Vai al contenuto

Antonio Moscato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Antonio Moscato (Roma, 26 settembre 1938[1]) è uno storico italiano.

Antonio Moscato è stato docente di Storia del Movimento operaio, Storia contemporanea e Storia dei paesi afroasiatici presso l'Università di Lecce. Ha pubblicato numerosi saggi di storia contemporanea e politica. Molti suoi libri sono dedicati all'analisi del socialismo reale e la sua crisi. Pubblicazioni più recenti riguardano prevalentemente la “variante cubana” del socialismo novecentesco e la realtà latinoamericana[2], come testimonia il suo ultimo libro Il risveglio dell'America Latina (2008).

È membro del Comitato di redazione dei Quaderni della Fondazione Ernesto Che Guevara diretta da Roberto Massari, ha collaborato con la rivista Erre e con il quotidiano on-line Il megafonoquotidiano.it.

Da alcuni anni gestisce un sito web Movimento operaio - La pagina di Antonio Moscato", nato con l'obiettivo di riorganizzare il materiale accumulato durante l'attività come docente e poi esteso all'analisi quotidiana di svariati temi d'attualità politica e sociale, con particolare attenzione ai processi di cambiamento in atto in America Latina.

L'impegno politico

[modifica | modifica wikitesto]

Impegnato politicamente sin dalla gioventù, nel 1966, assieme ad altri due giovani (fra cui Celeste Ingrao, figlia di Pietro) fu aggredito e violentemente bastonato da una squadra di fascisti nei giorni successivi all'omicidio dello studente Paolo Rossi[3]. Membro della Quarta Internazionale, ha fatto parte dei Gruppi Comunisti Rivoluzionari (che nel 1979 assunsero il nome di Lega Comunista Rivoluzionaria), di Democrazia Proletaria (nella quale la LCR era confluita) e dal 1991 di Rifondazione Comunista, con cui si candida alle elezioni regionali pugliesi del 1995[4]. Come membro del CPN di Rifondazione nell'ottobre 1998 votò a favore della mozione di Livio Maitan che esortava Fausto Bertinotti a togliere l'appoggio al Governo Prodi[5].

Dal dicembre 2007 ha lasciato il PRC per aderire a Sinistra Critica, di cui fa parte del Coordinamento Nazionale[6] e con cui si candida al Senato[7]. Dopo la divisione e lo scioglimento di SC, dal 2013 fa parte di Sinistra Anticapitalista.

  • Rivolta religiosa nelle campagne (con M.N. Pierini), Samonà e Savelli, Roma, 1965.
  • Davide Lazzaretti, il messia dell'Amiata. L'ultima delle “eresie” popolari, agli albori del movimento operaio e contadino, Savelli, 1978.
  • La “terza via” dell'Austromarxismo. Introduzione e note a un saggio di Roman Rosdolsky, Socialdemocrazia e tattica rivoluzionaria, Celuc, Milano, 1979.
  • Sionismo e questione ebraica (con J. Taut e M. Warshawski), Sapere 2000, Roma, 1983.
  • Sinistra e potere. L'esperienza italiana 1944-1981, Sapere 2000, Roma, 1983.
  • Israele senza confini (a cura di A. M.), Sapere 2000, Roma, 1984.
  • Intellettuali e potere in URSS (1917-1956), Milella, Lecce, 1986.
  • Hungaricus 1956 (edizione bilingue con introduzione e cura di A. M., introduzione all'edizione ungherese di Miklos Molnar), Sapere 2000, Roma, 1986.
  • Chiesa, partito e masse nella crisi polacca (1939-1981), Lacaita, Manduria-Bari, 1988.
  • La ferita di Praga (a cura di A.M., pref. di Jiri Pelikan), Edizioni Associate, Roma, 1988.
  • Gorbaciov e la crisi del socialismo reale (a cura di A. M.), Nuove edizioni internazionali, Milano, 1988
  • Gorbaciov. L'ambiguità della perestrojka, erre emme, Roma, 1990.
  • Israele, Palestina e la guerra del Golfo, Sapere 2000, Roma, 1991.
  • Libano e dintorni. Integralismo islamico e altri integralismi, Sapere 2000, Roma, 1993.
  • Che Guevara, Il Calendario del popolo-Teti, Milano, 1984.
  • Intellettuali e potere in URSS (1917-1991). Bilancio di una crisi, (seconda edizione ampliata), Milella, Lecce, 1995.
  • Che Guevara, Storia e leggenda, (seconda edizione ampliata rispetto a quella di Teti), Demetra-Giunti, Verona, 1996. Di questa edizione è uscita nel 1997 una traduzione ceca presso la Orego di Praga, con un capitolo di aggiornamento sui rapporti tra Guevara e la Cecoslovacchia, e alcuni cenni autobiografici.
  • Breve storia di Cuba. Le ragioni di una resistenza, Data News, Roma, 1996.
  • Introduzione e cura di Andrés Nin, Terra e Libertà. Scritti sulla rivoluzione spagnola, erre emme, Roma, 1996.
  • Il filo spezzato. Appunti per una storia del movimento operaio, Adriatica, Lecce, 1996.
  • Introduzione a Guevara: gli altri diari di Bolivia, Roberto Massari edit., Roma, 1998.
  • Guida storico-politica di Cuba, Data News, Roma, 1998.
  • Il “capitalismo reale. Origini e storia. Teti, Milano, 1999.
  • L'Italia nei Balcani. Storia e attualità, Piero Manni, Lecce, 1999.
  • Cento... e uno anni di Fiat, prefazione di Claudio Sabattini, Massari, Roma, 2000.
  • Che Guevara e i paesi dell'Est, (cura e diversi saggi), Quaderni della Fondazione Ernesto Che Guevara, n. 4, Massari, Roma, 2001.
  • Israele sull'orlo dell'abisso (con Cinzia Nachira), Sapere 2000, Roma, 2002.
  • Le tragedie dell'Iraq. L'eredità coloniale, le ambizioni di Saddam e i “giochi sporchi” dell'imperialismo, Massari, Bolsena, 2003.
  • Breve storia di Cuba, (seconda edizione ampliata), Data News, Roma, 2004.
  • Breve storia di Cuba, (terza edizione riveduta e ampliata), Datanews, Roma, 2006
  • Il Che inedito. Il Guevara sconosciuto anche a Cuba, Edizioni Alegre, Roma, 2006
  • Trockij la pace necessaria. 1918. la socialdemocrazia e la tragedia russa, Argo, Lecce, 2007 (riprende la maggior parte del libro La terza via dell'austromarximo).
  • Il risveglio dell'America Latina, Edizioni Alegre, Roma, 2008
  • Fidel e il Che - Affinità e divergenze tra i due leader della rivoluzione cubana, Edizioni Alegre, Roma, 2013

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN4959226 · ISNI (EN0000 0000 8352 2082 · SBN CFIV014583 · LCCN (ENn79017783 · GND (DE1056448946 · J9U (ENHE987007265510705171
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie