Vai al contenuto

Halla Tómasdóttir: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LNardini (discussione | contributi)
LNardini (discussione | contributi)
Riga 69: Riga 69:
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Elefante
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Elefante
|motivazione =
|motivazione =
|luogo = 8 ottobre [[2024]]
|luogo = 8 ottobre [[2024]]<ref>https://www.kongehuset.dk/nyheder/islands-praesident-tildeles-elefantordenen/</ref>
}}
}}



Versione delle 15:35, 8 ott 2024

Halla Tómasdóttir

Presidente dell'Islanda
In carica
Inizio mandato1º agosto 2024
Capo del governoBjarni Benediktsson
PredecessoreGuðni Thorlacius Jóhannesson

Dati generali
Partito politicoIndipendente
UniversitàVerzlunarskóli Íslands
ProfessioneManager

Halla Tómasdóttir (Reykjavík, 11 ottobre 1968) è una manager e politica islandese, settima Presidente eletta dell'Islanda, in carica dal 1º agosto 2024.

Il 1º giugno 2024 ha vinto le elezioni presidenziali islandesi, sconfiggendo l'ex primo ministro Katrín Jakobsdóttir con un margine di circa 10 punti percentuale. La sua campagna si è concentrata su questioni come gli effetti dei social media sulla salute mentale dei giovani, lo sviluppo del turismo e il ruolo dell'intelligenza artificiale. È la seconda donna a divenire presidente, dopo Vigdís Finnbogadóttir[1].

Biografia

Halla Tómasdóttir è cresciuta a Kópavogur.[2] Ha vissuto per dieci anni negli Stati Uniti, dove ha lavorato per le società Mars e PepsiCo, e per quasi due anni nel Regno Unito e in Danimarca.[3] Ha conseguito un MBA presso la Thunderbird School of Global Management[3] a Glendale, in Arizona.

Attività economica

Dal 2006 al 2007 Halla è stata direttrice generale della Camera di commercio islandese (Viðskiptaráð Íslands).[3][4] Nel 2007, ha fondato con il banchiere Kristín Pétursdóttir la società finanziaria e di investimento Audur Capital (Auður Capital in islandese), che dichiarava di portare "valori femminili" nel mondo finanziario e di investire in progetti sostenibili.[4] Dopo lo scoppio della crisi finanziaria islandese del 2008-2011, Audur Capital è stata una delle poche aziende nel settore finanziario islandese a realizzare ancora profitti.[4] Halla Tómasdóttir e Kristín Pétursdóttir hanno ricevuto un Cartier Women's Initiative Award nel 2009 per il loro progetto.[5] Nel 2014 Audur Capital si è fusa con il fornitore di servizi finanziari Virðing, fondato nel 1999.[6]

Attività politica

Eelezioni presidenziali del 2016

Nel marzo 2016, Halla Tómasdóttir ha dichiarato che si sarebbe candidata alle elezioni presidenziali.[7] Secondo il sito web della sua campagna elettorale, voleva lavorare per una società giusta in cui "le persone e la natura vengono prima di tutto".[8] Nei sondaggi elettorali, il sostegno per Halla Tómasdóttir è stato per lungo tempo nell'ordine di una cifra, ma nelle settimane precedenti la data delle elezioni era aumentato e in un'analisi di diversi sondaggi a partire dal 5 giugno era pari al 7,5%.[9] Secondo un altro sondaggio condotto dall'Istituto di ricerca sulle scienze sociali dell'Università dell'Islanda (Félagsvísindastofnun HÍ), il sostegno per Halla è aumentato al 12,3%.[10] Già in un sondaggio condotto dall’Istituto MMR dal 22 al 26 aprile (quando il presidente in carica Ólafur Ragnar Grímsson era ancora considerato un candidato e Guðni Th. Jóhannesson non aveva ancora annunciato la sua candidatura), aveva ottenuto l’8,8%.[11]

Con il 27,9% dei voti, Halla Tómasdóttir è giunta seconda nei risultati elettorali dopo il vincitore delle elezioni Guðni Jóhannesson (39,1%). Un risultato che è stato comunque considerato sorprendente[12] dal momento che i sondaggi più recenti avevano previsto per lei non più del 18,6%.[12]

Elezioni presidenziali del 2024

Nel marzo 2024, Halla Tómasdóttir ha annunciato che si sarebbe candidata alle elezioni presidenziali islandesi del 2024.[13] Il presidente in carica, Guðni Th. Jóhannesson, non si è candidato per un secondo mandato. Halla è stata tra i dodici candidati ammessi.[14] Analogamente alle elezioni del 2016, il sostegno a Halla Tómasdóttir nei sondaggi elettorali è aumentato, partendo da valori inizialmente bassi di una cifra. In un sondaggio condotto dall'Istituto Maskína il 23 maggio 2024 era al secondo posto con il 18,6%, dopo la candidata al primo posto, l'ex primo ministro Katrín Jakobsdóttir (25,7%), e davanti a Baldur Þórhallsson (18,2%).[15]

Halla ha vinto le elezioni presidenziali con il 34,3% dei voti. Al secondo posto si è classificata Katrín Jakobsdóttir con il 25,2% dei voti, al terzo posto Halla Hrund Logadóttir con il 15,5%. Halla Tómasdóttir entrerà in carica il 1º agosto 2024.[16]

Vita privata

Halla Tómasdóttir è sposata con Björn Skúlason ed ha due figli; dal 2016 vive a Kópavogur. Oltre all'islandese, parla correntemente l'inglese, lo spagnolo, il tedesco e le lingue scandinave.[17]

Onorificenze

Onorificenze islandesi

Onorificenze straniere

Premi

  • Cartier Women's Initiative Awards[5]

Note

  1. ^ Monica Ricci Sargentini, Islanda, la manager apolitica stravince a sorpresa la partita tutta tra donne, su corriere.it, 2 giugno 2024. URL consultato il 3 giugno 2024.
  2. ^ (EN) About Halla, in Halla Tómasdóttir. URL consultato il 5 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2016).
  3. ^ a b c (IS) Halla Tómasdóttir, Ferilskrá (Lebenslauf) (PDF), su halla2016.is. URL consultato il 5 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2016).
  4. ^ a b c (DE) Manfred Ertel, Island-Krise: Frauen greifen nach der Macht, in Der Spiegel, 22 aprile 2009. URL consultato il 9 giugno 2016.
  5. ^ a b (EN) Audur Capital provides financial services based on women-friendly values, su cartierwomensinitiative.com. URL consultato il 3 giugno 2024.
  6. ^ (EN) About Virðing, in Virðing. URL consultato il 9 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2016).
  7. ^ (IS) Halla Tómasdóttir býður sig fram, su mbl.is, 17 marzo 2016. URL consultato il 10 giugno 2016.
  8. ^ (EN) About Halla, in Halla Tómasdóttir. URL consultato il 5 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2016).
  9. ^ (IS) Fylgi við Höllu Tómasdóttur tekur á rás, in Kjarninn, 5 giugno 2016. URL consultato il 10 giugno 2016.
  10. ^ (IS) Halla bætir við sig mestu fylgi, su mbl.is, 13 giugno 2016. URL consultato il 17 giugno 2016.
  11. ^ (IS) Fylgi forsetaframbjóðenda, in MMR, 27 aprile 2016. URL consultato il 10 giugno 2016.
  12. ^ a b (EN) Vala Hafstad, Woman who Defied the Polls, in Iceland Review, 27 giugno 2016. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2018).
  13. ^ (EN) Steindor Gretar Jonsson, Presidential Race Heats Up, in Iceland Review, 18 marzo 2024. URL consultato il 19 marzo 2024.
  14. ^ (IS) Frambjóðendur til forseta Íslands 2024, in Landskjörstjórn, 2 maggio 2024. URL consultato il 24 maggio 2024.
  15. ^ (IS) Þorgils Jónsson, Halla Tómasar komin upp í annað sæti hjá Maskínu, in Ríkisútvarpið, 23 maggio 2024. URL consultato il 24 maggio 2024.
  16. ^ (IS) Kosningavakan: Halla Tómasdóttir verður forseti Íslands, in Ríkisútvarpið, 1º giugno 2024. URL consultato il 2 giugno 2024.
  17. ^ Halla Tómasdóttir, su halla2016.is. URL consultato il 3 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2016).
  18. ^ https://www.kongehuset.dk/nyheder/islands-praesident-tildeles-elefantordenen/

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Presidente dell'Islanda Successore
Guðni Thorlacius Jóhannesson dal 1º agosto 2024 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN7174152140001211100006