Rito caldeo: differenze tra le versioni

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Il '''rito siriaco orientale''' è una [[liturgia]] cristiana, anche nota come '''rito assiro-caldeo''', '''rito assiro''', '''rito caldeo''' o '''rito persiano''', anche se ebbe origine ad [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], in [[Mesopotamia]].
Il '''rito siriaco orientale''' è una [[liturgia]] cristiana, anche nota come '''rito assiro-caldeo''', '''rito assiro''', '''rito caldeo''' o '''rito persiano''', anche se ebbe origine ad [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], in [[Mesopotamia]].


Storicamente è un rito utilizzato dalla [[Chiesa assira d'Oriente]]; inoltre è in uso nelle chiese da essa derivate e in comunione con il vescovo di Roma, il [[Papa]]: la [[Chiesa cattolica caldea]] e la [[Chiesa cattolica siro-malabarese]].
Storicamente è il rito utilizzato dalla [[Chiesa d'Oriente]]; inoltre è in uso nelle chiese da essa derivate, anche quelle in comunione con il [[papa]]: la [[Chiesa cattolica caldea]] e la [[Chiesa cattolica siro-malabarese]].


La lingua liturgica è il [[lingua siriaca|siriaco]], un antico dialetto derivato dall'[[lingua aramaica|aramaico]], parlato in una forma moderna da una parte dei fedeli.
La lingua liturgica è il [[lingua siriaca|siriaco]], un idioma derivato dall'[[lingua aramaica|aramaico]], parlato in una forma moderna da una parte dei fedeli.


== Storia ==
== Storia ==
L'origine storica del rito è ignota. Secondo la tradizione, durante il suo viaggio verso l'India, l'apostolo [[San Tommaso|Tommaso]] lasciò la guida delle comunità cristiane di Mesopotamia, Assiria e Persia ad [[Sant'Addai|Addai]] e [[San Mari|Mari]], a cui è attribuita la stesura dell'originale liturgia siriaca. Intorno al [[650]] il [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] Yeshuyab III ne operò una riforma.<br>
L'origine storica del rito è ignota. Secondo la tradizione, durante il suo viaggio verso l'India, [[Tommaso apostolo]] affidò la guida delle comunità cristiane di Mesopotamia e di Persia ad [[Sant'Addai|Addai]] e [[San Mari|Mari]], a cui è attribuita la stesura dell'originale liturgia siriaca.<br>
Alcuni considerano questa liturgia uno sviluppo del [[rito antiocheno]].
Alcuni considerano invece questa liturgia uno sviluppo del [[rito antiocheno]].


Dopo il [[Concilio di Efeso]] ([[431]]), la Chiesa di Seleucia-Ctesiphon - che fino ad allora era stata amministrata da un [[catholicos]] sotto l'autorità di [[Antiochia]], rifiutò di accettare la condanna di [[Nestorio]], provocando uno scisma. Nel [[498]] il Catholicos assunse il titolo di ''Patriarca dell'Est'' e, per molti secoli, l'opera missionaria di questa chiesa ebbe successo, diffondendosi in Persia, Tartaro, [[Mongolia]], [[Cina]] e [[India]], sviluppandosi su posizioni autonome, svincolate dal resto della [[cristianità]].
La [[Chiesa d'Oriente]], che [[Concilio di Seleucia-Ctesifonte (410)|nel 410]] si organizzò sotto il vescovo di [[Seleucia al Tigri|Seleucia]]-[[Ctesifonte]], capitale dell'[[Impero sasanide]], vescovo al quale si diede il titolo di [[Catholicos]] o [[Patriarca (cristianesimo)|Patriarca]], decretò nel [[424]] che il Catholicos era capo supremo della chiesa, soggetto a nessuna autorità terrena: "Le orientali non devono portare lagnanze contro il loro Patriarca davanti ai Patriarchi occidentali; ogni causa non risolta davanti a lui deve attendere il verdetto di Cristo.<ref>[https://www.religion-online.org/book-chapter/chapter-3-christianity-in-persia/ T.V. Philip, ''East of the Euphrates: Early Christianity in Asia'', capitolo 3, "Christianity in Persia"]</ref> Rifiutò di accettare la condanna di [[Nestorio]] nel [[Concilio di Efeso]] ([[431]]), provocando uno scisma, e, per molti secoli, l'opera missionaria di questa chiesa ebbe successo, diffondendosi in Persia, Tartaria (ossia l'[[Asia centrale]]), [[Mongolia]], [[Cina]] e [[India]], sviluppandosi su posizioni autonome, svincolate dalla [[cristianità]] nell'Impero romano.


Intorno al [[650]] il [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] Yeshuyab III operò una riforma del rito.
Alla fine del quattordicesimo secolo, le conquiste di [[Tamerlano]] misero in ginocchio la pur fiorente chiesa, riducendola a poche scarne comunità in [[Persia]], [[Turchia]], [[Cipro]], [[India]] e a [[Socotra]]. Di qui ebbero luogo diverse scissioni e riconciliazioni con la [[Chiesa di Roma]], che hanno portato alle varianti cattoliche del rito originario.
{{vedi anche|Chiesa assira d'Oriente#Storia}}


Alla fine del [[XIV secolo]], le conquiste di [[Tamerlano]] misero in ginocchio la pur fiorente chiesa, riducendola a poche scarne comunità in [[Persia]], [[Iraq]], [[Turchia]], [[Cipro]], [[India]] e a [[Socotra]]. Di qui ebbero luogo diverse scissioni e riconciliazioni con la [[Chiesa latina|Chiesa di Roma]], che hanno portato alle varianti cattoliche del rito originario.
== Eucarestia ==
{{vedi anche|Chiesa d'Oriente#Storia}}Il 6 marzo [[2021]] viene celebrata per la prima volta da un pontefice cattolico una messa in rito caldeo: si tratta della messa presieduta da [[papa Francesco]] presso la cattedrale di San Giuseppe a [[Baghdad]], durante [[Viaggi apostolici di papa Francesco#Viaggi apostolici al di fuori dell'Italia|la sua visita apostolica in Iraq]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lapresse.it/esteri/2021/03/06/papa-storica-messa-in-rito-caldeo-a-baghdad/|titolo=Papa, storica messa in rito caldeo a Baghdad|sito=LaPresse|lingua=it-IT|accesso=2021-03-07}}</ref>.
Il servizio eucaristico prevede tre possibili [[Preghiera eucaristica|anafore]]:

* l'[[Anafora di Addai e Mari]];
== Eucaristia ==
* l'Anafora di Nestorio;
La celebrazione eucaristica prevede tre possibili [[Preghiera eucaristica|anafore]]:
* l'Anafora di [[Teodoro di Mopsuestia]].
* l'[[anafora di Addai e Mari]];
* l'anafora di Nestorio;
* l'anafora di [[Teodoro di Mopsuestia]].
La preghiera dei due apostoli è la forma standard, utilizzata per la maggior parte dell'anno, da cui deriva la versione [[Cristiani di San Tommaso|malabarese]].<br>
La preghiera dei due apostoli è la forma standard, utilizzata per la maggior parte dell'anno, da cui deriva la versione [[Cristiani di San Tommaso|malabarese]].<br>
La seconda è utilizzata durante le feste dell'[[Epifania]], di [[San Giovanni Battista]] e dei Dottori Greci.<br>
La seconda è utilizzata durante le feste dell'[[Epifania]], di [[San Giovanni Battista]] e dei Dottori Greci.<br>
La terza è utilizzata dalla Domenica di [[Avvento]] alla [[Domenica delle Palme]].
La terza è utilizzata dalla Domenica di [[Avvento]] alla [[Domenica delle Palme]].


La liturgia eucaristica è preceduta da una preparazione, ''ufficio della prothesis'', che include la solenne preparazione del pane, lievitato nell'uso nestoriano. La farina è mescolata con olio e sacro lievito (''malka''), il quale, secondo la leggenda, «ci fu dato e tramandato dai santi padri Mar Addai e Mar Mari e Mar Tuma».
La liturgia eucaristica è preceduta da una preparazione, ''ufficio della prothesis'', che include la solenne preparazione del pane, lievitato nell'uso nestoriano. La farina è mescolata con olio e lievito sacro (''malka''), che - secondo la leggenda - «ci fu dato e tramandato dai santi padri Mar Addai e Mar Mari e Mar Tuma».
I Caldei cattolici utilizzano [[pane azzimo]].
I Caldei cattolici utilizzano [[pane azzimo]].


== Altri sacramenti ==
== Altri sacramenti ==
Il [[Battesimo]] è amministrato contestualmente a un'unzione, equivalente alla [[Cresima]], come in uso in tutte le Chiese orientali.
Il [[battesimo]] è amministrato contestualmente a un'unzione, equivalente alla [[Cresima]], come in uso in tutte le Chiese orientali.


I nestoriani non prevedono i sacramenti della [[penitenza (sacramento)|penitenza]] e dell'[[unzione degli infermi]]; i caldei cattolici hanno dovuto mutuare il primo dal [[rito latino]] e il secondo dai riti [[rito bizantino|bizantino]] e [[Rito siriaco-occidentale|siriaco-occidentale]].
I nestoriani non prevedono i sacramenti della [[penitenza (sacramento)|penitenza]] e dell'[[unzione degli infermi]]; i caldei cattolici hanno dovuto mutuare il primo dal [[rito latino]] e il secondo dai riti [[rito bizantino|bizantino]] e [[Rito siriaco-occidentale|siriaco-occidentale]].


== Calendario liturgico ==
== Calendario liturgico ==
L'anno liturgico è suddiviso in periodi di circa sette settimane, chiamate ''Shawu'i'': Avvento (chiamato ''Subara'', «annunciazione»), Epifania, Quaresima, Pasqua, gli Apostoli, Estate, Elia e la croce, Mosé e Dedicazione (''Qudash idta''). "Mosé" e "Dedicazione" constano di sole quattro settimane. Le domeniche sono perlopiù intitolate alla ''Shawu'a'' in cui cadono, p.e. "quarta domenica di Epifania" o "seconda domenica di Annunciazione".
L'anno liturgico è suddiviso in periodi di circa sette settimane, chiamate ''Shawu'i'': Avvento (chiamato ''Subara'', «annunciazione»), Epifania, [[Quaresima]], Pasqua, gli Apostoli, Estate, Elia e la croce, Mosé e Dedicazione (''Qudash idta''). "Mosé" e "Dedicazione" constano di sole quattro settimane. Le domeniche sono perlopiù intitolate alla ''Shawu'a'' in cui cadono, p.e. "quarta domenica di Epifania" o "seconda domenica di Annunciazione".


== Note ==
{{chiese sui iuris}}
<references/>


== Voci correlate ==
{{Portale|Cattolicesimo|Cristianesimo}}
* [[Rito siriaco occidentale]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|v=Materia:storia della liturgia|v_preposizione=di|v_etichetta=Storia della liturgia}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}

{{chiese sui iuris}}


{{Portale|cattolicesimo|cristianesimo}}
[[Categoria:Riti e forme liturgiche]]


[[Categoria:Liturgie dell'Oriente cristiano]]
[[de:Ostsyrischer Ritus]]
[[Categoria:Riti e forme liturgiche|caldeo]]
[[en:East Syrian Rite]]
[[Categoria:Cristianesimo siriaco]]
[[fr:Rite syriaque oriental]]
[[id:Ritus Suriah Timur]]
[[nl:Chaldeeuwse liturgie]]
[[no:Kaldeisk ritus]]
[[pl:Ryt chaldejski]]
[[ru:Восточно-сирийский обряд]]
[[sv:Öst syrisk rit]]

Versione attuale delle 10:51, 15 ott 2023

Il rito siriaco orientale è una liturgia cristiana, anche nota come rito assiro-caldeo, rito assiro, rito caldeo o rito persiano, anche se ebbe origine ad Edessa, in Mesopotamia.

Storicamente è il rito utilizzato dalla Chiesa d'Oriente; inoltre è in uso nelle chiese da essa derivate, anche quelle in comunione con il papa: la Chiesa cattolica caldea e la Chiesa cattolica siro-malabarese.

La lingua liturgica è il siriaco, un idioma derivato dall'aramaico, parlato in una forma moderna da una parte dei fedeli.

L'origine storica del rito è ignota. Secondo la tradizione, durante il suo viaggio verso l'India, Tommaso apostolo affidò la guida delle comunità cristiane di Mesopotamia e di Persia ad Addai e Mari, a cui è attribuita la stesura dell'originale liturgia siriaca.
Alcuni considerano invece questa liturgia uno sviluppo del rito antiocheno.

La Chiesa d'Oriente, che nel 410 si organizzò sotto il vescovo di Seleucia-Ctesifonte, capitale dell'Impero sasanide, vescovo al quale si diede il titolo di Catholicos o Patriarca, decretò nel 424 che il Catholicos era capo supremo della chiesa, soggetto a nessuna autorità terrena: "Le orientali non devono portare lagnanze contro il loro Patriarca davanti ai Patriarchi occidentali; ogni causa non risolta davanti a lui deve attendere il verdetto di Cristo.[1] Rifiutò di accettare la condanna di Nestorio nel Concilio di Efeso (431), provocando uno scisma, e, per molti secoli, l'opera missionaria di questa chiesa ebbe successo, diffondendosi in Persia, Tartaria (ossia l'Asia centrale), Mongolia, Cina e India, sviluppandosi su posizioni autonome, svincolate dalla cristianità nell'Impero romano.

Intorno al 650 il patriarca Yeshuyab III operò una riforma del rito.

Alla fine del XIV secolo, le conquiste di Tamerlano misero in ginocchio la pur fiorente chiesa, riducendola a poche scarne comunità in Persia, Iraq, Turchia, Cipro, India e a Socotra. Di qui ebbero luogo diverse scissioni e riconciliazioni con la Chiesa di Roma, che hanno portato alle varianti cattoliche del rito originario.

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa d'Oriente § Storia.

Il 6 marzo 2021 viene celebrata per la prima volta da un pontefice cattolico una messa in rito caldeo: si tratta della messa presieduta da papa Francesco presso la cattedrale di San Giuseppe a Baghdad, durante la sua visita apostolica in Iraq[2].

La celebrazione eucaristica prevede tre possibili anafore:

La preghiera dei due apostoli è la forma standard, utilizzata per la maggior parte dell'anno, da cui deriva la versione malabarese.
La seconda è utilizzata durante le feste dell'Epifania, di San Giovanni Battista e dei Dottori Greci.
La terza è utilizzata dalla Domenica di Avvento alla Domenica delle Palme.

La liturgia eucaristica è preceduta da una preparazione, ufficio della prothesis, che include la solenne preparazione del pane, lievitato nell'uso nestoriano. La farina è mescolata con olio e lievito sacro (malka), che - secondo la leggenda - «ci fu dato e tramandato dai santi padri Mar Addai e Mar Mari e Mar Tuma». I Caldei cattolici utilizzano pane azzimo.

Altri sacramenti

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Il battesimo è amministrato contestualmente a un'unzione, equivalente alla Cresima, come in uso in tutte le Chiese orientali.

I nestoriani non prevedono i sacramenti della penitenza e dell'unzione degli infermi; i caldei cattolici hanno dovuto mutuare il primo dal rito latino e il secondo dai riti bizantino e siriaco-occidentale.

Calendario liturgico

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L'anno liturgico è suddiviso in periodi di circa sette settimane, chiamate Shawu'i: Avvento (chiamato Subara, «annunciazione»), Epifania, Quaresima, Pasqua, gli Apostoli, Estate, Elia e la croce, Mosé e Dedicazione (Qudash idta). "Mosé" e "Dedicazione" constano di sole quattro settimane. Le domeniche sono perlopiù intitolate alla Shawu'a in cui cadono, p.e. "quarta domenica di Epifania" o "seconda domenica di Annunciazione".

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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