Riassunti Italiano

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ITALIANO

GIACOMO LEOPARDI

Nato nel 1798 nelle Marche, Recanati era sotto lo stato pontificio. Cresce in un ambiente bigotto e
conservatore che influenza le sue idee e i suoi orientamenti. Atmosfera autoritaria, priva di confidenza e
affetto.

La teoria dell’indefinito, il piacere non è mai infinito, questo porta a una delusione e sofferenza perché
l’uomo continua costantemente a cercalo, non trovandolo. Quindi crede che la natura dia un rimedio a
questa sofferenza tramite le illusioni, crede che la natura sia benigna.

Il bello poetico lo troviamo in tutto ciò che è indefinito ed è in questo che noi possiamo proiettare il nostro
desiderio.

L’unico modo in cui troviamo piacere infinito e l’immaginazione, e in questa di conseguenza riusciamo a
trovare piacere, ma questa muore dentro di noi, non è reale.

La teoria del piacere è uno degli scritti teorici, facente parte della raccolta Lo Zibaldone. Nello stesso testo
cita anche il pessimismo storico.

L’infinito

Raccolta dei canti, è un idillio (descrizione visiva di un contesto naturale) endecasillabi sciolti e non ci sono
rime prestabilite, troviamo la teoria del vago e dell’indefinito.

Seduto sul un colle, osserva la siepe e immagina l’infinità che c’è dietro e nel frattempo immagina silenzi
sovrumani, in mezzo alla tranquillità quasi si spaventa, sente il rumore del vento e lo paragona al silenzio al
di là della siepe. Pensa al concetto dell’eternità, la profondità del passato e la contemporaneità. Questi suoi
pensieri naufragano in mezzo all’all’immensità e in questo trova piacere, che però muore nella sua testa.

A Silvia

Fa parte dei canti e Silvia (Teresa) era figlia del cocchiere di Recanati è la personificazione della speranza.
Riscontriamo un parallelismo delle loro condizioni sociali, cioè ricchezza e povertà. L’immagine di Silvia e
vista con particolari fisici e psicologici e il paesaggio è una descrizione povera e sobria. Poeta percepisce
tutto quello che sta scrivendo tramite la finestra della sua stanza che è il filtro della sua immaginazione. Il
rapporto reale è suddiviso in una doppia visione cioè la realtà e immaginazione.

Nel primo paragrafo descrive Silvia, poi la rievoca nel secondo e si immagina le condizioni in cui vive Silvia.

Il terzo descrive la vita dell’autore in quel momento, e osservava dalla finestra il mondo esterno.

Nel quarto lui vede Silvia come una persona che non può capire, ma in realtà lui non la conosce, c’è il
processo dell’immaginazione. Si sente oppresso e trova nella ragazza una speranza.

Nel quinto si accorge che la natura non restituisce quello che promette e che dona solo illusioni, la natura
inizia a diventare maligna.

Nel sesto parla di quello che Silvia non ha potuto fare, perché muore in gioventù, e di conseguenza non
potrà godere i piaceri di essa.

Nel settimo, descrive i suoi sentimenti e che sente la speranza che muore insieme a Silvia.
Il passero solitario

Fa parte della raccolta dei canti. Il tema principale è la solitudine, Il poeta riflette Sull’identificazione
malinconica tra il passero e se stesso, sono destinati entrambi a condurre un’ esistenza solitaria. Il passero
desiderando la solitudine per natura non prova alcun dolore, il poeta è consapevole di non godersi gli anni
della sua giovinezza che rimpiangerà quando sarà anziano.

Primi versi sono quasi allegri, però vanno a rallentare raggiungendo una cadenza malinconica e
drammatica.

Troviamo un effetto di lontananza, sia spaziale che temporale, il poeta si identifica nel passero.

Il lessico evoca un senso di vago (paesaggio in cui si trova, e la torre campanaria, dove è appollaiato il
passero) e di indefinito.

A se stesso

Fa parte dei Canti, ritmo spezzato e franto che sembra che sembra ricordare i battiti del cuore.

Con questa poesia esprime il dolore dovuto al rifiuto di Fanny, e di conseguenza perde speranza anche
nell’amore. A questa donna dedicò i Ciclo di Aspasia, una serie di opere in cui esprimeva il suo amore per
lei.

Abbandono dell’amore, del desiderio e dell’onore. Sta parlando a se stesso e si convince di abbandonare
tutte le speranze che si era creato perché alla nostra specie umana il destino riserva solo la morte.

GUSTAVE FLAUBERT

Discorso indiretto libero, scomparsa del narratore onnisciente che faceva da guida al lettore, creando così
un effetto di indeterminazione e ambiguità Flaubert lascia che i fatti parlino da sé, creando così confusione
nel lettore. Il Bovarismo è la tendenza a proiettarsi in un mondo irrealistico, è il perdersi totalmente
nell’immaginazione, un vivere tra le nuvole.

Trama Madame Bovary: Emma, la protagonista, sposa un ufficiale sanitario persona ottusa e comune a
differenza della moglie che ha una personalità romantica, la vita coniugale è grigia e vuota mentre Emma
sogna una vita lussuosa segnata da romanzesca passioni derivata dal fatto che leggeva molti romanzi
romantici. I due si trasferiscono per volere del marito, qui Emma soffre per via dell’ambiente provinciale e
per la gente meschina. Conosce Leon e se ne innamora, però è un amore platonico, lui è un sognatore
frustrato come lei, Leo se ne va quindi Emma incontra Rodolfhe, su qui proietta tutti i suoi sogni
sentimentali, però lui si rivela brutale e meschino. Emma segnata dal dolore impazzisce, comincia a
spendere tutti i suoi averi arrivano ad indebitarsi, provando a chiedere aiuto ai suoi ex amanti ne rimane
rifiutata, dopo questa umiliazione decide di suicidarsi per avvelenamento. Il marito segnato dal profondo
dolore successivo alla morte della moglie, vive in solitudine e depressione, morendo con una ciocca dei
capelli di Emma in mano.

Il grigiore della provincia è il sogno della metropoli, ultimo capitolo della prima parte del romanzo.

In questo testo esce fuori l’insofferenza di Emma, per la vita provinciale e per il rapporto coniugale che
tocca il fondo.

Il testo fece molto scalpore e l’autore subì ,addirittura un processo per oltraggio alla decenza e alla morale,
i lettori rimasero colpiti perché confusero il pensiero di Emma con quello di Flaubert.
EMILE ZOLA

Zola nasce in una realtà dinamica della Francia, dove si registra un forte sviluppo economico. La società è
regolata da leggi spiegabili scientificamente, la letteratura ha funzione conoscitiva e la conoscenza può
migliorare la società. Il narratore commenta le vicende.

Influenzato da idee positiviste, uno dei maggiori esponenti nel Naturalismo (pensa di avere il compito di
funzionamento della società) lo scrittore svolge un ruolo molto importante nella società perché ha il potere
di denunciare. Per esempio, l'affare Dreyfus, un ufficiale accusato di essere una spia, era ebreo e questo era
una scusante per aumentare l’accusa (prime persecuzioni ebraiche, antisemitismo) Zola interviene
pubblicando un intervento, scagliando accuse contro i vertici militari francesi, J'ACCUSE. Viene infine
scagionato.

L’Assomoir, capitolo due L’alcol inonda Parigi trama: chiamato anche L'Ammazzatoio, romanzo ambientato
nella Parigi operaia e narra una storia di alcolismo virgola di miseria e di degradazione umana. Era una
locanda dove si beveva e si chiamava così perché portava all’alcolismo, che portava al disfacimento totale,
do conseguenza anche alla morte.

Gervaise, si trasferisce a Parigi con l’amante Lantier e con i due figli piccoli. Conosce Copeau e si sposano,
lui cade dal tetto dove lavorava, in seguito all’incidente, trascura il lavoro e si dà al bere. Gervaise cade
preda dell’alcolismo e muore in conseguenza di esso.

Nel testo preannuncia gli svolgimento futuri , Gervaise e Coupeau si conoscono ed entrambi hanno un
opinione negativa dell’alcol.

GIOVANNI VERGA

Nato a Catania in una realtà arretrata e statica del meridione, ha un’ideologia pessimistica in quanto è
convinto che nei rapporti sociali il più forte prevalga sul più debole: tutti gli uomini sono mossi da egoismo,
interessi economici, di potere e politici. La letteratura ha una funzione conoscitiva, ma non può modificare
la realtà. L’autore non esprime giudizi e non dà spiegazioni, si eclissa.

Vita dei campi, Rosso Malpelo: Volume che raccoglie una serie di racconti pubblicati su varie riviste,
ambientati nel contesto contadino siciliano, troviamo ancora traccia di un atteggiamento romantico, che si
contrappone alle nuove tendenze veristiche. Linguaggio dialettale e pieno di modi di dire popolari.
Narratore popolare, punto di vista della società.

Trama: Malpelo è un ragazzino con i capelli rossi, considerato malizioso e cattivo, a causa delle superstizioni
dell'epoca. Neanche la madre lo ama, l'unico con cui sembra andare d'accordo è il padre, Mastro Misciu, il
cui soprannome è Bestia. Anche il padre lavora alla cava ed è l'unico ad avergli dimostrato un po' di affetto.
Un giorno Mastro Misciu, su ordine del padrone, accetta un lavoro pericoloso, gli altri operai si sono
rifiutati, ma Mastro Misciu ha bisogno di soldi. Prevedibilmente un pilastro cade addosso all'uomo e
Malpelo, disperato, comincia a scavare a mani nude sotto le macerie, si spezza le unghie, chiede aiuto, ma
quando gli altri arrivano il padre è ormai morto.

Se prima Malpelo era scorbutico e ringhioso, dopo la morte del padre il suo carattere peggiora. Inoltre
comincia a lavorare proprio nella galleria dove il padre era morto.
Un giorno alla cava arriva a lavorare Ranocchio, un ragazzino che si è lussato il femore e che non può più
fare l'operaio a causa della sua zoppia. Malpelo lo prende subito di mira e cerca di farlo reagire a suon di
insulti e botte. Ranocchio non si difende e Malpelo lo picchia sempre di più: vuole che Ranocchio impari a
reagire e che capisca che la vita non è facile, bensì una sfida continua.

In realtà Malpelo si è affezionato a Ranocchio e spesso gli dà parte del suo cibo e lo aiuta nei lavori più
pesanti. Finalmente viene recuperato il cadavere di Mastro Misciu e Malpelo tiene come un tesoro i pochi
oggetti posseduti dal padre. Purtroppo ben presto anche Ranocchio muore, di tisi, Malpelo è sempre più
solo (la madre si è risposata e non vuole avere a che fare con lui e anche la sorella si è trasferita in un altro
quartiere) e finisce per scomparire nella cava dopo che gli era stato assegnato il compito di esplorare una
galleria sconosciuta.

Nessuno avrebbe mai accettato un compito così pericoloso, ma Malpelo ormai non ha più niente da
perdere: prende pane, vino, attrezzi e vestiti del padre ed entra nella galleria per non uscirne mai più. La
sua unica vendetta da morto è aver instillato il terrore negli altri operai che hanno sempre paura di vederlo
spuntare fuori all'improvviso con i suoi capelli rossi e i suoi occhiacci.

Il ciclo dei vinti: Ciclo di romanzi che descrive la società italiana moderna in tutte le sue sfaccettature dei
ceti popolari, alla borghesia e all'aristocrazia.

I malavoglia: Famiglia di pescatori siciliana. Il giovane ‘Ntoni parte per il servizio militare e la famiglia,
privata delle sue braccia, decide di intraprendere un piccolo commercio perché dovevano pagare la dote
della figlia e il bracciante. Perciò Padron ‘Ntoni compra un carico di lupini a credito da suo zio, ma una
tempesta provoca naufragio della barca La Providenza destinato alla vendita, questo porta ad un grave
debito, la casa viene pignolata, Luca il secondo genito muore, la madre, muore. La Providenza viene
riparata ma naufraga di nuovo. Questo disgrega il nucleo famigliare, ‘Ntoni comincia a frequentare cattive
compagnie, viene condannato. Padron ‘Ntoni va in ospedale perché morente, Alessi riesce a riacquistare la
casa, ‘Ntoni dopo la galera torna a casa verso l’alba ma si rende conto di non poter restare.

La Roba, Novelle Rusticane: Raccolta di novelle in cui Verga affronta tutte le tematiche del verismo con le
condizioni socio economiche della Sicilia dell’epoca.

Trama: Mazzarò, che ha come unico scopo raccogliere e accumulare roba, nel senso di ricchezza. Mazzarò
però è un vinto, un uomo senza speranza perché non si rende conto delle cose veramente importanti della
vita le quali, ovviamente, non sono le ricchezze materiali che lui brama per tutta la sua esistenza. Già da
come viene descritto fisicamente, si capisce che Mazzarò è un avido, ma allo stesso tempo
molto astuto visto che riesce a "rubare" i possedimenti dell'uomo che fino a poco tempo prima lo sfruttava
come bracciante. Tuttavia, una volta ottenuto un po' di potere, non lo sfrutta nel modo giusto, ossia
migliorando le condizioni di vita di coloro che, come lui, sono braccianti. L'unica cosa che interessa a
Mazzarò è il possesso di roba: terre, campagne, pascoli... più cose ha, più ne vorrebbe. Ogni cosa per
Mazzarò è sinonimo di denaro e ricchezza: anche la morte della madre non viene vista come un dolore
emotivo, ma come una perdita di soldi per il funerale. Mazzarò lotta, lotta duramente tutta la vita, ma resta
uno sconfitto: un anti-eroe in qualche modo che sfrutta malissimo la sua intelligenza e che viene
completamente accecato dalla sua bramosia al punto tale che arriva a uccidere parte del suo bestiame,
poco prima di morire, per paura di perderlo e di non poterlo portare con sé dopo la sua morte.

Tecnica dello straniamento: Lo scopo è quello di narrare un particolare avvenimento usando un punto di
vista estraneo all'oggetto del discorso.
CHARLES BAUDELAIRE

Considerato uno dei poeti maledetti, caratterizzati per costante uso di droghe e alcol, la loro poesia è
scandalosa. I loro versi sono caratterizzati dai tormenti dell’anima. Le sue raccolte sono I fiori del male
(l’albatro e corrispondenze) Lo Spleen di Parigi (perdita d’aureola)

Lo splendido di Parigi: significa misto di noia e depressione, perdita d’aureola poemetto e coglie il
mutamento del ruolo dell’artista del mondo moderno, è un dialogo tra il poeta e un amico.

Trama: all’inizio è una preda in giro, l’aureola è un allusione al privilegio spirituale del poeta. L’incognito si
riferisce al fatto che adesso è come se fosse una persona come le altre. Chi raccattare l’aureola farà finta di
essere un poeta ma non ci riuscirà mai, lui finge ironicamente di accettare questa condizione, in realtà si
getta nel vizio dell’alcol proprio per accentuare la sua diversità.

I fiori del male

Raccolta di poesie, opera più importante, scandalo.

Corrispondenze: manifesto della Poesia simbolista. La natura è vista come un tempio vivente, come una
foresta di simboli, che solo il poeta riesce a decifrare, caratterizzato da parole metaforiche. Metafora tra
uomo e natura, opposizione, sinestesie. Esperienza sensoriale di colori suoni e profumi.

L'albatro: rappresenta il rapporto tra artista e società in continuo mutamento, l’albatro è un uccello Marino
e personifica i poeti lui quando è in cielo è maestoso e aggraziato, invece i marinai sono la società che
deride il poeta. Quando i marinai fanno camminare l’albatro sulla terra è goffo e scomposto. È come se il
poeta fosse superiore alla società, che sta al di sotto di lui, la osserva e la giudica.

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