Il Ciclo Dei Vinti
Il Ciclo Dei Vinti
Il Ciclo Dei Vinti
Un ciclo di romanzi che riprende quello di Zola, il primo accenno a questo ciclo è una lettera
del 1878 all'amico Salvatore Paola verdura in cui Verga annuncia di avere in mente una
fantasmagorica della lotta per la vita
A differenza di Zola non pone al centro del suo ciclo l'intento scientifico ma la volontà di
tracciare un quadro sociale analizzando le classi, i ceti popolari, la borghesia di provincia e
l'aristocrazia.
Il criterio su cui si basa è il principio della lotta per la sopravvivenza che ricava da Darwin
e applica alla società umana
Non si sofferma però sui vincitori di questa guerra universale, ma sceglie come oggetto
della sua narrazione i vinti
Nel primo romanzo I Malavoglia il movente dell'attività umana che produce la fiumana del
progresso è la lotta per i bisogni materiali
Nei romanzi successivi viene analizzata la ricerca del miglio dalla visita di ricchezza nella
borghesia di provincia ( Mastro Don Gesualdo) alla vanità aristocratica, all'ambizione
politica.
“i vinti e la fiumana”
parla di fiumana di gente→ “il quarto stadio” di pellizza da Volpedo
è presente la lotta degli umili in entrambe le opere
Se bisogna osservare come cambia una famiglia che desiderano una cosa che non hanno è
più facile osservarlo nelle famiglie umili che nei nobili, perchè essi sono più costruite ed è più
difficile capire dove finisce la maschera
Più una persona è educata e ricchi, sarà meno sincera nelle relazioni umane, è meno se
stessa
Man mano che una persona sale nella scala sociale, il suo linguaggio sarà più ricercato
Il narratore deve essere sincero per dimostrare la verità, non è onnisciente e non ci mostra il
suo punto di vista. Con verga nasce la figura del narratore ellittico→si tira fuori dalla scena
I MALAVOGLIA
È il primo romanzo del ciclo dei vinti e della storia di una famiglia di pescatori siciliani, i
Toscano, chiamati Malavoglia, poiché l'uso Popolare i soprannomi sono spesso il contrario
della qualità di chi li porta.
Nel paesino di Acitrezza e posseggono una casa (“ La casa del nespolo”) e una barca (“ la
provvidenza”) e conducono una vita relativamente felice tranquilla.
Nel 1863 però il giovane Ntoni, figlio di Bastianazzo e nipote di padron Ntoni, deve partire
per il servizio militare e quando parte romperà gli equilibri della famiglia e inizieranno una
serie di sventure.
La famiglia privata delle sue braccia per lavorare, si trova in difficoltà dovendo pagare un
altro lavorante, a ciò si aggiunge una cattiva annata per la pesca e il fatto che la figlia
maggiore, Mena, abbia bisogno della dote per sposarsi.
Uscito dal carcere ‘Ntoni ritorna una sera in casa famiglia ma si accorge di non poter più
restare lì e se ne va.
I Malavoglia rappresentano un mondo rurale arcaico dominato dalla vita che si fonda sulla
saggezza antica dei proverbi.
Ma non è un mondo immobile, anzi il romanzo è proprio la rappresentazione del processo
per cui la storia penetra nel sistema arcaico disgregando nella compattezza e rompendo
negli equilibri.
Irruzione della storia perché la storia entra nel romanzo (leva militare), a differenza dei
romanzi storici dove la storia è sempre uno scenario che a volte prevale su personaggi.
Qui invece la storia non ha un grande spazio però ogni tanto compaiono riferimenti alla
storia.
Azione a inizio successivamente all'unità d'Italia evidenzia come il piccolo villaggio siciliana
sia investito delle nuove trasformazioni della società italiana:
- servizio militare di Ntoni
- difficoltà economiche
- tasse→ sul macinato di Quintino Sella
-Crisi della pesca e il dazio sulla pece→ la pece veniva usata per rivestire lo scafo e
aveva una funzione impermeabile e impediva l'entrata dell'acqua nel navi di legno quindi
mise in difficoltà tutte quelle persone che in un paese sul mare vivevano tutte di pesca
Inversamente Malavoglia ci sono anche i processi di ascesa sociale come Don Silvestro.
Antonio ha fatto il servizio militare a Napoli quindi conoscendo la metropolitana non può' più
adattarsi ai ritmi di vita ancestrale del paese
Il personaggio del giovane Ntoni rappresenta l'emblema dell’avversione dl mondo
contadino nei confronti del neonato regno.
Perché lui viene chiamato alle armi controvoglia, la famiglia è disperata
Il ragazzo è giovane ed è pronte alle novità e sa che questo gli permetterà di uscire dal
paese e uscire dalla sicili. E’ incuriosito diversamente dall’atteggiamento del nonno.
Il romanzo rappresenta la disgregazione del mondo l'impossibilità dei suoi valori e segnano
al superamento di tali tendenze.
Il mondo era già dominato dalla legge della lotta per la vita, perché per Verga questa legge
regola ogni tipo di società in ogni tempo e ad ogni livello della scala sociale.
Struttura romanzo
È una struttura bipolare
dipolare si popolato di personaggi senza che spicchi un protagonista.
Si alternano costantemente due punti di vista opposti quello nobile e disinteressato dei
Malavoglia, e quello ottuso degli altri abitanti del villaggio
Il punto di vista del paese al compito di straniare sistematicamente i valori ideali proposti dai
Malavoglia.
i valori di onestà altruismo visti con gli occhi della collettività del paese appaiono come
“strani” e non vengono compresi
“Il mondo arcaico e l’irruzione della storia”
Utilizza immagini semplici ed efficaci
Nei registri dove si annotavano i battesimi dei bambini libro della parrocchia), erano segnati
come Toscani ma venivano a sempre chiamati Malavoglia.
Rimaneva la famiglia di Padron ntoni che veniva nella casa del Nespolo e che vengono
identifica in base al nome della loro barca.
Vengono citate altre due barche di pescatori che come loro vivevano le borgo.
La mano è lo strumento di lavoro per i contadini e i pescatori,solo stando tutti uniti gli
elementi della famiglia possono fare bene e utilizza la mano con le dita per spiegare questo
concetto (ci vogliono 5 dita per menare il remo).
Il mare è la vita, bisogna imparare a navigare sia con il mare calmo che con la tempesta e
l'unione con i componenti della famiglia fa la differenza.
Il legno di noce è uno dei più resistenti, infatti nelle case dei borghesi era atti in legno di
noce.
Quindi dire che il pugno di padron ntoni era fatto di lego di noce equivale a dire che fosse
carismatico e forte moralmente, era una guida per la famiglia.
Padron ntoni è il pollice, elemento fondamentale della presa; gli altri a seconda del loro ruolo
faranno quello che gli compete
Vivevano tutti sotto lo stesso tetto e la figura dell’anziano veniva considerata la persona
verso la quale non venivano prese considerazioni importanti se non c’era lui.
E anche Bastianazzo, anche se era il più forte quando il padre gli ordinava qualcosa lo
faceva velocemente.
La “longa” è la moglie di bastianazzo che aveva reso in moglie sotto consiglio del padre
la tessitura era un'attività antica delle donna che permetteva di contribuire al bilancio di
famiglia perché venivano venduti i tessuti.
Oltre ad allevare i figli e fare le faccende, tessevano.
Satanasso termine dispregiativo di satana, la rivoluzione dei garibaldini che erano stati
accolti bene che mette anche le bandiere tricolore in sicilia viene abbinato ad un aspetto
demoniaco.
la mamma dice al figli di tenere sul petto l’abitino della madonna che è un riferimento alla
medaglietta del battesimo e della comunione (catenina che avevano solo persone un
pochino ricche), nel caso dei pescatori c’era una specie di cordino con un quadrato che si
chiamava lo scapolare della madonna in cui c'era un disegno tessuto della madonna e si
credeva protegge il bambino
Le persone che non appartengono alla nobiltà non hanno mai le scarpe
pag 251-252
“i malavoglia e
tratto dal capitolo 7
Viene riparata la barca quindi non sono più costretti a lavorare a giornata per il signor Cipolla
e possono cominciare a sperare in un miglioramento delle condizioni.
Padron ntoni deve sistemare le reti perché a volte le maglie si rompono e bisogna
aggiustarle. Il giorno dopo vanno in mare con la barca
Si credeva che determinati versi di animali nella notte fossero di cattivo augurio: gallina nera
Avere delle gallina che fanno con regolarità le uova era una ricchezza perché poi venivano
vendute al mercato.
La ragazza si ingegna e viene esaltata perché fa di tutto per aiutare la famiglia
L'azione a differenza dei Malavoglia si ambienta nei primi dell’800, prima dell’unità d’italia,in
Sicilia e si colloca nella città di Vizzini in provincia di Catania.
Secondo Gesualdo il matrimonio poteva aprirgli le porte alla vita aristocratica ma in realtà
resterà escluso dalla società nobiliare che lo disprezza per le sue origini.
Don era l'appellativo destinato ai signori ma ad esso viene accoppiato Mastro, a indicare la
provenienza umile del muratore.
Anche la moglie non lo ama, nasce una bambina, Isabella, che però è frutto di una relazione
di Bianca con un cugino prima del matrimonio.
Gesualdo all'invidia da parte del padre dei suoi fratelli che mirano a spogliarlo dei suoi averi.
Durante il 1848 i nobili dirottano il proprio odio contro Gesualdo che si salva a stento.
Isabella Gli crea un altro dolore e innamorandosi di un cugino povero e fuggendo con lui, per
riparare Gesualdo la da in moglie al Duca De leyra.
Gesualdo si ammala di cancro allo stomaco viene accolto a Palazzo a Palermo dal genere
dalla figlia, ma per le sue maniere viene relegato in disparte.
La figlia non lo ama e vani sono i tentativi fatti da Gesualdo per comunicare con lei.
Egli trascorre gli ultimi giorni in solitudine e muore solo sotto lo sguardo infastidito di un
servo .
IMPIANTO NARRATIVO
C’è il principio di impersonalità per cui il narratore deve eclissarsi
Man mano che nel ciclo dei vinti procede dal basso verso l'alto, non cambiano solo luoghi e
sfaccettature dei personaggi ma anche il lessico (come dante nel paradiso) quindi il livello
del narratore si innalza
La storia della scelta del protagonista non è riportata dal narratore, ma dal protagonista
stesso che dopo una giornata di attività frenetica, si abbandona ai ricordi e rievoca il suo
passato.
Questa è una tecnica drammatica che conferma la fedeltà di Verga al principio delle
eclissarsi del narratore.
I Malavoglia sono un romanzo corale quindi i giudizi che vengono fuori sono il frutto del
Popolo e non di una sola persona, gli abitanti del villaggio sono descritti i loro gesti ma non
vengono mai analizzati in modo psicologico
Mastro Don Gesualdo ha al centro una figura di protagonista e si stacca dallo sfondo
popolato di figure.
E’ infatti la storia di un individuo, della sua epica scesa e della sua caduta. Per gran parte la
narrazione è focalizzata sul protagonista.
Lo strumento di questa focalizzazione è il discorso indiretto libero mediante cui sono riportati
i pensieri del protagonista.
Questa era già stata usata in Madame Bovary
Pur dedicando tutta la sua vita e tutte le sue energie alla conquista della roba Gesualdo
conserva in sé un bisogno di relazioni umane → ha il culto della famiglia, rispetto al padre e
aiuta i fratelli, ama moglie e figlia e vorrebbe essere amato da loro.
Gli impulsi generosi e i bisogni affettivi non verranno mai praticati fino in fondo perché
saranno sempre dominati dall'attenzione all'interesse economico→ la roba è il fine
primario della sua esistenza
Si contrappone al Mazzarò della roba che non era in grado di rendersi conto della sua
sconfitta di fronte alla morte tanto da voler portare la roba nell'aldilà
Verga dopo il mondo arcaico messo in crisi dal Progresso rappresenta nel Gesualdo l'eroe
tipico di progresso→ self made man, che si costruisce da sé il proprio destino
Mette in evidenza anche gli aspetti positivi in questa nuova figura moderna, ma la sua
visione sul meccanismo del progresso è negativa