Trio dei ragionieri: differenze tra le versioni

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[[File:FBC Juventus - 'Trio of Accountants' (Rosetta, Combi, Caligaris).jpg|thumb|Il ''Trio dei ragionieri'' (da sinistra): [[Virginio Rosetta]], [[Gianpiero Combi]] e [[Umberto Caligaris]] (1928-1934), tutti e tre [[Serie A|pluricampioni d'Italia]] con il [[Juventus Football Club|Foot-Ball Club Juventus]] e [[Campionato mondiale di calcio 1934|campioni del mondo]] con la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]].]]
[[File:FBC Juventus - 'Trio of Accountants' (Rosetta, Combi, Caligaris).jpg|thumb|Il ''Trio dei ragionieri'' (da sinistra): [[Virginio Rosetta]], [[Gianpiero Combi]] e [[Umberto Caligaris]] (1928-1934), tutti e tre [[Serie A|pluricampioni d'Italia]] con il [[Juventus Football Club|Foot-Ball Club Juventus]] e [[Campionato mondiale di calcio 1934|campioni del mondo]] con la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]].]]


La denominazione '''Trio dei ragioneri''',<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0179_01_2003_0343_0045_1243078/|titolo=Col fazzoletto bianco in fronte fu il pilastro del Quinquennio|pubblicazione=La Stampa|p=39|data=15 dicembre 2003}}</ref> più noto come '''Trio Combi-Rosetta-Caligaris''',<ref>{{Cita news|autore=Giampiero Paviolo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0494_01_1999_0160_0041_6539557/|titolo=La Juve si fidanza con l'Italia|pubblicazione=La Stampa|p=37|data=13 giugno 1999}}</ref> indica il celebre trio di difensori [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionali italiani]] che giocò nella [[squadra di calcio]] [[Torino|torinese]] del [[Juventus Football Club|Foot-Ball Club Juventus]] durante sei stagioni a cavallo tra gli anni 20 e anni 30 del XX secolo. Era composto, in ordine posizionale, dal portiere [[Gianpiero Combi]] e dai terzini [[Virginio Rosetta]] e [[Umberto Caligaris]].
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Dopo essersi aggiudicato la medaglia di bronzo al torneo olimpico di {{OE|calcio|1928}}, il trio ebbe un ruolo decisivo sia nelle vittorie di quattro [[Campionato di calcio italiano|campionati nazionali]] consecutivi tra [[Serie A 1930-1931|1931]] e [[Serie A 1933-1934|1934]] – mai riuscito prima nella storia della competizione – da parte della squadra bianconera,<ref>La Juventus vinse anche il successivo campionato, [[Serie A 1934-1935|1934-1935]], raggiungendo il record di [[Quinquennio d'oro|cinque scudetti consecutivi]], ma Combi aveva già smesso di giocare dopo la vittoria del {{WC|1934}}, sostituito da [[Cesare Valinasso]].</ref> sia nei successi della rappresentativa azzurra dapprima nella [[Coppa Internazionale]], riuscendo a ottenere il titolo nella [[Coppa Internazionale 1927-1930|prima edizione]] del torneo, e poi nel [[Campionato mondiale di calcio|campionato mondiale]] disputato nel [[Campionato mondiale di calcio 1934|1934]]. Costituì quella che la [[giornalismo sportivo|stampa specializzata]] riterrà la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nel [[calcio in Italia|calcio italiano]] nonché una delle migliori nella storia della disciplina.<ref>{{Cita|Lo Presti|p. 658}}.</ref><ref>{{Cita|Wilson}}.</ref>
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== Retaggio storico ==
== Retaggio storico ==
Ritenuto il primo blocco difensivo italiano di levatura mondiale nella storia del calcio, il trio fu l'antesignano della futura tradizione di retroguardie coriacee che faranno parte, con successo, di squadre di club italiane e della nazionale azzurra quali la terna composta dal portiere [[Aldo Olivieri]] e dai terzini [[Alfredo Foni]] e [[Pietro Rava]], decisiva per il trionfo azzurro nel {{WC|1938}},<ref>{{Cita|Monti|p. 690}}.</ref> il terzetto formato da [[Dino Zoff]], [[Claudio Gentile]] e [[Antonio Cabrini]] durante gli anni 1970 e 1980, che si affermerà tra i meglio assortiti nella storia della disciplina,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=Vita da allenatore (5º puntata)|rivista=Calcio 2000|numero=4 [40]|data=aprile 2001|p=82|ISSN=1122-1712}}</ref> e il blocco difensivo composto da [[Gianluigi Buffon]], [[Andrea Barzagli]], [[Leonardo Bonucci]] e [[Giorgio Chiellini]],<ref>{{cita web|url=https://it.sports.yahoo.com/notizie/buffon-barzagli-bonucci-chiellini-i-colossi-075335522.html|titolo=Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini: i colossi bianconeri che si fanno spazio tra la leggenda|data=29 febbraio 2016}}</ref> esacampione d'Italia negli anni 2010.<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2471784.html|titolo=Juve: i numeri di un dominio|data=21 maggio 2017}}</ref>
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{{Citazione|[...] Vidi però – e in tanti casi, prima e dopo – come fosse diffusa ovunque la popolarità del club torinese. Tanto che il sapere a memoria la formazione degli anni Trenta (Combi, Rosetta, Caligaris, eccetera) mi conferì talvolta autorevolezza.|[[Giulio Andreotti]], ''Nonni e nipoti della Repubblica'', 2004.<ref>{{Cita|Andreotti|p. 81}}.</ref>}}


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== Elenco di rose ==
== Elenco di rose ==

Versione delle 11:12, 2 lug 2020

Il Trio dei ragionieri (da sinistra): Virginio Rosetta, Gianpiero Combi e Umberto Caligaris (1928-1934), tutti e tre pluricampioni d'Italia con il Foot-Ball Club Juventus e campioni del mondo con la nazionale italiana.

La denominazione Trio dei ragioneri,[1] più noto come Trio Combi-Rosetta-Caligaris,[2] indica il celebre trio di difensori nazionali italiani che giocò nella squadra di calcio torinese del Foot-Ball Club Juventus durante sei stagioni a cavallo tra gli anni 20 e anni 30 del XX secolo. Era composto, in ordine posizionale, dal portiere Gianpiero Combi e dai terzini Virginio Rosetta e Umberto Caligaris.

Dopo essersi aggiudicato la medaglia di bronzo al torneo olimpico di Amsterdam 1928, il trio ebbe un ruolo decisivo sia nelle vittorie di quattro campionati nazionali consecutivi tra 1931 e 1934 – mai riuscito prima nella storia della competizione – da parte della squadra bianconera,[3] sia nei successi della rappresentativa azzurra dapprima nella Coppa Internazionale, riuscendo a ottenere il titolo nella prima edizione del torneo, e poi nel campionato mondiale disputato nel 1934. Costituì quella che la stampa specializzata riterrà la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nel calcio italiano nonché una delle migliori nella storia della disciplina.[4][5]

Retaggio storico

Ritenuto il primo blocco difensivo italiano di levatura mondiale nella storia del calcio, il trio fu l'antesignano della futura tradizione di retroguardie coriacee che faranno parte, con successo, di squadre di club italiane e della nazionale azzurra quali la terna composta dal portiere Aldo Olivieri e dai terzini Alfredo Foni e Pietro Rava, decisiva per il trionfo azzurro nel campionato del mondo 1938,[6] il terzetto formato da Dino Zoff, Claudio Gentile e Antonio Cabrini durante gli anni 1970 e 1980, che si affermerà tra i meglio assortiti nella storia della disciplina,[7] e il blocco difensivo composto da Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini,[8] esacampione d'Italia negli anni 2010.[9]

Nel corso degli anni la denominazione Combi-Rosetta-Caligaris ha acquisito un posto di rilievo nella cultura italiana divenendo anche una sorta di filastrocca,[10] essendo usata, per metonimia, anche nel linguaggio comune per indicare formazioni di rilievo nello sport in Italia:[11]

«[...] Vidi però – e in tanti casi, prima e dopo – come fosse diffusa ovunque la popolarità del club torinese. Tanto che il sapere a memoria la formazione degli anni Trenta (Combi, Rosetta, Caligaris, eccetera) mi conferì talvolta autorevolezza.»

Combi e Rosetta, nell'occasione coaudivati da Luigi Allemandi, stabilirono inoltre nella stagione 1925-26 il record d'imbattibilità del calcio italiano (934'),[13] poi superato solo nel campionato 2015-16 da un'altra reteoguarda juventina, quella Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini (974').[14]

Elenco di rose

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Col fazzoletto bianco in fronte fu il pilastro del Quinquennio, in La Stampa, 15 dicembre 2003, p. 39. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  2. ^ Giampiero Paviolo, La Juve si fidanza con l'Italia, in La Stampa, 13 giugno 1999, p. 37. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  3. ^ La Juventus vinse anche il successivo campionato, 1934-1935, raggiungendo il record di cinque scudetti consecutivi, ma Combi aveva già smesso di giocare dopo la vittoria del campionato del mondo 1934, sostituito da Cesare Valinasso.
  4. ^ Lo Presti, p. 658.
  5. ^ Wilson.
  6. ^ Monti, p. 690.
  7. ^ Carlo F. Chiesa, Vita da allenatore (5º puntata), in Calcio 2000, 4 [40], aprile 2001, p. 82, ISSN 1122-1712 (WC · ACNP).
  8. ^ Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini: i colossi bianconeri che si fanno spazio tra la leggenda, su it.sports.yahoo.com, 29 febbraio 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 2 aprile 2016).
  9. ^ Juve: i numeri di un dominio, su it.uefa.com, 21 maggio 2017. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato il 4 giugno 2017).
  10. ^ Angelo Carotenuto, Gianpiero Combi, il Lord che portava i maglioni, su carotenuto.blogautore.repubblica.it, 31 dicembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato il 9 giugno 2016).
  11. ^ La Juve chiede a Cagliari la vittoria numero 100, in Stampa Sera, 15 dicembre 1990, p. 1. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato il 12 settembre 2014).
  12. ^ Andreotti, p. 81.
  13. ^ Ivan Palumbo, Juve, 10 gare consecutive senza subire gol: è record nella storia della Serie A, su gazzetta.it, 12 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 19 marzo 2016).
  14. ^ Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 2 agosto 2017).

Bibliografia

  • Giulio Andreotti, Nonni e nipoti della Repubblica, Rizzoli, 2004, ISBN 88-1700-143-0.
  • Salvatore Lo Presti, COMBI, Giampiero, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Fabio Monti, FONI, Alfredo, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • (EN) Jonathan Wilson, The Outsider: A History of the Goalkeeper, Hachette UK, 2012, ISBN 14-0912-320-0.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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