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Le civiltá antiche I
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DIDATTICA INCTUSIVA CHi-{.:l-

DIDAITICA
PER COMPETENZE

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SCUOLA {:i.
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GIANNI GENTILE . LUIGI RONGA . ANNA ROSSI

Le civiltá antiche

EDITRICE
LA SCUOLA
Indice

U¡IT.TMExsMruA E ANTICO ORIENTE 4

C arÉtolo 1- Letá della


. '. ..:il Liomo e il paleolitico 6
-- ::-:sa deil'uomo moderno B

..--:litico al mesolitico 10
-
oiuzrone neolitica 11

--CGHI DELLA STORIA Catal HÜyü k una metropoli del neolitico


72

Studiamo insieme 15

2-Le
1.Lap rlma civiltá urbana: i Sumeri 16

2. , .empio e il palazzo reale 1B


20 re
3. - :.,r,enzione della scrittura

4. I a1le cittá agli imPeri 22


Studiamo insieme 25

1. L'Egitto: un dono del Nilo 26


I LUOGHI DELLA STORIA La vita intorno al Nilo 28
¡-
2. .,Lno Stato complesso 30
32
3. La societá egizia
4. la religione e il culto dei morti 33

Studiamo insieme 35 rF
1. G1i Ebrei e il regno di Israele 36
I

t
L
2. Un popolo, una religione 38 rc'=
39

u
3. I Fenici: una civiltá del mare
42
4. Le colonie dei Fenici e la fine dell'indÍpendenza
Studiamo insieme 43
---.*
44

UNITA 2.LACIVIITA GRECA "


46
w
48
1. Una civiltá del fiare: i Cretesi
2. La Grecia antica
3. Origini e affermazioné dellapo/is
I LUOGHI DELLA STORIA ll santuario di Olimpia e le Olimpiadi

4. La religione greca
§tudiamo insieme
tr n dice

UIIUI-MHSIT'RIA E ANTICO ORIENTE

Cagitolo 1- L'eti della


. -= :=11 ¡-iomo e il paleolitico
6
-- :..:sa dell'uomo moderno B
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4. -a rivoluzione neolitica 11
--OGHI DELLA STORIA
Studiamo insieme
Catal Hüyük una metropoli del neolitico 72
15
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Capitolo 2 -
1. . :rima civiltá urbana: i Sumeri 16
2. ,:mpio e i1 palazzo reale 1B
3. - -n¡¡enzione della scrittura 20
4. lalle cittá agli imperi 22
te¡me 25

1. I Egitto: un dono del Nilo 26


I LiJOGHI DELLA STORIA La vita intorno al Nilo 2B
2. Uno Stato complesso 30
3. ,a socretá egizia 32
4. .a religione
il culto dei morti
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F
Studiamo insieme 35
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1. Gli Ebrei e il regno di Israele
2. Un popolo, una relÍgione
36
3B
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3. i Fenici: una civiltá del mare 39
!
4. Le colonie dei Fenici e la fine deli'indipendenza 42
Studiamo insieme 43 \- V
44
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UNITA 2 - LACIVITTA GRECA 46

48
1. Una civiltá del mdre : i Cretesi 1:

2. La Grecia antica
3. Origini e affermazioné dellapo/is
I LUOGHI DELLA STORIA Il santuario di Olimpia e le Olimpiadi
4. La religione greca
iamo insieme +
,rur

-
1.. -- - arma vincente: Ia falange oplitica 60
2. :: .rta: una costituzione militare 62
3. .--.=ne: dall'aristocrazia alle riforme di Solone 63
.+, ,: iostituzione democratica di Clistene 65
Studiamo insieme 67

tr. - :npero persiano: un grande rivale 6B


2, = guerre persiane 70
3, -. Grecia dallo splendore alla crisi 72
LUOGHI DELLA STORIA Lacropoli di Atene 74
nSienfte 77

tr. ,: l,lacedonia, una grande potenza 7B


2, .---..ssandro alla conquista del mondo 80
3. ::.endore e progresso nell'etá ellenistica B2
Studiamo insieme 85
Verifica 86

1. - ,¡¡imi popoli della penisola 90


2. I ji Etruschi: una civiltá dipoleis 92
3.,a llngua e la religione degli Etruschi 93
Studiamo insieme 95
T
1. -a Roma de1le origini 96
2. Roma nell'etá repubblicana 98
3, ,e prime lotte sociali 100
4. La conquista dell'ltalia 101
5. ia religione dei Romani 103
8?t€3 105

1. Le guerre puniche 106


2. -..,.,o1uzione delta s, -.:.r . rr',ina 108
--CGHI DELLA STORIA -= -: .-. - : -.-.:: le domus el'insula 110
- -isi del1a repubc -, -. tL2
-:sare a Ottaviano 115 \
Südiamo insieme !!7
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Preistoria
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e antico Oriente
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SOOO a.C. circa I 3OOO a.C. I
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125O a.C. IT

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L etá della pietra:
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'.i.t'- la preistoria

L'origine dell'uomo lYt


e il paleolitico I or" milioni e mezzo
I o¡ ann¡ ta
Comparsa dei primi uomini
LA COMPARSA DELL'UOMO SULLA TERRA
Il piü lontano antenato dell'uomo di cui abbiamo notizia é I'Australopiteco
("scimmia del sud").
Esso comparve nelle savane dellAfrica orientale quattro milioni e mezzo di
anni fa; si é estinto (cioé é scomparso)un milione di anni fa. ttt
LAustralopiteco camminava giá eretto, ma aveva ancora un cervello piuttosto I lHomo habilis non viveva t

piccolo:450 cm3. I caccia, ma si nutriva di tutto


I primi uomini risalgono a due milioni e mezzo di anni fa. Anch'essi sono ! cid che poteva raccogliere
vissuti in Africa.
I nella savana.

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Le foto mostrano lo scheletro e la ricostruzior

MBABWE
a d* del volto di Lucy. Scoperto nel 1974, é lo
& scheletro piü completo di Australopiteco
a siri di finora trovato. Si tmtta di una femmina
BOTS fossili § di circa vent'anni. Gli archeologi l'hanno
s a Australo o
É amichevolmente chiarnata Lucy, dal nome di
Homo ,1.
&* una celebre carizone dei Beatles allora in vog

T - !nt:' '= -:t: li.


uomini e non di bestie?
Che cosa ci fa dire che si tratta di
Le bestie sono-dominate dall'istinto naturale. Luomo invece é capace di mo- htlr
dif,care il comportamento in base ai propri bisogni. In particolare é capace di Preistoria
lltermine significa,
produrre strumenti che gli consentono di garantirsi migliori condizioni di vita.
letteralmente, "prima
II primo segno dell'intelligenza umana, dunque, é la capacitá di produrre stru' della storia" e indica il
menti di lavoro. Proprio per questo il primo uomo é stato deflnito Homo habi- primo periodo della storia
lis: cioé uomo abile, capace di costruire. dell'umanitá, cioé da quando
lHomo habitis aveva un ceruello di circa 600 cm3. Si é estinto un milione di l'uomo é comparso sulla
Terra,2 milioni e mezzo di
anni fa. anni fa e non conosceva l'uso
della scrittura, e termina con
LE ETA BELLA PREIST@RIA la scoperta della scrittura
La prima fase della vicenda umana si chiama preistoria (cioé "prima della sto- avvenuta attorno al 3000 a.C.
ria"). Durante questo periodo l'uomo non conosce l'uso della scrittura. Archeologo
E una fase lunghissima: Colui che studia il passato
a partire dai resti materiali.
- inizia due milioni e mezzo di anni fa;
l- archeologia é indisPensabile
Come facciamo ad avere notizie sulla preistoria se mancano documenti scritti? quando non si disPone di
- termina con I'invenzione della scrittura; in Medio 0riente quest'awenimento documenti scritti, come nel
é accaduto circa 5 OOO anni fa. caso della preistoria.
Lo storico si fa aiutare dall'archeologia, la scienza che studia il passato a partire
dai resti materiali che sono arrivati f,no a noi. Si tratta di oggetti di varia natura,
come: resti di ediflci e abitazioni, strumenti di lavoro, opere d'arte.
Tra i resti che gli archeologi hanno ritrovato, gli strumenti di lavoro hanno un
particolare interesse. Si tratta quasi sempre di oggetti in pietra. Per questo la
preistoria é stata anche detta etá della pietra.
Gli storici hanno diviso I'etá della pietra in tre periodi: ,

- il paleolitico ("antica etá della pietra"; deriva dal greco paldios, "antico" e
líthos, "pietra"): da due milioni e mezzo a 12 000 anni fa;
- il mesolitico ("media etá della pietra", dal greco mésos, "medio"): da 12 000
a 10 000 anni fa;
- il neolitico ("nuova etá della pietra", dal greco néos, "nuovo"): da L00o0 a
5 000 anni fa.
I Come suggeriscono i nomi, i tre periodi sono stati individuati sulla base dei
diversi modi di lavorare la pietra.

IL PALEOLITICO
Con I'Homo habilis e i suoi strumenti, dunque, inizia ia parte piü antica della
preistoria: il Paleolitico.
E un periodo estremamente lungo, nel quale si sviluppa Ia maggior parte della
vicenda umana.
I primi strumenti sono realizzati dall'Hom o habilis con una tecnica molto sem-
plice.
I resti di questi strumenti ci hanno fatto capire chel'Homohabilis non era un
cacciatore. Tra i suoi strumenti, infatti, non si trovano armi che potessero ser-
vire a cacciare.
lli strumenti dell'Homo habilis servono soprattutto a tagliare. Al limite, per
'.íe la carne di animali giá morti.
' "bilis dunque non viveva di caccia. Egli si nutriva di tutto ciÓ che po-
' Ciottolo di la','= :
'l1a savana; anche deile prede abbandonate dai grandi carnivori, di anni f= .--- -'
,ldi.
@# La comparsa
ffi
tu dell'uomo moderno 1fi
45OOOO anni fa
Scoperta del fuoco
TJHOMO ERECTUS E IL DOMINIO DEL FUOCO
Una nuova specie di uomo comparve 18OO OOO anni fa: I'Homo erectus
("eretto"). Il suo cervello all'inizio aveva un volume di 800 cm3, ma dopo un
milione di anni raggiunse i 1200 cm3.
ri
Durante le glaciazioni enorm
Circa un milione di anni Íal'Homo erectus, partendo dallAfrica, cominció a masse d'acqua si sono
occupare Europa e Asia, adattandosi a diversi ambienti e climi. accumulate nei ghiacciai.
auesta diffusione dell'uomo fu favorita da una nuova conquista: I'uso del fuoco
II dominio del fuoco, risalente ad almeno 45O OOO anni fa, miglioró moltissi-
mo la condizione dei nostri ántenati:
!
ll livello dei mari si é
abbassato.
- consenti di disporre di cibo cotto, piü tenero e digeribile;
* permise di proteggersi dal freddo;
- consenti di illuminare durante la notte e di tenere lontane le bestie.
+
Si crea un passaggio fra l'Asi
e l'America.
rHOMO SAPIENS
4OOOOO anni fa si estinse l'Homo erectus e comparve una nuova specie uma-
na: I'Homo sapiens ("sapiente").
+
Alcuni uomini attraversano
LHomo sapiens costruiva strumenti in pietra che gli permettevano un maggior questa striscia di terra.
dominio sulla natura. Egli non si nutriva piü solo con i frutti spontanei. Riu-
sciva a cacciare animali, anche piü grandi di lui: cervi, bisonti, mammut (una
specie di grande elefante peloso). Luomo occupa un nuovo
a
conti ne nte,
Un particolare tipo di Homo saptens, che popoló I'Europa a partire da 13O OOO
anni fa, viene chiamato anche üomo di Neanderthal, dal nome della localitá
tedesca dove sono stati trovati i primi resti.
LUomo di Neanderthal aveva una corporatura molto robusta, le spalle larghe e
muscolose, Ia fronte bassa; aveva un cervello molto sviluppato, piü grande del
nostro. Si estinse circa 35 000 anni fa.

c ^- - - ^ -
antenato comune atle scimmie e att'uomo
(ottre 5 000 000 mitioni di anni fa)
Homo erectus c: =, : -- :-e, studiata
(1 800 000-400 000)
:- - a: =..z ato inglese
Homo neanderthalensis
l-.- =s l:',,,;in, l'uomo si
(400 000 - 35 000)
Homo scc'e' :
: : . -::ato da un animale
llr- --- ::.
: -=:=:ente, COmUne anChe
: : Sa mmie, non ancofa
e :=:tilrcato, e nel corso dei

ü
$ ^- enni si é evoluto in un
¡ m in ide: l'Australopiteco.
Da questo antenato si é poi
distinta la specie umana,
quella dell' Homo. Attraversr
sclmmta varie modificazioni si é giunl
antropomorfa Australopitheco all' Homo sa pr e ns sa piens,
(4 500 000- 1 000 000)
cioé la spec e animale alla
quale accerteniamo, che é
Homo habilis
(2 500 000 - 1 000 000) compa's- crrca 100 000
i-

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Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


tmnr.E
:i, -::100 anni fa ::r nciano a comparire altri
:-- -.s:, -tlanl, che prima erano abbandonati
: - .= s ¡rovavano, ora mostrano segni di una vera e
:',,- 3 sepoltura. Si tratta di una pratica che non soddisfa
- - : sogno immediato: non serve cioé a nutrirsi o a ripararsi
-, 'reddo. Essa esprime una certa forma di rispetto verso
:efunto. L'uomo comincia a elaborare un nuovo tipo di
::"siero, rivolto a interessi superiori: qualcosa che potremmo
- :cnoscere come una forma di spiritualitá.
, - a sepoltura paleolitica, risalente a circa 30 000 anni
'. rinvenuta in Liguria, La tomba ospita un adulto e due
,:oiescenti; il corredo funebre, composto da conchiglie, denti
r cervo, ossa di pesce e lunghe lame di selce, fa pensare a
:"edenze di sopravvivenza dopo la morte.

IHOMO SAPIENS SAPIENS


Le prime tracce dell'uomo moderno (cioé quello attuale) si trovano in Medio
Oriente e risalgono a circa lOOOOO anni fa. Gli studiosi hanno chiamato questo tfit
tipo di uomo Homo sapiens sapiens. Egli si affiancó poco per volta all'Uomo di Glaciazione
Lungo periodo in cui il clima
Neanderthal. A partire da circa 35OOO anni fa rimase I'unico padrone della Terra.
é molto freddo e si formano
In quell'epoca I'ambiente era molto diverso dall'attuale. Il clima del nostro pia- immense distese di ghiaccio,
neta é cambiato molte volte nel passato. Vi sono state epoche piü calde di oggi, seguito da un periodo meno
e periodi molto piü freddi: Ie cosiddette glaciazioni. Lultima grande glaciazione freddo in cui i ghiacciai si
duró, con brevi interruzioni, da 80 O00 a 10 000 anni a.C. A quei tempi la Scan- ritirano. Al culmine dei periodi
glaciali, i ghiacciai arrivarono
dinavia e I'arco alpino erano coperti da uno spesso strato di ghiacci permanenti.
a coprire un terzo dei
Enormi masse d'acqua erano accumulate nei ghiacciai. Per questo il livello dei continenti.
mari si era abbassato, creando un passaggio fra lAsia e lAmerica.
Circa 3O OOO anni fa alcuni uomini attraversarono questa striscia di terra, occu-
pando un nuovo continente. Erano gli antenati dei cosiddetti indiani dAmerica.

OCEANO
OCEANO PACIFICO

@ OCEANO

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Migrazioni tra 4C - : amento
ofl[?l%F3fi' 500 000 anni
. Possibili migraz o- :'= : -

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Ponti contiñentali l^:= - . = - |,,lg'3i"oto%Tfiff,?5"0u'u

Letá della pietra: Ia preistoria 9


% Dal paleolitico
tr
# al mesolitico Durata del mesolitico
ln Europa il mesolitico dura
piü a lungo che in Medio
IL MESOLITICO Oriente, Qui i cambiamenti
Intorno al lO OOO a.C. terminó I'ultima glaciazione. In Europa i ghiacciai si ri- del neolitico cominciano 300
tirarono, liberando larghe e profonde valli nelle Alpi. Il clima divenne ovunque anni prima.
piü mite; il Nord Africa divenne piü caldo e asciutto.
Cominciava il mesolitico ("media etá della pietra"). É un periodo piuttosto bre-
ve (circa 2000 anni) rispetto al paleolitico che duró piü di due milioni di anni.

LE CONQUISTE DEL MESOLITICO


Nel corso di questo periodo gli uomini perfezionarono le tecniche di caccia. Si
inventó l'arco. La prova piü evidente dell'uso dÍ questo strumento é costituita
da alcune pitture scoperte in Spagna che risalgono appunto al mesolitico.
In quest'epoca anche Ia pesca divenne importante nella vita degli uomini. Lo
dimostrano gli ami, ie retr e 1e trappole da pesca che gli archeologi hanno tro-
vato in numerose locaiitá. GIi scavi eifettuati sul fondo di alcuni laghi hanno
riportato alla luce anche i primi esempr di barche: erano costiturte da un unico
tronco scavato all'interno.
Nel mesolitico l'uomo conquistó uno dei suoi amici piü fedeli, il cane: fu pro
prio in questo periodo che venne addomesticato.
II mesolitico duró in Europa fino al 5 000 a.C. In Medio Oriente invece fln
dall'8 000 a.C. Iasció il campo a una nuova fase della preistoria, il neolitico.

35OOO ann¡ fa la tecnica della lavorazione degli ln queste pitture sono rappresentati gli animali con cu
oggetti era ormai molto sviluppata e gi -omini l'uomo divideva il dominio del territorio: bisonti, cervi
costruivano vari tipi di attrezzi in pieira mammut ecc. Spesso queste op-ere venivano realizzal
Gli archeologi hanno trovato anche -^ - - -'-:r: costruiti sul fondo di caverne buie e difficitmente accessibili.
con altri materiali come l'osso, l'avc' : :: -no: Altre opere, per lo piü piccole statuette, rappresentan
punteruoli, aghi, pettini ecc. invece figure umane, solitamente femminili: le
ln varie aree compare una vera arte averne cosiddette Veneri. ln esse i caratteri legati alla
europee si sono trovate pitture risa e-: = -- =- rdo che maternitá sono rappresentati in modo spesso
va da 25 OOO a LO OOO anni fa, ?'::- -::'--: : incisa esagerato, forse per esprimere lo stupore di fronte ai
o dipinta sulla roccia quest'afte'. :-= l=-: l-;nestre, grandi misteri della vita umana e della nascita.

!-- Tori, cavalli e


<1* piccoli cervi,
pittura rupestre
dalla Sala dei Tori,
nelle grotte di
Lascaux, in Francia
4
La "Venere"
{ di Willendorf,
r statuetta risalente
ai 23000 a.C,
Vrenna, Museo di
¡,

I
Storia natural

Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


La rivoluzione
neolitica htlr
3OOO a.C.
lnvenzione della scrittura

UNA RIVOLUZIONE DEL MODO DI VIVERE


Letá neolitica ha rappresentato una fase di grande progresso per I'umanitá.
Prende il nome da una nuova tecnica di lavorazione della pietra, ma nel neoliti-
co si diffusero altre conquiste, altrettanto importanti, come la tessituia di fibre
animali e vegetali e la ceramica ottenuta con la cottura di oggetti modellati
nell'argilla.
Tuttavia la grande novitá dell'etá neolitica fu Ia scoperta dell'agricoltura; gli
uomini non si limitarono piü a raccogliere dalla terra ció di cui avevano biso-
gno, ma cominciarono a produrre il cibo con il loro lavoro.
In questo periodo ebbe origine anche l'allevamento del bestiame.
, Le scoperta dell'agricoltura e dell'allevamento hanno prodotto un cambiamen-
to profondo nel modo di vita dell'uomo. Per questo si parla di rivoluzione ne'
olitica.

NOMADI E SEDENTARI Allevamento di buoi,


La rivoluzione neolitica cominció verso 1'8 OOO a.C. nel Medio Oriente, e si dif- probabilmente di un popolo di
fuse lentamente nelle altre regioni del mondo. pastori, pittura rupestre da Tassili,
Libia.
I popoli che si dedicarono prevalentemente all'agricoltura, invece, si stabiliro-
no in modo defrnitivo in un determinato territorio. Questi popoli che abitano
sempre nello stesso luogo si def,niscono sedentari.
Altri popoli invece rimasero per lungo tempo legati ai vecchi modi di vita: la
caccia e la raccolta. Questi popoli non risiedevano sempre nello stesso territo-
rio: erano nomadi.
Tutta Ia storia antica é caratterizzata dalla rivalitá fra popoli sedentari e popoli
nomadi.

LA NASCITA DELLE CITTA


Lagricoltura e I'allevamento migliorarono di molto le condizioni di vita. Gli uo-
mini ebbero a disposizione piü cibo.
Ció determinó un aumento della popolazione e lo sviluppo di comunitá piü
ampie.
tffi
Specializzazione del lavoro
Nacquero cosi numerosi villaggi agricoli che potevano contenere centinaia di
S'intende lo svolgimento di
persone. Erano costituiti da abitazioni costruite con legno, pietra, fango essic- compiti diversi da parte di
cato e Paglia. piü persone. La divisione del
Quasi 10 0OO anni fa in Medio 0riente nacquero comunitá piü grandi che pos- lavoro implica quindi una
siamo giá chiamare cittá.
vita economica organizzata
in comunitá. Una primitiva
Un esempio di cittá neolitica fu Qatal Hüyük, in Turchia, che poteva ospitare divisione del lavoro esisteva
circa 5 000 abitanti. giá nel paleolitico in quanto
Quando Ie comunitá umane divennero sedentarie, nacque il commercio, gra- i maschi si dedicavano
zie al duale erano disponibili prodotti che non si potevano trovare nel proprio prevalentemente alla caccia
e le femmine all'allevamento
territorio.
dei figli. Ma nel neolitico r'
Lo sviluppo del commercio fu anche favorito dalla specializzazione del lavo- fenomeno si affe"^- = " '
ro: gli uomini cioé svolgevano un solo tipo di lavoro. Al contadino quindi servi- lanascitad :.-
vano i prodotti dell'allevatore o dell'artigiano; per questo egli offriva i prodotti il cont::-: .

i=- -::::io lavoro in cambio di ció di cui aveva bisogno. al--^-:

3 -: : I -€Ei Ei¿ . fl-E :=-:-= 1,1


=
m

I LUOGHI DELLA STORIA RICOSTRUZION E

Catal Hüyük 3. Le finestre erano


poche e piccole percid
le abitazioni non erano
molto luminose.

una metropoli
del neol¡tico t; a
f 1:
Nella pianura di Konya, una terra fertile della Turchia cen- 3r i.tr",_..
fi¡
Hr.\
tro-meridionale, sorgeva Qatal Hüyük: una delle piü antiche b* bt
,¡s
cittá mai ritrovate. Fondata tra l'Vlll e il Vll millennio a.C. e
costruita con una architettura molto originale si estendeva tra },
i"
il prato, su cui pascolavano le mandrie di bestiame, e i campi
di frumento delimitati dai boschi dei monti del Tauro dove si
poteva raccogliere la legna necessario alla vita. e
&. {:.
ln questa cittá potevano vivere circa 5 000 persone che vive- "o

vano di agricoltura e allevamento, lavoravano anche i tessuti


e l'argilla per soddisfare le esigenze della popolazione.
É l'inizio della civiltá urbana. La cittá non é un'invenzione ca- "{t
suale di qualcuno, é la risposta a nuove esigenze degli uomini:
la rivoluzione neolitica, con la scoperta dell'agricoltura, spinse
'".*x
le comunitá degli uomini primitivi a diventare sedentari, cioé il-- r\ t
a stanziarsi in un luogo, generalmente servito dall'acqua di un \.i t.
fiume, e a organizzare la propria vita in modo stabile.
Era finita l'epoca in cui gli uomini si spostavano continuamen-
\r ,

1
te in cerca di cibo, a caccia di animali o di frutti selvatici per
sfamarsi. 1
Nei nuovi insediamenti la vita era collettiva, la terra apparte-
neva al villaggio e non ad un singolo proprietario, tutti lavora- efrr
vano dividendosi i compiti e si provvedeva insieme a conser- r,rL I]}jr
vare le scorte in luoghi sicuri. -,. \. { Jt

Alcuni impararono a lavorare I'argilla per creare degli ogget- ¡,


ti utili, come i recipienti per conservare il cibo, a utilizzare il
legno per costr"e - --:a - , :
tessere i fi lati per p'c3 -'-:

q
1. Che cosa rappresenta questo diseg-:-
2. Di che materiale erano fatti gli edifrci? L. Gli edifici sono grandi
cubi affiancati uno
3. Come erano suddivisi gli spazi all'interno l=
= :: j = all'altro con l'ingresso
ilome era organizzata la vita della comun :¿ -= dal tetto a cui si accede

I
i eo iitico?
attraverso una scala.

Unitá L Preistoria e antico Oriente


&i

4. Non vi erano spazi tra i singoli


edifici: né strade, né piazze o
percorsi interni alla cittá, i passaggi
da una casa all'altra avvenivano
lun o i tetti

5. Talvolta tra due edifici vi era una


piccola corte in cui si allevavano gli
Ji "rtxl animali, generalmente degli ovini.
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2. Le costruzioni, dalle mura


'-ito spesse, erano di
.:i d'argilla e paglia e
-'l su una struttura

=.- = = - =:\-- : t7
DALLA PIETRE AI METALLI
Nel corso dell'etá neolitica si coniinció a sfruttare i metalli, come il rame e lo
stagno, per la realizzazione di utensili, ma fu solo a partire dal Iil millennio
a.C. che inizid I'etá del bronzo. Gli uomini ottennero il bronzo fondendo insie-
me rame e stagno. Con questo nuovo materiale molto resistente vennero pro-
dotti vari oggetti: spade, asce, falci, vasi e piatti.
Verso il 3OOO a.C. accadde ancora qualcosa di nuovo: nelle grandi valli del
Nilo, in Egitto, e del Tigri e dell'Eufrate, in Mesopotamia, sorsero grandi civiltá.
Queste grandi civiltá idearono la scrittura. Fu tale invenzione che de-
terminó il passaggio dalla preistoria alla storia.

Falcetto in bronzo per la raccolta del


frumento e forma di fusione per falce,
punta di freccia e punteruolo risalente
all'etá del bronzo.

ln Europa si possono ammirare alcune spettacolari infisse nel terreno, Molti megaliti erano sicuramente
testimonianze della vita spirituale del neolitico: le delle grandi tombe, ma di altri é impossibile sapere p
grandi costruzioni in pietra che vengono dette megaliti quale scopo siano stati costruiti.
("grandi pietre"). Un monumento misterioso e molto interessante si
Le piü semplici sono i menhir, grosse pietre, alte trova a-Stonehengein Inghilterra: si tratta di grand
parecchi metri, infisse nel suolo. ln qualche caso pietre e dolmen che formano un cerchio. Era un
sono isolati, ma a volte formano allineamenti: come tempio in cui si celebrava un rito? ln qualche caso i
a Carnac, in Francia, dove ve ne sono piü di 3000 monumenti sono disposti in base alle posizioni del
allineati per chilometri. sole. A Carnac, per esempio, tutte le file sono orient¡
Un altro monumento neolitico é il dolmen: é costituito verso il sorgere del Sole, che, forse, era oggetto di
da una grossa lastra in pietra appoggiata su altre pietre adorazione.

:.nhir di Carnac, in Francia. Sono piü di 3000 disposti in ---:-umento di Stonehenge oggi, in lnghilterra. euesto sito
e file. continua a suscitare l'nteresse degli studiosi e di

I
'-:ieologico
-- lioni di turisti.

Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


STUDIAM O INS¡EME
ffiH#: fisso i concetti ffimmt§: leggo l'immagine
.. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Nell'immagine si vede una scena di allevamento
alse. dipinta su una roccia nel desefto del Sahara, in
Libia, risalente all'etá neolitica. Completa il brano
a, primi uomini comparvero due milioni e mezzo inserendo correttamente le parole elencate.
¡ anni fa in America. F
allevamento - agricoltura - rivoluzione
:,, -a preistoria si suddivide in tre etá: paleolitico,
nesolitico e neolitico. F

c, L'uomo moderno é chiamato dagli studiosi


ilomo sapiens sapiens. F

d, L'uomo addomestico il cane alla fine del


pa leolitico. F

e, Le scoperta dell'agricoltura e dell'allevamento


hanno prodotto la rivoluzione neolitica. F

f, Nel neolitico sorsero solo piccoli villaggi. F

p#r trffip§r*: imparo il significato delle


Darole
L'etá neolitica rappresenta una fase di grande progresso
2, lndica il significato esatto delle seguenti parole. per l'umanitá. lmportanti sono alcune conquiste come
la tessitura di fibre animali e vegetali e la ceramica.
-, g aciazione é: Tuttavia la grande novitá é la scoperta
. a deriva dei ghiacci sul mare. dell'................ ................; gli uomini non si limitano
piü a prendere dalla terra ció di cui hanno bisogno, ma
r Jn lungo periodo dal clima molto freddo in cui si
producono il cibo con il loro lavoro. ln questo periodo ha
'ormano immense distese di ghiaccio.
origine anche l'........................ ........ del bestiame.
-na massa di neve ghiacciata sulle montagne piü alte Queste scoperte sono cosl importanti che si parla
:='soecializzazione del lavoro si intende: di ..................... ........... neolitica: tutta la vita
dell'uomo cambia profondamente.
: formazione di una persona a svolgere bene tutti
vori.
= Relazioni: spiego il legame
. : sfruttamento del lavoro di alcune persone.
5. Osserva !o schema e spiega perché la relazione
: svolgimento di compiti diversi da parte di piü é vera.
: ='SOne.
Durante le glaciazioni enormi masse
colloco nel tempo PRIMA d'acqua erano accumulate
nei ghiacciai
3 Scegli la giusta risposta fra quelle proposte

. .::perta del fuoco risale a:


Si era creato un passaggio fra l'Asia
-:
: milioni e mezzo di anni fa. e l'America
. -:, 000 anni fa.
-,, 000 anni fa.
un nuovo continente
: - i:CO Va

5 000 anni fa. Perché...


i? 000 anni fa.
- - -.zzo a 12 000 anni fa

1)
O
Le civiltá
F]
O
E-*
P{
(J della Mesopotamia

ffi La prima civiltá urbana:


& i Sumeri IJorigine dello Stato
I
Per regolare l'acqua dei
grandi fiumi é necessario
LE CIVILTA FLUVIALI
costruire dighe e canali. La
L'agricoltura nacque, all'inizio dell'etá neolitica, in una zona abbondantemente realizzazione di queste ope
bagnata dalle piogge. Ben presto si diffuse in terre dove invece le piogge erano richiede il lavoro di molti
scarsissime e solo le acque dei f,umi permettevano la vita. Nacquero cosi le uomini diretti da un'autoriti
civiltá fondate sui fiumi: le civiltá fluviali. Cos) probabilmente é nato
lo Stato.
Le principali civiltá fluviali furono le seguenti:
- quella che si sviluppÓ nella pianura compresa tra il Tigri e l'Eufrate, in Me.
sopotamia;
- la civiltá che ebbe origine lungo le sponde del NiIo, in Egitto;
- quella che si sviluppó nella valle dell'Indo, in India;
- quella che si formó nella valle dell'Huang He (Fiume Giallo), in cina.

I @ egitto Civittá del'tndo


§ Sumeri § erime cultiJre c ^es

o
h§"
Gil

CFÁT'M
ET

I Unitá L Preístoria e antico Oriente


r

[onlclNE DELLo srATo


periodi dell'an-
I Ouesti frumi erano fonte di vita, ma anche di pericolo. In alcuni
i no, infatti, causavano vasti allagamenti.
I-e popolazioni, cosi, incominciarono a costruire dighe e canali per irrigare le
terre, ma anche per impedire che Ie piene devastassero campi e villaggi.
0pere di questo genere non possono essere realizzate da un singolo contadino.
Era necessario organizzarsi in comunitá piü grandi: le cittá.
A partire dal IV millennio a.C. le cittá si diffusero rapidamente. Per questo gli ttll
storici par lano di rivoluzione urbana Rivoluzione urbana
Era indispensabile, inoltre, che un'autoritá dirigesse i lavori. cosi p robabilmen- Laggettivo urbana deriva
te nacque lo Stato. dal latino u¡fi5 (cittá).
lJespressione indica it
cambiamento dalla vita di
LA MESOPOTAMIA villaggio a quella di cittá delle
II termine Mesopotamia deriva dal greco e significa "terra fra i due frumi". Que- comunitá umane verificatosi
sta regione infatti é compresa fra i fiumi Tigri ed Eufrate' dal lV millennio a.C.
La Mesopotamia é priva di difese naturali (come i deserti) e quindi aperta alle Cittá-Stato
invasioni. Proprio il frequente arrivo di nuovi popoli ha reso la storia di questa Cittá che si governavano
terra estremamente vivace e complessa. autonomamente. Talvolta
A partire dal 5000 a.C. gruppi di uomini scesero dal grande arco di montagne estesero il loro dominio anche
sul territorio circostante.
che circondano |a Mesopotamia: cominciarono a coltivare e costruirono villag-
gi. Successivamente altre popolazioni si diressero verso le fertili pianure.

LA PRIMA CIVILTA MESOPOTAMICA: I SUMÉRI


La prima civiltá della Mesopotamia nacque presso lo sbocco del Tigri e dell'Eu-
frate nel Golfo Persico. Quella zona era chiamata Terra di Sumer'
Non conosciamo l'origine del popolo sumero. La sua lingua é stata decifrata
solo pochi decenni fa.
Intorno al3OOO a.C. i Sumeri svilupparono una ricca civiltá, carattetizzata dalla
presenza di molte cittá. Ur, ltruk,Eridu,Lagash,Nippur erano i principali centri.
Tutte queste cittá vivevano inizialmente in completa autonomia: per questo si
parla di cittá-Stato. Solo in un secondo tempo qualcuna di esse divenne piü
potente e cominciÓ a imporsi sulle altre.

Assur

clPRo."-
S

W LI

ash

ARABIA SAUDITA
Tavoletta .:- : -

17
=\_ -$_1-3 =
ll llll ¡

Lo Stendardo di Ur, un pannello intarsiato la lavorazione dei vasi. Solo successivamente le grar
con pietre dure e conchiglie che illustra scene distanze della pianura mesopotamica fecero nascere
varie. Metá del lll millennio a.C. Londra, British l'idea di un nuovo mezzo di trasporto, il carro su ruol
Museum. ln questo particolare si vedono carri Fra il quarto e il terzo millennio a.C. veicoli di questo
trainati da animali che traspoÉano guerrieri. genere cominciarono a circolare, e ben presto furono
usati anche in guerra, Si trattava di carri a quattro
La storia della ruota é incominciata in Mesopotamia. In ruote, su cui venivano caricati i guerrieri con le loro
questa terra, infatti, sono state trovate le armi. Le ruote erano dei dischi in legno. Questi veico
piü antiche testimonianze archeologiche dell'uso della erano pesanti e lenti. Osserva la figura: é un particol
ruota. Risalgono al lV millennio a.C. di un'opera d'arte che risale al 2500 a.C. circa. lcarr
lnizialmente la ruota fu usata come disco rotante per sono trainati da asini!

Il tempio
e il palazzo reale ll potere del re
t
lL re era un "uomo grande'
come si diceva in lingua
IL TEMPIO, CENTRO DELLA CITTA MESOPOTAMICA sumerica. Il suo potere
AI centro della cittá mesopotamica sorgeva 1'edificio principale: il tempio. Era derivava dalla protezione
una specie di piramide a gradoni chiamata A,g€Ufd. divina ed era molto vasto:
Ogni tempio era dedicato a un dio, considerato signore e padrone delf intera o'd'- :.a 3r a popolazione
cittá. =.:' '.'zatl, come la
::::--t:": d canali,
=: ...:'
Le divinitá sumeriche rappresentavano Ie grandi forze de11'uni'.-::¡: !
=: ' : ^^ - ra, Con la nascit¡
,

pio An era il dio della volta celeste ed Enlil il dio Ce1:'a:.: r= : r .-: rre f ra le cittá,
-= r:S-nSe il cOmandO
i SaCgfdOti -r.-:t-: t .:'' - --' .... - St:::-.-". ,:. , ... .
-= =)ETLILU.
T ----
,-
-
1 )d : - :

- eSamii^.:-,-tr:.
- studiavano t-_
PER
lr
Ziggurat
- interpretavano. s-=---: -,: - -- ll termine indica un tempio
Inoltre i sacerdoti ave:,':: - .. - : - ...-lei sumero di grandi dimensior
i prodotti della terra. Pe::-: , ::-: - ' : , . :i ¡eni dalla forma di piramide a
in magazzini e granai, e teL=',-.: _ -r :- : - : -:.: e dgile gradoni, che sorgeva al cen
uscite. della cittá.
Il tempio non era dunque soltan:- -- :. - -:_
',':,1ta
divenne

I
proprietario di gran parte della tei:. : - , ... : _

Unitá 1 Preístoria e antico Oriente


POTERE DEL SOVRANO
Accanto ai sacerdoti del tempio comparve fin dall'i-
nizio un sovfano, cioé un rer un "uomo grande"'
come si diceva in lingua sumerica. Egli aveva
un potere molto vasto e poteva ordinare alla
popolazione lavori forzati, come Ia costru- #
mura.
zione di canali, edifici e ft l ,*--
I sovrani vivevano nel palazzo reale. Il
-

tempio e il palazzo del re costituivano


dunque il centro della cittá. I sovrani
sostenevano che il loro potere deri-
vasse dalla protezione divina. Nelle
rappresentazioni vediamo spesso
il re in piedi di fronte al dio seduto :

sul trono, come se prendesse diret-


tamente gli ordini da lui.
porta i mattoni
In altri casi vediamo iI sovrano che, con una cesta sulla testa, Un re assiro, travolge
re affaticarsi con il suo esercito
per edificare un temPio o una cittá' Non era certo compito di un i soldati nemici, Particolare
signifrcano che
in lavori da muratore: queste rappres entazioni evidentemente dalla Stele degli avvoltoi,
il nascere delle
il re ha ordinato la costruzione di una cittá o di un tempio. Con 2400 a.C. circa,
suo potere divenne Mesopotamia, Parigi,
guerre fra Ie cittá, il re assunse il coma ndo dell'esercito. II Louvre.
cosi sempre Piü amPio.

1 LA 7.
Posta nel cuore della cittá,
la ziggurat raPPresentava
l'innalzamento verso la
divinitá, che risiedeva nel
tempio posto sulla cima dell¿
piramide.

! . ¡rrr

1
I BISOGNI DELTAMMINISTRAZIONE
Nel tempio e nel palazzo reale erano ammassate grandi quantitá di prodotti
agricoli. I funzionari del tempio e del palazzo dovevano:
- tenere conto dei prodotti che entravano e uscivano;
- garantire che nessuno accedesse nei magazzini senza la loro autorizzazione.
Ecco come facevano.
Prendevano una piccola tavoletta di argilla molle, poi su di essa tracciavano con
un bastoncino un disegno che rappresentava un prodotto (per esempÍ0, del grano).
Questo disegnino viene chiamato dagli studiosi pittogramma. Accanto veniva-
ll
Pittogramma
no fatti dei segni per rappresentare dei numeri. Tanti segni, tanti sacchi di gra- Dal latino pictus (dipinto) c
no. Ben presto vennero inventati dei segni per rappresentare i numeri grandi: il suffisso di derivazione gft
decina, cinquantina ecc. -g ra m ma (scritto), disegno
semplificato e stilizzato che
Queste tavolette venivano accumulate su scaffali di legno: un vero archivio per
indica un oggetto.
la contabilitá dei magazzini.
Da questi archivi oggi ricaviamo Ie informazioni sulle civiltá mesopotami-
che.
Il funzionario che aveva eseguito il controllo possedeva un sigillo: un piccolo
gioiello in pietra dura che, premuto sull'argilla, lasciava un'impronta con un Sigillo cilindrico con impronta
di un governatore di Nippur,
disegno riconoscibile.
lll millennio a.C. Parlgi, Louvre
Il sigillo poteva essere impresso sopra
un documento; oppure poteva assicu-
rare la chiusura di un magazzino. Una
volta chiusa la porta, il battente era le-
gato con una cordicella; sul nodo veni-
va posta un po' di argilla, e sopra veniva
premuto il sigillo.
In modo simile si poteva chiudere un
vaso, una cassa. Questo permetteva di
riconoscere colui che aveva compiuto
l'operazione.

ffi L'invenzione
s della scrittura

lNlZlA LA STORIA: LA SCRITTURA


"La storia comincia a Sumer". Tanti motivi giustiñcano quest'affermazione, ma
uno prevale su tutti: l'invenzione delIa scrittura, che awenne verso iI3OOO a.C.
Le esigenze amministrative avevano condotto i Sumeri a utilizzare tpittogram-
tffi
3OOO a.C.
lnvenzione della scrittlra
mí. Da questo rozzo slstema sl sviluppó una vera e propria scrittura. I pitto-
grammi cominciarono a rappresentare non piü solo oggetti, ma anche signifi-
cati piü complessi.
Per esempio il segno "donna" piü il segno "montagna" signif,cava "schiava",
poiché spesso gli schiavi venivano da lontani territori montagnosi; Ia "bocca"
vicino all"'acqua" signiñcava "bere".
Si arrivÓ in questo modo all'ideogramma: un segno che rappresenta un'azi,- t-.

I
un'idea ecc.

Preistoria e antico Oriente


I

E
ineila figura La tabella sotto evidenzia la progressiva trasformazione
a destra dei segni.
,ediamo Nella prima colonna il disegno originario é ancora
crimi facilmente riconoscibile. Nella seconda colonna, la
:rntativi di t rotazione di 90'verso sinistra é dovuta alla posizione
scrittura. Si in cui veniva tenuta la tavoletta durante la scrittura.
latta di una Nelle colonne successive il segno si trasforma fino
:avoletta in a diventare una serie di tratti appuntiti che a noi
angilla trovata sembrano incomprensi bili. Premendo sull'argilla
a Uruk, e fresca un bastoncino acuminato, non si tracciava
rsalente alla piü completamente il disegno originario. Per fare piü
seconda metá in fretta, si tracciava solo una serie di piccolissimi
: lV millennio a.C. tratti appuntiti come "chiodi" o "cunei", Proprio per
: - a sinistra si nota la forma dei segni la scrittura mesopotamica é detta
- aramente il disegno di "cuneiforme" ("a forma di cuneo").
- a spiga di cereale; i segni rotondi piü profondi, sono
.: numeri .

:r la tavoletta
, Cestra si puó
-ctare l'ordine uccEt to
:ella scrittura:
:aratteri
.cno inseriti
v
^
BUE

- caselle \O/
'ettangolari e
SOTE SORGENTE

=
ccuratamente
: sposti in
:clonne.
{
GRANO (CEREATI)

%ñ E

SEGNI FON ETICI


Agli ideogrammi si aggiunsero poi i segni fonetici (dal greco phoné, "suo- ]lÜ
no"). Si chiamano in questo modo perché non rappresentano parole com- La scrittura con segni
fonetici
plete, ma suoni, in genere sillabe. Piü segni fonetici insieme formano una
I segni fonetici (o fonemi)
parola. non rappresentano parole
Un disegnino a forma di freccia significa evidentemente "freccia". Ma il suono complete, ma suoni, in genere
della parola "freccia", in sumero fi, era identico al suono della parola "vita". sillabe. Piü segni fonetici
costituiscono una parola. La
Quando si voleva scrivere "vita" si disegnava una freccia. Non si badava piü al
combinazione di questi segni
signiflcato originario del segno, ma solo al suono. ha dato origine a un sistema
La combinazione di questi segni diede origine a un sistema di scrittura molto di scrittura molto complicato,
complicato, formato da circa 2000 caratteri. formato da circa duemila
Col tempo i caratteri diminuirono di numero e cambiarono forma. Cosi trasfor- caratteri.
mata, la scrittura venne utilizzata non solo dai Sumeri, ma in moltissime altre
iingue orientali per quasi 3000 anni.
L¿.::ittura, nata per I'amministrazione, venne poi estesa a ogni tipo di testi:
ie-a - .. .=lterari, legislativi ecc.

- ññ__r_ri 21.
=
NUOVE FORME DI DISTINZIONE SOCIALE
La scrittura era una tecnica molto difficile. La si imparava con lunghi anni di Ir
studio. Nacque cosi una professione, quella dello scriba (in greco, "scrivano"). Una societá divisa in clar
GIi scribi potevano essere di umile origine, ma avevano un mestiere che assi- La societá mesopotamica é
divisa in classi sociali. Una
curava loro una posizione di rispetto e di benessere all'interno della societá.
classe sociale comprende
AI di sopra dei semplici scrivani vi erano gli alti funzionari dello Stato che le persone che vivono
costituivano la burocrazia. Essi andavano orgogliosi del sigillo: il segno del nelle medesime condizioni,
Ioro potere, che portavano appeso al collo. soprattutto economiche. Ac
Costituivano una vera e propria nobiltá, composta dalle famiglie piü impor- esempio sono classi sociali
la nobiltá, i contadini, gli
tanti, che si tramandavano di padre in f,glio potere, ricchezza e prestigio.
artigiani e gli schiavi.
Ma accanto a queste persone privilegiate, vi erano i contadini, gli artigiani
e gli schiavi che conducevano una vita ben piü difflcile. La condizione peg-
giore era quella degli schiavi: erano principalmente prigionieri di guerra,
ma si poteva diventare schiavi anche per aver commesso una colpa o per-
Ir
Burocrazia
ché non si era in grado di pagare un debito. Gli schiavi erano proprietá ll termine deriva dal frances,
del padrone, come dimostrano molti contratti di compravendita buréau (ufficio) e dal greco
che sono stati ritrovati. krátos (potere, dominio) :
é I'insieme degli uffici che
La societá mesopotamica, dunque, era divisa in classi socia-
amministrano e controllano
li. Una classe sociale comprende tutte le persone che vivo- societá. Gli uffici dipendono
no nelie medesime condizioni, soprattutto economiche. uno dall'altro e trasmettono
In Mesopotamia le differenze di classe erano ricono- ordini, disposizioni, regolamt
sciute dalle leggi: commettere un reato ai danni di un dal vertice dello Stato a tutt
i territori e mandano, dai
uomo di condizione superiore era ritenuto piü grave
territori al vertice dello Statc
che commettere lo stesso reato contro un inferiore. relazioni e documenti.

L'intendente Ebih-il, provenient


da Mari, prima met. del lll
Dalle cittá
& agli imperi
millennio a.C. Parigi, Louvre.

L'IMPERO ACCADICO
Le cittá-Stato sumere si scontrarono 23OO a.C.
I
tra loro per molti secoli. In questo Sargon crea l'impero di Akk
modo si indebolirono e finirono per
favorire gli Accádi. Questa popola-
zione prende i1 nome dalla loro cittá PAROLE
piü importante: Akkad. PER CAPTRE lr
Gli st¡i1-t :t:.--:.: -.-. 1,, -. . . :.-' lmpero
SeSi-:^::,- - : l: .i tto imper¡um,
: oe comando, autoritá.
vine nc:. s-r - r-:- O rganizzazione pol itico-
di Akkad, Sargou creó i.ntorno a.23OO ¡-C. ::-;: territoriale che domina
pero, cioé uno Stato che goverr,rara -:: :a=::::: territori molto vasti, con un
sovrano che ha il titolo di
Llmpero accadico infatti comprendeta
"Mare
=='= !l
(ilHes::=: imperatore.
si estendeva frno al superiore-
accadico duró per circa due secoli. Verso itr ¿:: --:I:attr, gll
Accadi furono sconfitti da una popolazione nom GutÉi.
I Gutei si stabilirono nel nord della Mesopohmi¿. ie cittá sumere riconqui- Il re Sargon fondatore della
dinastia di Akkad. Baghdad, lra

I
starono la libertá e conobbero ñno al 200O a-C ur do di grande splendore. Museum.

Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


IIMPERO DI HAMMURABI
Verso il2OOO a.C.la Mesopotamia fu invasa da un'altra popolazione nomade lltJr
gli Amurru. Codice di leggi
É una raccolta scritta delle
Gli Amurru erano un popolo guerriero. Essi riuscirono a
leggi di uno Stato. ll codice di
sottomettere i Sumeri, ma ne assorbirono la cultura. Hammurabi é il codice delle
II centro del nuovo impero era Babilonia, una ;
leggi che regolavano il primo
splendida cittá sulle rive dell'Eufrate. Era protetta impero babilonese.
da lunghe mura e ospitava grandi monumenti. Il
piü famoso é il tempio del dio Marduk, che Ia
Bibbia ricorda come la "Torre di Babele".
I1 primo grande sovrano babilonese fu Ham-
murabi (XVIII secolo a.C.). Egli costitui un j
impero che arrivava ñno alla Siria. Il suo
regno é passato alla storia per il codice
di leggi (cioé una raccolta di leggi).
I primi imperi mesopotamici erano
in realtá abbastanza instabili. La cit-
tá dominante non si preoccupava di
amministrare i territori conquistati: si
limitava a pretendere un atto di sotto-
missione e a riscuotere periodicamen-
te un tributo (cioé delle tasse).
Tuttavia, il dominio di vasti territori
assicurava il rifornimento di quelle
materie prime di cui la Mesopotamia Stele della vittoria di Naram-Sin.
ll sovrano di Akkad, conquista i
era povera: pietre per l'edilizia e Ie popoli dello Zagros, seconda metá
statue, legname, metalli. del XXlll secolo a.C. Parigi, Louvre.

I -- rL PRIMo IMPERo eaalLoñesr'' L' ¡MPERo accaoo-suruÉRl co'

Akkad
Babilonia o
o

L'IMPERO ASSIRO .. IL SECONDO IMPERO BABILONE§E

Ninive
o

Babilonia
o

l2
1J
tt codice di teggi di Hammurabi non fu certo il primo della storia della
Mesopotamii.T pero it piú famoso, soprattutto perché ci é arrivato per
intero it testo originale, scotpito Su una grande stele (lastra) in pietra' Ne
ri porti a mo a cu n i a rticol i.
I

B. Se qualcuno ruba un bue o una pecora o un asino o un porco o una barca,


se la cosa appartiene al Dio [cioé al tempio] o alla corte ldel re], dovrá dare
trenta volte tanto; se appartiene a un "uomo inferiore" dovrá dare dieci
volte tanto; se il ladro non ha nulla da dare, dovrá essere ucciso.
196. Se qualcuno cava un occhio di un altro, gli si dovrá cavare un occhio.
197. Se egli rompe un osso a un altro, gli si dovrá rompere l'osso'
1g8. Se cava un occhio di un "uomo inferiore" o rompe l'osso di un "uomo
inferiore", dovrá pagare una mina lunitá di misura]'
199. Se egli cava l'occhio di uno schiavo altrui o rompe l'osso di uno schiavo
altrui, dovrá pagare [al padrone] la metá del prezzo [dello schiavo]'

GLI ASSIRI E IL SECONDO IMPERO BABILONESE


Intorno al 1OOO a.C. un altro popolo invase la Mesopotamia: gli Assiri, che
612 a.C.
provenivano dall'alta valle del Tigri. Erano abili guerrieri: usavano armi di ferro
Fine dell'impero assiro
e carri leggeri trainati da cavalli. Con le loro conquiste gli Assiri crearono un opera di Babilonesi e M
I
I
grande impero che occupava tutta la regione. La cittá di Assur era la capitale.
I Il dominio assiro era durissimo. I Paesi conquistati erano occupati in modo per-
manente dagli eserciti dei vincitori. Le popolazioni ribelli venivano ridotte in
schiavitü, deportate, massacrate.
Le cittá conquistate perdevano ogni libertá. La stessa cittá di Babilonia subi
1'umiliazione di diventare una provincia delf impero assiro.
Il piü grande re assiro, Assurbánipal (meti del VII secolo a.C.), fece della sua
capitale, Ninive, un centro politico, culturale e artistico di prim'ordine.
Dopo Assurbanipal l'impero assiro entró in crisi e fu aggredito dagli stessi popoli
che aveva dominato. Nel612 a.C.l'impero assiro fu distrutto dai Babilonesi con
gli alleati Medi. I Babilonesi poi, con il re Nabucodonosor, sottomisero i Medi e
fondarono il secondo impero babilonese. La capitale Babilonia tornÓ ad essere
splendida, ricca di templi e palazzi con giardini pensili, costruiti sui tetti. Nel539
a.C. i Persiani conquistarono def,nitivamente Babilonia e I'intera Mesopotamia-

ll banchetto del re Assurban


rilievo assiro da Ninive, Vll s
a.C. Londra, British Museum

Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


STUDIAMO INSIEME
Conoscenze: fisso i concetti F*mt§: leggo l'immagine
1. lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Nell'immagine si vede un sigillo del lll millennio
false. a.C. con l'impronta di un governatore di Nippur,
antica cittá sumerica. Completa il brano inserendo
a. ln Mesopotamia nacquero all'inizio numerose correttamente Ie parole elencate.
cittá indipendenti. F
argilla - funzionari - gioiello
b. Un unico grande impero sumerico dominó la
Mesopotamia per migliaia di anni, F

c. ll tempio possedeva grandi ricchezze e


controllava gran parte della terra coltivabile. F

d. La scrittura mesopotamica nacque per scopi


magici e religiosi. F

e. ln Mesopotamia la popolazione era divisa


in classi.
f. Chi sapeva leggere e scrivere si trovava
in una posizione privilegiata. MtF-l | ........ del tempio e del palazzo
addetti ar controlli possedevano ciascuno un sigillo: un
Panoüe per capire: imparo il significato delle piccolo in pietra dura che, premuto
parole sull' ............... .,., , , lasciava un'impronta con un
disegno riconoscibile.
2. lndica il significato esatto delle seguent¡ paróle ll sigillo poteva essere impresso sopra un documento;
oppure poteva assicurare la chiusura di un magazzino.
Ziggurat é: Una volta chiusa la porta, il battente era legato con una
E rn tempio a forma di piramide a gradoni. cordicella; sul nodo veniva posta un po'di argilla, e sopra
veniva premuto il sigillo.
@ il nome del dio babilonese delle tempeste.
@ la cittá capitale della Terra di Sumer. : spiego il legame
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
Per pittogramma si intende; é vera.
! un'immagine sacra esposta ali'ador-az :-. ::
nel tempio.
PRIMA Pittogrammi
B una forma primitiva di scrittura, consiste in u
disegno che rappresenta un oggetto.
! un prezioso colorante usato i3 : : l - -: ::'
il viso.

:colloco ne ::^-:-
3, Scegli la giusta risposta f ra que e : -:: : s:e DOPO Segni fonetici

lntorno al 3000 a.C. risale


Perché
@ it negno di Sargon. ....

§ l'invenzione della scrittt¡ra-


3la conquista della Mesopffi
rJe XVlll secolo a.C.
l sorge il regno babilonese d -=- - -.. -

: nascono le cittá-stato in Mesoc::: - :

- Gutei sconfiggono gli Akkadi.

Capitolo 2 Le civiltá della Mesopotamia 25


o
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F]

E-t
Le civiltá
tr{
(.J
dei flumi: l'Egitto

4 L Egitto:
& un dono del Nilo Acque in piena del fiume

LA VALLE DEL NILO


+
Crescita della vegetazion,
It Nilo nasce nellAfrica centrale. Dopo un lunghissimo corso attraverso I'attua-
le Stato del Sudan, scorre in una valle che si affaccia sul Mediterraneo: questa
valle é 1'Egitto.
+
Alimentazione per uomin
Prima di riversarsi nel mare, il ñume si divide in un gran numero di corsi d'ac- animali
qua piü piccoli, in modo da bagnare una vasta regione pianeggiante e paludosa'
Questa regione a forma di triangolo é il delta del flume Nilo'
Da una parte e dall'altra della valle del Nilo vi sono immensi deserti. Solo ogni
+
Nascita di una civiltá fluv
tanto le acque sotterranee affiorano in superf,cie e permettono la nascita della
vegetazione: queste isole verdi nel mare di sabbia sono Ie oasi.
Il Nilo causava periodicamente delle inondazioni. Oggi queste piene sono fer-
mate dalla diga costruita ad Assuan negli anni Sessanta del secolo scorso. Ma
per migliaia di anni scandirono con ritmo imrúutabile la vita degli Egizi. La pie-
na arrivava in Egitto in estate. Raggiungeva il culmine tra settembre e ottobre,
quando il f,ume invadeva i campi coltivati.
Quando Ie acque si ritiravano, sul terreno rimaneva una fanghiglia fertilizzan-
te: il limo. Fin dove arrivavano le acque in piena del fiume, la vegetazione cre-
sceva rigogliosa e dava nutrimento ad animali e uomini. PerciÓ in Egitto sorse ALTO
EGITTO
un'importante civiltá fluviale.
PAROLE @
PER CAPIRE It'lr
DeEa
Indica la foce di un firrre
che si dirama in mohi corsi
::mo
d'acqua e forma un triangolo,
come la quarta lettera grcca .- coltivare
Vie com
maiuscola A (delta), da cui
prende il nome. Caratteristico
é quello del Nilo.

Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


t ;-¡

7 ICAZIONE DELL'EGITTO
" La rivoluzione neolitica arrivd in Egitto intorno al 45OO a.C. LEgitto in quel lülr
periodo era diviso in due grandi regni: 3OOO a.C.
Unifi cazione dell'Egitto: Namer
- il regno dell'Alto Egitto, a sud; primo faraone. Sviluppo della
- il regno del Basso Egitto, a nord. scrittura egizia: i geroglifici
Sin dalla preistoria l'Egitto presentava aspetti originali. Lo sviluppo dell'agricoltu-
ra, favorito dalle piene del Nilo, aveva portato a un rapido aumento della popola-
zione. Il paese era ricco e produceva merci di lusso destinate alla classe dominante.
Ebbe vita un'arte raff,nata ed elegante ammirata da molti popoli dell'antichitá. ]lrt
Intorno al3OOO a.C., il re del Sud, Narmer, unif,có il paese. Narmer fu il primo Faraone
É il sovrano dell'Antico Egitto.
faraone, cioé il primo sovrano dell'Egitto. ll nome deriva da una parola
La parola "faraone" deriva da un termine egiziano che signiñca "grande casa", egiziana che significa "grande
cioé "palazzo reale". casa", cioé "palazzo reale".
Il faraone era il padrone di tutta la Terra e degli uomini che la lavoravano. ll faraone era la massima
autoritá dello Stato egiziano
Ma il faraone aveva un'altra caratteristica importante: era un'autentica divini-
ed era considerato un dio.
tá tra gli uomini, percid a lui era dovuta un'ubbidienza assoluta.
Sempre verso'il 3OOO a.C., I'Egitto usci dalla preistoria: risale a quest'epoca
infatti 1o sviluppo della scrittura egizia, i cosiddetti gerogliñci.

-. scrittura egizia risale al 3000 a.C. circa, ma non richiama un'intera parola. Ma la maggior parte sono
r :cnosce come abbia raggiunto quel sorprendente segni fonetici: essi rappresentano un suono, cioé una
. el o di sviluppo. La scrittura egizia co-lpisce a prima singola lettera o un gruppo di lettere che vengono
. sia per la sua grande bellezza. combinati insieme per formare le varie parole.
-: maggior parte dei segni riproducono in modo La scrittura geroglifica era tuttavia molto scomoda. Per
' :onoscibile oggetti, persone, animali, piante. gli usi pratici, i segni vennero semplificati. Si ottenne
Greci chiamarono questi segni geroglifici, una scrittura piü rapida, denominata scrittura ierática,
: oé "scrittura sacra", perché si trovavano quasi cioé "sacerdotale". lnfine fu elaborato un ulteriore
:sclusivamente all'interno dei templi o nelle tombe. sistema di scrittura ancora piü veloce, che i Greci
: cuni geroglifici sono ideogrammi, cioé un solo segno chiamarono demótica, cioé "popolare".

4. "Anatra" in egizio 3. Sopra il nome del


dice sa. Ma anche la faraone sono raffi gurati
'icarola "figlio" suonava un'anatra e un piccolo
sa. ll suono della parola cerchio rosso. Questo
'anatra" era dunque rappresenta il sole; anzi,
rsato per indicare la il dio Sole, Ra. ll disegno
carola "figlio". E quindi richiama immediatamente
Jn segno fonetico. il significato. Abbiamo
L'anatra e il cerchio in questo caso un
.osso, combinati insieme, ideogramma.
significano: "frglio di
Ra", che era un titolo
aitribuito al faraone,
2. Nell'ellisse a destra
é scritto il nome del
faraone.

1. La frgura rappresenta iL

'araone Horemheb.

-.::clo 3 Le civiltá deifiumi: l'Egitto 27


I LUOGHI DELLA STORIA R ICOSTRUZ¡ON E

La vita intorno 3. I semi di grano o r


orzo venivano sparsi

al N o terreno e poi calpestr


dalle capre che li
facevano penetrare
p rofond itá.
ir

ln questa scena sono riprodotte tutte le attivitá della popolazione


egizia nella sua vita quotidiana: l'irrigazione e la coltivazione dei
campi, la pesca, il trasporto delle merci, la costruzione degli edi- 2. Con fango del Nilo
fici e le grandi opere per i faraoni, come le piramidi. mescolato con paglia e
fieno gli Egizi realizzavano
ll Nilo era la fonte della vita perché grazie alle sue periodiche i mattoni per la
inondazioni permetteva di coltivare la terra e produrre il neces- costruzione delle loro
sario per la popolazione. abitazioni.
La vita quotidiana degli Egizi era totalmente ritmata dal Nilo e
dalle sue piene che scandivano le tre stagioni, di quattro mesi
ciascu na.
Lanno iniziava in estate, la stagione dell'inondazione, quando il
fiume riversava sulle terre il suo prezioso limo, il fango fertile. I
contadini si riposavano e abbandonavano Ie loro terre alle acque.
Quattro mesi dopo il fiume rientrava e iniziava la stagione della
crescita, quando le terre erano pronte per la semina. lnizia-
vano le attivitá nei campi e per canalizzare le acque con
dighe e sbarramenti.
Seguiva poi l'ultima stagione, cioé il periodo del rac- 1

colto, tra metá marzo e metá luglio.


I contadini peró non godevano dei frutti del loro
lavoro, erano poverissimi perché gran parte d'el
raccolto doveva essere ceduto allo Stato e per
la loro alimentazione non restavano che
poche granaglie oltre a qualche volatile
e ad alcune oche catturate con appo-
site trappole. Per questo tra i contadini
erano diff¡59 molte malattie che rende-
va-o a :'-. .':= ^- I ': t'e. €

=I ¡-
STUDIAMO INSIEME -/
1. Perché la ricchezza della civilta eg z :
= ,- --
- - -:
2. Come avveniva la semina nei campi di gra-: -
3. A che cosa servivano le grandi vasche di acqua' 1. Poiché i terreni era
'r, Che cosa era lo shadouf?
fangosi uomini o ani
trascinavano un aratr

I
: ¡¡¡- che cosa veniva utilizzato il papiro? legno leggero con fac

Unitá 1 Preistoria e antico Oriente


*

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7. Grandi vasche
servivano come
bacini di irrigazione
che consentivano di
conservare le acque
delle piene e di
canalizzarla lungo i
campi.

6. I villaggi erano
costruiti su dei
terrapieni per rimanere
oltre il livello della
piena del fiume.

5. Le canne di PaPiro
crescevano sulle rive
del Nilo e venivano
utilizzate per fare la
carta, per creare dei
cesti o persino Per
costruire barche.

4. Lo shaduf era un
sistema di prelievo
dell'acqua. lnventato .-b¡-.
Cai Babii¡nesi fu adottato -
daq' iqizi per
anche I
:CCUmUlare .,:a di
, SETVA,

29
) t\\
rb,
-

ffi ffi Uno Stato


§"#
ffi complesso 1
27OO-23OO a.C.: durata
dell'Antico Regno

LE FASI DELLA STORIA EGIZIA 2O4O-L64O a,C.: dúrata c


Medio Regno
Con l'unificazione ha inizio la storia della civiltá egizia, che gli storici dividono
in tre periodi principali. 155O-tO7O a.C.r durata c
Nuovo Regno
LAntico Regno (circa 27OO-23OO a.C.): fu un'epoca di pace in cui l'Egitto co-
nobbe un grande sviluppo artistico. Risale a questo periodo Ia costruzione delle
piramidi, i giganteschi monumenti tomba dei faraoni.
Il Medio Regno (circa 2O4O-t64O a.C.): in questo periodo il dominio egizio si
estese verso sud, verso ovest e verso est.
Questa espansione era necessaria per ploculare Ie materie prime di cui l'E-
gitto era privo (pietre dure per i monumenti, legname, rame, oro e altri me-
talli).
Il Medio Regno termind con l'invasione degli Hyksos. Non sappiamo bene di
che popolazione si tratti. Probabilmente erano popolazioni nomadi che all'ini-
zio si infrltrarono nell'Egitto come lavoratori immigrati. In seguito riuscirono
addirittura a prendere il potere e dominarono peI circa l-00 anni (1640-1550
a.c.).
Il Nuovo Regno (circa 155O-tO7O a.C.): in questo periodo i faraoni si dedicaro-
no nuovamente all'espansione militare.
I domini egizi giunsero frno ai conf,ni della Mesopotamia, ma non andarono
mai molto oltre la Palestina.
ll Faraone Thutmosi lll, statua
Il piü grande faraone di questo periodo fu Ramesse II (circa t29O'1224 a.C.)' in diorite proveniente da Tebe
Egli affrontó gli Ittiti, un popolo che dalla penisola anatolica (l'attuale Turchia) Torino, Museo Egizio.

Mar Mediterraneo

LIBIA

Ross

-, r.i!".a 2040-1640 a.C.)


'arrr-1070 a.C.)
K[!§
3-1.';r¡r,¿ g ¡r-":Éc o-ie-te
I I T

si stava espandendo verso sud. La battaglia si svolse a Qadesh, in Siria, e si con-


cluse senza vinti né vincitori (1285 a.C.)'
A partire dall'Xl secolo a.C., la civiltá egizia iniziÓ un lungo periodo di deca'
denza, che si concluse con la perdita delf indipendenza.
(525
Nel VII secolo a.C. l'Egitto fu conquistato dagli Assiri; un secolo dopo
a.C.) presero il potere i Persiani; inflne nel 3O a.C. awenne la conquista dei
Romani.

rAM M INISTRAZION E DELLO STATO


Lo Stato egizio era una macchina complessa. II faraone, infatti, per governare
era aiutato da molti collaboratori. A capo dell'amministrazione vi era un
primo
ministro.
Il regno era diviso in province e ciascuna di esse era amministrata da un go- Statuetta di Scriba seduto,
vernatore. In origine, questo aveva il signif,cativo titolo di "organizzatore dello statuetta risalente a circa il 2500
scavo dei canali". a.C. ll Cairo, Museo Egizio'

Ma la maggior parte dell'amministrazione era formata da scribi. Essi scriveva-


no dettagliate relazioni su tutti gli atti del governo. Poiché 1'Egitto non conosce- Xttr
va Ia moneta, le entrate e le uscite dello Stato erano beni naturali. Gli scribi Lo Stato egizio
si occupavano in particolare dell'amministrazione dei magazzini, dove erano ll faraone é aiutato da
ammassate Ie riserve di cibo. molti collaboratori: un
di carestia, sia primo ministro a capo
Queste servivano sia a far soprawivere la popolazione negli anni
dell'amministrazione, i
a nutrire una classe dirigente sempre piü numerosa' governatori a caPo delle
La professione di scriba era dunque molto importante, ma richiedeva un lungo province, e numerosi scribi
periodo di studio.

3
LO SPLENDORE ARTISTICO E SCIENTIFICO
GIi Egizi conobbero un grande sviluppo artistico e scientif,co. ]lrl
I faraoni realizzarono grandi costruzioni. Lo dimostrano gli splendidi monu- Le arti e le scienze
ln campo artistico Gli Egizi
menti che ci sono pervenuti e gli altri di cui abbiamo notizia, ma che sono an- realizzano grandi costruzioni
dati distrutti. e opere letterarie di grande
Sono invece giunte a noi alcune opere letterarie di grande valore e di vario
ge-
valore. ln camPo scientifico
nere: sviluppano lo studio
dell'astronomia, hanno
- opere narrative, come la Storia di Sinuhe,che racconta la carriera di un fun-
conoscenze aritmetiche e
zionario, protagonista di molte awenture in Egitto e all'estero; geometriche ed esercitano
- opere sapienziali: cosi si chiamano alcune opere tipiche della letteratura la medicina
egizia, scritte in forma di consigli impartiti da un anziano a un giovane;
- opere scientiñche, documentate da numerosi papiri di argomento medico,
matematico, geograf, co.
Queste opere dimostrano che gli Egizi conquistarono notevoli conoscenze
scientifrche: svilupparono Io studio dell'astronomia. Raggiunsero una buona
conoscenza del movimento del sole. Ció consenti loro di mettere a punto un
calendario molto Preciso.
GIi Egizi avevano anche ottime conoscenze aritmetiche e geometriche: sape-
vano usare Ie quattro operazioni e calcolare I'area delle superf,ci per misurare
i terreni che coltivavano.
Esercitavano inf,ne una medicina molto sviluppata. Effettuavano interven-
: ::-:--:eiri complessi, che prevedevano anche la trapanazione del cranio e i
ú¡f -- :,:::-.-::.O CUIaIe la Cafie.

i:::rc 3 ,r,lg mñ

I
-t
* La societá M)
€ffi
# egizia ,ffi
Sacerdoti

UNA PIRAMIDE UMANA


possiamo rappresentare l'intera societá egizia come una gigantesca pirami-
de umana. Tutti eranb tenuti a obbedire a quanti stavano sopra di loro.
Il faraone aveva un potere assoluto, di vita e di morte, su tutti gli Egizi- Per
questo diciamo che la societi egizia era autoritaria.
Anche i sacerdoti erano molto potenti. Essi amministraVano un glan-
dissimo numero di templi, in ogni parte d'Egitto. Qgni tempio aveva un
Sommo sacerdote, il "primo servitore del dio". Costui era nominato dal
sovrano. Ma é probabile che almeno i templi piü importanti avessero J
una certa autonomia.
I soldati elano per lo piü mercenari, cioé prestavano servizio die- Contadini e operai

tro ricompensa, perché Io Stato egizio non era basato su un'ag-


gressiva politica espansionistica'
Gli artigiani solitamente vivevano in cittá. Molti di essi lavo-
I ravano per la costruzione e la decorazione delle tombe' AIcu-
ni erano stipendiati dallo Stato e si occupavano delle tombe
reali.
La condizione dei contadini era molto dura perché dovevano consegnare allo
Stato buona parte del ratcolto. Incjltre essi erano obbligati a lavorare
gratuita-
mente per costruire canali o,fortif,cazioni.
Gli schiavi erano quasi sémpre prigionieri di Euerra o str¿rnieri. Essi non
vivevano molto peggio, dei contadini ed erano a loro destinati i lavori piü

LA DONNA E LA FAMIGLIA Una coppia egizia raffigurati


Nella vita privata presso le classi sociali elevate I'uomo e Ia donna, erano sullo una scultura risalente al 24(
stesso piano. In molte raffigurazioni di coppie egizie, marito e 22OO a.C. ll Cairo, Museo Eg

moglie sono infatti posti l'uno a flanco dell'altra, e le


due figure sono delle stesse dimensioni.
Le donne avevano alcuni diritti: ad esempio, pos-
sedevano un proprio patrimonio, avevano la tu-
,=,: :=r ''31i in rninore etá e potevano ricevere
-'-=ilti
". .. vita pubblica '- l:. Conna non po-

-r.: - -..- j.: a

compiti si
Pochissime sono le donne che $unsei
al trono, anche se alcune regine riu§€i-
rono a influire sulla politica dei madü
regnanti.
La posizione sociale della donna egizia
era in ogni caso mogliore di quella delle
donne appartenenti ad altre civiltá' Tra
.-, Igizi i sentimenti e i vincoli familiari
: :-, l-:-l: sentiti.
g La religione TUTOR
ffiffi
#ffi
ffi g e il culto dei morti CONCETTO
Religione politeistica
llr'lr
Gli Egizi adorano molti dei
dall'aspetto animalesco
GLI DEI EGIZI o semi-animalesco. I piü
GIi Egizi avevano una religione politeistica (dal greco pólis, "molto", e theÓs, importanti sono Ra, il dio
"dio"), cioé adoravano molti dei. Tra questi ricordiamo: Sole; Osiride, il signore del
- Ra, il dio Sole; regno dei morti; Horo, Ptah,
creatore dell'universo; Maat,
- }siride, il quale fu ucciso dal fratello Seth e riportato in vita dalla sua sposa - la Giustizia.
iside. Per questo divenne il signore del regno dei morti;
- Horo,il dio falco, figlio di Ra;viveva nella persona del faraone. Secondo un'al-
tra tradizione, era f,glio di Iside e Osiride;
- Ptah, il saggio dio creatore dell'universo e dell'uomo;
- Maat,la Giustizia.
Molte divinitá avevano aspetto animalesco o semi-animalesco. In certi casi si
pud capire il significato di queste rappresentazioni.
@@@
Ra Osiride Horo
Il dio Api era un toro sacro che veniva adorato nella cittá di Menf,: questo vigo-
roso animale era chiaramente un'immagine della forza vitale.
Invece rimane misteriosa l'adorazione di tantissimi altri animali, come il gatto,
il coccodrillo o il riccio.
Non sappiamo spiegare, inoltre, la rafñgurazione di dei in forma umana ma
con la testa di animale: come la dea Sekmut, dalla testa di gdtta, invocata per
ottenere la guarigione da molte malattie.
K*ffi
Seth Maat Ptah

LA RIFORMA MONOTEISTICA
I sovrani del Nuovo Regno diffusero il culto del dio protettore di Tebe: Amon,
spesso rappresentato con una testa di montone.
Amon fu in seguito unificato con Ra, dando origine a un'unica divinitá: Amon-
Ro. I suoi sacerdoti divennero molto ricchi e potenti, tanto da preoccupare Io
stesso faraone. Per questo Amenofi IV (1364-1347) impose I'adorazione di un
solo dio, Aton, immagine del disco solare, e aboli tutti gli altri dei.
Il culto di Amon fu ripristinato dai sacerdoti grazie al nuovo faraone che, an-
cora fanciullo, fu convinto ad assumere il nome di Tutankhamon ("immagine
vivente di Amon"). t,rJ

L'IM BALSAMAZION E
Gli Egizi credevano che l'anima sopravvivesse nell'ald1li . ,.
defunto si conservava intatto. PerciÓ neila religione r--- ' - :-
balsamazione. All'inizio essa era riservata solo ..1 : l
1a classe dirigente. Con una se:t: :. - . .
".
ne, r1 corpo del defunto'.'-:-
- svuotato dei r¡iscei-
- impregna'i : ' ñrftl.E
- fasc,al: i, - .' PCN GAPIRE lrt'l
La mummia
j_
-_
Hummia
-'-:
ll corpo fasciato del defunto
l
preparato per resistere
immutato a lungo, atdte per
secoli.

I
IL TRIBUNALE DI OSIRIDE
Secondo gli Egizi la soprawivenza dell'anima era legata anche alle buone azio-
ni compiute in vita.
Un tribunale, presieduto da 0siride, giudicava l'anima del morto per stabilire se
meritasse il paradiso. Una bilancia pesava il cuore del defunto. Se per via delle
buone azioni il cuore risultava leggero come una piuma (la piuma era il simbolo
della dea Maat,la Giustizia) il defunto superava la prova: egli veniva ammesso
al paradiso di 0siride, altrimenti veniva divorato da un mostro.
Le pratiche funerarie avevano un costo notevole. I sepolcri contenevano grandi
ricchezze e stupende opere d'arte.

LE PIRAMIDI
Una volta imbalsamato, iI corpo del defunto doveva essere custodito in una
tomba capace di durare per I'eternitá.
Inizialmente si usarono delle camere sotterranee con sopra una piattaforma
rettangolare in mattoni. Questa costruzione era la cosiddetta mastaba.
Poco per volta la mastaba crebbe di dimensioni e si arrivd alla forma di pirami-
de, legata ai grandi sovrani della IV dinastia (zZoo-zSoo a.C.).
Le piramidi furono costruite con macigni in pietra calcarea di parecchi metri
di lato, che potevano pesare anche 15 tonnellate. I suoi lati erano esattamente
orientati secondo i punti cardinali; lunghe gallerie all'interno conducevano alla
stanza destinata ad accogliere il faraone.
La piramide piü grande, alta circa L46,7O metri in origine, 137 oggi, fu costruita
(circa 257o a.C.) per il faraone Cheope.

tr
La costruzione di questi grandiosi monumenti enormi blocchi di pietra necessari per la costruzione.
impegnava tantissimi uomini per molto tempo. L'aspetto Dato che gli Egizi non conoscevano la ruota, molte sr
piü straordinario era l'estrazione e il trasporto degli state le ipotesi sulle tecniche usate.

2. Spostamento dei
blocchi di roccia su
assi di legno,

L. Separazione
dei blocchi di roccia
d.l
.t
:5

4, -r':-pa VeniVa
: --;r:3 SegUendO
-: ----- ^^¡t^
.=-_, utlld
-j-- le,
-

3. Rampa per
Lrascinare i blocchi
di ¡'occia.

- - :: =¡¡.",;: ,= ¿!1ti.;+ Üriente

E
I
- - * -. IC INSIEME
fisso i concetti F*mt§: leggo l'immagine
- ; ca se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Llimmagine riproduce la statua di uno scriba,
funzionario dell'antico Egitto. Completa il brano
che segue inserendo correttamente le parole
:rlmo faraone d'Egitto fu Narmer nel elencate.
I000 a.C. F

b. ll piü grande faraone del Nuovo Regno fu


beni naturali - magazzini - amministrazione
Ramesse ll. F

c. Gli scribi erano dei letterati che scrivevano


solo opere letterarie. F

d. Mercanti e artigiani occupavano una posizione


molto elevata nella societá egizia. F

e. Osiride era il re dell'oltretomba ed era molto


importante. F

f. L'imbalsamazione era una pratica funeraria per


conservare il corpo del defunto. F

Parole per cap¡re: imparo il significato delle


parole La maggior parte della era formata
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. da scribi. Essi scrivevano dettagliate relazioni su tutti
gli atti del governo. Poiché l'Egitto non conosceva la
I geroglifici sono: moneta, le entrate e le uscite dello Stato
era no Gli scribi si occupavano
A le lettere di una scrittura popolare. in partrcola re dell'amministrazione
B decorazioni artistiche dei monumenti dei dove erano ammassate le
r se.',/e C cibo La professione di scriba era dunque molto
C segni fonetici della scrittura egizia.
^-ccr:ante, ma richiedeva un lungo periodo di studio.
La piramide era
Relazioni: spiego il legame
A la tomba del faraone
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
B una costruzione militare.
é vera.
il palazzo del faraone.

ermxem§*pgÉa: colloco nel temPo


3. Scegli la giusta risposta fra quell,e proposte.

Lo sviluppo della scrittura egizia awenfle verso r'

A 3000 a.C.
!¡ 2700 a.C
c 1070 a.C
Perché

Medio Regno durÓ


i dal 2100 a|2300 a.c.
l oat 2o4o at 164o a.C.

- Oal 1550 al 1070 a.C.

Capitolo 3 Le civiltá dei fiumi: l'Egitto 35


O
F]
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F.
Uantica Palestina:
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Ebrei e Fenici

# cli Ebrei
ffi
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ffi eil regno di Israele
LA PALESTINA: LA TERRA DI CANAAN
La terra in cui si insediarono Ebrei, piü a sud, e Fenici, nella zona settentrio-
nale, corrisponde all'incirca all'area occupata oggi da Palestina, Libano e Siria.
In questa regione abitarono diverse popolazioni, a volte alleate, a volte rivali.
Fino al1200 a.C., la Terra di Canaan fu dominata a nord dagli Ittiti e a sud dagli
Egizi. Ma intorno aI1200 a.C. tutto cambió con I'arrivo di tribü nomadi che gli
Egizi chiamavano i "popoli del mare".
Uno di questi popoli invasori si stabili sulle coste del Mediterraneo a poca di-
stanza dalla frontiera egiziana. Si chiamavano Filistei e diedero a quella terra
il nome di Palestina.

W
Mesopótamia
o
Ba bilonia

I*.lr-
E
PALESTINA
XVlll secolo a

EGITTO Abramo quida gli Ebrei in Palestina


Giuseppe chiama gli Ebrei in Egitto
Xlll secolo a.C.'-
Mosé riconduce gli Ebrei in Pale.: -. - =. - ': Sa nella

. ': - :-= -=::-:: =--. -: ]- =-:'


-!
I
LE ORIGINI DEL POPOLO EBRAICO
Le vicende del popolo ebraico sono narrate nella Bibbia, nei libri dell'Antico ttlr
Testamento. Bibbia
Gli Ebrei erano un popolo di pastori nomadi. Erano organizzati in tribü, cioé in La parola "Bibbia", significa
"i libri"; é il plurale della
piccole comunitá di famiglie imparentate tra di loro. Ogni tribü era guidata da
parola greca biblíon (libro). La
un patriarca. parte piü antica della Bibbia
La Storia degli Ebrei inizia intorno al 19OO a.C. con uno di questi patriarchi: é detta Antico Testamento
Abramo, originario della cittá di Ur in Mesopotamia. La Bibbia racconta che e comprende la storia sacra
prima della nascita di Gesü.
Dio stabili con lui un patto: gli promise una patria per il suo popolo, la terra
prorn€ssir; in cambio Abramo giuró a Dio che gli Ebrei Io avrebbero sempre Monoteismo
Si dice delle religioni che
adorato come unico Dio.
riconoscono un solo Dio, come
Tra le antiche civiltá, il popolo ebraico é il solo che, sin dalle origini, si caratte- il cristianesimo, l'ebraismo,
rvzap er il monoteismo. l'islamismo.

L'ESODO: LA FUGA D'EGITTO


Verso il1800 a.C., cosi, gli Ebrei si stabilirono
in Palestina.
Ad Abramo seguirono Isacco e Giacobbe, chiamato anche Israele. Giacobbe
ebbe dodici f,gli, nei quali la Bibbia identifica i patriarchi delle dodici tribü
che costituivano Ia nazione ebraica.
Intorno al XVIII secolo a.C., un gruppo di Ebrei emigrd in Egitto. Ció accadde
in una fase di grandi movimenti di popolazioni che coinvolse tutta I'area me-
diorientale e il Mediterraneo.
In Egitto le condizioni degli Ebrei si fecero dure quando i faraoni cominciaro-
no a perseguitare gli stranieri. Gli Ebrei furono ridotti in schiavitü e impiegati
come operai per la costruzione di cittá.
L'Arca dell'AIleanza. Conteneva
Intorno al 1250 a.C. Mosé guidó il suo popolo dall'Egitto verso la Terra promes-
le tavole dei dieci comandamenti
sa): é Ia fuga d'Egitto narrata dalla Bibbia nel libro dell'Esodo. In reáltá, proba- incise da Mosé sul monte Sinai,
bilmente si trattd di una vera e propria espulsione voluta dal faraone. rilievo dalla Sinagoga di Cafarnao.

]ALL'UNIFICAZIONE ALLA DIVISIONE DEL REGNO DI ISRAELE ¡L REGNO DI ISRAELE


In Palestina gli Ebrei si trasformarono da pastori nomadi in agricoltori seden-
tari.
Confine del Regn
Essi perd non costituirono uno Stato unitario. di David
- (X secolo a.C.)
Le 12 tribü vivevano in modo autonomo. Solo in caso di guerra sceglievano un
ffi Regno d'lsrael,
capo, detto giudice. Regno di Gi

GIi Ebrei, peró, dovettero fronteggiare un nemico molto agguerrito: i Filistei,


che nel XII secolo a.C. occuparono una parte deila Paiestina.
Per combattere i Filistei, gii Ebrei si unirono in un regno sotto Saul (circa 1030-
1010 a.C.).
Alla sua morte g1i succedette Davide (1010-970 a.C.). Egli sconfisse i FÍlistei e H
ta¡ftit't I

conquistó 1a citlá di Gerusalemme, che divenne Ia capitale dei regno.


Per breve tempo -- -.=: -. I::.aele di,.'erne una potenza militare di un certo
peso.
Dopo Davide regnó Salomone - -:- .^ C.), sotto il quale Io Stato ebraico
raggiunseunanotevoit :.--- = : : " . rr-.:ca. Egli costruiin Gerusalemmeuno
splendidotempioperil :-^.-- . .
Dopo la morte di Salomor: ., :.
' , '=-: si divise in due parti. Nacquero:
-ilRegnodilsraelean.:* -,. ,: ' :.-::,aria;
e il Regno di Giuda a sL: . ..: -
'. - ,.-,salemme. 51!

' , -' : -1 L-'antica Palestina: Ebrei e Fer c 37

I
% Un popolo,
# )
ffiffi una religione Messia
Presso molti popoli antichi
il segno del potere non é I
LA DISTRUZIONE DELLO STATO EBRAICO corona, ma un olio profum
La divisione indeboli lo Stato, che cosi fu conquistato dagli stranieri. il re non é «incoronato» m
Nel 722 a.C. gli Assiri occuparono Samaria e ne massacrarono la popolazione. «unto». Gli Ebrei danno qt
Nel 587 Ie truppe babilonesi di Nabucodónosor entrarono in Gerusalemme. il nome di Messia (: «unt<
La cittá e il suo tempio vennero distrutti. Gli Ebrei furono ridotti in schiavitü e al loro re,
condotti a Babilonia.
I profeti, uomini che si dicevano ispirati da Dio, annunciarono allora la venuta
di un liberatore, un "unto dal signore", un "eletto": il Messia.

Re Davide aveva occupato il piccolo villaggio fortificato di Gerusalemme. Re 2. l-Arca dell'Alleanza era
Salomone lo trasformó in una vera capitale: raddoppió l'estensione della cittá il segno della presenza di
antica e amplió le mura di difesa, volle il palazzo reale e il primo tempio stabile Yahweh in mezzo al suo
popolo; conteneva le tavolr
della cittá.
della Legge date da Yahwt
Mosé sul monte Sinai.
L. ll tempio, luogo sacro della religione
ebraica, era protetto da mura e posto
in un cortile. La'Bibbia lo descrive
ricco di decorazioni in oro e di
rivestimenti di legno pregiato.

4. ll cortile ospitava un altare


per i sacrifici e una grande
vasca per la purificazione dei
celebranti.

3. All'interno del tempio stat


la "sala del Santo" che ospiti
i sacerdoti. Conteneva gli alt
per le offerte e il candelabro
sette bracci, chiamato meno
in ebraico.

I
Dopo la perdita della patria e della libertá, cominció I'attesa del nuovo Messia:
un discendente di Davide, che doveva nuovamente fondare un regno in Geru-
salemme.
Nel 539 a.C. l'imperatore persiano Ciro permise agli Ebrei di tornare in Gerusa-
lemme e di ricostruire il tempio: ma la Palestina non ebbe piü la sua indipen-
denza.
Presso gli Ebrei l'attesa del Messia continuó e continua ancora oggi.

RELIGIONE EBRAICA
Gli Ebrei sono il primo popolo monoteista della storia: furono i primi cioé a
credere in un solo Dio.
Secondo la Bibbia, Dio si manifestó a Mosé durante il viaggio verso la Palestina,
sul Monte Sinai. Qui Dio riveld il proprio nome: Yahweh, che significa Colui
che é. Dio, inoltre, consegnó a Mose le Tavole della legge, dove erano scolpiti
i dieci comandamenti.
AIla base della religione ebraica vi é I'alleanza fra Dio e il popolo di Israele.
Dio chiede fedeltá assoluta: agli Ebrei é vietato adorare altre divinitá.
Questa fedeltá si esprime anche nell'obbedienza alla legge. La legge é formata
dai dieci comandamenti e da numerosi obblighi riguardanti Ie festivitá, la vita
quotidiana, i rapporti con gli altri. Fra questi obblighi i piü importanti sono:
- rispettare 1l sabato, giorno che deve essere dedicato a Dio e nel quale é proi-
bito lavorare;
- celebrare alcune festivitá, fra cui la piü importante é la Pasquo, ricordo della
liberazione dall'Egitto ;
Menorá proveniente da Beit
- mantenere rapporti con gli altri basati sulla giustizia e sul rispetto del pros- Shean, lsraele. ll candelabro a
simo; sette bracci accompagnava l'Arca
- non mangiare alcuni cibi, come la carne di maiale. dell'Allenza che conteneva le
Tavole della Legge.

I Fenici:
3 una civiltá del mare

:CHE CITTA SULLA COSTA DEL LIBANO


I Greci chiamavano le genti che vivevano lungo le coste del Libano Fenici. Que- lfilr
sta parola significa ((rosso»: forse indica la porpora, un prezioso colorante che Porpora
i Fenici producevano e commerciavano. Sostanza colorante rossa
I Fenici si stabilirono in quella regione almeno 2000 anni prima di Cristo. La estratta da un mollusco
prodotta dai Fenici, il cui nome
loro civiltá ebbe un grande sviluppo a partire dall'Xl secolo a.C. essi costrui-
signifi ca appunto rosso.
rono numerose cittá, fra cui Sidone, Tito. Biblo. Ma non formarono mai uno
Stato unitario. Ogni cittá era retta da un proprio sovrano e costituiva uno Stato
autonomo.
Questo fu un motivo di debolezza, sicché Ia Fenicia subi spesso il dominio di
popoli stranieri. Per lungo tempo fu sotto il controllo egiziano. Poi subentraro-
no gli Assiri, i Persiani e inflne i Greci.
La religione dei Fenici era politeista. Ogni cittá aveva proprie divinitá. Melqa-
crt. per esempio, era il dio di Tiro. Altri dei erano indicati semplicemente come
Be¡- , -:-::-'r. parole che signif,cano «Dio» e «Signore».

39
I

LE RISORSE DEL TERRITORIO E L'ECONOMIA


Per lungo tempo la ricchezza della Fenicia venne dalle risorse naturali della
regione, come il legname.
I cedri del Libano fornirono per secoli un pr.ezioso materiale da costruzione
richiesto in tutto il Vicino 0riente, soprattutto in Mesopotamia, poverissima di
m.,.
I
I
La schiavitü nell'antichiti
e accettata come una co
I normale e il commercio
vegetazione ad alto fusto. I oegli schiavi non ha null¿
I Fenici raggiungevano le cittá mesopotamiche navigando sull'Eufrate. In que- I di dironorevole, Gli schia
sto modo diventarono esperti di navigazione. Col legname delle loro monta- I ,ono prigionieri catturati
gne costruirono navi sempre piü perfezionate. I durante azioni di pirateri
Ben presto gli abitanti di Tiro e Sidone si diressero verso il mare. Le loro navi
I opprr" provengono da rr
I tontane e passano nelle I

divennero piü grandi e robuste, per poter affrontare viaggi piü impegnativi. I di diversi mercanti prima
I Fenici commerciavano un Bran numero di merci: I di arrivare al loro padron
- rame, stagno, pelli, avorio, legname pregiato e altri prodotti naturali; I definitivo.
- tessuti e coloranti (tra cui la porpora);
- oggetti di lusso, in metallo, vetro e pietre preziose.

I ffi
t 2. Al centro
della nave
si innalzava
l'albero con
una vela
retta ngola re
3. Con vento
contrario o assen
abbassava la vel¿
usavano i remi.

4. Sul fondo della nave vi era uno strato


w di sabbia in cui si piantavano vasi di
terracotta, con il fondo a punta per non
rovesciare il contenuto.

L. Lo scheletro della
nave era formato dalla
.'::§
- ,'{ chiglia.
v¡sta dall'alto

¡n.
Molti dei prodotti artigianali commerciali dai Fenici venivano dall'estero, altri
erano fabbrfuati direttamente da loro.
I Fenici furono infatti abilissimi artigiani, soprattutto nella lavorazione dei
metalli e del vetro. Anche i loro tessuti in lana e lino erano molto apprezzati
nei paesi vicini.
Molto importante era inf,ne il commercio degli schiavi.

L'I NVENZION E DELL'ALFABETO


Una grande conquista dei Fenici fu I'alfabeto fonetico (dal greco phoné, ]rür
«voce»). Al posto di svariate centinaia di segni, essi utilizzavano soltanto venti- Alfabeto
due caratteri, ognuno dei quali indicava un suono. lnsieme di segni grafici
corrispondenti a un suono. ll
Con I'alfabeto la scrittura era alla portata di tutti: non era piü necessario studia-
nome a/fabeto deriva dalle
re complicati sistemi, come i gerogliflci egiziani e i caratteri cuneiformi della due prime lettere fenice:
Mesopotamia. La professione di scriba diventava inutile. aleph, e beth, che i Greci
Dai caratteri fenici derivarono I'alfabeto ebraico, greco, arabo. Dall'alfabeto gre- chiamarono a/fa e beta (cioé
co si svilupparono sia il nostro alfabeto latino che quello cirillico, in uso nei AeB).
paesi slavi (Russia ecc.).
Anche l'alfabeto fenicio nacque per motivi pratici. Serviva per Ia contabilitá dei
mercanti. Ma sappiamo per certo che i Fenici svilupparono anche una vasta let-
teratura, che trattava vari argomenti: storia, narrazioni mitologiche, resoconti
di viaggi, argomenti scientiflci e tecnici ecc.
Nessuno dei libri fenici, peró, é arrivato fino a noi: é un curioso destino, per un
popolo che ha insegnato al mondo a scrivere.

Gruppo di statuette votive fenicie


Beirut, Museo Nazionale.

r
:

I caratteri fenici erano inizialmente dei disegni, molto semplificati, di oggetti. ll


valore del segno era l'iniziale della parola. Cosi a/eph in origine era un disegno di
un vitello, di cui si riconoscono le due corna: beth la porta di una capanna.
[alfabeto fenicio era formato da soli ventidue caratteri, ognuno dei quali
indicava un suono anziché un oggetto o un'idea. Era costituito solo da
consonanti, la vocale che serviva alla comprensione della parola doveva essere
intuita dal contesto. Furono i Greci ad aggiungere Ie vocali.
I Fenici scrivevano da destra a sinistra, come fanno ancora Oggi gli Arabi e gli
Ebrei.
euando i Greci cominciarono ad usare le lettere fenicie, le girarono al contrario,
perché loro scrivevano da sinistra a destra, come noi. Dall'alfabeto greco é
derivato quello latino, e da questo l'alfabeto italiano.

.: = --, =:.icio. Cagliari, Museo Archeologico

+É:# 47

E
tr Le colonie dei Fenici
ffi e la fine dell'indipendenza
ffi
M La pirateria dei Fenici
I Fenici sono rispettati e
temuti come mercanti
LA COLONIZZAZIONE ma anche come pirati.
Col tempo Ie navi fenicie cominciarono a seguire rotte abituali, a cercare rifugio Nell'antichitá non c'é l'ic
presso terre giá note. I rapporti con molte popolazioni si fecero pacifici. di un diritto internaziona
A partire dal IX secolo a.C., i mercanti fenici stabilirono basi commerciali in cioé una giustizia che dil
gli stranieri. Quando si
varie localitá del Mediterraneo. Qui col tempo sorsero delle cittá. Questa con-
incontra uno straniero in
quista e occupazione di terre straniere viene chiamata colonizzazione.
é permesso catturarlo e
Ai Fenici non interessava occupare vaste estensioni di terra. Le loro colonie erano portargli via i suoi beni.
piccoli centri che fornivano soltanto un approdo sicuro per le navi e magazzini eccezione solo i popoli c
per le merci. Solo in alcuni casi i Fenici occuparono un vasto territorio e fonda- si é alleati.
rono cittá vere e proprie. Una di queste é Cartagine. Fondata nell'81-4 a.C. in
Nord Africa, vicino all'attuale Tunisi, divenne una delle piü grandi potenze del
mondo antico. Cartagine fondó, a sua volta, altre colonie in Africa, Spagna, Si-
cilia, Sardegna. Ma i commercianti fenici viaggiavano anche piü lontano. Essi
si awenturarono nellAtlantico e raggiunsero le isole britanniche. Esplorarono
le coste dellAfrica e le isole Canarie. Marinai fenici al servizio dell'Egitto fecero
tutto il giro dellAfrica, ritornando, dopo un viaggio di due anni, nel Mar Rosso.

LA FINE DELUINDIPENDENZA
All'inizio i Fenici non ebbero alcun concorrente nella colonizzazione del Medi-
terraneo e procedettero senza difñcoltá per tutto il X e il IX secolo a.C. Ma non
appena i Greci iniziarono a espandersi sul mare, tra i due popoli si sviluppó
una forte concorrenza. Nei secoli VIII e VII a.C., dunque, la lotta si scatenó con
violente incursioni e atti di pirateria da una parte e dall'altra. La rivalitá con i
Greci fini per costare ai Fenici la perdita delf indipendenza.
Nel332 a.C. Alessandro Magno conquistó Tiro e pose ñne alla civiltá fenicia.

r ;f argento ¡S olio
.., -. '., S-"- rame € avor¡o
$ piombo G.-schiavi
:,t'. stagno
i-. manufatti metall
6 porpora
a sale

-
,. Malaga
rca

Cad
lg za
Cagliari. oz)a
Lixus¡ Utica
a o Palermo
Cartagine¡
W
.

.-i ¡
-_-@
Tapso B iblo
g
su#ata.
o."1 Iz
t¡l
- _ _ Leptis r
Area di commercio dei Fenici .+S*-
e Principali colonie fenicie .il ok
--
o--o,-
w
Dlncipali rotte fenicie
. .lrrtercio dei Greci -:--::- ffOneta
r - -- - Naziot
"'JSeO
M

@
r fisso i concetti F*mۤ: leggo l'immagine
*: :a se le seguenti affermazioni sono vere o 4, lJimmagine riproduce una stele con incise
;i parole scritte con l'alfabeto fenicio. Completa
il brano che segue inserendo correttamente le
- degli Ebrei inizia intorno al 1900 a.C parole elencate.
=
-- I U F
caratteri - destra a sinistra - consonanti
l 3e'combattere i Filistei, gli Ebrei si unirono
I r -''r reqno sotto il re Davide. F

[ * Monte Sinai Dio riveld il proprio nome:


I th*¡reh, che significa Colui che é. F

l Fenici costruirono numerose cittá e formarono


I ¿no Stato unitario. F

:='ri di navigazione, iFenici costruirono


, con il legno dei cedri. F

-
,
'':agine fu una colonia greca fondata
= 814 a.C. in Nord Africa. F

r frepEr*: imparo il significato delle


---^l^
- ] JIE

I. lndica il significato esatto delle seguenti [alfabeto fenicio era formato da soli ventidue
tarole. suon o
; ; ;üh á ; ñ óéé ¿iió á :fl i: ::'.?J:"'li,"l1i:i'"1""
= a religione monoteista: da................... ...., la vocale che serviva alla
s adora un solo Dio. comprensione della parola doveva essere ricavata dal
. sr venerano molte divinitá. contesto. I Fenici scrivevano da ...................
come fanno ancora oggi gli Arabi e gli Ebrei.
:l si rivolge a un solo dio per volta

porpora era: ffie§muHmre§: spiego il legame


-:
- un colorante rosso prodotto dai Fenici 5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
é vera.
I una parte delle navi fenicie.
, una tecnica di navigazione dei Fenici.
PRIMA
I Fenici esportavano il legno
dei cedri del Libano
m§m6§m: colloco nel tempo
3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte.

Verso il 1800 a.C.


!
!
i aanitonesi distruggono Gerusalemme.
gli Ebrei si stabiliscono in Palestina. I DOPO I Fenici divennero abili navigatori

Perché
! Uosé guida gli Ebreifuori dall'Egitto.

Per tutto il X e il lX secolo a.C.

E vi fu il declino della civiltá fenicia.


! i fenici si scontrarono con gli Egizi.
! i fenici colonizzarono il Mediterraneo.

Capitolo 4 l-antica Palestina: Ebrei e Fenici 43


Conoscenze 3. Completa i testi inserendo opportunamente
sopra i puntini le parole elencate.
L. !ndica se le seguenti frasi sono vere o false.
Agricoltura - allevamento - cittá - faraone - governe
a. ll piü lontano antenato dell'uomo di cui abbiamo - ideogramma - pittogrammi - scribi - scrittura - s
notizia é l'Homo abilis. F fonetici - villaggi
b. Iinvenzione dell'agricoltura ha favorito
la formazione di comunitá piü ampie e stabili, F
a. L' el'
migliorarono le condizioni di vita. Gli uomini ebber
c. L'edificio piü importante della cittá
a disposizione piü cibo. Cíó determinó un aumento
mesopotamica era il tempio. tr
d. Hammurabi governó in modo pacifico, come
della popolazione e lo sviluppo di comunitá piü am
dimostra il suo codice di leggi. F Nacquero cosl numerosi .... agrir

e. Nell'antico Egitto il faraone era il massimo che ospitavano centinaia di persone e comunitá pi
sacerdote del tempio. F grandi che possiamo giá chiamare
f. L'imbalsamazione doveva assicurare
la sopravvivenza dell'anima nell'aldilá. F
b. [invenzione della , che avvel
g. lJalfabeto fenicio venne adottato da molti nella Terra di Sumer verso il 3000 a.C. Le esigenze
altri popoli, tra cui i Greci. F amministrative avevano condotto i Sumeri a utilizz
h. Mosé scrisse i dieci comandamenti ispirandosi , segni che rappresentavano
al codice di Hammurabi. F oggetti, Piü tardi si arrívó all'
un segno che rappresenta significati piü complessi
2. Collega le frasi scrivendo sui puntini it numero come un'azione, un'idea ecc, lnfine si passó
del completamento esatto.
at , che rappresentano suoni
a. LHomo abilis é considerato l'antenato dell,uomo e non Piü segni fonetici insieme formano una parola
un animale, perché
c. Lo Stato egizio era una macchina complessa.
b, l'Homo sapiens sapiens ha potuto raggiungere l,Ameri-
era aiutato da molti
ca perché
collaboratori. A capo dell'amministrazione vi era
c, Le piü antiche civiltá urbane nacquero nelle valli dei un primo ministro. ll regno era diviso in province e
grandi fiumi ........... ciascuna di esse era amministrata da
d, Nacquero allora i primi stati ................
un Ma la maggior parte
dell'amministrazione era formata da ...................-........j...
e, La scrittura era una tecnica ancora molto difficile ...........

f , Dopo la morte di Salomone il regno di tsraele si divise Parole per cap¡re


'dr.,]e parti: 4. Scrivi sui puntini a sinistra di ciascun termine
la lettera della spiegazione corrispondente.
g, I Fenici raggiunsero terre molto lontane Attenzione: c'é una spiegazione di troppo.
i, dove bisognava costruire grandi canali e dighe. a. La massima autoritá dello Stato egiziano, consider
- ,:r questo gli scribi nell'antico Egitto occupavano una un dio.
::sizione sociale molto elevata. b. Presso gli Ebrei era I'<<unto» dal Signore, cioé il re.
3 ' I :liazione aveva fatto abbassare il livello del mare. c. Tempio sumero dalla forma di piramide a gradoni,
'- - -= a volontá del sovrano era imposta con la forza. sorgeva al centro della cittá.
' r. -- -:, numerose basi commerciali: fra queste la d. ll primo periodo della storia dell'umanitá che va r

la comparsa dell'uomo (2 milioni e mezzo di anni


.r- =',.-, Cartagine. all'invenzione della scrittura avvenuta (3000 a.C.).
:: i I ¡ord e il Regno di Giuda a sud. e. Insieme disegni grafici corrispondenti a un suono.
,.- I,r.renti. f. Disegno stilizzato che índica un oggetto.

E
u;

........preistoria ............. faraone pittogramma a. ln quale area ebbe origine l'umanitá?


....... ziggurat ............. alfabeto I Rrrica

[a spiegazione in piü é la lettera ....


I europa
I America
CronoloEia
b. ln quale area ebbe origine l'agricoltura?
5. Scrivi sui puntini accanto a ogni data la lettera
d el !'awenimento corrispondente. I sahara
Mezzaluna fertile
a. lnvenzione della scrittura e unificazione dell'Egitto
Cina
b. Regno di Hammurabi e codicé di leggi.
c. Nuovo Regno in Egitto. c. Come arrivó l'Homo sapiens sapiens in America?
d. Antico Regno in Egitto. Attraverso l'Oceano Pacifi co
e. Comparsa di Homo habilis - inizio della preistoria. Attraverso lo Stretto di Bering
f. Gli Ebrei fuggono dall'Egitto e tornano in Palestina Attraverso l'Ocea no Atlantico
g. lJuomo impara ad utilizzare il fuoco.
h. Medio Regno in Egitto. Relazioni
i. Colonizzazione fenicia delle coste.
7. Completa lo schema collocando correttamente Ie
l. Rivoluzione neolitica in Medio Oriente. seguenti espressioni.

I 5 milioni di anni fa La vegetazione cresceva rigogliosa e dava nutrimento ad


:50 000 anni fa animali e uomini. - Tra settembre e ottobre il fiume inva-
deva i campi coltivati. - Perció in Egitto sorse un'impor-
:000 a.C. circa . . .. .. tante civiltá fluviale. - Dove arrivavano le acque i terreni
1000 a.C. diventavano fertili.

-700 - 2300 a.C.


-040 - 1640 a.C.
,Vlll secolo a.C. ......... ..
-550 - 1070 a.C.
-250 a.C.
-000 a.C.

Geostoria
6. Osserva la calta e scegli la risposta corretta.

TEI

ocANo PAC|F|CO
ocw

OCEANO

+ MigÉzioni ka 40000 e 10000 anni fá Area d popolamento


fino a .ir.a 15000!!
-', Possibili misrazioni dal Pac¡fico
: ffi ,Mqrazonie
Donri continenJali intemifrent nñ¡ ¿ 40000 ¿.. ':
La civilte
greca

c,
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L200 a.C,-8OO a.C.
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359 a.C. II
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Le origini
della civiltá greca

Una civiltá del mare: I


§ i Cretesi 14OO a.C.
Fine della civiltá minoic
LA clvrlrA cnrrESE NEt Mll cRECt
Prima degli antichi Greci l'isola di Creta, a sud della Grecia, era
stata abitata da
altri popoli moltissimo tempo prima di loro. Ma di queste popolazioni
avevano
ormai soltanto un ricordo fantastico. Si raccontava di un re, Minosse,
che aveva Minotauro
costruito un immenso palazzo chiamato labirinto. In questo luogo
abitava un Éil mostro mitologico
mostro mezzo uomo e mezzo toro: il Minotauro. dall'aspetto di mezzo u«
SidicevainoltrecheMinossedo*inffi.LastessacittádiAtenedoveva e mezzo toro che risiedt
inviargli come tributo dei giovani perché fossero divorati dal mostro. nel palazzo reale di Cno
Creta.
Queste leggende furono considerate delle semplici fantasie ñno agli inizi del
1900, quando I'archeologo inglese Arthur Evans e altri studiosi cominciarono
le ricerche nell'isola. Furono scoperti alcuni enormi palazzi, con
ricchissime
opere d'arte. Venne cosi alla luce una civiltá di cui si era perso
il ricordo. Venne
chiamata civilti minoica in onore del mitico re Minosse. L'epoca
del suo mas-
simo sviluppo va dal XIX al XV secolo a.C.

I CRETESI: MAR|NAt, COMMERCIANTT E ART|ST|


I Cretesi svilupparono Ia loro civiltá grazie al mare. Oggetti di origine cretese
sono stati trovati in varie zone dei Mediterraneo, dalle coste dellAsia
ñno all,l-
talia meridionale e centrale.
Allo stesso modo sono stati rinvenuti a Creta oggetti provenienti dall'Egitto,
dal-
la Mesopotamia e da altre parti del mondo antico. sono le prove
La civiltá cretese
Queste di un Si sviluppa intorno al 30(
attivo commercio marittimo.
a.C. e dura fino al 1500
GIi artisti cretesi erano particolarmente abili nella creazione di piccoli ¿

oggetti I Cretesi sono estremam(


(gioielli, vasi) e nella pittura. evoluti, cc ^-e restlmonia
La religione cretese era celebrata all'aperto. i riti si svolgevano presso la ricch:z¡: :el palazzo
alberi,
'-''ti 0 colonne in pietra, dove si pensava che le divinitá si moitrassero agli di C':.-: s dedicano
- r \lon era quindi sentita l'esigenza di costruire grandi edifici
sacri.
= --. : -¡ato e soprattu
:-----::ciovia mare.
I

IÑf.I:ITI
ru
,.ITALIA

ASIA MINORE
GRECIA..

'srclLIA
f\.
ffi \( clPRo-

Mar Mediterraneo

\ Moneta d'argento con la


rappresentazione del labirinto,
EGITTO
simbolo di Cnosso, V-lV secolo
a.C. Parigi, Biblioteca Nazionale

I PALAZZI
La civiltá minoica era essenzialmente urbana. I centri principali erano Cnosso
e Festo.
Le cittá sorgevano intorno agli splendidi palazzi dei re, che dimostrano Ia ric-
chezza e Ie. capacitá, organizzative degli antichi Cretesi.
Il piü grande di tutti era il palazzo di Cnosso, costituito di oltre 1500 stanze.
GIi altri palazzi, piü piccoli, erano costruiti in modo simile. Dalla sua dimora il
sovrano govemava il territorio circostante. Nei magazzini arrivavano merci di
ogni genere, sia dalla campagna sia dal mare.
Nelle campagne di Creta pascolavano grandi greggi di pecore. La lana, infatti,
era uno dei principali prodotti esportati.

Navi cretesi nel porto, affresco


proveniente dall'isola di Thera,
XVI secolo a.C. Atene, Museo
Archeologico Nazionale.

--: : c - iltá greca


Nel palazzo di Cnosso gli archeologi hanno individuato magazzini, labora-tori artigianali, abitazioni per i
un gran numero di ambienti: un vasto cortile centrale, lavoratori dipendenti della corte.
un teatro, locali di abitazione per i sovrani e le persone Negli appartamenti reali vi erano persino i servizi
che componevano la corte, sale di udienza, capienti igienici, cosa eccezionale nell'antichitá.

magazzini
sala del trono

laboratc
artigiani

abitazione
dei sovrani
cortile centrale

abitazioni per i lavoratori


dipendenti della corte

I palazzi erano decorati con pitture dai vivaci colori e dalle forme molto elegan-
ti. Alcune rappresentano animali e piante, altre raffrgurano momenti di festa e
di cerimonia. Anche Ia civiltá cretese ebbe una complessa amminrstrazione. Fu
quindi necessario sviluppare sistemi di scrittura. La contabilitá dei magazzini
era tenuta su tavolette di argilla, che venivano accumulate negli archivi. Tut-
tavia ia piü antica scrittura cretese non é stata decifrata. Non sappiamo quindi
quale fosse Ia lingua delf isola.

IL CROLLO DELLA CIVILTA CRETESE


Nri palazzi cretesi non vi sono fortiflcazioni e non compaiono affreschi che rap-
preseii,: I slteire. Alcune armi sono riccamente decorate e probabilmente era-
no solo 0r.: - ::r- :::. t'{al'car: - mcnumenti e Ie altre raffigurazioni che,
come inMes-: -.r-----: . . . -= =:lassero iagloriadelsovrano.
Da tutta l'arte c:= -.. : - - -. : - :
".:.: -r i'immagine di una vita pacifica, ope-
rosa, raffrnata.
Verso il 1450 a.C., pe:-. - -., : , ::montÓ bruscamente.
Non sappiamo come ció s-. = - . - . - :abilmente I'isola fu devastata da un

terremoto. Poi, non fu piü ii-. ¡: = - . , , ! ?Ie all'invasione da parte dei Mice'
Princ oe:e gigli, bassorilievr
s:-::: J plnto, da Cnosso.
di
nei, un popolo guerriero che p:: .. : . . 3recia. He':: :r, Museo Archeologi«

Unitá 2 La civiltá greca

I I
I

La Grecia
re
§
ffi antica
LA CIVILTA MICENEA
Le origini dei Greci, come li chiamavano i Romani, o EIIéni, nome attribuito da
loro stessi, risalgono a un tempo leggendario.
Attorno al 2OOO a.C. la Grecia venne invasa da alcuni popoli nomadi, come gli
ffi$r
I
!
La civiltá micenea
tntorno al 2000 a.C., alcuni
Achei, gli Ioni e gli Eoli. Tra questi, per capacitá e organizzazione, si distingue- I Oopoti nomadi invadono

vano gli Achei.


I la Grecia. Tra questi, si
I Oistinguono gli Achei. La
Provenienti dalle pianure della Russia meridionale, facevano uso del cavallo, I civiltá fondata daqli Achei é
ancora sconosciuto in Europa. Erano dei forti guerrieri. I Oetta anche micenea, dalla
Dopo aver sconfitto le popolazioni presenti in Grecia, gli Achei fondarono alcu- I loro cittá piü importante:
ne cittá, tra cui Tirinto, Argo, Pilo e Atene. La piü importante era Micene, cittá
I vicene.
che dá il nome a tutta la civiltá degli Achei, chiamata appunto civiltá micenea.
Le loro cittá erano difese da enormi mura formate da grandi massi. Si trattava
di citti'fortezza, simili a castelli fortificati. Tutt'intorno vi erano le case dei
contadini, degli artigiani e degli schiavi. Ogni cittá-f ortezza era indipendente e
aveva un suo re, il piü valoroso tra i guerrieri. Inoltre scatenava frequenti guer-
re contro le cittá rivali.

Collocata su una ripida collina, Micene


Cisterna d'acqua guardava la pianura, mentre alle spalle
era protetta da montagne e valloni.
Secondo la leggenda, Micene era la cittá
degli Atridi, i re guerrieri che guidarono
la guerra contro Troia. ll suo declino
a I ebbe inizio attorno al lX secolo a.C.
Palazzo del re
]

E "#
__=r

Porta dei Leoni Tombe Mura

Capitolo 1 Le o- ; - Itá greca

T E T
L-flr. FE{¡'r *...-n'

LA CONQUISTA DI TROIA
Un popolo dÍ guerrieri come gli Achei non poteva re-
stare a lungo imprigionato in una terra priva di grandi
pascoli, con un suolo montuoso e povera di grano.
Perció tra il 16OO e iI 12OO a.C. essi divennero ma-
rinai: si diedero al commercio e alle conquiste. Sta-
bilirono contatti con i Fenici. Poi giunsero sulle coste
dellAsia MÍnore, a Samo, Mileto, Rodi e si spinsero flno
in Sardegna. Conquistarono l'isola di Creta, di cui as-
sorbirono la cultura.
Poi gli Achei dovettero affrontare un grave problema:
una cittá, Troia, che sorgeva presso lo stretto dei Darda-
nelli, danneggiava costantemente i loro interessi com-
merciali con lAsia Minore.
Infatti le loro imbarcazioni, con tutto il carico, cadevano
il piü delle volte nelle mani della cittá nemica. Area d'insediamento
degli Achei
Gli Achei unirono le loro forze e, probabilmente attorno
al XIII-XII secolo a.C., attaccarono Troia. La guerra si
concluse con Ia distruzione della cittá nemica.
Direttrici
dell'espansione achea w
L'unico ricordo che i Greci conservavano della civiltá achea si trovava nei poemi
attribuiti ad omero: l'lliade el'odissea. secondo la leggenda, omero avrebbe
raccolto e sistemato in un unico scritto tutte le storie raccontate per secoli dagli
aedi: cos) erano chiamati i "cantastorie" che durante i banchetti narravano le
imprese degli eroi e degli dei.

llliade racconta la guerra dei Greci, guidati dal re di Micene Agamennone, contro
la cittá di llio o Troia, sulle coste dell'Asia Minore. VOdissea racconta l'avventuroso
ritorno in patria, a ltaca, del suo re: l'astuto Ulisse, ,il1
o Odisseo che ebbe l'idea di costruire
un enorme cavallo, che venne
abbandonato su di una spiaggia
vicino a Troia. Pensando che i
Greci fossero partiti, i Troiani
trasportarono il cavallo
di legno all'interno della
cittá. Nottetempo, peró,
i guerrieri greci, che
erano nascosti nel
cavallo, uscirono fuori.
Spalancarono le porte
della cittá e vi fecero
ll busto di Omero. Roma, Musr
entmre l'esercito greco, Capitolini.
che di nascosto era
tornato. Quella stessa
notte Troia fu data alle
fiamme.

La dea Atena e il caval¡c ¡iTroia,


pittura su vaso. Firenze, N,luseo
Archeologico.

52 Unitá 2 La civiltá greca

I
I ,ilrc

L'ARRIVO DEI "POPOLI DEL MARE"


La guerra di Troia rappresentó il trionfo della civiltá micenea.
Da quel momento, peró, ne inizió anche il declino. Per motivi tuttora non chia- X¡ll-Xll secolo a.C.
ri, le cittá-fortezza furono abbandonate e caddero in rovina. Guerra degli Achei contro la
cittá di Troia
La crisi della societá micenea fu probabilmente causata da una nuova
ondata di popoli nomadi che si spostarono a partire dal XIII-XII secolo
a.C. In alcuni documenti egizi queste popolazioni sono chiamate "popoli del
mare"
Forse provenivano dalle coste del Mediterraneo, dalla Palestina, dalla Sicilia
o dalla Sardegna. Erano sicuramente genti forti e bellicose che determinarono
un grande sconvolgimento.
]lrt
Nel XII secolo a.C. iniziava in Grecia il cosiddetto Medioevo ellenico, chia- La pólis (al plurale pdlels) é
mato anche "etá buia", che duró f,no al IX secolo a.C. una originale organizzazione
politica: un piccolo stato
Un lungo arco di tempo definito "buio" innanzitutto perché di esso abbiamo
indipendente, con un proprio
scarse notizie; poi perché in questo periodo i commerci decaddero e il pascolo governo, leggi e tradizioni.
e I'agricoltura tornarono a essere l'unica attivitá. Ma fu anche I'etá in cui si
formó il modo di pensare dei Greci, in particolare la mentalitá religiosa.

lfilr
Aristocrazia
Origini e affermazione
re della polis
ce ^a:
Monarchia
NUOVE INVASIONI: IDORI Deriva dal greco mónos
A partire dal XIII-XII secolo a.C., altre popolazioni indoeuropee scesero in Gre- (solo) e árchein (governare)
cia. Queste provenivano da nord ed erano molto piü arretrate degli Achei. I Significa il governo di uno
piü forti tra i nuovi invasori furono i Dori, nome che significava "combattenti solo, cioé il re.

con la iancia". I Dori occuparono soprattutto il Peloponneso, la parte Sud della


Le cittá di Atene (a destra) e
Grecia. Poi, come giá gli Achei, anch'essi attraversarono rl mare.
Corcira (al centro). A sinistra,
Insieme ad altri popoli presenti in Grecia, gh loni : :. Eoli :.' -.:r-rno a occu- probabilmente il demos degli
pare le coste e Ie isole del Mar Egeo. Nel ner ,:mrncia ad avere Ateniesi. Rilievo marmoreo
dati storici certi .: - :..*lTle
.- del lV secolo a.C.
'
ro di :,,:'- -. , .
c0rTIpIi:,-: l

DALLA MONARCHIA ¿__::


A partire dai l'1= .. - . .- \11
pI:s: .:r'.:t-
al IX secolo, :'' : .. -a
Grecialapolis c'- . " : "l
InpreceCe--:: - - : -

tá-fortezza I.:' '


Si tratta¡.: : '. rnonarchia
solo
Ora inr-e '
partenei'.,, :
ai.sl: ::::.:
cioé dei nobfli
terre, lt r: :
all'ese: I
lapitolo 1 Le origin

I I
UNA COMUNlTA PICCOLA E INDIPENDENTE
La polis all'inizio della sua storia era una pic-
cola comunitá, del tutto indipendente, con un Abdera
o
territorio molto ristretto, a volte poche decine Anfipolio 'To -..-Q.lv-la ronea
-Cizic
di chilometri quadrati. Per grandezza faceva- - "po¡¡¿"" Sam ótracia o. ,o,
I O. lmbrog. psaco
no eccezione solo lepáIeis di Atene e Sparta.
Skioneo fron" o.:
Ogni polis aveva un proprio governo, proprie o
Dodona
o
It4 i riirá
Asso
Corcira Larissá ...o '
Ieggi, tradizioni e costumi; utilizzava uno spe- (Corfü) Mitilene
t'Q
cifico calendario; pesi, misure e monete erano Focea
Naupacto ._ Calcide
spesso diversi da quelli delle comunitá confi- O ljeltr T^h^ o
--ó|BJc-oEratria a¡'oo Clazómene
nanti. Meoara ..Colófone.o
§üt¡§ar Sicioneo^ "O oAtene Efesóo
Aveva proprie divinitá protettrici, anche se Miceneo torinto oAndros Jd n"!o.o .

o-
Argo Miletoa
tutti i Greci erano legati al culto di alcuni gran- Mar lonio oEto
e Alicarnassoo ,..-..
di dei nazionali (Zeus, Apollo, Afrodite ecc.) e Piloo..5O!r¡" Paro-
Cnidoo --
i santuari piü importanti erano meta di pelle- . Kameiros
grinaggi da tutta la Grecia. Citera o Lir

La polis aveva anche un proprio esercito; o


Cidonia
per meglio dire, i suoi cittadini considerava- O Lnosso
o
., '' .. o
no loro supremo dovere accorrere in armi al .G.ortina - '

primo segnale di pericolo. Le comunitá conf,-


nanti erano spesso in guerra fra di loro.

IL PASSAGG¡O ALLA DEMOCRAZIA


A partire dall'VIII secolo a.C. lo sviluppo dellapo/is fece uscire la Grecia dell"'etá
buia". Cominciava cosi l'etá arcaica che durd dall'VIII ñno alla ñne del VI
secolo a.c. I vlll - Vl secolo a.C.
l_.
A f,anco dell'agricoltura presero a svilupparsi l'artigianato e il commercio. Que- I Eta arcarca
sto cambiamento ci é segnalato dall'introduzione di uno strumento fondamen-
tale per gli scambi: la moneta.

Agorá Acropoli Confini (boschi) Ogni polis era composta


da una cittá vera e prop
con Ie case, le botteghe
artigiane e una piazza (
greco agorá) per il mer
e le discussioni politich<
Poi vi era la cittá alta,
l'acrópoli, dove si trovar
i templi degli dei e dove,
per le sue fortificazioni, I

gente si radunava in casr


di pericolo. Attorno alla
cittá vi era la campagna,
territorio della polis, co
piccole fattorie, i campi
coltivati e quelli adibiti a
pascolo.
F
Porto Campi coltivati *
Unitá 2 La civiltá greca
I I ryü
Nasceva cosi un nuovo gruppo sociale, formato da piccoli proprietari terrieri,
commercianti e artigiani. Era il démos, cioé il popolo. Agli occhi del demos il rrt
governo degli aristocratici era una oligarchia, un governo di pochi. Oligarchia
Segui un durissimo scontro tra aristocrazia e demos, al termine del quale in Deriva dal greco olígoi(pochi)
e árchein (governare), e
alcuni casi si affermó la tirannia, cioé il governo di un solo aristocratico'con il
significa un governo di pochi,
consenso del demos. in genere il ristretto numero
Oggi il termine "tirannia" ha un significato solo negativo: tiranno per noi é colui dei nobili.
che governa senza rendere conto a nessuno. Ma allora consenti in alcuni casi, Democrazia
come ad Atene, I'abbattimento del potere aristocratico e il passaggio alla demo- Deriva dal greco demos
crazia, che signif,ca governo del popolo. (popolo) e árchein
(governare), e significa
Al demos appartenevano peró solo coloro che avevano delle proprietá. Solo essi
"governo del popolo". Oggi
infatti erano considerati cittadini, avevano cioé i diritti politici: potevano vo- indica una forma di governo
tare e farsi eleggere alle cariche pubbliche. in cui la sovranitá é esercitata
I poveri, le donne, gli stranieri e gli schiavi non avevano alcun peso politico. dal popolo attraverso dei suoi
organismi rappresentativi,
LA "G RAN DE COLONIZZAZION E" come il Parlamento.
A partire dall'VIII e VII secolo a.C. 1'aumento de11a popolazione e 1a scarsitá
delle terre coltivabili indussero molti a emigrare da1la Grecia Cal1e isri: e dalle NON TI
coste del Mar Egeo. Una I'olta rargiil:.. ,-:a .ar:a :-..: ,'-:. t:-'-1: - ',' :.. .. *:..
COl{FONDERE tfit
polrs indipendente. ma .r :ut: :.:*... ...- r : .-
La colonia spesso raggÍung.r a ;:rl :r:r -: r I. -,r:...: : ' .- ":
suavolta creare altre colonie. In un paio di secoii giar';a:-: :=- l'1=r-.::-:::-
venne raggiunto dalla civiltá greca. Di particoiare importanza furono -e :; - -. -=
fondate sulle coste dell'ltalia meridionale e della Sicilia: cittá ancora oggi im-
portanti come Taranto, Crotone, Reggio, Capua, Napoli, Messina, Catania, Sira- negaüvo e rncllca r¡ govemo
autoritario di un uomo che
cusa, Gela, Agrigento e altre in seguito scomparse come Sibari, EIea e Poseido- impone a tutti la sua votontá
nia (Paestum) diedero alle nostre regioni meridionali un alto livelio di civiltá. anche con la violenza,
La presenza greca in queste terre era cosi estesa che i Greci stessi chiamavano
questa parte dell'ltalia Magna Grecia, cioé Grande Grecia.

o Colonie greche
@
I-
Zone d'influenza greca
Rotte commerciali greche
tr Colonie fenicie
Zone d'infl uenza fenicia
Rotte commerciali fenicie

lberi

:.3
J ,::
.,:f

Mar Mediterraneo

ECITTO

@
Capitolo 1 Le origini della civiltá greca

I
I LUOGHI DELLA STORIA RICOSTRUZION E

¡l santuario 1. ll ninfeo era


una fontana
monumentale che
portava al santuario

d¡ Olimpia l'acqua di una


sorgente esterna.

e le Olimpiadi
I Greci avevano grande attenzione per l'attivitá sportiva e
svolgevano le loro gare atletiche presso i santuari, come a
Delfi, Nemea e Corinto.
I giochi piü famosi erano quelli che si tenevano in onore di
Zeus ad Olimpia, da cui deriva il nome di "OIimpiadi",
Le Olimpiadi erano talmente importanti che la prima data cer-
ta della storia greca corrisponde all'anno della prima olimpia-
de, t|776 a.C., che é anche la data da cui si calcolava iltempo.
Durante le Olimpiadi qualsiasi guerra veniva interrotta: da tut-
ta la Grecia giungevano ad Olimpia un gran numero di atleti
e di spettatori, ma per poter partecipare alle gare bisognava
essere uomini, liberi e greci. Gli atleti ammessi ai giochi dove-
vano sostenere duri allenamenti.
I giochi sintetizzavano cos) l'ideale dell'uomo greco: forte,
valoroso, desideroso di primeggiare e, non ultimo, bello. La
bellezza del corpo era infatti per i Greci segno esteriore della
qualitá interiore dell'uomo, secondo il principio della "bellezza
unita alla'bontá". Ma la bellezza a sua volta era il risultato di
un duro impegno e di molta ginnastica

5. Gli impianti
spoftivi per gli
allenamenti che
gli atleti dovevano
seguire per un mese
prima dei giochi.

,_
1. Che cosa erano le Olimpiadi per i Greci?
2. Dove si svolgevano?
: ,'a',¡ali erano le condizioni per poter partecipare a j -:
- , -:l era l'ideale dell'uomo greco

Unitá 2 La civiltá greca


t r

2. Gli edifici thesauroi erano 3. Lo stadio si estendeva rn


piccoli templi che accoglievano lunghezza per 132 metri. Non
le offerte. Furono costruiti da aveva gradinate per gli spettatori
dodici cittá a testimonianza ma solo piani inclinati in terra
del carattere panellenico del battuta. Nei pressi era sistemato
sa ntuario. l'ippodromo lungo 770 metri.

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4. lltempio di Zeus 7
in stile dorico, :. =,
una cella al cent-: :-=
' L-
ospitava la granoe :::: - r
di Zeus, capolavorc := :
s scultore Fidia.

iltá greca )
,-1}i:ff

ffi [a religione {
ffi greca
ffi La religione greca
Gli antichi Greci hannb un
grande senso del sacro, n
UN GRANDE SENSO DEL SACRO non hanno una religione.
I Greci avevano un grande senso del sacro, ma non avevano una vera e propria Sono politeisti, credono
religione. Il sacro si esprimeva piuttosto in una mentalitá religiosa, inuna re- infatti a molti dei simili ag
ligione senza rivelazione, senza un libro sacro come la Bibbia. Avevano invece uomini, soprattutto nel
una ricca mitologia, cioé un insieme di racconti riguardanti gli dei e gli eroi. comportamento.
La sacralitá era awertita con particolare forza in luoghi come le foreste, le mon-
tagne o le grotte; oppure di fronte a eventi naturali inspiegabili come i fulmini o I
le tempeste o in certe fasi dell'esistenza come la nascita e la morte.
Come gli altri popoli antichi, i Greci erano politeisti. Credevano infatti a mol- Oracolo
ll termine aveva un doppir
ti dei che ritenevano simili agli uomini, soprattutto nel comportamento. Essi significato. Poteva indican
amano, litigano, sono gelosi e si riconciliano. La differenza é data dalla potenza. - il contenuto della rivelaz
Gli dei sono molto piü forti degli uomini, sono immortali ma non eterni. divina;
Un aspetto caratteristico della religione greca era la mancanza di sacerdoti. - il dio che pronunciava la
profezia.
Per conoscere il futuro i Greci si affrdavano agli oracoli.

SANTUARI E TEMPLI
I santuari erano terreni sacri che comprendevano, oltre al tempio, vari edif,ci.
Il tempio era considerato la casa degli dei, pertanto doveva essere magnifico. In
genere si trattava di un edif,cio monumentale, innalzato sopra un alto zoccolo
in pietra e inserito armonicamente nella natura.
Nel tempio i fedeli non entravano; tutti i riti e i sacrifrci si svolgevano all'ester-
no, su altari costruiti di fronte all'ingresso.
All'interno del tempio si trovava Ia cella che ospitava la statua della divinitá.
Laccesso alla cella era riservato solamente ai sacerdoti e alle sacerdotesse.

ca0t
I-t CEA
La sede degli dei greci é
Alt'origine di tutto 0a Gaa nasce Urano,
URANO
Gea e Urano sj sposarono cd ebbero numerosl figli, tra la Terra e il cielo, sull¿
it dio drl ci.lo ltrllato
ci fu it Caos,
lo "spazio spatancato" c prlmo rr dc{l'unjvcrso,
Urano ppr paura dl esscr! spodlstato
11 cacciava net Tártaro, l'infcrno dcl 6rec1.
vetta del monte piü alto
da cul nacque Géa,
ta Terra,
della Grecia, l'Olimpo. ll
pantheon dei Greci, ciot
l'insieme di tutte le divin
é molto affollato: ogni dir
un preciso campo d'azior
una propria personalitá.

zEu§

6El,lrT0Rl

I
EFESTo (Vulc¡no) EBE lEb!)
Dio drt fuoco, ora dctla glovlnrzza,

(Apollo)

ffi

Uniti¡ 2 La civiltá greca


Conoscenze: fisso i concetti FmmÉE: leggo l'immagine
L. lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4, Nell'immagine sono rappresentate le teste di
false. dodici divinitá dell'Olimpo, il monte greco dove
abitavano gli dei. Cor4pleta il brano inserendo
a. A Creta sono stati ritrovati dagli archeologi correttamente le parole elencate.
i resti di alcuni enormi palazzi. " F

pantheon
b, Le cittá degliAchei non avevano fortificazioni
di difesa. F politeisti
c. Gli Achei distrussero Troia perché aveva immortali
sconfitto Micene. F

d. La pdlrs era un piccolo


stato indipendente,
con un proprio governo, Ieggi e
tradizioni. F

e. La grande colonizzazione fu determinata


dall'aumento della popolazione
e dalla scarsitá di terre. F

f. I Greci non avevano una vera e Come gli altri popoli antichi, i Greci erano
proprio religione ma una ricca mitologia. F Credevano infatti a molti dei che ritenevano símili agli
uomini, soprattutto nel comportamento. Essi amano,
Parole per cap¡re: imparo il significato delle litigano, sono gelosi e si riconciliano. Rispetto agli uomini
parole sono solo molto piü forti, sono.............. ...... ma
non eterni.
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. La loro sede é sulla vetta del monte piü alto della Grecia,
L'Olimpo. 11...................... dei Greci, cioé l'insieme di
Nel l'a ntica Grecia l'a ristocrazia si g nifi cava :
tutte le divinitá, é molto affollato: ogni dio ha un preciso
f, il governo dei migliori cioé dei nobili. campo d'azione e una propria personalitá.
B il governo di uno solo
Relazioni: spiego il legame
c il governo del popolo.
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
é vera,
l- oracolo era:
A una persone che parlavano bene L aumento della popolazione e
la scarsitá delle terre coltivabili
@ it re di una potis. PRIN4A
indussero molti a emigrare
C il dio che pronunciava la profezia, dalla Grecia.

Cronologia: colloco nel tempo


3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte.
La guerra contro Troia fu combattuta:
Raggiunta una
A intorno al 1400 a,C.
i Greci davano
B tra il Xlll e il Xll secolo a.C DOPO i

Gran parte
C nel Medioevo ellenico.
raggiu
Letá arcaica duró Perché
A tra il Xlll e il Xll secolo a.C
B tra ilXll e il lX secolo a.C.
§ tra lYlll e il Vi se::lc a.C

l:otolc'- -.--'=' -=. 59

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La storia di due poleis:
O.{

L)
Sparta e Atene

ffi Un'arma vincente:


& la falange oplitica
IL CORAGGIO DELLA GUERRA T
L'uomo greco era un forte guerriero: «La guerra - recita un antico proverbio
Sreco - é cosa da uomini». Chi non aveva coraggio era disprezzato, sia presso La falange oplitica
l
gli Ateniesi, sia presso gli Spartani, che coniarono il termine "f,fone", "colui che ll termine é di uso militare
trema". e in greco significa "rullo
Anticamente, due eserciti greci che si scontravano in battaglia davano luogo a compressore". lndica una
formazione di fanteria
una serie di duelli tra guerrieri. Cosi, erano decisivi per Ia sorte deilo scontro il
equipaggiata di scudo, eln
coraggio e I'abilitá del singolo guerriero. corazza e lancia. lsoldati,
La forza fondamentale era la cavalleria. Per combattere quindi occorreva chiamati opliti (dal nome
avere non solo Ie armi, ma anche i cavalli. Per questo motivo bisognava essere greco óplon, "scudo"), si
ricchi, come gli aristocratici, che erano in genere proprietari terrieri. dispongono in file compatt
in modo tale da costituire t
muro di scudi da cui spunti
LA FORZA DELLA FANTERIA solo le lance.
Attorno al VII secolo a.C. venne inventato un nuovo modo di combattere, basa-
to sulla fanteria (cioé sui soldati a piedi): quello deiia falange oplitica.
Questo modo di battersi prevedeva che ogni soldato fosse equipaggiato con un
Srosso scudo rotondo (hóplon: da cui deriva iI nome di opli§); un elmo in
:1:;'l'?za che copriva
anche Ia testa e il viso;una corazza metallica, che lasciava
. "'
1!i-'¡:¡s; due proteggi-stinchi, o schinieri, sempre in bronzo; una lan-
cia :- = = , : runta in ferro; una spada corta.
Oplita
l
G1l opliti cosi eqL--;.-.-'ir sr rlisponevano fianco a fianco in ftle compatte. In
lndica il soldato senza cav¿
qL:::, :rodo formavano .::. . -.l:Lriji una muraglia umana, da11a quale spun-
che combatteva a piedi nel
ta"'a:.¡ solo le punte delle lance. L r-s -r-lato era una poderosa falange, dal greco falange. ll termine deriva d
phiLianx, che signiflca "linea di battagl;a . hóplon, il nome greco di un
Sul iati della falange oplitica agivano aitri soldati - armati peró di giavellotti, grosso scudo roltondo con c
di fronde e di archi - e la cavalleria. Quest'ultima aveva il compito di gettare si protegge,r'=-: soidati d<
falange
1o scompiglio tra le ñle degli avversari all'inizio e alla ñne della battaglia.
La
cavalleria, comunque, non era piü Ia forza principale dell,esercito.

Unitá 2 La civiltá greca


F
r' li
I
LE CONSEGUENZE POLITICHE
La vittoria della falange oplitica non dipendeva dall'e- x
:¡§§il
roismo e dalla capacitá del singolo, ma dal movimelto
ETOLIA
di tutti i combattenti e dalla disciplina. FOCIDE

Si trattava di una grande novitá, destinata a riflettersi


BEOZ¡A
trasso
sull'intera societá. Perció con l'introduzione della fa- OTebe
ACAIA
lange oplitica non solo cambió radicalmente il modo di
combattere dei Greci, ma mutarono anche i rapporti so-
ciali all'interno dellepo/e¡s. Le conseguenze non furono ol mp
peró le stesse dappertutto. L introduzione della falange
oplitica a Sparta rafforzó il regime aristocratico. Qui
infatti gli aristocratici (cioé gli spartiati) formavano un
forte gruppo di guerrieri tutti "uguali" fra loro, senza di-
stinzione tra grandi e piccoli proprietari terrieri.
Ad Atene, invece, gli opliti erano piccoli proprietari
terrieri: avevano delle terre, come gli aristocratici, ma
in minore quantitá. Diventati importanti in guerra, gli
opliti pretesero che non fossero piü solo gli aristocra-
tici a governare. Cosi ad Atene la falange oplitica con-
tribui all'affermazione della democrazia.

L'ORIG I NALITA DI SPARIA


Sparta venne fondata dai Dori attorno al X secolo a.C. in una regione del Pe-
loponneso chiamata Laconia. In origine gli Spartani occupavano un piccolo
territorio, poi sottomisero altri popoli del Peloponneso. Pur essendo relativa-
mente pochi di numero, arrivarono a controllare un'area che si estendeva per
circa 8400 km2.
Lattivitá principale degli Spartani era la guerra, per difendersi dalle popolazio-
ni giá vinte o per sottometterne altre. La guerra era la loro stessa ragione di vita,
il centro di tutti i loro interessi. I loro valori erano tutti legati al combattimento:
l'eroismo, Ia lealtá, Ia fedeltá, la vÍta sana ecc. Per questo gli Spartani erano
addestrati fln da fanciulli alla disciplina militare.

La bellissima brocca dipinta


detta "Olpe Chi9i", é l'unica
rappresentazione risalente all'et)
arcaica di un combattimento r.:
due eserciti schierati a fara'l:
oplitica. Rom¡ '.', ' - .
Giulie

¡.Lr>

T
+ ryl|G'€{tf,*{F-,r§ilt E"-- i¡-.!!

Sparta:
ffi una costituzione militare
LA COSTITUZIONE DI LICURGO PAROLE
Anche Sparta, come tutte le altre poleis greche, fu in origine una monarchia. PER CAP¡RE
Poi' secondo la leggenda, un antico re della cittá, Licurgo, introdusse Costituzione
una nuo-
va costituzione. La costituzione é il docur
Licurgo é un personaggio leggendario, non sappiamo nulla di lui. probabilmen- nel quale sono contenute
te qualcuno con questo nome svolse un ruolo importante nella le norme che stabilisconr
storia di Sparta. principi fondamentali di L
In ogni caso non fu lui a scrivere Ia costituzion..h. porta il suo nome.
Stato, a partire dal modo
Infatti una cosa é certa: la costituzione di Licurgo non fu opera di una sola per- cui deve essere organizzr
sona, ma il frutto di un processo durato alcuni secoli. Fino a quando,
tra l,Vlil
e il vI secolo a.c., ra costituzione non divenne definitiva.

LE CLASSI SOCIALI A SPARTA


Secondo la costituzione di Licurgo, Ia societá spartana era divisa
in classi, cioé
in grandi gruppi sociali.
La societá spartana
Lultimo posto della societá era occupato dagli iloti, i discendenti delle popola- É divisa in tre gruppi socii
zioni conquistate, circa 200 Oo0 persone. GIi iloti non erano uomini liberi Gli iloti sono gli schiavi e
ed
erano privi di qualunque diritto. privi di qualsiasi diritto.
Erano schiavi e appartenevano allo Stato. Il loro compito era quello I perieci sono persone lib
di lavorare ma prive dei diritti politici
i campi di proprietá degli aristocratici. Conducevano una vita di duro lavoro,
si occupano di agricoltura
completamente indifesi contro le violenze dei loro padroni. commercio e artigianato,
Poi venivano i perieci, cioé gli "abitanti dei dintorni", i discendenti in caso di necessitá devor
dei Dori di
umili origini. Erano circa 1o0 000. I perieci erano liberi, ma non avevano dirit- far parte dell'esercito.
ti politici: non potevano, cioé, né votare, partecipando all'assemblea cittadina" Gli spaftiati sono la class
sociale piü alta e nobile; e
né essere eletti nelle diverse cariche.
gli "uguali" e considerano
In caso di necessitá erano peró obbligati a far parte dell'esercito. Abitavano inferiori tutti gli altri, sono
in
campagna, dove praticavano l'agricoltura, il commercio e l,artigianato. g uerrieri.

Al di sopra di tutti vi erano gli spartiati, circa 10 oo0 guerrieri: i discendenti


dei Dori aristocratici. Costituivano la classe piü nobile aitutti gli
Spartani (cioé
di tutti gli abitanti di Sparta), Tra gli spartiati non c'erano distinzioni:
si consi-
deravano tra loro "uguali", perché formavano un forte gruppo di guerrieri

GLI ORGANI DI GOVERNO


Gli spartiati vivevano all'interno di sparta, una cittá particolare. Non
era cir-
condata da fortificazioni; infatti, le mura, dicevano gli spartiati, erano
costitu_
ite "dalle lance usate in battaglia". Soio gli spartiati avevano i diritti politici.
A
sparta ció signiñcava innanzitutto poter partecipare ail,apella: l,assemblea
dr
tutti g-i ''',rsr;ri" i:icé gli spartiati maschi di piü di trent,annr.
L'ape1]a pr':tr:,'a a;-- " i respingere Ie proposte che prcr,-e:.,-,'a:.: iaiia ghe-
rusia. il Consiglio deg . ,
La gherusia era formata aa iS --.= - . - ¡-:¡.ati sh::,:.. :
=:. superiore ai ses_
sant'anni. una volta eletti dali'a: . gheionti - * :- :-, r- _
= = --. :arica tutta ia vita.
Ogni anno, poi, l'apella eleggeva r-r.r--: : - :--,':rrjánti". Essi avevano
compiti esecutivi (mettevano in pran:.,: _:'. _.._ :ell,apella) e giudiziari
(controllavano tutti gli affari dello Stato). r-. c -. e b!sto di Licurgo, cop
Inf,ne vi erano due re: i generali dell,esercito. '.-.'? oa originale greco. Na¡
'.' -s: 3 Archeologico Nazionale.

Unitá 2 La civiltá greca


tB Atene:
5 dall'aristocrazia alle riforme di Solone
IL PERIODO ARISTOCRATICO
Atene sorgeva in una delle regioni piü fertili della Grecia, lAttica, e aveva un Itli
grande porto naturale, il Pireo. Nel suo territorio vi erano ricche miniere di ar- Arconti
gento e di piombo, cave di pietre e di marmo. Perció poté sviluppare florenti Coloro che formavano il
governo della polis, nove
attivitá agricole, artigianali e commerciali. Intorno all'V[I-VI secolo a.C. ad
aristocratici eletti ogni arno
Atene, come in altre poleis, si passó dalla monarchia all'aristocrazia. dall'eccles)a.
Il governo era esercitato da 9 arconti, tutti aristocratici. Venivano eletti ogni Areópago
anno dall'ecclesia, I'assemblea popolare di cui facevano parte gli aristocratici Era il tribunale supremo:e
e il demos (artigiani, commercianti, proprietari terrieri). Al termine della loro polis composto da ex arco-:
'
carica, gli arconti andavano a far parte del tribunale detto areópago. Ecclesia
Le donne, gli stranieri (chiamati meteci) e gli schiavi non avevano diritti po- Era l'assemblea di tutti i

litici: non potevano cioé votare, partecipare all'ecclesia ed essere eletti nelle cittadini liberi, aristocratici e
demos.
diverse cariche.
Fino al VII secolo a.C. ad Atene non c'erano leggi scritte. Perció gli aristocratici
che componevano l'areopago giudicavano in base a leggi che il popolo non co-
nosceva e che potevano essere interpretate in vario modo.
Il primo legislatore ateniese a scrivere le leggi fu Dracone, nel VII secolo a.C.:
di queste sappiamo solo che erano caratterizzate da grande severitá, a tal punto
che ancor oggi, per dire che un prowedimento é severissimo, diciamo che si
tratta di una legge draconiana.

q§ir!

Veduta della Pnice, la collina


di Atene sulla quale s' '.'
l'ecclesia,l'assemt :
cittadini liberi

Capitolo 2 La storia di due poleis: Sparta e Atene 63


a**E

SOLONE: UN GRANDE RIFORMATORE


Nel VII secolo a.C. ad Atene i contadini si trovavano in condizioni difflcili. poi-
ché i prezzi dei generi alimentari aumentavano continuamente, molti contadini La riforma di Solone
erano costretti a vendere subito il raccolto dei campi per sfamare sé e la propria Prima
famiglia. Giunti perd al momento della semina, a questi contadini mancavano Solo chi nasce aristocratico
le'sementi necessarie. puó occupare i piü important
Allora, per avere dei prestiti, si rivolgevano agli aristocratici, i quali pretende- incarichi di governo.
vano degli interessi molto elevati, cioé una somma molto piü alta di quella che
avevano loro concesso. Se poi i contadini non riuscivano a pagare il debito, cioé
a restituire la somma richiesta, perdevano Ia loro terra e diventavano schiavi
Dopo
+
degli aristocratici. Anche chi é ricco pud avere
Questa situazione determinava continue lotte tra l'aristocrazia e il popolo. per lo stesso privilegio. Tutti
riportare la pace ad Atene, Solone (eletto arconte agli inizi del VI secolo a.C.) comunque possono far parte
aboli Ia schiavitü per debiti: da allora in poi nessuno sarebbe diventato schia- dell'ecclesia,
vo per non aver restituito del denaro ricevuto in prestito.

LE QUATTRO CLASSI SECONDO LA COSTITUZIONE DI SOLONE


Solone regolÓ la vita politica di Atene in modo che un maggior numero di citta-
dini, e non solo gli aristocratici, potesse far sentire Ia propria voce.
Egli divise i cittadini in quattro classi a seconda del reddito, cioé secondo la
ricchezza che ricavavano dai prodotti delle loro terre: grano, olio e vino. Le pri-
me tre classi erano costituite dai proprietari terrieri: i grandi, i medi, i piccoli.
La quarta classe erano i nullatenenti, cioé coloro che non possedevano nulla.
Solo i cittadini delle prime due classi potevano eleggere gli arconti e solo quelli
della prima potevano essere eletti arconti.
PerÓ tutti i cittadini liberi, anche i nullatenenti, facevano parte dell'ecclesia.
Inoltre Solone introdusse un nuovo tribunale popolare, l'eliéa, di cui facevano
parte i cittadini eletti dall'ecclesia.
In questo modo Solone aveva sostituito un antico principio con uno nuovo. pri- Eliéa
lstituita da Solone, era il
ma, solo chi nasceva aristocratico poteva occupare i piü importanti incarichi di tribunale del popolo di cui
governo. Ora anche chi era ricco poteva avere lo stesso privilegio. Tutti comun- facevano parte i cittadini
que potevano far parte dell'ecclesia. eletti dall'eccles)a.

iioirani nobili ateniesi aizzano un cane e un gatto ad azzuffarsi, rilievo del Koüro> r: r .

t Unitá 2 La civiltá greca


#.t ai Clistene
costituzione democratica
ryd
LA TIRANNIDE DI PISISTRATO
Dopo le riforme di Solone ci fu ad Atene un breve periodo di pace; in seguito
i conflitti tra aristocratici e demos riesplosero. Nella cittá, come in tante altre
polets, si affermd Ia tirannia. Pisistrato, con I'appoggio dei ceti popolari, fu ti-
ranno di Atene dal 561 al 528 a.C. Sotto il suo governo Atene assunse un ruolo
di primo piano in Grecia; lo sviluppo della flotta miglioró la condizione degli arti-
giani, dei commercianti e dei lavoratori manuali, che flno ad allora erano rimasti
in condizioni di inferioritá. Alla morte di Pisistrato il potere tornó nelle mani
dell'aristocrazia. Ma ormai il popolo aveva acquistato grande importanza eco-
nomica e il cammino verso la democrazia non si poteva piü fermare.

TUGUAGLIANZA DI FRONTE ALLA LEGGE


Clistene realizzó, nel5O8 a.C., la prima costituzione veramente democratica della
storia. Per rendere tutti gli Ateniesi uguali di fronte alla legge, li suddivise in base
a un nuovo sistema. Divise la regione dellAttica in 3 grandi territori: l'interno,Ia
cosfa e la ciffri. Ogni area venne a sua volta ripartita in ulteriori 1O territori piü
piccoli, chiamati trittie.Poi suddivise Ia popolazione in 1O tribü, ciascuna delle
quali era composta da cittadini appartenenti a tutti i territori, sia grandi sia piccoli.
In questo modo ogni tribü era formata:
da grandi aristocratici che abitavano nelle pianure; Busto di Clistene. lnsieme a
Solone é considerato il padre della
da piccoli proprietari o semplici contadini che abitavano nelle zone piü montuose;
democrazia ateniese.
da marinai e da pescatori che abitavano lungo Ia costa.

W
BEOZIA

MEGARA Eleusi
)
Eil -¡
Salamina : -::
1 t
Saronic]

'Territori dell a cittá


$;
ftE*¿
ll cosiddetto "gruppo dei

k
Territori della costa tirannicidi", ovvero Armodlc =
Terr¡tori del l'entroterra Aristogitone, i due arist:: -:-
Confini delle trittie - che uccisero lppa'c: '. '
MuseoArchec.-:

Capitolo 2 La storia di due poleis: Sparta e Atene 65

E E
I

LE TRIBÜ, IL CUoRE DELLA RIFoRMA


Clistene mantenne in vigore le cariche pubbliche giá presenti nella costituzio-
ne di Solone: Bulé
I'ecclesia, l'assemblea di tutti i cittadini liberi; Detta anche il Consiglio <

gli arconti, che divennero 10 (eletti uno per tdbü) e che formavano il govemo; Cinquecento, era formati
l'areopago, formato dagli ex arconti con poteri giudiziari; da cittadini estratti a sorl
cinquanta per ciascuna d
l'eliea, il tribunale composto da giudici popolari, estratti a sorte tra i membri dieci tribü. Preparavano I

dell'ecclesia. leggi da proporre all'ecclr


Egli istitui una nuova assemblea: la bulé, o Consiglio dei 5oo. Ne facevano controllavano gli arconti.
parte cittadini estratti a sorte da ogni tribu: 50 per ágrrnu di esse. La bulé era
il principale organo dello Stato: preparava le leggi da proporre all'ecclesia e
controllava gli arconti.
Inoltre ogni tribü eleggeva uno stratega, cioé un generale dell'esercito.
Soltanto per particolari cariche, come quella di stratega, veniva usato il tradi-
zionale sistema dell'elezione: si trattava di un compito delicato che richiedeva
una particolare professionalitá e che non poteva esse,re affidato a chiunque.
Per Ia maggior parte delle cariche pubbliche, peró, l'elezione aweniva per sor-
teggio.
clistene scelse il sistema del sorteggio per due ragioni principali:
innanzitutto per evitare che qualcuno, diventato politico di mestiere, accumu-
lasse troppo potere;
perché qualunque cittadino ateniese avesse la fondata speranza di poter
occu-
pare un giorno importanti cariche.

TOSTRACISMO
Inñne Clistene volle evitare il pericolo di una nuova tirannide. per questo intro-
dusse I'ostracismo.ll nome deriva da óstrakon,"pezzo di coccio", un materiale Ostracismo
molto economico e per questo usato per prendere brevi appunti. Veniva anche É un metodo introdotto
usato come scheda elettorale. con la riforma di Clístene,
Ogni anno i cittadini ateniesi dovevano segnare su un coccio i nomi di coloro per allontanare dalla cittá
chi ha assunto su di sé
che ritenevano pericolosi per lo Stato. Chi veniva
troppo potere. Oggi quest
indicato a maggioranza, doveva andare in esilio termine indica l'esclusionr
per dieci anni. di qualcosa o di qualcuno
Lostracismo non era una pena, ma una pre- oppure la pratica di avver
cauzione. La persona indicata non veniva al- e impedire la realizzazion<
di qualcosa, per esempio
lontanata perché aveva commesso un reato, ma
dell'approvazione di una lr
per evitare che assumesse troppo potere. Termi- in Parlamento.
nato I'esilio, egii rientrava in patria e riprendeva
tutti i suoi dirÍtti.

Esempi di óstrakon in coccio c


terracotta sui quali i cittadini
ateniesi segnalavano il nome ,

cittadini ritenuti pericolosi per


Stato. Atene, Museo dell,Agori

Unitá 2 La civiltá greca


I
F§r*strffireH*r fisso i concetti F*r"s*É: leggo I'immagine
1. lndica se Ie seguenti affermazioni sono vere o 4. La decorazione del
false. vaso greco rappresenta
degli schiavi impegnati
a. ll modo di combattere dei Greci era basato nella raccolta delle
sulla falange oplitica. F
olive. Completa il brano
b. GIi opliti erano cavalieri armati di un grosso inserendo correttamente
scudo detto hoplon. F le parole elencate.
c. La costituzione dí Sparta attribuita a Licurgo aristocratici
non fu l'opera di una sola persona. F
iloti
d. La societá spartana era divisa in quattro gruppi spartana
sociali: i Iiberi, gli iloti, i perieci e gli spartiati. F

e. Il primo legislatore ateniese a scrivere le leggi


fu Dracone. VF
f. Solone stabili che solo chi nasceva aristocratico
poteva occupare incarichi di governo.
g. Clistene realizzis la prima costituzione : -, s: :-z one di Licurgo, la societá
veramente democratica della storia.
:.a divisa in classi, cioé in grandi gruppi
h. Per eleggere le cariche pubbliche Clistene
i ntrodusse l'ostracismo.
- -j .: le a societá era occupato dagli

Farole pÉr {ñpire: imparo il significato delle Crscendenti delle popolazioni


:.: : ':= 200 000 persone. Gli lloti non erano
Pgf.grg :.- :t :'ano privi di qualunque diritto.
2. lndica il significato esatto delle seguenti parol,e. -' . : =:¡artenevano allo Stato. ll loro compito
- I : ":--re icampi di proprietá
ll termine «spartiati» significa: . Conducevano una vita di
A gli abitanti di Sparta :- ^': etamente indifesi contro le violenze
B i nemici di Sparta.
§ gli aristocratici di Sparta. s3 ego il legame
ll termine «costituzione» indica I =se-,,a io schema e spiega perché la relazione
il documento con i principi di uno Stato : i= :

@ lo stato di salute economica di uno Stato Solo chi nasceva aristocratico


@ l'organizzazione militare di uno Stato. poteva occupare i piü importanti
ll termine «ecclesia» significa: incarichi di governo,
A tribunale.
B ufficio.
C assemblea

rffirntr§ffiffiEffi: colloco nel tempo Anche chi era ricco poteva avere lo
3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte stesso privilegio, Tutti comunque
potevano far parte dell'ecclesia,
Ad Atene la riforma di Solone avvenne:
A tra l'Vlll e il Vll secolo a.C
@ nel Vl secolo a.C.
§ nelV secolo a.C.
Capitolo2 .-::-'? -. --= '.is S3='::=-.= - 67
l§EL-¿i.¿-5.1,-iE t r§E.L-5E.y

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F. Gruerre
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L'impero persiano:
ffi un grande rivale
LE CONQUISTE DEL RE CIRO
Mentre in Grecia si sviluppava Ia civiltá delle polels,
in 0riente si formava l,lm-
pero persiano: un immenso territorio che andava
dallAsia centrale (la valle del
f,ume Indo) allAfrica (le coste della Libia).
Tutto ebbe inizio a partire dall'altopiano iraniano,
corrispondente all,attuale Iran.
In quell'area geograflca, prima del VII secolo a.C. vi
erano gli Assiri, che domi-
navano con il terrore i popoli a loro sottomessi. Poi,
nel 6ti a.C.,l,impero degli
Assiri venne distrutto dal popolo dei Medi.
Inf,ne verso la metá del VI secolo i Persiani, ñno
ad allora sotto il dominio

Area d'origine dei persiani


'Conquiste di Ciro lGr-ancle
W
Conqu¡ste di Cambrse
Conquiste di Dario I

TRACIA- Aí;' ',.

Efeso octa ARI-iEIi:A


'Mileto o LIDIA SOG DIANA
.
W ANA'
SS IR IA
BATTR ]AIiA
p,1R-: E
Mesopopñ e
\ .--r -L,::
-_
:
PALEST|NA .ü -

,ffi¡{a*r¡&
[*
Baoi:- .E t '- ll
EGITTO ¡
{\
ARACOSIA

u Capital¡ deil'tmpero

II
- - Strada reale
I resti di persepoli, una delle dr
capitali dell'impero persiano.

lJnitá 2 La civiltá greca

E
! :-I

dei Medi, si ribellarono. Li guidava il re Ciro, della famiglia degli Acheménidi,


chiamata cosi perché sosteneva di discendere da Acheméne, il mitico antenato
di tutte Ie tribü persiane.
Dopo aver sconfltto i Medi, Ciro inizió una campagna di conquiste. Rapidamen-
te sottomise lAnatolia, la Mesopotamia,la Lidia e la Palestina.
Inoltre liberó gli Ebrei deportati in Babilonia al tempo di Nabucodonosor e de-
cise Ia ricostruzione del tempio di Gerusalemme.

I CONTATTI CON I GRECI


Quando Ciro conquistó il Regno di Lidia, estese il suo dominio anche sulle florenti
poleis della Ionia, Ia zona di colonizzazione greca sulle coste dellAsia Minore.
Egli non tentó di sottoporre Mileto, Samo, Smirne, Magnesia e le altre poleis
direttamente al suo potere, ma lasció loro una certa autonomia.
Da quel momento tra Greci e Persiani cominció una convivenza difficile, ma che
presentava anche aspetti di vantaggio reciproco.
I Persiani ammiravano I'evoluta civiltá dei Greci, che ormai avevano realizzato
un'economia basata sulla circolazione della moneta, mentre le regioni orienta-
li dell'lmpero erano ancora per Io piü legate al sistema del baratto.
Molti Greci, d'altra parte, erano inseriti nell'amministrazione dell'lmpero per-
siano, o lo servivano come soldati mercenari, cioé combattenti per uno Stato
straniero in cambio di una paga. Un mestiere rischioso, ma che garantiva uno
stipendio sicuro. Ma i due popoli non si capirono mai veramente. I Persiani tro-
tfit
Mercenari
vavano irritante lo spirito di indipendenza e l'individualismo dei Greci. A loro Dal latino merces (paga),
volta questi non mancavano mai di manifestare il loro disprezzo per i "barbari" indica chi presta un servizio
militare per denaro, Oggi
abituati a ubbidire a un sovrano assoluto.
usato ¡n senso spregiativo
per chiunque presti la
I SUCCESSORI DI CIRO propria opera al solo fine di
Alla morte di Ciro, il ñglio Cambise ne completó I'opera, impadronendosi guadagnare.
deil'Egitto (SzS a.C.).
Segui poi un periodo di disordini, flnché nel 522 a.C. si affermó il re Dario.
Dario, che non era figlio di Cambise, ma apparteneva alla stessa famiglia degli
Achemenidi inizió un'importante opera di riforma.
Egli costrui un'effrciente rete stradale per unire le grandi cittá. In questo modo
corrieri a cavallo potevano trasmettere rapidamente ordini e informazioni at-
traverso tutto I'immenso impero.
Con Ia strada del re, che andava da Sardi a Susa, era possibile compiere in
"soli" 90 giorni un percorso di 2780 chilometri.
Poi Dario divise l'immenso impero in 20 province, chiamate !q!Iqp§.A capo di
ognuna pose un governatore, il sátrapo. lrtlr
Inflne Dario riprese la politica espansionistica dei suoi predecessori. Mise sotto Satrapia
ll termine indica la
controllo Ie coste della Tracia (l'attuale Bulgaria). In questo modo portó i conf,-
suddivisione territoriale in
ni dell'impero vicini aIla penisola greca, e cominció una pr0gressiva espansio- province dell'lmpero persiano
ne verso 1e isole del Mar Egeo. voluta dall'imperatore Dario.
Dario, come tutti i re persiani, non ripeté I'esempio degli Assiri, che avevano
' -'lato il loro impero sul terrore. Anche i Persiani esercitarono un potere assolu-
. 'ispettarono, in genere, Ia cultura e Ia religione dei popoli sottomessi,
':,¡l1e loro. Nonostante cid, Ie cittá greche mal sopportavano il do-
.; ¡ffermava una esigenza di libertá, che avrebbe portato

69

il
üv.lütf.r;,,+

re,ffi Le guerre
ffi persrane
49O a.C.
Prima guerra persiana
LA RIBELLIONE DELLA IONIA 48O-479 a.C.
Le cittá greche della lonía, che avevano conosciuto un notevole progresso eco- Seconda guerra persiana
nomico, erano insofferenti del dominio persiano.
Inoltre l'esempio delle cittá democratiche, come Atene, era contagioso. Era ine-
vitabile, perció, che le poleis della Ionia si ribellassero.
La rivolta awenne nel 5OO a.C. e fu guidata dalla cittá piü ricca ed evoluta,
Mileto. Gli abitanti dellapo/is chiesero aiuto alle principali cittá, ma Sparta non
volle impegnarsi in una gueffa troppo lontana dai suoi conf,ni. Atene si limitd
a inviare una piccola squadra navale. Gli abitanti della Ionia all'inizio ebbero
successo, ma poi furono travolti dalle superiori forze persiane. Nel 494 Mileto
fu distrutta e Dario giurd di punire i Greci che avevano appoggiato Ia rivolta.

LA PRIMA GUERRA PERSIANA


Nel49O Dario invid in Grecia 20000 uomini e 600 navi: una forza in grado di
dare ai Greci una dura lezione.
Lo scontro awenne nel49O a.C. nella piana di Maratona, a circa 40 chilometri Le guerre persiane
All'inizio del V secolo a.C
da Atene. A fronteggiare i Persiani vi erano circa 10000 Ateniesi, al comando
e per circa due decenni, I

di Milziade, un geniale stratega. Milziade decise di giocare I'unica carta a sua Grecia viene aggredita d¡
disposizione, la sorpresa. All'alba gli opliti ateniesi attaccarono, lanciandosi di potente impero persiano.
corsa contro il nemico, per evitare Ie frecce e le pietre scagliate dalle fionde. sconfiggerlo, sono neces:
Lo scontro fu durissimo. Ma dopo cinque ore, il nemico, forte di un numero due guerre. E soprattutto
l'alleanza fra le due piü
almeno doppio di soldati, era quasi completamente accerchiato.
importanti poleis di quel
I Persiani impauriti si diedero alla fuga, inseguiti f,no al mare dai Greci, che momento, Atene e Spartt
incendiarono e catturarono numerose navi.

OAbido

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Sa
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o Batiagl a
* Spedizione persiana
)
lmpero persiano
I ,
Rivolta delle cittá ioniche

II
L Soldati persiani, la Guardia dr
Stati vassalli dei persiani
Stati grec¡ @ Gran Re, rilievo dal Palazzo
Dario a Per,ce!o r
d
Vi-V secolo

Unitá 2 La civiltá greca


LA PREPARAZIONE DELLA SECONDA GUERRA PERSIANA
La sconfltta fu un duro colpo per Dario. Di conseguenza egli si diede subito da hüi
fare per organizzare una nuova Buerra. Ma anche questa volta non fu fortunato. Triremi
La morte Io colse durante i preparativi. Nave greca formata da tre file
GIi succedette il figlio Serse nel 485 a.C. A lui toccó il compito di vendicare sovrapposte di remi per parte.
Si trattava di navi da guerra
I'offesa subita. lunghe circa 35-40 metri e
La seconda guerra fu preparata dai Persiani con I'impiego di enormi mezzi,for- Iarghe poco piü di 5. La parte
niti da tutte le province dell'impero. centrale era occupata dal
Ma intanto anche ad Atene ci si preparava alla guerra: con i guadagni prove- "motore", che era costituita
da circa 200 rematori e da
nienti dalle miniere d'argento del Laurio vennero costruite 200 nuove triremi,
due vele.
navi da guerra dotate di tre ñle di remi.

LA VITTORIA DEI GRECI


Nel48O un poderoso esercito, guidato dal re Serse in per-
sona, invase per mare e per terra la Grecia.
Per respingere I'attacco gli Spartani proponevano di fortif,-
care I'istmo di Corinto e di radunare tutte le forze della Gre-
cia nel Peloponneso.
Ma agli Ateniesi questa ipotesi non piaceva, perché Atene sa-
rebbe stata distrutta.
Gli Spartani allora accettarono di stabilire una prima linea
di difesa piü a nord, al passo delle Termópili. Ma inviarono
solo 300 spartiati al comando di leónida, e mantennero il
grosso del loro esercito a difesa del Peloponneso.
In prima linea, alla guida di 7000 soldati greci, i 300 spartiati
bloccarono per due giorni la forza schiacciante dei Persiani. AI terzo giorno, Battaglia tra Greci e Persiani,
particolare del collo del Vaso dei
perd, la situazione divenne insostenibile.
Persiani, 340-320 a.C. Napoli,
Circondati dai Persiani, gli spartiati di Leonida rifiutarono di arrendersi: Museo Nazionale.

ru

Mar lonio # *urrr"o

Saidi

ffi Capo Micale

o Battaglie
@ flotta persiana
. Esercito persiano CICLADI
lmpero pers¡ano
Stati vassall¡ dei Persiani
Greci sottomessi ai Persiani
Busto in marmo di un guerrierc
S:::; greci in guerra fino
: : --: del confl¡tto spartano, detto il "t-eonida"
:i=i:-:_ -a_:rali
E 490-480 a.C. Sparta t'-5É;
n:r Archeologico.

71
morirono tutti, entrando nella leggenda come simbolo della lotta per la li-
bertá.
superato il passo delle Termopili, l'esercito persiano poté dilagare verso sud,
invadendo lAttica.
Gli Ateniesi abbandonarono la loro cittá, che fu occupata e saccheggiata. Ma
nel tratto di mare tra l'isola di salamina e la terraferma Ie triremi greche, al
comando di Temistocle, distrussero la flotta nemica (+AO a.C.).
Serse, deluso, se ne tornd in patria. L'esercito persiano rimase per circa un anno
in Grecia. Inf,ne a Platea i Greci, al comando del re di sparta pausánia, lo scon-
fissero def,nitivamente (+29 a.C.).
I Persiani abbandonarono Ia Grecia e poco dopo furono cacciati anche dalle co-
ste dellAsia Minore. A vent'anni dall'insurrezione la Ionia era libera, e si poteva
dare inizio alla ricostruzione di Mileto.

%
%ffi
La Grecia dallo splendore
w alla crisi L:etá class¡ca
Tra il V e il lV secolo a.C.,
civiltá greca raggiunge u
LA SUPERIORIIA DI ATENE grande livello di sviluppo
quest'epoca tutta la Gre«
Atene fu la cittá greca che trasse il maggior beneficio dalla vittoria contro
ma soprattutto Atene, pr
i Persiani. Nel 477 a.C. fu creata una l"ega navale che riuniva centinaia nel campo artistico, lette
dipolefs della Ionia e del mar Egeo, con l'obiettivo di continuare la guerra filosofico opere fondame
contro Ia Persia. Tuttavia ben presto Atene fece sentire la propria superio- per la cultura occidental<
ritá tra le poleis della Lega. é un esempio il Partenon
il tempio dedicato alla de
Infatti le altre cittá dovevano contribuire al mantenimento della flotta comune,
Atena, costruito su un'alt
e non potevano ritirarsi dall'alleanza. Atene aveva invece il controllo sia della di Atene.
flotta sia delle casse della Lega.
Anche la vita interna di Atene era profondamente cambiata. Il progresso dei
I commerci dava benessere a tutta la cittá, e faceva aumentare I'importanza di
marinai, artigiani e commercianti.
I

ll termine filosofia significa "amore (cioé ricerca) della sapienza',.


I primi filosofi, come Talete e Anassimandro, vissuti nel Vll-Vl secolo a.C.,
ricercavano il principio comune di tutte le cose. Essi individuavano quel
principio di volta in volta negli elementi materiali come l'acqua, il fuoco,
l'aria.
Nell'etá class ra ;iii;ni filosofi incominciarono a interessarsi alla parola e
vennero chian^a¡ s,¡:'-i'" che significa "sapientissimi", perché sapevano di
scorrere con abilitá di iutto
Molti giovani si recavano da loro per rmparare a parlare bene e con efficacia.
chi parlava bene parlava con ragione, ed era in grado di convincere,,in modo
democratico" il popolo. Perció in questo periodo la filosoña fu legata allo
sviluppo del la demo crazia.
I filosofi piü celebri, come socrate, platone e Aristotele, oltre a un uso
sapiente della parola, seppero costruire degli importanti sistemi di pensiero :--.-- \t

Per questo la loro filosofia viene studiata ancora oggi.

Unitá 2 La civiltá greca


scena Fra le realizzazioni piÜ signiftcative
cavea
della cultura ateniese dei V secolo
a.C. dobbiamo ricordare soprattutto il
teatro. Tutte le polieis greche avevano
infatti un teatro in cui venivano
rappresentate tragedie e commedie
lpiü grandi scrittori di opere teatrali
furono Eschilo, Sdfocle ed Eur)pide,
autori di tragedie, e Aristofane, che
scrisse commedie di argomento politico
e di attualitá.
ll teatro di Atene, dedicato al dio
Dioniso, si trovava ai piedi dell'acropoli.
Poteva accogliere circa 15000 persone.
Al centro del teatro c'era l'orchestra (il
luogo dove si danza), riservato al coro
che accompagnava le fasi dell'azione
scenica cantando e danzando.
Gli attori invece si esibivano sulla
"scena", e indossavano delle maschere
di cuoio con le sembianze del
personaggio da rappresentare: erano
tutti maschi e recitavano anche le parti
femminili;
Gli spettatori prendevano posto nella
cavea, sulle gradinate che abbracciavano
in forma semicircolare la scena.

IETA DI PERICLE Busto di Pericle. Roma,


Museo Vaticano Pio
Il personaggio piü influente della societá ateniese di questo pe- Clementino.
riodo fu Péricle, stratega dal461al429 a.C.
Pericle decise tre importanti riforme.
- L'areopago perse definitivamente importanza. In altri
termini gli aristocratici non controllavano piü Ia vita pub-
blica.
- Per la prima volta, tutti coloro che avevano cariche pubbli-
che vennero pagati. In questo modo anche chi non aveva
ricchezze familiari poteva vivere di politica, ricoprendo a
tempo pieno tutte le cariche pubbliche.
- Venne stabilito che erano cittadini ateniesi soltanto coloro
che avevano entrambi i genitori ateniesi. In questo modo la
gran massa degli stranieri che vivevano in Atene fu esclusa dai
diritti politici.
Letá di Pericle é il momento culminante dell'etá classi'
ca, che comprende il V e il IV secolo a.C.
In quest'epoca tutta la Grecia, ma soprattutto Atene,
produsse nel campo artistico, letterario, filosoflco
'c che ancora oggi sono fondamentali per
', -,lale"

73

I
I LUOGHI DELLA STORIA RICOSTRUZION E

Uacropoli 1, Il PaÉenone é il grande


tempio che domina la rocca
e la cittá sottostante; é stato
realizzato su progetto di

d¡ Atene Fidia intorno al 447 a.C. e


con il contributo di diversi
arch itetti.

lJacropoli era la parte alta e fortificata della cittá dove


si svolgeva Ia vita pubblica dei cittadini.
Questa ricostruzione riproduce Ia sistemazione voluta
da Pericle nella seconda metá del V secolo a.C. dopo
che i Persiani avevano distrutto tutti gli edifici dell,a_
cropoli.
Al centro, sorge imponente il partenone, il tempio de_
dicato ad Athena parthenos, la dea protettrice della
cittá. Secondo lo storico plutarco, fu Fidia, architetto e
scultore ateniese, a dirigere i lavori.
Al centro dell'edificio sorgeva Ia statua di Atena,
mentre all'esterno il fregio del partenone, il maggior
complesso di sculture del mondo antíco, riproduce la
Processione delle panatenee, la piü importante festa
ateniese in onore della dea Atena.
I propiléi rappresentavano il confine tra la cittá e i suoi
santuari e vi si accedeva attraverso
un'ampia scalinata. ll complesso architettonico era
costituito da un portale con un vestibolo a sei colonne
doriche.
Oltre ai propiléi sorgevano il tempietto di Atena Nike e
la colossale statua di Athena parthenos, in oro e avorio.
Infine si trovava l'Eretteo, l'ultimo edificio realizzato
nell'Acropoli, con la famosa Loggia delle Cariatidi. Era
un piccolo portico sorretto da sei bellissime statue di
giovani donne: le Cariatidi appunto. Le donne erano
vestite di peplo, il tipico costume ionico, e avevano i
capelli raccolti in trecce o sciolti sulla schiena.
ll complesso dell'acropoli ospitava anche un arsenale
per lg armi e una pinacoteca,

1. Che cosa era l'acropo ?

?. Dove era collocato il Parter.:-= . - -: -

.r':i: .::,--:-+Cñ|i?
, 3. Chi fu r pi'oEettista del partenone-
7. LEretteo fu il
4. Che cosa rappresenta il fregio del pa-:=- : - - tempio di Atena políade,
= protettrice della polis,
5. Attraverso quale edificio si entrava ne - -- -: _ la cittá.

74 Unitá 2 La civittá greca

I
2. La statua della 3. Larsenale 4. I propilei- il
F dea Atena era in
bronzo.
per il deposito
delle armi.
termine deriva dal
greco prd (avanti) e
pilai (porta) - sono i

porticati e l'edificio
che svolgevano la
funzione di ingresso
monumentale
all'acropoli.

.d
^r¡, ,.!.

t
,A
J , :'-'i"'

w :
-'¿$f,*
¡ 5. Il tempietto di Atena Nike fu costruito Et!*-
6. All'interno della ¿
trF
rE

pinacoteca si potevan: : -r .ante una fase della guerra del Peloponneso


vedere le opere pittoric-: :=
& '-.:revole
grandi maestri del tem::
ad Atene. Per questo motivo Atena =
. - :'annominata "Nike", "Vittoria" in grecc -+
Capitolo 3 Guerre per la libertá 75

I
LA GUERRA DEL PELOPONNESO
Sparta guardava con.diffidenza i progressi di Atene, e si era messa a capo
tutte le cittá che erano rimaste legate a un'economia agricola e a una costituzio-
di a

43L-4O4 a.C.
l
ne aristocratica. Di conseguenza, nei decenni successivi alle guerre persiane Guerra del Peloponneso
si
formarono in Grecia due blocchi contrapposti:
da una parte le cittá della Lega navale ateniese, prevalentemente a
costituzio-
. ne democratica e dedite ai commerci;
dall'altra Ie cittá alleate di Sparta, per lo piü a costituzione aristocratica. La guerra del Peloponnr
l
La tensione tra i due blocchi crebbe sempre piü, finché si arrivó allo Vinti i Persiani, Atene e
scontro.
La guerra detta del Peloponneso ebbe inizio nel431a.C. e duró ñno Sparta tornano all'antica
al 4O4
a.C. Vi parteciparono quasi tutte le cittá della Grecia. rivalitá, Fino a quando non
scoppia tra di loro la guern
Nel 429 a.C., durante l'assedio di Atene, scoppió la peste, una terribile
malat- del Peloponneso. Sparta es
tia contagiosa. Le conseguenze furono disastrose: morirono innumerevoli vittoriosa ed estende il suo
citta-
dini, tra cui lo stesso Pericle. Poi, nel 4o4 a.C. il crollo: Atene venne sconfitta, predominio su tutta la Grec
e dovette accettare la perdita di tutti i suoi possedimenti, lo smantellamento
della flotta da guerra e delle mura della cittá.
La polis venne sottoposta al feroce governo dei Trenta Tiranni, aristocratici
' sostenuti da Sparta. Questo governo duró pochi mesi, poi gli Ateniesi riuscirono
a restaurare Ia democrazia, pur sotto il controllo di sparta.
Atene tuttavia non conobbe mai piü lo splendore dell'etá di pericle.

I CONFLITTI TRA LE POLEIS


La guerra del Peloponneso segnó l'inizio della crisi delle polels. Sparta
dominó
la Grecia per circa trent'anni, poi la cittá di Tebe divenne la principale potenza
-
militare della Grecia. Ma anche il predominio di Tebe duró pochi anni.
Al disordine politico e militare si aggiungeva una crisi economica che poco per
volta tolse alla Grecia il predominio sui commerci del Mediterraneo. li questa
situazione trasse vantaggio l'lmpero persiano, che riusci nuovamente
a mettere
sotto controJlo Ie cittá della lonia.
La gravitá della situazione era chiara a tutti, ma non si riusciva a trovare
una
soluzione. Si parlava spesso della necessitá di una "pace comune" fra
i Greci,
che perd non venne mai realizzata.

Guerriero caduto, particolare


del frontone del tempio di Afaia
a Egina, dopo 480 a.C. Monaco,
MACEDONIA Gipsoteca.

M
Segesta
MAGNA
GRECIA
ETOL¡A
IMPERO
PERSIANO

.
E

a.'¿ a.ta) '.1ega


EI

Esiracusa o Mileto
Camarina Pilo
o
Spa na
Lega delio-attica
trAlleati di Atene ATTICA
o Confederazione t Battaglie
Spartana e alleati -+ Campagne ateniesi
alati neutrali +- Campagne Spartane
M .. .. Creta i

fl

Unitá 2 La civiltá greca

I
ü#ssemffi*: fisso i concetti : leggo l'immagine
1. lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4, lJimmagine riproduce l'Acropoli di Atene'
false. Completa il brano inserendo correttamente le
a. Fra Greci e Persiani vi era all'inizio una parole elencate.
convivenza difficile, ma con vantaggi reciproci. F
Atena - Pericle - Partenone
b. Durante le guerre persiane Atene e Sparta
si unirono contro il nemico comune. F

c. llalleanza fra Atene e Sparta duró a lungo


anche dopo la fine delle guerre persiane. F

d. Nella Lega Navale Atene aveva una posizione


di predominio sulle cittá alleate. F

e. Pericle rese piü forte il potere dell'areopago,


cioé degli aristocratici. F

f. Con la sconfitta di Atene la Grecia entrÓ in un


lungo periodo di crisi. F
Distrutta da Serse durante la seconda guerra persiana,

Pano§e p*r (ap¡re: imparo il significato delle l'Acropoli di Atene fu ricostruita da .....,.,.
ancora piü bella di prima.
parole
ll....................... era il tempio principale. Costruito
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. tutto in marmo, aveva le pareti esterne decorate con
Le «satrapie>> erano: sculture dipinte. All'interno del tempio vi era una enorme

A le poleis greche. statua di .... .. , dello scultore Fidia, tutta in oro


e avorio.
B le suddivisioni dell'impero persiano
I sp¡ego il legame
c le truppe persiane.
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
Le «triremi» erano e vera,
A navi persiane a remi.
B navi greche con tre remi. Con la guerra del Peloponneso
Sparta sconfisse Atene
C navi greche con tre file di rem

:collocc -:
3. Scegli la giusta risposta fna que, e 3'::'::::
Nel 490 a.C. comincid:
sprofondó rn un disordine
I la prima guerra persiana. DOPO politico e militare anche
B la seconda guerra persiana
c la crisi della Grecia.

La guerra del Peloponneso duró

E oal 480 at 479 a.c.


B dal V al lV secolo a.C.
C dal 431 ai 40.1 ¡ C.

Capitolo 3 Guerre Per la lcertá 77


O
,-l
O
F-,'
Alessandro
e i regni ellenistici
O.{

(J

4 La Macedonia,
l
& una grande potenza La supremazia della
Macedonia
Con Filippo ll la Macedonia
UN REGNO NEL NORD DELLA GRECIA diventa una grande potenz
Lo sviluppo delle poleis non aveva raggiunto la regione piü settentrionale della che riesce a imporsi su tutt
Grecia, la Macedonia. Agli inizi del IV secolo a.C. essa era ancora molto arretrata. la Grecia, grazie anche alla
La Macedonia era un vasto territorio in gran parte ricoperto di foreste, con un'e- potenza militare espressa
dalla falange Macedone.
conomia pastorale, ma ricco di miniere d'oro e d'argento.
I Macedoni parlavano un dialetto greco, ma a causa della loro arretratezza era-
no considerati dagli altri Greci quasi dei barbari.
Tutto ciÓ fino a quando nel359 a.C. sali al trono Filippo II, un sovrano dotato
di una fortissima personalitá.
Egli inizió con decisione un programma di rafforzamento militare. Dopo aver 359 a.C.
t
studiato a fondo la tecnica di combattimento della fanteria tebana, la piü po- Filippo ll sale al trono di
Macedonia
tente del momento, fdeó la falange macedone.
Lazione combinata della falange e della cavalleria macedoni costitui per pa-
recchi decenni uno strumento di gueffa imbattibile su tutti i campi di battaglia.

T

I
'-
\ .I trÉ E

Fant nacedoni disposti a falan6


part co are da un rilievo del lV
secclo a,C.

F
FILIPPO E I GRECI TUTOR
Nel IV secolo a.c. la Grecia era in preda a una grave crisi. La guerra del Pelopon- DATA
lrt'lr
neso, durata circa trent'anni, aveva lasciato un'economia in difficoltá. 338 a.C.
L'lmpero macedone appariva a molti come un'ancora di salvezza: Ia sola forza Battaglia Cheronea: F :: -
capace di garantire un minimo di sicurezza sconfigge Atene e Tebe
Ma molti difñdavano di Filippo II, visto come un pericoloso tiranno. Tra questi
vi era l'oratore Demóstene che con i suoi discorsi contro Filippo cercó di far
comprendere agli Ateniesi il pericolo rappresentato dalla Macedonia.
Altri, come Isócrate ed Eschine, pensavano che il vero pericolo per la Grecia
provenisse dalla Persia. Le poleis greche avrebbero dovuto accettare I'autoritá
di Filippo II, e al suo comando combattere contro Ia Persia.
Inf,ne prevalse l'opinione sostenuta da Demostene. Atene e Tebe si posero alla
guida di un'alleanza antimacedone.
Lo scontro decisivo awenne a Cheronea nel338 a.C. Filippo II, a capo della
falange macedone, sconfisse gli Ateniesi; la cavalleria, guidata dal ñglio diciot-
tenne Alessandro, mise in fuga i Tebani.

Tetradracma di Filippo ll. Atene,


UN'ALLEANZA CONTRO LA PERSIA Museo numismatico.
Dopo la vittoria di Cheronea, i Macedoni avrebbero potuto sottomettere con le
armi tutte Ie poleís.
Filippo II, peró, preferi agire con diplomazia. Egli, infatti, non si proponeva di
assorbire le poleis greche nel suo regno, ma di farle partecipare a un ambizioso
programma di conquiste in 0riente.
Nel337 a Corinto riuni ii Consiglio delle cittá greche e si fece nominare coman-
dante di una spedizione comune contro la Persia.
Lo scopo dichiarato era quello di vendicare le distruzioni operate dai Persiani
oltre un secolo emezzo prima.
Liniziativa ebbe grande risonanza, poiché faceva rinascere I'orgoglio nazionale.
Poco prlma della partenza, peró, Filippo II fu misteriosamente ucciso (336
a.C.). Non conosciamo con sicurezza il motivo del suo assassintc. Sappiamo
peró che si tra:t¡ Ci un comnlotto dinobill macedr -.
AteneeTe:e -=---: - '- .,'.'..,' . :: .^-,:=::.--:-*:re
spedizione:---.-.. : : -.:=,s.tciabitanti
venduti corri :. - :
Ormai i Macec-r :. ' r

La falange macedone era


costituita da reparti di fanteria
Ieggera e pesante schierati
su 16 file, che formavano
un blocco compatto. Ogni
soldato era dotato di una
lunghissima lancia, la sarissa,
di circa 6 metri, e di uno
scudo che copriva metá del
suo corpo. Quando era pronta
al combattimento Ia falange
: era simile a un istrice irto di
spine.

Capitolo 4 Alessa^:-: = -=;- = :- :: : 79


BE' "
ilfl

Corona .* La tomba di Filippo tt


fu scoperta nel L977
dall'archeologo Manolis
Andronicos; si trova nel l
della Grecia a Ege (oggi
Verghina), antica capitalr
della Macedonia.

Elmo

Corazza
Ritratto di Filippo ll, ornamento in avorio dal let
Scudo in legno della tomba di Filippo ll. Salonicco, Mul
Archeologico.

::-r.i Alessandro
;i@ alla conquista del mondo
ALESSANDRO, IL SUCCESSORE DI FILIPPO
L'erede al trono Alessandro III - che fu poi chiamato Magno, owero il "Gran-
de" - aveva vent'anni quando succedette al padre.
Alessandro Magno mostró di essere, f,n da giovane, molto ambizioso. Era quasi
geloso delle vittorie del padre. Ogni volta che Filippo conquistava una nuo-
va cittá, Alessandro diceva: «A me cosa resterá di glorioso da fare?»
La cittá di rebe, appoggiata da Atene, cercó di approñttare della giova-
ne etá del nuovo re, e si ribelló.
Ma il sovrano era stato addestrato fin da piccolo al regno e alla guerra.
La sua educazione, affldata al f,losofo Aristotele, lo aveva convinto che a lui
spettava il compito di mettersi a capo della nazione greca.
Con una rapidissima campagna militare Alessandro travolse ogni resistenza.
La cittá di rebe non ebbe scampo: nel335 a.c. venne rasa al suolo e Ia sua po-
polazione fu massacrata. Il progetto del padre di espandere il regno macedone
verso lAsia venne ripreso con en:lsiasrno da Alessandro.

-A CONQUISTA DELL'IMPERO PERSIANO


Negli anni in cui Filippo e suo ñglio Alessa¡rri¡o cornbattevano contro i Greci,
Alessandro doma Bucéfalo, lo
l'lmpero persiano attraversava un periodo di crisi a causa di continue lotte in- splendido cavalio che nessuno
terne. L'imperatore Dario III era riuscito a rimettere un po' d'ordine, quando era riusc tc a domare e che lo
venne attaccato da Alessandro. accom c 3 g¡erá in tutte le sue
esa :a -: ,",
rtorie.

La civiltá greca

I
Nella primavera del334 a.C., oltre 40000 soldati provenienti dalla Macedonia TUTOR
e dal resto della Grecia sbarcarono sulle coste dellAsia.
CONCETTO lrt'lr
Iniziava cosi una marcia di conquista che avrebbe reso Alessandro padrone lJimpero di Alessandro
Successore di Filippo Ll,
dell'intero Oriente. Battuto I'esercito persiano prima a Gránico e poi a Isso,
Alessandro chiamato " Magr o
Alessandro conquistó la Fenicia, distruggendo la cittá piü importante, Tiro. il grande, conquista in poch
Passó quindi in Egitto, dove fu salutato dai sacerdoti come figlio del dio Ammo- anni l'impero persiano ed
ne; qui fondó una cittá a cui diede il suo nome: Alessandria. estende il suo potere in tutto
Poi si diresse al cuore della Persia: a Gaugaméla, nel 331 a.C., Alessandro af- l'Oriente.
frontó nella battaglia decisiva l'esercito persiano guidato dal re in persona. Da-
rio III, sconf,tto, cercó rifugio presso un suo satrapo, il quale perÓ lo tradi e Io
fece uccidere.
Appresa Ia notizia, Alessandro fece a sua volta uccidere il satrapo traditore, cosi
da mostrare a tutti il suo senso di giustizia.
Infine, con un'arrischiata spedizione, Alessandro raggiunse la valle dell'Indo,
agli estremi conñni della terra conosciuta.

IL NUOVO IMPERO
Ora Alessandro si trovava a governare un enorme impero, popolato da decine
di popoli diversi.
Come mantenerne il controllo? Solo unendo in un unico popolo Greci e Persia'
ni questo sarebbe stato possibile.
Per raggiungere questo scopo, Alessandro spinse molti dei suoi soldati a sposa-
. re donne persiane. Egli stesso si uni con Rossane, figlia di un principe asiatico.
Inoltre arruoló nel suo esercito numerosi soldati persiani e permise a molti go-
vernatori di Dario di mantenere i loro poteri.
Infine impose il greco come lingua uff,ciale dello Stato.
Questa politica, peró, trovó la decisa opposizione della nobiltá macedone, che
, non voleva dividere ricchezza e potere con altri. ]trt
Tuttavia Alessandro non poté portare a termine 1'otganizzazione del nuovo im-
Morte di Alessandro Magno
pero: nel323 a.C., a soli 33 anni, mori di febbri malariche.

E@ DI ALESSANDRO
T@ Alessa nd rla

TRACIA
MACEDONIA
' P"lluoryñ
a OGD¡ANA

Alessand ria Bucefa la


A essand ropoli Opiane

re - PARTIA Alessandria

dria
t essand ria
tr. Sogdiana
ARIA
ta
GEDROSIA

IA
a
o Éattagl e Orite
EGITTO
lmptro ii Alessandro @,citta fondate da Alessandro
=¿ Alessa ndria
Carmania
Star a:r. , li da Alessandro gxD
-9 ltinerarc d Alessandro
l

Capitolo 4 Alessandro e i regni ellenistic 81

E
lil

% Sp lendore e progresso
# ne ll'etá elleriistica
lletá ellenistica
La morte di Alessandro
IREGNI ELLENISTICI Magno segna l'inizio di un
Il periodo che va dal III
ar I secoro a.c., cioé daila morte di Aressandro (323 nuovo periodo storico, l,el
a.c.) ellenistica. ln questo perir
alla conquista romana (ro a.c.¡ é detto etá elrenistica:
in quest,epoca abbiamo la cultura greca si diffondr
il diffondersi in tutti i paesi del Mediterraneo di una
societá altamente progre- in tutto il mondo antico. L
dita e con un grande sviluppo urbano. ellenistica va dal lll al I ser
Quando Alessandro mori, non lasció eredi. per questo motivo, a.C., quando la Grecia ver
i suoi generali si
spartirono l'impero, creando una serie di Stati indipendenti sottomessa a Roma.
e rivali fra di loro: é
questa l'epoca dei di?dochi, che signi f,ca "successóri,,.
r regno piü importante e
ricco fu quello a'rgñSvernato áal generale
Tolomeo. I suoi discendenti, chia-
mati rolomei, tennero il trono per circa tre secoli, )
f,no alla conquista romana.
Altre importanti dinastie furono: Diádochi
Significa "successori,,. Eral
- i seléucidi (dal nome del primo re seléuco), che governarono Anatolia,
siria, i successori di Alessandro
Mesopotamia;
Magno, i generali che si
- gli Antigónidi (da Antigono), che regnarono in Macedonia. spartirono l'lmpero dopo Ii
I sovrani ellenistici avevano un potere assoluto. sua morte.
I Tolomei, imitando gli antichi fa-
raoni, si presentavano addirittura come divinitá
in Terra. Lo Stato controllava tut-
to: I'esercito, la politica estera, ma anche le attivitá
culturali e la vita economica.
centro dello stato erano re grandi cittá come Aressandria
d,Egitto, costruite
secondo un progetto studiato accuratamente da
specialisti.
La lingua uffrciale, cioé la "lingua comune", parrata
nei regni eilenistici era
il greco. cosi parlavano gli amministratori, i ricchi commercianti,
gli ufficiali
dell'esercito, insomma tutta Ia crasse dirigente.
La poporazione, invece, soprat_
tutto quella della campagna, continud a parlare i diversi
idiomi locali.

tffi
La cittá fu il maggioie cenl
Quartiere dei palazzi Biblioteca e Museo culturale dell'etá ellenistic
Fu fondata da Alessandro
l
Magno nel 332-331 a.C.
Era dotata di un,efficiente
rete di vie, ad angolo retto
con alcuni grandi viali,
larghi fino a 30 metri. Le
mura erano lunghe circa 1l
chilometri. Tutto era stato
Mar Mediterraneo progettato seguendo precir
criteri scientifici, dal sister
di distribuzione dell,acqua
fino all'orientamento delle
strade e delle case rispetto
ai venti e al sole.
lsola di Faro

Faro di Alessandria

Unitá 2 La civiltá greca


T
W
Eusino
nzio sunte

W ochia
Tigrí
REGNO DI
PERGAMO Eufrate
o
Seleucia REGNO SELEUCIDE
-o
5u sa

G
Testa di Helios, ll secolo a.C. Rodi,
Regioni soggette a
Museo.

IL PROGRESSO CULTURALE
La grande gloria dell'etá eilenistica é il progresso in tutti i campi del sapere. il PER ]rrtr
sapere orientale e quello occidentale si unirono, portando a uno sviluppo della Museo
ll termine indica il centro
scienza e della tecnica in tutti i campi.
culturale dedicato alle Muse,
La produzione culturale, artistica e scientifica era promossa dai sovrani, per dee delle arti e delle scienze,
i quali era un vanto avere aI proprio servizio i piü grandi studiosi e artisti del fondato da Alessandro Magno
temPo. ad Alessandria d'Egitto. Presso
I piü attivi in questo campo furono i Tolomei: a loro va il merito di a', :r fondato, il Museo erano osPitati i Piü
illustri scienziati dell'epoca,
ad Alessandria d'Egitto, iI Museo con annessa una grande biblicte:.-

Finanziata dai Tolomei,


...r.r:¡inriri!11i-:J¡j*.1*Liia#t¡:i.¡;.Lj:::€=!É raccolse un Patrimonio
culturale inestimabile che ne
fece il simbolo della cultura
Z
I ellenistica. ln un'epoca in
cui i libri erano un genere
di lusso, la biblioteca di
Alessandria giunse ad
avere oltre mezzo milione
m -J

:=
I -ai di libri. Essa fu la prima
i
grande biblioteca pubblica
it ) dell'antichitá. Fu distrutta da
i: '§ un enorme incendio, durante
r **.
:; ,* l'assedio condotto dai
.*c{ t Romani nel 49-48 a.C.
¡r,';
n
ú .l
\;ita, La biblioteca era annessa a
un centro culturale dedicato
ñ* áÉ'¿
-r-*
t t.lrr>
I alle Muse, le dee delle arti
.: \?-
.x
.-t
i¡ I e delle scienze, chiamato
Museo. Qui erano os: ::'
G -- .!E
!

uncentinaiotra : -:--
rT {, i '
scienziati de' =: - ,

83
Capitolo 4 Alessandro e i regni ellenistic
LO SVILUPPO DELLE SCIENZE
Solo una minima parte di tutto questo tesoro culturale, artistico e scientifico é
giunta fino a noi.
Per limitarci al pensiero scientif,co, ricordiamo il matematico Euclide che la-
vorÓ ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C. Ancora nell'Ottocento molte
scuole europee usavano come libro di testo i suoi Elementi, che trattano dei
principi fondamentali della matematica e della geometria.
Un altro scienziato illustre di questo periodo fu Archimede, che si occupd di
ñsica e di matematica: in particolare é noto per aver deñnito il rapporto tra cir-
conferenza e diametro del cerchio.
Anche l'architettura ebbe un notevole impulso nell'etá ellenistica, e non solo
nella cittá di Alessandria: per esempio, sfruttando la natura scoscesa del terre-
no, la cittá alta di Pérgamo (capitale dell'omonimo regno nell'odierna Turchia)
era disposta a semicerchio, con lerrazze che digradavano verso il centro, che
era costituito dal teatro.
Nella cittá bassa, invece, risiedevano gli abitanti e si svolgeva la vita econo-
mica. II campo in cui i Greci colsero i migliori risultati dell'applicazione della
matematica alla ricerca scientifica fu l'astronomia.
Inf,ne, di grande interesse furono i progressi compiuti in medicina. In que-
sto campo si distinsero gli Egizi che, grazie alla loro tradizionale esperienza
nella mummiflcazione, fecero compiere all'anatomia notevoli proges-
si. venne scoperto il sistema nervoso, l'importanza dei vasi capillari e
del cervello.

LA CONQUISTA ROMANA
Il massimo florire della civiltá ellenistica si ebbe intorno al II seco-
Io a.C., cioé nel corso del secolo successivo alla conquista di Ales-
sandro.
Poi le guerre continue, I'eccessivo peso delle tasse, l'opprimente di-
spotismo dei sovrani portarono a una lenta ma generale decadenza.
Tra il II e il I secolo a.C. gli Stati ellenistici vennero tutti conquistati
da Roma.
La sconfitta, peró, fu piü apparente che reale. I Romani infatti con-
quistarono militarmente la Grecia e i regni ellenistici, ma a loro vol-
ta rimasero affascinati, o meglio "conquistati", dalla cultura greca
ed ellenistica.

Piü che dalla potenza della fiamma, Ia


luminositá del faro doveva essere
data dall'efficacla üe s :1. - 'ho ll
rifletteva la luce: anche queita - -.
sole, dato che il faro non era usarc
solo di notte, ma anche di giorno
oer segnalazioni (di notte, del {
resto, di norma non si navigava). I I
li riflesso doveva essere assicurato da
una superficie, forse ricurva, di metallo
-cido, probabilmente bronzo.

Unitá 2 La civiltá greca


STUDIAMO INSIEME
t**fles§H#: fisso i concetti F*m&§: leggo l'immagine
1. lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Alessandro Magno, ll volto del grande
false. condottiero é tratto dal mosaico della battaglia di
lsso. Completa il brano inserendo correttamente le
a. La Macedonie era una regione altamente parole elencate.
progredita.
b. I re di Macedonia crearono un potente Stato Lingua ufficiale - Greci - Rossane
militarista.
c. I Greci aderirono tutti con entusiasmo
alla politica di Filippo ll.
d. Alessandro voleva ottenere la collaborazione
tra Greci e Persiani. F

e. lJimpero persiano, al momento della conquista,


era impoverito dalle continue guerre. F

f. Dopo la morte di Alessandro si formarono


grandi Stati dispotici. F

g. L'etá ellenistica é caratterizzata da un grande


progresso economico e culturale. F
Per governare il suo enorme impero, Alessandro
intendeva unire in un unico popolo
Pmref,e p*r mffipffr*: imparo il significato delle e Persiani. Per raggiungere questo scopo:
parole - spinse molti dei suoi soldati a sposare donne persiane.
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. Egli stesso sposd .......... , figlia di un principe
asiatico;
La «falange macedone» era: - arruold nel suo esercito soldati persiani e lascid a molti
governatori di Dario i loro poteri;
A una scuola di filosofi macedoni
- impose il greco come............ .................... dello
E rn reparto di soldati armati di lunghissime lance, Stato.
le sarisse. A essandro non poté terminare l'organizzazione del
c una regione della Macedonia - - r . - ^-:."r cerché morl nel 323 a.C.

I «diadochi» erano spiego il legame


A i generali che governavano le province de 5 Osserva lo schema e descrivi la successione.
persiano.
B le truppe scelte di Alessandro Magno. PRIMA Regno di Macedonia con Filippo ll
! i successori: generali che si spart rc-:
Alessandro dopo la sua morte.

ffiffi*ñ*Sñe: colloco nel tempo


3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte

Alessandro Magno mor) nel: ::ro Regni ellenistici dei diadochi


¿.1 :so a.c B 331" a,C, @ :z: a.c

L'etá ellenistica duró:


@ oat tV at ilt secolo a.C
[al oal v al tl secolo a.C.
c dal li ,

C¿¡too4 le n istic 85

T I
Conoseenze a. I Greci non avevano una vera e propria religione
ll sacro si esprimeva piuttosto in una
1. lndica se le seguenti frasi sono vere o false.
". religiosa. Avevano üna
a, La civiltá cretese é caratterizzata da un grande ricca , cioé un insieme di
sviluppo artistico. F racconti riguardanti gli dei e gli eroi. Come gli altri
b. Iinvasione dei Dori ebbe inizio a partire popoli antichi, i Greci erano
dal Xlll-Xll secolo a.C. F Credevano infatti a molti dei che ritenevano simili
uomini, soprattutto nel comportamento. La loro se
c. Sparta era una cittá con grandi mura e un forte é sulla vetta del monte piü alto della Grecia, l'Olim
esercito formato dagli spartiati. F
b. Nel 480 a.C. l'esercito persiano invase per mare e
d. Caduta la tirannia, Clistene diede ad Atene terra la Grecia, Per contrastarlo gli Spartani inviaro
I

una costituzione democratica. F


300 spartiati al comando di a
e. Nel 500 a.C. le cittá della lonia aderirono
passo delle
all'impero persiano. F
Qui bloccarono p(
due giorni laforza schiacciante dei Persiani. Ma po
Í. Nella battaglia navale di Salamina la flotta furono travolti. Superato il passo delle Termopili,
persiana sconfisse i Greci. F l'esercito persiano invase I'Attica. Gli Ateniesi
g. Atene iaggiunse il suo massimo splendore abbandonarono la loro cittá, che fu distrutta. Ma
dopo le guerre persiane. F presso l'isola di le triremi grer
h. La guerra del Peloponneso terminó con la al comando di distrussero la
vittoria di Sparta. F flotta nemica.
i. Dopo aver sottomesso l'impero persiano, c. Nell'etá ellenistica si registró un
Alessandro Magno visse a lungo, F
in tutti i campi del sapere. La produzione culturale,
artistica e scientifica era promossa dai sovrani. I pi
2. Collega le frasi scrivendo sui puntini i! numero attivi furono i che fondarono,
del completamento esatto.
ad Alessandria d'Egitto, il ............... cor
annessa una grande biblioteca.
a. Gli Achei erano un popolo indoeuropeo .............
b. Attorno al Vll secolo a.C. venne inventato
Parole per cap¡ré
c. Nel 490 a.C. a Maratona gli opliti ateniesi
4. Scrivi sr.li puntini a sinistra di ciascun terminr
d. Le polels raggiunsero il loro massimo splendore . . lettera della spiegazione corrispondente. Atten:
e. Nel 359 a.C. sal) al trono Filippo ll che diventa padrone ne: c'é una spiegazione di troppo.
f. Con la battaglia di Gaugamela del 331 a.C. a. Metodo introdotto ad Atene per allontanare dalla <

9. ll lll secolo a.C. fu il periodo chi aveva assunto su di sé troppo potere.


b. Soldato senza cavallo che combatteva a piedi nelle
L, nell'«etá classica che va dal V al IV secolo a.C. falange. Era dotato di un grosso scudo rotondo,
2. che invase ia Grecia circa 2000 anni a.C. l'hoplon.
3. di massimo sviluppo c: ::a erienistica, c. Suddivisione territoriale in province dell'lmpero
persiano voluta dall'imperatore Dario.
4. della Grecia con la battag : : l-:':-:a 1338 a C
5. un nuovo modo di combattere = '- =-:= -: : ,:, d. La classe sociale piü alta e nobile a Sparta; erano
gli "uguali" e consideravano inferiori tutti gli altri,
6. Alessandro divenne padrone della P:-; ' facevano i guerrieri.
7. riuscirono a mettere in fuga l'esercito ptr': =-: e. Un piccolo stato indipendente, con un proprio
governo, leggi e tradizioni.
3. Completa i testi inserendo oppoltunamente so-
pra i puntini le parole elencate. f. L'assemblea di tutti i cittadini liberi, aristocratici e
demos.
'aópili - Tolomei - Museo - politeisti - Leónida - Sa : ^- - g, Centro culturale dedicato alle Muse, dee delle arti r
ritologia - Temistocle - progresso - mentalitá delle scienze, ad Alessandria d'Egitto.

Unitá 2 La civiltá greca


,............ polis ............. ecclesia a. Che cosa rappresenta la carta?
............. oplita ............. ostracismo f-¿ «grande colonizzazione» dei Greci
,............ spartiati ............. museo Le guerre persiane
Le conquiste di Alessandro
La spiegazione in piü é la lettera .............

b. Che cosa indicano le aree color arancio?


ronologia
Le aree colonizzate dai Fenici
5. Scrivi sui puntini accanto a ogni data la lettera Le aree colonizzate dai Greci
dell'awenimento corrispondente.
Le conquiste dei Persiani
a. Or:igine delle prime poleis.
c. Che cosa indicano le linee colorate?
b. Tebe sconfigge Sparta e Atene.
Le rotte dei Greci
c. Etá arcaica.
Le rotte dei Fenici
d. Prima colonizzazione greca.
Le rotte dei Greci e dei Fenici
e. Guerra diTroia.
i.
d. Come era chiamata dai Greci l'ltalia meridionale?
f. VittoriádiAlessandro contro i Persiani
Etru ri a
g. Etá buia o Medioevo ellenico.
Colonie italiche
h. Prima e seconda guerra persiana.
Magna Grecia
¡. I Micenei conquistano Creta.
I. Guerra del Peloponneso. Relazioni
7. Completa lo schema collocando correttamente
1400 a.C, le seguenti espressioni.
Xlll-Xll secolo a.C.
1200-800 a.C La cavalleria non era piü la forza principale dell'esercito.
- Equipaggiati di scudo rotondo, lancia e spada, gli opliti
1100-900 a.C si disponevano in file compatte. - Compito della cavalleria
850 a.C. era gettare scompiglio tra gli avversari a inizio e fine bat-
Vlll-Vl secolo a.C taglia. - Cosl formavano con gli scudi una muraglia, dalla
quale spuntavano le punte delle lance.
490-479 a.C.
43L-404 a.C. ..............

362 a.C.
331 a.C.

Geostoria
6. Osserva la carta e scegli la risposta corretta.
lrt?lifit

Celti
lstro
Sui lati della falange oplitica agivano altri soldati
e la cavalleria,

B ¡,esc s :.
o
O! _:--:.
'.?.,'- ,=

87
La repu bblica
romana

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5O9 a.C. I i

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6O a.C. ¿14 a.C. II
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Nascita clell' irn¡rero

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89
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F La prima ltalia
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(J e gli Etruschi

@ ffiE
I primi popoli
ffi
ffi
della penisola
UN AMBIENTE FAVOREVOLE ALL'INSEDIAMENTO
II termine Italia indicava nell'antichitá solo I'estremitá meridionale della no-
'l
stra penisola, corrispondente a una parte dell'attuale Calabria. Successivamen-
La penisola italica
te il termine venne man mano assegnato a tutte le terre a sud delle Alpi.
Per il suo ambiente favore
Fin dalla preistoria, la penisola italica si presentava come un ambiente favo- agli insediamenti, la penis
revole agli insediamenti umani. Il clima mite, una flora e una fauna ricche, italica é abitata fi n dalla
nonché Ia presenza di oltre 3000 chilometri di coste, erano infatti elementi preistoria.
lntorno al 2000 a.C. gli an'
fondamentali per la vita delle popolazioni preistoriche.
'lnoltre l'ltalia era una terra facilmente accessibile, da Oriente abitanti vivono lungo i fiur
e da 0ccidente, e
nei pressi dei laghi pratica
pronta ad accogliere migrazioni di popoli. l'agricoltura.

TITALIA ANTICA
GIi studiosi della preistoria dividono i vari popoli della "prima Italia", cioé l
dell'ltalia antica, in due grandi aree. Siamo intorno all'anno 1OOO a.C. Cremazione
La prima area é quella dell'inumazione. "lnumare" signifrca seppellire i defun- ll termine indica la pratica
ti. Questa pratica era diffusa nel Sud e lungo le coste dellAdriatico. bruciare il corpo dei defun
per conservarne le ceneri
La seconda area é quella della cremazione o incinerazione, perché i suoi abi-
un'urna di terracotta.
tanti erano soliti bruciare i morti per c0nservarne 1e ceneri all'interno di urne in
terracotta. Questa pratica era diffusa nel Nord, nel Lazio e in Toscana.
Inoltre, sempre intorno ai 1000 a.C., troviamo in Italia alcune importantr crvil-
tá:
- la civiltá delle terramare, in Emilia e nella bassa Lombardia, caratterizzala
dalla presenza di villaggi su palafrtte;
- Ia civiltá dei nuraghi, in Sardegna, caratte¡tzzata da ediñci costruiti in pietra
(dal sardo antico nurra, cioé "mucchio di sassi");
- la civiltá dei dolmen, in Puglia, caratterizzata da costruzioni funerarie forma-
te da una grande pietra piatta che poggia su altre pietre verticali che servono
da colonne.

Ur¡iti 3 La repubblica romana


_ru
--i"-s+ti$*,:'+ "
*,{W:_- .j*¡ Le terramare scnc . :l;
risalenti al XVI-Xlll sec. l
a.C., dotati di una Proor a
otganizzazione e Posti lung3
i corsi d'acqua. Le terramare
piü antiche erano amPie c 'c:
un ettaro, mentre quelle PlLr
recenti potevano raggiu ngere
-diversi ettari di estensione Si
calcola che nell'area comPresa
fra l'Appennino emiliano e
il Po ve ne fosse una ogni
25 chilometri quadrati, con
una delle maggiori densitá
di popolazione dell'EuroPa
preistorica.

Sappiamo inoltre che vari popoli, probabilmente i piü an- UITALIA


tichi, non erano indoeuropei. Era questo il caso dei Liguri,
dei Sicani (nella Sicilia occidentale), dei Sardi e dei Fenici
(in Sardegna).
Altri popoli, giunti a partire dalla metá del II millennio a.C.,
camuni
erano indoeuropei: nel Nord, i Veneti e i Celti; nel Sud gli
iapigi (in Puglia), i Siculi (nella Sicitia orientale) e i Greci;
nel Centro gli Umbri, i Volsci, i Sabini, i Sanniti e i Latini.

LE COLONIE GRECHE E FENICIE


I primi abitanti dell'ltalia vivevano lungo le rive dei ñumi e
vicino ai laghi.
@ Sabini
Latini
Vols€¡ i ':+i:=:-
w
. ..::,+,..::l€pigi

Nell'insieme, il loro iivello di civiltá era piuttosto basso, so- ,,.. Sannit¡-"'=.::::::=,.
rr 'r'_:::i:::'
prattuttosepensiamoaquantoal¡'.enit.aCclntenpoIanea- L¡guri

mente in Grecia e nei regni d'0rierte'


Io Celti
Etruschi
Sardi

Furono i Greci e i Fenici a mettere in co;:=::¡ * i:="li con to Fenic¡


Italici
Ie civiltá Piü evolute-
il f, e il If,
a Greci S¡can¡
L arrivo dei Greci e dei Fenici si veriñcÓ fra seco- Sieuli
lo a.c. Particolarmente importanti furono le colonie Slec-'le
IN:
di Cuma, Napoli e Paestum in Campania; Sibari, Crotone, :'tr,t:
Locri e Reggio in Calabria; Catania, Siracusa, Agrigento e
Messina in Sicilia. Queste cittá costiere favorirono lo svilup- -
po dell'ltalia meridionale.
Inoltre i Greci introdussero in Italia I'us¡ della moneta,
dei commerci a vasto raggio e le loro erolute tecniche
nel campo della navigazione e dell'artigiai-,:.. Diffusero la
scfittura e creafono anche in Italia il rnode-: ;:litico della
polis greca. La colonizzazione fenicia si lirnj'': -:;ece a parti TUTOR
delle coste siciliane e sarde. DATA ltYl'
In Toscana e nel Lazio si impose una civilñ rr-:-:- ::iglnale: X-lX secolo a.C.
quella degli Etruschi. Arrivo di Greci e Fenici in ltalia

: 97
LaPrtO'O I -= - - - t-
F

%
# Gli Etruschi:
& una civiltá di poleis
IL PROBLEMA DELLE ORIGIN¡
Le origini degli Etruschi hanno costituito da sempre un mistero. Non sappia- Y
mo neppure con sicurezza se fossero o no indoeuropei. Civiltá etrusca
Quel che sappiamo é che essi occupavano il vasto territorio posto fra il mar Gli Etruschi sono una
popolazione la cui origine
Tirreno, lAppennino e i flumi Arno e Tevere, dove fondarono numerose cittá.
non é ancora chiarita.
Alcune di queste sono scomparse, come Veio, Cerveteri (o Cere) e Vetulonia. lnsediati inizialmente in arei
Altre esistono ancora, come Tarquinia, Arezzo, Perugia e Volterra. toscana, estendono poi il lor
Da questa regione, detta Etruria, gli Etruschi si andarono espandendo a nord dominio verso nord ed est.
f,no alla Pianura padana e a sud f,n sulle coste campane. Era una civiltá molto evolut¡
organizzata in cittá-stato.
La civiltá etrusca, presente in Italia fin dal IX secolo a.C., risulta inoltre stret-
tamente collegata con Ia civiltá romana.

LE CITTA ETRUSCHE
La civiltá etrusca raggiunse il massimo sviluppo tra il VII e il VI secolo a.C.
GIi Etruschi seppero realizzare una societá urbana evoluta. Essi infatti sosti- 1f
tuirono gli antichi villaggi italici, fatti di rozze capanne, con vere e proprie cit- I vll-vl secolo a.C
tá-Stato: lepoleis. I uassimo splendore della
I civiltá etrusca.
GIi edif,ci delle cittá etrusche erano costruiti con pietre e mattoni. Ampie vie e
spaziosi marciapiedi rendevano comoda la viabilitá.
Ogni polrs era autonoma e indipendente ed era governata da un re, chiamato
lucumone. Moltepo/eis erano riunite in una lega, un'alleanza religiosa e mili- Y
tare, proprio come aweniva in Grecia. Lucumone
Le poleis erano centri di commerci ñorenti e di ricche attivitá artigianali.
ll re delle cittá etrusche, era
massima carica governativa
Lagiata classe dirigente etrusca era composta di grandi proprietari terrieri e
di ricchi mercanti.
Amava godere dei piaceri della vita e, come si puó vedere in molti affreschi, Sarcofago degli sposi, terracotti
consentiva anche alle donne di partecipare accanto agli uomini a feste e ban- da Cerveteri, Vl secoio a.C. Ron
Museo Nazionale Etrusco di Vill¡
chetti. Lagricoltura era invece affdata agli schiavi. Con il tempo la classe dei Giulia.
mercanti divenne sempre piü potente. E in qualche poleis il potere cadde nelle
mani di un tiranno.

LA DEBOLEZZA POLITICA DEGLI ETRUSCHI


La fiorente civiltá etrusca si riveló debole sul piano politico.
Innanzitutto gli Etruschi, gelosi del loro raffinato tenore di
vita, rimasero sempre separati dalle altre popolazioni italiche,
a drfferenza dei Romani che sapranno invece integrarsi facil-
- :lJ:':cini.
lttettLtL.--
inoltre la lega :.--.' .r ,,', etrusche non seppe mai trasfor-
marsi Ín un unico forte
Stato, capace di garan-
tire un'unitá politica
ai territori controliati
dagli Etruschi. Anzi,
spesso le polers era-
no in lotta tra di loro.

Unitá 3 La repubblica romana


¡
ru,
I
o:
Melzo

Mantova a

na

na

Po
ru
Vetu

o
.. Aléria

Nucleo originario deg li Etruschi


O Caoua
Mass¡ma espansione (V secolo a.C .) o
Cuma
O Cittá della Dodecapoli
u Arrre crrra erruscne
-iiE

Per questo motivo gli Etruschi, pur avendo primeggiato per secoli in Italia,
decaddero rapidamente quando furono attaccati da popoii piü organizzati.
Giá all'inizio del V secolo a.C., una flotta delle colonie greche distrusse quella
La Chimera ferita, scultura
etrusca al largo delle coste campane. Gli Etruschi persero cosi per sempre il
bronzea del lV secolo a.C. Firenze
controllo del Tirreno. Museo Archeologico,
Quindi i Galli li scacciarono dalla Pianura padana, e iSanniti .. ...:-,arono da
sud. i Romani penetrarono infine nel cuore de11a stessa r.:,.. . :.. ,-:so del IV
secolo a.C. e nel secolo successivo occuparor: l--.., ':. - - - .== , :truschi.

La lingua
re e la religione degli Etruschi

LA LINGUA ETRUSCA
GIi Etruschi usa\-a:.- -= scrittura .. , - ',ll secolo a.C.:le prime iscri-
'
zioni risalgono infai:- a t--.:! . - -: '-
- , :: - avevano sviluppato
unflorentecommelcio. P:-:: - ::. - , . --truschitrascrissero
la propria lingua in caratteri greci , ' lcini che abitavano
- - ., : -.Ile indoeuropee, an-
che se non é indoeuropea.
Tuttavia le iscrizioni che possec ='-rssime, costituite di lscrizione in alfabeto etrusco
poche parole, per ia maggior pai:: : -:.. - . .r:-: dicono che questo Tarquinia, Museo Archeolog ::
o quell'oggetto appartengono a uilá -:. : - : i :asr si tratta di iscri- Nazionale Tarquiniense, S :'= "'.
zioni funerarie. Per questo motivo Gl- .. - - iecifrato Ia scrittura di una delle fonti utilizz.:: : =
: 1 non l',hanno ancora compfesa t,: :- : degli Etruschi.

Capitolo 1 La prima ltalia e gli Etruschi 93

/
LA RELIGION E
La religione presso gli Etruschi aveva un'enorme importanza. Gli Etruschi cre- Ir
devano che gli dei manifestassero il loro volere attraverso segni naturali. Ba- Arüspici
stava, cioé, saper osservare con attenzione le viscere degli animali, il volo degli ll termine indica i sacerdoti
della religione etrusca che
uccelli o le condizioni atmosferiche per conoscere il futuro.
sapevano interpretare il
Ai sacerdoti era affidata l'interpretazione di questi segni. I sacerdoti che osser- volere degli dei osservando
vavano le viscere degli animali si chiamavano arüspici, quelli che osservavano viscere degli animali.
il volo degli uccelli venivano detti áuguri. Auguri
I numerosi templi etruschi sono andati tutti perduti, perché erano costruiti con Sacerdoti della religione
mattoni crudi e legno: materiali poveri e facilmente deperibili. Sappiamo peró etrusca che sapevano
che avevano numerose sculture in terracotta dipinta. interpretare il volere degli dt
osservando il volo degli ucce

LE CITTA DEI MORTI: LE NECROPOLI


Come abbiamo visto, i documenti scritti lasciati dagli Etruschi non ci danno in-
formazioni soddisfacenti. La nostra conoscenza della loro civiltá si basa perció lv
quasi del tutto su immagini. Le tombe etrusche
Questi documenti sono molto numerosi e provengono soprattutto dalle necro- Sono vere e proprie abitazic
poli, cioé dalle "cittá dei morti", i cimiteri. sono gli Etruschi ritengono
che la vita dell'anima
Gli Etruschi credevano nell'immortalitá dell'anima e avevano un complesso
prosegue oltre morte.
culto dei morti.
Le tombe, costruite nel sottosuolo, erano considerate le abitazioni dei defunti.
Percid esse dovevano imitare le case dei vivi: erano formate da stanze conte-
nenti oggetti ritenuti utili al defunto. Per allietare la vita nell'aldilá, gli Etruschi
dipingevano a vivaci colori le pareti delle tombe con flgure e scene realistiche
Tombe a tumulo nella necropoli
con raffigurazioni di banchetti, feste e danze. etrusca di Cerveteri.

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' ''?,. ,i

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I
lnitá 3 La repubblica romana
cۤstr*: fisso i concetti : leggo l'immagine
L, lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4. Nell'immagine é rappresentato un-l bancñetic
false. etrusco. Si tratta di un affresco ritro,sato ln una
tomba. Completa il brano inserendo correftamente
a, Lltalia fu abitata fin dalla preistoria per il suo le parole elencate.
ambiente favorevole.
b. I popoli italici praticavano tutti l'inumazione
banchetti - abitazioni - immortalitá - stanza
dei morti. ME
c. Le origini degli Etruschi sono certe: provengono
dall'Asia. F

d. Molte poleis etrusche erano riunite in una lega,


un'alleanza religiosa e militare. F

e. I Romani occuparono solo in parte il territorio


degli Etruschi. F

f. Gli Etruschi usavano la divinazione per capire


la volontá degli dei. F

g. La scrittura degli Etruschi é stata decifrata e


compresa grazie ai numerosi testi ritrovati. tr
Gli Etruschi credevano nell'................. dell'anima
Pane¡§e per cffipñne: imparo il significato delle e avevano un complesso culto dei morti.
Le tombe, costruite nel sottosuolo, erano considerate
Pgfo!9 . _ |e..................... deidefunti.Percióessedovevano
2. !ndica il significato esatto delle seguenti parole. imitare le case dei vivi: erano formate
da .. .. . contenenti oggetti ritenuti utili
Per cremazione si intende: al defunto, Per a le:are la vita nell'aldilá, gli Etruschi
@ la credenza nella vita dell'anima dopo la morte. dipingevano a , '. ac colori le pareti delle tombe con
B l'usanza di seppellire i nrorti
',q-'= = ::=-= -=; sriche con raffigurazioni
feste e danze.
§ l'usanza di bruciare i mori
Relazioni: spiego il legame
ll lucumone era:
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
! una persone che parlavano be-É é ver:a.
¡] it re di una citta-stato etrusca.
poleis etrusche non seppero dar
! it Oio che pronunciava la profezia Le
vita a un unico forte Stato.
mexlmg§m: colloco nel tempo
3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte

Tra il X e il lX secolo si verificó:

! t'lnizio dell'agricoltura in ltalia. Gli Etruschi decaddero rapidamente


quando furono attaccati
! l'arrivo di Greci e Fenici in ltalia.
da altri popoli.
! la sconfitta degli Etruschi ad opera dei Greci

La civiltá fenicia raggiunse il suo massimo splendore

! tra 1r :.;;i s il Vl secolo a.C.


e s=,- . C.
nel V
c nel lV s:::

Cactolol -':"': :: .:'-rsc.: 95


§EE;

O
o
'-l
F.
Roma dalla leggenda
O.{

(J alla storia


E
La Roma
& delle origini 753 a.C
)
Fondazione di Roma

LE ORIGINI DI ROMA SECONDO LA LEGGENDA


' Sulle origini di Roma é stata trarnandata una famosa leggenda che narra di due La Lupa Capitolina che allatta
Romolo e Remo é una famosa
gemelli: Romolo e Remo. scultura in bronzo, simbolo de
La leggenda racconta che Enea, l'eroe protagonista dell'E'neide di Virgilio (poeta fierezza e della forza di Roma,
latino del I secolo a.C.), fuggito da Troia in flamme, si rifugió con alcuni compagni ma in realtá non risale ai tem¡
della fondazione della cittá. S
sulle coste del Lazio. Sempre secondo il racconto, il flglio di Enea, Ascanio, fondó riteneva che la scultura fosse
la cittá di Alba Longa. realizzata da artigiani etrusch
Alcuni secoli dopo, Marte, dio della del V secolo a.C., ma studi piü
recenti la attribuiscono all'epc
Buerra, si innamoró di una discen- medievale, mentre i gemelli fr
dente di Enea, la bella Rea Silvia, aggiunti nel Quattrocento.
da cui ebbe i due gemelli leggen-
dari.
Ma il malvagio Amulio, che aspi-
rava al trono di Alba Longa, ordinó '

di eliminare i due gemelli, facendoli *'s***;..,


gettare nel fiume Tevere. Scampati alla
morte per volere degli dei, i gemelli furo-
, :r,,¡ci:ima allattati da una lupa, e poi salva- L-n €
:- a : :''-'li -r¡aStOfe. #*
Dir-=:.-. , =- : ?.:mo uccÍsero Amulio.
Poi de:-s=:- -.. . t.iá sui c¡,,.
presso ii i-. = -- - - f*.
'1. 1,
Ma chi avre::: - -'-- ., - - -r:- -: : :
La contesa üa=:- .: - -:. --:-¡, : ' -'
Remo, chiam: Roma ia nuor.a i:
prrmo re.
Secondo 1a tradizione, tale fatto avven:.= - =
753 a.C.

Unitá 3 l-a repubblica romana


¡
rr Mura serv¡ane I@ SABINI
ETRUSCHI ,,'

o
Nomento EQUI
Ve¡o
Cere o Tivoli
UIRINALE o OFidene
o

V!
lsola
Tiberina
ESQUILI
Roma
Tuscolo
o
o
Preneste EI
PALATINO Ostia O. Alba O OAnagni
Aricia O ERNICI
CELIO
CorioliO
AVENTINO Lavinio O O Cora
velletri
Ardea O Norba
ll nucleo primitivo delia cittá o
Territorio romano antichissimo
La cittá serviana
Territorio romano nel 509 a.C. voLsct
Alleati latini

LE ORIGINI DI ROMA SECONDO LA STORIA


La leggenda contiene un fondo di veritá. GIi scavi archeologici hanno confer-
mato che, a partire dal IX secolo a.C., i sette colli romani furono abitati da Le origini di Roma
pastori e contadini di origine latina. Secondo la leggenda Roma
fu fondata da Romolo nel
Questi villaggi facevano parte di un'alleanza con altre piccole cittá del Lazio, 753 a.C. ln realtá la cittá
delle quali Ia piü importante era Alba Longa. nasce dall'unione dei villaggi
I villaggi sorti sui sette colli si svilupparono fino a formare una sola cittá: Roma. che sorgono sui sette colli.
La crescita successiva fu determinata dalla sua fortunata posizione Beograf,ca. Questo sviluppo é favorito
Infatti, Roma sorgeva presso il Tevere in corrispondenza dell'isola Tiberina: anche dalla presenza del
Tevere e dall'isola tiberina che
un importante punto di passaggio per i traffici che seguivano la via del f,ume. permette i1 passaggio da una
Inoltre, Ia vicinanza al mare contribui a fare della prima Roma un importante sponda all'a tra del frume.
centro commerciale.
Grazie ai commerci, Roma fu anche un luogo di incontro fra genti diverse. I
contatti con Ie cittá greche della costa campana e con quelle etrusche fecero co-
noscere alle popolazioni laziali le forme piü evolute di civiltá presenti in Italia.

IL PERIODO MONARCHICO
La prima forma di governo di Roma fu la monarchia.::- ' .= - -.250
anni, dal753 a.C. al5O9 a.C. lrrlr
La tradizione racconta che i re furono sette: Romolo )i-::la Pompilio, Tullo 753-5O9 a.C,
Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco. Sen'icr T.:".:: Tarquinio il Super- Monarchia a Roma
bo.
Oltre a Romolo, anche gli altri r.. j: .:.531 leggendari. In
questa successione di sovrani -. : ::-)no probabilmente
quanto awenne in quel nei-

altri popoli, ccr-r: : : : =a ed estesero Ia loro in-


fluenzasulle:,-:-:- . - .:::portantiedificipubblici,
le ,'r:nature e -; t- --: . := orgar-:tarono il fisco e
ll
_t E::

Caoitolo 2 Roma dalla ¿::= >i


í§ÍU!

ffi
§ # Roma !
l
ffi nell'etá repubblicana 5O9 a.C.
lnizio della repubblica a Ro
LA CRIS¡ DELLA MONARCHIA
II regno di Tarquinio Prisco, nobiie etrusco, segnó l'inizio di una supremazia
etrusca su Roma. l'
Non fu una conquista militare, ma un potere esercitato da qualche nobile fami- La repubblica romana
glia etrusca sulla cittá. Questa presenza degli Etruschi favori molto lo sviluppo La Repubblica romana é ur
di Roma. Verso la ñne del periodo monarchico, Roma era una grande cittá com- stato oligarchico perché un
minoranza di patrizi, cioé d
merciale e agricola di circa 30 000 abitanti.
famiglie nobili, si avvicendi
Ormai consapevoli della propria forza, i Romani si ribellarono contro il predo- alle massime cariche politir
minio etrusco.
Le famiglie nobili romane, cioé i patrizi, furono protagoniste di una protesta
che cacció da Roma I'ultimo re, l'etrusco Tarquinio iI Superbo.
Era il5O9 a.C., I'anno in cui, secondo la tradizione, il popolo romano aboli la
monarchia e proclamó la repubblica.

UNA REPUBBLICA OLIGARCH ICA


La repubblica si consolidó attraverso un lungo processo. Con la monarchia il
- potere era concentrato nelle mani del re. Con Ia repubblica le piü importanti
funzioni pubbliche vennero gradualmente trasferite a magistrati, scelti solo
LArringatore, ll secolo a.C.
fra le famiglie nobili. Essi venivano periodicamente sostituiti. Firenze, Museo Archeologico
I consoli erano i magistrati piü potenti, in sostanza dei capi dello Stato. Erano
sempre due perché si controllassero a vicenda. Avevano il comando supremo
dell'esercito e giudicavano Ie cause di diritto civile e popolare. Spettava a loro

ffi
I Romani aristocratici avevano tre nomi:
-il prenome, cioé il nome personale (per
esempio Caio);
-il nome della gens (cioé della parentela:
per esempio Giulio);
-il cognome della famiglia particolare (per
esempio Cesare).
Á oresti nomi veniva talora aggiunto un
soprannome che evidenziava alcune
cariaüers: :-: :ella persona (Nasone) o
ricordava :É *c-3S3 cornpiute (Scipione
l'Africar¡o)-
:
=j=

: .::i:-
1,

&: .::

Stelefunera' j-----. : : : :.:;-3


padre(asinis:'' -. . : - : -= -3arte
bassa sono ra- : - -. -

Unitá 3 La repubblica romana


Fr¡ ü

convocare i Comizi e il Senato. Proponevano le leggi e davano il


nome all'anno in cui erano in carica.
Divenne inoltre molto importante il Senato, una ristretta assem-
blea di nobili che dirigeva Ia politica di Roma e approvava le leggi.
Le assemblee popolari, i Comizi, riunivano tutti i cittadini: ai Comi-
zi spettava il compito di eleggere i magistrati.
La repubblica fu fln dall'inizio oligarchica, perché una minoranza
di famiglie nobili si awicendava alle cariche supreme e faceva par-
te del Senafo.
Il grosso della popolazione restava invece privo dei diritti poli-
tici. Per questo motivo, Ia storia della repubblica fu caratteriz-
zata da forti scontri sociali.

PROTETTORI E CLIENTI, SCHIAVI E LIBERTI


Nella societá romana c'era una categoria molto particolare, quella
dei clienti. Erano persone che si mettevano sotto Ia protezione
di uñ-cittadino piü potente e piü ricco per averne dei vantaggi. Il
signore, infatti, dava al cliente regali e aiuti, anche in denaro; il
cliente, da parte sua, manifestava rispetto nei confronti del pro-
prio protettore e gli assicurava il voto nelle elezioni alle cariche
pubbliche.
Come in tutto il mondo antico, anche a Roma c'erano gli schiavi.
Essi svolgevano il lavoro manuale. Un contadino porta in cittá i suoi prodotti
da vendere, rilievo del I secolo a.C. Monaco,
Schiavi si poteva nascere o diventare: Museo Statale dell'Antichitá.
- nascevano schiavi i figli delle schiave, anche se i loro padri erano
degli uomini liberi;
* - diventavano schiavi i prigionieri di guerra o coloro che non paga- ]rür
r vano i debiti. Cliente
In campagna, come in cittá, nelle case dei ricchi come nelle bot- ll termine indica la condizione di legame
di un cittadino romano nei confronti di
teghe artigiane, la vita degli schiavi poteva variare anche molto. un altro cittad!no di condizione sociale
Dipendeva dal carattere e dalla ricchezza del padrone. : , :--e- lre a cui assicurava rispetto e il
I Romani erano decisamente piü aperti dei Greci nel considerare i .::3 'e e elezioni alle cariche pubbliche;
diritti degli schiavi liberati, chiamati liberti. Ad -{tene. i liberti non - cambio riceveva favori, aiuti e denaro.
potevano partecipare alla rita politica e :i::i :=;-la terra in pro- LibeÉo
prietá. I Romani invece consider¿rz¡: : .i:e:j trüadini a tutti gli ll termine indica lo schiavo liberato che a
Roma acquisiva anche i diritti politici.
effetti.
I
ll senato romano, rilievo d
monumento funebre di Luc
Storace. Chieti, Muse
Archeologi<
Naziona l,

Capitolo2 Ron-z a- = =;==-1, - =


:.--: 9\
Le prime
re lotte sociali
LE SECESSION I

Agli inizi della repubblica, solo un ristretto numero


di famiglie nobili deteneva il
potere: le famiglie dei patrizi. Il resto della popolazione
libera era costituito dai
, plebei. Ir
I plebei rappresentavano la stragrande maggioranza, Plebei
ma erano considerati in- ll termine indica la
feriori ai patrizi e non avevano diritti politici.
popolazione Iibera di Roma
Tale situazione divenne insostenibile quando
l'economia romana si sviluppó e non appartenente al ceto
.r' Ia repubblica si ingrandi a spese dei popoli
vicini. I plebei, consapevoli dell,im- patrizio.
portanza del loro ruolo di lavoratori e Tribuno della plebe
di soldati, protestarono in un modo par-
ticolare, con Ie secessioni. ll termine indica la prima
La secessione era una specie di sciopero: i plebei magistratura concessa ai
rif,utavano di lavorare e ab- plebei. I tribuni, che erano
bandonavano in massa la cittá.
i rappresentanti della plebe
e potevano proporre leggi
LE CONQUISTE DEI PLEBEI o far sospendere una legge
che cosa volevano i plebei? Ecco le loro principari dannosa per lo Stato. La lorc
richieste:
- l'accesso alle magistrature, cioé alre.uii.h. pubbliche; persona era considerata sac
e inviolabile.
- I'abolizione della schiavitü per debiti e del divieto di matrimonio con i patrizi;
- la ridistribuzione delle terre conquistate (possedute solo dai patrizi);
- la stesura srritta delre leggi, per diminuirá il potere dei patrizi.
Questa fase della lotta duró per circa due secoli e progredi parallelamente
alla
conquista romana dell,ltalia.
I plebei ottennero molto. Agli inizi del v secolo
a.c. ebbero un loro rappresen-
tante, il tribuno della plebe.
Intorno J 45o .r-Á*. poi emanate le Leggi delte xII Tavole, le prime
leggi scritte della civiltá romana.
Pochi anni dopo furono consentiti matrimoni
misti fra patrizi e plebei. Nel367
r{|
45O a.C.
a.c. una legge stabili che uno dei due consoli doveva Vengono emanate le.Leggi
essere plebeo.
La schiavitü per debiti, che non lasciava scampo delle Xll Tavole
ai plebei in difñcoltá economi-
ca, fu abolita nel326 a.C.
Infrne, nel287 a.C., le decisioni delle assemblee Scene di vita familiare scolpite
della plebe, i plebisciti, ebbe-
ro varore di regge come giá accadeva per quelle sul sarcofago di Cornelius Statius
der senato.
Parigi, Louvre.

Unitá 3 La repubblica romana



¡-É&
*

UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE PAROLE


I plebei ottennero queste vittorie non solo grazie alle secessioni. Tutta la societá CAPIRE 1 rt'li
romana stava infatti vivendo una fase di vivace evoluzione. Cavalieri
Le attivitá economiche e Ie guerre creavano grandi occasioni di arricchimento. ll termine indica nell'antica
Romá i plebei ricchi, cioé
La massa dei plebei rimase comunque povera.
quelli che potevano accedere
Costoro venivano anche chiamati proletari, perché il loro unico patrimonio era alle cariche politiche.
laprole, cioé i ñgli. Solo alcuni plebei si arricchirono e riuscirono a strappare Proletario
ai patrizi il privilegio del potere. D'altra parte Ie cariche politiche non erano ll termine deriva da "prole",
retribuite dallo Stato, quindi potevano accedervi solo i plebei ricchi, i cavalieri. cioé i figli, e indica una
Venne cosi a formarsi un nuovo tipo di repubblica aristocratica. condizione sociale di povertá
La sua classe dirigente era formata dal patriziato e dai cavalieri che, quando assoluta perché l'unico
patrimonio dei proletari era la
entravano in politica, erano chiamati uomini nuovi. prole.

# La conquista
ffi dell'Italia

LA PRIMA FASE DELL'ESPANSIONE


Nel V secolo a.C. Roma riusci a imporre il proprio potere sul Lazio. Fu stipulato
un patto di alleanza con i popoli latini che sarebbe stato il punto di forza mili-
tare per le future conquiste.
Roma combatté poi una iunga guerra contro la cittá etrusca di Veio, che impe-
diva I'espansione romana verso nord. Sotto Ia guida del console Marco Furio
Camillo, nominato dittatore, Veio fu sconf,tta nel396 a.C.
Intanto i Galli, popolo di tribü nomadi dislocate nelia Pianura padana, aveva-
no aggredito 1'Etruria. Riuscirono anche a occupare Roma, e Ia lasciarono solo
dopo aver ottenuto un ricco riscatto in oro.
In seguito, Roma combatté contro i Sanniti, un insieme di bellicose trlbü di ori-
gine indoeuropea disiocate sugliAppennini fra Lazi¡ e 'l::-' .' ' ' - .::t fu
lungaediffrcilepoichéiSannitiriuscir,-i...'
giiEtruschie,Galli tl: !-t-r' , ':,r::-:ramenteitre
po:-.. = ,- - ,:- , . - 280a.C.-F.ltmanicostrin-
Scl : ,'

----r-.-.

Guerrieri sanniti, pittura su lastra


tombale da Paestum. Napoli,
F Museo Archeologico.

101
IL GOVERNO DELLE POPOLAZIONI ITALICHE SOTTOMESSE
I Romani seppero adottare un sistema di governo dell'ltalia molto efficace: la
J.
Federazione romano'italica. Era un'alleanza che da un lato garantiva a Roma La Federazione romano-
la supremazia politica ed economica; dall'altro consgntiva una certa autonomia italica
ad alcuni dei popoli italici vinti. Era costituita di diverse componenti. Era il sistema di governo
Roma: era la sede del governo centrale, del Senato e delle assemblee popolari adottato dai Romani dopo l<
prime conquiste dei popoli
dei cittadini romani.
italici (dal V al ttt secolo a.C.
Le colonie romane: venivano fondate per tenere a bada le popolazioni da poco e consisteva nella supremaz
sottomesse. Le colonie avevano governi Iocali. politica ed economica di Ror
I municipi: erano le cittá sorte prima della conquista romana, ma fedeli a ma consentiva ai popoli itali
Roma. Potevano governarsi da sole. I loro abitanti avevano quasi gli stessi di- vinti una certa autonomia,
ritti dei cittadini romani, ma dovevano pagare a Roma le tasse e fornire soldati
all'esercito.
Gli alleati: erano i popoli che, pur conservando una certa indipendenza, dove-
Colonia romana
t
vano seguire la volontá di Roma nelle decisioni importanti. Davano rifornimen- lnsediamento di cittadini
ti e soldati all'esercito romano. Romani trasferiti in un
I sudditi non avevano diritti. Erano quelle popolazioni che avevano opposto territorio conqu istato per
una tenace resistenza alla conquista romana. controllare la popolazione
sottomessa.

Vetulon

Mar Adria
Hatri
Ta

Sutri

Cor Lu ceria
c
Norba Apuli
Sezi a.: .qa Messapi

Mar T¡rreno

I
E, ,

r¡g: Territorio romano (cittadini dl c :-, : - _:


Territorio romano (cittadini ::-r: I -::_ : . )ro/ Legionario romano signifero
Colonie latine (portatore di insegne), I secolo
:lleati di Roma a.C. Chieti, Museo Archeologico
GlEf

I
Nazionale.

Unitá 3 La repubblica romana


LA CONQUISTA DELUITALIA M ERIDIONALE
Roma stipuló anqhe patti di alleanza con Siracusa e Cartagine. Queste potenti
cittá, intente ai grandi commerci mediterranei, non ostacolarono l'espansione
romana nell'ltalia meridionale.
Invece la cittá di Taranto, essendo direttamente minacciata, scelse lo scontro.
I Tarantini, ricchi mercanti e di cultura Breca, chiesero aiuto a Pirro, ambizioso re ,¡ {1
dell'Epiro, I'attuale Albania. Pirro giunse in Italia con un esercito che impiegava in
battaglia degli elefanti protetti da pesanti corazze.l primi scontri furono facilmen'
il E[
te vinti da Pirro. Ma i Romani non si arresero, convinti di poter resistere a lungo.
Col tempo infatti, Ie truppe di Pirro, troppo lontane dalla loro patria, incomin-
ciarono a cedere.
Nel 275 a.C., Pirro fu definitivamente battuto a Benevento. Entro 11272 a.C., Elefante con bardatura da guerre
statuetta in cotto. Roma, Museo
Roma dominava tutto il Sud della penisola italiana. della Civiltá Romana.

!ffi ]trl
La religione 275 a.C.
% dei Romani
w Vittoria di Beneventol Roma
controlla tutta la penisola
italica

LA RELIG¡ONE, UN DOVERE POLITICO


Per i Romani la vita religiosa era legata a quella politica, tanto che in origine il ]t$
re era nello stesso tempo capo politico, militare e religioso della cittá. La religione
In altri termini, I'uomo romano intendeva la religione come un dovere politico; presso i Romani
dovere che si esprimeva nel rispetto delle formule e dei riti religiosi. La religione dei Romani era
politeista e riprendeva molte
I sacerdoti non erano, come oggi li pensiamo, coloro che avevano una partico-
delle divinitá greche. I riti
lare vocazione, ma coloro «che compiono I'atto sdCro»: il loro compito era quel-
religiosi venivano celebrati
lo di guidare le funzioni religiose di carattere pubblico. Insomma, essi tenevano da un sacerdote che aveva il
i rapporti con gli dei. compito di guidare le funzion
Infatti la religione uffrciale romana era una religione di Stato che mirava so- a carattere pubblico.
prattutto all'utile.
Gli dei erano invocati con riti e sacrif,ci organizzati dallo Stato per ottenere dei
benef,ci e, comunque, per rafforzare I'unitá e il prestigio di Roma. Il piü impor- rrl
tante tra i sacerdoti era il ponteñce massimo: €rá il massimo inte rprete della Pontefiee massimo
Era lsacerdote piü
volontá degli dei -:rr:3nte, Deriva dal latino
rr-s corte", e da facere,
'a-e', Signifrca "colui che
costruisce un ponte". Era un
ponte verso gli dei, della cui
volontá il pontefice massimo
era interprete.

I I tJ ,rl fi L ff g
II ¿§C
f
&E í
-!
I

f
-*7

,a *-il -
I
ffi Un rito propiziatorio dedicato
agli dei, rilievo. Parigi, Museo de
Louvre.

Capitolo2 Rom¿c3 3:;;=-:l- -:::-:


§ff'&hBhr

I resti del tempio della dea Vesta


nel Foro Romano a Roma.
Anche alle donne era riservato uno spazio importante nella vita religiosa.
Vi
erano infatti le Vestali, le sacerdotesse che custodivano il fuoco sacro a Vesta,
dea latina del fuoco e del focolare. Erano considerate persone sacre anche per-
ché il fuoco di Vesta rappresentava l'unitá dello Stato in quanto valore religioso.
La religione romana non eta ricca di miti come quella greca.
Questo non impe-
diva ai Romani di ricorrere alla leggenda e ai miti greci per spiegare l'origine
di
Roma' tanto da far corrispondere i propri dei a quelli greci. Per esempio,
Giove
(latino)/Zeus (greco); Giunone/Era; Venere/Afrodite; Febo/Apollo;
Diana/Arte-
mide; Minerva/ Atena; Saturno/Crono; Bacco/Dioniso; Vulcano/Efesto; Mercu-
rio/Ermes; Nettuno/poseidone.

LE DIVINITA DOMESTICHE
Come il sacerdote teneva i rapporti con gli dei dello Stato, cosi Íl padre
di fami-
glia celebrava nella sua casa i riti sacri in onore delle divinitá domestiche.
Esse
erano Ie seguentÍ:
- Lari: erano le anime buone dei defunti. Proteggevano il focolare domestico;
- Mani: come i Lari, erano Ie anime benigne dei defunti. Inizialmente indicava-
no Ie anime dei morti che avevano precedentemente abitato la casa. In
seguito
vennero a rappresentare Ie anime dei morti in generale;
- Penati: eran0 gli dei protettori di ogni famiglia. In tutte le case veniva eretto
un piccolo altare riservato a loro.
A protezione delle porte, sia della casa che della cittá, era posto rn,..,: d-:
-,
Giano, il cui nome de:r,-a da1 iatino ianua, che sÍgnifica anLl:.-_ :,:.:.

LA MAGlA Giano si trova raffigurato sulle


Giá nella religione romana piü ar,:--. -:. -': r. : _: -.- -:.azione, cioé Ia monete romane di ogni epoca,
possibilitá di prevedere il futuro. In c-.... . . _. :, ::-::-,-a di poter liberare come in questo asse - moneta
di basso valore - che risale
gli uomini dalla paura di cid che non si cc:,:_:,,: _. ..-cniche piü usate per
al lll secolo a.C. ll dio veniva
conoscere il futuro erano osseruare il volo deg--
- - -: - I le viscere degli animali immaginato bifronte perché le due
. ¡ iriñcati. facce dovevano sorvegliare le due
direzioni dell'entrata e dell'uscita.

tl!úta 3 t-a repubblica romana


Conoscenze: fisso i concetti F*crɧ: leggo l'immagine
L. lndica se le seguenti affermazioni sono vere o 4. lJimmagine é un rilievo con rappresentate le
false. operazioni di registrazione elettorale nell'antica
Roma. Completa il brano inserendo correttamente
a. La leggenda sulle origini di Roma corrisponde Ie parole elencate.
in pieno alla realtá storica. F

b. La crescita economica di Roma favon' il


Comizi - oligarchica - consoli - Senato - magistrati
passaggio dalla monarchia alla repubblica. F

c. Le prime lotte sociali a Roma ebbero come


protagonisti patrizi e nobili. F

d. La prima fase dell'espansione romana in ltalia


fu lunga e faticosa.
e. [esercito romano era suddiviso in legioni. F

f. La religione dei Romani non c'entrava con


la vita dello Stato. F

Parole per cap¡re: imparo il significato delle


parole La repubblica si consolidó attraverso un lungo processo.
Con la repubblica le piü importanti funzioni pubbliche
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole. vennero trasferite a ......................

I ........................ erano i magistrati piü potenti. Erano


I plebei erano
sempre due perché si controllassero a vicenda.
A Ia popolazione libera di Roma non appartenente al
Divenne inoltre molto importante il ......................
ceto patrizio. un'assemblea di nobili che dirigeva la politica di Roma e
B i poveri che potevano accedere alle cariche approvava le leggi.
politiche. Le assemblee popolari, i ..................... riunivano tutti
c coloro che avevano come unico patrimonio i figli i cittadini: avevano il compito di eleggere i magistrati.
La repubblica fu............. .., perché poche famiglie
Per municipio si intende nobili si avvicendavano alle cariche supreme del Senato.
una cittá sorta prima della conquista romana, ma ll grosso della popolazione restava privo dei diritti politici
fé'dele a Roma.
ffie§mxB*m§: spiego il legame
B una cittá conquistata dai Romani.
c una cittá fondata dai Romani.
5. Osserva lo schema e spiega perché la relazione
é vera.
Cronologia: colloco nel tempo Agli iniz :: ,a repubblica i plebei,
3. Scegli la giusta risposta fra quelle proposte. cc-s ::'a:i inferiori ai patrizi,
-:- avevano diritti politici
La fondazione di Roma risale al:
A 753 a.C
-economia romana si sviluppó e la
B 450 a.C repubblica si ingrand)
c 275 a.C

Nel 509 a.C. si verificó l':3c con le secessioni


A lavittoria ro'--:-. -: := = -'-
B lanas::'--: .

c l'eman¿-:-:-::-j--: -: -- :

Capitalo 2 Roma dai,- ell=-:- = = ;:--. :05


ffish+I'

O
'-l
O
E-'r
Dalla repubblica
o.i
(J all'impero

Le guerre
K puniche 264-24L a.C.
]Y

Prima guerra punica

CARTAGINE, UNA POTENZA MARITTIMA E COMMERCIALE


A metá del III secolo a.C. Roma si scontrd con una potente rivale: Cartagine.
Fondata dai Fenici, Cartagine era una cittá africana situata sul Mediterraneo ]Y
nei pressi dell'attuale Tunisi. Fra Cartagine e Roma vi erano due fondamentali Lo scontro tra Roma e
differenze: Caftagine
Lo scontro fra Cartagine e
- Cartagine era una potenza marittima: aveva una forte flotta, formata da navi Roma é inevitabile. Queste
mercantili e da guerra. Roma era una potenza terrestre: il suo era il piü forte due grandi potenze hanno
esercito presente in Italia. infatti lo stesso obiettivo:
- Cartagine aveva creato un dominio basato soprattutto sul controllo di porti dominare il mar Mediterranl
commerciali in Spagna, Sardegna, Corsica e Sicilia. Roma aveva creato un do-
minio territoriale nella penisola italiana.
Lo scontro fra Cartagine e Roma divenne ben presto inevitabile. Queste due gran-
di potenze avevano infatti Io stesso obiettivo: dominare il mar Mediterraneo.

LA PRIMA GUERRA PUNlCA


Lo scontro di interessi fra Roma e Cartagine si manifestó inizialmente in Sici-
Y
Corvo
lia. Cartagine controllava buona parte dell'isola, mentre Roma era intenzionata ll termine indica una parte
a estendervi il proprio dominio. della nave romana. Si tratta
Nel 264 a.C" inizió Ia prima guerra punica, cosi chiamata perché i Romani di un ponte mobile uncinatc
con cui venivano agganciatr
indicavan¡ - ,.. ".'::resi col nome di Punici. Dopo qualche scontro terrestre in
le navi nemiche e consentiv
Sicilia, 1a guerra iu *. . :ul mare. ai romani di combattere cor
I Romani riuscirono in p: -- .:- . .tstruire una flotta da s-t:::. :- _ _ I navr. a corpo come se fossero sul
Le navi romane furono dotare üi -:: - -.entale inr-e::-_::r - corvi. Sitrat- terra ferma.
tava di ponti mobili uncinati con cui S- :=.: '
:.--a:-.r.. .= . : _ :t-.-:ne. Attraver-

sato il ponte, i Romani si scontravano c:: ,:'' _ .- :,_::a:rimenti corpo a


corpo, come se fossero sulla terraferma.
La prima Suerra punica si concluse con la viti:: . -=, i,lmani che nel24ta.C.,
al largo delle isole Egadi, sconñssero i Cartagi:,..-.

Unitá 3 La repubblica romana


2. ll corvo si agganciava al ponte 3. Vi potevano essere --a r .-3
della nave nemica e diventava una torrette simili a quel e usale c.'
passerella per consentire ai soldati gli assedi e le battaglie ca'r ca
romani di salire sulla nave. Sulla sommitá erano collocaie
delle macchine da guerra core =
balliste (simili alle balestre), oppure
degli arcieri.

4. Verso la poppa, cioé


la parte posteriore, si
trovava la tenda del
comandante o di altri
ufficiali.

L. Lo sperone o rostro era una punta


di metallo collocata sulla prua, la parte
anteriore della nave. Veniva lanciato
contro una nave nemica ed era in
grado di sfondare lo scafo avversario
per provoca rne l'affonda mento.

LA SECONDA E LA TERZA GUERRA PUNICA


La reazione dei Cartaginesi non si fece attendere. II comando dell'esercito ven- 1rür
ne afñdato a un giovane e abile generale: Annibale. 218-2O2 a.C.
Nella primavera del 218 a.C. Annibale attraversó le AIpi con il suo esercito e Seconda guerra punica
con alcune decine di elefanti giungendo nella Pianura padana. I Romani, im- 149-146 a.C.
preparati ad affrontare I'esercito cartaginese, furono battuti piü volte. Terza guerra punica
Una terribile sconñtta, la piü disastrosa della storia militare romana, fu subita
dai Romani nel 216 a.C. presso Canne, in Puglia. Qui morirono circa 40000
uomini, fra i quali 80 senatori e 1o stesso console Lucio Emilio Paolo, che
guidava I'esercito. Nei mesi seguenti Roma sembró perduta. Annibale, peró, in
attesa di rinforzi dalla Spagna, rimase fermo a Capua, e non puntó invece . -.
Roma per distruggerla. Ne approflttarono i Romani che riconquistaro: -.-1'
si tutta l'italia. Isolato e bloccato, Annibale chiese aiuto al fratello Asdrübaie
Questinuscia giungereinltaiiaconunesercito, mafuvintoeu--.: -: . :-
ni presso rl lume Metauro nel2O7 a.C.
Dopo quesla'. -ii¡ita iRomani allestirono un formidab.-= -.. . ' ' -r
guerra in Africa. -, :a:iagha decisiva si svols= = 202 a,C, , Z:;:: ::'o
daCartagine. lCai-a=-:=sisconfitti,dovet.=:., - : - --.rni tffi
di pace. Annibale fu ::..:= .- . 'esilio, n'..: : F'-:".: -:::.--: S:"::one che Provincia
aveva guidato i Romani. '.':::: --- -- ,I1 -:,:- - : AJricano. ll termine indica una
suddivisione a mministrativa
La terza guerra punica fu br:',': :-:, dal 1l+9 ' :-: : : : .:iagine
del territorio di una regione.
venne espugnata e rasa al suolo oa Scipione I: :-- : .no. En- Durante la repubblica romana
era un territorio conquistato
i.rovincia romana, cioé un ':: -..llana. fuori dall'ltalia.

Capitolo 3 Dalla repubblica all'impero 707


:K ft§r

r . :'$'.'§,ii
"t;:'"TI
"ol : :1
1
o',',"
"
{ Spedizione di Annibale
Spedizione di Asdrubale
Sped¡zioni dj Scip¡one
7

27
rragona
Canne
Sag u nto Capua 6

Baleari Na

rtag i ne
Mar Med¡terraneo EgaQi Milazzii

ina
Siracusa

03
controllati da
Conquiste rom
Conquiste
Busto di Annibale. Napoli, Mu
Archeologico Nazionale.

p
ffi
ffi
L'evoluzione
della societá romana
LA CONQUISTA DELLA GRECIA
Negli stessi anni in cui veniva deflnitivamente sconf,tta Cartagine, Roma con-
quistó anche Ia Grecia (f¿rS a.C.).
II contatto con Ia cultura e i costumi della Grecia mutó profondamente il modo
di vita dei Romani. Divenne di moda tra ie classi agiate parlare la lingua latina
con accento Sreco, vestire con eleganza. arredare 1e case c:r, ¡.tueiii dj lusso.
AIcuni valori tradizionali, come querlo delia ia::,rs-r¿.
=:.:,_,--_ -,- ,r-s- :. ira i
ricchi, divennero sempre piü frequenti g1i scar ai- e i ;1,. ¡¡zi.
Contro queste trasformazioni, lottarono inr,ano uomrni come Catone il Censo-
re, severo sostenitore delle tradizioni romane.
RICCHI PIÜ RICCHI, POVERI PIÜ POVTNI
Le grandi conquiste trasformarono anche la societá r0:::.:
rono, ma nl,_,lti si impoverirono.
.i:uni si arricchi-
il
Ad arl::^, . . ' , iatifondisti: - I srarll: ::,:: _-.: ,-. .::evano coltivare Latifondista
ll termine indica un grande
daglisr:-.... -. . - proprietario terriero alle cui
Aimpor'=:-::i--.:_: ..
- - -gati a Iasciare i loro dipendenze lavorano dei
campi per prestare ii s¿:.'._ _ .-- braccianti.
Come se non bastasse, scop: :
aEer publicu§-, il terreno pubbli- Ager publicus
=, . - :-
ll termine significa "terreno
c0: si trattava delle terre conquis:=.= - -_ -tari in ltalia, che erano - pubblico"; era Ia terra
di proprietá dello Stato, cioé di tutti.
conquistata dai Romani
La legge consentiva a chiunque di fars- 1:::.
: : '.r lotto, cioé una parte di durante le guerre in ltalia ch
ager publicus, pagando un affltto ailo stato. -: ,-.., ., nonostante la legge, era divenuta proprietá dello
i lati-
fondisti si erano impadroniti di quasi tutto l'c_: . : .clicus. Stato, ossia di tutti i cittadini

Urritá 3 La repubblica romana

I
LA RIFORMA AGRARIA DEI GRACCHI TUTOR
Nel133 a.C., Tiberio Gracco, nipote di Scipione lAfricano, venne eletto tribu- CAUSA/EFFETTO l.rt'l
no della plebe. Tiberio propose una legge agraria che distribuiva ai contadini Con le grandi conquiste di
parte dell'a ger publicus. Roma alcuni si arricchiscono
ma molti si impoveriscono.
Ma i suoi awersari nell'estate del133 a.C. lo fecero assassinare.
Dieci anni dopo, suo fratello, Gaio Gracco, fu eletto a sua volta tribuno della
plebe (r23 a.C.). Egli ripropose la legge agraria: essa verine approvata e in parte
Tiberio Gracco, propone un-
applicata, soprattutto nell'ltalia meridionale. legge agraria per distribuire
Poi Gaio pensó di risolvere un altro grave problema: da tempo infatti i popo- ai contadini parte dell'aErer
li italici chiedevano la cittadinanza romana. Essi avevano avuto una parte publicus.
importante nelle guerre di conquista, ma ritenevano di non aver ricevuto in
cambio adeguati vantaggi. Gaio propose di estendere la cittadinanza romana ai Ma i suoi avversari lo fanno
popoli italici alleati di Roma. assassinare.
Ma questa proposta non piacque al popolo romano, perché avrebbe comportato
la divisione con altri popoli dei privilegi di cui godeva. Gaio Gracco ripropone la
Approñttando del fatto che Gaio aveva perso I'appoggio popolare, il Senato Io legge agraria che viene
dichiaró nemico pubblico. Nel121a.C. Gaio, per non cadere nelle mani dei suoi approvata,
awersari, si fece togliere la vita da uno schiavo.

LA GUERRA SOCIALE
II malcontento degli alleati di Roma crebbe f,no a sfociare in una guerra. Nel91
a.C. i popoli italici, stanchi di attendere il riconoscimento del diritto di cittadi-
nanza, si ribellarono. Scoppió Ia guerra sociale chiamata cosi appunto perché
furono i socí, gli alleati, ad attaccare Roma.
I
91-88 a.C.
T rü
Fu una guerra violentissima. Durd f,no all'88 a.C. e venne vinta dai Romani, Guerra sociale tra Roma e i

che peró alla fine dovettero concedere ai popoli italici, dal Po sino alla Calabria, suoi alleati italici
il diritto di cittadinanza. Infatti la guerra aveva fatto capire ai Romani che senza
I'appoggio degli alleati non sarebbero piü stati una grande potenza.

I
ll cittadino romano, cioé colui che aveva il diritto di
cittadinanza, aveva il dovere di prestare il servizio
militare e di pagare Ie tasse.
Ma aveva anche il privilegio di poter partecipare alla
distribuzione dell'ager publicus,le terre sottratte ai vinti
Non solo, Poteva anche fare affari con lo Stato
romano, vendendogli, per esempio, del materiale utile
a ll'eserc ito.
Chi poteva a,-r¡rartenere a questa fortunata categoria?
lnnanzitutta .:- - ' - i 'lascevano cittadini romani, cioé
t
L
' - -r. che diventavano \
ifigli di cittao ' '.'-.
cittadini romaa = :r:, . ia,-.:,,-Éi:--:ce? :--:
liberati dai pao':- : -: ;--::
,r

.i ' - - .:-': / I
COñCeSSO qUeStC .
:- == - -:

Moneta coniata dagli ltalici in


occasione della guerra sociale.
Otto guerrieri compiono un
giuramento. Molto probabilmente
rappresentano i popoli che per
Patrizio romar.: :: - L,--<: primi si ribellarono ai Romani.

Capitclo 3 Dalla reo-:: :tr :


i:§re}-*ffi¡A¡t ¡1

RICOSTRUZIÜt\IE

Le case a Roma:
la domus e l'insula
Tra le case di Roma vi erano grandi differenze: al- fortune facilmente accumulate favorirono, infatti,
cune erano veramente miserabili e altre straordi- la corsa al lusso e la casa divenne uno strumento
nariamente lussuose. di affermazione sociale. La maggior parte dei ricchi
A partire dal Il secolo a.C. proprio il lusso delle case viveva in una domus, che era costituita da tre parti
divenne la prova del cambiamento dei costumi principali: I'atrio, il tablinio e il peristilio. ln ge-
causato dal contatto con il mondo greco. Grandi nere era abitata da una sola famiglia.

7. Peristilio. Era un ampio 8. Nel peristilio sorgeva un


cortile con un giardinetto piccolo altare dedicato ai
circondato da colonne. Lari, dei protettori della casa

1. Atrio. Circondato da
portici aveva al centro
una vasca per la raccolta
delle acque piovane.

6. ll tablino.
Era una grande
sala per il
ricevimento.

-
5. ll iricirn,:.
Era la sala dole
mangiava la
famiglia.

@gt
1. ln quale casa vivevano i ricchi
4. C-: -=

Romani?
ome si chiamava la casa dei 3. Camere :' :,.:
: cveri? 2. lngresso con vestibolo

Unitá 3 La repubblica romana


il§

Le persone comuni ovviamente non potevano per- fine della repubblica molti edifici superavano il se-
mettersi una domus. Vivevano nelle insulae, pa- sto. Limperatore Augusto, infine, proibi di costrui-
gando l'affitto per una piccola abitazione. re case che superassero i 21 metri (6 o 7 piani): vi
Le insulae erano grandi edifici popolari a piü piani erano stati frequenti crolli perché i costruttori per
che sorsero a Roma fin dal lll secolo a.C. guadagnare di piü usavano solitamente mater.iali
La popolazione della cittá, e quindi il bisogno di scadenti.
case da affittare, aumentava continuamente. Per I caseggiati peró non erano tutti uguali, anzi vi era-
questo le insulae crescevano in altezza: giá nel Ill no profonde differenze tra quelli abitati da bene-
secolo a.C. raggiunsero il terzo piano e verso la stanti e quelli abitati da poveri.

L. Le insulae, abitate 8. Nelle insulae dei


da benestanti, erano benestanti fu installato un
solitamente a quattro sistema di riscaldamento. 7. Nelle
o cinque piani, con un insulae piü
a mento per piano popolari
l'acqua
veniva presa
dalla fontana

6. Finest
e balconi
senza ve
2. Nei caseggiati piü ln invern
popolari su ogni piano le finestr,
vi erano invece piü venivano
appartamenti. chiuse cc
assi di ler
o con pel

3. I servizi igienici
in comune.

I
¡ t
I L7t
-,
5. La facciata principale
rivolta alla strada.
4. Le botteghe

-:1'._
% La crisi
# della repubblica
88-82 a,C.
l'
Guerra civile tra Mario e Si
LA GUERRA CIVILE FRA MARIO E SILLA
Dopo la fine dei Gracchi, due partiti, cioé due gruppi politici, lottarono per
ottenere il potere.
Una fazione era formata dagli ottimati, esponenti del Senato, cioé i patrizi.
Dall'altra patte c'erano i popolari: i nuovi ricchi, cioé i cavalieri. Erano chiama-
ti popolari, perché per raggiungere il potere si appoggiavano al popolo, a cui Ottimati
promettevano terre o distribuzione gratuita di grano. Mentre la guerra sociale il termine significa i "miglic
volgeva al termine, a Roma scoppiava la guerra civile. Si definiscono guerre ci- nell'antica Roma erano gli
vili quelle combattute tra cittadini (in latino clves) dello stesso Stato: in questo esponenti del Senato, i pat
caso tra ottimati e popolari. Gli ottimati erano guidati da Publio Cornelio Silla,
un patrizio ambizioso, che nell'88 a.C. venne eletto console. I popolari invece
' erano guidati da Mario, un "uomo nuovo" e poco conosciuto.
Lo scontro si concluse nell'83 a.C. con la vittoria di Silla. Egli si fece nominare
nell'82 a.C. dittatore perpetuo, cioé senza limiti di tempo. Lanno seguente
introdusse la cosiddetta costituzione sillana. Questa costituzione aumentava
il potere del Senato, cioé degli ottimati, e diminuiva quello dei popolari.
Inñne nel 79 a.C., a sorpresa, Silla si ritiró dalla vita politica, rinunciando a
ogni carica. L'anno successivo mori nella sua casa in campania.
Triumvirato
I
LE RIBELLIONI DEGLI SCHIAVI lndica un'alleanza di goverr
Le conquiste avevano aumentato notevolmente il numero degli schiavi. Leco- fra tre uomini politici; il prir
si forma nel 60 a.C. con
nomia romana faceva grande affidamento sul loro lavoro. Ma era aumentato an-
Pompeo, Cesare e Crasso; i
che il peso del loro malcontento. Le loro ribellioni, benché soffocate nel sangue, secondo si forma nel 43 a.C
contribuirono ad aggravare la crisi della repubblica. con Ottaviano, Antonio e
Particolarmente minacciosa fu la ribellione capeggiata da Spartaco, uno schia- Lepido. ll termine deriva'da
vo proveniente dalla Tracia. latino fres (tre) e vir (uomol
cioé governo di tre uomini.
La rivolta inizid nel73 a.C. a Capua, in Campania, nell'ambiente dei gladiatori:
cosi erano chiamati quegli schiavi che combattevano fra di loro, o contro ani-
mali feroci, per offrire spettacolo al pubblico.
Poi la ribellione si estese in tutta Italia, coinvolgendo migliaia di altri schiavi. Spar-
taco contrastÓ a lungo e con abilitá gli eserciti romani. Ma nel Tta.C.venne scon-
fltto e ucciso. Seimila schiavi vennero crocefissi lungo la strada da Roma a Capua.

Combattimento tra gladiatori,


mosaico. Roma, Museo delle
Terme.

Unitá 3 La repubblica romana



.{-

La vita dello schiavo dipendeva dal padrone, che


Due schiavi lavorano al
poteva far lavorare lo schiavo fino all'esaurimento torchio, rilievo tombale
delle sue forze, e punirlo fino alla morte se Aquileia, Museo
disubbidiva o tentava di fuggire. Archeolog ico.
Lo schiavo non aveva diritto a una famiglia: i figli di
una schiava erano proprietá del padrone e potevano
in qualunque momento essere sottratti alla madre.
Le condizioni peggiori erano quelle dei servi nelle
campagne, nelle miniere, nelle officine: il lavoro
durissimo, Ia cattiva alimentazione, i maltrattamenti
portavano spesso alla morte. Questo, specialmente
nell'etá repubblicana, non era un problema: le
continue guerre fornivano schiavi in abbondanza.
Poteva essere migliore la condizione degli schiavi
domestici, utilizzati come servitori nelle case dei
ricchi. Ma anche la loro vita dipendeva dalla volontá
assoluta del padrone,

IL PRIMO TRIUMVIRATO
La crisi della repubblica sembró risolversi nel BRITANNIA
..
6O a.C., quando Giulio Cesare, Licinio Crasso
e Gneo Pompeo strinsero un'alleanza, chia-
mata triumvirato, cioé governo di tre uomini.
Gneo Pompeo era un generale, eletto console,
che aveva riportato brillanti successi miiita-
ri in Spagna, contro i pirati, e soprattutto in
0riente. Alesia

Giulio Cesare era un giovane ambizioso, senza


Elvezi
dubbio l'uomo politico piü abile del tempo.
Licinio Crasso era un uomo ricchissimo, so- Lugdunu m
stenuto dai cavalieri, chiamati anche pubbli- ( Li one)

cani. Regioni
conquistate da
Si trattava, in genere, di grandi commercianti e Cesare nel:

uomini d'affari. 58 a.C.


57 a.C.
L'alleanza portó immediati e signifrcativi van- ^
5b a.L.
AOU

taggi per tutti e tre.


*Soe:::- - :-::-r a (Ma rsiglia
Cesare divenne console. )

Pompeo ebbe le terre per i suoi soldati yglq


ran_i. Crasso ottenne maggiori guadagni per i
pubblicani. mfillE
Subito dopo ne1 58 a.C., Cesare intraprese *:. ?B )filr
Campagr.a::- -.r- : -l= .:::.:. lnbte,,-e, ----
' 'r,'e te ra
--.
ni 6O a.C.
quistare tui:a -. Gallia : t . - =:, - -. -, at no yetus (vecchio), il Primo triumvirato con
ste atlantiche. :='¡ine indica i soldati romani Cesare, Pompeo e
:-e avevano trascorso un lungo Crasso
servizio alle dipendenze dello
bü di Celti, che eranc -:.:- = ,: ,: s:esso comandante e venivano
mani. n genere premiati con la
Nel 5o a.C. tutta la Gallia :r: ! _ .. , . :: i : aoncess cne di terre.

Capitcio 3 Dalla repubblica all'impero


Lalegioneeilegionari - seguivano gli astáti, soldati giovani e inesperti,
l-esercito romano era suddiviso in legioni formate armati di un'asta e in seguito di un giavellotto (pllum)
da tutti i cittadini romani compresi tra i 17 e i 46 - era poi Ia volta dei principi, Ie truppe formate dai
anni essi erano scelti tra Ie classi superiori, tra coloro soldati piü anziani ed esperti;
cioé che erano in grado di procurarsi a proprie spese - chiudevano lo schieramento le truppe scelte, i
l'armatura. triári, che intervenivano verso la fine della battaglia
Ogni legione era divisa in manipoli (gruppi di j.2O ed erano dotati di armi corte, utili alla lotta corpo a
soldati, 30 per ogni legione) schierati su quattro file: corpo.
- davanti vi erano i véliti (armati di frecce e fionde) con Ai lati della legione combatteva la cavalleria,
compiti di disturbo e di esplorazione; formata dagli equites (i cavalieri).

€€ ::rirrirr¡r:"¡ ",.,.

,ffi,ffi,ffi,ffi,ffi,ffi,ffi,ffi ,ffi,ffi Elmo Grano


10 manipolidi triari
Giavellotto
Zaino
wwwwffi,"ffi,,ffiffiffiw Telo per tend

Canestro
WWWWWWWWWW
manipolidiastati l0 Piccone Borraccia

ffiur.rr"riu ..u.,,"r,.ffi
Pala
I
4
Scudo

lJaccampamento romano
Laccampamento romano era di forma quadrata, era Via pretoria Torre
di guardia
attraversato da due strade principali che formavano
una croce; il cardo e il decumano ed era Tende
per le truppe
circondato da palizzate in legno e talvolta
da mura. Laccampamento era Via
principale
un luogo sicuro, dove il soldato
romano poteva dormire sotto
una tenda di cuoio, e non sotto
un cielo di stelle, come facevano
gli animali e i barbari. Questa
distinzione era importante: sebbene
in guerra, il soldato romano non doveva
comportarsi come un selvaggio. ll cibo ne
costituiva un
esempio: i soldati romani si nutrivano
Fossato
prevalentemente di gallette di grano,
cctte sul fuoco. Bevevano acqua, a cui
aggiungevano dell'aceto quando faceva Palizzata

bar-bari si vestivano di pelli, Pretorio, sede Altare per i sacr ":


'-. e si ubriacavano. del comandante degli de
Da Cesare
& a Ottaviano

LA FINE DEL TRIUMVIRATO


Crasso mori nel53 a.C. in Mesopotamia dove, nel tentativo di imitare Cesare, si
trovava a capo delle legioni romane.
La sua morte pose flne al primo triumvirato e fece esplodere la rivalitá fra Pom-
peo e Cesare.
Il Senato si schieró con Pompeo e tolse il comando della Gallia a Cesare. Poi gli
ordinó di presentarsi a Roma come un semplice cittadino.
Ma Cesare, forte del prestigio ottenuto con le vittorie in Gallia, decise di rea gire.
Nel49 a.C., alla testa delle sue truppe, attraversÓ il Rubicone, un piccolo fiume
dell'attuale Romagna, che segnava il confine fra I'ltalia e la Gallia Cisalpina.

LA GUERRA CIVILE
Era nuovamente la guerra: una nuova guerra civile. La battaglia decisiva si
Giulio Cesare nelle vesti di
svolse a Farsilo, in Tessaglia, nel 48 a.C. imperator. Roma, Museo della
Pompeo, sconf,tto, fuggi in Egitto dove, peró, venne fatto uccidere dal giovanis- Civiltá Romana.
simo faraone Tolomeo XIII. Questi era in lotta, per la successione al trono, con
la bellissima sorella Cleopatra. Con l'uccisione di Pompeo, Tolomeo sperava di
ottenere I'approvazione di Cesare e di diventare re d'Egitto. Ma Cesare, giunto tffi
in Egitto, rimase affascinato da Cleopatra, e scelse lei come regina. lmperatore
ll termine inizialmente
Ritornato a Roma, Cesare si dimostró clemente con gli awersari politici: li per- significava "generale
donó, lasciandoli peró ai margini della vita pubblica. vittorioso" e veniva attribuito
Poi si fece proclamare dittatore perpetuo, tribuno della plebe e pontefice come riconoscimento militare.
massimo. Nel frattempo cresceva il numero delle persone che lo chiamava im- Solo dopo Augusto il termine
indicd il sovrano di un lmperp.
peratore, cioé "generale vittorioso".

GALLIA

a Rub¡cone
llerda

Roma'

Cadice O

AFRICA
NUOVA
.\ il
Spedizioni di Cesare:
49 a.C.

46¿a

.') Fuga ¿ :: -: =

Capitolo 3 Dalla repuoo :=' ^.:=-: t 1a


UASSASSINIO DI CESARE E LO SCONTRO PER LA SUCCESSIONE
Alle Idi di marzo, cioé il 15 marzo del 44 a.C., mentre si recava al Senato,
Cesare venne ucciso a pugnalate da un gruppo di congiurati. Costoro, guidati
da Gaio Cassio e da Marco Bruto, f,glio adottivo dello stesso Cesare, volevano
salvare la repubblica ed eliminare il rischio di una monarchia.
La morte di Cesare destd una grande impressione a Roma: una folla immensa
prese parte al suo funerale. Ma Cesare aveva proweduto a nominare suo ere-
de un lontano parente, Giulio Cesare 0ttaviano, che aveva allora meno di 19
anni.
Ottaviano venne dunque a Roma forte del fatto di essere l'erede di Cesare. In-
tanto la popolazione, indignata per 1'omicidio di Cesare, aveva costretto Bruto Moneta con¡ata dai congiurati pe
celebrare l'uccisione di Cesare
e Cassio alla fuga.
alle idi di marzo. Londra, British
A Roma si affermó la ñgura del console Marco Antonio, che voleva proseguire Museum.
l'opera di Cesare. Il Senato, incapace di controllare la situazione, fini con l'ap-
provare Ia formazione di un secondo triumvirato (43 a.C.).
Ne facevano parte Ottaviano, Marco Antonio ed Emilio Lepido, che era stato
comandante della cavalleria di Cesare. lrt
Nel42 a.C. Antonio e 0ttaviano sconf,ssero in Oriente gli assassini di Cesare, § ++ a.c.
Bruto e Cassio. Poi, dopo aver allontanato dal potere Lepido, Ottaviano e Anto- § Cesare dittatore a vita; nelle
idi di marzo é assassinato
nio giunsero alla resa dei conti. §
La battaglia decisiva si svolse nel31a.C. sulle acque al largo di Azio, in Epiro. I sr a.c.
Antonio, perduta.la battaglia, fuggi in Egitto dove si uccise insieme con Cleopa- I Battaglia di Azio - lnizio
dell'impero
§
tra.
Con questa vittoria terminava def,nitivamente Ia repubblica. Aveva inizio la
lunga storia dell'Impero romano.
]ld
La prima fase di guerre
civili che pongono fine alla
repubblica romana riguarda lr

t
scontro fra Cesare e Pompeo.

Vittorioso su Pompeo, Cesare


assume la dittatura, ma vient
ucciso.

§
§ Lereditá di Cesare viene
E assunta da Ottaviano.

Sconfitti i vecchi nemici

:{
Ir r- ll
di Cesare, Ottaviano é
proclamato imperatore.
- I
h
L^.J ^-l A,rJ
Cammeo celebrativo della vittori¿
di Ottaviano ad Azio. Vienna,
Kunsthistorisches Museum.

Unitá 3 La repubblica romarü¡

"t
I I
Conoscenze: fisso i concetti ffimm&á: leggo l'immagine
L, lndica se Ie seguenti affermazioni sono vere o 4. ll rilievo riproduce una nave romana con
false. legionari a bordo. Completa il brano inserendo
correttamente le parole elencate.
a, Roma e Cartagine erano due potenze terrestri
alleate tra loro. F Penisola italiana - porti commerciali - Cartagine -
b. Le guerre puniche si conclusero con la terrestre - marittima
distruzione di Cartagine. F

c. Tiberio e Gaio Gracco proposero una riforma


agraria per distribuire le terre ai contadini. F

d, La guerra sociale fu vinta dagli italici che


ottennero la cittadinanza romana, F

e. Il primo triumvirato era formato da Pompeo,


Cesare e Ottaviano. F

f. Cesare conquistó la Gallia e sconfisse pompeo F

g. Cesare vinse la battaglia Azio e diede vita


all'lmpero romano. F

Parole per cap¡re imparo il significato delle


parole Fondata dai Fenici, Cartagine era una cittá africana
2. lndica il significato esatto delle seguenti parole situata sul Mediterraneo nei pressi dell'attuale Tunisi.
Fra ................. ...... e Roma vi erano due
Nelle navi romane il <<corvo>> era fondamenta i d ifferenze:
I

A la tenda del comandante dalla nave. . Cartagine era una potenza


Roma era una potenza
B una torretta che ospitava gli arcieri.
. Cartagine aveva creato un dominio basato soprattutto
C un ponte mobile uncinato per agganciare le navi
sul controllo di ................ in Spagna, Sardegna,
nemiche.
Corsica e Sicilia, Roma aveva creato un dominio
lJ<<ager pubblicus» indicava territoriale nella ..............
Lo scontro fra Cartagine e Roma fu inevitabile: entrambe
A le aree pubbliche della cittá di Roma volevano dominare il mar Mediterraneo.
@ il terreno agricolo senza proprietari
C la terra conquistata da Roma proprietá dello Stato ffie§aa§*sx§: spiego il legame
5. Osserva lo schema e descrivi la successione.
Cronologia: colloco nel tempo
3. Scegli Ia giusta risposta fra quelle proposte. PRIMA
Vittorioso su Pompeo, Cesare
assunse la dittatura, ma fu ucciso
Tra il 218 eil202 a.C. fu combattuta
A la prima guerra punica.
rta da
B la seconda guerra punica
§ la terza guerra puníca

Giulio Cesare fu ucciso nel DOPO


I nemlcl
amato
49 a.C
B 44 a.C
C 31 a.C

Capitolo 3 Dalla repubblica all'impero


117
W I I

eonoscenze 6. che volevano salvare la repubblica ed eliminare il


rischio di una monarchia.
L. lndica se le seguenti frasi sono vere o false.
7. l'uso della moneta e diffusero la scrittura.
a. ll termine ltalia indicava nell'antichitá solo
l'estremitá meridionale della nostra penisola, F
3. Completa i testi inserendo opportunamente
sopra i puntini Ie parole elencate.
b, Gli Etruschi realizzarono una societá urbana
evoluta con cittá-Stato: le poleis. F Latifondisti - benefici - ager publicus - di Stato -
c. Secondo la leggenda Roma fu fondata Tarquinia - tutti - pontefice - Veio - militare - sacerdoti
da Enea. F a. Le origini degli Etruschi hanno costituito da sempre
d. Cacciato Tarquinio Prisco, il popolo romano un ................... . Non sappiamo neppure con
proclamó la repubblica. F sicurezza se fossero o no indoeuropei. Quel che
e. ll Senato era una assemblea di tutti i cittadini sappiamo é che essi occupavano il vasto territorio
posto fra il mar Tirreno, l'Appennino e i fiumi Arno
che dirigeva la politica di Roma e approvava
le leggi. e Tévere, dove fondarono numerose cittá. Alcune di
F
queste sono scomparse, come
f. I Romani adottarono un sistema di governo
Cerveteri e Vetulonia. Altre esistono ancora, come
dell'ltalia molto efficace: Ia Federazione romano-
italica. F ........, Arezzo, Perugia e Volterra

g. Nella prima guerra punica Annibale attraversó b. Per i Romani la vita religiosa era legata a quella
le Alpi con decine di elefanti. F
politica, Gli dei erano invocati con riti e sacrifici
organizzati dallo Stato per ottenere
h. Tiberio Gracco venne eletto tribuno della plebe
e propose una legge agraria. F
dei .................. . e per rafforzare l'unitá e
il prestigio di Roma. La religione ufficiale romana
¡. Giulio Cesare, Licinio Crasso e Gneo Pompeo
era una religione
stri nsero
u n'a leanza, chia mata triumvirato.
I F
che mirava
soprattutto all'utile.

2. Collega le frasi scrivendo sui puntini il numero ll compito dei .................. . era quello di guidar
de! completamento esatto. le funzioni religiose di carattere pubblico. tl piü
importante tra i sacerdoti era i
a. I Greci introdussero in ltalia ............. i1....................... massimo: era il massimo
b. Le tombe degli Etruschi erano costruite imitando le interprete della volontá degli dei.
case dei vivi c, Le conquiste militari di Roma trasformarono anche l¿
societá romana. I grandi proprietari terrieri, cioé
c- La guerra sociale fu chiamata cost' ............. i ........................ si arricchirono. Mentre i piccoli
d. I Gracchi tentarono di risolvere il problema dell'ager proprietari terrieri si impoverirono perché obbligati a
pu bl i cu s lasciare i loro campi per prestare il
.............
servizio
e. GIi schiavi guidati da Spartaco vennero sconfitti ............ A questo si aggíunse lo scandalo dell'
f. Cesare venne ucciso da un gruppo di congiurati il terreno pubblico conquistato nelle spedizioni milita
.............
in ltalia, che era di proprietá dello Stato, cioé
g. Con la vittoria di Ottaviano ad Azio nel 31 a.C. ............. di .. .................. I grandi i latifondisti erano infatti
riusciti a impadronirsi di quasi tutto l'ager publicus.
I-. terminava Ia repubblica e aveva inizio la lunga storia
dell'lmpero romano. Parole per cap¡re
2. e seimila schiavi vennero crocefissi lungo la strada da ¿1.Scrivi sui puntini a sinistra di ciascun termine
Roma a Capua. la lettera della spiegazione corrispondente.
3. perché i contadini erano in crisi. Attenzione: c'é una spiegazione di troppo.
4. perché credevano fossero utili ai defunti. a. Sacerdoti della religione etrusca che sapevano
5, oerché avvenne tra Roma e isuoi <<soci>>, cioé gli interpretare il volere degli dei osservando le viscere deg
:'eati italici. animali.

- - :: i l-: rg3-bblica romana


aÉ*:

b. Membri del ceto nobile di Roma, discendenti dei Geostoria


"padri" cioé i senatori; erano in numero ristretto e
detenevano il potere, 6. Osserva la calta e scegli la risposta corretta,
c. Nell'antica Roma erano i plebei ricchi, cioé quelli
che potevano accedere alle cariche politiche.
d. Coloro che vivono una condizione sociale di
povertá assoluta perché l'unico patrimonio é la prole
e. Suddivisione amministrativa del territorio di
una regione. Durante la repubblica romana era un
territorio conquistato fuori dall'ltalia.
f. Soldati romani che avevano trascorso un lungo
servizio alle dipendenze dello stesso comandante.
g. Grande proprietario terriero alle cui dipendenze
lavorano dei braccianti.
a. Che cosa rappresenta la carta?
............. provincia La prima guerra punica
............. patrizi La prima e la seconda guerra punica
............. proletari La terza guerra punica
............. cava I ieri
arüspici
b. Quali colori indicano le aree controllate dai Romani?
.............

. veterani I ciatto e arancio I ciatto e verde f ciatto e viola

La spiegazione in piü é la lettera


Relazioni
.............
7. Completa lo schema collocando correttamente
Cronologia le seguenti espressioni.
5. Scrivi sui puntini accanto a ogni data la lntanto i Galli riuscirono a occupare Roma, e la lasciarono
lettera dell'awenimento corrispondente. dietro un ricco riscatto in oro. - Poi Roma sconfisse
la cittá etrusca di Veio. - Ma i Romani riuscirono ad
a. Seconda guerra punica affrontare separatamente i tre popoli e li sconfissero,
b. Primo triumvirato con Cesare, Pompeo e Crasso costringendo Sanniti ed Etruschi a diventare loro alleati.
c. Fondazione di Roma secondo la leggenda nuscr a
d. Cesare dittatore a vita; nelle idi di marzo é sul Lazio.
assassinato
e. Prima guerra punica
f. Guerre sannitiche
g. Fine della monarchia e inizio della repubblica
h. Guerra civile tra Mario e Silla
i. Battaglia di Azio: nascita dell'impero romano
l. Guerra sociale
Roma poi cornb:::: :r'iro i Sanniti. La guerra fu lunga
753 a.C. ............. 91-88 a.C. .............
; :'3 no

509 a.C. ... 88-82 a.C. .............

343-280 a.C 60 a.C..............

264-247 a.C 44 a.C. .............

2L8-202 a.C 31 a.C.


ilhü

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ln copertina:La Sfinge di Giza, con le piramidi di Chefren (a omissioni o inesattezze nelle citazioni delle fonti dei brani r l:
destra) e Cheope (sullo sfondo). (Bigstock). tati nel presente volume.
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