Jurij Timofeevič Galanskov

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Jurij Timofeevič Galanskov (Mosca, 19 giugno 1939Mosca, 14 novembre 1972) è stato uno scrittore, poeta e giornalista russo.

Biografia

Nato in una famiglia operaia, ha lavorato come elettricista facendo teatro e studiando nel contempo storia. Venne escluso dall'università per indipendenza di giudizio.[1] Giornalista e attivista politico, Galanskov nel 1961 pubblica "Feniks '61", rivista clandestina contenente tra l'altro i poemi Il manifesto umano e Proletari di tutto il mondo unitevi!. Dopo un periodo trascorso in una clinica psichiatrica, attua una protesta contro la politica estera statunitense dell'allora presidente Lyndon B. Johnson,[senza fonte] politica svolta contro la Repubblica Dominicana. Contestualmente, progetta la rivista Feniks '62. La condanna di Sinjavskij e Daniėl'[senza fonte] lo convince ad ospitare nella rivista scritti religiosi e politici che nessuno pubblica perché passibili di censura. Riesce tuttavia a pubblicare la rivista a proprie spese.

Viene arrestato nel 1967 e detenuto a Mosca, nel carcere di Lefortovo, dove incontra altri dissidenti. Nel 1968 viene condannato,[1] insieme a Ginzburg, a sette anni di lager a regime duro. Scontando la pena in Mordovia, si ammala e viene ricoverato in ospedale per ulcera perforata. Continua tuttavia a partecipare a scioperi della fame, raccolta di firme, proteste ed appelli, continuando nel contempo a svolgere la sua attività di pubblicista. Nel 1970 rischia la perforazione dell'intestino, ma viene reimmesso al lavoro. Non gli è consentito di incontrare madre e moglie, né di ricevere medicine in quanto il detenuto non è malato; è solo un teppista che scansa il lavoro.[1] Nel 1972 viene operato di ulcera perforata da un medico prigioniero e senza esperienza chirurgica. Muore il 14 novembre.

Note

  1. ^ a b c Jurij Timofeevič Galanskov, su gariwo.net, URL consultato il 12 novembre 2023.

Collegamenti esterni

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