Mulay al-Yazid ibn Muhammad: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Red viper87 (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo sezione "Collegamenti esterni" vuota
 
(36 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Bio
'''Al-Yazid''' (in [[Lingua araba|arabo]] : '''<big>اليزيد بن محمد</big>'''), ([[Fes]] [[1750]] - [[Marrakesh]] [[1792]]), fu il sesto sultano della dinastia Alaouita in Marocco dal [[1790]] al [[1792]].
|Nome = Mulay al-Yazīd
|Cognome = ibn Muḥammad
|PostCognome = {{arabo|مولاي اليزيد بن محمد }}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fès
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1750
|LuogoMorte = Marrakech
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1792
|Attività = sultano
|Nazionalità = marocchino
|Categorie = no
|FineIncipit = fu il sesto sultano della [[dinastia alawide]] in Marocco dal [[1790]] al [[1792]]
}}


Secondo figlio del Sultano [[Mohammad III]], al quale si era ribellato nel [[1769]], facendo cadere il Paese in continui conflitti fino al [[1790]], quando, con la morte del padre, si autoproclamò [[Sultano]]. Al trono gli succedette nel [[1792]] il fratello [[Mulay Sulayman]].
Secondo figlio del Sultano [[Mohammed ben Abdallah]], al quale si era ribellato nel [[1769]], facendo cadere il Paese in continui conflitti fino al [[1790]], quando, con la morte del padre, si autoproclamò [[Sultano]]. Al trono gli succedette nel [[1792]] il fratello [[Mulay Sulayman]].
Yazid ebbe due figli, Brahim e Moulay Saïd, che non succedettero però al padre.
Yazid ebbe due figli, Brahim e Mulay Saʿīd, che non succedettero però al padre.


Secondo l'Enciclopedia Giudaica, fu un [[Sultano]] particolarmente crudele. Fece appendere per i piedi per quindici giorni, dopo la loro morte, molti ebrei della città di [[Meknes]]. Qualche anno dopo fece cavare gli occhi a più di 300 musulmani<ref>Enciclopedia Giudaica vol. 12, p.338</ref>.
Secondo l'Enciclopedia Giudaica, fu un [[sultano]] particolarmente crudele. Fece appendere per i piedi per quindici giorni, dopo la loro morte, molti ebrei della città di [[Meknès]]. Qualche anno dopo fece cavare gli occhi a più di 300 notabili musulmani<ref>''Enciclopedia Giudaica'' vol. 12, p. 338</ref>.


Il suo, seppure breve, regno segnò un cambio di direzione nelle relazioni diplomatiche, espellendo le delegazioni straniere, con l'unica eccezione di quella [[Regno Unito|britannica]].
Il suo regno, seppure breve, segnò un cambio di direzione nelle relazioni diplomatiche, espellendo le delegazioni straniere, con l'unica eccezione di quella [[Regno Unito|britannica]].


Nel [[1791]] tento la conquista di [[Ceuta]], dichiarando guerra alla [[Spagna]].
Nel [[1791]] tentò, senza riuscirci, la conquista di [[Ceuta]], dichiarando guerra alla [[Spagna]].


== Riferimenti ==
== Note ==
<references />
<references />


{{ReMarocco}}
{{Portale|biografie|storia}}
{{Portale|biografie|storia}}
{{Portale|Marocco}}


[[categoria:Re del Marocco| ]]
[[Categoria:Sultani del Marocco]]
[[categoria:Alawiti]]
[[Categoria:Nati nel 1750]]
[[Categoria:Lista di sovrani del Marocco| ]]
[[Categoria:Morti nel 1792]]

[[ar:اليزيد بن محمد]]
[[de:Yazid (Marokko)]]
[[en:Yazid of Morocco]]
[[es:Al-Yazid de Marruecos]]
[[fr:Al-Yazid du Maroc]]
[[pl:Jazid ibn Muhammad]]

Versione attuale delle 10:55, 6 ott 2024

Mulay al-Yazīd ibn Muḥammad in arabo مولاي اليزيد بن محمد ? (Fès, 1750Marrakech, 1792) fu il sesto sultano della dinastia alawide in Marocco dal 1790 al 1792.

Secondo figlio del Sultano Mohammed ben Abdallah, al quale si era ribellato nel 1769, facendo cadere il Paese in continui conflitti fino al 1790, quando, con la morte del padre, si autoproclamò Sultano. Al trono gli succedette nel 1792 il fratello Mulay Sulayman. Yazid ebbe due figli, Brahim e Mulay Saʿīd, che non succedettero però al padre.

Secondo l'Enciclopedia Giudaica, fu un sultano particolarmente crudele. Fece appendere per i piedi per quindici giorni, dopo la loro morte, molti ebrei della città di Meknès. Qualche anno dopo fece cavare gli occhi a più di 300 notabili musulmani[1].

Il suo regno, seppure breve, segnò un cambio di direzione nelle relazioni diplomatiche, espellendo le delegazioni straniere, con l'unica eccezione di quella britannica.

Nel 1791 tentò, senza riuscirci, la conquista di Ceuta, dichiarando guerra alla Spagna.

  1. ^ Enciclopedia Giudaica vol. 12, p. 338