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Ultimi quartetti per archi

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Le seguenti composizioni sono generalmente conosciute come gli Ultimi Quartetti d'archi di Beethoven, con inclusa la Grande fuga op.133 (di cui esiste anche una trascrizione per pianoforte a quattro mani op. 134):

Analisi

Beethoven compose questi quartetti nella sequenza 12, 15, 13, 14, 16; i quartetti 15 e 13 furono scritti nello stesso periodo di tempo, quasi contemporaneamente[senza fonte]. I primi tre quartetti (12, 13 e 15) furono commissionati nel 1822 dal Principe Nicholas Galitzin, che in una lettera datata 9 Novembre 1822 ne propone la realizzazione a Beethoven: “...uno, due o tre nuovi quartetti, per la qual fatica, – precisava Galitzin - sarei felice di pagarle quanto lei considera giusto”. Beethoven, nella sua risposta, accettò e fissò il costo in 50 ducati per ogni quartetto[1].

Valutazione

Questi sei quartetti (contando la Grande Fuga) costituiscono le ultime grandi composizioni di Beethoven, e sono ampiamente considerate tra le maggiori composizioni musicali di tutti i tempi[2]. Il musicologo Theodor Adorno, manifestò una grande considerazione per questi lavori[senza fonte], oltre a Igor Stravinsky, che citando la Grande Fuga, la ritenne il più grande pezzo di musica mai scritto da lui conosciuto[senza fonte].

Note

  1. ^ 'Life of Beethoven' di Alexander Thayer, Pagina 447
  2. ^ Morris, Edmund. Beethoven: The Universal Composer. New York: Atlas Books / HarperCollins, 2005. ISBN 0-06-075974-7

See also

Lista delle composizioni di Ludwig van Beethoven