Appunti Economia Aziendale

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APPUNTI ECONOMIA AZIENDALE

Un individuo ha una serie di bisogni diversi.


Il problema economico consiste nella ricerca del rapporto più favorevole tra volume di bisogni
(Illimitati (es: piacere) e Utilità) e volume di mezzi (Limitati e Sforzo) in grado di soddisfare i
bisogni.
I bisogni sono legati al contesto in cui si vive, al contesto culturale, dimensione etica…

ECONOMIA INDIVIDUALE
In un’economia primitiva le fasi sono due:
 PRODUZIONE: Attività economica destinata a ottenere dei beni (prima produce bisogni
primari)
 CONSUMO: Utilizzo dei beni per soddisfare i bisogni (consuma ciò che si produce)

ECONOMIA COLLETTIVA
In un’economia collettiva che porta alla:
-Divisione lavori tra diversi soggetti, in cui ognuno produce in base alle proprie capacità ed abilità
-Specializzazione nella realizzazione di un determinato bene (o pochi beni)
Le fasi sono 3:
 PRODUZIONE
 SCAMBIO: O baratto (bene x bene, solo in una fase iniziale in quanto i beni hanno valori
differenti) o Monetario (moneta per bene, fattore generico della produzione)
 CONSUMO

FUNZIONE MONETA:
 Strumento di scambio (bene intermediario)
 Misura del valore dei beni (consente la misurazione del valore dei beni e permette di
confrontare beni diversi)
 Riserva di valore (moneta stessa è un bene desiderato e richiesto)
La moneta rappresenta l’elemento originario (misuratore) in funzione del quale è possibile
attribuire un valore (misurato) ai diversi beni.
È il fattore generico della produzione.

IL PROBLEMA ECONOMICO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO


Il problema economico deve essere inquadrato nelle categorie universali di spazio e tempo.
 Spazio: il soggetto compie la sua scelta considerando le scelte che simultaneamente
compiono gli altri operatori;
 Tempo: Le scelte sono condizionate da una successione di dati storici (scelte operate nel
passato, ex post) e di dati prospettici (previsioni del futuro, ex ante).
I problemi dell’attività economica trovano così una determinazione relativamente certa per i fatti
del passato, una determinazione probabilistica per quelli futuri, mentre restano indeterminati gli
eventuali fatti nuovi non prevedibili al momento della scelta.

IL PROBLEMA ECONOMICO AZIENDALE


Nel tempo l’attività economica si è spostata da un singolo individuo ad aggregazioni
sovraindividuali rappresentate dalle aziende.
Gli elementi del problema economico aziendale sono:
 Obbiettivi (e sotto obiettivi) che l’azienda intende perseguire;
 Mezzi a disposizione (risorse, denaro, risorse umane, vicinanza ad altre risorse...sono
limitate) (materiali e immateriali);
 Soluzioni alternative (per esempio in base ai competitor).
L’azienda compie delle scelte economiche cercando di massimizzare l’obbiettivo perseguito,
minimizzando l’impiego dei mezzi limitati di cui dispone e collocando i dati a disposizione nello
spazio e nel tempo (massimo risultato minimo sforzo).

CASO BAG AND BAG SRL


L’azienda Bag and Bag SRL decide di diversificare la propria produzione, affiancando alle borse in
pelle, cartelle professionali di alta qualità.
La nuova produzione comporta l’acquisto di macchinari di diversa e più avanzata tecnologia.
Gli elementi del problema considerato sono i seguenti:
 Obbiettivi: aumento della ricchezza che l’azienda è in grado di generare;
 Mezzi a disposizione: ricchezza propria o di terze parti, necessaria per acquistare i nuovi
macchinari;
 Soluzioni alternative: diverse tipologie di macchinari presenti sul mercato.
Spazio: la scelta ricade tra tutti i produttori che nell’istante (t) offrono macchinari i cui dati
economici e tecnici rispondono alle esigenze dell’azienda.
Tempo: la scelta economica risente dei dati storici e delle aspettative e dalle previsioni del futuro.

ASPETTI OGGETTIVI, ASPETTI SOGGETTIVI E ASPETTI EXTRA-ECONOMICI


Il problema economico coinvolge:
Aspetti oggettivi: caratteristiche qualitative e quantitative dei dati considerati (quando non si è in
perdita);
Aspetti soggettivi: risentono della personalità umana fatta di sentimenti, impulsi...(quanto si vuole
guadagnare);
Aspetti extra-economici: il contesto (politica, norme ambientali...).

L’AZIENDA COME OGGETTO DI STUDIO DI DIVERSE SCIENZE


Nell’ambito della scienza economica, che studia l’impiego delle risorse limitate aventi usi
alternativi, le aziende costituiscono oggetto di studio di diverse discipline:
 Macroeconomia: studia i sistemi economici nella sua globalità per la ricerca degli equilibri
e delle leggi che lo regolano e vede le aziende parte del sistema economico;
 Microeconomia: l’azienda è oggetto di cui si studia il comportamento, secondo una logica
di modelli matematici;
 L’economia aziendale: studia le aziende, nelle loro manifestazioni di vita e condizioni di
esistenza, con finalità conoscitive e di controllo (osservando i suoi reali comportamenti).

ORIGINE ECONOMIA AZIENDALE


Nasce agli inizi del ‘900 grazie ad un’opera di Gino Zappa, fonda l’ECONOMIA AZIENDALE come
scienza autonoma e unitaria che indaga le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle
aziende, cioè la scienza dell’amministrazione economica.

ECONOMIA AZIENDALE E LE SUE DISCIPLINE


 Organizzazione: riguarda il coordinamento strutturale di tutte le forze economiche del
sistema aziendale;
 Gestione: si occupa delle decisioni e delle operazioni aziendali;
 Rilevazione o controllo: riguarda la determinazione dei fenomeni aziendali e consente di
disporre delle informazioni che sono alla base delle decisioni aziendali (ragioneria,
contabili).

CONCETTO DI AZIENDA
Riflette l’evoluzione avvenuta dall’economia agricola all’economia di oggi.
Va di pari passo di come si sviluppano le aziende.

GIUSEPPE CERBONI
Ragioniere dello stato (azienda che offre servizi ai cittadini);
Introduce la logismografia (metodo contabile);
Lui afferma che l’azienda racchiude:
 la sostanza amministrativa (patrimonio) in relazione al suo proprietario;
 l’azione amministrativa, svolta dall’amministratore, affiancato dagli agenti e dai suoi
corrispondenti
Identifica l’azienda con le persone;
Ha una concezione giuridica dell’azienda e dei rapporti che in essa si svolgono, la quale riflette la
concezione della pubblica amministrazione.

FABIO BESTA
Getta le basi della ragioneria scientifica;
Elabora il sistema patrimoniale;
Egli definisce l’azienda come “Somma di negozi, o fenomeni, o rapporti da amministrate relativi a
un cumolo di capitali che formi un tutto a sé o a una persona singola, o a una famiglia, o a
un’unione qualsivoglia’(somma statistica di beni).

GINO ZAPPA
Fonda l’ECONOMIA AZIENDALE;
Egli definisce l’azienda come “coordinazione economica in atto, istituita e retta per il
soddisfacimento dei bisogni umani”;
L’azienda diventa un sistema dinamico nel quale assume autorevolezza la misurazione della
ricchezza che si identifica con il reddito (elabora il sistema del reddito).

ALDO AMADUZZI
Egli definisce l’azienda come “un sistema di forze economiche che sviluppa, nell’ambiente
complementare, un processo di produzione, o di consumo o di produzione e consumo insieme, a
favore del soggetto economico, e anche degli individui che vi cooperano”.
Elabora il sistema contabile definito SISTEMA DEL CAPITALE E DEL RISULTATO ECONOMICO.

AZIENDE DI PRODUZIONE E DI ERGOAZIONE


Negli studi di economia aziendale sono individuabili due categorie di aziende:
 AZIENDE DI PRDOUZIONE O IMPRESE: hanno il fine di creare ricchezza(lucro)
 AZIENDE DI EROGAZIONE O DI CONSUMO: hanno il fine di erogare ricchezza
o AZIENDA DI PURA EROGAZIONE: acquisiscono ricchezza esclusivamente da:
donazioni, contributi, sussidi…
o AZIENDE COMPOSTE A FINE EROGATIVO: anche attraverso attività
economiche, gestioni lucrative (esempio del monastero o anche la famiglia).
SISTEMA ECONOMICO: l’azienda affronta il problema economico.
SISTEMA: complesso di elementi, materiali ed immateriali, che dipendono reciprocamente gli uni
dagli altri in modo da formare un tutto organizzato.

Lo studioso Ludwig Von Bertalanfy apre la via a un’area interdisciplinare di studio nota come
Teoria generale dei sistemi, che vede impegnati studiosi provenienti da diversi ambiti scientifici
interessati a delineare una comune metodologia di analisi dei rispettivi oggetti d’indagine.
APPROCCI METODOLOGICI NELLO STUDIO DI UN SISTEMA:
 Quantificazione degli elementi che lo compongono
 Qualificazione di questi elementi
 Analisi delle relazioni che si instaurano tra gli elementi quantificati e qualificati

NUMERO DI RELAZIONI TRA LE PARTI DI UN SISTEMA


In un sistema composto da N parti le relazioni che si instaurano sono: N(N-1).

LA TEORIA DI JAY W. FORRESTER


Nota come DINAMICA DEI SISTEMI contribuisce allo studio dei SISTEMPI COMPLESSI E
ULTRACOMPLESSI.
I sistemi complessi e ultra-complessi sono caratterizzati da:
 Elevato numero di variabili
 Complesse relazioni tra le parti del sistema
 Pluralità di circuiti di retroazione (feed-back loops)
Forrester concepisce la gestione dell’azienda come un processo di conversione dell’informazione in
azione, attraverso la decisione.

L’AZIENDA COME SISTEMA


La CONCEZIONE SISTEMATICA DELL’AZIENDA permette di:
 Collocarla nel sistema macroeconomico
 Esaminare le caratteristiche del sistema
 Studiare i sub-sistemi che la compongono
AZIENDA NEL SISTEMA MACROECONOMICO

LE POSSIBILI CLASSIFICAZIONE DEI SITEMI


IL SISTEMA AZIENDALE E LE SUE CARATTERISTICHE

I SUB-SISTEMI DELL’AZIENDA
 Il SUB-SISTEMA ORGANIZZATIVO (ORGANIZZAZIONE) è costituito dallo schema di relazioni
e di comunicazioni istituito tra le parti componenti l’unità aziendale
 Il SUB-SISTEMA DECISIONALE (GESTIONE) è rappresentato da un complesso di decisioni e
dalle conseguenti operazioni aziendali.
 Il SUB-SISTEMA INFORMATIVO (CONTROLLO) è il complesso delle procedure che
consentono all’azienda di disporre delle informazioni necessarie per prendere le decisioni
di gestione.
Ogni sub-sistema dipende dall’altro.

AZIENDE NON PROFIT


L’azienda è uno strumento al servizio dio determinate persone che si fanno portatrici di finalità
diverse, il cui raggiungimento richiede la realizzazione di una sistematica attività di produzione di
beni e servizi.
La produzione è concepita come oggetto dell’azienda, non come fine, il quale è dato invece dalle
persone che ad esse danno vita.

AZIENDE PUBBLICHE
Le quali fanno capo, in via diretta o indiretta, allo stato.

AZIENDE PRIVATE
Nascono dalla libertà iniziativa dei singoli, miranti al raggiungimento delle finalità stabilite da
questi ultimi.
 Aziende profit: orientate al profitto
 Aziende non profit: aziende orientate ad altre finalità e possono essere classificate in base
alla destinazione della produzione, in tre diverse tipologie:
o Aziende Auto produttrici
o Aziende di erogazione
o Imprese sociali

AZIENDE AUTOPRODUTTRICI
Destinano la produzione di beni o servizi a soggetti predeterminati, che in quanto portatori di
comuni bisogni vi hanno dato origine, e producono esclusivamente per soddisfare i bisogni di
questi soggetti.
Rientrano in questo gruppo anche le aziende o le aggregazioni di imprese per l’acquisizione più
conveniente di certi beni o servizi.

AZIENDE DI EROGAZIONE
Cedono gratuitamente o in cambio di controprestazione simbolica, la loro produzione a favore di
determinati soggetti o dell’intera collettività (più bisognosi).
Nascono dal desiderio degli uomini di aggregarsi per un comune impegno e si manifestano
attraverso organi variatamente ordinati (associazioni, comitati…) per svolgere azioni in grado di
conseguire i fini stabiliti (assistenza…)
Traggono le risorse finanziarie da donazioni, contributi volontari…
Le associazioni finanziano le loro attività prevalentemente dalle quote versate degli associati.

IMPRESE SOCIALI
Destinano al mercato la loro produzione, la quale è strumentale attività di finalità diverse dal
profitto, quali ad esempio dare occupazione a categorie di persone che non sarebbero assorbite
dal mercato del lavoro, offrire beni o servizi che né lo stato né il mercato producono, nei termini di
qualità e prezzo, richiesti da soggetti appartenenti a ceti economicamente disagiati.
Le aziende, di ogni natura e dimensione, rappresentano unità nel sistema economico generale,
predisposte e strutturate tipicamente per lo svolgimento dei processi finalizzati alla produzione
economica.

I CARATTERI DISTINITIV DELL’AZIENDA:


 Sistematicità: l’azienda come sistema;
 Economicità:
o Efficienza strategica: capace di selezionare e attuare produzioni in grado di
soddisfare i bisogni dei consumatori.
o Efficienza operativa: massimo risultato minimo sforzo
 Autonomia: L’azienda è libera di decidere i propri obbiettivi e comportamenti, ha libertà di
decisione a livello strategico ma tutto con responsabilità.

IL FATTORE UMANO
Determina il fine delle aziende (le aziende esistono perché producono i beni necessari a soddisfare
i bisogni umani).
Le aziende esistono perché gli uomini le istituiscono e le gestiscono nel tempo.

SOGGETO ECONOMICO: persona o gruppo che domina o controlla l’amministrazione dell’azienda,


traendone in prevalenza vantaggi.
SOGGETO GIURIDICO: persona fisica o giuridica che si assume i diritti e gli obblighi derivanti dallo
svolgimento delle operazioni aziendali.

IMPRENDITORE: colui che promuove e formula i piani dell’impresa, definendone le linee generali
di svolgimento nei diversi aspetti amministrativi.

AMMINISTRAZIONE: colui che attua i piani formulati dall’imprenditore.

DIRIGENTE: colui che affianca e continua l’opera di attuazione dei piani condotta
dall’amministratore, coordinando gli esecutori.

ESECUTORE: colui che attua i compiti assegnati.

FINANZIATORE: colui che fornisce i mezzi finanziari necessari per realizzare i piani ideati
dall’imprenditore (rivogliono degli interessi solitamente sono delle banche).

CAPITALISTA: colui che fornisce all’impresa i mezzi propri divenendone proprietario o


comproprietario (porta denaro a rischio di perdita).

L’ASPETTO TECNICO:
L’impresa nel suo funzionamento realizza un processo produttivo che ha contenuto di carattere
tecnico-economico (prende fattori di produzione li combina e ottiene qualcosa di più dei singoli
elementi, questo è il processo di valore).
Il processo produttivo nell’aspetto tecnico è espresso da attività di diversa natura:
 Attività INDUSTRIALE O MANIFATTURIERA (produzione di beni o servizi);
 COMMERCIALE (compravendita di beni);
 BANCARIA O FINANZIARIA (negoziazione di credito e servizi finanziari);
 ASSICURATIVA (negoziazione di rischi specifici).

L’ASPETTO ECNOMICO:
Il processo produttivo nell’aspetto economico è dato dal sostenimento dei costi per l’acquisizione
dei fattori della produzione e dal conseguimento di ricavi derivanti dalla vendita di beni e servizi (il
ricavo è il nostro reddito).
Obbiettivo: conseguimento del reddito.

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE SECONDO LE FUNZIONI AZIENDALI:


L’attività delle aziende di produzione (imprese) riguarda una serie di operazioni.
È possibile procedere ad una classificazione delle aziende a partire dalla tipologia di operazioni che
risultano prevalenti nell’azienda stessa:
 OPERAZIONI DI TRASFORMAZIONE FISICO – TECNICA
 NEGOZIAZIONE DI MERCI E SERVIZI
 NEGOZIAZIONE DI CREDITO
 NEGOZIAZIONE DI RISCHI SPECIFICI

OPERAZIONI DI TRASFORMAZIONE FISICO-TECNICA:


Le operazioni di trasformazione fisico-tecnica riguardano tutte le tipologie di aziende:
- Quando prevalgono si parla di AZIENDE INDUSTRIALI o manifatturiere;
- Nelle altre tipologie di aziende queste operazioni sono comunque presenti (es.
immagazzinamento, manutenzione…)

NEGOZIAZIONE DI MERCI E SERVIZI:


Sono operazioni di compra/vendita che si svolgono nella forma dello scambio monetario.
Il regolamento del prezzo può essere immediato (contanti) o differito (crediti/debiti).
- Le negoziazioni di merci e servizi rappresentano l’attività economica di produzione caratteristica
delle AZIENDE COMMERCIALI;
- Per altre tipologie di aziende sono comunque presenti (es. tutte le aziende svolgono negoziazioni
di beni e servizi).
(Vengono compiute anche altre operazioni es. fisico-tecnica ma prevale la negoziazione).

NEGOZIAZIONE DI CREDITO:
Sono operazioni in cui oggetto dello scambio non sono merci o servizi ma crediti di prestito;
Oggetto di scambio è il denaro.
- La negoziazione di credito costituisce l’attività economica di produzione prevalente delle
AZIENDE DI CREDITO (es. banche) (crea valore da questi prestiti e guadagna valore dagli interessi o
sulle commissioni dei servizi) (i crediti di presto sono un fattore di rischio).
- Nelle altre tipologie di aziende queste operazioni sono comunque presenti ma non sono
prevalenti.

NEGOZIAZIONE DI RISCHI SPECIFICI:


Sono operazioni attraverso le quali viene data copertura assicurativa a rischi specifici.
- La negoziazione di rischi specifici a fronte di un pagamento del premio assicurativo costituisce
l’attività economica di produzione prevalente delle AZIENDE DI ASSICURAZIONE
- Ci sono rischi considerati di pubblico interesse (infortuni, malattie, vita) che sono pertanto
disciplinati da normativa pubblica e sono gestiti direttamente da pubbliche amministrazioni.
- Le aziende di assicurazione hanno un ciclo produttivo inverso in quanto l’assicurazione prima
ricava e poi eventualmente dovrà risarcire il danno.

LE FASI DELLA VITA AZIENDALE:


Nell’intero arco di vita dell’azienda sono individuabili tre fondamentali fasi:
- LA FASE DELL’ISTITUZIONE
- LA FASE DEL FUNZIONAMENTO
- LA FASE DELLA CESSAZIONE

LA FASE DELL’ISTITUZIONE: rappresenta la fase iniziale della vita aziendale, caratterizzata da un


complesso di attività finalizzate alla creazione dell’unità sistemica aziendale.
L’AZIENDA DI PRODUZIONE NEL SUO MOMENTO DI ISTITUZIONE:
La fase di istituzione dell’azienda si articola in un insieme di momenti diversi:
1) Fase di preliminare valutazione della convenienza a costituire o meno l’azienda, partendo
dall’idea imprenditoriale (BUISNESS IDEA) si sviluppa il piano aziendale (BUISNESS PLAN):
 Programmi di produzione e di vendita;
 Investimenti in fattori di produzione;
 Risorse (capitali) disponibile;
 Equilibrio finanziario tra fabbisogno e fonti;
 Equilibrio economico tra costi e ricavi.
2) Scelta della localizzazione
3) Scelta della forma giuridica
4) Ricerca dei capitali (propri e di terzi)
5) Ricerca delle risorse umane
6) Svolgimento pratiche legali e costituzione formale dell’azienda
7) Conferimento del capitale proprio da parte dell’imprenditore individuale o dei soci ed
erogazione dei finanziamenti richiesti a terzi
8) Acquisizione sede produttiva, impianti, macchinari, materie prime e accessori
9) Definizione ordinamento iniziale (regolamenti, policy aziendali, procedure).

SOCIETA’ DI PERSONE:
 SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO (S.N.C): responsabilità solidale e illimitata di tutti i soci,
solo i soci possono rivestire il ruolo di amministratore;
 SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE (S.A.S): ai soci accomandatari compete il ruolo di
amministratori e hanno responsabilità illimitata, i soci accomandanti non possono essere
nominati amministratori e hanno responsabilità limitata alla ricchezza conferita;
 SOCIEA’ DI CAPITALI: tutti i soci rispondono nei limiti dei conferimenti effettuati, gli
amministratori possono non essere soci.
 SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA (S.R.L): capitale sociale è diviso in quote;
 SOCIETA’ PER AZIONI (S.P.A): capitale sociale diviso in azioni.

NOZIONE GENERICA DI CAPITALE (riferimento ai beni economici di una azienda):


L’avvio dell’attività aziendale comporta la disponibilità di beni economici:
 Fattori generici (denaro)
 Fattori specifici (riguardano la singola impresa), sono materiali e immateriali o competenze
tecniche dei lavoratori.

QUANDO UN BENE È ECONOMICO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA:


 Ha utilità strumentale
 Complementarità con gli altri beni (coordinazione)
 Disponibilità (se io ne posso disporre come voglio)

NOZIONE DI CAPITALE LORDO DI FUNZIONAMENTO:


L’insieme dei beni economici, che rappresenta, fino a quando l’impresa è atta al funzionamento,
una coordinazione di fattori complementari del processo tecnico-economico, a disposizione di
diritto e di fatto al soggetto aziendale in un dato momento di tempo si chiama CAPITALE LORO
DELL’AZIENDA.

Il CAPITALE NETTO rappresenta il capitale lordo di funzionamento a cui sono sottratti i debiti, è
quindi il capitale di proprietà del soggetto giuridico.

L’istituzione dell’impresa comporta il CONFERIMENTO da parte del singolo imprenditore o dei soci
di:
 BENI DI NATURA FINANZIARIA O FATTORI GENERICI (denaro, crediti ricevuti in apporto,
crediti verso i soci…)
 BENI DI NATURA SPECIFICAMENTE PRODUTTIVA O FATTORI SPECIFICI: fattori produttivi di
vario tipo (fabbricati, macchinari, impianti…)
Costi di primo impianto (costo pratiche notarili per la costituzione dell’azienda).
Considerati nel loro complesso tali beni costituiscono il CAPITALE LORDO di funzionamento
dell’impresa.

CAPITALE NETTO: in caso di impresa individuale


CAPITALE SOCIALE: in caso di società
Ex-Novo: l’azienda nasce con niente dietro (es. ragazzi creano una startup).

AVVIAMENTO: L’istituzione dell’azienda può avvenire oltre che attraverso conferimenti di singoli
beni, anche sulla base di un’azienda preesistente che viene conferita come unità funzionante.
Il valore dell’azienda (w) considerata nella sua unità e quindi come un complesso di beni già
funzionante dipende dalla sua capacità di produrre ricchezza, ossia reddito, ed è determinato
procedendo alla capitalizzazione dei redditi medi attesi.

AVVIAMENTO = W-N (per capire formula guarda quaderno e slide)


 Plusvalore dell’unità aziendale rispetto al valore dei singoli elementi che la compongono,
espressione di un’attitudine a produrre redditi che indichino la presenza di profitti, ossia
redditi superiori alla minima convenienza economica;
 Risorsa immateriale, data dalla preesistente capacità di produrre ricchezza dell’azienda
conferita, dalla quale l’azienda di nuova istituzione può immediatamente disporre.

Guarda esempi ed esercizi avviamento sia da slide che dal quaderno.

VALORE DELL’AZIENDA > CAPITALE NETTO --- > AVVIAMENTO (GOODWILL)


VALORE DELL’AZIENDA < CAPITALE NETTO --- > AVVIAMENTO NEGTIVO (BADWILL)

IL CONCETTO DI GESTIONE AZIENDALE, DUE POSSIBILI ACCEZIONI:


 In senso stretto: parte dell’amministrazione economica e si manifesta con decisioni e
operazioni conseguenti.
 In senso ampio: processo continuo di trasformazione delle informazioni in azioni,
attraverso il momento della decisione.
SENSO AMPIO

Le operazioni derivanti dalle decisioni sono di varia natura e dipendono dalla tipologia/attività
dell’azienda  catena delle operazioni di un’azienda di produzione industriali.
LA SEQUENZA DELLE OPERAZIONI:
1. RACCOLTA DI CAPITALI: l’azienda ottiene, sul mercato dei capitali, le risorse finanziarie per
attuare il suo progetto di business. Tali risorse possono essere immesse dall’imprenditore o
dai soci (capitale proprio o di rischio) o da finanziatori come le banche (capitale di terzi).
Nel primo caso la remunerazione è il profitto, nel secondo caso gli interessi sul prestito.
2. ACQUISIZIONE DEI FATTORI DELLA PRODUZIONE: Con le risorse raccolte l’azienda si
relaziona con il mercato dei fattori della produzione per acquistare tutti i fattori necessari
per il progetto imprenditoriale (durevoli e non durevoli).
3. PROCESSO PRODUTTIVO: L’azienda combina i fattori della produzione acquisiti per
ottenere i prodotti finiti. In questa fase la trasformazione economica, ossia la creazione di
valore.
4. CESSIONE DEI BENI REALIZZATI: l’azienda si relaziona con i mercati dei prodotti, vendendo i
propri prodotti finiti ottenendo delle entrate di denaro.
5. RIMBORSI E REMUNERAZIONI: con le risorse ottenute l’azienda remunera il capitale che
aveva ottenuto (proprio e di terzi). Normalmente, parte di queste risorse permette di
avviare nuovi cicli produttivi.

COME RAPPRESENTARE LE OPERAZIONI IN AZIENDA?


GRANDEZZE FINANZIARIE  DENARO, CREDITI E DEBITI
GRANDEZZE ECONOMICHE  COSTI, RICAVI E CAPITALE

DEBITI DI FUNZIONAMENTO: deriva dall’attività propria dell’azienda.


DEBITI DI FINANZIAMENTO: derivano da finanziamenti ottenuti (banche).

IL FUNZIONAMENTO DELL’AZIENDA: il funzionamento è la fase in cui si esplicita l’esistenza


dell’azienda e la sua capacità di creare valore. È fondamentale capire come descrivere e seguire il
funzionamento dell’azienda.
Il funzionamento dell’azienda si rappresenta attraverso lo schema dell’attività complessiva.
Diventa utile dare evidenza anche alla dimensione temporale dello schema, introducendo l’aspetto
dinamico  evidenziandone circuito dei finanziamenti e circuito della produzione.
CIRCUITO DEI FINANZIAMENTI: origina dal ramo finanziario con le entrate dalle risorse finanziarie
(proprie e di terzi) ottenute e ruota in senso antiorario investendo l’aspetto economico (capitale
interessi dividendo) e terminando nel ramo finanziario con le uscite per la restituzione dei
finanziamenti e il pagamento di interessi, dividendo etc.

CIRCUITO DELLA PRODUZIONE: origina nel ramo finanziario con le uscite dall’impiego delle risorse
per acquistare i fattori della produzione. Investe l’aspetto economico (costi) e ruota in senso orario
e terminando nel ramo finanziario con le entrate derivanti dalla vendita dei prodotti ottenuti nel
processo produttivo (ricavi).

REDDITO: incremento (utile) o decremento (perdita) che subisce il capitale netto per effetto della
gestione.
Se > 0 utile
Se < 0 perdita

STATO PATRIMONIALE tn: rappresenta la composizione del capitale, in un certo istante, a seguito
delle operazioni aziendali indica la relazione tra impieghi e fonti.

CONTO ECONOMICO tn1-tn: rappresenta la formazione del risultato economico, in un certo arco
temporale (periodo) tramite il confronto tra costi e ricavi di quel periodo indica il reddito prodotto.

COMPETENZA ECONOMICA:
costo fxp < --- > ricavo qxp (è una relazione biunivoca)
Un ricavo è di competenza di un esercizio se:
1. È maturato nel periodo amministrativo corrispondente
2. Ha trovato nel periodo amministrativo corrispondente il correlativo costo.
Un costo è di competenza economica di un esercizio se:
1. È maturato nel periodo amministrativo corrispondente
2. Ha dato nel periodo amministrativo corrispondente la sua utilità
3. Ha trovato nel periodo amministrativo corrispondente il correlativo costo

Rimanenze rimanenze delle materie prime e consumo futuro.

Il concetto di rimanenze si estende anche ai fattori durevoli che, per definizione, contribuiscono a
generare ricavi su più periodi.
In questo caso si parla di ammortamento, ogni anno a fine anno si ha il valore residuo del bene
(valore iniziale – ammortamento)
L’AZIENDA DI EROGAZIONE E LE AREE DI GESTIONE: (schemi sulle slide)
L’azienda di erogazione presenta una gestione complessa e composita formata da tre aree:
1. Gestione di pura erogazione
2. Gestione patrimoniale
3. Gestione imprese connesse
LEZIONE 13-14-16-17-18 STUDIARE SLIDE
MODELLO CONTABILE:

Strumento  Conto: insieme di scritture concernenti un determinato oggetto ed avente lo scopo


di determinare l’aspetto qualitativo e quantitativo.
Contenuto  Valori di conto: sono misure espresse in moneta di conto, solitamente coincidenti
con la moneta di scambio, e che servono a quantificare le variazioni che subisce l’oggetto di conto.
Metodo di scrittura: insieme di regole riguardanti l’ordine, la forma, il collegamento dei valori nei
conti Partita doppia: costante uguaglianza tra addebitamenti e accreditamenti, significa che, se
si inseriscono uno o più valori in dare si devono, per uguale valore complessivo, inserire valori in
uno o più conti avere.
Sistema di scrittura  Sistema del capitale e del risultato economico

LEGGE DELLA PARTITA DOPPIA:


1. In ogni momento la somma degli importi in dare di tutti i conti è uguale alla somma degli
importi in avere di tutti i conti.
2. In ogni momento la somma dei saldi in dare di tutti i conti è uguale alla somma dei saldi in
avere di tutti i conti.
3. In ogni momento la somma algebrica dei saldi di una parte dei conti è uguale e di segno
opposto alla somma algebrica dei saldi della restante parte dei conti.

Esempi delle leggi sono sulle slide.

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