Lezione 12
Lezione 12
Lezione 12
Lezione 12
2
12.1 Lato anomalo nell’applicazione del
metodo dei potenziali ai nodi
Esempio
A B
Scrivere le relazioni del +−
metodo dei potenziali ai nodi
E
per la rete di figura.
J1 G1 G3 J3
Rete.
n = 4, n-1=3 G2
Si prenda il nodo D come
D C
nodo di massa: VND=0.
Si prenda un riferimento per la corrente IE ai capi del GIT E:
trattandosi di un generatore, si preferisce scegliere la convenzione
del generatore.
Si ha un sistema di 4 equazioni in 4 incognite. Il sistema fornisce i
potenziali ai nodi A, B, C e la corrente IE sul lato anomalo.
4
12.2 Lato anomalo nell’applicazione del
metodo dei potenziali ai nodi: esempio
Esempio
IE
A B
+−
E
J1 G1 G3 J3
G2
D C
𝐺 𝑉 =J +I
𝐺 𝑉 − 𝐺 𝑉 = −I + J
𝐺 + 𝐺 𝑉 − 𝐺 𝑉 = −J
𝑉 −𝑉 =𝐸 5
12.3 Esercizio
Esercizio B
Data la rete di figura, con:
E = 120 V, J = 6 A, R1 = 10 Ω, E + R3
−
R2 = 30 Ω, R3 = 30 Ω, R4 = 30 . A C R4
Risolvere la rete a regime J
R1 R2
stazionario con il metodo delle
correnti di anello e calcolare la
D
potenza (PJ) uscente dal GIC J.
B
Soluzione
La rete è piana (ha grafo piano). E + IA1 R3
Ha tre anelli: ℓ=6, n=4, m=3. −
+ − R4
Si prendano le 3 correnti di anello A C IA3
VJ J
di figura, tutte orientate in senso R1 IA2 R2
orario. Si mettano i riferimenti per
la tensione VJ (lato anomalo). D 6
12.3 Esercizio
Esercizio B
Si ottiene: E −+ IA1 R3 R
4
𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 = 𝐸 + 𝑉J + −
A C IA3
𝑅 + 𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 = −𝑉J VJ J
R1 IA2
𝑅 +𝑅 +𝑅 𝐼 −𝑅 𝐼 −𝑅 𝐼 =0 R2
𝐼 −𝐼 =J D
12.3 Esercizio
Esercizio B
30𝐼 + 40𝐼 − 60𝐼 = 120 + IA1 R3
E − R4
90𝐼 − 30𝐼 − 30𝐼 = 0 + −
A C IA3
𝐼 = 𝐼 +6 VJ J
R1 IA2
Sostituendo IA1 nelle prime due R2
equazioni, si ottiene il sistema di due D
equazioni nelle due incognite IA2 e IA3: 70𝐼 − 60𝐼 = −60
−60𝐼 + 90𝐼 = 180
Moltiplicando la seconda per 2/3 e sommando quindi con la prima,
si ha: 30 IA2 = 60. La soluzione è quindi:
IA2 = 2 A; IA1 = 8 A; IA3 = A; VJ = 20 V.
Infine: PJ (uscente dal GIC J) = VJ J (convenzione del generatore)
= 120 W. 8
12.4 Esercizio
Esercizio B
Data la rete di figura, con:
E = 120 V, J = 6 A, R1 = 10 Ω, E −+ R3
R2 = 30 Ω, R3 = 30 Ω, R4 = 30 . A C R4
Risolvere la rete a regime stazionario J
R R2
con il metodo dei potenziali ai nodi e 1
calcolare la potenza (PR3) entrante
D
nel resistore R3.
Soluzione IE B
La rete ha quattro nodi: n=4. E −+ R3
Si prenda il nodo A come nodo di
massa: VNA=0. Si metta il riferimento A C R4
J
per la corrente IE (lato anomalo). Si R1 R2
scrivano le relazioni per i nodi B, C e
D, più l’equazione del lato anomalo. D 9
12.4 Esercizio
Esercizio
𝐺 + 𝐺 𝑉 − 𝐺 𝑉 − 𝐺 𝑉 = 𝐼E IE B
𝐺 + 𝐺 𝑉 − 𝐺 𝑉 − 𝐺 𝑉 = −J + R3
− E J
𝐺 +𝐺 +𝐺 𝑉 −𝐺 𝑉 −𝐺 𝑉 = 0
C R4
𝑉 =E A
R1 R2
Mettendo i valori, si ottiene:
1 1 1 1 D
+ 𝑉 − 𝑉 − 𝑉 = 𝐼E
30 30 30 30
1 1 1 1
+ 𝑉 − 𝑉 − 𝑉 = −6
30 30 30 30
1 1 1 1 1
+ + 𝑉 − 𝑉 − 𝑉 =0
10 30 30 30 30
𝑉 = 120 10
12.4 Esercizio
Esercizio
Sostituendo VNB nelle prime tre equazioni e moltiplicandole per 30
si ottiene:
−𝑉 − 𝑉 = 30𝐼 − 240 IE B
2𝑉 − 𝑉 = −60 +
E −+ VR3 R3
5𝑉 − 𝑉 = 120 −
A C R4
Moltiplicando la seconda per 5 e J
R1 R2
sommando il risultato con la terza,
si ottiene: 9VNC = −180. D
La soluzione è quindi: VNC = −20 V; VND = 20 V; VNB = 120 V;
VNA = 0 V; IE = 8 A.
Infine, con il riferimento di figura per VR3, si ha: VR3 = VNB - VNC =
140 V e quindi PR3 (entrante) = = W. 11
Esercizio proposto #1
Dati della rete a regime stazionario. + R3
R1 = R2 = R3 = R4 = 10 , E1 = 60 V, E1 − R2
E2 = 75 V, J = 2 A. +
E2 −
Calcolare le potenze uscenti (PE1, R4
PE2, PJ) dai generatori ideali E1, E2, J.
J R1
Soluzione
Risolvere la rete con il metodo
delle correnti di anello, trattando il +
E1 − IA1
R3 +
GIC J come lato anomalo.
R2 IA3 −
Si orientino le correnti di anello IA2 E2
tutte in modo concorde: ad R4
esempio in senso orario. Si J
− + R
scrivano le relazioni. VJ 1 12
12.5 Esercizio proposto #1
Esercizio proposto #1
𝑅 +𝑅 𝐼 −𝑅 𝐼 −𝑅 𝐼 =𝐸
𝑅 + 𝑅 + 𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 = −𝑉J
𝑅 + 𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 = −𝐸
−𝐼 = J
E1 − + IA1
La quarta fornisce: IA2 = - 2 A. R3
Inserendo tale valore nella prima +
R2 IA3 −
e nella terza equazione, si ottiene: IA2 E2
R4
20𝐼 − 10𝐼 = 40 J
− + R
20𝐼 − 10𝐼 = −95 VJ 1
Esercizio proposto #2
Dati della rete a regime stazionario. + R3
R1 = R2 = R3 = R4 = 10 , E1 = 60 V, E1 − R2
E2 = 75 V, J = 2 A. E2 +
−
Calcolare le potenze uscenti (PE1, R4
PE2, PJ) dai generatori ideali E1, E2, J.
J R1
Soluzione B
Risolvere la rete con il metodo dei
potenziali ai nodi, trattando i due E1 − + R3
R2
GIT (E1 ed E2) come lati anomali. A C E2 +
I nodi sono 5. Si scelga un nodo −
J R4
come nodo di massa e si scrivano le R1
relazioni. E D
Si ottiene: PE1 usc. = − 30 W; PE2 usc. = 375 W; PJ usc. = 10 W. 14
12.7 Teorema di sostituzione
17
Esempio
Si consideri la rete a lato. Siano A I1 A I2
noti E ed R. Si mettano i + +
riferimenti. Si ha che: E − + R + V V
− 1 2 R
𝑉 = 𝑉 𝐿𝐾𝑇 E −
𝐼 = 𝐼 𝐿𝐾𝐶 B B
𝑉 =𝐸 𝑒𝑞. 𝑏𝑖𝑝.
𝑉 = 𝑅𝐼 𝑒𝑞. 𝑏𝑖𝑝. Soluzione: V1=V2 = E ; I1 = I2 = E/R.
Non è lecito sostituire il resistore R con un GIT con tensione impressa
V2 = E. Infatti, se si facesse così, si otterrebbe: I1 A I2
𝑉 = 𝑉 𝐿𝐾𝑇 Si vede che è un sistema di + +
𝐼 = 𝐼 𝐿𝐾𝐶 equazioni non linearmente + V1 V2 +
𝑉 =𝐸 𝑒𝑞. 𝑏𝑖𝑝. indipendenti. E’ una rete con − −
E − E
𝑉 = 𝐸 𝑒𝑞. 𝑏𝑖𝑝. corrente indeterminata.
B 18
12.7 Teorema di sostituzione
Esempio I1 A I2
Si può invece sostituire il resistore R con un GIC
con corrente impressa I2 = J = E/R. La rete così + +
+ V1 V2
modificata ha soluzione unica: coincide con quella −
della rete di partenza. E − B J
Conseguenza dell’esempio. Si consideri la rete
dell’esempio nel caso particolare di E = 0, cioè il
GIT è ora un cortocircuito. E’ una rete costituita A
R
da una resistenza cortocircuitata. B
Si deduce che non è lecito sostituire la resistenza
cortocircuitata con un GIT con E = 0, cioè un
cortocircuito. A
Invece la si può sostituire con un GIC con J = 0,
cioè con un circuito aperto (come fatto nella B
figura qui a lato). 19
Req=Ri
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