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Ultimi quartetti per archi: differenze tra le versioni

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Le seguenti composizioni sono generalmente conosciute come gli '''Ultimi Quartetti d'archi''' di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], con inclusa la [[Grande Fuga|Grande fuga op.133]] (di cui esiste anche una trascrizione per pianoforte a quattro mani op.134):
Con l'espressione '''ultimi quartetti per archi''' di [[Ludwig van Beethoven]] si indicano gli ultimi cinque quartetti (n. 12-16) della sua produzione e la [[Grande Fuga]] per quartetto d'archi op. 133 (nata come movimento finale del quartetto n. 13 ma pubblicata indipendentemente su richiesta dell'editore, di cui esiste anche una trascrizione per pianoforte a quattro mani op. 134):


:*Op. 127: [[Quartetto n. 12 (Beethoven)|Quartetto n. 12]] in Mi bemolle maggiore (1825)
:*Op. 127: [[Quartetto n. 12 (Beethoven)|Quartetto n. 12]] in [[Mi bemolle maggiore]] (1825)
:*Op. 130: [[Quartetto n. 13 (Beethoven)|Quartetto n. 13]] in Si bemolle maggiore (1825)
:*Op. 130: [[Quartetto n. 13 (Beethoven)|Quartetto n. 13]] in [[Si bemolle maggiore]] (1825)
:*Op. 131: [[Quartetto n. 14 (Beethoven)|Quartetto n. 14]] in Do diesis minore (1826)
:*Op. 131: [[Quartetto n. 14 (Beethoven)|Quartetto n. 14]] in [[Do diesis minore]] (1826)
:*Op. 132: [[Quartetto n. 15 (Beethoven)|Quartetto n. 15]] in La minore (1825)
:*Op. 132: [[Quartetto n. 15 (Beethoven)|Quartetto n. 15]] in [[La minore]] (1825)
:*Op. 133: [[Grande fuga]] in Si bemolle maggiore per quartetto d'archi (1824 e 1825)
:*Op. 133: [[Grande fuga]] in [[Si bemolle maggiore]] per quartetto d'archi (1824 e 1825)
:*Op. 135: [[Quartetto n. 16 (Beethoven)|Quartetto n. 16]] in Fa maggiore (1826)
:*Op. 135: [[Quartetto n. 16 (Beethoven)|Quartetto n. 16]] in [[Fa maggiore]] (1826).


==Analisi==
==Genesi==
Beethoven compose questi [[Quartetto d'archi|quartetti]] nella sequenza 12, 15, 13, 14, 16. I primi tre quartetti (12, 15 e 13) furono commissionati dal nobile russo, amante della musica e mecenate [[Galitzine|Nikolai Galitzin]], che in una lettera datata 9 novembre [[1822]] ne propone la realizzazione a Beethoven: ''“...uno, due o tre nuovi quartetti, per la qual fatica,'' – precisava Galitzin – ''sarei felice di pagarle quanto lei considera giusto”''. Beethoven, nella sua risposta, accettò e fissò il costo in 50 [[Ducato (moneta)|ducati]] per ogni quartetto<ref>'Life of Beethoven' di Alexander Thayer, Pagina 447</ref>.

Beethoven compose questi [[Quartetto d'archi|quartetti]] nella sequenza 12, 15, 13, 14, 16; i quartetti 15 e 13 furono scritti nello stesso periodo di tempo, quasi contemporaneamente{{Fact|date=March 2009}}. I primi tre quartetti (12, 13 e 15) furono commissionati nel 1822 dal Principe [[Galitzine|Nicholas Galitzin]], che in una lettera datata [[9 novembre]] [[1822]] ne propone la realizzazione a Beethoven: ''“...uno, due o tre nuovi quartetti, per la qual fatica,'' – precisava Galitzin – ''sarei felice di pagarle quanto lei considera giusto”''. Beethoven, nella sua risposta, accettò e fissò il costo in 50 [[Ducato (moneta)|ducati]] per ogni quartetto<ref>'Life of Beethoven' di Alexander Thayer, Pagina 447</ref>.


==Valutazione==
==Valutazione==
I sei quartetti (contando la Grande fuga) costituiscono le ultime grandi opere di Beethoven, e sono da molti considerate tra le maggiori composizioni musicali di tutti i tempi<ref>[[Edmund Morris (scrittore)|Morris, Edmund]]. ''Beethoven: The Universal Composer.'' New York: Atlas Books / HarperCollins, 2005. ISBN 0-06-075974-7</ref>. Il filosofo e musicologo [[Theodor Adorno]] manifestò grande considerazione per questi lavori<ref>''Beethoven: The Philosophy of Music'' di Theodor W. Adorno, pp. 123-162</ref>, come anche fece [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]], che a riguardo della '''Grande fuga''' commentò: ''«...il più perfetto miracolo di tutta la musica. Senza essere datata, né storicamente connotata entro i confini stilistici dell'epoca in cui fu composta, anche soltanto nel ritmo, è una composizione più sapiente e più raffinata di qualsiasi musica ideata durante il mio secolo.(...) Musica contemporanea che rimarrà contemporanea per sempre.»''<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.flett.unict.it/internals/forum/viewtopic.php?f=9&t=587] |data=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} – Forum della facoltà lettere e filosofia dell'università di Catania: ''"Raccontare la musica. Il Romanticismo di Ludwig van Beethoven"''</ref>

I sei quartetti (contando la Grande Fuga) costituiscono le ultime grandi composizioni di Beethoven, e sono da molti considerate tra le maggiori composizioni musicali di tutti i tempi<ref>[[Edmund Morris (scrittore)|Morris, Edmund]]. ''Beethoven: The Universal Composer.'' New York: Atlas Books / HarperCollins, 2005. ISBN 0-06-075974-7</ref>. Il musicologo [[Theodor Adorno]], manifestò grande considerazione per questi lavori<ref>''Beethoven: The Philosophy of Music'' di Theodor W. Adorno, pp. 123-162</ref>, come anche fece [[Igor Stravinsky]], che a riguardo della '''Grande Fuga''' commentò: ''«...il più perfetto miracolo di tutta la musica. Senza essere datata, né storicamente connotata entro i confini stilistici dell'epoca in cui fu composta, anche soltanto nel ritmo, è una composizione più sapiente e più raffinata di qualsiasi musica ideata durante il mio secolo.(...) Musica contemporanea che rimarrà contemporanea per sempre.»''<ref>[http://www.flett.unict.it/internals/forum/viewtopic.php?f=9&t=587] – Forum della Facoltà Lettere e Filosofia di Catania: ''"Raccontare la musica. Il Romanticismo di Ludwig van Beethoven"''</ref>


==Note==
==Note==
<references/>
<references/>

== Bibliografia ==
* Quirino Principe, ''I quartetti per archi di Beethoven'', Milano, Jaca Book, 2014


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Composizioni di Ludwig van Beethoven]]


*[[Lista delle composizioni di Ludwig van Beethoven]]
{{Quartetti di Beethoven}}


{{Portale|musica classica}}
[[Categoria:Ludwig van Beethoven]]
[[Categoria:Quartetti]]


[[Categoria:Quartetti per archi di Ludwig van Beethoven]]
[[da:De sidste strygekvartetter]]
[[en:Late String Quartets (Beethoven)]]
[[zh:贝多芬晚期弦乐四重奏]]

Versione attuale delle 08:07, 4 ott 2024

Con l'espressione ultimi quartetti per archi di Ludwig van Beethoven si indicano gli ultimi cinque quartetti (n. 12-16) della sua produzione e la Grande Fuga per quartetto d'archi op. 133 (nata come movimento finale del quartetto n. 13 ma pubblicata indipendentemente su richiesta dell'editore, di cui esiste anche una trascrizione per pianoforte a quattro mani op. 134):

Beethoven compose questi quartetti nella sequenza 12, 15, 13, 14, 16. I primi tre quartetti (12, 15 e 13) furono commissionati dal nobile russo, amante della musica e mecenate Nikolai Galitzin, che in una lettera datata 9 novembre 1822 ne propone la realizzazione a Beethoven: “...uno, due o tre nuovi quartetti, per la qual fatica, – precisava Galitzin – sarei felice di pagarle quanto lei considera giusto”. Beethoven, nella sua risposta, accettò e fissò il costo in 50 ducati per ogni quartetto[1].

I sei quartetti (contando la Grande fuga) costituiscono le ultime grandi opere di Beethoven, e sono da molti considerate tra le maggiori composizioni musicali di tutti i tempi[2]. Il filosofo e musicologo Theodor Adorno manifestò grande considerazione per questi lavori[3], come anche fece Igor' Fëdorovič Stravinskij, che a riguardo della Grande fuga commentò: «...il più perfetto miracolo di tutta la musica. Senza essere datata, né storicamente connotata entro i confini stilistici dell'epoca in cui fu composta, anche soltanto nel ritmo, è una composizione più sapiente e più raffinata di qualsiasi musica ideata durante il mio secolo.(...) Musica contemporanea che rimarrà contemporanea per sempre.»[4]

  1. ^ 'Life of Beethoven' di Alexander Thayer, Pagina 447
  2. ^ Morris, Edmund. Beethoven: The Universal Composer. New York: Atlas Books / HarperCollins, 2005. ISBN 0-06-075974-7
  3. ^ Beethoven: The Philosophy of Music di Theodor W. Adorno, pp. 123-162
  4. ^ [1][collegamento interrotto] – Forum della facoltà lettere e filosofia dell'università di Catania: "Raccontare la musica. Il Romanticismo di Ludwig van Beethoven"
  • Quirino Principe, I quartetti per archi di Beethoven, Milano, Jaca Book, 2014

Voci correlate

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