: periodi allo SLV
a0,S LD max a0,1,S LD ; a0,2,S LD , con:
Tab. 7.17: accelerazione di picco della domanda sismica (a0) allo SLD
Nella Tab. 7.18 vengono riportati i valori dei periodi TB, TC e TD allo SLD:
130
Tab. 7.18: periodi allo SLD
131
P1I mur t h1I L F ac : peso del blocco (1) sotto la cerniera i-esima;
P2I mur t h I2 L Fac : peso del blocco (2) sopra la cerniera i-esima.
Nel caso in esame:
Tab. 7.20: valutazione delle forze peso (Pi) - Tratto I
Dis0 hI1 hI2 t mur LFac PI1 PI2
cerniera
[m] [m] [m] [m] [N/m3] [m] [N] [N]
CA 0,00 0,00 2,40 0 15.360
CI1 0,48 0,48 1,92 3 072 12 288
CI2 0,96 0,96 1,44 6 144 9 216
0,40 16 000 1,00
CI3 1,44 1,44 0,96 9 216 6 144
CI4 1,92 1,92 0,48 12 288 3 072
CB 2,40 2,40 0,00 15 360 0
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); LFac: larghezza della striscia di facciata;
hI1: altezza del blocco (1) sotto l’i-esima cerniera; mur: peso specifico muratura;
hI2: altezza del blocco (2) sopra l’i-esima cerniera; PI1: peso del blocco (1) sotto l’i-esima cerniera;
t: spessore muro nel tratto in esame; PI2: peso del blocco (2) sopra l’i-esima cerniera.
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); : rotazione subita dal blocco 2 in seguito alla rotazione ;
hI1: altezza del blocco (1) sotto l’i-esima cerniera; IG1,X: spostamento lungo X del baricentro del blocco 1;
hI2: altezza del blocco (2) sopra l’i-esima cerniera; IG2,X: spostamento lungo X del baricentro del blocco 2.
: rotazione virtuale blocco 1;
M
g P1 2X ,1 P2 2X ,2 g P
1
I
G1,X
2
P2 IG2,X
2
.
132
Tab. 7.22: massa partecipante (M*) - Tratto I
Dis0 PI 1 PI 2 IG1,X IG2,X (PiX,i)2 PiX,i g M*
cerniera
[m] [N] [N] [m] [m] [N2m2] [Nm2] [m/s2] [Ns2/m]
CA 0,00 0 15.360 0,00 0,00 0 0 0
CI1 0,48 3 072 12 288 0,24 0,24 13 589 545 885 1 566
CI2 0,96 6 144 9 216 0,48 0,48 54 358 180 3 539 1 566
9,81
CI3 1,44 9 216 6 144 0,72 0,72 122 305 905 7 963 1 566
CI4 1,92 12 288 3 072 0,96 0,96 217 432 719 14 156 1 566
CB 2,40 15 360 0 0,00 0,00 0 0 0
Legenda:
Dis0: distanza dalla base della cerniera i-esima (CIi); IG2,X: spostamento lungo X del baricentro del blocco 2;
PI1: peso del blocco (1) sotto l’i-esima cerniera; g: accelerazione di gravità;
PI2: peso del blocco (2) sopra l’i-esima cerniera; M*: massa partecipante.
G1,X: spostamento lungo X del baricentro del blocco 1;
- Verifica -
a *0 (I)
A questo punto essendo CS , per il tratto in esame risulta:
a 0 (I)
133
-- Stato limite di salvaguardia della vita (SLV) --
Tab. 7.25: verifica Tratto I - SLV
Dis0 a0(I) a*0(I) CSSLV
Tratto cerniera
[m] [m/s2] [m/s2] [-]
CA 0,00 0,00 0,00 0,00
CI1 0,48 1,35 88,04 65,13
CI2 0,96 1,35 50,66 37,48
I
CI3 1,44 1,35 42,62 31,53
CI4 1,92 1,35 51,88 38,38
CB 2,40 0,00 0,00 0,00
134
Azioni sulle Catene
Lo sforzo nelle catene viene calcolato facendo riferimento ad uno schema statico di trave doppiamente
appoggiata sottoposta all’azione di una forza concentrata applicata tra gli estremi della trave.
Il suddetto schema statico viene applicato ai vari tratti in cui è possibile la formazioni di cerniere.
Nel caso in esame, andremo a studiare gli schemi statici riportati nella successiva Figura 7.7.
6,00 E
solaio NON ammorsato
5,00 D D
RD,X
catena
schema statico 2
Tratto II - (B-D)
F0,II F0,II
GII
3,00 C
solaio NON ammorsato
2,40 B B B
5,00
RB,X,I RB,X,II
catena
schema statico 1
3,33
Tratto I (A-B)
F0,I F0,I
2,40
GI = Gs,I
1,20
0,00 A A
RA,X
t
Figura 7.7: schemi statici nei Tratti di studio
135
- Tratto I (A-B) -
Sul Tratto I le forze “movimentabili” (Pmov,I) sono date da:
Pmov,I= Psub,1= 15 360 N.
L'azione orizzontale (F0,I), applicata nel baricentro del tratto (ZG,I - Figura 7.7), che sollecita lo schema statico è
data da:
F0,I Pmov,I a0 (I) 15360 1,35 = 20 759 N (per a0(I) vedi Tab. 7.16).
F0 ,I
Z
B Z G ,I
F0 ,I
Z G ,I ZA
Z B Z A Z B Z A
con:
ZG,I = 1,2 m -> distanza dalle fondazioni del baricentro del Tratto I;
ZA = 0,0 m -> distanza dalle fondazioni del vincolo presente nel punto A (vincolo inferiore);
ZB = 2,4 m -> distanza dalle fondazioni del vincolo presente nel punto B (vincolo superiore - catena inferiore);
risulta:
Tab. 7.30: calcolo reazioni vincolari dello schema statico del Tratto I
RA,X RB,X
[N] [N]
20759
2,4 1,2
= 10 379 20759
1,2 0
= 10 379
2,4 0 2,4 0
N.B. 7.3
Le reazioni delle catene si ottengono dallo schema di trave appoggiata-appoggiata di lunghezza L (= LAB) con forza concentrata (F) in un
punto qualsiasi della trave (“a” dall’estremo A -“b” dall’estremo B):
F
A B
a b
LAB
RA RB
F b Fa
RA RB
LAB LAB
- Tratto II (B-D) -
Sul Tratto II le forze “movimentabili” (Pmov,II) sono date da:
Pmov,I= Psub,II + Psub,III + Psol,I= (3 840 + 12 800 + 18 414) N = 35054 N.
L'azione orizzontale (F0,II), applicata nel baricentro del tratto (ZG,II - Figura 7.7), che sollecita lo schema statico
è data da:
F0, II Pmov, II a0 (II ) 35054 1,55 = 54 487 N (a0(II) preso da EdiLus -> a0,SLV).
136
Tab. 7.31: reazioni vincolari dello schema statico del Tratto II
RB,X,II RD,X
F0 ,II
Z
D Z G ,II
F0 ,II
Z G ,II ZB
Z D Z B Z D Z B
con:
ZG,II = 3,33 m -> distanza dalle fondazioni del baricentro del Tratto II;
ZB = 2,4 m -> distanza dalle fondazioni del vincolo presente nel punto B (vincolo inferiore - catena più bassa);
ZD = 5,0 m -> distanza dalle fondazioni del vincolo presente nel punto D (vincolo superiore - catena più alta);
risulta:
Tab. 7.32: calcolo reazioni vincolari dello schema statico del Tratto II
RB,X,II RD,X
[N] [N]
54487
5,0 3,33
= 34 949 54487
3,33 2,4
= 19 537
5,0 2,4 5,0 2,4
Nella Tab. 7.34 vengono riportate le azioni sulle catene calcolate in EdiLus.
Tab. 7.34: azioni sulle CATENE da EDILUS
Catena Inferiore (Catena 1) Catena Superiore (Catena 2)
Verifica a Taglio capochiave
Piano Terra
Nodo iniziale Piano Primo
CS 0,76 Nodo iniziale
VEd 45.378 CS 1,61
VR 34.677 VEd 19.565
Verifica a Taglio NON soddisfatta VR 31.549
Nodo finale Nodo finale
CS 0,76 CS 1,61
VEd 45.378 VEd 19.565
VR 34.700 VR 31.541
Verifica a Taglio NON soddisfatta
Verifica a Punzonamento capochiave
Piano Terra Piano Primo
Nodo iniziale Nodo iniziale
CS 1,32 CS 3,07
VEd 45.378 VEd 19.565
VR 60.000 VR 60.000
Nodo finale Nodo finale
CS 1,32 CS 3,07
VEd 45.378 VEd 19.565
VR 60.000 VR 60.000
137
8 (MU) - Test di Validazione n.8 (Verifiche Capochiave e Catena)
Titolo: Verifica a Taglio e Punzonamento Catene.
Il file di EdiLus (MU) è: MU_(1-2)-Catena_su_MU.EDL.
Di seguito si illustrano le procedure delle verifiche a Taglio e Punzonamento delle catene (tramite
capochiave) sulla muratura nel caso di capochiave rettangolare e circolare.
Caso 1: Capochiave RETTANGOLARE
Consideriamo lo schema (Figura 8.1) avente le seguenti
caratteristiche:
Muratura “Muratura a conci di pietra tenera” con:
Resistenza caratteristica a trazione (ftk) = 0,100
N/mm2;
Resistenza caratteristica a taglio senza compressione
(fvko) = 0,100 N/mm2;
Spessore (t) = 30 cm;
Tipo Situazione = “di Fatto”;
Coefficiente parziale di sicurezza (m) = 2,0.
Capochiave rettangolare con dimensioni:
Base (b) = 400 mm = 40 cm;
Altezza (h) = 200 mm = 20 cm.
Catena: Figura 8.1: vista - “Editor 3D”
- Resistenza a PUNZONAMENTO -
Vediamo come garantire il “tiro” per trazione (rottura sulle isostatiche di trazione).
Muro
fctd
fctd
fctd
fctd
h/2+t
fctd
45°
fctd
F
catena
fctd
fctd
fctd
fctd
fctd
fctd
t
Figura 8.2: capochiave rettangolare Figura 8.3: meccanismo resistente a punzonamento
Con riferimento allo schema riportato nella Figura 8.2 e Figura 8.3 si procede a:
138
1. individuare la superficie di rottura e calcolare la superficie di rottura laterale (AL).
La superficie di rottura è tronco piramidale, per cui la superficie laterale di rottura è pari a:
A L 2 2 t b t h t 2 2 t b h 2 t ;
dove:
t = spessore muro = 30 cm;
b = larghezza capochiave = 40 cm;
h = altezza capochiave = 20 cm.
Quindi, nel caso in esame:
4. verifica: occorre verificare che l’azione (F = Ts) proveniente dalla catena sia minore o uguale della
resistenza (FT,max = Tr) della muratura.
F FT ,max (Ts≤ Tr).
- Resistenza a TAGLIO -
Vediamo ora come garantire il “tiro” per coesione ed attrito (la forza resistente si sviluppa per la
concomitanza di queste due azioni).
139
Muro Muro
(in sezione)
capochiave e relativa
superficie di rottura
(vista in prospetto)
h/2
rd rd rd rd rd
F
h/2
F
h
catena catena
rd rd rd rd rd
b
t t
Figura 8.4: capochiave rettangolare Figura 8.5: meccanismo resistente a taglio
Con riferimento allo schema riportato nella Figura 8.4 e Figura 8.5 si procede a:
1. individuare la superficie di rottura e calcolare la superficie di rottura laterale.
La superficie di rottura è il parallelepipedo con base il capochiave ( rettangolare - b∙h) ed altezza lo spessore del
muro (t).Per cui la superficie laterale di rottura è pari a:
AL , 2 t (b h) ;
dove:
t = spessore muro = 30 cm;
b = larghezza capochiave = 40 cm;
h = altezza capochiave = 20 cm.
Nel caso in esame:
AL , 2 t b h 2 30 40 20 60 60 = 3600 cm2 = 360 000 mm2.
Tab. 8.3: calcolo di AL,
t b h AL,
[mm] [mm] [mm] [mm2]
300 400 200 360 000
N.B. 8.1
La n (tensione normale alla superficie di punzonamento) viene calcolata come media della tensione normale esistente sulla superficie di
punzonamento, ricavandola direttamente dalle shell interessate dalla superficie di rottura (fornita direttamente dal solutore - di difficile
giustificazione numerica).
140
Nel caso in esame: VERIFICHE A TAGLIO PER
CAPOCHIAVE
f v ko
0,4 n Piano Terra
fv k FC Nodo iniziale
F ,max A L , f v d A L , A L , =
m m CS 8,45
VEd 1.784
0,100 VR 15.075
0,4 0
1,2 Nodo finale
360000 = 15 000 N. CS 8,45
2,0
VEd 1.784
VR 15.075
Quindi, trascurando il contributo della n (N.B. 8.2), risulta:
risultato EdiLus
Tr = 15 000 N.
Tab. 8.4: calcolo di F,max
AL, fvko n m FC F,max
[mm2] [N/mm2] [N/mm2] [-] [-] [N]
360000 0,100 0 2,0 1,20 15 000
N.B. 8.2
Nel caso in esame il valore della n è pari a 0,00104 N/mm2(valore trascurabile), per cui:
fvko 0,100
0,4 n 0,4 0,00104
fvk FC 1,2
F ,max AL , fvd AL , A L , 360000 = 15 075 N.
m m 2,0
In presenza di solai e/o altri muri al disopra, il valore della n non sarebbe stato trascurabile (nel programma la n viene SEMPRE
considerata).
3. verifica: occorre verificare che l’azione (F = Ts) proveniente dalla catena sia minore o uguale della
resistenza (F,max = Tr) della muratura.
F FT ,max (Ts≤ Tr).
141
Caso 2: Capochiave CIRCOLARE
Consideriamo lo schema (Figura 8.6) avente le seguenti
caratteristiche:
fctd
fctd
fctd
fctd
h/2+t
fctd
45°
fctd
F
catena
fctd
fctd
fctd
fctd
fctd
fctd
t
Figura 8.7: capochiave circolare Figura 8.8: meccanismo resistente a punzonamento
Con riferimento allo schema riportato nella Figura 8.7 e Figura 8.8 si procede a:
1. individuare la superficie di rottura e calcolare la superficie di rottura laterale (AL).
La superficie di rottura è tronco conica, per cui la superficie laterale di rottura è pari a:
AL 2 t 2 r t ;
dove:
t = spessore muro = 30 cm;
r = raggio capochiave = 20 cm.
Nel caso in esame:
142
2. calcolare la forza di rottura/resistente (FT).
f tk
FT A L .
m FC
4. verifica: occorre verificare che l’azione (F = Ts) proveniente dalla catena sia minore o uguale della
resistenza (FT,max = Tr) della muratura.
F FT ,max (Ts≤ Tr).
- Resistenza a TAGLIO -
Vediamo ora il “tiro” per coesione ed attrito (la forza resistente si sviluppa per la concomitanza di queste due
azioni).
143
Muro Muro
(in sezione)
capochiave e relativa
superficie di rottura
(vista in prospetto)
h/2
rd rd rd rd rd
F F
r
r
d
catena catena
rd rd rd rd rd
t t
Figura 8.9: capochiave circolare Figura 8.10: meccanismo resistente a taglio
Con riferimento allo schema riportato nella Figura 8.9 e Figura 8.10 si procede a:
1. individuare la superficie di rottura e calcolare la superficie di rottura laterale.
La superficie di rottura è il cilindro con base il capochiave ( circolare - di raggio r) ed altezza lo spessore del
muro (t).
AL , 2 r t ;
dove:
t = spessore muro = 30 cm;
r = raggio capochiave = 20 cm.
Nel caso in esame:
AL , 2 r t 2 20 30 120 = 3769,91 cm2 = 376 991 mm2.
Tab. 8.7: calcolo di AL,
t r AL,
[mm] [mm] [mm2]
300 200 376 991
N.B. 8.3
La n (tensione normale alla superficie di punzonamento) viene calcolata come media della tensione normale esistente sulla superficie di
punzonamento, ricavandola direttamente dalle shell interessate dalla superficie di rottura (fornita direttamente dal solutore - di difficile
giustificazione numerica).
144
Nel caso in esame: VERIFICHE A TAGLIO PER CAPOCHIAVE
Piano Terra
f v ko
0,4 n Nodo iniziale
fv k FC CS 8,84
F ,max A L , f v d A L , A L , =
m m VEd 1.784
VR 15.766
0,100 Nodo finale
0,4 0
1,2 CS 8,84
376991 = 15 708 N. VEd 1.784
2,0
VR 15.766
Quindi, trascurando il contributo della n (N.B. 8.4), risulta:
risultato EdiLus
Tr = 15 708 N.
Tab. 8.8: calcolo di F,max
AL, fvko n m F,max
[mm2] [N/mm2] [N/mm2] [-] [N]
376991 0,100 0 2,0 15708
N.B. 8.4
Nel caso in esame il valore della n è pari a 0,00077 N/mm2 (valore trascurabile), per cui:
fvko 0,100
0,4 n 0,4 0,00077
fvk FC 1,2
F ,max AL , fvd AL , A L , 376991 = 15766 N.
m FC m 2,0
In presenza di solai e/o altri muri al disopra, il valore della n non sarebbe stato trascurabile (nel programma la n viene SEMPRE
considerata).
3. verifica: occorre verificare che l’azione (F) proveniente dalla catena sia minore o uguale della resistenza
(F,max) della muratura.
F FT ,max (Ts≤ Tr).
145
9 (MU) - Test di Validazione n.9 (Valutazione Accelerazioni di Collasso)
Titolo: Calcolo accelerazioni sismiche di collasso MASCHI
Il file di EdiLus (MU) è: MU_Val_Acc_Collasso_Statica.EDL
Si espone di seguito il procedimento di calcolo adottato per la determinazione delle accelerazioni sismiche di
collasso sui maschi (PGAFP, PGANP e PGATNP).
In particolare, si è rivolta l’attenzione sul maschio 9 del MURO P1-P2 (colorato in azzurro) del Piano 1 (Figura
9.1 e Figura 9.2).
Dati
- Parametri Sismici -
Il calcolo è stato svolto con il DM 2008 in analisi sismica STATICA (vedi N.B. 9.1) utilizzando i seguenti
parametri (Figura 9.3):
Tab. 9.1: parametri Edificio
Classe Vita Nominale Periodo di Riferimento Tipo Terreno
[-] [anni] [anni] [-]
2 50 50 A
Stato Limite
Tr ag/g F0 T*C SS CC ST
[anni] [-] [-] [s] [-] [-] [-] [-] [-]
Stato Limite Operatività 30 0,0528 2,344 0,282 1,000 1,000
Stato Limite Danno 50 0,0694 2,321 0,310 1,000 1,000
1,00 5,00 1,00
Stato Limite Salvaguardia Vita 475 0,1934 2,372 0,368 1,000 1,000
Stato Limite Prevenzione Collasso 975 0,2495 2,432 0,378 1,000 1,000
Legenda:
Tr: periodo di ritorno dell’azione sismica; SS: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
ag/g: accelerazione orizzontale massima del terreno; CC: coefficiente di amplificazione di TC;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in ST: coefficiente di amplificazione topografica;
accelerazione orizzontale; : coefficiente viscoso equivalente;
146
T*C: periodo di ritorno del tratto a velocità costante dello spettro in : fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di
accelerazione orizzontale; smorzamento viscosi convenzionali diversi dal 5%.
N.B. 9.1
Si è scelto il calcolo in analisi sismica statica per la gestione di un numero minore di combinazioni di carico (132).
- Muro -
Il pannello murario (Figura 9.2) presenta le
seguenti caratteristiche:
Lunghezza (L) = 2,00 m.
Spessore (t) = 0,30 m.
Altezza (H) = 3,00 m.
Tipo Situazione = “di fatto” (muratura
esistente).
Livello di Conoscenza LC2 (FC = 1,20).
Materiale = “Muratura in pietrame disordinata
(ciottoli, pietre erratiche e irregolari) - con
malta di caratteristiche scarse” (Figura 9.3).
- Condizioni di carico -
Le condizioni di carico presenti nel file in esame sono:
Carico Permanente (Perm);
Carico Permanente/Permanete NON strutturale (PNS) = Carico Permanente;
Carico Verticale/Abitazione (Abit);
Sisma Lungo X (Sx);
Sisma Lungo Y (Sy);
Eccentricità Lungo X (Ex);
Eccentricità Lungo Y (Ey).
G1 G 2
i 2i Q ki E [1]
147
Si applica sul maschio un sisma pari al doppio dell’azione sismica di progetto e si procede alle verifiche ( PFFP,
PFNP e TNP). Se, per la generica verifica, tutte le combinazioni generate hanno CS ≥ 1, allora la PGA viene
posta pari a 2·PGAD,SLV (PGA di Domanda allo SLV - vedi N.B. 9.2), anche se potrebbe essere ancora maggiore
(es. verifica a PFFP con CS ≥1 -> PGAFP = 2·PGAD,SLV).
Invece, se per la generica verifica, esiste almeno una combinazione per cui il CS < 1 allora si passa alla “FASE
3”.
FASE 3 -> (0, 2) nella relazione [1] -> G1 G 2
i 2i Q ki E
Per le tre verifiche, viene impostata una ricerca per bisezione (procedura iterativa) della quota del sisma
(compreso tra 0 e 2) per cui, per la generica verifica, il minimo CS è UNITARIO.
Una volta trovata tale quota (in realtà FP, NP e TNP) viene impostata la PGA pari a: ·PGAD,SLV.
N.B. 9.2
Si ricorda che la PGA di domanda, per il generico stato limite (SL) è data da: PGAD,SL = SS,SL·ST·ag,SL/g.
Il calcolo delle accelerazioni sismiche di collasso sui maschi viene fatto in TUTTE le sezioni in cui sono state
richieste le verifiche (vedi N.B. 9.3).
N.B. 9.3
Per il caso in esame, il calcolo delle PGA viene ricondotto solo alle sezioni di mezzeria (applicata eccezione “Verifica a Presso Flessione
fuori piano”).
Inoltre, non sono state considerate le “Esclusioni delle Combinazioni di Carico NON significative” e la “Modalità per la verifica a Taglio”.
Entriamo ora nel merito dell’individuazione “manuale” delle accelerazioni sismiche di collasso.
Di seguito si riportano le sollecitazioni caratteristiche presenti nel muro che verranno combinate nelle varie
“FASI”.
Tab. 9.4: Sollecitazioni caratteristiche maschio 9 nella sezione di mezzeria
Carichi Statici
Sezione in mezzeria Sezione in mezzeria Sezione in mezzeria
CC Carico Permanente CC Permanenti NON Strutturali CC Abitazioni
N -94.798 N -35.145 N -32.243
MNP -7.324 MNP -3.959 MNP -3.633
MFP 442 MFP 204 MFP 187
TNP 9.703 TNP 5.284 TNP 4.836
Sisma
Sezione in mezzeria Sezione in mezzeria Sezione in mezzeria
Direzione X Direzione Y Direzione Z
N 34.018 N 48.793 N 0
MNP 517 MNP -1.501 MNP 0
MFP -337 MFP 196 MFP 0
TNP -46.718 TNP 7.912 TNP 0
Eccentricità
Sezione in mezzeria Sezione in mezzeria
Direzione X(+) Direzione Y(+)
N -10.206 N -14.637
MNP -156 MNP 450
MFP 101 MFP -59
TNP 14.015 TNP -2.373
148
- FASE 1 ( -
Nella successive tabelle si riporta, rispettivamente, l’unica combinazioni e le relative sollecitazioni generate dalla
relazione:
G1 G 2 i 2i Q ki .
LEGENDA
t: spessore muro; Nlimite: sforzo normale limite (per il controllo dell’eccentricità);
L: lunghezza muro; Mr: momento resistente Fuori Piano;
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione); MFP: momento sollecitante Fuori Piano;
A: area del muro; CS: Coefficiente di sicurezza (Mr/MFP).
fd: resistenza di calcolo a compressione della muratura;
Quindi, come si può vedere dalla Tab. 9.7, l’unica verifica effettuata è soddisfatta per cui la PGANP ≠ 0 ed
occorre passare alla “FASE 2”.
N.B. 9.4
La relazione utilizzata per il calcolo di Mr è:
t 2 L Ns Ns
Mr ,FP 1 .
2 A 0,85 A fd
LEGENDA
t: spessore muro; Nlimite: sforzo normale limite (per il controllo dell’eccentricità);
L: lunghezza muro; Mr: momento resistente Nel Piano;
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione); MNP: momento sollecitante Nel Piano;
A: area del muro; CS: Coefficiente di sicurezza (Mr/MNP).
fd: resistenza di calcolo a compressione della muratura;
Quindi, come si può vedere dalla Tab. 9.8, l’unica verifica effettuata è soddisfatta per cui la PGANP ≠ 0 ed,
anche in questo caso, occorre passare alla “FASE 2”.
N.B. 9.5
La relazione utilizzata per il calcolo di Mr è:
t L2 Ns Ns
Mr ,FP 1 .
2 A 0,85 A fd
149
-- Verifiche a Taglio Nel Piano (TNP) --
Si procede alla verifica (vedi N.B. 9.6) per le sollecitazioni riportate nella Tab. 9.6.
Tab. 9.9: Verifiche a Taglio Nel Piano “FASE 1”
eNP eTNP,lim A fvko Ns A' 'n fvd Tr TS CS
Comb
[cm] [cm] [-] [mm2] [N/mm2] [N] [mm2] [N/mm2] [N/mm2] [N] [N] [-]
1 8,86 100,00 1,00 600.000 0,02 -139.616 600.000 0,23 0,06 34.423 16.438 2,09
LEGENDA
eNP: eccentricità nel piano; A’: area compressa della muratura (Lt);
eTNP,lim: eccentricità limite; 'n: tensione normale sulla sezione compressa (Ns/A');
: coefficiente di parzializzazione della sezione fvd: resistenza di progetto a taglio della muratura;
A: area del muro (Lt); Tr: taglio resistente;
fvko: resistenza caratteristica a taglio senza tensione normale TS: taglio sollecitante;
della muratura; CS: Coefficiente di sicurezza (Tr/TS).
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione);
Quindi, come si può vedere dalla Tab. 9.9, l’unica verifica effettuata è soddisfatta per cui la PGANP ≠ 0 ed,
anche in questo caso, occorre passare alla “FASE 2”.
N.B. 9.6
La relazione utilizzata per il calcolo di Tr è quella relativo al meccanismo di “rottura a taglio per scorrimento”:
TR fvd A .
-- Riepilogo “FASE 1” --
PGAFP ≠ 0 -> FASE 2 PGANP ≠ 0 -> FASE 2 PGATNP ≠ 0 -> FASE 2
- FASE 2 ( -
Nella successive tabelle si riportano, rispettivamente, TUTTE le 128 combinazioni (anche quelle che si
ripetono) e le relative sollecitazioni (anche quelle che si ripetono) generate dalla relazione:
G1 G 2 i 2i Q ki 2 E .
151
107 1,00 1,00 0,30 -0,60 0,60 2,00 -2,00 -0,60
108 1,00 1,00 0,30 0,60 -0,60 2,00 -2,00 -0,60
109 1,00 1,00 0,30 -0,60 -0,60 2,00 -2,00 0,60
110 1,00 1,00 0,30 0,60 0,60 2,00 -2,00 0,60
111 1,00 1,00 0,30 -0,60 -0,60 2,00 -2,00 -0,60
112 1,00 1,00 0,30 0,60 0,60 2,00 -2,00 -0,60
113 1,00 1,00 0,30 0,60 0,60 -2,00 -2,00 0,60
114 1,00 1,00 0,30 -0,60 -0,60 -2,00 -2,00 0,60
115 1,00 1,00 0,30 0,60 0,60 -2,00 -2,00 -0,60
116 1,00 1,00 0,30 -0,60 -0,60 -2,00 -2,00 -0,60
117 1,00 1,00 0,30 0,60 -0,60 -2,00 -2,00 0,60
118 1,00 1,00 0,30 -0,60 0,60 -2,00 -2,00 0,60
119 1,00 1,00 0,30 0,60 -0,60 -2,00 -2,00 -0,60
120 1,00 1,00 0,30 -0,60 0,60 -2,00 -2,00 -0,60
121 1,00 1,00 0,30 -0,60 0,60 -2,00 -2,00 0,60
122 1,00 1,00 0,30 0,60 -0,60 -2,00 -2,00 0,60
123 1,00 1,00 0,30 -0,60 0,60 -2,00 -2,00 -0,60
124 1,00 1,00 0,30 0,60 -0,60 -2,00 -2,00 -0,60
125 1,00 1,00 0,30 -0,60 -0,60 -2,00 -2,00 0,60
126 1,00 1,00 0,30 0,60 0,60 -2,00 -2,00 0,60
127 1,00 1,00 0,30 -0,60 -0,60 -2,00 -2,00 -0,60
128 1,00 1,00 0,30 0,60 0,60 -2,00 -2,00 -0,60
152
50 -207.734 78.520 1.092 -12.464
51 -166.746 85.167 1.256 -13.726
52 -207.734 78.520 1.092 -12.464
53 -149.182 88.015 1.327 -14.266
54 -225.298 75.673 1.021 -11.924
55 -149.182 88.015 1.327 -14.266
56 -225.298 75.673 1.021 -11.924
57 -225.298 75.673 1.021 -11.924
58 -149.182 88.015 1.327 -14.266
59 -225.298 75.673 1.021 -11.924
60 -149.182 88.015 1.327 -14.266
61 -207.734 78.520 1.092 -12.464
62 -166.746 85.167 1.256 -13.726
63 -207.734 78.520 1.092 -12.464
64 -166.746 85.167 1.256 -13.726
65 -57.017 7.894 835 -14.258
66 -85.591 47.138 1.118 -14.692
67 -57.017 7.894 835 -14.258
68 -85.591 47.138 1.118 -14.692
69 -44.770 -8.924 713 -14.071
70 -97.838 63.956 1.239 -14.879
71 -44.770 -8.924 713 -14.071
72 -97.838 63.956 1.239 -14.879
73 -97.838 63.956 1.239 -14.879
74 -44.770 -8.924 713 -14.071
75 -97.838 63.956 1.239 -14.879
76 -44.770 -8.924 713 -14.071
77 -85.591 47.138 1.118 -14.692
78 -57.017 7.894 835 -14.258
79 -85.591 47.138 1.118 -14.692
80 -57.017 7.894 835 -14.258
81 -252.189 -23.754 51 -8.254
82 -280.763 15.490 334 -8.688
83 -252.189 -23.754 51 -8.254
84 -280.763 15.490 334 -8.688
85 -239.942 -40.572 -71 -8.067
86 -293.010 32.308 455 -8.875
87 -239.942 -40.572 -71 -8.067
88 -293.010 32.308 455 -8.875
89 -293.010 32.308 455 -8.875
90 -239.942 -40.572 -71 -8.067
91 -293.010 32.308 455 -8.875
92 -239.942 -40.572 -71 -8.067
93 -280.763 15.490 334 -8.688
94 -252.189 -23.754 51 -8.254
95 -280.763 15.490 334 -8.688
96 -252.189 -23.754 51 -8.254
97 1.531 17.386 1.071 -16.058
98 -27.043 56.630 1.354 -16.492
99 1.531 17.386 1.071 -16.058
100 -27.043 56.630 1.354 -16.492
101 13.779 568 949 -15.871
102 -39.290 73.448 1.475 -16.679
103 13.779 568 949 -15.871
104 -39.290 73.448 1.475 -16.679
105 -39.290 73.448 1.475 -16.679
106 13.779 568 949 -15.871
107 -39.290 73.448 1.475 -16.679
108 13.779 568 949 -15.871
109 -27.043 56.630 1.354 -16.492
110 1.531 17.386 1.071 -16.058
111 -27.043 56.630 1.354 -16.492
112 1.531 17.386 1.071 -16.058
113 -193.641 -14.262 287 -10.054
114 -222.215 24.982 570 -10.488
115 -193.641 -14.262 287 -10.054
116 -222.215 24.982 570 -10.488
117 -181.394 -31.080 165 -9.867
118 -234.462 41.800 691 -10.675
119 -181.394 -31.080 165 -9.867
120 -234.462 41.800 691 -10.675
121 -234.462 41.800 691 -10.675
122 -181.394 -31.080 165 -9.867
123 -234.462 41.800 691 -10.675
124 -181.394 -31.080 165 -9.867
125 -222.215 24.982 570 -10.488
153
126 -193.641 -14.262 287 -10.054
127 -222.215 24.982 570 -10.488
128 -193.641 -14.262 287 -10.054
154
65 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 6.913 835 8,28
66 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 9.145 1.118 8,18
67 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 6.913 835 8,28
68 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 9.145 1.118 8,18
69 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 5.705 713 8,00
70 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 9.849 1.239 7,95
71 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 5.705 713 8,00
72 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 9.849 1.239 7,95
73 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 9.849 1.239 7,95
74 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 5.705 713 8,00
75 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 9.849 1.239 7,95
76 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 5.705 713 8,00
77 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 9.145 1.118 8,18
78 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 6.913 835 8,28
79 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 9.145 1.118 8,18
80 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 6.913 835 8,28
81 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 5.762 51 114,09
82 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 2.369 334 7,10
83 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 5.762 51 114,09
84 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 2.369 334 7,10
85 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 6.963 -71 98,49
86 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 663 455 1,46
87 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 6.963 -71 98,49
88 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 663 455 1,46
89 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 663 455 1,46
90 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 6.963 -71 98,49
91 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 663 455 1,46
92 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 6.963 -71 98,49
93 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 2.369 334 7,10
94 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 5.762 51 114,09
95 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 2.369 334 7,10
96 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 5.762 51 114,09
97 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 1.071 0,00
98 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 3.688 1.354 2,72
99 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 1.071 0,00
100 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 3.688 1.354 2,72
101 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 949 0,00
102 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 5.115 1.475 3,47
103 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 949 0,00
104 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 5.115 1.475 3,47
105 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 5.115 1.475 3,47
106 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 949 0,00
107 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 5.115 1.475 3,47
108 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 949 0,00
109 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 3.688 1.354 2,72
110 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 1.071 0,00
111 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 3.688 1.354 2,72
112 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 1.071 0,00
113 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 10.140 287 35,39
114 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 8.435 570 14,81
115 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 10.140 287 35,39
116 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 8.435 570 14,81
117 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 10.619 165 64,24
118 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 7.452 691 10,79
119 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 10.619 165 64,24
120 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 7.452 691 10,79
121 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 7.452 691 10,79
122 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 10.619 165 64,24
123 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 7.452 691 10,79
124 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 10.619 165 64,24
125 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 8.435 570 14,81
126 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 10.140 287 35,39
127 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 8.435 570 14,81
128 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 10.140 287 35,39
LEGENDA
t: spessore muro; Nlimite: sforzo normale limite (per il controllo dell’eccentricità);
L: lunghezza muro; Mr: momento resistente Fuori Piano;
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione); MFP: momento sollecitante Fuori Piano;
A: area del muro; CS: Coefficiente di sicurezza (Mr/MFP).
fd: resistenza di calcolo a compressione della muratura;
Quindi, come si può vedere dalla Tab. 9.12, esistono delle verifiche NON soddisfatte (presenza di trazione) per
cui la PGAFP ≠ 2·PGAD,SLV ed occorre passare alla “FASE 3”.
155
-- Verifiche a Presso Flessione Nel Piano (PFNP) --
Si procede alla verifica per le sollecitazioni riportate nella Tab. 9.11.
Tab. 9.13: Verifiche a Presso Flessione Nel Piano “FASE 2”
t L Ns A fd Nlimite Mr MNP CS
Comb
[mm] [mm] [N] [mm2] [N/mm2] [N] [Nm] [Nm] [-]
1 300 2.000 -71.498 600.000 0,58 297.500 54.315 -12.282 4,42
2 300 2.000 -112.486 600.000 0,58 297.500 69.954 -11.020 6,35
3 300 2.000 -71.498 600.000 0,58 297.500 54.315 -12.282 4,42
4 300 2.000 -112.486 600.000 0,58 297.500 69.954 -11.020 6,35
5 300 2.000 -53.934 600.000 0,58 297.500 44.156 -12.822 3,44
6 300 2.000 -130.050 600.000 0,58 297.500 73.200 -10.480 6,98
7 300 2.000 -53.934 600.000 0,58 297.500 44.156 -12.822 3,44
8 300 2.000 -130.050 600.000 0,58 297.500 73.200 -10.480 6,98
9 300 2.000 -130.050 600.000 0,58 297.500 73.200 -10.480 6,98
10 300 2.000 -53.934 600.000 0,58 297.500 44.156 -12.822 3,44
11 300 2.000 -130.050 600.000 0,58 297.500 73.200 -10.480 6,98
12 300 2.000 -53.934 600.000 0,58 297.500 44.156 -12.822 3,44
13 300 2.000 -112.486 600.000 0,58 297.500 69.954 -11.020 6,35
14 300 2.000 -71.498 600.000 0,58 297.500 54.315 -12.282 4,42
15 300 2.000 -112.486 600.000 0,58 297.500 69.954 -11.020 6,35
16 300 2.000 -71.498 600.000 0,58 297.500 54.315 -12.282 4,42
17 300 2.000 -207.570 600.000 0,58 297.500 62.745 -14.350 4,37
18 300 2.000 -248.558 600.000 0,58 297.500 40.891 -13.088 3,12
19 300 2.000 -207.570 600.000 0,58 297.500 62.745 -14.350 4,37
20 300 2.000 -248.558 600.000 0,58 297.500 40.891 -13.088 3,12
21 300 2.000 -190.006 600.000 0,58 297.500 68.654 -14.890 4,61
22 300 2.000 -266.122 600.000 0,58 297.500 28.069 -12.548 2,24
23 300 2.000 -190.006 600.000 0,58 297.500 68.654 -14.890 4,61
24 300 2.000 -266.122 600.000 0,58 297.500 28.069 -12.548 2,24
25 300 2.000 -266.122 600.000 0,58 297.500 28.069 -12.548 2,24
26 300 2.000 -190.006 600.000 0,58 297.500 68.654 -14.890 4,61
27 300 2.000 -266.122 600.000 0,58 297.500 28.069 -12.548 2,24
28 300 2.000 -190.006 600.000 0,58 297.500 68.654 -14.890 4,61
29 300 2.000 -248.558 600.000 0,58 297.500 40.891 -13.088 3,12
30 300 2.000 -207.570 600.000 0,58 297.500 62.745 -14.350 4,37
31 300 2.000 -248.558 600.000 0,58 297.500 40.891 -13.088 3,12
32 300 2.000 -207.570 600.000 0,58 297.500 62.745 -14.350 4,37
33 300 2.000 -30.674 600.000 0,58 297.500 27.512 -11.658 2,36
34 300 2.000 -71.662 600.000 0,58 297.500 54.400 -10.396 5,23
35 300 2.000 -30.674 600.000 0,58 297.500 27.512 -11.658 2,36
36 300 2.000 -71.662 600.000 0,58 297.500 54.400 -10.396 5,23
37 300 2.000 -13.110 600.000 0,58 297.500 12.532 -12.198 1,03
38 300 2.000 -89.226 600.000 0,58 297.500 62.465 -9.856 6,34
39 300 2.000 -13.110 600.000 0,58 297.500 12.532 -12.198 1,03
40 300 2.000 -89.226 600.000 0,58 297.500 62.465 -9.856 6,34
41 300 2.000 -89.226 600.000 0,58 297.500 62.465 -9.856 6,34
42 300 2.000 -13.110 600.000 0,58 297.500 12.532 -12.198 1,03
43 300 2.000 -89.226 600.000 0,58 297.500 62.465 -9.856 6,34
44 300 2.000 -13.110 600.000 0,58 297.500 12.532 -12.198 1,03
45 300 2.000 -71.662 600.000 0,58 297.500 54.400 -10.396 5,23
46 300 2.000 -30.674 600.000 0,58 297.500 27.512 -11.658 2,36
47 300 2.000 -71.662 600.000 0,58 297.500 54.400 -10.396 5,23
48 300 2.000 -30.674 600.000 0,58 297.500 27.512 -11.658 2,36
49 300 2.000 -166.746 600.000 0,58 297.500 73.286 -13.726 5,34
50 300 2.000 -207.734 600.000 0,58 297.500 62.681 -12.464 5,03
51 300 2.000 -166.746 600.000 0,58 297.500 73.286 -13.726 5,34
52 300 2.000 -207.734 600.000 0,58 297.500 62.681 -12.464 5,03
53 300 2.000 -149.182 600.000 0,58 297.500 74.374 -14.266 5,21
54 300 2.000 -225.298 600.000 0,58 297.500 54.679 -11.924 4,59
55 300 2.000 -149.182 600.000 0,58 297.500 74.374 -14.266 5,21
56 300 2.000 -225.298 600.000 0,58 297.500 54.679 -11.924 4,59
57 300 2.000 -225.298 600.000 0,58 297.500 54.679 -11.924 4,59
58 300 2.000 -149.182 600.000 0,58 297.500 74.374 -14.266 5,21
59 300 2.000 -225.298 600.000 0,58 297.500 54.679 -11.924 4,59
60 300 2.000 -149.182 600.000 0,58 297.500 74.374 -14.266 5,21
61 300 2.000 -207.734 600.000 0,58 297.500 62.681 -12.464 5,03
62 300 2.000 -166.746 600.000 0,58 297.500 73.286 -13.726 5,34
63 300 2.000 -207.734 600.000 0,58 297.500 62.681 -12.464 5,03
64 300 2.000 -166.746 600.000 0,58 297.500 73.286 -13.726 5,34
65 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 46.089 -14.258 3,23
66 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 60.966 -14.692 4,15
67 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 46.089 -14.258 3,23
68 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 60.966 -14.692 4,15
69 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 38.032 -14.071 2,70
156
70 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 65.662 -14.879 4,41
71 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 38.032 -14.071 2,70
72 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 65.662 -14.879 4,41
73 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 65.662 -14.879 4,41
74 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 38.032 -14.071 2,70
75 300 2.000 -97.838 600.000 0,58 297.500 65.662 -14.879 4,41
76 300 2.000 -44.770 600.000 0,58 297.500 38.032 -14.071 2,70
77 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 60.966 -14.692 4,15
78 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 46.089 -14.258 3,23
79 300 2.000 -85.591 600.000 0,58 297.500 60.966 -14.692 4,15
80 300 2.000 -57.017 600.000 0,58 297.500 46.089 -14.258 3,23
81 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 38.410 -8.254 4,65
82 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 15.795 -8.688 1,82
83 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 38.410 -8.254 4,65
84 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 15.795 -8.688 1,82
85 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 46.422 -8.067 5,75
86 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 4.422 -8.875 0,50
87 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 46.422 -8.067 5,75
88 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 4.422 -8.875 0,50
89 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 4.422 -8.875 0,50
90 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 46.422 -8.067 5,75
91 300 2.000 -293.010 600.000 0,58 297.500 4.422 -8.875 0,50
92 300 2.000 -239.942 600.000 0,58 297.500 46.422 -8.067 5,75
93 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 15.795 -8.688 1,82
94 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 38.410 -8.254 4,65
95 300 2.000 -280.763 600.000 0,58 297.500 15.795 -8.688 1,82
96 300 2.000 -252.189 600.000 0,58 297.500 38.410 -8.254 4,65
97 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 -16.058 0,00
98 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 24.585 -16.492 1,49
99 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 -16.058 0,00
100 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 24.585 -16.492 1,49
101 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 -15.871 0,00
102 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 34.101 -16.679 2,04
103 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 -15.871 0,00
104 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 34.101 -16.679 2,04
105 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 34.101 -16.679 2,04
106 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 -15.871 0,00
107 300 2.000 -39.290 600.000 0,58 297.500 34.101 -16.679 2,04
108 300 2.000 13.779 600.000 0,58 297.500 0 -15.871 0,00
109 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 24.585 -16.492 1,49
110 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 -16.058 0,00
111 300 2.000 -27.043 600.000 0,58 297.500 24.585 -16.492 1,49
112 300 2.000 1.531 600.000 0,58 297.500 0 -16.058 0,00
113 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 67.601 -10.054 6,72
114 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 56.233 -10.488 5,36
115 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 67.601 -10.054 6,72
116 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 56.233 -10.488 5,36
117 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 70.793 -9.867 7,17
118 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 49.681 -10.675 4,65
119 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 70.793 -9.867 7,17
120 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 49.681 -10.675 4,65
121 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 49.681 -10.675 4,65
122 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 70.793 -9.867 7,17
123 300 2.000 -234.462 600.000 0,58 297.500 49.681 -10.675 4,65
124 300 2.000 -181.394 600.000 0,58 297.500 70.793 -9.867 7,17
125 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 56.233 -10.488 5,36
126 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 67.601 -10.054 6,72
127 300 2.000 -222.215 600.000 0,58 297.500 56.233 -10.488 5,36
128 300 2.000 -193.641 600.000 0,58 297.500 67.601 -10.054 6,72
LEGENDA
t: spessore muro; Nlimite: sforzo normale limite (per il controllo dell’eccentricità);
L: lunghezza muro; Mr: momento resistente Nel Piano;
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione); MNP: momento sollecitante Nel Piano;
A: area del muro; CS: Coefficiente di sicurezza (Mr/MNP).
fd: resistenza di calcolo a compressione della muratura;
Quindi, come si può vedere dalla Tab. 9.13, NON tutte le verifiche sono soddisfatte (presenza di trazione) per
cui la PGANP ≠ 2·PGAD,SLV ed, anche in questo caso, occorre passare alla “FASE 3”.
157
-- Verifiche a Taglio Nel Piano (TNP) --
Si procede alla verifica per le sollecitazioni riportate nella Tab. 9.11.
Tab. 9.14: Verifiche a Taglio Nel Piano “FASE 2”
eNP eTNP,lim A fvko Ns A' 'n fvd Tr TS CS
Comb
[cm] [cm] [-] [mm2] [N/mm2] [N] [mm2] [N/mm2] [N/mm2] [N] [N] [-]
1 17,18 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.498 600.000 0,12 0,03 20.800 -45.645 0,46
2 9,80 100,00 1,00 600.000 0,02 -112.486 600.000 0,19 0,05 28.997 -52.292 0,55
3 17,18 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.498 600.000 0,12 0,03 20.800 -45.645 0,46
4 9,80 100,00 1,00 600.000 0,02 -112.486 600.000 0,19 0,05 28.997 -52.292 0,55
5 23,77 100,00 1,00 600.000 0,02 -53.934 600.000 0,09 0,03 17.287 -42.797 0,40
6 8,06 100,00 1,00 600.000 0,02 -130.050 600.000 0,22 0,05 32.510 -55.139 0,59
7 23,77 100,00 1,00 600.000 0,02 -53.934 600.000 0,09 0,03 17.287 -42.797 0,40
8 8,06 100,00 1,00 600.000 0,02 -130.050 600.000 0,22 0,05 32.510 -55.139 0,59
9 8,06 100,00 1,00 600.000 0,02 -130.050 600.000 0,22 0,05 32.510 -55.139 0,59
10 23,77 100,00 1,00 600.000 0,02 -53.934 600.000 0,09 0,03 17.287 -42.797 0,40
11 8,06 100,00 1,00 600.000 0,02 -130.050 600.000 0,22 0,05 32.510 -55.139 0,59
12 23,77 100,00 1,00 600.000 0,02 -53.934 600.000 0,09 0,03 17.287 -42.797 0,40
13 9,80 100,00 1,00 600.000 0,02 -112.486 600.000 0,19 0,05 28.997 -52.292 0,55
14 17,18 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.498 600.000 0,12 0,03 20.800 -45.645 0,46
15 9,80 100,00 1,00 600.000 0,02 -112.486 600.000 0,19 0,05 28.997 -52.292 0,55
16 17,18 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.498 600.000 0,12 0,03 20.800 -45.645 0,46
17 6,91 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.570 600.000 0,35 0,08 48.014 141.227 0,34
18 5,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -248.558 600.000 0,41 0,09 56.212 134.580 0,42
19 6,91 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.570 600.000 0,35 0,08 48.014 141.227 0,34
20 5,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -248.558 600.000 0,41 0,09 56.212 134.580 0,42
21 7,84 100,00 1,00 600.000 0,02 -190.006 600.000 0,32 0,07 44.501 144.075 0,31
22 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -266.122 600.000 0,44 0,10 59.724 131.733 0,45
23 7,84 100,00 1,00 600.000 0,02 -190.006 600.000 0,32 0,07 44.501 144.075 0,31
24 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -266.122 600.000 0,44 0,10 59.724 131.733 0,45
25 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -266.122 600.000 0,44 0,10 59.724 131.733 0,45
26 7,84 100,00 1,00 600.000 0,02 -190.006 600.000 0,32 0,07 44.501 144.075 0,31
27 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -266.122 600.000 0,44 0,10 59.724 131.733 0,45
28 7,84 100,00 1,00 600.000 0,02 -190.006 600.000 0,32 0,07 44.501 144.075 0,31
29 5,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -248.558 600.000 0,41 0,09 56.212 134.580 0,42
30 6,91 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.570 600.000 0,35 0,08 48.014 141.227 0,34
31 5,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -248.558 600.000 0,41 0,09 56.212 134.580 0,42
32 6,91 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.570 600.000 0,35 0,08 48.014 141.227 0,34
33 38,00 100,00 0,93 600.000 0,02 -30.674 557.963 0,05 0,02 12.179 -101.705 0,12
34 14,51 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.662 600.000 0,12 0,03 20.832 -108.352 0,19
35 38,00 100,00 0,93 600.000 0,02 -30.674 557.963 0,05 0,02 12.179 -101.705 0,12
36 14,51 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.662 600.000 0,12 0,03 20.832 -108.352 0,19
37 93,04 100,00 0,10 600.000 0,02 -13.110 62.637 0,21 0,05 3.301 -98.857 0,03
38 11,05 100,00 1,00 600.000 0,02 -89.226 600.000 0,15 0,04 24.345 -111.199 0,22
39 93,04 100,00 0,10 600.000 0,02 -13.110 62.637 0,21 0,05 3.301 -98.857 0,03
40 11,05 100,00 1,00 600.000 0,02 -89.226 600.000 0,15 0,04 24.345 -111.199 0,22
41 11,05 100,00 1,00 600.000 0,02 -89.226 600.000 0,15 0,04 24.345 -111.199 0,22
42 93,04 100,00 0,10 600.000 0,02 -13.110 62.637 0,21 0,05 3.301 -98.857 0,03
43 11,05 100,00 1,00 600.000 0,02 -89.226 600.000 0,15 0,04 24.345 -111.199 0,22
44 93,04 100,00 0,10 600.000 0,02 -13.110 62.637 0,21 0,05 3.301 -98.857 0,03
45 14,51 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.662 600.000 0,12 0,03 20.832 -108.352 0,19
46 38,00 100,00 0,93 600.000 0,02 -30.674 557.963 0,05 0,02 12.179 -101.705 0,12
47 14,51 100,00 1,00 600.000 0,02 -71.662 600.000 0,12 0,03 20.832 -108.352 0,19
48 38,00 100,00 0,93 600.000 0,02 -30.674 557.963 0,05 0,02 12.179 -101.705 0,12
49 8,23 100,00 1,00 600.000 0,02 -166.746 600.000 0,28 0,07 39.849 85.167 0,47
50 6,00 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.734 600.000 0,35 0,08 48.047 78.520 0,61
51 8,23 100,00 1,00 600.000 0,02 -166.746 600.000 0,28 0,07 39.849 85.167 0,47
52 6,00 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.734 600.000 0,35 0,08 48.047 78.520 0,61
53 9,56 100,00 1,00 600.000 0,02 -149.182 600.000 0,25 0,06 36.336 88.015 0,41
54 5,29 100,00 1,00 600.000 0,02 -225.298 600.000 0,38 0,09 51.560 75.673 0,68
55 9,56 100,00 1,00 600.000 0,02 -149.182 600.000 0,25 0,06 36.336 88.015 0,41
56 5,29 100,00 1,00 600.000 0,02 -225.298 600.000 0,38 0,09 51.560 75.673 0,68
57 5,29 100,00 1,00 600.000 0,02 -225.298 600.000 0,38 0,09 51.560 75.673 0,68
58 9,56 100,00 1,00 600.000 0,02 -149.182 600.000 0,25 0,06 36.336 88.015 0,41
59 5,29 100,00 1,00 600.000 0,02 -225.298 600.000 0,38 0,09 51.560 75.673 0,68
60 9,56 100,00 1,00 600.000 0,02 -149.182 600.000 0,25 0,06 36.336 88.015 0,41
61 6,00 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.734 600.000 0,35 0,08 48.047 78.520 0,61
62 8,23 100,00 1,00 600.000 0,02 -166.746 600.000 0,28 0,07 39.849 85.167 0,47
63 6,00 100,00 1,00 600.000 0,02 -207.734 600.000 0,35 0,08 48.047 78.520 0,61
64 8,23 100,00 1,00 600.000 0,02 -166.746 600.000 0,28 0,07 39.849 85.167 0,47
65 25,01 100,00 1,00 600.000 0,02 -57.017 600.000 0,10 0,03 17.903 7.894 2,27
66 17,16 100,00 1,00 600.000 0,02 -85.591 600.000 0,14 0,04 23.618 47.138 0,50
67 25,01 100,00 1,00 600.000 0,02 -57.017 600.000 0,10 0,03 17.903 7.894 2,27
68 17,16 100,00 1,00 600.000 0,02 -85.591 600.000 0,14 0,04 23.618 47.138 0,50
69 31,43 100,00 1,00 600.000 0,02 -44.770 600.000 0,07 0,03 15.454 -8.924 1,73
158
70 15,21 100,00 1,00 600.000 0,02 -97.838 600.000 0,16 0,04 26.068 63.956 0,41
71 31,43 100,00 1,00 600.000 0,02 -44.770 600.000 0,07 0,03 15.454 -8.924 1,73
72 15,21 100,00 1,00 600.000 0,02 -97.838 600.000 0,16 0,04 26.068 63.956 0,41
73 15,21 100,00 1,00 600.000 0,02 -97.838 600.000 0,16 0,04 26.068 63.956 0,41
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75 15,21 100,00 1,00 600.000 0,02 -97.838 600.000 0,16 0,04 26.068 63.956 0,41
76 31,43 100,00 1,00 600.000 0,02 -44.770 600.000 0,07 0,03 15.454 -8.924 1,73
77 17,16 100,00 1,00 600.000 0,02 -85.591 600.000 0,14 0,04 23.618 47.138 0,50
78 25,01 100,00 1,00 600.000 0,02 -57.017 600.000 0,10 0,03 17.903 7.894 2,27
79 17,16 100,00 1,00 600.000 0,02 -85.591 600.000 0,14 0,04 23.618 47.138 0,50
80 25,01 100,00 1,00 600.000 0,02 -57.017 600.000 0,10 0,03 17.903 7.894 2,27
81 3,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -252.189 600.000 0,42 0,09 56.938 -23.754 2,40
82 3,09 100,00 1,00 600.000 0,02 -280.763 600.000 0,47 0,10 62.653 15.490 4,04
83 3,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -252.189 600.000 0,42 0,09 56.938 -23.754 2,40
84 3,09 100,00 1,00 600.000 0,02 -280.763 600.000 0,47 0,10 62.653 15.490 4,04
85 3,36 100,00 1,00 600.000 0,02 -239.942 600.000 0,40 0,09 54.488 -40.572 1,34
86 3,03 100,00 1,00 600.000 0,02 -293.010 600.000 0,49 0,11 65.102 32.308 2,02
87 3,36 100,00 1,00 600.000 0,02 -239.942 600.000 0,40 0,09 54.488 -40.572 1,34
88 3,03 100,00 1,00 600.000 0,02 -293.010 600.000 0,49 0,11 65.102 32.308 2,02
89 3,03 100,00 1,00 600.000 0,02 -293.010 600.000 0,49 0,11 65.102 32.308 2,02
90 3,36 100,00 1,00 600.000 0,02 -239.942 600.000 0,40 0,09 54.488 -40.572 1,34
91 3,03 100,00 1,00 600.000 0,02 -293.010 600.000 0,49 0,11 65.102 32.308 2,02
92 3,36 100,00 1,00 600.000 0,02 -239.942 600.000 0,40 0,09 54.488 -40.572 1,34
93 3,09 100,00 1,00 600.000 0,02 -280.763 600.000 0,47 0,10 62.653 15.490 4,04
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95 3,09 100,00 1,00 600.000 0,02 -280.763 600.000 0,47 0,10 62.653 15.490 4,04
96 3,27 100,00 1,00 600.000 0,02 -252.189 600.000 0,42 0,09 56.938 -23.754 2,40
97 1048,67 100,00 0,00 600.000 0,02 1.531 0 0,00 0,01 0 17.386 0,00
98 60,98 100,00 0,59 600.000 0,02 -27.043 351.159 0,08 0,03 9.213 56.630 0,16
99 1048,67 100,00 0,00 600.000 0,02 1.531 0 0,00 0,01 0 17.386 0,00
100 60,98 100,00 0,59 600.000 0,02 -27.043 351.159 0,08 0,03 9.213 56.630 0,16
101 115,19 100,00 0,00 600.000 0,02 13.779 0 0,00 0,01 0 568 0,00
102 42,45 100,00 0,86 600.000 0,02 -39.290 517.951 0,08 0,03 13.469 73.448 0,18
103 115,19 100,00 0,00 600.000 0,02 13.779 0 0,00 0,01 0 568 0,00
104 42,45 100,00 0,86 600.000 0,02 -39.290 517.951 0,08 0,03 13.469 73.448 0,18
105 42,45 100,00 0,86 600.000 0,02 -39.290 517.951 0,08 0,03 13.469 73.448 0,18
106 115,19 100,00 0,00 600.000 0,02 13.779 0 0,00 0,01 0 568 0,00
107 42,45 100,00 0,86 600.000 0,02 -39.290 517.951 0,08 0,03 13.469 73.448 0,18
108 115,19 100,00 0,00 600.000 0,02 13.779 0 0,00 0,01 0 568 0,00
109 60,98 100,00 0,59 600.000 0,02 -27.043 351.159 0,08 0,03 9.213 56.630 0,16
110 1048,67 100,00 0,00 600.000 0,02 1.531 0 0,00 0,01 0 17.386 0,00
111 60,98 100,00 0,59 600.000 0,02 -27.043 351.159 0,08 0,03 9.213 56.630 0,16
112 1048,67 100,00 0,00 600.000 0,02 1.531 0 0,00 0,01 0 17.386 0,00
113 5,19 100,00 1,00 600.000 0,02 -193.641 600.000 0,32 0,08 45.228 -14.262 3,17
114 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -222.215 600.000 0,37 0,08 50.943 24.982 2,04
115 5,19 100,00 1,00 600.000 0,02 -193.641 600.000 0,32 0,08 45.228 -14.262 3,17
116 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -222.215 600.000 0,37 0,08 50.943 24.982 2,04
117 5,44 100,00 1,00 600.000 0,02 -181.394 600.000 0,30 0,07 42.779 -31.080 1,38
118 4,55 100,00 1,00 600.000 0,02 -234.462 600.000 0,39 0,09 53.392 41.800 1,28
119 5,44 100,00 1,00 600.000 0,02 -181.394 600.000 0,30 0,07 42.779 -31.080 1,38
120 4,55 100,00 1,00 600.000 0,02 -234.462 600.000 0,39 0,09 53.392 41.800 1,28
121 4,55 100,00 1,00 600.000 0,02 -234.462 600.000 0,39 0,09 53.392 41.800 1,28
122 5,44 100,00 1,00 600.000 0,02 -181.394 600.000 0,30 0,07 42.779 -31.080 1,38
123 4,55 100,00 1,00 600.000 0,02 -234.462 600.000 0,39 0,09 53.392 41.800 1,28
124 5,44 100,00 1,00 600.000 0,02 -181.394 600.000 0,30 0,07 42.779 -31.080 1,38
125 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -222.215 600.000 0,37 0,08 50.943 24.982 2,04
126 5,19 100,00 1,00 600.000 0,02 -193.641 600.000 0,32 0,08 45.228 -14.262 3,17
127 4,72 100,00 1,00 600.000 0,02 -222.215 600.000 0,37 0,08 50.943 24.982 2,04
128 5,19 100,00 1,00 600.000 0,02 -193.641 600.000 0,32 0,08 45.228 -14.262 3,17
LEGENDA
eNP: eccentricità nel piano; A’: area compressa della muratura (Lt);
eTNP,lim: eccentricità limite; 'n: tensione normale sulla sezione compressa (Ns/A');
: coefficiente di parzializzazione della sezione fvd: resistenza di progetto a taglio della muratura;
A: area del muro (Lt); Tr: taglio resistente;
fvko: resistenza caratteristica a taglio senza tensione normale TS: taglio sollecitante;
della muratura; CS: Coefficiente di sicurezza (Tr/TS).
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione);
Quindi, come si può vedere dalla Tab. 9.14, NON tutte le verifiche sono soddisfatte (presenza di trazione) per
cui la PGANP ≠ 2·PGAD,SLV ed, anche in questo caso, occorre passare alla “FASE 3”.
-- Riepilogo “FASE 2” --
PGAFP ≠ 2·PGAD,SLV -> FASE 3 PGANP ≠ 2·PGAD,SLV -> FASE 3 PGATNP ≠ 2·PGAD,SLV -> FASE 3
159
- FASE 3 (calcolo ) -
Ora per le tre verifiche occorre determinare 3 valori di (FP, NP e TNP) per cui la combinazione più gravosa
abbia CS = 1.
160
62 -163.205 76.196 1.184 -13.549
63 -198.842 70.417 1.041 -12.452
64 -163.205 76.196 1.184 -13.549
65 -67.799 9.009 817 -14.012
66 -92.643 43.130 1.063 -14.389
67 -67.799 9.009 817 -14.012
68 -92.643 43.130 1.063 -14.389
69 -57.150 -5.613 712 -13.849
70 -103.292 57.753 1.169 -14.552
71 -57.150 -5.613 712 -13.849
72 -103.292 57.753 1.169 -14.552
73 -103.292 57.753 1.169 -14.552
74 -57.150 -5.613 712 -13.849
75 -103.292 57.753 1.169 -14.552
76 -57.150 -5.613 712 -13.849
77 -92.643 43.130 1.063 -14.389
78 -67.799 9.009 817 -14.012
79 -92.643 43.130 1.063 -14.389
80 -67.799 9.009 817 -14.012
81 -237.494 -18.508 136 -8.792
82 -262.339 15.613 382 -9.169
83 -237.494 -18.508 136 -8.792
84 -262.339 15.613 382 -9.169
85 -226.846 -33.130 30 -8.629
86 -272.987 30.236 487 -9.331
87 -226.846 -33.130 30 -8.629
88 -272.987 30.236 487 -9.331
89 -272.987 30.236 487 -9.331
90 -226.846 -33.130 30 -8.629
91 -272.987 30.236 487 -9.331
92 -226.846 -33.130 30 -8.629
93 -262.339 15.613 382 -9.169
94 -237.494 -18.508 136 -8.792
95 -262.339 15.613 382 -9.169
96 -237.494 -18.508 136 -8.792
97 -16.893 17.262 1.022 -15.577
98 -41.738 51.383 1.269 -15.954
99 -16.893 17.262 1.022 -15.577
100 -41.738 51.383 1.269 -15.954
101 -6.245 2.640 917 -15.414
102 -52.386 66.006 1.374 -16.117
103 -6.245 2.640 917 -15.414
104 -52.386 66.006 1.374 -16.117
105 -52.386 66.006 1.374 -16.117
106 -6.245 2.640 917 -15.414
107 -52.386 66.006 1.374 -16.117
108 -6.245 2.640 917 -15.414
109 -41.738 51.383 1.269 -15.954
110 -16.893 17.262 1.022 -15.577
111 -41.738 51.383 1.269 -15.954
112 -16.893 17.262 1.022 -15.577
113 -186.589 -10.255 341 -10.357
114 -211.433 23.866 587 -10.734
115 -186.589 -10.255 341 -10.357
116 -211.433 23.866 587 -10.734
117 -175.940 -24.877 235 -10.194
118 -222.082 38.489 692 -10.896
119 -175.940 -24.877 235 -10.194
120 -222.082 38.489 692 -10.896
121 -222.082 38.489 692 -10.896
122 -175.940 -24.877 235 -10.194
123 -222.082 38.489 692 -10.896
124 -175.940 -24.877 235 -10.194
125 -211.433 23.866 587 -10.734
126 -186.589 -10.255 341 -10.357
127 -211.433 23.866 587 -10.734
128 -186.589 -10.255 341 -10.357
161
5 300 2.000 -65.118 600.000 0,58 297.500 7.630 425 17,96
6 300 2.000 -131.299 600.000 0,58 297.500 11.003 159 69,34
7 300 2.000 -65.118 600.000 0,58 297.500 7.630 425 17,96
8 300 2.000 -131.299 600.000 0,58 297.500 11.003 159 69,34
9 300 2.000 -131.299 600.000 0,58 297.500 11.003 159 69,34
10 300 2.000 -65.118 600.000 0,58 297.500 7.630 425 17,96
11 300 2.000 -131.299 600.000 0,58 297.500 11.003 159 69,34
12 300 2.000 -65.118 600.000 0,58 297.500 7.630 425 17,96
13 300 2.000 -116.027 600.000 0,58 297.500 10.616 220 48,20
14 300 2.000 -80.390 600.000 0,58 297.500 8.800 363 24,23
15 300 2.000 -116.027 600.000 0,58 297.500 10.616 220 48,20
16 300 2.000 -80.390 600.000 0,58 297.500 8.800 363 24,23
17 300 2.000 -198.700 600.000 0,58 297.500 9.898 1.535 6,45
18 300 2.000 -234.337 600.000 0,58 297.500 7.463 1.392 5,36
19 300 2.000 -198.700 600.000 0,58 297.500 9.898 1.535 6,45
20 300 2.000 -234.337 600.000 0,58 297.500 7.463 1.392 5,36
21 300 2.000 -183.428 600.000 0,58 297.500 10.550 1.597 6,61
22 300 2.000 -249.609 600.000 0,58 297.500 6.027 1.331 4,53
23 300 2.000 -183.428 600.000 0,58 297.500 10.550 1.597 6,61
24 300 2.000 -249.609 600.000 0,58 297.500 6.027 1.331 4,53
25 300 2.000 -249.609 600.000 0,58 297.500 6.027 1.331 4,53
26 300 2.000 -183.428 600.000 0,58 297.500 10.550 1.597 6,61
27 300 2.000 -249.609 600.000 0,58 297.500 6.027 1.331 4,53
28 300 2.000 -183.428 600.000 0,58 297.500 10.550 1.597 6,61
29 300 2.000 -234.337 600.000 0,58 297.500 7.463 1.392 5,36
30 300 2.000 -198.700 600.000 0,58 297.500 9.898 1.535 6,45
31 300 2.000 -234.337 600.000 0,58 297.500 7.463 1.392 5,36
32 300 2.000 -198.700 600.000 0,58 297.500 9.898 1.535 6,45
33 300 2.000 -44.895 600.000 0,58 297.500 5.718 12 479,80
34 300 2.000 -80.532 600.000 0,58 297.500 8.810 -131 67,24
35 300 2.000 -44.895 600.000 0,58 297.500 5.718 12 479,80
36 300 2.000 -80.532 600.000 0,58 297.500 8.810 -131 67,24
37 300 2.000 -29.623 600.000 0,58 297.500 4.001 73 54,45
38 300 2.000 -95.803 600.000 0,58 297.500 9.743 -193 50,59
39 300 2.000 -29.623 600.000 0,58 297.500 4.001 73 54,45
40 300 2.000 -95.803 600.000 0,58 297.500 9.743 -193 50,59
41 300 2.000 -95.803 600.000 0,58 297.500 9.743 -193 50,59
42 300 2.000 -29.623 600.000 0,58 297.500 4.001 73 54,45
43 300 2.000 -95.803 600.000 0,58 297.500 9.743 -193 50,59
44 300 2.000 -29.623 600.000 0,58 297.500 4.001 73 54,45
45 300 2.000 -80.532 600.000 0,58 297.500 8.810 -131 67,24
46 300 2.000 -44.895 600.000 0,58 297.500 5.718 12 479,80
47 300 2.000 -80.532 600.000 0,58 297.500 8.810 -131 67,24
48 300 2.000 -44.895 600.000 0,58 297.500 5.718 12 479,80
49 300 2.000 -163.205 600.000 0,58 297.500 11.051 1.184 9,33
50 300 2.000 -198.842 600.000 0,58 297.500 9.891 1.041 9,50
51 300 2.000 -163.205 600.000 0,58 297.500 11.051 1.184 9,33
52 300 2.000 -198.842 600.000 0,58 297.500 9.891 1.041 9,50
53 300 2.000 -147.933 600.000 0,58 297.500 11.156 1.246 8,96
54 300 2.000 -214.114 600.000 0,58 297.500 9.002 979 9,19
55 300 2.000 -147.933 600.000 0,58 297.500 11.156 1.246 8,96
56 300 2.000 -214.114 600.000 0,58 297.500 9.002 979 9,19
57 300 2.000 -214.114 600.000 0,58 297.500 9.002 979 9,19
58 300 2.000 -147.933 600.000 0,58 297.500 11.156 1.246 8,96
59 300 2.000 -214.114 600.000 0,58 297.500 9.002 979 9,19
60 300 2.000 -147.933 600.000 0,58 297.500 11.156 1.246 8,96
61 300 2.000 -198.842 600.000 0,58 297.500 9.891 1.041 9,50
62 300 2.000 -163.205 600.000 0,58 297.500 11.051 1.184 9,33
63 300 2.000 -198.842 600.000 0,58 297.500 9.891 1.041 9,50
64 300 2.000 -163.205 600.000 0,58 297.500 11.051 1.184 9,33
65 300 2.000 -67.799 600.000 0,58 297.500 7.852 817 9,61
66 300 2.000 -92.643 600.000 0,58 297.500 9.569 1.063 9,00
67 300 2.000 -67.799 600.000 0,58 297.500 7.852 817 9,61
68 300 2.000 -92.643 600.000 0,58 297.500 9.569 1.063 9,00
69 300 2.000 -57.150 600.000 0,58 297.500 6.926 712 9,73
70 300 2.000 -103.292 600.000 0,58 297.500 10.114 1.169 8,65
71 300 2.000 -57.150 600.000 0,58 297.500 6.926 712 9,73
72 300 2.000 -103.292 600.000 0,58 297.500 10.114 1.169 8,65
73 300 2.000 -103.292 600.000 0,58 297.500 10.114 1.169 8,65
74 300 2.000 -57.150 600.000 0,58 297.500 6.926 712 9,73
75 300 2.000 -103.292 600.000 0,58 297.500 10.114 1.169 8,65
76 300 2.000 -57.150 600.000 0,58 297.500 6.926 712 9,73
77 300 2.000 -92.643 600.000 0,58 297.500 9.569 1.063 9,00
78 300 2.000 -67.799 600.000 0,58 297.500 7.852 817 9,61
79 300 2.000 -92.643 600.000 0,58 297.500 9.569 1.063 9,00
80 300 2.000 -67.799 600.000 0,58 297.500 7.852 817 9,61
162
81 300 2.000 -237.494 600.000 0,58 297.500 7.185 136 53,01
82 300 2.000 -262.339 600.000 0,58 297.500 4.651 382 12,18
83 300 2.000 -237.494 600.000 0,58 297.500 7.185 136 53,01
84 300 2.000 -262.339 600.000 0,58 297.500 4.651 382 12,18
85 300 2.000 -226.846 600.000 0,58 297.500 8.081 30 267,80
86 300 2.000 -272.987 600.000 0,58 297.500 3.374 487 6,93
87 300 2.000 -226.846 600.000 0,58 297.500 8.081 30 267,80
88 300 2.000 -272.987 600.000 0,58 297.500 3.374 487 6,93
89 300 2.000 -272.987 600.000 0,58 297.500 3.374 487 6,93
90 300 2.000 -226.846 600.000 0,58 297.500 8.081 30 267,80
91 300 2.000 -272.987 600.000 0,58 297.500 3.374 487 6,93
92 300 2.000 -226.846 600.000 0,58 297.500 8.081 30 267,80
93 300 2.000 -262.339 600.000 0,58 297.500 4.651 382 12,18
94 300 2.000 -237.494 600.000 0,58 297.500 7.185 136 53,01
95 300 2.000 -262.339 600.000 0,58 297.500 4.651 382 12,18
96 300 2.000 -237.494 600.000 0,58 297.500 7.185 136 53,01
97 300 2.000 -16.893 600.000 0,58 297.500 2.390 1.022 2,34
98 300 2.000 -41.738 600.000 0,58 297.500 5.382 1.269 4,24
99 300 2.000 -16.893 600.000 0,58 297.500 2.390 1.022 2,34
100 300 2.000 -41.738 600.000 0,58 297.500 5.382 1.269 4,24
101 300 2.000 -6.245 600.000 0,58 297.500 917 917 1,00
102 300 2.000 -52.386 600.000 0,58 297.500 6.474 1.374 4,71
103 300 2.000 -6.245 600.000 0,58 297.500 917 917 1,00
104 300 2.000 -52.386 600.000 0,58 297.500 6.474 1.374 4,71
105 300 2.000 -52.386 600.000 0,58 297.500 6.474 1.374 4,71
106 300 2.000 -6.245 600.000 0,58 297.500 917 917 1,00
107 300 2.000 -52.386 600.000 0,58 297.500 6.474 1.374 4,71
108 300 2.000 -6.245 600.000 0,58 297.500 917 917 1,00
109 300 2.000 -41.738 600.000 0,58 297.500 5.382 1.269 4,24
110 300 2.000 -16.893 600.000 0,58 297.500 2.390 1.022 2,34
111 300 2.000 -41.738 600.000 0,58 297.500 5.382 1.269 4,24
112 300 2.000 -16.893 600.000 0,58 297.500 2.390 1.022 2,34
113 300 2.000 -186.589 600.000 0,58 297.500 10.434 341 30,62
114 300 2.000 -211.433 600.000 0,58 297.500 9.175 587 15,63
115 300 2.000 -186.589 600.000 0,58 297.500 10.434 341 30,62
116 300 2.000 -211.433 600.000 0,58 297.500 9.175 587 15,63
117 300 2.000 -175.940 600.000 0,58 297.500 10.783 235 45,81
118 300 2.000 -222.082 600.000 0,58 297.500 8.445 692 12,20
119 300 2.000 -175.940 600.000 0,58 297.500 10.783 235 45,81
120 300 2.000 -222.082 600.000 0,58 297.500 8.445 692 12,20
121 300 2.000 -222.082 600.000 0,58 297.500 8.445 692 12,20
122 300 2.000 -175.940 600.000 0,58 297.500 10.783 235 45,81
123 300 2.000 -222.082 600.000 0,58 297.500 8.445 692 12,20
124 300 2.000 -175.940 600.000 0,58 297.500 10.783 235 45,81
125 300 2.000 -211.433 600.000 0,58 297.500 9.175 587 15,63
126 300 2.000 -186.589 600.000 0,58 297.500 10.434 341 30,62
127 300 2.000 -211.433 600.000 0,58 297.500 9.175 587 15,63
128 300 2.000 -186.589 600.000 0,58 297.500 10.434 341 30,62
LEGENDA
t: spessore muro; Nlimite: sforzo normale limite (per il controllo dell’eccentricità);
L: lunghezza muro; Mr: momento resistente Fuori Piano;
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione); MFP: momento sollecitante Fuori Piano;
A: area del muro; CS: Coefficiente di sicurezza (Mr/MFP).
fd: resistenza di calcolo a compressione della muratura;
164
86 -263.174 29.221 503 -9.555
87 -220.428 -29.483 80 -8.905
88 -263.174 29.221 503 -9.555
89 -263.174 29.221 503 -9.555
90 -220.428 -29.483 80 -8.905
91 -263.174 29.221 503 -9.555
92 -220.428 -29.483 80 -8.905
93 -253.309 15.674 405 -9.404
94 -230.293 -15.937 177 -9.055
95 -253.309 15.674 405 -9.404
96 -230.293 -15.937 177 -9.055
97 -25.922 17.202 999 -15.341
98 -48.939 48.812 1.227 -15.690
99 -25.922 17.202 999 -15.341
100 -48.939 48.812 1.227 -15.690
101 -16.057 3.655 901 -15.191
102 -58.804 62.359 1.325 -15.841
103 -16.057 3.655 901 -15.191
104 -58.804 62.359 1.325 -15.841
105 -58.804 62.359 1.325 -15.841
106 -16.057 3.655 901 -15.191
107 -58.804 62.359 1.325 -15.841
108 -16.057 3.655 901 -15.191
109 -48.939 48.812 1.227 -15.690
110 -25.922 17.202 999 -15.341
111 -48.939 48.812 1.227 -15.690
112 -25.922 17.202 999 -15.341
113 -183.133 -8.291 367 -10.505
114 -206.149 23.320 595 -10.854
115 -183.133 -8.291 367 -10.505
116 -206.149 23.320 595 -10.854
117 -173.268 -21.838 270 -10.354
118 -216.014 36.867 693 -11.005
119 -173.268 -21.838 270 -10.354
120 -216.014 36.867 693 -11.005
121 -216.014 36.867 693 -11.005
122 -173.268 -21.838 270 -10.354
123 -216.014 36.867 693 -11.005
124 -173.268 -21.838 270 -10.354
125 -206.149 23.320 595 -10.854
126 -183.133 -8.291 367 -10.505
127 -206.149 23.320 595 -10.854
128 -183.133 -8.291 367 -10.505
166
106 300 2.000 -16.057 600.000 0,58 297.500 15.191 -15.191 1,00
107 300 2.000 -58.804 600.000 0,58 297.500 47.181 -15.841 2,98
108 300 2.000 -16.057 600.000 0,58 297.500 15.191 -15.191 1,00
109 300 2.000 -48.939 600.000 0,58 297.500 40.889 -15.690 2,61
110 300 2.000 -25.922 600.000 0,58 297.500 23.664 -15.341 1,54
111 300 2.000 -48.939 600.000 0,58 297.500 40.889 -15.690 2,61
112 300 2.000 -25.922 600.000 0,58 297.500 23.664 -15.341 1,54
113 300 2.000 -183.133 600.000 0,58 297.500 70.401 -10.505 6,70
114 300 2.000 -206.149 600.000 0,58 297.500 63.300 -10.854 5,83
115 300 2.000 -183.133 600.000 0,58 297.500 70.401 -10.505 6,70
116 300 2.000 -206.149 600.000 0,58 297.500 63.300 -10.854 5,83
117 300 2.000 -173.268 600.000 0,58 297.500 72.354 -10.354 6,99
118 300 2.000 -216.014 600.000 0,58 297.500 59.167 -11.005 5,38
119 300 2.000 -173.268 600.000 0,58 297.500 72.354 -10.354 6,99
120 300 2.000 -216.014 600.000 0,58 297.500 59.167 -11.005 5,38
121 300 2.000 -216.014 600.000 0,58 297.500 59.167 -11.005 5,38
122 300 2.000 -173.268 600.000 0,58 297.500 72.354 -10.354 6,99
123 300 2.000 -216.014 600.000 0,58 297.500 59.167 -11.005 5,38
124 300 2.000 -173.268 600.000 0,58 297.500 72.354 -10.354 6,99
125 300 2.000 -206.149 600.000 0,58 297.500 63.300 -10.854 5,83
126 300 2.000 -183.133 600.000 0,58 297.500 70.401 -10.505 6,70
127 300 2.000 -206.149 600.000 0,58 297.500 63.300 -10.854 5,83
128 300 2.000 -183.133 600.000 0,58 297.500 70.401 -10.505 6,70
LEGENDA
t: spessore muro; Nlimite: sforzo normale limite (per il controllo dell’eccentricità);
L: lunghezza muro; Mr: momento resistente Nel Piano;
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione); MNP: momento sollecitante Nel Piano;
A: area del muro; CS: Coefficiente di sicurezza (Mr/MNP).
fd: resistenza di calcolo a compressione della muratura;
167
34 -129.220 -2.654 556 -12.070
35 -122.949 -1.637 581 -12.263
36 -129.220 -2.654 556 -12.070
37 -120.262 -1.201 591 -12.346
38 -131.907 -3.089 545 -11.988
39 -120.262 -1.201 591 -12.346
40 -131.907 -3.089 545 -11.988
41 -131.907 -3.089 545 -11.988
42 -120.262 -1.201 591 -12.346
43 -131.907 -3.089 545 -11.988
44 -120.262 -1.201 591 -12.346
45 -129.220 -2.654 556 -12.070
46 -122.949 -1.637 581 -12.263
47 -129.220 -2.654 556 -12.070
48 -122.949 -1.637 581 -12.263
49 -143.767 26.953 787 -12.580
50 -150.037 25.936 762 -12.387
51 -143.767 26.953 787 -12.580
52 -150.037 25.936 762 -12.387
53 -141.079 27.388 798 -12.662
54 -152.724 25.500 751 -12.304
55 -141.079 27.388 798 -12.662
56 -152.724 25.500 751 -12.304
57 -152.724 25.500 751 -12.304
58 -141.079 27.388 798 -12.662
59 -152.724 25.500 751 -12.304
60 -141.079 27.388 798 -12.662
61 -150.037 25.936 762 -12.387
62 -143.767 26.953 787 -12.580
63 -150.037 25.936 762 -12.387
64 -143.767 26.953 787 -12.580
65 -126.979 15.131 722 -12.661
66 -131.351 21.135 766 -12.728
67 -126.979 15.131 722 -12.661
68 -131.351 21.135 766 -12.728
69 -125.105 12.558 704 -12.633
70 -133.224 23.708 784 -12.756
71 -125.105 12.558 704 -12.633
72 -133.224 23.708 784 -12.756
73 -133.224 23.708 784 -12.756
74 -125.105 12.558 704 -12.633
75 -133.224 23.708 784 -12.756
76 -125.105 12.558 704 -12.633
77 -131.351 21.135 766 -12.728
78 -126.979 15.131 722 -12.661
79 -131.351 21.135 766 -12.728
80 -126.979 15.131 722 -12.661
81 -156.838 10.289 602 -11.743
82 -161.210 16.293 646 -11.809
83 -156.838 10.289 602 -11.743
84 -161.210 16.293 646 -11.809
85 -154.965 7.716 584 -11.714
86 -163.084 18.866 664 -11.838
87 -154.965 7.716 584 -11.714
88 -163.084 18.866 664 -11.838
89 -163.084 18.866 664 -11.838
90 -154.965 7.716 584 -11.714
91 -163.084 18.866 664 -11.838
92 -154.965 7.716 584 -11.714
93 -161.210 16.293 646 -11.809
94 -156.838 10.289 602 -11.743
95 -161.210 16.293 646 -11.809
96 -156.838 10.289 602 -11.743
97 -118.022 16.583 758 -12.937
98 -122.393 22.587 802 -13.003
99 -118.022 16.583 758 -12.937
100 -122.393 22.587 802 -13.003
101 -116.148 14.010 740 -12.908
102 -124.267 25.160 820 -13.032
103 -116.148 14.010 740 -12.908
104 -124.267 25.160 820 -13.032
105 -124.267 25.160 820 -13.032
106 -116.148 14.010 740 -12.908
107 -124.267 25.160 820 -13.032
108 -116.148 14.010 740 -12.908
109 -122.393 22.587 802 -13.003
168
110 -118.022 16.583 758 -12.937
111 -122.393 22.587 802 -13.003
112 -118.022 16.583 758 -12.937
113 -147.881 11.741 639 -12.018
114 -152.253 17.745 682 -12.084
115 -147.881 11.741 639 -12.018
116 -152.253 17.745 682 -12.084
117 -146.007 9.168 620 -11.990
118 -154.126 20.318 700 -12.113
119 -146.007 9.168 620 -11.990
120 -154.126 20.318 700 -12.113
121 -154.126 20.318 700 -12.113
122 -146.007 9.168 620 -11.990
123 -154.126 20.318 700 -12.113
124 -146.007 9.168 620 -11.990
125 -152.253 17.745 682 -12.084
126 -147.881 11.741 639 -12.018
127 -152.253 17.745 682 -12.084
128 -147.881 11.741 639 -12.018
170
LEGENDA
eNP: eccentricità nel piano; A’: area compressa della muratura (Lt);
eTNP,lim: eccentricità limite; 'n: tensione normale sulla sezione compressa (Ns/A');
: coefficiente di parzializzazione della sezione fvd: resistenza di progetto a taglio della muratura;
A: area del muro (Lt); Tr: taglio resistente;
fvko: resistenza caratteristica a taglio senza tensione normale TS: taglio sollecitante;
della muratura; CS: Coefficiente di sicurezza (Tr/TS).
Ns: sforzo normale sollecitante (- = compressione);
-- Riepilogo “FASE 3” --
PGAFP = 1,739·0,193 = 0,336 PGANP = 1,611·0,193 = 0,312 PGATNP = 0,306·0,193 = 0,059
171
CASI PROVA ACCIAIO
172
1 (AC) - Test di Validazione n.1 (Verifica Instabilità Pilastro Acciaio)
Titolo: Verifica Instabilità Pilastro Acciaio.
Riferimento: “Edifici in Acciaio – Materiale, calcolo e progetto secondo l'EC EN-1993-1-1”di C.
Bernuzzi e F. M. Mazzolani ed. HOEPLI, esempio a pag. 57.
Il file di EdiLus (AC) è: AC_Validazione_01.EDL.
In riferimento ad un'asta semplicemente compressa, si confrontano alcuni dei risultati di EdiLus (AC) con quelli
riportati nell'esempio preso come riferimento.
Dati Pilastro
- Profilo HEB 200 -> incernierata secondo l’asse forte (β = 1,00), e ritegno intermedio secondo l'asse debole
(β = 0,5); l’inserimento di tali valori avviene nelle proprietà del pilastro (Figura 1.1);
- Altezza (H) = 7,50 m;
- Materiale =S235;
- Il pilastro viene caricato in testa da una forza concentrata ( Condizioni di Carico -> Carico Permanente) pari
a 10 N.
Poiché i pilastri, in EdiLus (AC), vengono calcolati sempre a Pressoflessione deviata, non tutti i valori riportati
nell'inspector dei risultati sono confrontabili.
Figura 1.1: vista -“Editor 3D” + proprietà pilastro Figura 1.2: risultati EdiLus- pilastro non “Reticolare”
173
Non possono essere confrontati i valori di relativi alla snellezza adimensionale, poiché quelli riportati sono
stati calcolati in caso di flessione pari a:
W f yk
.
Mcrit
Figura 1.3: proprietà pilastro - comportamento “Reticolare” Figura 1.4: risultati EdiLus - pilastro “Reticolare”
174
2 (AC) - Test di Validazione n.2 (Verifica Trave Acciaio)
Titolo: Verifica Trave Acciaio.
Riferimento: “Edifici in Acciaio – Materiale, calcolo e progetto secondo l'EC EN-1993-1-1”di C.
Bernuzzi e F. M. Mazzolani ed. HOEPLI, esempio 3.4.5.2 a pag. 78.
Il file di EdiLus (AC) è: AC_Validazione_02.EDL.
In riferimento all’esempio del testo citato, si considera la trave avente le seguenti caratteristiche:
Dati Trave
- Profilo IPE 330 (peso proprio = 491 N/m);
- Lunghezza (L) = 10,00 m;
- Materiale =S235.
La trave viene caricata da 3 + 3 forze equidistanziate (2,50 m ciascuna - vedi figure successive):
- 3 forze da 9000 N ->definite come Condizione di Carico “Permanente” (Figura 2.1);
- 3 forze da 11000 N ->definite come Condizione di Carico “Verticale/Abitazione” (Figura 2.2).
Figura 2.1: vista -“Editor 3D” - forze da 9000N, definite come Carico Permanente
Figura 2.2: vista - “Editor 3D” - forze da 11000N, definite come Abitazioni
Confronto
In EdiLus il calcolo viene eseguito secondo le NTC del D.M. 14/01/2008, per cui il coefficiente di combinazione
dei carichi permanenti impiegato è 1,3 al posto di 1,4 che è stato invece impiegato nell'esempio citato.
Le massime sollecitazioni di progetto al taglio VEd (all'appoggio) ed al momento MEd (in mezzeria) valgono:
175
Verifiche a Pressoflessione retta
allo SLU
Trave Acciaio 1a-2a Piano Terra
Verifica3
VERIFICHE A TAGLIO RETTO ALLO SLU VERIFICHE A TAGLIO RETTO ALLO SLU
Tp PLS
Trave Acciaio 1a-2a Piano Terra Trave Acciaio 1a-2a Piano Terra
%LLI 50%
Verifica1 Verifica1
Vc,Rd 465.861
%LLI 0% %LLI 100%
0,00
CS 10,24 CS 10,24
Av 3.081
Av 3.081 Av 3.081
tw 7,50
T,Ed 0,0 T,Ed 0,0
Mc,Rd 210.295
VEd 45.498 VEd -45.485
CS 1,41
Vc,Rd 465.861 Vc,Rd 465.861
Npl,Rd 1.639.687
NEd 0
MEd,3 148.952
MEd,2 0
Figura 2.3: verifica a taglio - 0% LLi Figura 2.4: verifica a taglio - 100% LLi Figura 2.5: verifica a PF - 50% LLi
N.B. 2.1
La verifica all’instabilità non può essere considerata per il test, per i seguenti motivi:
- il coefficiente Ψ viene calcolato per una porzione di trave tra un carico e l’altro, mentre EdiLus considera tutta la luce;
- inoltre il metodo seguito si discosta da quello implementato, che è aderente al procedimento di cui alla Circolare NTC § C 4.2.4.1.3.2
valido per sezioni ad I o H doppiamente simmetriche.
176
3 (AC) - Test di Validazione n.3 (Gerarchia Travi Acciaio)
Titolo: Verifica Gerarchia delle resistenze TRAVI.
Il file di EdiLus (AC) è: AC_GR_Beam.EDL.
Si espone di seguito il procedimento adottato per le verifiche di gerarchia (Sforzo normale, Taglio e Momento)
per le travi in acciaio.
In particolare si rivolge l’attenzione all’estremo finale della trave presente al piano terra (Trave Acciaio 4-5 - ID
2840), evidenziata con colore ARANCIONE nella Figura 3.2.
Figura 3.1: vista - “Editor 3D” (completo) Figura 3.2: vista - “Editor 3D” (senza solai)
Dati Trave
- Profilo IPE 220;
- Base (b) = 110,0 mm;
- Spessore ala (tf) = 9,20 mm;
- Spessore anima (tw) = 5,90 mm;
- Raggio anima/ala (r) = 12,00 mm;
- Altezza netta raccordo (hw) = 177,90 mm;
- Area profilo (A) = 33,37 cm2;
- Modulo di resistenza plastico rispetto ad X (Wpl,X) = 285,40 cm3;
- Modulo di resistenza plastico rispetto ad Y (Wpl,Y) = 58,11 cm3;
- Lunghezza (L) = 3,00 m;
- Luce Libera (LLI) = 2,99 m;
- Materiale = Acciaio S235;
- Tensione caratteristica di snervamento (fyk) = 235 N/mm2 (NTC 08 - Tabella 11.3.IX);
- Coefficiente di sicurezza per la resistenza delle membrature e la stabilità (M0) = 1,05 (NTC 08 - Tabella
4.2.V -> Resistenza delle Sezioni di Classe 1-2-3-4).
177
ME d Verifica delle GERACHIA a Momento
1
Mpl,Rd (relazione 7.5.3 - § 7.5.4.1 NTC 08)
Dove:
NEd, VEd e MEd: sono i valori di progetto del momento flettente, della sollecitazione assiale e del taglio (massimi
valori di progetto tra tutte le combinazioni sismiche);
Npl,Rd, Vpl,Rd e Mpl,Rd,: sono i valori delle resistenze plastiche di progetto, flessionale, assiale e tagliante
(determinate secondo criteri di cui al § 4.2.4.1.2 delle NTC 08);
VEd,G: sollecitazione di taglio di progetto dovuta alle azioni non sismiche (parte statica della combinazione
sismica –> coefficienti di combinazione validi per la combinazione sismica);
VEd,M: la forza di taglio dovuta all’applicazione di momenti plastici equiversi M pl,Rd nelle sezioni in cui è attesa la
formazione delle cerniere plastiche.
In EdiLus gli espetti della gerarchia esposti in precedenza si riflettono nelle seguenti verifiche:
-> Sforzo Normale
Verifiche Gerarchia Resistenze -> -> Taglio
-> Momento
Di seguito si riporta il calcolo delle precedenti grandezze interessate nella verifica.
- Calcolo Npl,Rd -
Dalla relazione 4.2.7 si ha:
A fy k 33,37 10 2 mm2 235N / mm2
Npl,Rd 746 852 N.
M0 1,05
Dove:
A = 33,37 cm2;
fyk = 235 N/mm2;
M0 = 1,05.
- Calcolo Vpl,Rd -
A v ,f A 2 b t f (t w 2 r) t f 33,37 102 2 110 9,2 (5,9 2 12) 9,2 = 1588,08 mm2 = 15,08 cm2 (NTC 08 – relazione
4.2.18);
A v ,w A 2 (hw t w ) 33,37 102 2 177 ,6 5,9 = 1241,32 mm2 = 12,41 cm2 (NTC 08 – relazione 4.2.21);
fyk = 235 N/mm2;
M0 = 1,05.
178
- Calcolo Mpl,Rd -
Dalla relazione 4.2.13 (sezioni di classe 1 e 2) si ha:
Wpl f y k
Mpl,Rd .
M0
Per cui:
Wpl,X f y k 285,40 10 3 mm 3 235N / mm 2
Mpl,Rd,X 63 875 238,10 Nmm = 63 875 Nm.
M0 1,05
Wpl, Y f y k 58,11 10 3 mm 3 235N / mm 2
Mpl,Rd, Y 13 005 571,43 Nmm = 13 006 Nm.
M0 1,05
Dove:
Wpl,X = 285,40 cm3;
Wpl,Y = 58,11 cm3;
fyk = 235 N/mm2;
M0 = 1,05.
- Riepilogo grandezze -
Di seguito si riporta il riepilogo delle grandezze calcolate in precedenza.
Npl,Rd Vpl,Rd,X Vpl,Rd,Y Mpl,Rd,X Mpl,Rd,Y
[N] [N] [N] [Nm] [Nm]
746 852 160 399 205 206 63 875 13 006
2 Mpl,Rd
VE d,M
L LI
Per cui:
2 Mpl,Rd, Y 2 13006Nm
VE d,M,X 8 699 N.
L LI 2,99m
2 Mpl,Rd,X 2 63875Nm
VE d,M, Y 42 726 N.
L LI 2,99m
Dove:
Mpl,Rd,X = 63 875 Nm;
Mpl,Rd,Y = 13 006 Nm;
LLI = 2,99 m.
- Riepilogo grandezze -
Di seguito si riporta il riepilogo delle grandezze calcolate in precedenza.
VEd,M,X VEd,M,Y
[N] [N]
8 699 42 726
179
Calcolo sollecitazioni di progetto (NEd, VEd e MEd)
Si riportano di seguito le sollecitazioni “caratteristiche” presenti nella trave in esame, per l’estremo esaminato.
CONDIZIONI STATICHE
Permanente Permanente Non Strutturale Abitazione
CC Carico Permanente CC Permanenti Non Strutturali CC Abitazione
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 - 0 M1 - 0
M2 - 9 M2 - 8 M2 - 8
M3 - 3.379 M3 - 3.096 M3 - 2.815
N - 1.350 N - 1.235 N - 1.123
T2 - -5.736 T2 - -5.247 T2 - -4.770
T3 - 6 T3 - 5 T3 - 5
CONDIZIONI SISMICHE
Sisma X Sisma Y
Direzione X Direzione Y
Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 - 2
M2 - 0 M2 - 0
M3 - 18.083 M3 - 97
N - 15.007 N - 64
T2 - 12.843 T2 - 67
T3 - 0 T3 - 2
Eccentricità X Eccentricità Y
Direzione X(+) Direzione Y(+)
Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 - 0
M2 - -630 M2 - -551
M3 - 217 M3 - 189
N - -176 N - -154
T2 - -154 T2 - -134
T3 - -386 T3 - -338
Tale sollecitazioni vengono combinate (sismicamente) come riportato di seguito (per brevità di esposizione si
riportano TUTTE le combinazioni/sollecitazioni statiche e SOLO quelle sismiche che generano le massime
sollecitazioni):
Coefficienti di Permutazione delle sollecitazioni sismiche
Coefficienti di Combinazioni Sollecitazioni
nelle combinazioni sismiche
num
Perm PNS Abit. SX EcX SY EcX NE MEd,X MEd,Y VEd,X VEd,Y MEd,Z NE MEd,X MEd,Y VEd,X VEd,Y MEd,Z
[-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [N] [Nm] [Nm] [N] [N] [Nm]
Combinazioni STATICHE Sollecitazioni STATICHE
1 1,00 1,00 0,00 0,0 0,0 0,0 0,0 - - - - - - - - - - - -
2 1,00 1,00 1,50 0,0 0,0 0,0 0,0 - - - - - - - - - - - -
3 1,30 1,30 0,00 0,0 0,0 0,0 0,0 - - - - - - - - - - - -
4 1,30 1,30 1,50 0,0 0,0 0,0 0,0 - - - - - - - - - - - -
Combinazioni SISMICHE Sollecitazioni SISMICHE
1 1,00 1,00 0,30 1,0 1,0 0,3 0,3 1 1 1 1 1 1 -18.170 25.705 815 501 643 1
2 1,00 1,00 0,30 1,0 1,0 0,3 0,3 1 1 1 1 -1 1 -18.170 25.705 815 501 -25.471 1
257 1,00 1,00 0,30 0,30 0,30 1,00 1,00 1 1 1 1 1 1 -7.695 13.096 759 468 -8.314 2
Nella successiva tabella si riassumono le massime sollecitazioni ottenute dalle precedenti combinazioni (4
statiche + 512 sismiche):
NEd MEd,X MEd,Y VEd,X VEd,Y MEd,Z
[N] [Nm] [Nm] [N] [N] [Nm]
Max -18.170 25.705 815 501 -25.471 2
Nun. Comb. 1 1 1 1 2 257
180
Calcolo taglio non sismico (VEd,G)
Tale contributo si ottiene dalla combinazione dei tagli “statici”, presenti nell’estremo in esame, con coefficienti
di combinazione della combinazione sismica.
Quindi, con riferimento alla Tab. 3.1, nel caso in esame si ha:
Tab. 3.1: Sollecitazioni senza sisma
Permanente Permanente Non Strutturale Abitazione
CC Carico Permanente CC Permanenti Non Strutturali CC Abitazione
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 - 0 M1 - 0
M2 - 9 M2 - 8 M2 - 8
M3 - 3.379 M3 - 3.096 M3 - 2.815
N - 1.350 N - 1.235 N - 1.123
T2 - -5.736 T2 - -5.247 T2 - -4.770
T3 - 6 T3 - 5 T3 - 5
VEd,G,X VEd,G,Y
[N] [N]
VEd,G,X(Perm) + VEd,G,X(PNS) + 0,3 · VEd,G,X(Abit.) = VEd,G,Y(Perm) + VEd,G,Y(PNS) + 0,3 · VEd,G,Y(Abit.) =
= 6 N + 5 N + 0,3 · 5 N = 13 = -5 736 N - 5 247 N – 0,3 · 4 770 N = -12 414
Verifiche
Ricapitolando, le grandezze in gioco sono:
Tab. 3.2: Sollecitazioni plastiche (Npl,Rd, Vpl,Rd, Mpl,Rd)
Npl,Rd Vpl,Rd,X Vpl,Rd,Y Mpl,Rd,X Mpl,Rd,Y
[N] [N] [N] [Nm] [Nm]
746 852 160 399 205 206 63 875 13 006
Tab. 3.5: Taglio di progetto dovuta alle azioni non sismiche (VEd,G)
VEd,G,X VEd,G,Y
[N] [N]
13 12 414
181
Vpl ,Rd, Y 205206 Vpl,Rd - 205.213
V 3,72
VEd , Y 55140
CS 0,50 V 1,86
VERIFICHE GERARCHIE DELLE RESISTENZE -> Momento
MEd ,X 25705 Trave Acciaio 4-5 Piano Terra
0,40 < 1
Mpl ,Rd ,X 63875 Nodo
Nodo Finale
Iniziale
Secondo quanto riportato in EdiLus si ha: CS - 2,48
Mpl ,Rd , Y 63875 - 2,48
M 2,48
MEd , Y 25705 MEd - 25.705
CS M 2,48 Mpl,Rd - 63.714
182
4 (AC) - Test di Validazione n.4 (Gerarchia Pilastri Acciaio)
Titolo: Verifica Gerarchia delle resistenze PILASTRI.
Il file di EdiLus (AC) è: AC_GR_Beam.EDL.
Si espone di seguito il procedimento adottato per le verifiche di gerarchia (Presso Flessione, Taglio composto e
taglio “semplice”) per le colonne in acciaio.
In particolare si rivolge l’attenzione all’estremo superiore della colonna presente al piano terra (Pilastro Acciaio
5 - ID 2956), evidenziata con colore GIALLO nella Figura 4.2.
Figura 4.1: vista - “Editor 3D” (completo) Figura 4.2: vista - “Editor 3D” (senza solai)
Dati Profili
Colonna Trave
Tipo profilo HEA 260 IPE 220 [-]
Numero profili nel nodo 1 4 [-]
Base (b) 260,0 110,0 [mm]
Spessore ala (tf) 12,50 9,20 [mm]
Spessore anima (tw) 7,50 5,90 [mm]
Raggio anima/ala (r) 24,00 12,00 [mm]
Altezza netta raccordo (hw) 177,00 177,90 [mm]
Area profilo (A) 86,80 33,37 [cm2]
Modulo di resistenza plastico rispetto ad X (Wpl,X) 919,80 285,40 [cm3]
Modulo di resistenza plastico rispetto ad Y (Wpl,Y) 430,20 58,11 [cm3]
(X) 3,00/4,00
Lunghezza (L) 3,00 [m]
(Y) 3,00/5,00
(X) 2,99/3,99
Luce Libera (LLI) 2,89 [m]
(Y) 2,75/4,75
Materiale Acciaio S235 Acciaio S235 [-]
Tensione caratteristica di snervamento
(fyk) 235 235 [N/mm2]
(NTC 08 - Tabella 11.3.IX)
Coefficiente di sicurezza per la resistenza delle membrature e la stabilità
(M0) 1,05 1,05 [-]
(NTC 08 - Tabella 4.2.V -> Resistenza delle Sezioni di Classe 1-2-3-4)
183
ME d ME d,G 1,1 Rd ME d,E relazione 7.5.7 - § 7.5.4.2 NTC 08
Dove:
NEd,G, VEd,G e MEd,G: sono le sollecitazioni di compressione, flessione e taglio dovute alle azioni non sismiche;
NEd,E, VEd,E e MEd,E: sono le sollecitazioni di compressione, flessione e taglio dovute alle azioni sismiche;
Rd: fattore di sovraresistenza (§ 7.5.1 - tabella 7.5.I delle NTC 08);
: è il minimo valore tra gli i = Mpl,Rd,i/MEd,i di tutte le travi (che arrivano in testa al pilastro) in cui si attende
la formazione di cerniere plastiche; essendo MEd,i il momento flettente di progetto della i-esima trave in
condizioni sismiche e Mpl,Rd,i il corrispondente momento plastico.
Inoltre, il taglio di progetto deve rispettare la seguente limitazione:
VE d
0,50 relazione 7.5.9 - § 7.5.4.2 NTC 08
Vpl,Rd
In EdiLus gli espetti della gerarchia esposti in precedenza si riflettono nelle seguenti verifiche:
-> Pressoflessione deviata
Verifiche di Resistenza ->
-> Taglio deviato
Verifiche Gerarchia Resistenze -> -> Taglio
Di seguito si riporta il calcolo delle precedenti grandezze interessate nella verifica.
- Calcolo Vpl,Rd -
Dalla relazione 4.2.18 si ha:
A v fy k
Vpl,Rd Vc ,Rd .
3 M0
Per cui:
TRAVE COLONNA
A v ,w f yk 12,41 10 2 mm 2 235N / mm 2 A v ,w f yk 28,76 10 2 mm 2 235N / mm 2
Vpl,Rd,X 160 399 N 371 594 N
3 M0 3 1,05 3 M0 3 1,05
184
A v ,f f yk 15,88 10 2 mm 2 235N / mm 2 A v ,f f yk 73,55 10 2 mm 2 235N / mm 2
Vpl,Rd,Y 205 206 N 950 323 N
3 M0 3 1,05 3 M0 3 1,05
dove: dove:
A v ,f A 2 b t f ( t w 2 r ) t f A v ,f A 2 b t f ( t w 2 r ) t f
2
= 33,37 10 2 110 9,2 (5,9 2 12) 9,2 = = 86 ,82 10 2 2 260 12,5 (7,5 2 24) 12,5 =
= 1588,08 mm2 = 15,08 cm2 (NTC 08 – rel. 4.2.18); = 2875,75 mm2 = 28,76 cm2 (NTC 08 – rel. 4.2.18);
A v ,w A (h w t w ) 33,37 10 2 177 ,6 5,9 = A v ,w A (h w t w ) 86,82 10 2 177 ,0 7,5 =
= 2289,16 mm2 = 22,89 cm2 (NTC 08 – rel. 4.2.21); = 7354,50 mm2 = 73,55 cm2 (NTC 08 – rel. 4.2.21);
fyk = 235 N/mm2; fyk = 235 N/mm2;
M0 = 1,05. M0 = 1,05.
- Calcolo Mpl,Rd -
Dalla relazione 4.2.13 (sezioni di classe 1 e 2) si ha:
Wpl f y k
Mpl,Rd .
M0
Per cui:
TRAVE COLONNA
Wpl ,X f yk 285 ,40 10 3 mm 3 235N / mm 2 Wpl ,X f yk 919 ,80 10 3 mm 3 235N / mm 2
Mpl,Rd,X 63 875 Nm 205 860 N
M0 1,05 M0 1,05
Wpl , Y f yk 3 3
58,11 10 mm 235N / mm 2 Wpl , Y f yk 430 ,20 10 3 mm 3 235N / mm 2
Mpl,Rd,Y 13 006 Nm 96 283 N
M0 1,05 M0 1,05
Dove: Dove:
Wpl,X = 285,40 cm3; Wpl,X = 919,80 cm3;
Wpl,Y = 58,11 cm3; Wpl,Y = 430,20 cm3;
fyk = 235 N/mm2; fyk = 235 N/mm2;
M0 = 1,05. M0 = 1,05.
- Riepilogo grandezze -
Di seguito si riporta il riepilogo delle grandezze calcolate in precedenza.
Npl,Rd Vpl,Rd,X Vpl,Rd,Y Mpl,Rd,X Mpl,Rd,Y
Profilo
[N] [N] [N] [Nm] [Nm]
Trave 746 852 160 399 205 206 63 875 13 006
Colonna 1 943 114 371 594 950 323 205 860 96 283
Valutazione
Tale valore è il minimo valore tra gli i = Mpl,Rd,i/MEd,i di tutte le travi che concorrono in testa al pilastro in
esame, in cui si attende la formazione di cerniere plastiche, con:
MEd,i: massimo momento flettente della i-esima trave in condizioni sismiche nell’estremo sul pilastro;
Mpl,Rd,i: momento plastico dell’i-esima trave.
In particolare, in EdiLus vengono calcolati i seguenti :
X = X,min = Mpl,Rd,X/MEd,X,max -> che verrà utilizzato nel calcolo di VEd,X e MEd,Y;
Y = Y,min = Mpl,Rd,Y/MEd,Y,max -> che verrà utilizzato nel calcolo di VEd,Y e MEd,X;
m = media(X; Y) -> che verrà utilizzato nel calcolo di NEd (MEd,Z).
185
- Calcolo MEd -
Se sollecitazioni “caratteristiche” nelle travi in esame sono:
Trave Acciaio 4-5 Trave Acciaio 5-6 Trave Acciaio 2-5 Trave Acciaio 5-8
Piano Terra Piano Terra Piano Terra Piano Terra
(trave 1X) (trave 2X) (trave 1Y) (trave 2Y)
CC Carico Permanente
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 0 - M1 - 0 M1 0 -
M2 - 9 M2 10 - M2 - 5 M2 4 -
M3 - 3.379 M3 8.091 - M3 - 1.357 M3 6.629 -
N - 1.350 N -6.024 - N - 462 N -2.521 -
T2 - -5.736 T2 12.143 - T2 - -5.973 T2 8.777 -
T3 - 6 T3 -5 - T3 - 5 T3 -2 -
CC Carico Permanente/Permanenti NON Strutturali
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 0 - M1 - 0 M1 0 -
M2 - 8 M2 9 - M2 - 4 M2 4 -
M3 - 3.096 M3 7.415 - M3 - 1.243 M3 6.078 -
N - 1.235 N -5.524 - N - 423 N -2.312 -
T2 - -5.247 T2 11.121 - T2 - -5.477 T2 8.049 -
T3 - 5 T3 -4 - T3 - 4 T3 -2 -
CC Carico Verticale/Abitazioni
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 0 - M1 - 0 M1 0 -
M2 - 8 M2 9 - M2 - 4 M2 4 -
M3 - 2.815 M3 6.741 - M3 - 1.130 M3 5.525 -
N - 1.123 N -5.022 - N - 385 N -2.102 -
T2 - -4.770 T2 10.110 - T2 - -4.979 T2 7.317 -
T3 - 5 T3 -4 - T3 - 4 T3 -1 -
Sisma X
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 0 - M1 - 0 M1 0 -
M2 - 0 M2 0 - M2 - 2 M2 2 -
M3 - 18.083 M3 14.415 - M3 - 47 M3 82 -
N - 15.007 N 13.885 - N - 33 N 13 -
T2 - 12.843 T2 7.747 - T2 - 53 T2 36 -
T3 - 0 T3 0 - T3 - 2 T3 0 -
Sisma Y
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 2 M1 2 - M1 - 2 M1 2 -
M2 - 0 M2 2 - M2 - 0 M2 0 -
M3 - 97 M3 51 - M3 - 6.093 M3 10.446 -
N - 64 N 53 - N - 3.983 N 2.375 -
T2 - 67 T2 27 - T2 - 6.870 T2 4.474 -
T3 - 2 T3 0 - T3 - 0 T3 2 -
Eccentricità X
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 0 - M1 - 0 M1 0 -
M2 - -630 M2 470 - M2 - -273 M2 429 -
M3 - 217 M3 -173 - M3 - -63 M3 107 -
N - -176 N 162 - N - 39 N -23 -
T2 - -154 T2 -93 - T2 - 70 T2 46 -
T3 - -386 T3 -215 - T3 - -281 T3 -169 -
Eccentricità Y
Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo Estremo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
M1 - 0 M1 0 - M1 - 0 M1 0 -
M2 - -551 M2 411 - M2 - -239 M2 375 -
M3 - 189 M3 -151 - M3 - -55 M3 94 -
N - -154 N 142 - N - 34 N -20 -
T2 - -134 T2 -81 - T2 - 62 T2 40 -
T3 - -338 T3 -188 - T3 - -246 T3 -148 -
Di seguito, si riportano le combinazioni sismiche relative alle SOLE sollecitazioni M Ed,X (per brevità di esposizione
si riportano SOLO quelle che generano le massime sollecitazioni)
186
Tab. 4.1: Combinazioni sismiche di MEd,X per le travi in testa al pilastro
Coefficienti di Combinazione Sollecitazioni Combinate
Coefficienti di Permutazione delle sollecitazioni sismiche
(sismici) MEd,X
Perm PNS Abit. SX EcX SY EcX Fz Mx My Fx Fy Trave 1X Trave 2X Trave 1Y Trave 2Y
num
[-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [Nm] [Nm] [Nm] [Nm]
1 1,00 1,00 0,30 1,0 1,0 0,3 0,3 1 1 1 1 1 25.705 32.177 4.893 17.716
- - - - - - - - - - - - - - - - -
257 1,00 1,00 0,30 0,30 0,30 1,00 1,00 1 1 1 1 1 13.096 22.107 9.120 24.961
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Nella successiva tabella, per le travi in esame, si riassumono i massimi valori di M Ed,X:
Trave Acciaio 4-5 Trave Acciaio 5-6 Trave Acciaio 2-5 Trave Acciaio 5-8
(Trave 1X) (Trave 2X) (Trave 1Y) (Trave 2Y)
MEd,X,max [Nm] 25 075 32 177 9 120 24 961
Nun. Comb. 1 1 257 257
- Calcolo -
Per cui i valori di sono:
Trave Acciaio 4-5 Trave Acciaio 5-6 Trave Acciaio 2-5 Trave Acciaio 5-8
(Trave 1X) (Trave 2X) (Trave 1Y) (Trave 2Y)
MEd,X,max [Nm] 25 075 32 177 9 120 24 961
Mpl,Rd [Nm] 63 875 63 875 63 875 63 875
[-] 2,48 1,98 7,00 2,55
come confermato anche dai risultati di EdiLus - verifica gerarchia -> Momento.
Trave Trave Trave Trave
Piano Terra Piano Terra Piano Terra Piano Terra
Acciaio 4-5 Acciaio 5-6 Acciaio 2-5 Acciaio 5-8
Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo
Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale Iniziale Finale
CS - 2,48 CS 1,98 - CS - 6,99 CS 2,55 -
- 2,48 1,98 - - 6,99 2,55 -
MEd - 25.705 MEd 32.177 - MEd - 9.121 MEd 24.961 -
Mpl,Rd - 63.714 Mpl,Rd 63.646 - Mpl,Rd - 63.782 Mpl,Rd 63.769 -
Quindi:
Lungo X (X) Lungo Y (Y) Medio minimi (m)
[-] [-] [-]
1,98 2,55 2,27
I termini fra parentesi quadre assumono tutte le possibili combinazioni tra segno “+” e “-”, derivando dalle
combinazioni CQC (senza segno).
Per brevità di esposizione si riportano TUTTE le combinazioni statiche e SOLO quelle sismiche che generano le massime sollecitazioni.
Tab. 4.2: Combinazioni sismiche per le sollecitazioni di progetto della colonna (NEd, VEd e MEd)
Coefficienti di Permutazione
Coefficienti di Combinazioni Sollecitazioni combinate “X GR” Sollecitazioni combinate “CLASSICHE” (· = 1)
delle sollecitazioni sismiche per
num
Perm PNS Abit. 1,10·Rd SX EcX SY EcX NEd MEd,X MEd,Y VEd,X VEd,Y NEd MEd,X MEd,Y VEd,X VEd,Y NEd MEd,X MEd,Y VEd,X VEd,Y
[-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [N] [Nm] [Nm] [N] [N] [N] [Nm] [Nm] [N] [N]
1 1,00 1,00 0,00 - 0,00 0,00 0,00 0,00 - - - - - - - - - - 132.637 3.883 2.341 1.152 -1.627
2 1,00 1,00 1,50 - 0,00 0,00 0,00 0,00 - - - - - - - - - - 217.825 6.417 3.868 1.904 -2.688
3 1,30 1,30 0,00 - 0,00 0,00 0,00 0,00 - - - - - - - - - - 172.428 5.048 3.043 1.498 -2.115
4 1,30 1,30 1,50 - 0,00 0,00 0,00 0,00 - - - - - - - - - - 257.616 7.581 4.570 2.249 -3.176
5 1,00 1,00 0,30 1,32 1,00 1,00 0,30 0,30 1·m 1·Y 1·X 1·X 1·Y 181.536 10.706 40.663 29.048 7.063 160.298 6.260 17.155 11.891 796
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
262 1,00 1,00 0,30 1,32 0,30 0,30 1,00 1,00 1·m 1·Y 1·X 1·X -1·Y 183.283 24.482 14.459 9.931 -30.007 160.881 10.338 7.155 4.595 -10.178
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Vediamo ora le varie verifiche.
Dove:
1n
MN,y ,Rd Mpl,y ,Rd Mpl,y ,Rd ;
1 0,5 a
con Mpl,y,Rd = Mpl,Rd,X = 205 860 Nm.
n a 2
MN,z,Rd Mpl,z,Rd per n ≤ a o MN,z,Rd Mpl,y ,Rd 1 per n > a;
1 a
con Mpl,z,Rd = Mpl,Rd,Y = 93 283 Nm.
N
n Ed ;
Npl,Rd
con Npl,Rd = 1 943 114 N.
Nella successiva tabella, per le due tipologie di combinazioni, si riassumono le verifiche per le combinazioni più
gravose (vedi Tab. 4.4):
Tab. 4.3: Riepilogo verifica a Presso Flessione
Tipo Num. NEd Npl,Rd n a MEd,X MEd,Y Mpl,Rd,X Mpl,Rd,Y MN,X,Rd MN,Y,Rd Tipo Verifica
Comb. Comb. [N] [N] [-] [-] [Nm] [Nm] [Nm] [Nm] [Nm] [Nm] Ver. norma CS
213 450
con GR 5 181 356 0,093 10 706 40 663 96 283 2 0,47 2,10
205 860
1 943 114 0,25 205 860 96 283
216 023
no GR 5 160 298 0,082 6 260 17 155 96 283 2 0,21 4,79
205 860
- Calcolo VEd -
Dalla Tab. 4.2 si ha:
- Verifica -
Per cui, la verifica risulta:
Calcolo Manuale
Risultati EdiLus
X Y
VERIFICHE A TAGLIO DEVIATO ALLO SLU
VEd [N] 29 048 30 007 Pilastro Acciaio 5 Piano Terra
Verifica3
%LLi 100%
CS 12,39
Vpl,Rd [N] 950 323 371 594 PianoVrfc Piano XX
Av 2.876
t,Ed 0,35
Vpl ,Rd 950323 371594 VEd -29.960
CS 32,71 12,38 Vc,Rd 371.183
VEd 29048 30007
Min 1,98
- Calcolo VEd -
Dalla Tab. 4.2 si ha:
- Verifica -
Per cui, la verifica risulta:
Calcolo Manuale
Risultati EdiLus
X Y
VEd [N] 29 048 30 007 VERIFICHE GERARCHIE DELLE RESISTENZE
Pilastro Acciaio 5 Piano Terra
Vpl,Rd [N] 950 323 371 594 Nodo Iniziale Nodo Finale
VE d / Vpl,Rd 0,5 29048 / 950323 0,301 0,5 30007 / 371594 0,081 0,5 CS - 6,19
- 12,39
CS 0,5 950323 / 29048 16,36 0,5 371594 / 30007 = 6,19 VEd - 29.960
Vpl,Rd - 371.183
193
1 (LG) – Test di Validazione n.1 (Verifica Travi e Pilastri)
Titolo: Verifiche travi e pilastri in LEGNO
Il file di EdiLus (CA+LG) è: LG_Validaz_Portale.EDL.
Si espone di seguito il procedimento di calcolo adottato per le verifiche degli elementi in LEGNO.
Dati
- Schema di calcolo -
L'esempio proposto è un semplice portale in legno (Figura 1.1 e Figura 1.2) avente le seguenti caratteristiche:
Pilastri: sezione (bxh) 0,20 m x 0,20 m ed altezza (H) di 3,00 m;
Trave: sezione (bxh) 0,10 m x 0,20 m, lunghezza (Leff), in asse, di 4,00 m e libera (L) di 3,80 m.
Caricato con:
carico distribuito verticale di 200 N/m (Condizioni di Carico -> Carico Permanente),applicato sulla trave
(Figura 1.2);
due forze ortogonali al piano del portale (direzione +Y)di 500N ciascuna (Condizioni di Carico -> Carico
Verticale; Tipologia Carico ->Permanente NON Strutturale -> considerato come “Permanente” e
modificata la “Classe di durata del carico” da “Lunga” a “Permanente” ), applicate in testa ai pilastri (Figura
1.2).
L’analisi è condotta a soli carichi verticali.
Figura 1.1: vista -“Prospetto SUD (X-Z)” Figura 1.2: vista -“Forze e Momenti (utente)”
G mean 590
G 0,05 E 0,05 6400 = 397 N/mm2.
E 0,mean 9500
La Classe di servizio è 1 (bassa umidità ambientale) e poiché tutti i carichi sono di tipo “ permanente” il
194
coefficiente kMod adottato è sempre pari a 0,60.
Il coefficiente parziale di sicurezza relativo al materiale (M) è pari a 1,5 (legno massiccio).
- Caratteristiche geometriche delle sezioni -
-- Trave --
Tab. 1.1: caratteristiche geometriche trave
b h A
[cm] [cm] [cm2]
10 20 200
LEGENDA
b: base trave; A: area trave.
h: altezza trave;
-- Pilastro --
Tab. 1.4: caratteristiche geometriche pilastri
b h A
[cm] [cm] [cm2]
20 20 400
LEGENDA
b: base trave; A: area trave.
h: altezza trave;
195
Tab. 1.6: momento d’inerzia della sezione
Ix Iy It
[cm4] [cm4] [cm4]
b h3 20 20 3 b 3 h 20 3 20 h b 3 0,1406 20 20 3 = 22 496
= 13 333 = 13 333
12 12 12 12 con = 0.1406 (h/b=1)
LEGENDA
Ix: momento d’inerzia rispetto all’asse x; It: momento d’inerzia torsionale.
Iy: momento d’inerzia rispetto all’asse y;
Le verifiche della trave vengono condotte in cinque sezioni equidistanti a pressoflessione deviata. Eseguiremo
il controllo manuale nella sezione iniziale in cui le sollecitazioni “caratteristiche” sono:
Per elementi in legno massiccio sottoposti a flessione che presentino un’altezza trasversale inferiore a 15cm, il
valore caratteristico fm,k può essere incrementato tramite il coefficiente moltiplicativo K h, così definito:
150 0 ,2
k h min ;1,3 .
h
Essendo h, in millimetri, l’altezza della sezione trasversale dell’elemento inflesso.
Pertanto, il coefficiente Kh per flessione vale:
196
piano X-X: Kh,x = 1; essendo, nel piano di flessione esaminato, l’altezza di flessione (20cm) > 15cm.
150 0 ,2
piano Y-Y: K h,y min ;1,3 = 1,0845; essendo, nel piano di flessione esaminato, l’altezza di
100
flessione (10cm) < 15cm.
Nella successiva Tab. 1.7 vengono riportate le tensioni resistenti per flessione nei piani X-X e Y-Y:
LEGENDA
fm,x,d: tensione resistente per flessione nel piano X-X; fm,y,d: tensione resistente per flessione nel piano Y-Y.
Le tensioni di progetto per sforzo normale (c,0,d) e momenti flettenti (m,d) sono:
1,30 N 1,30 1225
c ,0,d = 0,08 N/mm2;
A 20000
1,30 M x 1,30 2069 1000
m,x ,d = 4,03 N/mm2;
Wx 667000
1,30 M y 1,30 0
m , y ,d = 0,00 N/mm2.
Wy 333000
197
La verifica a taglio consiste nel controllare:
1,50 T
max f v ,d ,
bh
in cui la resistenza di progetto è:
VERIFICHE TAGLIO E TORSIONE ALLO SLU
k mod f v ,k 0,6 2,20
f v ,d = 0,88 N/mm2. Trave Legno 1-2 Piano Terra
M 1,5 Verifica1
%LLI 0%
Pertanto: CSV,T -
CSV 2,29
1,50 1,3 3948 N N CST -
max 0,385 f v ,d 0,88 .
20000 mm 2
mm 2 kmod 0,60
A 200,00
Il coefficiente di sicurezza è:
VEd,X 0
f v ,d 0,88 VEd,Y 5.132
CS Tg = 2,29. TEd 0
d 0,385
V,Ed 0,38
Non vengono eseguite le verifiche a torsione e taglio-torsione T,Ed 0,00
perché nell’esempio in questione il momento torcente (MT) è fvd 0,88
nullo (CSTTg = CST = -). Verifica a Taglio e Torsione allo SLU allo 0% - EdiLus
198
Il coefficiente riduttivo di tensione critica per instabilità da sforzo normale per il piano in esame (Kcrit,c,x) si
calcola in funzione della snellezza relativa di colonna rel,c,x, che vale:
f c ,0 ,k
rel,c ,x ,
c ,crit,x
dove c,crit,x è la tensione critica che, calcolata secondo la teoria classica della stabilità con i valori dei moduli
elastici caratteristici (frattile 5%), vale:
2 3,14 2
c ,crit,x E 0,05 6400 = 14,57 N/mm2.
2c ,x 65,82 2
pertanto:
19,00
rel,c ,x = 1,142.
14,57
Poiché rel,c,x > 0,3, Kcrit,c,x si ricava come:
1
K crit,c ,x
k k 2 2rel,c ,x
con k esprimibile come:
k 0,5 1 c rel,c ,x 0,30 2rel,c ,x ( - ) ,
k 0,5 1 0,20 1,142 0,30 1,1422 = 1,236,
quindi:
1
K crit,c ,x = 0,585.
1,236 1,236 2 1,1422
f c ,0 ,k
rel,c ,y ,
c ,crit,y
dove c,crit,y vale:
2 3,14 2
c ,crit,y E 0 ,05 6400 = 3,64 N/mm2.
2c ,y 131,62 2
pertanto:
19,00
rel,c ,y = 2,28.
3,64
Poiché rel,c,y > 0,3, Kcrit,c,y si ricava come:
1
K crit,c ,y ,
k k 2 2rel,c ,y
199
con k esprimibile come:
k 0,5 1 c rel,c ,y 0,30 2rel,c ,y ( - ) .
Pertanto, esplicitando si ha:
k 0,5 1 0,20 2,28 0,30 2,28 2 = 3,30 e quindi risulta:
1
K crit,c ,y = 0,176.
3,30 3,30 2 2,28 2
-- Verifica di instabilità --
Le tensioni indotte dallo sforzo normale N e dal momento Mx (M3) sono:
1,3 N 1,3 1225
c ,0,d = 0,08 N/mm2;
A 20000
1,3 M x 1,3 2069 1000
m,x ,d = 4,03 N/mm2.
Wx 667000
Tenendo conto che My = 0, si calcolano i coefficienti di sfruttamento prendendo la situazione più sfavorevole
fra:
200
c ,0,d m,x ,d c ,0,d m,x ,d
1 Km 1
K crit,c ,x f c ,0,d K crit,m,x fm,x ,d K crit,c ,y f c ,0,d K crit,m,x fm,x ,d
- Verifica di deformabilità -
In esercizio le deformazioni devono essere contenute entro limiti accettabili in relazione sia ai danni che
possono essere indotti ai materiali di rivestimento, ai pavimenti e, più in generale, alle finiture, sia ai requisiti
estetici ed alla funzionalità dell’opera.
Considerando il particolare comportamento reologico del legno e dei materiali derivanti dal legno, si devono
valutare sia la deformazione istantanea sia la deformazione a lungo termine.
Per effetto del carico distribuito (permanente di 2 000 N/m) la freccia in mezzeria è pari a 0,30 cm.
Tale deformazione è possibile controllarla anche graficamente nei RISULTATI forniti da EdiLus ( Figura 1.4)
Nell’esempio proposto l’unica condizione di carico presente è quella permanente per cui allo SLE le
combinazioni rara, frequente e quasi permanente degenerano in un’unica combinazione in cui i carichi
permanenti sono presenti con il valore caratteristico.
201
In tale condizione la deformazione iniziale (istantanea), calcolata usando il valore medio del modulo elastico
delle membrature (E0,mean), è identica per le diverse combinazioni, e vale:
uist = 0,30 cm.
Per ogni combinazione la deformazione finale si può valutare come:
utot = uist + udif;
dove udif è la deformazione differita che può essere valutata come:
'
udif uist K def
con:
u’ist: deformazione iniziale (istantanea), calcolata con riferimento alla combinazione di carico quasi
permanente;
kdef: coefficiente (Tab 4.4.V, delle NTC) che tiene conto dell’aumento di deformabilità con il
tempo causato dall’effetto combinato della viscosità e dell’umidità del materiale.
Nel caso in esame essendo presente solo la condizione di carico permanente u’ ist non cambia nelle varie
combinazioni, mentre Kdef, per legno massiccio e classe di servizio 1, vale 0,6.
Pertanto:
uist udif Utot
[cm] [cm] [cm]
0,30 0,30 0,60 = 0,18 0,30 0,18 = 0,48
F1 = N = 4 417 N (compressione);
M2 = My = 1 211 Nm;
M3 = Mx = 1 500 Nm.
La tensione resistente per compressione è:
202
k mod f c ,0,k 0,6 19,00
f c ,0,d = 7,6 N/mm2.
M 1,5
LEGENDA
fm,x,d: tensione resistente per flessione nel piano X-X; fm,y,d: tensione resistente per flessione nel piano Y-Y.
Le tensioni di progetto per sforzo normale (c,o,d) e momenti flettenti (m,d) sono:
1,30 N 1,30 4417
c ,0,d = 0,14 N/mm2;
A 40000
1,30 M x 1,30 1500 1000
m,x ,d = 1,46 N/mm2;
Wx 1333330
1,30 M y 1,30 1211 1000
m , y ,d = 1,18 N/mm2.
Wy 1333330
203
Esplicitando la (I): VERIFICHE A PRESSOFLESSIONE ALLO SLU
Pilastro Legno 1 Piano Terra
2 Verifica1
0,14 1,46 1,18
0,70 = 0,286 < 1, %LLI 0%
7,60 8,00 8,00 CS 3,49
a cui compete il coefficiente di sicurezza: kmod 0,60
A 400
1,00 NEd 5.742
CS = 3,50. c,0d 0,14
0,286
MEd,X 1.950
Esplicitando la (II): MEd,Y -1.574
WX 1.333
2
0,14 1,46 1,18 WY 1.333
7,60 0,70 8,00 8,00 = 0,276 < 1, Md,X 1,46
Md,Y 1,18
a cui compete il coefficiente di sicurezza: fc,0d 7,600
fm,X,d 8,00
1,00 fm,Y,d 8,00
CS = 3,62.
0,276 Kh,X 1,00
Kh,Y 1,00
Verifica a pressoflessione allo SLU allo 0% - EdiLus
(in cui si riporta solo il minimo coefficiente di sicurezza)
- Verifica di resistenza a taglio/torsione -
Le sollecitazioni “caratteristiche” (tagli e momento torcente) nella sezione al piede sono:
T2 = Ty= 500 N T3 = Tx = 1 225 N M1 =MT = 0 Nm
- Verifica all'instabilità -
Il pilastro è sollecitato da uno sforzo normale di compressione F 1 = N = 4 417 N e da momenti di estremità M2
= My = 1 211 Nm e M3 = Mx = 1 500 Nm (pressoflessione deviata).
Come anticipato nel paragrafo relativo la verifica delle travi, in generale per un elemento pressoinflesso
occorre controllare che le seguenti disuguaglianze siano tutte contemporaneamente verificate:
204
(I) (II)
c ,0,d m,x ,d m,y ,d c ,0,d m,x ,d m,y ,d
Km 1 Km 1
K crit,c ,x f c ,0,d K crit,m,x fm,x ,d fm,y ,d K crit,c ,y f c ,0,d K crit,m,x fm,x ,d fm,y ,d
(III) (IV)
c ,0,d m,x ,d m,y ,d c ,0,d m,x ,d m,y ,d
Km 1 Km 1
K crit,c ,x f c ,0,d fm,x ,d K crit,m,y fm,y ,d K crit,c ,y f c ,0,d fm,x ,d K crit,m,y fm,y ,d
f c ,0 ,k
rel,c ,x ,
c ,crit,x
dove c,crit,x è la tensione critica che, calcolata secondo la teoria classica della stabilità con i valori dei moduli
elastici caratteristici (frattile 5%), vale:
2 3,14 2
c ,crit,x E 0,05 6400 = 25,01 N/mm2.
2c ,x 50,23 2
pertanto:
19,00
rel,c ,x = 0,872.
25,01
Poiché rel,c,x > 0,3, Kcrit,c,x si ricava come:
1
K crit,c ,x
k k 2rel,c ,x
2
k 0,5 1 c rel,c ,x 0,30 2rel,c ,x ,
in cui c è il coefficiente di imperfezione, che per legno massiccio vale 0,2.
Pertanto, esplicitando si ha:
k 0,5 1 0,20 0,872 0,30 0,8722 = 0,9374,
quindi:
205
1
K crit,c ,x = 0,780.
0,9374 0,9374 2 0,8722
in cui m,crit,x è la tensione critica per flessione (nel piano X-X) che, secondo la teoria classica della stabilità con
i valori dei moduli elastici caratteristici (frattile 5%) E 0,05, si esprime:
M x ,crit
m,crit,x E 0,05 I y G 0,05 I t ,
Wx L eff Wx
con:
Iy: momento d’inerzia della sezione rispetto all’asse y;
It: momento d’inerzia torsionale della sezione;
Leff: luce efficace fra due ritegni torsionali;
Wx: modulo di resistenza della sezione rispetto all’asse x.
-- Verifica di instabilità --
Le tensioni indotte dallo sforzo normale N e dai momento Mx (M3) e My (M2) sono:
1,3 N 1,3 4417
c ,0,d = 0,144 N/mm2;
A 40000
206
1,3 M x 1,3 1500 1000
m,x ,d = 1,463 N/mm2;
Wx 1333 10 3
I coefficienti di sfruttamento, per le quattro condizioni di verifica, e i relativi coefficienti di sicurezza sono:
Condizione (I)
c ,0,d m,x ,d m,y ,d 0,144 1,463 1,181
Km 0,70 = 0,3105 < 1
K crit,c ,x f c ,0,d K crit,m,x fm,x ,d fm,y ,d 0,780 7,60 1,00 8,00 8,00
1,00
CS = 3,22.
0,3105
Condizione (II)
c ,0,d m,x ,d m,y ,d 0,144 1,463 1,181
Km 0,70 = 0,2999 < 1,
K crit,c ,y f c ,0,d K crit,m,x fm,x ,d fm,y ,d 0,780 7,60 1,00 8,00 8,00
1,00
CS = 3,33.
0,2999
Condizione (III)
Come la condizione (I).
Condizione (IV)
Come la condizione (II).
Il controllo più penalizzante è il primo a cui compete il coefficiente di sicurezza più basso.
Di seguito è riportato il risultato della verifica restituito da EdiLus.
207
CASI PROVA GEOTECNICA
208
1 (GEO) - Test di Validazione n.1 (Trave Winkler)
Titolo: Trave su suolo alla winkler con forza concentrata in mezzeria. Calcolo dello spostamento di
un nodo di estremità.
Riferimento: Roark’s Formulas for Stress and Strain pag. 214.
Il file di EdiLus (CA) è:CA_Test_04.EDL.
Dati
Trave su suolo alla Winkler con le seguenti caratteristiche:
- Lunghezza 6,00 m;
- Sezione rettangolare ( b h ), con:
base (b) = 0,30 m b h3 0,30 0,50 3
I = 3,125 e-3 m4
altezza (h) = 0,50 m 12 12
- Magrone ( b o h o ), con:
base (bo) = 0,60 m
altezza (ho) = 0,15 m
- Materiale = Cls C20/25_B450C (con E = 30200 N/mm2);
- Forza (F), applicata in mezzeria, pari a 300 000 N (Condizione di Carico -> Permanente).
Terreno “Sabbia argillosa mediamente consolidata” con le seguenti caratteristiche:
- Costante di sottofondo (k) =200 N/cm 3 = 2e+8 N/m3.
L’abbassamento Teorico è dato da:
F C C C 3 C a2
4 a1 = 2,57 e-4 m = 0,0257 cm.
ya =
2 E I 3
C11
dove:
C4 = cosh L sin L sinh L cos L = -34,9769 E I = 94 375 000 N/m2
Ca1 = cosh (L a) cos (L a) = -3,03053 b k
4 o = 0.75087
C3 = sinh L sin L = -44,2713 4 E I
Ca2 = cosh (L a) sin (L a) sinh (L a) cos (L a) = 0,769439 C11 = sinh2 L sin 2 L = 2045,573
Lo spostamento nodale (Figura 1.3) che è possibile leggere in EdiLus è pari a 0,0226 cm.
Tab. 1.1: confronto soluzione Teorica ed EdiLus
Soluzione Teorica EdiLus
Spostamento [cm] 0,0257 0,0226
Dati Generali
- Plinto - (Figura 2.1)
Lunghezza (B) = 2,00 m.
Larghezza (L) = 2,00 m.
Altezza (H) = 0,50 m.
Spessore magrone (s) = 0 m.
- Pilastro - (Figura 2.2)
Base (Bp) = 0,40 m.
Altezza sezione (Hp) = 0,40 m.
Altezza (h) = 1,50 m.
Materiale = Cls C20/25_B450C (con peso specifico C = 25000 N/m3).
Forza (FX) concentrata orizzontale di 15000 N (Condizione di carico -> Permanente) applicata in testa al
pilastro e diretta secondo +X.
Figura 2.1: vista -“Editor 3D” Figura 2.2: vista -“Forze e Momenti (utente)”
- Analisi/verifiche -
Analisi sismica: Nessuna.
Verifiche di sicurezza: Approccio 2.
La verifica di collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno deve rispettare la condizione:
E d ≤ R d,
dove:
Ed = valore di progetto dell’azione o dell’effetto dell’azione;
Rd = valore di progetto della resistenza del sistema geotecnico.
Con riferimento all’Approccio 2 (Combinazione A1+M1+R3) si ha:
(A1): il valore di progetto delle azioni Ed si ottiene applicando, ai valori caratteristici delle stesse, i
coefficienti parziali F(tabella 6.2.I delle NTC 2008 – colonna A1);
(M1): il valore di progetto della resistenza Rd è determinato in modo analitico con riferimento al valore
caratteristico dei parametri geotecnici del terreno, diviso per il valore del coefficiente parziale M (tabella
6.2.II delle NTC 2008 – colonna M1);
(R3): il valore di progetto della resistenza Rd è determinato tenendo conto, ove necessario, dei coefficienti
parziali R specifici per ciascun tipo di opera (tabella 6.4.I delle NTC 2008 – colonna R3).
210
Tab. 2.1: coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni (parte della tabella 6.2.I delle NTC 2008)
COEFFICIENTE PARZIALE (A1)
CARICHI EFFETTO
F (o E) STR
Favorevole 1,0
Permanenti G1
Sfavorevole 1,3
Favorevole 0,0
Permanenti non strutturali G2
Sfavorevole 1,5
Favorevole 0,0
Variabili Qi
Sfavorevole 1,5
Utilizzando l’Approccio 2, i coefficienti parziali M per i parametri geotecnici del terreno relativi alla colonna
M1 sono tutti unitari (Tab. 2.2), mentre il coefficiente parziale R (Tab. 2.3) è assunto pari a 2,30.
Tab. 2.2: coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno (parte della tabella 6.2.II delle NTC 2008)
GRANDEZZA ALLA QUALE
COEFFICIENTE PARZIALE
PARAMETRO APPLICARE IL (M1)
M
COEFFICIENTE PARZIALE
Tangente dell’angolo di
tan ’k ’ 1,0
resistenza al taglio
Coesione efficace c’k c’ 1,0
Resistenza non drenata cuk cu 1,0
Peso dell’unità di volume 1,0
Tab. 2.3: Coefficienti parziali R per le verifiche agli SLU di fondazioni superficiali (parte della tabella 6.4.I delle NTC 2008)
COEFFICIENTE PARZIALE
VERIFICA
(R3)
Capacità portante R = 2,3
Scorrimento R = 1,1
L’obiettivo è ricercare, fra tutte le combinazioni di carico allo SLU, quella per cui la coppia Ed (QEd in EdiLus) Rd
(Qd,Rd in EdiLus) da luogo al minimo coefficiente di sicurezza (CS).
Esempio 1 (Senza Falda; Terreno -> Incoerente; Calcolo Qlim -> Drenate)
Il file di EdiLus (CA) è: CA_Validazione_QLimite_01.EDL.
- Terreno - (Figura 2.3)
Descrizione “sabbia argillosa mediamente consolidata”.
Peso specifico (T) = 18000 N/m3.
Angolo di attrito () = 32°.
Coesione efficace (c’) = 0 N/mm2.
Modulo Edometrico (Ed) = 8 N/mm2.
- “Settaggi” per il calcolo del “Carico Limite” - (Figura 2.4)
Profondità rispetto al piano di campagna (profondità del piano di posa - D): 0,50 m.
Presenza della falda: NO.
Comportamento del Terreno: Incoerente.
Condizioni di calcolo del Carico Limite: Drenate.
Figura 2.3: caratteristiche Terreno Figura 2.4: settaggio per calcolo “Carico Limite”
211
- Determinazione delle Azioni (Ed = QEd) -
Le azioni caratteristiche in gioco sono:
Peso proprio del pilastro (Ppilastro - Condizione di carico -> Permanente):
4 2 6 N.
Peso proprio del plinto (Pplinto - Condizione di carico -> Permanente):
4 2 6 N.B L H γ 2 2 2 N
Forza in testa al pilastro (FX - Condizione di carico -> Permanente):
FX 15000N .
In assenza di sisma, allo SLU, le combinazioni di carico, con relativi coefficienti di combinazione, sono:
Combinazione Carico Permanente
1 1,30
2 1,00
La COMBINAZIONE 1 (più gravosa) determina sull’impronta della fondazione le seguenti azioni ( Figura 2.5):
N Ppilastro Pplint o 1,30 6000 50000N 1,30 56000 1,30 72 800 N;
H FX 1,30 15000N 1,30 19 500 N;
M FX h 1,30 15000N 1,50m 1,30 29 250 Nm.
Tab. 2.5: riepilogo parametri per il calcolo di Nq, Nc ed N e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
Kp Nq Nc N Nq Nc N
[°] [-] [-] [-] [-] Coef. Cor. 0,96 0,00 0,35
32 3,25 23,18 35,49 30,21 Nq,c, 23,18 35,49 30,21
N.B. 2.1
Non essendoci eccentricità nella direzione di L -> L’ = L = 2,00 m.
1 dq 1 1,116
dc dq 1,116 1,121;
N c tg 35,49 tg(32)
d 1,000.
214
Tab. 2.7: riepilogo parametri per il calcolo di dq, dc ed d e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
D B’ K Nc dq dc d
[m] [m] [-] [°] [-] [-] [-] [-] In EdiLus viene riportato il prodotto tra tutti i
coefficienti correttivi
0,50 1,20 0,41 32 23,18 1,116 1,121 1,000
1 iq 1 0,626
ic iq 0,626 0,609;
N c tg 35,49 tg(32)
m1 2,50
H 19500N
i 1 1 0,459.
V A f c a ctg
72800N 4 10 6
mm 2
0 ,00N / mm 2
ctg32
dove:
A f B L 2,00 m x 2,00 m = 4,00 m2 = 4 000 000 mm2;
H = componente orizzontale dei carichi agente sul piano di posa della fondazione (= H = 19500 N);
V = componente verticale dei carichi agente sul piano di posa della fondazione (= N = 72800 N);
ca = adesione lungo la base della fondazione (ca ≤ c, nel caso in esame ca = c = 0);
m è dato da:
B 2
2 2
m L 2 3 1,50.
B 2 2
1 1
L 2
Tab. 2.8: riepilogo parametri per il calcolo di iq, ic ed i e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
B L m H V Af ca Nc iq ic i In EdiLus viene
[m] [m] [-] [N] [N] [mm2] [N/mm2] [°] [-] [-] [-] [-] riportato il
prodotto tra tutti i
2,00 2,00 1,50 19500 72800 4x106 0,00 32 35,49 0,626 0,609 0,459 coefficienti
correttivi
215
G = modulo di elasticità tangenziale del terreno dato dalla seguente relazione;
E 8
G = 2,67 N/mm2;
2 1 2 1 0,5
con:
E = modulo elastico del terreno (nei calcoli è stato utilizzato il modulo edometrico Ed = 8 N/mm2);
= modulo di Poisson (assunto pari a 0,5).
c = coesione del terreno al disotto del piano di posa della fondazione;
= tensione litostatica alla profondità D+B’/2:
B' N N 1,20m
T1 D T 2
18000 3 0,50m 18000 3 18000N / m 3 0,50 0,60m =
2 m m 2
= 0,0197 N/mm2;
con:
T1 = peso unità di volume del terreno al di sopra del piano di posa della fondazione (18000 N/m3);
D = profondità del piano di posa della fondazione (0,50 m);
T2 = peso unità di volume del terreno al disotto del piano di posa della fondazione (18000 N/m3);
B’ = dimensione ridotta della fondazione per effetto dell’eccentricità dei carichi (1,20 m).
Quindi, nel caso in esame:
G 2,67N / mm2
Ir 215,8.
c tg 0 0,0197N / mm2 tg32
La rottura per punzonamento si verifica quando l’indice di rigidezza I r si mantiene inferiore al valore critico
Ir,crit:
B' 1,20 32
1 3,30,45 L ' ctg 4 2 1 3,30,45 2,00 ctg 4 2
I r ,crit e e 118,29.
2 2
Nel caso in esame è Ir = 215,8 > Ir,crit = 118,29, per cui i fattori di punzonamento sono unitari:
c = q = = 1.
Tab. 2.9: riepilogo fattori di riduzione (con relativo prodotto) e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
s d i g b Prodotto
[-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] Nq Nc N
Coef. Cor. 0,96 0,00 0,35
x Nq 1,374 1,116 0,626 1,000 1,000 1,000 0,959 Nq,c, 23,18 35,49 30,21
0,949 QEd 0,030
x Nc 1,391 1,121 0,609 1,000 1,000 1,000
(N.B. 2.2) Qd,Rd 0,136
x N 0,761 1,000 0,459 1,000 1,000 1,000 0,350
N.B. 2.2
In EdiLus il prodotto dei coefficienti di riduzione per “Nc” viene posto pari a zero quando la coesione è nulla (c = 0).
216
Determinazione del carico limite (Qlim)
Sostituendo tutti i coefficienti calcolati nell’espressione generale trinomia si ottiene:
N
Q lim 0 0,009 23,18 1,374 1,116 0,626 1,000 1,000 1,000
mm 2
1 N
1200mm 18000 10 6 3
30,21 0,761 1,000 0,459 1,000 1,000 1,000 = 0,314 N/mm2.
2 mm
Il primo termine della formula trinomia è nullo in quanto si è assunto c = 0.
Tab. 2.10: riepilogo dati dei termini (I, II e III) della formula trinomia per il calcolo di Qlim
N s d i g b c q B’ T2 Qi
(*)
[-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [N/mm2] [N/mm2] [mm] [N/mm3] [N/mm2]
III 30,21 0,761 1,000 0,459 1,000 1,000 1,000 - - 1200 0,000018 0,114
(*) Termini della formula trinomia utilizzata per il calcolo del Qlim Qlim 0,314
- Verifica di sicurezza -
Per la combinazione 1 risulta il seguente coefficiente di sicurezza:
Q d,Rd 0,136N / mm2
CS 4,50.
QE d 0,030N / mm2
Tab. 2.12: riepilogo parametri per il calcolo del CS per la combinazione 1 e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
Qd,Rd QEd CS Plinto 1 Fondazione
[N/mm2] [N/mm2] [-] CS 4,48
X Y
Dim. 2,00 2,00
Rtz 0,00
ZP.cmp 0,50
ZFld -
0,136 0,030 4,50 CmpT NON Coesivo
Nq Nc N
Coef. Cor. 0,96 0,00 0,35
Nq,c, 23,18 35,49 30,21
QEd 0,030
Qd,Rd 0,136
217
N.B. 2.3
La COMBINAZIONE 2 determina le seguenti azioni:
N Ppilastro Ppl int o 1,00 6000 50000 N 1,00 56000 1,00 56 000 N;
Pertanto, la pressione sul terreno (Ed = QEd), corrispondente alla combinazione 2, vale:
N 56000N
QE d 0,023 N/mm2.
B'L 1200mm 2000mm
Essendo invariato il Qlim (anche Qd,Rd), il coefficiente di sicurezza relativo alla COMBINAZIONE 2 vale:
Qd,Rd 0,136N / mm 2
CS 5,91.
QEd 0,023N / mm 2
Esempio 2 (Con Falda; Terreno -> Incoerente; Calcolo Qlim -> Drenate)
Il file di EdiLus (CA) è: CA_Validazione_QLimite_02.EDL.
A partire dagli stessi dati dell’esempio precedente si verifica il carico limite in presenza di falda con pelo libero
compreso fra il piano campagna ed il piano di posa della fondazione (Figura 2.9).
Figura 2.7: caratteristiche Terreno Figura 2.8: settaggio per calcolo “Carico Limite”
Tab. 2.13: riepilogo parametri per il calcolo di QEd e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
M N eb B B’ L QEd Nq Nc N
[Nm] [N] [mm] [mm] [mm] [mm] [N/mm2] Coef. Cor. 0,96 0,00 0,35
Nq,c, 23,18 35,49 30,21
29500 72800 400 2000 1200 2000 0,030 QEd 0,030
Qd,Rd 0,063
220
Tab. 2.15: riepilogo dati dei termini (I, II, III e IV) della formula trinomia per il calcolo di Qlim
N s d i g b c’ q B’ 'T2 H2O a Qi
(*)
[-] [-] [-] [-] [-] [-] [-] [N/mm2] [N/mm2] [mm] [N/mm3] [N/mm3] [mm] [N/mm2]
III 30,21 0,761 1,000 0,459 1,000 1,000 1,000 - - 1200 0,000008 - - 0,051
(*) Termini della formula trinomia utilizzata per il calcolo del Qlim Qlim 0,145
- Verifica di sicurezza -
Per la combinazione 1 risulta il seguente coefficiente di sicurezza:
Q d,Rd 0,063N / mm 2
CS 2,06.
QE d 0,030N / mm 2
Tab. 2.17: riepilogo parametri per il calcolo del CS per la combinazione 1 e confronto con EdiLus
Calcolo Manuale EdiLus
Qd,Rd QEd CS Plinto 1 Fondazione
[N/mm2] [N/mm2] [-] CS 2,06
X Y
Dim. 2,00 2,00
Rtz 0,00
ZP.cmp 0,50
ZFld -
0,063 0,030 2,06 CmpT NON Coesivo
Nq Nc N
Coef. Cor. 0,96 0,00 0,35
Nq,c, 23,18 35,49 30,21
QEd 0,030
Qd,Rd 0,063
221
3 (GEO) - Test di Validazione n.3 (Spinta Terreno)
Titolo: Spinta del terreno statica/sismica.
Il file di EdiLus (CA) è: GEO_Spinta_Terreno.EDL.
Dati Generali
- Parete - (Figura 3.1)
- Lunghezza (B) = 5,00 m.
- Spessore (t) = 0,30 m.
- Altezza (H) = 3,00 m.
Figura 3.1: parete con spinta del terreno - vista “Editor 3D” Figura 3.2: caratteristiche Terreno a tergo della parete
- Sovraccarico (Q) -
A tergo del muro si ipotizza la presenza di un sovraccarico (Q) di 25 000 N/m 2.
- Parametri Sismici -
Il calcolo è stato svolto con il DM 2008 in analisi “Dinamica solo orizzontale” utilizzando i seguenti parametri:
Tab. 3.1: parametri Edificio
Classe Vita Nominale Periodo di Riferimento Tipo Terreno
[-] [anni] [anni] [-]
2 50 50 C
Stato Limite
Tr ag/g F0 T*C SS CC ST
[anni] [-] [-] [s] [-] [-] [-] [-] [-]
Stato Limite Operatività 30 0,0528 2,344 0,280 1,500 1,602
Stato Limite Danno 50 0,0694 2,321 0,309 1,500 1,551
1,00 5,00 1,00
Stato Limite Salvaguardia Vita 475 0,1934 2,372 0,402 1,425 1,465
Stato Limite Prevenzione Collasso 975 0,2495 2,432 0,423 1,336 1,452
222
Legenda:
Tr: periodo di ritorno dell’azione sismica; SS: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
ag/g: accelerazione orizzontale massima del terreno; CC: coefficiente di amplificazione di TC;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in ST: coefficiente di amplificazione topografica;
accelerazione orizzontale; : coefficiente viscoso equivalente;
T*C: periodo di ritorno del tratto a velocità costante dello spettro in : fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di
accelerazione orizzontale; smorzamento viscosi convenzionali diversi dal 5%.
dove:
terreno = peso specifico del terreno a monte del muro;
Z = profondità del terreno misurata a partire dalla testa del muro;
K = coefficiente di spinta, dato dalle seguenti relazioni:
90
K a tan2 coefficiente di spinta attiva [1]
2
K 0 1 sen coefficiente di spinta a riposo [2]
90
K p tan2 coefficiente di spinta passiva [3]
2
Kutente coefficiente di spinta stabilito dall’utente
con:
= angolo d'attrito del terreno.
223
Nel programma la parete su cui agisce la spinta presenta le
seguenti caratteristiche: Z=0
asse orizzontale
angolo pari a 90° (parete verticale);
terreno a monte schematizzato con un angolo pari a 0°
(terreno orizzontale).
Pertanto rientriamo nelle ipotesi per l’utilizzo delle formule [1], [2]
terreno a monte
asse verticale
e [3].
La spinta calcolata da EdiLus è una spinta a “gradini” (simulazione
dell’andamento reale triangolare), rappresentata da un carico
uniformemente distribuito sulla superficie (N/m2) della singola
“HPSHELL”, in cui la parete è stata schematizzata.
In particolare, la spinta sulla singola “HPSHELL” viene calcolata
come media delle tensione presenti nei tre nodi (Figura 3.4 e
Figura 3.5):
3
1
i
3 k 1
i, k (z)
(z) (z)
Z1=0 (z1)=Kxterrenoxz1
shell (1) shell (2)
parete
224
Figura 3.5: spinta del terreno in EdiLus
t ,C 2 c K .
Con:
c = c’ = coesione efficace del terreno a tergo della parete;
K = Ka, K0, Kp o Kutente.
Nel caso di spinta attiva e a riposo, si ottiene una spinta (triangolare - Figura 3.6) ridotta, rispetto al caso in cui
c = 0, con vertice alto del triangolo posizionato ad una distanza Z * (dalla testa delle parete) data dalla
relazione:
2c
Z* .
terreno K
Z*
t(z2)=Kaxterrenoxz2 tot(z2)=t(z2)-coes
t(z3)=Kaxterrenoxz3 tot(z3)=t(z3)-coes
parete
parete
parete
coes=2xcx Ka
t(z4)=Kaxterrenoxz4 tot(z4)=t(z4)-coes
t(z5)=Kaxterrenoxz5 tot(z5)=t(z5)-coes
t(z6)=Kaxterrenoxz6 tot(z6)=t(z6)-coes
vista laterale parete con spinta terreno vista laterale parete con vista laterale parete
azione della coesione con spinta risultante
É chiaro che se l'altezza della parete è inferiore a Z* non abbiamo nessuna spinta sulla parete.
N.B. 3.1
La coesione riduce la spinta nel caso di spinta attiva e a riposo mentre l’aumenta nel caso di spinta passiva.
Nel caso di spinta utente se:
Kutente è più vicino al Ka -> il contributo della coesione si sottrae;
Kutente è più vicino al Kp -> il contributo della coesione si somma.
225
Nel caso in cui sul terreno a tergo della parete agisce un Q
sovraccarico Q (Figura 3.7), sulla parete si genera un’ulteriore
spinta data dalla relazione:
t ,Q K Q ;
Con:
Q = sovraccarico a tergo della parete;
K = Ka, K0, Kp o Kutente.
terreno
parete
vista
Figura laterale
3.7: vistaparete concon
laterale sovraccarico
sovraccarico
t(z2)=Kxterrenoxz2 tot(z2)=t(z2)-Q
t(z3)=Kxterrenoxz3 tot(z3)=t(z3)-Q
parete
parete
parete
Q=KxQ
t(z4)=Kxterrenoxz4 tot(z4)=t(z4)-Q
t(z5)=Kxterrenoxz5 tot(z5)=t(z5)-Q
t(z6)=Kxterrenoxz6 tot(z6)=t(z6)-Q
vista laterale parete con spinta terreno vista laterale parete con vista laterale parete con spinta risultante
azione del sovraccarico
sen 2 ( )
K s ,p 2
;
sen sen ( )
cos sen 2 sen ( ) 1
sen ( ) sen ( )
dove:
= valore di calcolo dell’angolo di resistenza a taglio del terreno in condizioni di sforzo
efficace (angolo di attrito del terreno);
= angolo di inclinazione rispetto all’orizzontale della parete del muro rivolta a monte;
= angolo di inclinazione rispetto all’orizzontale della superficie del terrapieno;
= valore di calcolo dell’angolo di resistenza a taglio tra terreno e muro (assunto pari a 0 nel
programma);
= angolo definito dalla seguente espressione (§ 4.4.3 - rappresenta il rapporto tra
accelerazione orizzontale e l’accelerazione verticale):
kh
tan .
1 kv
N.B. 3.2
La relazione 4 riportata dall’OPCM è quella riportata anche nell’EC8 - APPENDICE E - relazione E.1 e successive.
N.B. 3.3
In EdiLus il termine Kv viene considerato:
diverso da ZERO nella relazione [4] se sia stata chiesta anche l'analisi sismica verticale (“Dinamica solo Verticale”, “Dinamica
Orizzontale e Verticale” e “Analisi statica”) -> considerando che la spinta può subire un incremento/decremento;
sempre diverso da ZERO nel calcolo del coefficiente di spinta K (calcolo tan). Infatti, anche per sole azioni orizzontali, trattandosi di
227
una massa (cuneo) che sta scivolando su un piano inclinato, esiste sempre una componente verticale.
Pertanto, per i casi correnti (dinamica solo Orizzontale) la formula [4] si riduce a:
1
Ed terreno K H2
2
N.B. 3.4
A partire dalla v.30 in EdiLus è stata data la possibilità di gestire il parametro m.
Infatti, mediante il settaggio “Spostamenti consentiti” presente nelle proprietà dell’oggetto “Spinta Terreno (su pareti)” il valore di
m vale:
1 -> se viene spuntato “Spostamenti consentiti”;
valori della tabella 7.11.II del DM 08 se non viene spuntato “Spostamenti consentiti”.
90 90 32 58
K a tan 2 tan 2 tan 2 = 0,307;
2 2 2
K 0 1 sen 1 sen (32) = 0,470;
90 90 32 122
K p tan 2 tan 2 tan 2 = 3,255.
2 2 2
228
Tab. 3.5: spinta del terreno (t,T) nel nodo 41
Nodo/subnodo K terreno Z t,T(subnodo 41)
Tipo spinta
[-] [-] [N/m2] [m] [N/m2]
Attiva 0,307 15 209
Riposo 41 0,470 18 000 2,75 23 269
Passiva 3,255 161 102
La coesione determina un abbassamento della spinta triangolare del terreno della quota Z * data da:
Tab. 3.8: abbassamento della spinta del terreno per effetto della coesione (Z*)
K c' terreno Z*
Tipo spinta
[-] [N/m2] [N/m2] [N/m2]
Attiva 0,307 0,6013
Riposo 0,470 3 000 18 000 0,4862
Passiva 3,255 0,1848
229
- Confronto -
Di seguito si riporta il confronto tra il calcolo “manuale” e quello di EdiLus.
Tab. 3.11: confronto calcolo manuale - EdiLus
Spinta Attiva Spinta a Riposo Spinta Passiva
[N/m2] [N/m2] [N/m2]
Calcolo Manuale
20 487 32 318 263 055
EdiLus
230
Calcolo manuale “Spinta Terreno (Sisma)” - CASO 1 (Muro Libero)
- h -
Tale coefficiente è dato da:
ag,S LV
k h m S T S S ,S LV
g
dove:
m = 0,24 (muro in grado di subire spostamenti relativi rispetto al terreno -> ottenuto dalla tabella
7.11-II NTC 2008);
ST = 1,00 -> Categoria topografica = T1;
SS,SLV = 1,425 -> Categoria sottosuolo = C;
ag,SLV/g = 0,1934.
Quindi:
a g,S LV
k h m S T S S ,S LV 0,24 1,00 1,425 0,1934 = 0,0661.
g
- v -
Tale coefficiente è dato da:
k v 0,5 k h 0,5 0,0661 = 0,0331.
231
s,p
2 2 1
d E d terreno K s H2 terreno K s H
H H 2
per cui:
Spinta attiva
(K ) 1
E d,Hs,,amin terreno K s ,a H2 0,5 18000 0,3448 3,0 2 = 27 927 N/m.
min 2
(K )
d,Hs,,amin terreno K s ,a H 18000 0,3448 3,0 = 18 618 N/m2.
(K ) 1
E d,Hs,,amax terreno K s ,a H2 0,5 18000 0,3475 3,0 2 = 28 148 N/m.
max 2
(K )
d,Hs,,amax terreno K s ,a H 18000 0,3475 3,0 = 18 765 N/m2.
Quindi:
(K ) (K )
d (K s ,a ) max d,Hs ,,amin ; d,Hs ,,amax max 18618; 18765 = 18 765 N/m2.
232
Spinta passiva
(K ) 1
E d,Hs,,amin terreno K s ,a H2 0,5 18000 3,1370 3,0 2 = 254 102 N/m.
min 2
(K )
d,Hs,,amin terreno K s ,a H 18000 3,1370 3,0 = 169 401 N/m2.
(K ) 1
E d,Hs,,amax terreno K s ,a H2 0,5 18000 3,1288 3,0 2 = 253 438 N/m.
max 2
(K )
d,Hs,,amax terreno K s ,a H 18000 3,1288 3,0 = 168 959 N/m2.
Quindi:
(K ) (K )
d (K s ,a ) max d,Hs ,,amin ; d,Hs ,,amax max 169401; 168959 = 169 401 N/m2.
Quanto appena calcolato rappresenta la spinta alla base del muro e quindi nei subnodi 4 e 5.
Sfruttando la similitudine del triangolo delle pressioni tra le pressioni in tali subnodi e quella nel subnodo 41 la
tensione in tale subnodo e data da:
K (K ) Z 41
min d,sZ,a41 d,Hs ,,amin
H
attiva
K (K ) Z
d ,Z 5
max d,sZ,a41 d,Hs ,,amax 41
d ,Z 4 d,H d,Z 41 H
->
Z4 Z5 H Z 41 K (K ) Z
min d,sZ,p41 d,Hs ,,pmin 41
passiva
H
K (K ) Z 41
max d,sZ,p41 d,Hs ,,pmax
H
Dove:
Z5 = Z4 = H = 3,00 m (quota rispetto alla testa del muro dei subnodi 4 e 5 -> altezza del muro);
Z41 = 2,75 m (quota rispetto alla testa del muro del subnodo 41);
d,H = tensione alla base del muro.
233
- Contributo Sovraccarico (t,Q,Ed) -
Poiché si sta eseguendo un’analisi “Dinamica solo orizzontale” (K v = 0), la relazione [6] diventa:
t ,Q,E d Q K
- Confronto -
Di seguito si riporta il confronto tra il calcolo “manuale” e quello di EdiLus.
Tab. 3.17: confronto calcolo manuale - EdiLus
Spinta Attiva Spinta Passiva
[N/m2] [N/m2]
Calcolo Manuale
26 932 243 122
EdiLus
234
Calcolo manuale “Spinta Terreno (Sisma)” - CASO 2 (Muro Bloccato)
Per il caso in esame si ha:
- h -
Tale coefficiente è dato da:
ag,S LV
k h m S T S S ,S LV
g
dove:
m = 1,00 (muro impedito di subire spostamenti relativi rispetto al terreno);
ST = 1,00 -> Categoria topografica = T1;
SS,SLV = 1,425 -> Categoria sottosuolo = C;
ag,SLV/g = 0,1934.
Quindi:
a g,S LV
k h m S T S S ,S LV 1,00 1,00 1,425 0,1934 = 0,2756.
g
- v -
Tale coefficiente è dato da:
k v 0,5 k h 0,5 0,2756 = 0,1378.
- s,a e Ks,p) -
s,a
s,p
235
Tale coefficiente è dato da:
sen 2 ( )
K s ,p 2
;
2
sen sen ( )
cos sen sen ( ) 1
sen ( ) sen ( )
dove:
= 32°;
= 90° (parete sempre a 90°);
= 0° (terreno a monte della parete sempre orizzontale);
già calcolato in precedenza (min = 13,61° e max = 17,72°).
1 1 1
d E d terreno K s H2 0,5 terreno K s H
H H 2
per cui:
Spinta attiva
(K ) 1
E d,Hs,,amin terreno K s ,a H2 0,5 18000 0,4763 3,0 2 = 38 583 N/m.
min 2
(K )
d,Hs,,amin 0,5 terreno K s ,a H 18000 0,4763 3,0 = 12 861 N/m2.
(K ) 1
E d,Hs,,amax terreno K s ,a H2 0,5 18000 0,5512 3,0 2 = 44 645 N/m.
max 2
(K )
d,Hs,,amax 0,5 terreno K s ,a H 18000 0,5512 3,0 = 14 882 N/m2.
Quindi:
(K ) (K )
d (K s ,a ) max d,Hs ,,amin ; d,Hs ,,amax max 12861; 14882 = 14 882 N/m2.
Spinta passiva
236
(K ) 1
E d,Hs,,amin terreno K s ,a H2 0,5 18000 2,7829 3,0 2 = 225 411 N/m.
min 2
(K )
d,Hs,,amin 0,5 terreno K s ,a H 18000 2,7829 3,0 = 75 137 N/m2.
(K ) 1
E d,Hs,,amax terreno K s ,a H2 0,5 18000 2,6113 3,0 2 = 211 514 N/m.
max 2
(K )
d,Hs,,amax 0,5 terreno K s ,a H 18000 2,6113 3,0 = 70 505 N/m2.
Quindi:
(K ) (K )
d (K s ,a ) max d,Hs ,,amin ; d,Hs ,,amax max 75137; 70505 = 75 137 N/m2.
- Confronto -
Di seguito si riporta il confronto tra il calcolo “manuale” e quello di EdiLus.
237
Tab. 3.21: confronto calcolo manuale - EdiLus
Spinta Attiva Spinta Passiva
[N/m2] [N/m2]
Calcolo Manuale
28 661 144 708
EdiLus
-28 660
-144 710
238