Libro
Libro
Libro
il
E
o
Le civiltá antiche I
T TAP,-\ -- -
DIDAITICA
PER COMPETENZE
r- -J '-É -
ir
!
\ -
F CE
SCUOLA {:i.
F ,L-
GIANNI GENTILE . LUIGI RONGA . ANNA ROSSI
Le civiltá antiche
EDITRICE
LA SCUOLA
Indice
..--:litico al mesolitico 10
-
oiuzrone neolitica 11
Studiamo insieme 15
2-Le
1.Lap rlma civiltá urbana: i Sumeri 16
Studiamo insieme 35 rF
1. G1i Ebrei e il regno di Israele 36
I
t
L
2. Un popolo, una religione 38 rc'=
39
u
3. I Fenici: una civiltá del mare
42
4. Le colonie dei Fenici e la fine dell'indÍpendenza
Studiamo insieme 43
---.*
44
4. La religione greca
§tudiamo insieme
tr n dice
48
1. Una civiltá del mdre : i Cretesi 1:
2. La Grecia antica
3. Origini e affermazioné dellapo/is
I LUOGHI DELLA STORIA Il santuario di Olimpia e le Olimpiadi
4. La religione greca
iamo insieme +
,rur
-
1.. -- - arma vincente: Ia falange oplitica 60
2. :: .rta: una costituzione militare 62
3. .--.=ne: dall'aristocrazia alle riforme di Solone 63
.+, ,: iostituzione democratica di Clistene 65
Studiamo insieme 67
Preistoria
z
t-l
e antico Oriente
r<
-t
.r&
.. :jr
o
q
SOOO a.C. circa I 3OOO a.C. I
E
(u
@
(u in Medio Oriente
d
G,
(u ra oarte
E Sumeri -Fine della preis:: . lcazion
-- 'ario
Fl dell'Egitto: nasr it¿ di
,"f
;'=E-
125O a.C. IT
7
¡!
o
,-l
o
E-l
L etá della pietra:
r-t
O{
(J
-. a{
'.i.t'- la preistoria
II E T
Fq* I
I
: . ETIOPIA
"... O
Ha
d#"
..c
r ,. *..
co r*=i=
§ -¡= t
i KENIA
;iÉE= I
É
a eOlduvai
Laeto I i
Ts
iF I
I
TANZANIA l-.s't tdr-
-. .r_ It
. -C-(t
i
Le foto mostrano lo scheletro e la ricostruzior
MBABWE
a d* del volto di Lucy. Scoperto nel 1974, é lo
& scheletro piü completo di Australopiteco
a siri di finora trovato. Si tmtta di una femmina
BOTS fossili § di circa vent'anni. Gli archeologi l'hanno
s a Australo o
É amichevolmente chiarnata Lucy, dal nome di
Homo ,1.
&* una celebre carizone dei Beatles allora in vog
- il paleolitico ("antica etá della pietra"; deriva dal greco paldios, "antico" e
líthos, "pietra"): da due milioni e mezzo a 12 000 anni fa;
- il mesolitico ("media etá della pietra", dal greco mésos, "medio"): da 12 000
a 10 000 anni fa;
- il neolitico ("nuova etá della pietra", dal greco néos, "nuovo"): da L00o0 a
5 000 anni fa.
I Come suggeriscono i nomi, i tre periodi sono stati individuati sulla base dei
diversi modi di lavorare la pietra.
IL PALEOLITICO
Con I'Homo habilis e i suoi strumenti, dunque, inizia ia parte piü antica della
preistoria: il Paleolitico.
E un periodo estremamente lungo, nel quale si sviluppa Ia maggior parte della
vicenda umana.
I primi strumenti sono realizzati dall'Hom o habilis con una tecnica molto sem-
plice.
I resti di questi strumenti ci hanno fatto capire chel'Homohabilis non era un
cacciatore. Tra i suoi strumenti, infatti, non si trovano armi che potessero ser-
vire a cacciare.
lli strumenti dell'Homo habilis servono soprattutto a tagliare. Al limite, per
'.íe la carne di animali giá morti.
' "bilis dunque non viveva di caccia. Egli si nutriva di tutto ciÓ che po-
' Ciottolo di la','= :
'l1a savana; anche deile prede abbandonate dai grandi carnivori, di anni f= .--- -'
,ldi.
@# La comparsa
ffi
tu dell'uomo moderno 1fi
45OOOO anni fa
Scoperta del fuoco
TJHOMO ERECTUS E IL DOMINIO DEL FUOCO
Una nuova specie di uomo comparve 18OO OOO anni fa: I'Homo erectus
("eretto"). Il suo cervello all'inizio aveva un volume di 800 cm3, ma dopo un
milione di anni raggiunse i 1200 cm3.
ri
Durante le glaciazioni enorm
Circa un milione di anni Íal'Homo erectus, partendo dallAfrica, cominció a masse d'acqua si sono
occupare Europa e Asia, adattandosi a diversi ambienti e climi. accumulate nei ghiacciai.
auesta diffusione dell'uomo fu favorita da una nuova conquista: I'uso del fuoco
II dominio del fuoco, risalente ad almeno 45O OOO anni fa, miglioró moltissi-
mo la condizione dei nostri ántenati:
!
ll livello dei mari si é
abbassato.
- consenti di disporre di cibo cotto, piü tenero e digeribile;
* permise di proteggersi dal freddo;
- consenti di illuminare durante la notte e di tenere lontane le bestie.
+
Si crea un passaggio fra l'Asi
e l'America.
rHOMO SAPIENS
4OOOOO anni fa si estinse l'Homo erectus e comparve una nuova specie uma-
na: I'Homo sapiens ("sapiente").
+
Alcuni uomini attraversano
LHomo sapiens costruiva strumenti in pietra che gli permettevano un maggior questa striscia di terra.
dominio sulla natura. Egli non si nutriva piü solo con i frutti spontanei. Riu-
sciva a cacciare animali, anche piü grandi di lui: cervi, bisonti, mammut (una
specie di grande elefante peloso). Luomo occupa un nuovo
a
conti ne nte,
Un particolare tipo di Homo saptens, che popoló I'Europa a partire da 13O OOO
anni fa, viene chiamato anche üomo di Neanderthal, dal nome della localitá
tedesca dove sono stati trovati i primi resti.
LUomo di Neanderthal aveva una corporatura molto robusta, le spalle larghe e
muscolose, Ia fronte bassa; aveva un cervello molto sviluppato, piü grande del
nostro. Si estinse circa 35 000 anni fa.
c ^- - - ^ -
antenato comune atle scimmie e att'uomo
(ottre 5 000 000 mitioni di anni fa)
Homo erectus c: =, : -- :-e, studiata
(1 800 000-400 000)
:- - a: =..z ato inglese
Homo neanderthalensis
l-.- =s l:',,,;in, l'uomo si
(400 000 - 35 000)
Homo scc'e' :
: : . -::ato da un animale
llr- --- ::.
: -=:=:ente, COmUne anChe
: : Sa mmie, non ancofa
e :=:tilrcato, e nel corso dei
ü
$ ^- enni si é evoluto in un
¡ m in ide: l'Australopiteco.
Da questo antenato si é poi
distinta la specie umana,
quella dell' Homo. Attraversr
sclmmta varie modificazioni si é giunl
antropomorfa Australopitheco all' Homo sa pr e ns sa piens,
(4 500 000- 1 000 000)
cioé la spec e animale alla
quale accerteniamo, che é
Homo habilis
(2 500 000 - 1 000 000) compa's- crrca 100 000
i-
I
^ ^ ^
clt
=
OCEANO
OCEANO PACIFICO
@ OCEANO
,ri&ü::
'
ffi
Migrazioni tra 4C - : amento
ofl[?l%F3fi' 500 000 anni
. Possibili migraz o- :'= : -
@§
.
35OOO ann¡ fa la tecnica della lavorazione degli ln queste pitture sono rappresentati gli animali con cu
oggetti era ormai molto sviluppata e gi -omini l'uomo divideva il dominio del territorio: bisonti, cervi
costruivano vari tipi di attrezzi in pieira mammut ecc. Spesso queste op-ere venivano realizzal
Gli archeologi hanno trovato anche -^ - - -'-:r: costruiti sul fondo di caverne buie e difficitmente accessibili.
con altri materiali come l'osso, l'avc' : :: -no: Altre opere, per lo piü piccole statuette, rappresentan
punteruoli, aghi, pettini ecc. invece figure umane, solitamente femminili: le
ln varie aree compare una vera arte averne cosiddette Veneri. ln esse i caratteri legati alla
europee si sono trovate pitture risa e-: = -- =- rdo che maternitá sono rappresentati in modo spesso
va da 25 OOO a LO OOO anni fa, ?'::- -::'--: : incisa esagerato, forse per esprimere lo stupore di fronte ai
o dipinta sulla roccia quest'afte'. :-= l=-: l-;nestre, grandi misteri della vita umana e della nascita.
I
Storia natural
una metropoli
del neol¡tico t; a
f 1:
Nella pianura di Konya, una terra fertile della Turchia cen- 3r i.tr",_..
fi¡
Hr.\
tro-meridionale, sorgeva Qatal Hüyük: una delle piü antiche b* bt
,¡s
cittá mai ritrovate. Fondata tra l'Vlll e il Vll millennio a.C. e
costruita con una architettura molto originale si estendeva tra },
i"
il prato, su cui pascolavano le mandrie di bestiame, e i campi
di frumento delimitati dai boschi dei monti del Tauro dove si
poteva raccogliere la legna necessario alla vita. e
&. {:.
ln questa cittá potevano vivere circa 5 000 persone che vive- "o
1
te in cerca di cibo, a caccia di animali o di frutti selvatici per
sfamarsi. 1
Nei nuovi insediamenti la vita era collettiva, la terra apparte-
neva al villaggio e non ad un singolo proprietario, tutti lavora- efrr
vano dividendosi i compiti e si provvedeva insieme a conser- r,rL I]}jr
vare le scorte in luoghi sicuri. -,. \. { Jt
q
1. Che cosa rappresenta questo diseg-:-
2. Di che materiale erano fatti gli edifrci? L. Gli edifici sono grandi
cubi affiancati uno
3. Come erano suddivisi gli spazi all'interno l=
= :: j = all'altro con l'ingresso
ilome era organizzata la vita della comun :¿ -= dal tetto a cui si accede
I
i eo iitico?
attraverso una scala.
,
,F -'3*"I.r
,l
11.i ,;,
a &
p
;ñ .. r§ I
I
:i
ry
§
i;
ir ;¡
r - r¡-
¡'f
i-
.*
¡
I s
.**t
*
I
lL
I
¡ -
i,
I "$:&
§
1
D
1
I': ,4* t
!r:
=.- = = - =:\-- : t7
DALLA PIETRE AI METALLI
Nel corso dell'etá neolitica si coniinció a sfruttare i metalli, come il rame e lo
stagno, per la realizzazione di utensili, ma fu solo a partire dal Iil millennio
a.C. che inizid I'etá del bronzo. Gli uomini ottennero il bronzo fondendo insie-
me rame e stagno. Con questo nuovo materiale molto resistente vennero pro-
dotti vari oggetti: spade, asce, falci, vasi e piatti.
Verso il 3OOO a.C. accadde ancora qualcosa di nuovo: nelle grandi valli del
Nilo, in Egitto, e del Tigri e dell'Eufrate, in Mesopotamia, sorsero grandi civiltá.
Queste grandi civiltá idearono la scrittura. Fu tale invenzione che de-
terminó il passaggio dalla preistoria alla storia.
ln Europa si possono ammirare alcune spettacolari infisse nel terreno, Molti megaliti erano sicuramente
testimonianze della vita spirituale del neolitico: le delle grandi tombe, ma di altri é impossibile sapere p
grandi costruzioni in pietra che vengono dette megaliti quale scopo siano stati costruiti.
("grandi pietre"). Un monumento misterioso e molto interessante si
Le piü semplici sono i menhir, grosse pietre, alte trova a-Stonehengein Inghilterra: si tratta di grand
parecchi metri, infisse nel suolo. ln qualche caso pietre e dolmen che formano un cerchio. Era un
sono isolati, ma a volte formano allineamenti: come tempio in cui si celebrava un rito? ln qualche caso i
a Carnac, in Francia, dove ve ne sono piü di 3000 monumenti sono disposti in base alle posizioni del
allineati per chilometri. sole. A Carnac, per esempio, tutte le file sono orient¡
Un altro monumento neolitico é il dolmen: é costituito verso il sorgere del Sole, che, forse, era oggetto di
da una grossa lastra in pietra appoggiata su altre pietre adorazione.
:.nhir di Carnac, in Francia. Sono piü di 3000 disposti in ---:-umento di Stonehenge oggi, in lnghilterra. euesto sito
e file. continua a suscitare l'nteresse degli studiosi e di
I
'-:ieologico
-- lioni di turisti.
1)
O
Le civiltá
F]
O
E-*
P{
(J della Mesopotamia
o
h§"
Gil
CFÁT'M
ET
Assur
clPRo."-
S
W LI
ash
ARABIA SAUDITA
Tavoletta .:- : -
17
=\_ -$_1-3 =
ll llll ¡
Lo Stendardo di Ur, un pannello intarsiato la lavorazione dei vasi. Solo successivamente le grar
con pietre dure e conchiglie che illustra scene distanze della pianura mesopotamica fecero nascere
varie. Metá del lll millennio a.C. Londra, British l'idea di un nuovo mezzo di trasporto, il carro su ruol
Museum. ln questo particolare si vedono carri Fra il quarto e il terzo millennio a.C. veicoli di questo
trainati da animali che traspoÉano guerrieri. genere cominciarono a circolare, e ben presto furono
usati anche in guerra, Si trattava di carri a quattro
La storia della ruota é incominciata in Mesopotamia. In ruote, su cui venivano caricati i guerrieri con le loro
questa terra, infatti, sono state trovate le armi. Le ruote erano dei dischi in legno. Questi veico
piü antiche testimonianze archeologiche dell'uso della erano pesanti e lenti. Osserva la figura: é un particol
ruota. Risalgono al lV millennio a.C. di un'opera d'arte che risale al 2500 a.C. circa. lcarr
lnizialmente la ruota fu usata come disco rotante per sono trainati da asini!
Il tempio
e il palazzo reale ll potere del re
t
lL re era un "uomo grande'
come si diceva in lingua
IL TEMPIO, CENTRO DELLA CITTA MESOPOTAMICA sumerica. Il suo potere
AI centro della cittá mesopotamica sorgeva 1'edificio principale: il tempio. Era derivava dalla protezione
una specie di piramide a gradoni chiamata A,g€Ufd. divina ed era molto vasto:
Ogni tempio era dedicato a un dio, considerato signore e padrone delf intera o'd'- :.a 3r a popolazione
cittá. =.:' '.'zatl, come la
::::--t:": d canali,
=: ...:'
Le divinitá sumeriche rappresentavano Ie grandi forze de11'uni'.-::¡: !
=: ' : ^^ - ra, Con la nascit¡
,
pio An era il dio della volta celeste ed Enlil il dio Ce1:'a:.: r= : r .-: rre f ra le cittá,
-= r:S-nSe il cOmandO
i SaCgfdOti -r.-:t-: t .:'' - --' .... - St:::-.-". ,:. , ... .
-= =)ETLILU.
T ----
,-
-
1 )d : - :
- eSamii^.:-,-tr:.
- studiavano t-_
PER
lr
Ziggurat
- interpretavano. s-=---: -,: - -- ll termine indica un tempio
Inoltre i sacerdoti ave:,':: - .. - : - ...-lei sumero di grandi dimensior
i prodotti della terra. Pe::-: , ::-: - ' : , . :i ¡eni dalla forma di piramide a
in magazzini e granai, e teL=',-.: _ -r :- : - : -:.: e dgile gradoni, che sorgeva al cen
uscite. della cittá.
Il tempio non era dunque soltan:- -- :. - -:_
',':,1ta
divenne
I
proprietario di gran parte della tei:. : - , ... : _
1 LA 7.
Posta nel cuore della cittá,
la ziggurat raPPresentava
l'innalzamento verso la
divinitá, che risiedeva nel
tempio posto sulla cima dell¿
piramide.
! . ¡rrr
1
I BISOGNI DELTAMMINISTRAZIONE
Nel tempio e nel palazzo reale erano ammassate grandi quantitá di prodotti
agricoli. I funzionari del tempio e del palazzo dovevano:
- tenere conto dei prodotti che entravano e uscivano;
- garantire che nessuno accedesse nei magazzini senza la loro autorizzazione.
Ecco come facevano.
Prendevano una piccola tavoletta di argilla molle, poi su di essa tracciavano con
un bastoncino un disegno che rappresentava un prodotto (per esempÍ0, del grano).
Questo disegnino viene chiamato dagli studiosi pittogramma. Accanto veniva-
ll
Pittogramma
no fatti dei segni per rappresentare dei numeri. Tanti segni, tanti sacchi di gra- Dal latino pictus (dipinto) c
no. Ben presto vennero inventati dei segni per rappresentare i numeri grandi: il suffisso di derivazione gft
decina, cinquantina ecc. -g ra m ma (scritto), disegno
semplificato e stilizzato che
Queste tavolette venivano accumulate su scaffali di legno: un vero archivio per
indica un oggetto.
la contabilitá dei magazzini.
Da questi archivi oggi ricaviamo Ie informazioni sulle civiltá mesopotami-
che.
Il funzionario che aveva eseguito il controllo possedeva un sigillo: un piccolo
gioiello in pietra dura che, premuto sull'argilla, lasciava un'impronta con un Sigillo cilindrico con impronta
di un governatore di Nippur,
disegno riconoscibile.
lll millennio a.C. Parlgi, Louvre
Il sigillo poteva essere impresso sopra
un documento; oppure poteva assicu-
rare la chiusura di un magazzino. Una
volta chiusa la porta, il battente era le-
gato con una cordicella; sul nodo veni-
va posta un po' di argilla, e sopra veniva
premuto il sigillo.
In modo simile si poteva chiudere un
vaso, una cassa. Questo permetteva di
riconoscere colui che aveva compiuto
l'operazione.
ffi L'invenzione
s della scrittura
I
un'idea ecc.
E
ineila figura La tabella sotto evidenzia la progressiva trasformazione
a destra dei segni.
,ediamo Nella prima colonna il disegno originario é ancora
crimi facilmente riconoscibile. Nella seconda colonna, la
:rntativi di t rotazione di 90'verso sinistra é dovuta alla posizione
scrittura. Si in cui veniva tenuta la tavoletta durante la scrittura.
latta di una Nelle colonne successive il segno si trasforma fino
:avoletta in a diventare una serie di tratti appuntiti che a noi
angilla trovata sembrano incomprensi bili. Premendo sull'argilla
a Uruk, e fresca un bastoncino acuminato, non si tracciava
rsalente alla piü completamente il disegno originario. Per fare piü
seconda metá in fretta, si tracciava solo una serie di piccolissimi
: lV millennio a.C. tratti appuntiti come "chiodi" o "cunei", Proprio per
: - a sinistra si nota la forma dei segni la scrittura mesopotamica é detta
- aramente il disegno di "cuneiforme" ("a forma di cuneo").
- a spiga di cereale; i segni rotondi piü profondi, sono
.: numeri .
:r la tavoletta
, Cestra si puó
-ctare l'ordine uccEt to
:ella scrittura:
:aratteri
.cno inseriti
v
^
BUE
- caselle \O/
'ettangolari e
SOTE SORGENTE
=
ccuratamente
: sposti in
:clonne.
{
GRANO (CEREATI)
%ñ E
- ññ__r_ri 21.
=
NUOVE FORME DI DISTINZIONE SOCIALE
La scrittura era una tecnica molto difficile. La si imparava con lunghi anni di Ir
studio. Nacque cosi una professione, quella dello scriba (in greco, "scrivano"). Una societá divisa in clar
GIi scribi potevano essere di umile origine, ma avevano un mestiere che assi- La societá mesopotamica é
divisa in classi sociali. Una
curava loro una posizione di rispetto e di benessere all'interno della societá.
classe sociale comprende
AI di sopra dei semplici scrivani vi erano gli alti funzionari dello Stato che le persone che vivono
costituivano la burocrazia. Essi andavano orgogliosi del sigillo: il segno del nelle medesime condizioni,
Ioro potere, che portavano appeso al collo. soprattutto economiche. Ac
Costituivano una vera e propria nobiltá, composta dalle famiglie piü impor- esempio sono classi sociali
la nobiltá, i contadini, gli
tanti, che si tramandavano di padre in f,glio potere, ricchezza e prestigio.
artigiani e gli schiavi.
Ma accanto a queste persone privilegiate, vi erano i contadini, gli artigiani
e gli schiavi che conducevano una vita ben piü difflcile. La condizione peg-
giore era quella degli schiavi: erano principalmente prigionieri di guerra,
ma si poteva diventare schiavi anche per aver commesso una colpa o per-
Ir
Burocrazia
ché non si era in grado di pagare un debito. Gli schiavi erano proprietá ll termine deriva dal frances,
del padrone, come dimostrano molti contratti di compravendita buréau (ufficio) e dal greco
che sono stati ritrovati. krátos (potere, dominio) :
é I'insieme degli uffici che
La societá mesopotamica, dunque, era divisa in classi socia-
amministrano e controllano
li. Una classe sociale comprende tutte le persone che vivo- societá. Gli uffici dipendono
no nelie medesime condizioni, soprattutto economiche. uno dall'altro e trasmettono
In Mesopotamia le differenze di classe erano ricono- ordini, disposizioni, regolamt
sciute dalle leggi: commettere un reato ai danni di un dal vertice dello Stato a tutt
i territori e mandano, dai
uomo di condizione superiore era ritenuto piü grave
territori al vertice dello Statc
che commettere lo stesso reato contro un inferiore. relazioni e documenti.
L'IMPERO ACCADICO
Le cittá-Stato sumere si scontrarono 23OO a.C.
I
tra loro per molti secoli. In questo Sargon crea l'impero di Akk
modo si indebolirono e finirono per
favorire gli Accádi. Questa popola-
zione prende i1 nome dalla loro cittá PAROLE
piü importante: Akkad. PER CAPTRE lr
Gli st¡i1-t :t:.--:.: -.-. 1,, -. . . :.-' lmpero
SeSi-:^::,- - : l: .i tto imper¡um,
: oe comando, autoritá.
vine nc:. s-r - r-:- O rganizzazione pol itico-
di Akkad, Sargou creó i.ntorno a.23OO ¡-C. ::-;: territoriale che domina
pero, cioé uno Stato che goverr,rara -:: :a=::::: territori molto vasti, con un
sovrano che ha il titolo di
Llmpero accadico infatti comprendeta
"Mare
=='= !l
(ilHes::=: imperatore.
si estendeva frno al superiore-
accadico duró per circa due secoli. Verso itr ¿:: --:I:attr, gll
Accadi furono sconfitti da una popolazione nom GutÉi.
I Gutei si stabilirono nel nord della Mesopohmi¿. ie cittá sumere riconqui- Il re Sargon fondatore della
dinastia di Akkad. Baghdad, lra
I
starono la libertá e conobbero ñno al 200O a-C ur do di grande splendore. Museum.
Akkad
Babilonia o
o
Ninive
o
Babilonia
o
l2
1J
tt codice di teggi di Hammurabi non fu certo il primo della storia della
Mesopotamii.T pero it piú famoso, soprattutto perché ci é arrivato per
intero it testo originale, scotpito Su una grande stele (lastra) in pietra' Ne
ri porti a mo a cu n i a rticol i.
I
:colloco ne ::^-:-
3, Scegli la giusta risposta f ra que e : -:: : s:e DOPO Segni fonetici
E-t
Le civiltá
tr{
(.J
dei flumi: l'Egitto
4 L Egitto:
& un dono del Nilo Acque in piena del fiume
7 ICAZIONE DELL'EGITTO
" La rivoluzione neolitica arrivd in Egitto intorno al 45OO a.C. LEgitto in quel lülr
periodo era diviso in due grandi regni: 3OOO a.C.
Unifi cazione dell'Egitto: Namer
- il regno dell'Alto Egitto, a sud; primo faraone. Sviluppo della
- il regno del Basso Egitto, a nord. scrittura egizia: i geroglifici
Sin dalla preistoria l'Egitto presentava aspetti originali. Lo sviluppo dell'agricoltu-
ra, favorito dalle piene del Nilo, aveva portato a un rapido aumento della popola-
zione. Il paese era ricco e produceva merci di lusso destinate alla classe dominante.
Ebbe vita un'arte raff,nata ed elegante ammirata da molti popoli dell'antichitá. ]lrt
Intorno al3OOO a.C., il re del Sud, Narmer, unif,có il paese. Narmer fu il primo Faraone
É il sovrano dell'Antico Egitto.
faraone, cioé il primo sovrano dell'Egitto. ll nome deriva da una parola
La parola "faraone" deriva da un termine egiziano che signiñca "grande casa", egiziana che significa "grande
cioé "palazzo reale". casa", cioé "palazzo reale".
Il faraone era il padrone di tutta la Terra e degli uomini che la lavoravano. ll faraone era la massima
autoritá dello Stato egiziano
Ma il faraone aveva un'altra caratteristica importante: era un'autentica divini-
ed era considerato un dio.
tá tra gli uomini, percid a lui era dovuta un'ubbidienza assoluta.
Sempre verso'il 3OOO a.C., I'Egitto usci dalla preistoria: risale a quest'epoca
infatti 1o sviluppo della scrittura egizia, i cosiddetti gerogliñci.
-. scrittura egizia risale al 3000 a.C. circa, ma non richiama un'intera parola. Ma la maggior parte sono
r :cnosce come abbia raggiunto quel sorprendente segni fonetici: essi rappresentano un suono, cioé una
. el o di sviluppo. La scrittura egizia co-lpisce a prima singola lettera o un gruppo di lettere che vengono
. sia per la sua grande bellezza. combinati insieme per formare le varie parole.
-: maggior parte dei segni riproducono in modo La scrittura geroglifica era tuttavia molto scomoda. Per
' :onoscibile oggetti, persone, animali, piante. gli usi pratici, i segni vennero semplificati. Si ottenne
Greci chiamarono questi segni geroglifici, una scrittura piü rapida, denominata scrittura ierática,
: oé "scrittura sacra", perché si trovavano quasi cioé "sacerdotale". lnfine fu elaborato un ulteriore
:sclusivamente all'interno dei templi o nelle tombe. sistema di scrittura ancora piü veloce, che i Greci
: cuni geroglifici sono ideogrammi, cioé un solo segno chiamarono demótica, cioé "popolare".
1. La frgura rappresenta iL
'araone Horemheb.
=I ¡-
STUDIAMO INSIEME -/
1. Perché la ricchezza della civilta eg z :
= ,- --
- - -:
2. Come avveniva la semina nei campi di gra-: -
3. A che cosa servivano le grandi vasche di acqua' 1. Poiché i terreni era
'r, Che cosa era lo shadouf?
fangosi uomini o ani
trascinavano un aratr
I
: ¡¡¡- che cosa veniva utilizzato il papiro? legno leggero con fac
--=
t
F
t'
, ¡
¿F
7. Grandi vasche
servivano come
bacini di irrigazione
che consentivano di
conservare le acque
delle piene e di
canalizzarla lungo i
campi.
6. I villaggi erano
costruiti su dei
terrapieni per rimanere
oltre il livello della
piena del fiume.
5. Le canne di PaPiro
crescevano sulle rive
del Nilo e venivano
utilizzate per fare la
carta, per creare dei
cesti o persino Per
costruire barche.
4. Lo shaduf era un
sistema di prelievo
dell'acqua. lnventato .-b¡-.
Cai Babii¡nesi fu adottato -
daq' iqizi per
anche I
:CCUmUlare .,:a di
, SETVA,
29
) t\\
rb,
-
Mar Mediterraneo
LIBIA
Ross
3
LO SPLENDORE ARTISTICO E SCIENTIFICO
GIi Egizi conobbero un grande sviluppo artistico e scientif,co. ]lrl
I faraoni realizzarono grandi costruzioni. Lo dimostrano gli splendidi monu- Le arti e le scienze
ln campo artistico Gli Egizi
menti che ci sono pervenuti e gli altri di cui abbiamo notizia, ma che sono an- realizzano grandi costruzioni
dati distrutti. e opere letterarie di grande
Sono invece giunte a noi alcune opere letterarie di grande valore e di vario
ge-
valore. ln camPo scientifico
nere: sviluppano lo studio
dell'astronomia, hanno
- opere narrative, come la Storia di Sinuhe,che racconta la carriera di un fun-
conoscenze aritmetiche e
zionario, protagonista di molte awenture in Egitto e all'estero; geometriche ed esercitano
- opere sapienziali: cosi si chiamano alcune opere tipiche della letteratura la medicina
egizia, scritte in forma di consigli impartiti da un anziano a un giovane;
- opere scientiñche, documentate da numerosi papiri di argomento medico,
matematico, geograf, co.
Queste opere dimostrano che gli Egizi conquistarono notevoli conoscenze
scientifrche: svilupparono Io studio dell'astronomia. Raggiunsero una buona
conoscenza del movimento del sole. Ció consenti loro di mettere a punto un
calendario molto Preciso.
GIi Egizi avevano anche ottime conoscenze aritmetiche e geometriche: sape-
vano usare Ie quattro operazioni e calcolare I'area delle superf,ci per misurare
i terreni che coltivavano.
Esercitavano inf,ne una medicina molto sviluppata. Effettuavano interven-
: ::-:--:eiri complessi, che prevedevano anche la trapanazione del cranio e i
ú¡f -- :,:::-.-::.O CUIaIe la Cafie.
i:::rc 3 ,r,lg mñ
I
-t
* La societá M)
€ffi
# egizia ,ffi
Sacerdoti
compiti si
Pochissime sono le donne che $unsei
al trono, anche se alcune regine riu§€i-
rono a influire sulla politica dei madü
regnanti.
La posizione sociale della donna egizia
era in ogni caso mogliore di quella delle
donne appartenenti ad altre civiltá' Tra
.-, Igizi i sentimenti e i vincoli familiari
: :-, l-:-l: sentiti.
g La religione TUTOR
ffiffi
#ffi
ffi g e il culto dei morti CONCETTO
Religione politeistica
llr'lr
Gli Egizi adorano molti dei
dall'aspetto animalesco
GLI DEI EGIZI o semi-animalesco. I piü
GIi Egizi avevano una religione politeistica (dal greco pólis, "molto", e theÓs, importanti sono Ra, il dio
"dio"), cioé adoravano molti dei. Tra questi ricordiamo: Sole; Osiride, il signore del
- Ra, il dio Sole; regno dei morti; Horo, Ptah,
creatore dell'universo; Maat,
- }siride, il quale fu ucciso dal fratello Seth e riportato in vita dalla sua sposa - la Giustizia.
iside. Per questo divenne il signore del regno dei morti;
- Horo,il dio falco, figlio di Ra;viveva nella persona del faraone. Secondo un'al-
tra tradizione, era f,glio di Iside e Osiride;
- Ptah, il saggio dio creatore dell'universo e dell'uomo;
- Maat,la Giustizia.
Molte divinitá avevano aspetto animalesco o semi-animalesco. In certi casi si
pud capire il significato di queste rappresentazioni.
@@@
Ra Osiride Horo
Il dio Api era un toro sacro che veniva adorato nella cittá di Menf,: questo vigo-
roso animale era chiaramente un'immagine della forza vitale.
Invece rimane misteriosa l'adorazione di tantissimi altri animali, come il gatto,
il coccodrillo o il riccio.
Non sappiamo spiegare, inoltre, la rafñgurazione di dei in forma umana ma
con la testa di animale: come la dea Sekmut, dalla testa di gdtta, invocata per
ottenere la guarigione da molte malattie.
K*ffi
Seth Maat Ptah
LA RIFORMA MONOTEISTICA
I sovrani del Nuovo Regno diffusero il culto del dio protettore di Tebe: Amon,
spesso rappresentato con una testa di montone.
Amon fu in seguito unificato con Ra, dando origine a un'unica divinitá: Amon-
Ro. I suoi sacerdoti divennero molto ricchi e potenti, tanto da preoccupare Io
stesso faraone. Per questo Amenofi IV (1364-1347) impose I'adorazione di un
solo dio, Aton, immagine del disco solare, e aboli tutti gli altri dei.
Il culto di Amon fu ripristinato dai sacerdoti grazie al nuovo faraone che, an-
cora fanciullo, fu convinto ad assumere il nome di Tutankhamon ("immagine
vivente di Amon"). t,rJ
L'IM BALSAMAZION E
Gli Egizi credevano che l'anima sopravvivesse nell'ald1li . ,.
defunto si conservava intatto. PerciÓ neila religione r--- ' - :-
balsamazione. All'inizio essa era riservata solo ..1 : l
1a classe dirigente. Con una se:t: :. - . .
".
ne, r1 corpo del defunto'.'-:-
- svuotato dei r¡iscei-
- impregna'i : ' ñrftl.E
- fasc,al: i, - .' PCN GAPIRE lrt'l
La mummia
j_
-_
Hummia
-'-:
ll corpo fasciato del defunto
l
preparato per resistere
immutato a lungo, atdte per
secoli.
I
IL TRIBUNALE DI OSIRIDE
Secondo gli Egizi la soprawivenza dell'anima era legata anche alle buone azio-
ni compiute in vita.
Un tribunale, presieduto da 0siride, giudicava l'anima del morto per stabilire se
meritasse il paradiso. Una bilancia pesava il cuore del defunto. Se per via delle
buone azioni il cuore risultava leggero come una piuma (la piuma era il simbolo
della dea Maat,la Giustizia) il defunto superava la prova: egli veniva ammesso
al paradiso di 0siride, altrimenti veniva divorato da un mostro.
Le pratiche funerarie avevano un costo notevole. I sepolcri contenevano grandi
ricchezze e stupende opere d'arte.
LE PIRAMIDI
Una volta imbalsamato, iI corpo del defunto doveva essere custodito in una
tomba capace di durare per I'eternitá.
Inizialmente si usarono delle camere sotterranee con sopra una piattaforma
rettangolare in mattoni. Questa costruzione era la cosiddetta mastaba.
Poco per volta la mastaba crebbe di dimensioni e si arrivd alla forma di pirami-
de, legata ai grandi sovrani della IV dinastia (zZoo-zSoo a.C.).
Le piramidi furono costruite con macigni in pietra calcarea di parecchi metri
di lato, che potevano pesare anche 15 tonnellate. I suoi lati erano esattamente
orientati secondo i punti cardinali; lunghe gallerie all'interno conducevano alla
stanza destinata ad accogliere il faraone.
La piramide piü grande, alta circa L46,7O metri in origine, 137 oggi, fu costruita
(circa 257o a.C.) per il faraone Cheope.
tr
La costruzione di questi grandiosi monumenti enormi blocchi di pietra necessari per la costruzione.
impegnava tantissimi uomini per molto tempo. L'aspetto Dato che gli Egizi non conoscevano la ruota, molte sr
piü straordinario era l'estrazione e il trasporto degli state le ipotesi sulle tecniche usate.
2. Spostamento dei
blocchi di roccia su
assi di legno,
L. Separazione
dei blocchi di roccia
d.l
.t
:5
4, -r':-pa VeniVa
: --;r:3 SegUendO
-: ----- ^^¡t^
.=-_, utlld
-j-- le,
-
3. Rampa per
Lrascinare i blocchi
di ¡'occia.
E
I
- - * -. IC INSIEME
fisso i concetti F*mt§: leggo l'immagine
- ; ca se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Llimmagine riproduce la statua di uno scriba,
funzionario dell'antico Egitto. Completa il brano
che segue inserendo correttamente le parole
:rlmo faraone d'Egitto fu Narmer nel elencate.
I000 a.C. F
A 3000 a.C.
!¡ 2700 a.C
c 1070 a.C
Perché
# cli Ebrei
ffi
ffi
ffi eil regno di Israele
LA PALESTINA: LA TERRA DI CANAAN
La terra in cui si insediarono Ebrei, piü a sud, e Fenici, nella zona settentrio-
nale, corrisponde all'incirca all'area occupata oggi da Palestina, Libano e Siria.
In questa regione abitarono diverse popolazioni, a volte alleate, a volte rivali.
Fino al1200 a.C., la Terra di Canaan fu dominata a nord dagli Ittiti e a sud dagli
Egizi. Ma intorno aI1200 a.C. tutto cambió con I'arrivo di tribü nomadi che gli
Egizi chiamavano i "popoli del mare".
Uno di questi popoli invasori si stabili sulle coste del Mediterraneo a poca di-
stanza dalla frontiera egiziana. Si chiamavano Filistei e diedero a quella terra
il nome di Palestina.
W
Mesopótamia
o
Ba bilonia
I*.lr-
E
PALESTINA
XVlll secolo a
I
% Un popolo,
# )
ffiffi una religione Messia
Presso molti popoli antichi
il segno del potere non é I
LA DISTRUZIONE DELLO STATO EBRAICO corona, ma un olio profum
La divisione indeboli lo Stato, che cosi fu conquistato dagli stranieri. il re non é «incoronato» m
Nel 722 a.C. gli Assiri occuparono Samaria e ne massacrarono la popolazione. «unto». Gli Ebrei danno qt
Nel 587 Ie truppe babilonesi di Nabucodónosor entrarono in Gerusalemme. il nome di Messia (: «unt<
La cittá e il suo tempio vennero distrutti. Gli Ebrei furono ridotti in schiavitü e al loro re,
condotti a Babilonia.
I profeti, uomini che si dicevano ispirati da Dio, annunciarono allora la venuta
di un liberatore, un "unto dal signore", un "eletto": il Messia.
Re Davide aveva occupato il piccolo villaggio fortificato di Gerusalemme. Re 2. l-Arca dell'Alleanza era
Salomone lo trasformó in una vera capitale: raddoppió l'estensione della cittá il segno della presenza di
antica e amplió le mura di difesa, volle il palazzo reale e il primo tempio stabile Yahweh in mezzo al suo
popolo; conteneva le tavolr
della cittá.
della Legge date da Yahwt
Mosé sul monte Sinai.
L. ll tempio, luogo sacro della religione
ebraica, era protetto da mura e posto
in un cortile. La'Bibbia lo descrive
ricco di decorazioni in oro e di
rivestimenti di legno pregiato.
I
Dopo la perdita della patria e della libertá, cominció I'attesa del nuovo Messia:
un discendente di Davide, che doveva nuovamente fondare un regno in Geru-
salemme.
Nel 539 a.C. l'imperatore persiano Ciro permise agli Ebrei di tornare in Gerusa-
lemme e di ricostruire il tempio: ma la Palestina non ebbe piü la sua indipen-
denza.
Presso gli Ebrei l'attesa del Messia continuó e continua ancora oggi.
RELIGIONE EBRAICA
Gli Ebrei sono il primo popolo monoteista della storia: furono i primi cioé a
credere in un solo Dio.
Secondo la Bibbia, Dio si manifestó a Mosé durante il viaggio verso la Palestina,
sul Monte Sinai. Qui Dio riveld il proprio nome: Yahweh, che significa Colui
che é. Dio, inoltre, consegnó a Mose le Tavole della legge, dove erano scolpiti
i dieci comandamenti.
AIla base della religione ebraica vi é I'alleanza fra Dio e il popolo di Israele.
Dio chiede fedeltá assoluta: agli Ebrei é vietato adorare altre divinitá.
Questa fedeltá si esprime anche nell'obbedienza alla legge. La legge é formata
dai dieci comandamenti e da numerosi obblighi riguardanti Ie festivitá, la vita
quotidiana, i rapporti con gli altri. Fra questi obblighi i piü importanti sono:
- rispettare 1l sabato, giorno che deve essere dedicato a Dio e nel quale é proi-
bito lavorare;
- celebrare alcune festivitá, fra cui la piü importante é la Pasquo, ricordo della
liberazione dall'Egitto ;
Menorá proveniente da Beit
- mantenere rapporti con gli altri basati sulla giustizia e sul rispetto del pros- Shean, lsraele. ll candelabro a
simo; sette bracci accompagnava l'Arca
- non mangiare alcuni cibi, come la carne di maiale. dell'Allenza che conteneva le
Tavole della Legge.
I Fenici:
3 una civiltá del mare
39
I
divennero piü grandi e robuste, per poter affrontare viaggi piü impegnativi. I di diversi mercanti prima
I Fenici commerciavano un Bran numero di merci: I di arrivare al loro padron
- rame, stagno, pelli, avorio, legname pregiato e altri prodotti naturali; I definitivo.
- tessuti e coloranti (tra cui la porpora);
- oggetti di lusso, in metallo, vetro e pietre preziose.
I ffi
t 2. Al centro
della nave
si innalzava
l'albero con
una vela
retta ngola re
3. Con vento
contrario o assen
abbassava la vel¿
usavano i remi.
L. Lo scheletro della
nave era formato dalla
.'::§
- ,'{ chiglia.
v¡sta dall'alto
¡n.
Molti dei prodotti artigianali commerciali dai Fenici venivano dall'estero, altri
erano fabbrfuati direttamente da loro.
I Fenici furono infatti abilissimi artigiani, soprattutto nella lavorazione dei
metalli e del vetro. Anche i loro tessuti in lana e lino erano molto apprezzati
nei paesi vicini.
Molto importante era inf,ne il commercio degli schiavi.
r
:
+É:# 47
E
tr Le colonie dei Fenici
ffi e la fine dell'indipendenza
ffi
M La pirateria dei Fenici
I Fenici sono rispettati e
temuti come mercanti
LA COLONIZZAZIONE ma anche come pirati.
Col tempo Ie navi fenicie cominciarono a seguire rotte abituali, a cercare rifugio Nell'antichitá non c'é l'ic
presso terre giá note. I rapporti con molte popolazioni si fecero pacifici. di un diritto internaziona
A partire dal IX secolo a.C., i mercanti fenici stabilirono basi commerciali in cioé una giustizia che dil
gli stranieri. Quando si
varie localitá del Mediterraneo. Qui col tempo sorsero delle cittá. Questa con-
incontra uno straniero in
quista e occupazione di terre straniere viene chiamata colonizzazione.
é permesso catturarlo e
Ai Fenici non interessava occupare vaste estensioni di terra. Le loro colonie erano portargli via i suoi beni.
piccoli centri che fornivano soltanto un approdo sicuro per le navi e magazzini eccezione solo i popoli c
per le merci. Solo in alcuni casi i Fenici occuparono un vasto territorio e fonda- si é alleati.
rono cittá vere e proprie. Una di queste é Cartagine. Fondata nell'81-4 a.C. in
Nord Africa, vicino all'attuale Tunisi, divenne una delle piü grandi potenze del
mondo antico. Cartagine fondó, a sua volta, altre colonie in Africa, Spagna, Si-
cilia, Sardegna. Ma i commercianti fenici viaggiavano anche piü lontano. Essi
si awenturarono nellAtlantico e raggiunsero le isole britanniche. Esplorarono
le coste dellAfrica e le isole Canarie. Marinai fenici al servizio dell'Egitto fecero
tutto il giro dellAfrica, ritornando, dopo un viaggio di due anni, nel Mar Rosso.
LA FINE DELUINDIPENDENZA
All'inizio i Fenici non ebbero alcun concorrente nella colonizzazione del Medi-
terraneo e procedettero senza difñcoltá per tutto il X e il IX secolo a.C. Ma non
appena i Greci iniziarono a espandersi sul mare, tra i due popoli si sviluppó
una forte concorrenza. Nei secoli VIII e VII a.C., dunque, la lotta si scatenó con
violente incursioni e atti di pirateria da una parte e dall'altra. La rivalitá con i
Greci fini per costare ai Fenici la perdita delf indipendenza.
Nel332 a.C. Alessandro Magno conquistó Tiro e pose ñne alla civiltá fenicia.
r ;f argento ¡S olio
.., -. '., S-"- rame € avor¡o
$ piombo G.-schiavi
:,t'. stagno
i-. manufatti metall
6 porpora
a sale
-
,. Malaga
rca
Cad
lg za
Cagliari. oz)a
Lixus¡ Utica
a o Palermo
Cartagine¡
W
.
.-i ¡
-_-@
Tapso B iblo
g
su#ata.
o."1 Iz
t¡l
- _ _ Leptis r
Area di commercio dei Fenici .+S*-
e Principali colonie fenicie .il ok
--
o--o,-
w
Dlncipali rotte fenicie
. .lrrtercio dei Greci -:--::- ffOneta
r - -- - Naziot
"'JSeO
M
@
r fisso i concetti F*mۤ: leggo l'immagine
*: :a se le seguenti affermazioni sono vere o 4, lJimmagine riproduce una stele con incise
;i parole scritte con l'alfabeto fenicio. Completa
il brano che segue inserendo correttamente le
- degli Ebrei inizia intorno al 1900 a.C parole elencate.
=
-- I U F
caratteri - destra a sinistra - consonanti
l 3e'combattere i Filistei, gli Ebrei si unirono
I r -''r reqno sotto il re Davide. F
-
,
'':agine fu una colonia greca fondata
= 814 a.C. in Nord Africa. F
I. lndica il significato esatto delle seguenti [alfabeto fenicio era formato da soli ventidue
tarole. suon o
; ; ;üh á ; ñ óéé ¿iió á :fl i: ::'.?J:"'li,"l1i:i'"1""
= a religione monoteista: da................... ...., la vocale che serviva alla
s adora un solo Dio. comprensione della parola doveva essere ricavata dal
. sr venerano molte divinitá. contesto. I Fenici scrivevano da ...................
come fanno ancora oggi gli Arabi e gli Ebrei.
:l si rivolge a un solo dio per volta
Perché
! Uosé guida gli Ebreifuori dall'Egitto.
e. Nell'antico Egitto il faraone era il massimo che ospitavano centinaia di persone e comunitá pi
sacerdote del tempio. F grandi che possiamo giá chiamare
f. L'imbalsamazione doveva assicurare
la sopravvivenza dell'anima nell'aldilá. F
b. [invenzione della , che avvel
g. lJalfabeto fenicio venne adottato da molti nella Terra di Sumer verso il 3000 a.C. Le esigenze
altri popoli, tra cui i Greci. F amministrative avevano condotto i Sumeri a utilizz
h. Mosé scrisse i dieci comandamenti ispirandosi , segni che rappresentavano
al codice di Hammurabi. F oggetti, Piü tardi si arrívó all'
un segno che rappresenta significati piü complessi
2. Collega le frasi scrivendo sui puntini it numero come un'azione, un'idea ecc, lnfine si passó
del completamento esatto.
at , che rappresentano suoni
a. LHomo abilis é considerato l'antenato dell,uomo e non Piü segni fonetici insieme formano una parola
un animale, perché
c. Lo Stato egizio era una macchina complessa.
b, l'Homo sapiens sapiens ha potuto raggiungere l,Ameri-
era aiutato da molti
ca perché
collaboratori. A capo dell'amministrazione vi era
c, Le piü antiche civiltá urbane nacquero nelle valli dei un primo ministro. ll regno era diviso in province e
grandi fiumi ........... ciascuna di esse era amministrata da
d, Nacquero allora i primi stati ................
un Ma la maggior parte
dell'amministrazione era formata da ...................-........j...
e, La scrittura era una tecnica ancora molto difficile ...........
E
u;
Geostoria
6. Osserva la calta e scegli la risposta corretta.
TEI
ocANo PAC|F|CO
ocw
OCEANO
c,
CL
ffi
L200 a.C,-8OO a.C.
ffi
E
q, trffi ffiffi
o
C,
E'
[|
r],
ffi
E
bI
5.- :
T
§
,f{
*¡ñ# *
*ffi[*
t
&.
.ffi'
f , :'. 't::::,,
:,,'''-':,,:"', t,,',G. --
"5,#rffiI
.
359 a.C. II
: .: : .: :
contro
-r
fiq
**
I
§**
*
Le origini
della civiltá greca
IÑf.I:ITI
ru
,.ITALIA
ASIA MINORE
GRECIA..
'srclLIA
f\.
ffi \( clPRo-
Mar Mediterraneo
I PALAZZI
La civiltá minoica era essenzialmente urbana. I centri principali erano Cnosso
e Festo.
Le cittá sorgevano intorno agli splendidi palazzi dei re, che dimostrano Ia ric-
chezza e Ie. capacitá, organizzative degli antichi Cretesi.
Il piü grande di tutti era il palazzo di Cnosso, costituito di oltre 1500 stanze.
GIi altri palazzi, piü piccoli, erano costruiti in modo simile. Dalla sua dimora il
sovrano govemava il territorio circostante. Nei magazzini arrivavano merci di
ogni genere, sia dalla campagna sia dal mare.
Nelle campagne di Creta pascolavano grandi greggi di pecore. La lana, infatti,
era uno dei principali prodotti esportati.
magazzini
sala del trono
laboratc
artigiani
abitazione
dei sovrani
cortile centrale
I palazzi erano decorati con pitture dai vivaci colori e dalle forme molto elegan-
ti. Alcune rappresentano animali e piante, altre raffrgurano momenti di festa e
di cerimonia. Anche Ia civiltá cretese ebbe una complessa amminrstrazione. Fu
quindi necessario sviluppare sistemi di scrittura. La contabilitá dei magazzini
era tenuta su tavolette di argilla, che venivano accumulate negli archivi. Tut-
tavia ia piü antica scrittura cretese non é stata decifrata. Non sappiamo quindi
quale fosse Ia lingua delf isola.
terremoto. Poi, non fu piü ii-. ¡: = - . , , ! ?Ie all'invasione da parte dei Mice'
Princ oe:e gigli, bassorilievr
s:-::: J plnto, da Cnosso.
di
nei, un popolo guerriero che p:: .. : . . 3recia. He':: :r, Museo Archeologi«
I I
I
La Grecia
re
§
ffi antica
LA CIVILTA MICENEA
Le origini dei Greci, come li chiamavano i Romani, o EIIéni, nome attribuito da
loro stessi, risalgono a un tempo leggendario.
Attorno al 2OOO a.C. la Grecia venne invasa da alcuni popoli nomadi, come gli
ffi$r
I
!
La civiltá micenea
tntorno al 2000 a.C., alcuni
Achei, gli Ioni e gli Eoli. Tra questi, per capacitá e organizzazione, si distingue- I Oopoti nomadi invadono
E "#
__=r
T E T
L-flr. FE{¡'r *...-n'
LA CONQUISTA DI TROIA
Un popolo dÍ guerrieri come gli Achei non poteva re-
stare a lungo imprigionato in una terra priva di grandi
pascoli, con un suolo montuoso e povera di grano.
Perció tra il 16OO e iI 12OO a.C. essi divennero ma-
rinai: si diedero al commercio e alle conquiste. Sta-
bilirono contatti con i Fenici. Poi giunsero sulle coste
dellAsia MÍnore, a Samo, Mileto, Rodi e si spinsero flno
in Sardegna. Conquistarono l'isola di Creta, di cui as-
sorbirono la cultura.
Poi gli Achei dovettero affrontare un grave problema:
una cittá, Troia, che sorgeva presso lo stretto dei Darda-
nelli, danneggiava costantemente i loro interessi com-
merciali con lAsia Minore.
Infatti le loro imbarcazioni, con tutto il carico, cadevano
il piü delle volte nelle mani della cittá nemica. Area d'insediamento
degli Achei
Gli Achei unirono le loro forze e, probabilmente attorno
al XIII-XII secolo a.C., attaccarono Troia. La guerra si
concluse con Ia distruzione della cittá nemica.
Direttrici
dell'espansione achea w
L'unico ricordo che i Greci conservavano della civiltá achea si trovava nei poemi
attribuiti ad omero: l'lliade el'odissea. secondo la leggenda, omero avrebbe
raccolto e sistemato in un unico scritto tutte le storie raccontate per secoli dagli
aedi: cos) erano chiamati i "cantastorie" che durante i banchetti narravano le
imprese degli eroi e degli dei.
llliade racconta la guerra dei Greci, guidati dal re di Micene Agamennone, contro
la cittá di llio o Troia, sulle coste dell'Asia Minore. VOdissea racconta l'avventuroso
ritorno in patria, a ltaca, del suo re: l'astuto Ulisse, ,il1
o Odisseo che ebbe l'idea di costruire
un enorme cavallo, che venne
abbandonato su di una spiaggia
vicino a Troia. Pensando che i
Greci fossero partiti, i Troiani
trasportarono il cavallo
di legno all'interno della
cittá. Nottetempo, peró,
i guerrieri greci, che
erano nascosti nel
cavallo, uscirono fuori.
Spalancarono le porte
della cittá e vi fecero
ll busto di Omero. Roma, Musr
entmre l'esercito greco, Capitolini.
che di nascosto era
tornato. Quella stessa
notte Troia fu data alle
fiamme.
I
I ,ilrc
lfilr
Aristocrazia
Origini e affermazione
re della polis
ce ^a:
Monarchia
NUOVE INVASIONI: IDORI Deriva dal greco mónos
A partire dal XIII-XII secolo a.C., altre popolazioni indoeuropee scesero in Gre- (solo) e árchein (governare)
cia. Queste provenivano da nord ed erano molto piü arretrate degli Achei. I Significa il governo di uno
piü forti tra i nuovi invasori furono i Dori, nome che significava "combattenti solo, cioé il re.
I I
UNA COMUNlTA PICCOLA E INDIPENDENTE
La polis all'inizio della sua storia era una pic-
cola comunitá, del tutto indipendente, con un Abdera
o
territorio molto ristretto, a volte poche decine Anfipolio 'To -..-Q.lv-la ronea
-Cizic
di chilometri quadrati. Per grandezza faceva- - "po¡¡¿"" Sam ótracia o. ,o,
I O. lmbrog. psaco
no eccezione solo lepáIeis di Atene e Sparta.
Skioneo fron" o.:
Ogni polis aveva un proprio governo, proprie o
Dodona
o
It4 i riirá
Asso
Corcira Larissá ...o '
Ieggi, tradizioni e costumi; utilizzava uno spe- (Corfü) Mitilene
t'Q
cifico calendario; pesi, misure e monete erano Focea
Naupacto ._ Calcide
spesso diversi da quelli delle comunitá confi- O ljeltr T^h^ o
--ó|BJc-oEratria a¡'oo Clazómene
nanti. Meoara ..Colófone.o
§üt¡§ar Sicioneo^ "O oAtene Efesóo
Aveva proprie divinitá protettrici, anche se Miceneo torinto oAndros Jd n"!o.o .
o-
Argo Miletoa
tutti i Greci erano legati al culto di alcuni gran- Mar lonio oEto
e Alicarnassoo ,..-..
di dei nazionali (Zeus, Apollo, Afrodite ecc.) e Piloo..5O!r¡" Paro-
Cnidoo --
i santuari piü importanti erano meta di pelle- . Kameiros
grinaggi da tutta la Grecia. Citera o Lir
o Colonie greche
@
I-
Zone d'influenza greca
Rotte commerciali greche
tr Colonie fenicie
Zone d'infl uenza fenicia
Rotte commerciali fenicie
lberi
:.3
J ,::
.,:f
Mar Mediterraneo
ECITTO
@
Capitolo 1 Le origini della civiltá greca
I
I LUOGHI DELLA STORIA RICOSTRUZION E
e le Olimpiadi
I Greci avevano grande attenzione per l'attivitá sportiva e
svolgevano le loro gare atletiche presso i santuari, come a
Delfi, Nemea e Corinto.
I giochi piü famosi erano quelli che si tenevano in onore di
Zeus ad Olimpia, da cui deriva il nome di "OIimpiadi",
Le Olimpiadi erano talmente importanti che la prima data cer-
ta della storia greca corrisponde all'anno della prima olimpia-
de, t|776 a.C., che é anche la data da cui si calcolava iltempo.
Durante le Olimpiadi qualsiasi guerra veniva interrotta: da tut-
ta la Grecia giungevano ad Olimpia un gran numero di atleti
e di spettatori, ma per poter partecipare alle gare bisognava
essere uomini, liberi e greci. Gli atleti ammessi ai giochi dove-
vano sostenere duri allenamenti.
I giochi sintetizzavano cos) l'ideale dell'uomo greco: forte,
valoroso, desideroso di primeggiare e, non ultimo, bello. La
bellezza del corpo era infatti per i Greci segno esteriore della
qualitá interiore dell'uomo, secondo il principio della "bellezza
unita alla'bontá". Ma la bellezza a sua volta era il risultato di
un duro impegno e di molta ginnastica
5. Gli impianti
spoftivi per gli
allenamenti che
gli atleti dovevano
seguire per un mese
prima dei giochi.
,_
1. Che cosa erano le Olimpiadi per i Greci?
2. Dove si svolgevano?
: ,'a',¡ali erano le condizioni per poter partecipare a j -:
- , -:l era l'ideale dell'uomo greco
---,!+
ir
§,i lr
x.
I
t '*.S-
a
F:
I
Ii
*3
ü
tr
ffi
*-t-
§I
*
lü
-l
/e
4. lltempio di Zeus 7
in stile dorico, :. =,
una cella al cent-: :-=
' L-
ospitava la granoe :::: - r
di Zeus, capolavorc := :
s scultore Fidia.
iltá greca )
,-1}i:ff
ffi [a religione {
ffi greca
ffi La religione greca
Gli antichi Greci hannb un
grande senso del sacro, n
UN GRANDE SENSO DEL SACRO non hanno una religione.
I Greci avevano un grande senso del sacro, ma non avevano una vera e propria Sono politeisti, credono
religione. Il sacro si esprimeva piuttosto in una mentalitá religiosa, inuna re- infatti a molti dei simili ag
ligione senza rivelazione, senza un libro sacro come la Bibbia. Avevano invece uomini, soprattutto nel
una ricca mitologia, cioé un insieme di racconti riguardanti gli dei e gli eroi. comportamento.
La sacralitá era awertita con particolare forza in luoghi come le foreste, le mon-
tagne o le grotte; oppure di fronte a eventi naturali inspiegabili come i fulmini o I
le tempeste o in certe fasi dell'esistenza come la nascita e la morte.
Come gli altri popoli antichi, i Greci erano politeisti. Credevano infatti a mol- Oracolo
ll termine aveva un doppir
ti dei che ritenevano simili agli uomini, soprattutto nel comportamento. Essi significato. Poteva indican
amano, litigano, sono gelosi e si riconciliano. La differenza é data dalla potenza. - il contenuto della rivelaz
Gli dei sono molto piü forti degli uomini, sono immortali ma non eterni. divina;
Un aspetto caratteristico della religione greca era la mancanza di sacerdoti. - il dio che pronunciava la
profezia.
Per conoscere il futuro i Greci si affrdavano agli oracoli.
SANTUARI E TEMPLI
I santuari erano terreni sacri che comprendevano, oltre al tempio, vari edif,ci.
Il tempio era considerato la casa degli dei, pertanto doveva essere magnifico. In
genere si trattava di un edif,cio monumentale, innalzato sopra un alto zoccolo
in pietra e inserito armonicamente nella natura.
Nel tempio i fedeli non entravano; tutti i riti e i sacrifrci si svolgevano all'ester-
no, su altari costruiti di fronte all'ingresso.
All'interno del tempio si trovava Ia cella che ospitava la statua della divinitá.
Laccesso alla cella era riservato solamente ai sacerdoti e alle sacerdotesse.
ca0t
I-t CEA
La sede degli dei greci é
Alt'origine di tutto 0a Gaa nasce Urano,
URANO
Gea e Urano sj sposarono cd ebbero numerosl figli, tra la Terra e il cielo, sull¿
it dio drl ci.lo ltrllato
ci fu it Caos,
lo "spazio spatancato" c prlmo rr dc{l'unjvcrso,
Urano ppr paura dl esscr! spodlstato
11 cacciava net Tártaro, l'infcrno dcl 6rec1.
vetta del monte piü alto
da cul nacque Géa,
ta Terra,
della Grecia, l'Olimpo. ll
pantheon dei Greci, ciot
l'insieme di tutte le divin
é molto affollato: ogni dir
un preciso campo d'azior
una propria personalitá.
zEu§
6El,lrT0Rl
I
EFESTo (Vulc¡no) EBE lEb!)
Dio drt fuoco, ora dctla glovlnrzza,
(Apollo)
ffi
pantheon
b, Le cittá degliAchei non avevano fortificazioni
di difesa. F politeisti
c. Gli Achei distrussero Troia perché aveva immortali
sconfitto Micene. F
f. I Greci non avevano una vera e Come gli altri popoli antichi, i Greci erano
proprio religione ma una ricca mitologia. F Credevano infatti a molti dei che ritenevano símili agli
uomini, soprattutto nel comportamento. Essi amano,
Parole per cap¡re: imparo il significato delle litigano, sono gelosi e si riconciliano. Rispetto agli uomini
parole sono solo molto piü forti, sono.............. ...... ma
non eterni.
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. La loro sede é sulla vetta del monte piü alto della Grecia,
L'Olimpo. 11...................... dei Greci, cioé l'insieme di
Nel l'a ntica Grecia l'a ristocrazia si g nifi cava :
tutte le divinitá, é molto affollato: ogni dio ha un preciso
f, il governo dei migliori cioé dei nobili. campo d'azione e una propria personalitá.
B il governo di uno solo
Relazioni: spiego il legame
c il governo del popolo.
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
é vera,
l- oracolo era:
A una persone che parlavano bene L aumento della popolazione e
la scarsitá delle terre coltivabili
@ it re di una potis. PRIN4A
indussero molti a emigrare
C il dio che pronunciava la profezia, dalla Grecia.
Gran parte
C nel Medioevo ellenico.
raggiu
Letá arcaica duró Perché
A tra il Xlll e il Xll secolo a.C
B tra ilXll e il lX secolo a.C.
§ tra lYlll e il Vi se::lc a.C
5
Ef
t §r
"Éx
O
l.l
O
E-'r
La storia di due poleis:
O.{
L)
Sparta e Atene
¡.Lr>
T
+ ryl|G'€{tf,*{F-,r§ilt E"-- i¡-.!!
Sparta:
ffi una costituzione militare
LA COSTITUZIONE DI LICURGO PAROLE
Anche Sparta, come tutte le altre poleis greche, fu in origine una monarchia. PER CAP¡RE
Poi' secondo la leggenda, un antico re della cittá, Licurgo, introdusse Costituzione
una nuo-
va costituzione. La costituzione é il docur
Licurgo é un personaggio leggendario, non sappiamo nulla di lui. probabilmen- nel quale sono contenute
te qualcuno con questo nome svolse un ruolo importante nella le norme che stabilisconr
storia di Sparta. principi fondamentali di L
In ogni caso non fu lui a scrivere Ia costituzion..h. porta il suo nome.
Stato, a partire dal modo
Infatti una cosa é certa: la costituzione di Licurgo non fu opera di una sola per- cui deve essere organizzr
sona, ma il frutto di un processo durato alcuni secoli. Fino a quando,
tra l,Vlil
e il vI secolo a.c., ra costituzione non divenne definitiva.
litici: non potevano cioé votare, partecipare all'ecclesia ed essere eletti nelle cittadini liberi, aristocratici e
demos.
diverse cariche.
Fino al VII secolo a.C. ad Atene non c'erano leggi scritte. Perció gli aristocratici
che componevano l'areopago giudicavano in base a leggi che il popolo non co-
nosceva e che potevano essere interpretate in vario modo.
Il primo legislatore ateniese a scrivere le leggi fu Dracone, nel VII secolo a.C.:
di queste sappiamo solo che erano caratterizzate da grande severitá, a tal punto
che ancor oggi, per dire che un prowedimento é severissimo, diciamo che si
tratta di una legge draconiana.
q§ir!
iioirani nobili ateniesi aizzano un cane e un gatto ad azzuffarsi, rilievo del Koüro> r: r .
W
BEOZIA
MEGARA Eleusi
)
Eil -¡
Salamina : -::
1 t
Saronic]
k
Territori della costa tirannicidi", ovvero Armodlc =
Terr¡tori del l'entroterra Aristogitone, i due arist:: -:-
Confini delle trittie - che uccisero lppa'c: '. '
MuseoArchec.-:
E E
I
gli arconti, che divennero 10 (eletti uno per tdbü) e che formavano il govemo; Cinquecento, era formati
l'areopago, formato dagli ex arconti con poteri giudiziari; da cittadini estratti a sorl
cinquanta per ciascuna d
l'eliea, il tribunale composto da giudici popolari, estratti a sorte tra i membri dieci tribü. Preparavano I
TOSTRACISMO
Inñne Clistene volle evitare il pericolo di una nuova tirannide. per questo intro-
dusse I'ostracismo.ll nome deriva da óstrakon,"pezzo di coccio", un materiale Ostracismo
molto economico e per questo usato per prendere brevi appunti. Veniva anche É un metodo introdotto
usato come scheda elettorale. con la riforma di Clístene,
Ogni anno i cittadini ateniesi dovevano segnare su un coccio i nomi di coloro per allontanare dalla cittá
chi ha assunto su di sé
che ritenevano pericolosi per lo Stato. Chi veniva
troppo potere. Oggi quest
indicato a maggioranza, doveva andare in esilio termine indica l'esclusionr
per dieci anni. di qualcosa o di qualcuno
Lostracismo non era una pena, ma una pre- oppure la pratica di avver
cauzione. La persona indicata non veniva al- e impedire la realizzazion<
di qualcosa, per esempio
lontanata perché aveva commesso un reato, ma
dell'approvazione di una lr
per evitare che assumesse troppo potere. Termi- in Parlamento.
nato I'esilio, egii rientrava in patria e riprendeva
tutti i suoi dirÍtti.
rffirntr§ffiffiEffi: colloco nel tempo Anche chi era ricco poteva avere lo
3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte stesso privilegio, Tutti comunque
potevano far parte dell'ecclesia,
Ad Atene la riforma di Solone avvenne:
A tra l'Vlll e il Vll secolo a.C
@ nel Vl secolo a.C.
§ nelV secolo a.C.
Capitolo2 .-::-'? -. --= '.is S3='::=-.= - 67
l§EL-¿i.¿-5.1,-iE t r§E.L-5E.y
o
Fl
O
F. Gruerre
O{
(J #¿, i
p er la li bertá J
I
t -.tii t j
,,,+ l
i
t
L'impero persiano:
ffi un grande rivale
LE CONQUISTE DEL RE CIRO
Mentre in Grecia si sviluppava Ia civiltá delle polels,
in 0riente si formava l,lm-
pero persiano: un immenso territorio che andava
dallAsia centrale (la valle del
f,ume Indo) allAfrica (le coste della Libia).
Tutto ebbe inizio a partire dall'altopiano iraniano,
corrispondente all,attuale Iran.
In quell'area geograflca, prima del VII secolo a.C. vi
erano gli Assiri, che domi-
navano con il terrore i popoli a loro sottomessi. Poi,
nel 6ti a.C.,l,impero degli
Assiri venne distrutto dal popolo dei Medi.
Inf,ne verso la metá del VI secolo i Persiani, ñno
ad allora sotto il dominio
,ffi¡{a*r¡&
[*
Baoi:- .E t '- ll
EGITTO ¡
{\
ARACOSIA
u Capital¡ deil'tmpero
II
- - Strada reale
I resti di persepoli, una delle dr
capitali dell'impero persiano.
E
! :-I
69
il
üv.lütf.r;,,+
re,ffi Le guerre
ffi persrane
49O a.C.
Prima guerra persiana
LA RIBELLIONE DELLA IONIA 48O-479 a.C.
Le cittá greche della lonía, che avevano conosciuto un notevole progresso eco- Seconda guerra persiana
nomico, erano insofferenti del dominio persiano.
Inoltre l'esempio delle cittá democratiche, come Atene, era contagioso. Era ine-
vitabile, perció, che le poleis della Ionia si ribellassero.
La rivolta awenne nel 5OO a.C. e fu guidata dalla cittá piü ricca ed evoluta,
Mileto. Gli abitanti dellapo/is chiesero aiuto alle principali cittá, ma Sparta non
volle impegnarsi in una gueffa troppo lontana dai suoi conf,ni. Atene si limitd
a inviare una piccola squadra navale. Gli abitanti della Ionia all'inizio ebbero
successo, ma poi furono travolti dalle superiori forze persiane. Nel 494 Mileto
fu distrutta e Dario giurd di punire i Greci che avevano appoggiato Ia rivolta.
di Milziade, un geniale stratega. Milziade decise di giocare I'unica carta a sua Grecia viene aggredita d¡
disposizione, la sorpresa. All'alba gli opliti ateniesi attaccarono, lanciandosi di potente impero persiano.
corsa contro il nemico, per evitare Ie frecce e le pietre scagliate dalle fionde. sconfiggerlo, sono neces:
Lo scontro fu durissimo. Ma dopo cinque ore, il nemico, forte di un numero due guerre. E soprattutto
l'alleanza fra le due piü
almeno doppio di soldati, era quasi completamente accerchiato.
importanti poleis di quel
I Persiani impauriti si diedero alla fuga, inseguiti f,no al mare dai Greci, che momento, Atene e Spartt
incendiarono e catturarono numerose navi.
OAbido
@ 7
Sa
A
rd
EST
a '.1j .: ti r:
I In
PE LOPIOIIIIE S 3
o
Sp¿r=
\
I
o Batiagl a
* Spedizione persiana
)
lmpero persiano
I ,
Rivolta delle cittá ioniche
II
L Soldati persiani, la Guardia dr
Stati vassalli dei persiani
Stati grec¡ @ Gran Re, rilievo dal Palazzo
Dario a Per,ce!o r
d
Vi-V secolo
ru
Saidi
o Battaglie
@ flotta persiana
. Esercito persiano CICLADI
lmpero pers¡ano
Stati vassall¡ dei Persiani
Greci sottomessi ai Persiani
Busto in marmo di un guerrierc
S:::; greci in guerra fino
: : --: del confl¡tto spartano, detto il "t-eonida"
:i=i:-:_ -a_:rali
E 490-480 a.C. Sparta t'-5É;
n:r Archeologico.
71
morirono tutti, entrando nella leggenda come simbolo della lotta per la li-
bertá.
superato il passo delle Termopili, l'esercito persiano poté dilagare verso sud,
invadendo lAttica.
Gli Ateniesi abbandonarono la loro cittá, che fu occupata e saccheggiata. Ma
nel tratto di mare tra l'isola di salamina e la terraferma Ie triremi greche, al
comando di Temistocle, distrussero la flotta nemica (+AO a.C.).
Serse, deluso, se ne tornd in patria. L'esercito persiano rimase per circa un anno
in Grecia. Inf,ne a Platea i Greci, al comando del re di sparta pausánia, lo scon-
fissero def,nitivamente (+29 a.C.).
I Persiani abbandonarono Ia Grecia e poco dopo furono cacciati anche dalle co-
ste dellAsia Minore. A vent'anni dall'insurrezione la Ionia era libera, e si poteva
dare inizio alla ricostruzione di Mileto.
%
%ffi
La Grecia dallo splendore
w alla crisi L:etá class¡ca
Tra il V e il lV secolo a.C.,
civiltá greca raggiunge u
LA SUPERIORIIA DI ATENE grande livello di sviluppo
quest'epoca tutta la Gre«
Atene fu la cittá greca che trasse il maggior beneficio dalla vittoria contro
ma soprattutto Atene, pr
i Persiani. Nel 477 a.C. fu creata una l"ega navale che riuniva centinaia nel campo artistico, lette
dipolefs della Ionia e del mar Egeo, con l'obiettivo di continuare la guerra filosofico opere fondame
contro Ia Persia. Tuttavia ben presto Atene fece sentire la propria superio- per la cultura occidental<
ritá tra le poleis della Lega. é un esempio il Partenon
il tempio dedicato alla de
Infatti le altre cittá dovevano contribuire al mantenimento della flotta comune,
Atena, costruito su un'alt
e non potevano ritirarsi dall'alleanza. Atene aveva invece il controllo sia della di Atene.
flotta sia delle casse della Lega.
Anche la vita interna di Atene era profondamente cambiata. Il progresso dei
I commerci dava benessere a tutta la cittá, e faceva aumentare I'importanza di
marinai, artigiani e commercianti.
I
73
I
I LUOGHI DELLA STORIA RICOSTRUZION E
.r':i: .::,--:-+Cñ|i?
, 3. Chi fu r pi'oEettista del partenone-
7. LEretteo fu il
4. Che cosa rappresenta il fregio del pa-:=- : - - tempio di Atena políade,
= protettrice della polis,
5. Attraverso quale edificio si entrava ne - -- -: _ la cittá.
I
2. La statua della 3. Larsenale 4. I propilei- il
F dea Atena era in
bronzo.
per il deposito
delle armi.
termine deriva dal
greco prd (avanti) e
pilai (porta) - sono i
porticati e l'edificio
che svolgevano la
funzione di ingresso
monumentale
all'acropoli.
.d
^r¡, ,.!.
t
,A
J , :'-'i"'
w :
-'¿$f,*
¡ 5. Il tempietto di Atena Nike fu costruito Et!*-
6. All'interno della ¿
trF
rE
I
LA GUERRA DEL PELOPONNESO
Sparta guardava con.diffidenza i progressi di Atene, e si era messa a capo
tutte le cittá che erano rimaste legate a un'economia agricola e a una costituzio-
di a
43L-4O4 a.C.
l
ne aristocratica. Di conseguenza, nei decenni successivi alle guerre persiane Guerra del Peloponneso
si
formarono in Grecia due blocchi contrapposti:
da una parte le cittá della Lega navale ateniese, prevalentemente a
costituzio-
. ne democratica e dedite ai commerci;
dall'altra Ie cittá alleate di Sparta, per lo piü a costituzione aristocratica. La guerra del Peloponnr
l
La tensione tra i due blocchi crebbe sempre piü, finché si arrivó allo Vinti i Persiani, Atene e
scontro.
La guerra detta del Peloponneso ebbe inizio nel431a.C. e duró ñno Sparta tornano all'antica
al 4O4
a.C. Vi parteciparono quasi tutte le cittá della Grecia. rivalitá, Fino a quando non
scoppia tra di loro la guern
Nel 429 a.C., durante l'assedio di Atene, scoppió la peste, una terribile
malat- del Peloponneso. Sparta es
tia contagiosa. Le conseguenze furono disastrose: morirono innumerevoli vittoriosa ed estende il suo
citta-
dini, tra cui lo stesso Pericle. Poi, nel 4o4 a.C. il crollo: Atene venne sconfitta, predominio su tutta la Grec
e dovette accettare la perdita di tutti i suoi possedimenti, lo smantellamento
della flotta da guerra e delle mura della cittá.
La polis venne sottoposta al feroce governo dei Trenta Tiranni, aristocratici
' sostenuti da Sparta. Questo governo duró pochi mesi, poi gli Ateniesi riuscirono
a restaurare Ia democrazia, pur sotto il controllo di sparta.
Atene tuttavia non conobbe mai piü lo splendore dell'etá di pericle.
M
Segesta
MAGNA
GRECIA
ETOL¡A
IMPERO
PERSIANO
.
E
Esiracusa o Mileto
Camarina Pilo
o
Spa na
Lega delio-attica
trAlleati di Atene ATTICA
o Confederazione t Battaglie
Spartana e alleati -+ Campagne ateniesi
alati neutrali +- Campagne Spartane
M .. .. Creta i
fl
I
ü#ssemffi*: fisso i concetti : leggo l'immagine
1. lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4, lJimmagine riproduce l'Acropoli di Atene'
false. Completa il brano inserendo correttamente le
a. Fra Greci e Persiani vi era all'inizio una parole elencate.
convivenza difficile, ma con vantaggi reciproci. F
Atena - Pericle - Partenone
b. Durante le guerre persiane Atene e Sparta
si unirono contro il nemico comune. F
Pano§e p*r (ap¡re: imparo il significato delle l'Acropoli di Atene fu ricostruita da .....,.,.
ancora piü bella di prima.
parole
ll....................... era il tempio principale. Costruito
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. tutto in marmo, aveva le pareti esterne decorate con
Le «satrapie>> erano: sculture dipinte. All'interno del tempio vi era una enorme
:collocc -:
3. Scegli la giusta risposta fna que, e 3'::'::::
Nel 490 a.C. comincid:
sprofondó rn un disordine
I la prima guerra persiana. DOPO politico e militare anche
B la seconda guerra persiana
c la crisi della Grecia.
(J
4 La Macedonia,
l
& una grande potenza La supremazia della
Macedonia
Con Filippo ll la Macedonia
UN REGNO NEL NORD DELLA GRECIA diventa una grande potenz
Lo sviluppo delle poleis non aveva raggiunto la regione piü settentrionale della che riesce a imporsi su tutt
Grecia, la Macedonia. Agli inizi del IV secolo a.C. essa era ancora molto arretrata. la Grecia, grazie anche alla
La Macedonia era un vasto territorio in gran parte ricoperto di foreste, con un'e- potenza militare espressa
dalla falange Macedone.
conomia pastorale, ma ricco di miniere d'oro e d'argento.
I Macedoni parlavano un dialetto greco, ma a causa della loro arretratezza era-
no considerati dagli altri Greci quasi dei barbari.
Tutto ciÓ fino a quando nel359 a.C. sali al trono Filippo II, un sovrano dotato
di una fortissima personalitá.
Egli inizió con decisione un programma di rafforzamento militare. Dopo aver 359 a.C.
t
studiato a fondo la tecnica di combattimento della fanteria tebana, la piü po- Filippo ll sale al trono di
Macedonia
tente del momento, fdeó la falange macedone.
Lazione combinata della falange e della cavalleria macedoni costitui per pa-
recchi decenni uno strumento di gueffa imbattibile su tutti i campi di battaglia.
T
-¡
I
'-
\ .I trÉ E
F
FILIPPO E I GRECI TUTOR
Nel IV secolo a.c. la Grecia era in preda a una grave crisi. La guerra del Pelopon- DATA
lrt'lr
neso, durata circa trent'anni, aveva lasciato un'economia in difficoltá. 338 a.C.
L'lmpero macedone appariva a molti come un'ancora di salvezza: Ia sola forza Battaglia Cheronea: F :: -
capace di garantire un minimo di sicurezza sconfigge Atene e Tebe
Ma molti difñdavano di Filippo II, visto come un pericoloso tiranno. Tra questi
vi era l'oratore Demóstene che con i suoi discorsi contro Filippo cercó di far
comprendere agli Ateniesi il pericolo rappresentato dalla Macedonia.
Altri, come Isócrate ed Eschine, pensavano che il vero pericolo per la Grecia
provenisse dalla Persia. Le poleis greche avrebbero dovuto accettare I'autoritá
di Filippo II, e al suo comando combattere contro Ia Persia.
Inf,ne prevalse l'opinione sostenuta da Demostene. Atene e Tebe si posero alla
guida di un'alleanza antimacedone.
Lo scontro decisivo awenne a Cheronea nel338 a.C. Filippo II, a capo della
falange macedone, sconfisse gli Ateniesi; la cavalleria, guidata dal ñglio diciot-
tenne Alessandro, mise in fuga i Tebani.
Elmo
Corazza
Ritratto di Filippo ll, ornamento in avorio dal let
Scudo in legno della tomba di Filippo ll. Salonicco, Mul
Archeologico.
::-r.i Alessandro
;i@ alla conquista del mondo
ALESSANDRO, IL SUCCESSORE DI FILIPPO
L'erede al trono Alessandro III - che fu poi chiamato Magno, owero il "Gran-
de" - aveva vent'anni quando succedette al padre.
Alessandro Magno mostró di essere, f,n da giovane, molto ambizioso. Era quasi
geloso delle vittorie del padre. Ogni volta che Filippo conquistava una nuo-
va cittá, Alessandro diceva: «A me cosa resterá di glorioso da fare?»
La cittá di rebe, appoggiata da Atene, cercó di approñttare della giova-
ne etá del nuovo re, e si ribelló.
Ma il sovrano era stato addestrato fin da piccolo al regno e alla guerra.
La sua educazione, affldata al f,losofo Aristotele, lo aveva convinto che a lui
spettava il compito di mettersi a capo della nazione greca.
Con una rapidissima campagna militare Alessandro travolse ogni resistenza.
La cittá di rebe non ebbe scampo: nel335 a.c. venne rasa al suolo e Ia sua po-
polazione fu massacrata. Il progetto del padre di espandere il regno macedone
verso lAsia venne ripreso con en:lsiasrno da Alessandro.
La civiltá greca
I
Nella primavera del334 a.C., oltre 40000 soldati provenienti dalla Macedonia TUTOR
e dal resto della Grecia sbarcarono sulle coste dellAsia.
CONCETTO lrt'lr
Iniziava cosi una marcia di conquista che avrebbe reso Alessandro padrone lJimpero di Alessandro
Successore di Filippo Ll,
dell'intero Oriente. Battuto I'esercito persiano prima a Gránico e poi a Isso,
Alessandro chiamato " Magr o
Alessandro conquistó la Fenicia, distruggendo la cittá piü importante, Tiro. il grande, conquista in poch
Passó quindi in Egitto, dove fu salutato dai sacerdoti come figlio del dio Ammo- anni l'impero persiano ed
ne; qui fondó una cittá a cui diede il suo nome: Alessandria. estende il suo potere in tutto
Poi si diresse al cuore della Persia: a Gaugaméla, nel 331 a.C., Alessandro af- l'Oriente.
frontó nella battaglia decisiva l'esercito persiano guidato dal re in persona. Da-
rio III, sconf,tto, cercó rifugio presso un suo satrapo, il quale perÓ lo tradi e Io
fece uccidere.
Appresa Ia notizia, Alessandro fece a sua volta uccidere il satrapo traditore, cosi
da mostrare a tutti il suo senso di giustizia.
Infine, con un'arrischiata spedizione, Alessandro raggiunse la valle dell'Indo,
agli estremi conñni della terra conosciuta.
IL NUOVO IMPERO
Ora Alessandro si trovava a governare un enorme impero, popolato da decine
di popoli diversi.
Come mantenerne il controllo? Solo unendo in un unico popolo Greci e Persia'
ni questo sarebbe stato possibile.
Per raggiungere questo scopo, Alessandro spinse molti dei suoi soldati a sposa-
. re donne persiane. Egli stesso si uni con Rossane, figlia di un principe asiatico.
Inoltre arruoló nel suo esercito numerosi soldati persiani e permise a molti go-
vernatori di Dario di mantenere i loro poteri.
Infine impose il greco come lingua uff,ciale dello Stato.
Questa politica, peró, trovó la decisa opposizione della nobiltá macedone, che
, non voleva dividere ricchezza e potere con altri. ]trt
Tuttavia Alessandro non poté portare a termine 1'otganizzazione del nuovo im-
Morte di Alessandro Magno
pero: nel323 a.C., a soli 33 anni, mori di febbri malariche.
E@ DI ALESSANDRO
T@ Alessa nd rla
TRACIA
MACEDONIA
' P"lluoryñ
a OGD¡ANA
re - PARTIA Alessandria
dria
t essand ria
tr. Sogdiana
ARIA
ta
GEDROSIA
IA
a
o Éattagl e Orite
EGITTO
lmptro ii Alessandro @,citta fondate da Alessandro
=¿ Alessa ndria
Carmania
Star a:r. , li da Alessandro gxD
-9 ltinerarc d Alessandro
l
E
lil
% Sp lendore e progresso
# ne ll'etá elleriistica
lletá ellenistica
La morte di Alessandro
IREGNI ELLENISTICI Magno segna l'inizio di un
Il periodo che va dal III
ar I secoro a.c., cioé daila morte di Aressandro (323 nuovo periodo storico, l,el
a.c.) ellenistica. ln questo perir
alla conquista romana (ro a.c.¡ é detto etá elrenistica:
in quest,epoca abbiamo la cultura greca si diffondr
il diffondersi in tutti i paesi del Mediterraneo di una
societá altamente progre- in tutto il mondo antico. L
dita e con un grande sviluppo urbano. ellenistica va dal lll al I ser
Quando Alessandro mori, non lasció eredi. per questo motivo, a.C., quando la Grecia ver
i suoi generali si
spartirono l'impero, creando una serie di Stati indipendenti sottomessa a Roma.
e rivali fra di loro: é
questa l'epoca dei di?dochi, che signi f,ca "successóri,,.
r regno piü importante e
ricco fu quello a'rgñSvernato áal generale
Tolomeo. I suoi discendenti, chia-
mati rolomei, tennero il trono per circa tre secoli, )
f,no alla conquista romana.
Altre importanti dinastie furono: Diádochi
Significa "successori,,. Eral
- i seléucidi (dal nome del primo re seléuco), che governarono Anatolia,
siria, i successori di Alessandro
Mesopotamia;
Magno, i generali che si
- gli Antigónidi (da Antigono), che regnarono in Macedonia. spartirono l'lmpero dopo Ii
I sovrani ellenistici avevano un potere assoluto. sua morte.
I Tolomei, imitando gli antichi fa-
raoni, si presentavano addirittura come divinitá
in Terra. Lo Stato controllava tut-
to: I'esercito, la politica estera, ma anche le attivitá
culturali e la vita economica.
centro dello stato erano re grandi cittá come Aressandria
d,Egitto, costruite
secondo un progetto studiato accuratamente da
specialisti.
La lingua uffrciale, cioé la "lingua comune", parrata
nei regni eilenistici era
il greco. cosi parlavano gli amministratori, i ricchi commercianti,
gli ufficiali
dell'esercito, insomma tutta Ia crasse dirigente.
La poporazione, invece, soprat_
tutto quella della campagna, continud a parlare i diversi
idiomi locali.
tffi
La cittá fu il maggioie cenl
Quartiere dei palazzi Biblioteca e Museo culturale dell'etá ellenistic
Fu fondata da Alessandro
l
Magno nel 332-331 a.C.
Era dotata di un,efficiente
rete di vie, ad angolo retto
con alcuni grandi viali,
larghi fino a 30 metri. Le
mura erano lunghe circa 1l
chilometri. Tutto era stato
Mar Mediterraneo progettato seguendo precir
criteri scientifici, dal sister
di distribuzione dell,acqua
fino all'orientamento delle
strade e delle case rispetto
ai venti e al sole.
lsola di Faro
Faro di Alessandria
W ochia
Tigrí
REGNO DI
PERGAMO Eufrate
o
Seleucia REGNO SELEUCIDE
-o
5u sa
G
Testa di Helios, ll secolo a.C. Rodi,
Regioni soggette a
Museo.
IL PROGRESSO CULTURALE
La grande gloria dell'etá eilenistica é il progresso in tutti i campi del sapere. il PER ]rrtr
sapere orientale e quello occidentale si unirono, portando a uno sviluppo della Museo
ll termine indica il centro
scienza e della tecnica in tutti i campi.
culturale dedicato alle Muse,
La produzione culturale, artistica e scientifica era promossa dai sovrani, per dee delle arti e delle scienze,
i quali era un vanto avere aI proprio servizio i piü grandi studiosi e artisti del fondato da Alessandro Magno
temPo. ad Alessandria d'Egitto. Presso
I piü attivi in questo campo furono i Tolomei: a loro va il merito di a', :r fondato, il Museo erano osPitati i Piü
illustri scienziati dell'epoca,
ad Alessandria d'Egitto, iI Museo con annessa una grande biblicte:.-
:=
I -ai di libri. Essa fu la prima
i
grande biblioteca pubblica
it ) dell'antichitá. Fu distrutta da
i: '§ un enorme incendio, durante
r **.
:; ,* l'assedio condotto dai
.*c{ t Romani nel 49-48 a.C.
¡r,';
n
ú .l
\;ita, La biblioteca era annessa a
un centro culturale dedicato
ñ* áÉ'¿
-r-*
t t.lrr>
I alle Muse, le dee delle arti
.: \?-
.x
.-t
i¡ I e delle scienze, chiamato
Museo. Qui erano os: ::'
G -- .!E
!
uncentinaiotra : -:--
rT {, i '
scienziati de' =: - ,
83
Capitolo 4 Alessandro e i regni ellenistic
LO SVILUPPO DELLE SCIENZE
Solo una minima parte di tutto questo tesoro culturale, artistico e scientifico é
giunta fino a noi.
Per limitarci al pensiero scientif,co, ricordiamo il matematico Euclide che la-
vorÓ ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C. Ancora nell'Ottocento molte
scuole europee usavano come libro di testo i suoi Elementi, che trattano dei
principi fondamentali della matematica e della geometria.
Un altro scienziato illustre di questo periodo fu Archimede, che si occupd di
ñsica e di matematica: in particolare é noto per aver deñnito il rapporto tra cir-
conferenza e diametro del cerchio.
Anche l'architettura ebbe un notevole impulso nell'etá ellenistica, e non solo
nella cittá di Alessandria: per esempio, sfruttando la natura scoscesa del terre-
no, la cittá alta di Pérgamo (capitale dell'omonimo regno nell'odierna Turchia)
era disposta a semicerchio, con lerrazze che digradavano verso il centro, che
era costituito dal teatro.
Nella cittá bassa, invece, risiedevano gli abitanti e si svolgeva la vita econo-
mica. II campo in cui i Greci colsero i migliori risultati dell'applicazione della
matematica alla ricerca scientifica fu l'astronomia.
Inf,ne, di grande interesse furono i progressi compiuti in medicina. In que-
sto campo si distinsero gli Egizi che, grazie alla loro tradizionale esperienza
nella mummiflcazione, fecero compiere all'anatomia notevoli proges-
si. venne scoperto il sistema nervoso, l'importanza dei vasi capillari e
del cervello.
LA CONQUISTA ROMANA
Il massimo florire della civiltá ellenistica si ebbe intorno al II seco-
Io a.C., cioé nel corso del secolo successivo alla conquista di Ales-
sandro.
Poi le guerre continue, I'eccessivo peso delle tasse, l'opprimente di-
spotismo dei sovrani portarono a una lenta ma generale decadenza.
Tra il II e il I secolo a.C. gli Stati ellenistici vennero tutti conquistati
da Roma.
La sconfitta, peró, fu piü apparente che reale. I Romani infatti con-
quistarono militarmente la Grecia e i regni ellenistici, ma a loro vol-
ta rimasero affascinati, o meglio "conquistati", dalla cultura greca
ed ellenistica.
C¿¡too4 le n istic 85
T I
Conoseenze a. I Greci non avevano una vera e propria religione
ll sacro si esprimeva piuttosto in una
1. lndica se le seguenti frasi sono vere o false.
". religiosa. Avevano üna
a, La civiltá cretese é caratterizzata da un grande ricca , cioé un insieme di
sviluppo artistico. F racconti riguardanti gli dei e gli eroi. Come gli altri
b. Iinvasione dei Dori ebbe inizio a partire popoli antichi, i Greci erano
dal Xlll-Xll secolo a.C. F Credevano infatti a molti dei che ritenevano simili
uomini, soprattutto nel comportamento. La loro se
c. Sparta era una cittá con grandi mura e un forte é sulla vetta del monte piü alto della Grecia, l'Olim
esercito formato dagli spartiati. F
b. Nel 480 a.C. l'esercito persiano invase per mare e
d. Caduta la tirannia, Clistene diede ad Atene terra la Grecia, Per contrastarlo gli Spartani inviaro
I
362 a.C.
331 a.C.
Geostoria
6. Osserva la carta e scegli la risposta corretta.
lrt?lifit
Celti
lstro
Sui lati della falange oplitica agivano altri soldati
e la cavalleria,
B ¡,esc s :.
o
O! _:--:.
'.?.,'- ,=
87
La repu bblica
romana
o
P.
5O9 a.C. I i
E
oJ
+¡
sffiffi
e
OJ
'd
rü
(U
tr
hl
# ;l[-
6O a.C. ¿14 a.C. II
0e
Nascita clell' irn¡rero
pun¡ca I
89
o
Fl
O
F La prima ltalia
lF{
tr{
(J e gli Etruschi
@ ffiE
I primi popoli
ffi
ffi
della penisola
UN AMBIENTE FAVOREVOLE ALL'INSEDIAMENTO
II termine Italia indicava nell'antichitá solo I'estremitá meridionale della no-
'l
stra penisola, corrispondente a una parte dell'attuale Calabria. Successivamen-
La penisola italica
te il termine venne man mano assegnato a tutte le terre a sud delle Alpi.
Per il suo ambiente favore
Fin dalla preistoria, la penisola italica si presentava come un ambiente favo- agli insediamenti, la penis
revole agli insediamenti umani. Il clima mite, una flora e una fauna ricche, italica é abitata fi n dalla
nonché Ia presenza di oltre 3000 chilometri di coste, erano infatti elementi preistoria.
lntorno al 2000 a.C. gli an'
fondamentali per la vita delle popolazioni preistoriche.
'lnoltre l'ltalia era una terra facilmente accessibile, da Oriente abitanti vivono lungo i fiur
e da 0ccidente, e
nei pressi dei laghi pratica
pronta ad accogliere migrazioni di popoli. l'agricoltura.
TITALIA ANTICA
GIi studiosi della preistoria dividono i vari popoli della "prima Italia", cioé l
dell'ltalia antica, in due grandi aree. Siamo intorno all'anno 1OOO a.C. Cremazione
La prima area é quella dell'inumazione. "lnumare" signifrca seppellire i defun- ll termine indica la pratica
ti. Questa pratica era diffusa nel Sud e lungo le coste dellAdriatico. bruciare il corpo dei defun
per conservarne le ceneri
La seconda area é quella della cremazione o incinerazione, perché i suoi abi-
un'urna di terracotta.
tanti erano soliti bruciare i morti per c0nservarne 1e ceneri all'interno di urne in
terracotta. Questa pratica era diffusa nel Nord, nel Lazio e in Toscana.
Inoltre, sempre intorno ai 1000 a.C., troviamo in Italia alcune importantr crvil-
tá:
- la civiltá delle terramare, in Emilia e nella bassa Lombardia, caratterizzala
dalla presenza di villaggi su palafrtte;
- Ia civiltá dei nuraghi, in Sardegna, caratte¡tzzata da ediñci costruiti in pietra
(dal sardo antico nurra, cioé "mucchio di sassi");
- la civiltá dei dolmen, in Puglia, caratterizzata da costruzioni funerarie forma-
te da una grande pietra piatta che poggia su altre pietre verticali che servono
da colonne.
Nell'insieme, il loro iivello di civiltá era piuttosto basso, so- ,,.. Sannit¡-"'=.::::::=,.
rr 'r'_:::i:::'
prattuttosepensiamoaquantoal¡'.enit.aCclntenpoIanea- L¡guri
: 97
LaPrtO'O I -= - - - t-
F
%
# Gli Etruschi:
& una civiltá di poleis
IL PROBLEMA DELLE ORIGIN¡
Le origini degli Etruschi hanno costituito da sempre un mistero. Non sappia- Y
mo neppure con sicurezza se fossero o no indoeuropei. Civiltá etrusca
Quel che sappiamo é che essi occupavano il vasto territorio posto fra il mar Gli Etruschi sono una
popolazione la cui origine
Tirreno, lAppennino e i flumi Arno e Tevere, dove fondarono numerose cittá.
non é ancora chiarita.
Alcune di queste sono scomparse, come Veio, Cerveteri (o Cere) e Vetulonia. lnsediati inizialmente in arei
Altre esistono ancora, come Tarquinia, Arezzo, Perugia e Volterra. toscana, estendono poi il lor
Da questa regione, detta Etruria, gli Etruschi si andarono espandendo a nord dominio verso nord ed est.
f,no alla Pianura padana e a sud f,n sulle coste campane. Era una civiltá molto evolut¡
organizzata in cittá-stato.
La civiltá etrusca, presente in Italia fin dal IX secolo a.C., risulta inoltre stret-
tamente collegata con Ia civiltá romana.
LE CITTA ETRUSCHE
La civiltá etrusca raggiunse il massimo sviluppo tra il VII e il VI secolo a.C.
GIi Etruschi seppero realizzare una societá urbana evoluta. Essi infatti sosti- 1f
tuirono gli antichi villaggi italici, fatti di rozze capanne, con vere e proprie cit- I vll-vl secolo a.C
tá-Stato: lepoleis. I uassimo splendore della
I civiltá etrusca.
GIi edif,ci delle cittá etrusche erano costruiti con pietre e mattoni. Ampie vie e
spaziosi marciapiedi rendevano comoda la viabilitá.
Ogni polrs era autonoma e indipendente ed era governata da un re, chiamato
lucumone. Moltepo/eis erano riunite in una lega, un'alleanza religiosa e mili- Y
tare, proprio come aweniva in Grecia. Lucumone
Le poleis erano centri di commerci ñorenti e di ricche attivitá artigianali.
ll re delle cittá etrusche, era
massima carica governativa
Lagiata classe dirigente etrusca era composta di grandi proprietari terrieri e
di ricchi mercanti.
Amava godere dei piaceri della vita e, come si puó vedere in molti affreschi, Sarcofago degli sposi, terracotti
consentiva anche alle donne di partecipare accanto agli uomini a feste e ban- da Cerveteri, Vl secoio a.C. Ron
Museo Nazionale Etrusco di Vill¡
chetti. Lagricoltura era invece affdata agli schiavi. Con il tempo la classe dei Giulia.
mercanti divenne sempre piü potente. E in qualche poleis il potere cadde nelle
mani di un tiranno.
Mantova a
na
na
Po
ru
Vetu
o
.. Aléria
Per questo motivo gli Etruschi, pur avendo primeggiato per secoli in Italia,
decaddero rapidamente quando furono attaccati da popoii piü organizzati.
Giá all'inizio del V secolo a.C., una flotta delle colonie greche distrusse quella
La Chimera ferita, scultura
etrusca al largo delle coste campane. Gli Etruschi persero cosi per sempre il
bronzea del lV secolo a.C. Firenze
controllo del Tirreno. Museo Archeologico,
Quindi i Galli li scacciarono dalla Pianura padana, e iSanniti .. ...:-,arono da
sud. i Romani penetrarono infine nel cuore de11a stessa r.:,.. . :.. ,-:so del IV
secolo a.C. e nel secolo successivo occuparor: l--.., ':. - - - .== , :truschi.
La lingua
re e la religione degli Etruschi
LA LINGUA ETRUSCA
GIi Etruschi usa\-a:.- -= scrittura .. , - ',ll secolo a.C.:le prime iscri-
'
zioni risalgono infai:- a t--.:! . - -: '-
- , :: - avevano sviluppato
unflorentecommelcio. P:-:: - ::. - , . --truschitrascrissero
la propria lingua in caratteri greci , ' lcini che abitavano
- - ., : -.Ile indoeuropee, an-
che se non é indoeuropea.
Tuttavia le iscrizioni che possec ='-rssime, costituite di lscrizione in alfabeto etrusco
poche parole, per ia maggior pai:: : -:.. - . .r:-: dicono che questo Tarquinia, Museo Archeolog ::
o quell'oggetto appartengono a uilá -:. : - : i :asr si tratta di iscri- Nazionale Tarquiniense, S :'= "'.
zioni funerarie. Per questo motivo Gl- .. - - iecifrato Ia scrittura di una delle fonti utilizz.:: : =
: 1 non l',hanno ancora compfesa t,: :- : degli Etruschi.
/
LA RELIGION E
La religione presso gli Etruschi aveva un'enorme importanza. Gli Etruschi cre- Ir
devano che gli dei manifestassero il loro volere attraverso segni naturali. Ba- Arüspici
stava, cioé, saper osservare con attenzione le viscere degli animali, il volo degli ll termine indica i sacerdoti
della religione etrusca che
uccelli o le condizioni atmosferiche per conoscere il futuro.
sapevano interpretare il
Ai sacerdoti era affidata l'interpretazione di questi segni. I sacerdoti che osser- volere degli dei osservando
vavano le viscere degli animali si chiamavano arüspici, quelli che osservavano viscere degli animali.
il volo degli uccelli venivano detti áuguri. Auguri
I numerosi templi etruschi sono andati tutti perduti, perché erano costruiti con Sacerdoti della religione
mattoni crudi e legno: materiali poveri e facilmente deperibili. Sappiamo peró etrusca che sapevano
che avevano numerose sculture in terracotta dipinta. interpretare il volere degli dt
osservando il volo degli ucce
§*_,
' ''?,. ,i
*"
tÉi:,:,,
t
I
lnitá 3 La repubblica romana
cۤstr*: fisso i concetti : leggo l'immagine
L, lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Nell'immagine é rappresentato un-l bancñetic
false. etrusco. Si tratta di un affresco ritro,sato ln una
tomba. Completa il brano inserendo correftamente
a, Lltalia fu abitata fin dalla preistoria per il suo le parole elencate.
ambiente favorevole.
b. I popoli italici praticavano tutti l'inumazione
banchetti - abitazioni - immortalitá - stanza
dei morti. ME
c. Le origini degli Etruschi sono certe: provengono
dall'Asia. F
O
o
'-l
F.
Roma dalla leggenda
O.{
(J alla storia
c§
E
La Roma
& delle origini 753 a.C
)
Fondazione di Roma
o
Nomento EQUI
Ve¡o
Cere o Tivoli
UIRINALE o OFidene
o
V!
lsola
Tiberina
ESQUILI
Roma
Tuscolo
o
o
Preneste EI
PALATINO Ostia O. Alba O OAnagni
Aricia O ERNICI
CELIO
CorioliO
AVENTINO Lavinio O O Cora
velletri
Ardea O Norba
ll nucleo primitivo delia cittá o
Territorio romano antichissimo
La cittá serviana
Territorio romano nel 509 a.C. voLsct
Alleati latini
IL PERIODO MONARCHICO
La prima forma di governo di Roma fu la monarchia.::- ' .= - -.250
anni, dal753 a.C. al5O9 a.C. lrrlr
La tradizione racconta che i re furono sette: Romolo )i-::la Pompilio, Tullo 753-5O9 a.C,
Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco. Sen'icr T.:".:: Tarquinio il Super- Monarchia a Roma
bo.
Oltre a Romolo, anche gli altri r.. j: .:.531 leggendari. In
questa successione di sovrani -. : ::-)no probabilmente
quanto awenne in quel nei-
ffi
§ # Roma !
l
ffi nell'etá repubblicana 5O9 a.C.
lnizio della repubblica a Ro
LA CRIS¡ DELLA MONARCHIA
II regno di Tarquinio Prisco, nobiie etrusco, segnó l'inizio di una supremazia
etrusca su Roma. l'
Non fu una conquista militare, ma un potere esercitato da qualche nobile fami- La repubblica romana
glia etrusca sulla cittá. Questa presenza degli Etruschi favori molto lo sviluppo La Repubblica romana é ur
di Roma. Verso la ñne del periodo monarchico, Roma era una grande cittá com- stato oligarchico perché un
minoranza di patrizi, cioé d
merciale e agricola di circa 30 000 abitanti.
famiglie nobili, si avvicendi
Ormai consapevoli della propria forza, i Romani si ribellarono contro il predo- alle massime cariche politir
minio etrusco.
Le famiglie nobili romane, cioé i patrizi, furono protagoniste di una protesta
che cacció da Roma I'ultimo re, l'etrusco Tarquinio iI Superbo.
Era il5O9 a.C., I'anno in cui, secondo la tradizione, il popolo romano aboli la
monarchia e proclamó la repubblica.
ffi
I Romani aristocratici avevano tre nomi:
-il prenome, cioé il nome personale (per
esempio Caio);
-il nome della gens (cioé della parentela:
per esempio Giulio);
-il cognome della famiglia particolare (per
esempio Cesare).
Á oresti nomi veniva talora aggiunto un
soprannome che evidenziava alcune
cariaüers: :-: :ella persona (Nasone) o
ricordava :É *c-3S3 cornpiute (Scipione
l'Africar¡o)-
:
=j=
: .::i:-
1,
&: .::
# La conquista
ffi dell'Italia
----r-.-.
101
IL GOVERNO DELLE POPOLAZIONI ITALICHE SOTTOMESSE
I Romani seppero adottare un sistema di governo dell'ltalia molto efficace: la
J.
Federazione romano'italica. Era un'alleanza che da un lato garantiva a Roma La Federazione romano-
la supremazia politica ed economica; dall'altro consgntiva una certa autonomia italica
ad alcuni dei popoli italici vinti. Era costituita di diverse componenti. Era il sistema di governo
Roma: era la sede del governo centrale, del Senato e delle assemblee popolari adottato dai Romani dopo l<
prime conquiste dei popoli
dei cittadini romani.
italici (dal V al ttt secolo a.C.
Le colonie romane: venivano fondate per tenere a bada le popolazioni da poco e consisteva nella supremaz
sottomesse. Le colonie avevano governi Iocali. politica ed economica di Ror
I municipi: erano le cittá sorte prima della conquista romana, ma fedeli a ma consentiva ai popoli itali
Roma. Potevano governarsi da sole. I loro abitanti avevano quasi gli stessi di- vinti una certa autonomia,
ritti dei cittadini romani, ma dovevano pagare a Roma le tasse e fornire soldati
all'esercito.
Gli alleati: erano i popoli che, pur conservando una certa indipendenza, dove-
Colonia romana
t
vano seguire la volontá di Roma nelle decisioni importanti. Davano rifornimen- lnsediamento di cittadini
ti e soldati all'esercito romano. Romani trasferiti in un
I sudditi non avevano diritti. Erano quelle popolazioni che avevano opposto territorio conqu istato per
una tenace resistenza alla conquista romana. controllare la popolazione
sottomessa.
Vetulon
Mar Adria
Hatri
Ta
Sutri
Cor Lu ceria
c
Norba Apuli
Sezi a.: .qa Messapi
Mar T¡rreno
I
E, ,
I
Nazionale.
!ffi ]trl
La religione 275 a.C.
% dei Romani
w Vittoria di Beneventol Roma
controlla tutta la penisola
italica
I I tJ ,rl fi L ff g
II ¿§C
f
&E í
-!
I
f
-*7
,a *-il -
I
ffi Un rito propiziatorio dedicato
agli dei, rilievo. Parigi, Museo de
Louvre.
LE DIVINITA DOMESTICHE
Come il sacerdote teneva i rapporti con gli dei dello Stato, cosi Íl padre
di fami-
glia celebrava nella sua casa i riti sacri in onore delle divinitá domestiche.
Esse
erano Ie seguentÍ:
- Lari: erano le anime buone dei defunti. Proteggevano il focolare domestico;
- Mani: come i Lari, erano Ie anime benigne dei defunti. Inizialmente indicava-
no Ie anime dei morti che avevano precedentemente abitato la casa. In
seguito
vennero a rappresentare Ie anime dei morti in generale;
- Penati: eran0 gli dei protettori di ogni famiglia. In tutte le case veniva eretto
un piccolo altare riservato a loro.
A protezione delle porte, sia della casa che della cittá, era posto rn,..,: d-:
-,
Giano, il cui nome de:r,-a da1 iatino ianua, che sÍgnifica anLl:.-_ :,:.:.
c l'eman¿-:-:-::-j--: -: -- :
O
'-l
O
E-'r
Dalla repubblica
o.i
(J all'impero
Le guerre
K puniche 264-24L a.C.
]Y
r . :'$'.'§,ii
"t;:'"TI
"ol : :1
1
o',',"
"
{ Spedizione di Annibale
Spedizione di Asdrubale
Sped¡zioni dj Scip¡one
7
27
rragona
Canne
Sag u nto Capua 6
Baleari Na
rtag i ne
Mar Med¡terraneo EgaQi Milazzii
ina
Siracusa
03
controllati da
Conquiste rom
Conquiste
Busto di Annibale. Napoli, Mu
Archeologico Nazionale.
p
ffi
ffi
L'evoluzione
della societá romana
LA CONQUISTA DELLA GRECIA
Negli stessi anni in cui veniva deflnitivamente sconf,tta Cartagine, Roma con-
quistó anche Ia Grecia (f¿rS a.C.).
II contatto con Ia cultura e i costumi della Grecia mutó profondamente il modo
di vita dei Romani. Divenne di moda tra ie classi agiate parlare la lingua latina
con accento Sreco, vestire con eleganza. arredare 1e case c:r, ¡.tueiii dj lusso.
AIcuni valori tradizionali, come querlo delia ia::,rs-r¿.
=:.:,_,--_ -,- ,r-s- :. ira i
ricchi, divennero sempre piü frequenti g1i scar ai- e i ;1,. ¡¡zi.
Contro queste trasformazioni, lottarono inr,ano uomrni come Catone il Censo-
re, severo sostenitore delle tradizioni romane.
RICCHI PIÜ RICCHI, POVERI PIÜ POVTNI
Le grandi conquiste trasformarono anche la societá r0:::.:
rono, ma nl,_,lti si impoverirono.
.i:uni si arricchi-
il
Ad arl::^, . . ' , iatifondisti: - I srarll: ::,:: _-.: ,-. .::evano coltivare Latifondista
ll termine indica un grande
daglisr:-.... -. . - proprietario terriero alle cui
Aimpor'=:-::i--.:_: ..
- - -gati a Iasciare i loro dipendenze lavorano dei
campi per prestare ii s¿:.'._ _ .-- braccianti.
Come se non bastasse, scop: :
aEer publicu§-, il terreno pubbli- Ager publicus
=, . - :-
ll termine significa "terreno
c0: si trattava delle terre conquis:=.= - -_ -tari in ltalia, che erano - pubblico"; era Ia terra
di proprietá dello Stato, cioé di tutti.
conquistata dai Romani
La legge consentiva a chiunque di fars- 1:::.
: : '.r lotto, cioé una parte di durante le guerre in ltalia ch
ager publicus, pagando un affltto ailo stato. -: ,-.., ., nonostante la legge, era divenuta proprietá dello
i lati-
fondisti si erano impadroniti di quasi tutto l'c_: . : .clicus. Stato, ossia di tutti i cittadini
I
LA RIFORMA AGRARIA DEI GRACCHI TUTOR
Nel133 a.C., Tiberio Gracco, nipote di Scipione lAfricano, venne eletto tribu- CAUSA/EFFETTO l.rt'l
no della plebe. Tiberio propose una legge agraria che distribuiva ai contadini Con le grandi conquiste di
parte dell'a ger publicus. Roma alcuni si arricchiscono
ma molti si impoveriscono.
Ma i suoi awersari nell'estate del133 a.C. lo fecero assassinare.
Dieci anni dopo, suo fratello, Gaio Gracco, fu eletto a sua volta tribuno della
plebe (r23 a.C.). Egli ripropose la legge agraria: essa verine approvata e in parte
Tiberio Gracco, propone un-
applicata, soprattutto nell'ltalia meridionale. legge agraria per distribuire
Poi Gaio pensó di risolvere un altro grave problema: da tempo infatti i popo- ai contadini parte dell'aErer
li italici chiedevano la cittadinanza romana. Essi avevano avuto una parte publicus.
importante nelle guerre di conquista, ma ritenevano di non aver ricevuto in
cambio adeguati vantaggi. Gaio propose di estendere la cittadinanza romana ai Ma i suoi avversari lo fanno
popoli italici alleati di Roma. assassinare.
Ma questa proposta non piacque al popolo romano, perché avrebbe comportato
la divisione con altri popoli dei privilegi di cui godeva. Gaio Gracco ripropone la
Approñttando del fatto che Gaio aveva perso I'appoggio popolare, il Senato Io legge agraria che viene
dichiaró nemico pubblico. Nel121a.C. Gaio, per non cadere nelle mani dei suoi approvata,
awersari, si fece togliere la vita da uno schiavo.
LA GUERRA SOCIALE
II malcontento degli alleati di Roma crebbe f,no a sfociare in una guerra. Nel91
a.C. i popoli italici, stanchi di attendere il riconoscimento del diritto di cittadi-
nanza, si ribellarono. Scoppió Ia guerra sociale chiamata cosi appunto perché
furono i socí, gli alleati, ad attaccare Roma.
I
91-88 a.C.
T rü
Fu una guerra violentissima. Durd f,no all'88 a.C. e venne vinta dai Romani, Guerra sociale tra Roma e i
che peró alla fine dovettero concedere ai popoli italici, dal Po sino alla Calabria, suoi alleati italici
il diritto di cittadinanza. Infatti la guerra aveva fatto capire ai Romani che senza
I'appoggio degli alleati non sarebbero piü stati una grande potenza.
I
ll cittadino romano, cioé colui che aveva il diritto di
cittadinanza, aveva il dovere di prestare il servizio
militare e di pagare Ie tasse.
Ma aveva anche il privilegio di poter partecipare alla
distribuzione dell'ager publicus,le terre sottratte ai vinti
Non solo, Poteva anche fare affari con lo Stato
romano, vendendogli, per esempio, del materiale utile
a ll'eserc ito.
Chi poteva a,-r¡rartenere a questa fortunata categoria?
lnnanzitutta .:- - ' - i 'lascevano cittadini romani, cioé
t
L
' - -r. che diventavano \
ifigli di cittao ' '.'-.
cittadini romaa = :r:, . ia,-.:,,-Éi:--:ce? :--:
liberati dai pao':- : -: ;--::
,r
.i ' - - .:-': / I
COñCeSSO qUeStC .
:- == - -:
RICOSTRUZIÜt\IE
Le case a Roma:
la domus e l'insula
Tra le case di Roma vi erano grandi differenze: al- fortune facilmente accumulate favorirono, infatti,
cune erano veramente miserabili e altre straordi- la corsa al lusso e la casa divenne uno strumento
nariamente lussuose. di affermazione sociale. La maggior parte dei ricchi
A partire dal Il secolo a.C. proprio il lusso delle case viveva in una domus, che era costituita da tre parti
divenne la prova del cambiamento dei costumi principali: I'atrio, il tablinio e il peristilio. ln ge-
causato dal contatto con il mondo greco. Grandi nere era abitata da una sola famiglia.
1. Atrio. Circondato da
portici aveva al centro
una vasca per la raccolta
delle acque piovane.
6. ll tablino.
Era una grande
sala per il
ricevimento.
-
5. ll iricirn,:.
Era la sala dole
mangiava la
famiglia.
@gt
1. ln quale casa vivevano i ricchi
4. C-: -=
Romani?
ome si chiamava la casa dei 3. Camere :' :,.:
: cveri? 2. lngresso con vestibolo
Le persone comuni ovviamente non potevano per- fine della repubblica molti edifici superavano il se-
mettersi una domus. Vivevano nelle insulae, pa- sto. Limperatore Augusto, infine, proibi di costrui-
gando l'affitto per una piccola abitazione. re case che superassero i 21 metri (6 o 7 piani): vi
Le insulae erano grandi edifici popolari a piü piani erano stati frequenti crolli perché i costruttori per
che sorsero a Roma fin dal lll secolo a.C. guadagnare di piü usavano solitamente mater.iali
La popolazione della cittá, e quindi il bisogno di scadenti.
case da affittare, aumentava continuamente. Per I caseggiati peró non erano tutti uguali, anzi vi era-
questo le insulae crescevano in altezza: giá nel Ill no profonde differenze tra quelli abitati da bene-
secolo a.C. raggiunsero il terzo piano e verso la stanti e quelli abitati da poveri.
6. Finest
e balconi
senza ve
2. Nei caseggiati piü ln invern
popolari su ogni piano le finestr,
vi erano invece piü venivano
appartamenti. chiuse cc
assi di ler
o con pel
3. I servizi igienici
in comune.
I
¡ t
I L7t
-,
5. La facciata principale
rivolta alla strada.
4. Le botteghe
-:1'._
% La crisi
# della repubblica
88-82 a,C.
l'
Guerra civile tra Mario e Si
LA GUERRA CIVILE FRA MARIO E SILLA
Dopo la fine dei Gracchi, due partiti, cioé due gruppi politici, lottarono per
ottenere il potere.
Una fazione era formata dagli ottimati, esponenti del Senato, cioé i patrizi.
Dall'altra patte c'erano i popolari: i nuovi ricchi, cioé i cavalieri. Erano chiama-
ti popolari, perché per raggiungere il potere si appoggiavano al popolo, a cui Ottimati
promettevano terre o distribuzione gratuita di grano. Mentre la guerra sociale il termine significa i "miglic
volgeva al termine, a Roma scoppiava la guerra civile. Si definiscono guerre ci- nell'antica Roma erano gli
vili quelle combattute tra cittadini (in latino clves) dello stesso Stato: in questo esponenti del Senato, i pat
caso tra ottimati e popolari. Gli ottimati erano guidati da Publio Cornelio Silla,
un patrizio ambizioso, che nell'88 a.C. venne eletto console. I popolari invece
' erano guidati da Mario, un "uomo nuovo" e poco conosciuto.
Lo scontro si concluse nell'83 a.C. con la vittoria di Silla. Egli si fece nominare
nell'82 a.C. dittatore perpetuo, cioé senza limiti di tempo. Lanno seguente
introdusse la cosiddetta costituzione sillana. Questa costituzione aumentava
il potere del Senato, cioé degli ottimati, e diminuiva quello dei popolari.
Inñne nel 79 a.C., a sorpresa, Silla si ritiró dalla vita politica, rinunciando a
ogni carica. L'anno successivo mori nella sua casa in campania.
Triumvirato
I
LE RIBELLIONI DEGLI SCHIAVI lndica un'alleanza di goverr
Le conquiste avevano aumentato notevolmente il numero degli schiavi. Leco- fra tre uomini politici; il prir
si forma nel 60 a.C. con
nomia romana faceva grande affidamento sul loro lavoro. Ma era aumentato an-
Pompeo, Cesare e Crasso; i
che il peso del loro malcontento. Le loro ribellioni, benché soffocate nel sangue, secondo si forma nel 43 a.C
contribuirono ad aggravare la crisi della repubblica. con Ottaviano, Antonio e
Particolarmente minacciosa fu la ribellione capeggiata da Spartaco, uno schia- Lepido. ll termine deriva'da
vo proveniente dalla Tracia. latino fres (tre) e vir (uomol
cioé governo di tre uomini.
La rivolta inizid nel73 a.C. a Capua, in Campania, nell'ambiente dei gladiatori:
cosi erano chiamati quegli schiavi che combattevano fra di loro, o contro ani-
mali feroci, per offrire spettacolo al pubblico.
Poi la ribellione si estese in tutta Italia, coinvolgendo migliaia di altri schiavi. Spar-
taco contrastÓ a lungo e con abilitá gli eserciti romani. Ma nel Tta.C.venne scon-
fltto e ucciso. Seimila schiavi vennero crocefissi lungo la strada da Roma a Capua.
IL PRIMO TRIUMVIRATO
La crisi della repubblica sembró risolversi nel BRITANNIA
..
6O a.C., quando Giulio Cesare, Licinio Crasso
e Gneo Pompeo strinsero un'alleanza, chia-
mata triumvirato, cioé governo di tre uomini.
Gneo Pompeo era un generale, eletto console,
che aveva riportato brillanti successi miiita-
ri in Spagna, contro i pirati, e soprattutto in
0riente. Alesia
cani. Regioni
conquistate da
Si trattava, in genere, di grandi commercianti e Cesare nel:
€€ ::rirrirr¡r:"¡ ",.,.
Canestro
WWWWWWWWWW
manipolidiastati l0 Piccone Borraccia
ffiur.rr"riu ..u.,,"r,.ffi
Pala
I
4
Scudo
lJaccampamento romano
Laccampamento romano era di forma quadrata, era Via pretoria Torre
di guardia
attraversato da due strade principali che formavano
una croce; il cardo e il decumano ed era Tende
per le truppe
circondato da palizzate in legno e talvolta
da mura. Laccampamento era Via
principale
un luogo sicuro, dove il soldato
romano poteva dormire sotto
una tenda di cuoio, e non sotto
un cielo di stelle, come facevano
gli animali e i barbari. Questa
distinzione era importante: sebbene
in guerra, il soldato romano non doveva
comportarsi come un selvaggio. ll cibo ne
costituiva un
esempio: i soldati romani si nutrivano
Fossato
prevalentemente di gallette di grano,
cctte sul fuoco. Bevevano acqua, a cui
aggiungevano dell'aceto quando faceva Palizzata
LA GUERRA CIVILE
Era nuovamente la guerra: una nuova guerra civile. La battaglia decisiva si
Giulio Cesare nelle vesti di
svolse a Farsilo, in Tessaglia, nel 48 a.C. imperator. Roma, Museo della
Pompeo, sconf,tto, fuggi in Egitto dove, peró, venne fatto uccidere dal giovanis- Civiltá Romana.
simo faraone Tolomeo XIII. Questi era in lotta, per la successione al trono, con
la bellissima sorella Cleopatra. Con l'uccisione di Pompeo, Tolomeo sperava di
ottenere I'approvazione di Cesare e di diventare re d'Egitto. Ma Cesare, giunto tffi
in Egitto, rimase affascinato da Cleopatra, e scelse lei come regina. lmperatore
ll termine inizialmente
Ritornato a Roma, Cesare si dimostró clemente con gli awersari politici: li per- significava "generale
donó, lasciandoli peró ai margini della vita pubblica. vittorioso" e veniva attribuito
Poi si fece proclamare dittatore perpetuo, tribuno della plebe e pontefice come riconoscimento militare.
massimo. Nel frattempo cresceva il numero delle persone che lo chiamava im- Solo dopo Augusto il termine
indicd il sovrano di un lmperp.
peratore, cioé "generale vittorioso".
GALLIA
a Rub¡cone
llerda
Roma'
Cadice O
AFRICA
NUOVA
.\ il
Spedizioni di Cesare:
49 a.C.
46¿a
.') Fuga ¿ :: -: =
t
scontro fra Cesare e Pompeo.
§
§ Lereditá di Cesare viene
E assunta da Ottaviano.
:{
Ir r- ll
di Cesare, Ottaviano é
proclamato imperatore.
- I
h
L^.J ^-l A,rJ
Cammeo celebrativo della vittori¿
di Ottaviano ad Azio. Vienna,
Kunsthistorisches Museum.
"t
I I
Conoscenze: fisso i concetti ffimm&á: leggo l'immagine
L, lndica se Ie seguenti affermazioni sono vere o 4. ll rilievo riproduce una nave romana con
false. legionari a bordo. Completa il brano inserendo
correttamente le parole elencate.
a, Roma e Cartagine erano due potenze terrestri
alleate tra loro. F Penisola italiana - porti commerciali - Cartagine -
b. Le guerre puniche si conclusero con la terrestre - marittima
distruzione di Cartagine. F
g. Nella prima guerra punica Annibale attraversó b. Per i Romani la vita religiosa era legata a quella
le Alpi con decine di elefanti. F
politica, Gli dei erano invocati con riti e sacrifici
organizzati dallo Stato per ottenere
h. Tiberio Gracco venne eletto tribuno della plebe
e propose una legge agraria. F
dei .................. . e per rafforzare l'unitá e
il prestigio di Roma. La religione ufficiale romana
¡. Giulio Cesare, Licinio Crasso e Gneo Pompeo
era una religione
stri nsero
u n'a leanza, chia mata triumvirato.
I F
che mirava
soprattutto all'utile.
2. Collega le frasi scrivendo sui puntini il numero ll compito dei .................. . era quello di guidar
de! completamento esatto. le funzioni religiose di carattere pubblico. tl piü
importante tra i sacerdoti era i
a. I Greci introdussero in ltalia ............. i1....................... massimo: era il massimo
b. Le tombe degli Etruschi erano costruite imitando le interprete della volontá degli dei.
case dei vivi c, Le conquiste militari di Roma trasformarono anche l¿
societá romana. I grandi proprietari terrieri, cioé
c- La guerra sociale fu chiamata cost' ............. i ........................ si arricchirono. Mentre i piccoli
d. I Gracchi tentarono di risolvere il problema dell'ager proprietari terrieri si impoverirono perché obbligati a
pu bl i cu s lasciare i loro campi per prestare il
.............
servizio
e. GIi schiavi guidati da Spartaco vennero sconfitti ............ A questo si aggíunse lo scandalo dell'
f. Cesare venne ucciso da un gruppo di congiurati il terreno pubblico conquistato nelle spedizioni milita
.............
in ltalia, che era di proprietá dello Stato, cioé
g. Con la vittoria di Ottaviano ad Azio nel 31 a.C. ............. di .. .................. I grandi i latifondisti erano infatti
riusciti a impadronirsi di quasi tutto l'ager publicus.
I-. terminava Ia repubblica e aveva inizio la lunga storia
dell'lmpero romano. Parole per cap¡re
2. e seimila schiavi vennero crocefissi lungo la strada da ¿1.Scrivi sui puntini a sinistra di ciascun termine
Roma a Capua. la lettera della spiegazione corrispondente.
3. perché i contadini erano in crisi. Attenzione: c'é una spiegazione di troppo.
4. perché credevano fossero utili ai defunti. a. Sacerdoti della religione etrusca che sapevano
5, oerché avvenne tra Roma e isuoi <<soci>>, cioé gli interpretare il volere degli dei osservando le viscere deg
:'eati italici. animali.
Vi deoi m pag i nazione: Ediweb Leditore é a disposizione degli aventi diritto con iquali non ;
é stato possibile comunicare nonché per eventuali involonta-
ln copertina:La Sfinge di Giza, con le piramidi di Chefren (a omissioni o inesattezze nelle citazioni delle fonti dei brani r l:
destra) e Cheope (sullo sfondo). (Bigstock). tati nel presente volume.
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riprqs -
Le immagini sono di proprietá dell'Archivio fotografico zione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi n'e::
dell'Editrice La Scuola. (compresi i microfilm), sono riservati per tutti i Paesi.
Altre referenze iconografiche: Bigstock, Shutterstock. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere e'==
tuate nei limiti del 75o/o di ciascun volume/fascicolo di per'o': :
dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art ::
commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633.
Le fotocopie effettuate per finalitá di carattere profess c-' '
economico o commerciale o comunque per uso diverso da c -:
personale possono essere effettuate a seguito di spec i:- ='
lorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e A.'::-
zazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Ro¡-:-.
lr08,20722 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi,org e s:: "':
www,clearedi.org
¡r s
a
,{
* :?:I
EI
IIG
EDIZIONI PTUS
B.t (LIBRO + E-800K INTERATTIVO SCARICABTLE
I lume 1
+ I Iuoghi della storia 1
+ Cittadinanza e Costituzione
Codice adozione ISBN 978-88-350-4417 S
Volume 1
I Iuoghi della storia
VOTUME I- tA CIVITTA MEDIEVATE
1
Cittadinanza e Costituzione
Codice adozione ISBN 978-88-350-4419-2
VOTUME 2 - [A CIVITTA MODERNA E L'OTTOCENTO + Le civiltá antiche
VOI.UME 3 - tA CIVITTA GIOBAIE Volume 2
Codice adozione ISBN 978-88-350-4421-5
+ I luoghi della storia 2
Volume 3
+ I luoghi della storia 3 Codice adozione ISBN 978-88-350-4423-9
+ Verso l'esame
¡T §I§TEMA DI APPRENDIMENTO INTEGRATO
EDITRICE TA SCUOTA
ts @
EDIZIONI PTU§ DUD
(LlBRO + E-800K INTERATTIV0
ll sistema diapprendimento integrato consente di affiancare ai vorumi, D¡SPONIBILE SU DVD)
Volume 1
+ I luoghi della storia 1
+ Le civiltá antiche
:
¡ *¡:::¡;f¡Éi
.-:i:ir:=tli:it; Volume 2
. Videoanteprime . Audiolibro j: + I luoghi della storia 2
Codice adozione ISBN 978-88-350-4422-2
,' lmmaginicommentate
Cliorama Digrt ::i-i:',1 .:-.¡r...: EDtZtOl{r DtctTALt
, Linee del tempo attive ,, Lezioni interattive ffi§ (SOLO E.BOOK INTERATTIVO SCARICABILE)
' Carte attive , L'lMmaginazione in classe ume 1
+ I luoghi della storia 1
Codice adozione ISBN 978-88-350-4429-'t
+ Cittadinanza e Costituzione
Cú
t^
ffi X.rr¡ri interattivi e Classe virtuate + Le civiltá antiche
Ld Volume 2
Codice adozione ISBN 978-88-350-4430-7
+ I luoghi della storia 2
la 3
+ I luoghi della storia 3 Codice adozione ISBN 978-88-350-4431-4
+ Verso l'esame
/1
lll ristampa 2018 o lsBN 978-88-350-441 9-:
LIts}3CI IN C§{IA§1O
Sul sito lascuola.it trovi
tutte le informazioni dettagliate
,0 riguardanti questo I ibro.
commefcro
di
fronte
,lrulJ[l[lill|ll[ll
26-10-1972,
n. art. da accompagna-
..ento n. art. n. 6).
OUATTRO TOMI € 24.9C