Appunti Economia Aziendale
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Appunti Economia Aziendale
ECONOMIA INDIVIDUALE
In un’economia primitiva le fasi sono due:
PRODUZIONE: Attività economica destinata a ottenere dei beni (prima produce bisogni
primari)
CONSUMO: Utilizzo dei beni per soddisfare i bisogni (consuma ciò che si produce)
ECONOMIA COLLETTIVA
In un’economia collettiva che porta alla:
-Divisione lavori tra diversi soggetti, in cui ognuno produce in base alle proprie capacità ed abilità
-Specializzazione nella realizzazione di un determinato bene (o pochi beni)
Le fasi sono 3:
PRODUZIONE
SCAMBIO: O baratto (bene x bene, solo in una fase iniziale in quanto i beni hanno valori
differenti) o Monetario (moneta per bene, fattore generico della produzione)
CONSUMO
FUNZIONE MONETA:
Strumento di scambio (bene intermediario)
Misura del valore dei beni (consente la misurazione del valore dei beni e permette di
confrontare beni diversi)
Riserva di valore (moneta stessa è un bene desiderato e richiesto)
La moneta rappresenta l’elemento originario (misuratore) in funzione del quale è possibile
attribuire un valore (misurato) ai diversi beni.
È il fattore generico della produzione.
CONCETTO DI AZIENDA
Riflette l’evoluzione avvenuta dall’economia agricola all’economia di oggi.
Va di pari passo di come si sviluppano le aziende.
GIUSEPPE CERBONI
Ragioniere dello stato (azienda che offre servizi ai cittadini);
Introduce la logismografia (metodo contabile);
Lui afferma che l’azienda racchiude:
la sostanza amministrativa (patrimonio) in relazione al suo proprietario;
l’azione amministrativa, svolta dall’amministratore, affiancato dagli agenti e dai suoi
corrispondenti
Identifica l’azienda con le persone;
Ha una concezione giuridica dell’azienda e dei rapporti che in essa si svolgono, la quale riflette la
concezione della pubblica amministrazione.
FABIO BESTA
Getta le basi della ragioneria scientifica;
Elabora il sistema patrimoniale;
Egli definisce l’azienda come “Somma di negozi, o fenomeni, o rapporti da amministrate relativi a
un cumolo di capitali che formi un tutto a sé o a una persona singola, o a una famiglia, o a
un’unione qualsivoglia’(somma statistica di beni).
GINO ZAPPA
Fonda l’ECONOMIA AZIENDALE;
Egli definisce l’azienda come “coordinazione economica in atto, istituita e retta per il
soddisfacimento dei bisogni umani”;
L’azienda diventa un sistema dinamico nel quale assume autorevolezza la misurazione della
ricchezza che si identifica con il reddito (elabora il sistema del reddito).
ALDO AMADUZZI
Egli definisce l’azienda come “un sistema di forze economiche che sviluppa, nell’ambiente
complementare, un processo di produzione, o di consumo o di produzione e consumo insieme, a
favore del soggetto economico, e anche degli individui che vi cooperano”.
Elabora il sistema contabile definito SISTEMA DEL CAPITALE E DEL RISULTATO ECONOMICO.
Lo studioso Ludwig Von Bertalanfy apre la via a un’area interdisciplinare di studio nota come
Teoria generale dei sistemi, che vede impegnati studiosi provenienti da diversi ambiti scientifici
interessati a delineare una comune metodologia di analisi dei rispettivi oggetti d’indagine.
APPROCCI METODOLOGICI NELLO STUDIO DI UN SISTEMA:
Quantificazione degli elementi che lo compongono
Qualificazione di questi elementi
Analisi delle relazioni che si instaurano tra gli elementi quantificati e qualificati
I SUB-SISTEMI DELL’AZIENDA
Il SUB-SISTEMA ORGANIZZATIVO (ORGANIZZAZIONE) è costituito dallo schema di relazioni
e di comunicazioni istituito tra le parti componenti l’unità aziendale
Il SUB-SISTEMA DECISIONALE (GESTIONE) è rappresentato da un complesso di decisioni e
dalle conseguenti operazioni aziendali.
Il SUB-SISTEMA INFORMATIVO (CONTROLLO) è il complesso delle procedure che
consentono all’azienda di disporre delle informazioni necessarie per prendere le decisioni
di gestione.
Ogni sub-sistema dipende dall’altro.
AZIENDE PUBBLICHE
Le quali fanno capo, in via diretta o indiretta, allo stato.
AZIENDE PRIVATE
Nascono dalla libertà iniziativa dei singoli, miranti al raggiungimento delle finalità stabilite da
questi ultimi.
Aziende profit: orientate al profitto
Aziende non profit: aziende orientate ad altre finalità e possono essere classificate in base
alla destinazione della produzione, in tre diverse tipologie:
o Aziende Auto produttrici
o Aziende di erogazione
o Imprese sociali
AZIENDE AUTOPRODUTTRICI
Destinano la produzione di beni o servizi a soggetti predeterminati, che in quanto portatori di
comuni bisogni vi hanno dato origine, e producono esclusivamente per soddisfare i bisogni di
questi soggetti.
Rientrano in questo gruppo anche le aziende o le aggregazioni di imprese per l’acquisizione più
conveniente di certi beni o servizi.
AZIENDE DI EROGAZIONE
Cedono gratuitamente o in cambio di controprestazione simbolica, la loro produzione a favore di
determinati soggetti o dell’intera collettività (più bisognosi).
Nascono dal desiderio degli uomini di aggregarsi per un comune impegno e si manifestano
attraverso organi variatamente ordinati (associazioni, comitati…) per svolgere azioni in grado di
conseguire i fini stabiliti (assistenza…)
Traggono le risorse finanziarie da donazioni, contributi volontari…
Le associazioni finanziano le loro attività prevalentemente dalle quote versate degli associati.
IMPRESE SOCIALI
Destinano al mercato la loro produzione, la quale è strumentale attività di finalità diverse dal
profitto, quali ad esempio dare occupazione a categorie di persone che non sarebbero assorbite
dal mercato del lavoro, offrire beni o servizi che né lo stato né il mercato producono, nei termini di
qualità e prezzo, richiesti da soggetti appartenenti a ceti economicamente disagiati.
Le aziende, di ogni natura e dimensione, rappresentano unità nel sistema economico generale,
predisposte e strutturate tipicamente per lo svolgimento dei processi finalizzati alla produzione
economica.
IL FATTORE UMANO
Determina il fine delle aziende (le aziende esistono perché producono i beni necessari a soddisfare
i bisogni umani).
Le aziende esistono perché gli uomini le istituiscono e le gestiscono nel tempo.
IMPRENDITORE: colui che promuove e formula i piani dell’impresa, definendone le linee generali
di svolgimento nei diversi aspetti amministrativi.
DIRIGENTE: colui che affianca e continua l’opera di attuazione dei piani condotta
dall’amministratore, coordinando gli esecutori.
FINANZIATORE: colui che fornisce i mezzi finanziari necessari per realizzare i piani ideati
dall’imprenditore (rivogliono degli interessi solitamente sono delle banche).
L’ASPETTO TECNICO:
L’impresa nel suo funzionamento realizza un processo produttivo che ha contenuto di carattere
tecnico-economico (prende fattori di produzione li combina e ottiene qualcosa di più dei singoli
elementi, questo è il processo di valore).
Il processo produttivo nell’aspetto tecnico è espresso da attività di diversa natura:
Attività INDUSTRIALE O MANIFATTURIERA (produzione di beni o servizi);
COMMERCIALE (compravendita di beni);
BANCARIA O FINANZIARIA (negoziazione di credito e servizi finanziari);
ASSICURATIVA (negoziazione di rischi specifici).
L’ASPETTO ECNOMICO:
Il processo produttivo nell’aspetto economico è dato dal sostenimento dei costi per l’acquisizione
dei fattori della produzione e dal conseguimento di ricavi derivanti dalla vendita di beni e servizi (il
ricavo è il nostro reddito).
Obbiettivo: conseguimento del reddito.
NEGOZIAZIONE DI CREDITO:
Sono operazioni in cui oggetto dello scambio non sono merci o servizi ma crediti di prestito;
Oggetto di scambio è il denaro.
- La negoziazione di credito costituisce l’attività economica di produzione prevalente delle
AZIENDE DI CREDITO (es. banche) (crea valore da questi prestiti e guadagna valore dagli interessi o
sulle commissioni dei servizi) (i crediti di presto sono un fattore di rischio).
- Nelle altre tipologie di aziende queste operazioni sono comunque presenti ma non sono
prevalenti.
SOCIETA’ DI PERSONE:
SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO (S.N.C): responsabilità solidale e illimitata di tutti i soci,
solo i soci possono rivestire il ruolo di amministratore;
SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE (S.A.S): ai soci accomandatari compete il ruolo di
amministratori e hanno responsabilità illimitata, i soci accomandanti non possono essere
nominati amministratori e hanno responsabilità limitata alla ricchezza conferita;
SOCIEA’ DI CAPITALI: tutti i soci rispondono nei limiti dei conferimenti effettuati, gli
amministratori possono non essere soci.
SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA (S.R.L): capitale sociale è diviso in quote;
SOCIETA’ PER AZIONI (S.P.A): capitale sociale diviso in azioni.
Il CAPITALE NETTO rappresenta il capitale lordo di funzionamento a cui sono sottratti i debiti, è
quindi il capitale di proprietà del soggetto giuridico.
L’istituzione dell’impresa comporta il CONFERIMENTO da parte del singolo imprenditore o dei soci
di:
BENI DI NATURA FINANZIARIA O FATTORI GENERICI (denaro, crediti ricevuti in apporto,
crediti verso i soci…)
BENI DI NATURA SPECIFICAMENTE PRODUTTIVA O FATTORI SPECIFICI: fattori produttivi di
vario tipo (fabbricati, macchinari, impianti…)
Costi di primo impianto (costo pratiche notarili per la costituzione dell’azienda).
Considerati nel loro complesso tali beni costituiscono il CAPITALE LORDO di funzionamento
dell’impresa.
AVVIAMENTO: L’istituzione dell’azienda può avvenire oltre che attraverso conferimenti di singoli
beni, anche sulla base di un’azienda preesistente che viene conferita come unità funzionante.
Il valore dell’azienda (w) considerata nella sua unità e quindi come un complesso di beni già
funzionante dipende dalla sua capacità di produrre ricchezza, ossia reddito, ed è determinato
procedendo alla capitalizzazione dei redditi medi attesi.
Le operazioni derivanti dalle decisioni sono di varia natura e dipendono dalla tipologia/attività
dell’azienda catena delle operazioni di un’azienda di produzione industriali.
LA SEQUENZA DELLE OPERAZIONI:
1. RACCOLTA DI CAPITALI: l’azienda ottiene, sul mercato dei capitali, le risorse finanziarie per
attuare il suo progetto di business. Tali risorse possono essere immesse dall’imprenditore o
dai soci (capitale proprio o di rischio) o da finanziatori come le banche (capitale di terzi).
Nel primo caso la remunerazione è il profitto, nel secondo caso gli interessi sul prestito.
2. ACQUISIZIONE DEI FATTORI DELLA PRODUZIONE: Con le risorse raccolte l’azienda si
relaziona con il mercato dei fattori della produzione per acquistare tutti i fattori necessari
per il progetto imprenditoriale (durevoli e non durevoli).
3. PROCESSO PRODUTTIVO: L’azienda combina i fattori della produzione acquisiti per
ottenere i prodotti finiti. In questa fase la trasformazione economica, ossia la creazione di
valore.
4. CESSIONE DEI BENI REALIZZATI: l’azienda si relaziona con i mercati dei prodotti, vendendo i
propri prodotti finiti ottenendo delle entrate di denaro.
5. RIMBORSI E REMUNERAZIONI: con le risorse ottenute l’azienda remunera il capitale che
aveva ottenuto (proprio e di terzi). Normalmente, parte di queste risorse permette di
avviare nuovi cicli produttivi.
CIRCUITO DELLA PRODUZIONE: origina nel ramo finanziario con le uscite dall’impiego delle risorse
per acquistare i fattori della produzione. Investe l’aspetto economico (costi) e ruota in senso orario
e terminando nel ramo finanziario con le entrate derivanti dalla vendita dei prodotti ottenuti nel
processo produttivo (ricavi).
REDDITO: incremento (utile) o decremento (perdita) che subisce il capitale netto per effetto della
gestione.
Se > 0 utile
Se < 0 perdita
STATO PATRIMONIALE tn: rappresenta la composizione del capitale, in un certo istante, a seguito
delle operazioni aziendali indica la relazione tra impieghi e fonti.
CONTO ECONOMICO tn1-tn: rappresenta la formazione del risultato economico, in un certo arco
temporale (periodo) tramite il confronto tra costi e ricavi di quel periodo indica il reddito prodotto.
COMPETENZA ECONOMICA:
costo fxp < --- > ricavo qxp (è una relazione biunivoca)
Un ricavo è di competenza di un esercizio se:
1. È maturato nel periodo amministrativo corrispondente
2. Ha trovato nel periodo amministrativo corrispondente il correlativo costo.
Un costo è di competenza economica di un esercizio se:
1. È maturato nel periodo amministrativo corrispondente
2. Ha dato nel periodo amministrativo corrispondente la sua utilità
3. Ha trovato nel periodo amministrativo corrispondente il correlativo costo
Il concetto di rimanenze si estende anche ai fattori durevoli che, per definizione, contribuiscono a
generare ricavi su più periodi.
In questo caso si parla di ammortamento, ogni anno a fine anno si ha il valore residuo del bene
(valore iniziale – ammortamento)
L’AZIENDA DI EROGAZIONE E LE AREE DI GESTIONE: (schemi sulle slide)
L’azienda di erogazione presenta una gestione complessa e composita formata da tre aree:
1. Gestione di pura erogazione
2. Gestione patrimoniale
3. Gestione imprese connesse
LEZIONE 13-14-16-17-18 STUDIARE SLIDE
MODELLO CONTABILE: