Enisej: differenze tra le versioni

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== Percorso ==
== Percorso ==
Il fiume Enisej propriamente detto nasce nell'estremo meridione siberiano nei [[monti Sajany]], nei pressi della città di [[Kyzyl]] nella [[Tuva|Repubblica di Tuva]]; si origina dalla confluenza dei due [[rami]] sorgentiferi ''[[Bol'šoj Enisej]]'' (''Grande Enisej'') e ''[[Malyj Enisej]]'' (''Piccolo Enisej'').
Il fiume Enisej propriamente detto nasce nell'estremo meridione siberiano nei [[monti Sajany]], nei pressi della città di [[Kyzyl]] nella [[Tuva|Repubblica di Tuva]]; si origina dalla [[confluenza]] dei due [[rami]] sorgentiferi ''[[Bol'šoj Enisej]]'' (''Grande Enisej'') e ''[[Malyj Enisej]]'' (''Piccolo Enisej'').


Si dirige dapprima verso occidente, prendendo successivamente, dopo circa 250 [[chilometri]], direzione settentrionale, aprendosi un varco nella [[catena montuosa|catena]] dei [[Sajany occidentali]]; in questa primo tratto, fino all'incirca ad [[Abakan (città)|Abakan]], è un fiume piuttosto [[turbolenza|turbolento]], con [[corrente]] abbastanza veloce e frequenti [[rapide]]; nei pressi di ''[[Majna]]'' il fiume è stato sbarrato, originando un [[bacino artificiale]].
Si dirige dapprima verso occidente, prendendo successivamente, dopo circa 250 [[chilometri]], direzione settentrionale, aprendosi un varco nella [[catena montuosa|catena]] dei [[Sajany occidentali]]; in questa primo tratto, fino all'incirca ad [[Abakan (città)|Abakan]], è un fiume piuttosto [[turbolenza|turbolento]], con [[corrente]] abbastanza veloce e frequenti [[rapide]]; nei pressi di ''[[Majna]]'' il fiume è stato sbarrato, originando un [[bacino artificiale]].

Versione delle 12:28, 1 set 2009

Enisej
Stato{{{nazione}}}
Divisione 1Russia
Lunghezza3,487 km
Portata media19,800 m³/s
Bacino idrografico2,850,000 km²
NasceAltaj
SfociaMare di Kara
Il bacino idrografico.
Lo sbarramento di Divnogorsk.

Lo Enisej (in russo Енисе́й; traslitterato anche Jenisej o Yenisei o forme simili; in italiano: Ienissei) è un fiume della Russia siberiana centrale. È uno dei maggiori dell'Asia e del mondo intero, sia per lunghezza che per dimensioni del bacino idrografico.

Il nome deriva dalla lingua evenki "Иоанес и" (Ioanes i), che significa grande acqua, grande fiume.[1]

Percorso

Il fiume Enisej propriamente detto nasce nell'estremo meridione siberiano nei monti Sajany, nei pressi della città di Kyzyl nella Repubblica di Tuva; si origina dalla confluenza dei due rami sorgentiferi Bol'šoj Enisej (Grande Enisej) e Malyj Enisej (Piccolo Enisej).

Si dirige dapprima verso occidente, prendendo successivamente, dopo circa 250 chilometri, direzione settentrionale, aprendosi un varco nella catena dei Sajany occidentali; in questa primo tratto, fino all'incirca ad Abakan, è un fiume piuttosto turbolento, con corrente abbastanza veloce e frequenti rapide; nei pressi di Majna il fiume è stato sbarrato, originando un bacino artificiale.

Dopo Abakan si entra nel medio corso del fiume; la corrente rallenta e il fiume si allarga fino a 15 chilometri;[2] forma dapprima il bacino di Krasnojarsk, formatosi a monte dello sbarramento di Divnogorsk, bagna Krasnojarsk e prende una direzione mediamente nordoccidentale che manterrà fino alla foce, bordando ad occidente dapprima le alture omonime, successivamente i rilievi dell'Altopiano Syverma e l'Altopiano Putorana.

Dopo la confluenza dell'Angara, a quasi 2.000 km dalla foce, si entra nel suo basso corso: il fiume è larghissimo, fino ad alcune decine di chilometri nei periodi di massima portata, molto profondo (15-25 metri)[2] e con una corrente molto lenta, non superiore a 3-4 km/h; a queste ragguardevoli dimensioni contribuiscono gli apporti di acqua dei suoi tre principali affluenti (oltre all'Angara, la Tunguska Pietrosa e la Tunguska Inferiore). Si butta nel mare di Kara con una foce a estuario, nei pressi di un'insenatura chiamata Golfo dello Enisej, compresa fra le due grosse e tozze penisole di Gyda e del Tajmyr.

La grande ampiezza del bacino rende possibile calcolare in diversi modi la lunghezza: come detto, il fiume propriamente detto è lungo 3.487 km, che salgono a 4.092 considerando il braccio sorgentifero del Bol'šoj Enisej e a 4.102 considerando come sorgente il Malij Enisej. Assumendo invece come sorgente il fiume Selenga (tributario del lago Bajkal, dal quale esce l'Angara) tale valore sale fino a 5.075 km.[1]

Bacino

Il bacino dello Enisej compre una superficie di circa 2.850.000 km2, che ne fa uno dei maggiori a livello planetario, estendendosi su grande parte della Siberia centrale. Fanno parte del bacino idrografico dello Enisej, tramite il fiume Angara, anche il lago Bajkal e tutti i suoi immissari; questo fa sì che il maggiore di questi, il Selenga, sia ricompreso nel bacino che si estende perciò anche su una buona fetta di territorio mongolo.

A causa della vicinanza, ad occidente, della linea spartiacque fra lo Enisej e l'Ob', gli affluenti di sinistra sono molto meno numerosi e meno importanti di quelli di destra. Delle migliaia di affluenti, i principali sono:

Date le dimensioni del bacino imbrifero, anche gli affluenti hanno in qualche caso dimensioni imponenti, con subaffluenti che raggiungono lunghezze di parecchie centinaia di chilometri: è il caso, ad esempio, del Kočečum e del Tembenči, che tributano alla Tunguska Inferiore.

Regime

Lo Enisej ha un regime analogo a quello degli altri fiumi siberiani, piuttosto semplice nonostante la vastità del bacino.

L'inverno è la stagione in cui si registrano le portate minime, principalmente a causa della scarsità di precipitazioni e del congelamento delle acque superficiali; a partire dalla tarda primavera comincia la fusione del ghiaccio e della neve, che provoca un grosso aumento della portata d'acqua; tali valori restano elevatissimi per tutta l'estate e cominciano a calare con l'inizio dell'autunno, in concomitanza con i primi geli e con il calo delle precipitazioni.

Come gli altri due grandi fiumi siberiani (il Lena e l'Ob'), anche lo Enisej ha, vista la lunghezza e il percorso sud-nord, periodi di gelo differenti fra il suo corso superiore (nel quale è sigillato da novembre alla fine di aprile) e inferiore (dove il ghiaccio dura da ottobre ai primi di giugno); come risultato, nella tarda primavera si hanno gigantesche inondazioni derivanti, oltre che dalla grande quantità di acqua proveniente dalla fusione dei ghiacci e delle nevi, anche dall'effetto di "sbarramento" esercitato dai ghiacci ancora presenti nel basso corso.

Note

  1. ^ a b http://bse.sci-lib.com/article037454.html
  2. ^ a b Encyclopedia Americana, vol. 29, pag. 672.

Bibliografia

  • Encyclopedia Americana, ed. 1970, vol. 29.
  • Istituto Geografico De Agostini. Enciclopedia geografica, edizione speciale per il Corriere della Sera, vol. 6. RCS Quotidiani s.p.a., Milano, 2005. ISSN 1824-9280 (WC · ACNP).
  • Istituto Geografico De Agostini. Grande atlante geografico del mondo, edizione speciale per il Corriere della Sera. Milano, 1995
  • Istituto Geografico De Agostini. Il nuovissimo atlante geografico. De Agostini, Novara, 1986.
  • Redazioni Garzanti. Enciclopedia Geografica, prima edizione. Garzanti, Milano, 1995. ISBN 88-11-50461-9.

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