Clemente Rospigliosi, VII principe Rospigliosi
Clemente Rospigliosi, VII principe Rospigliosi | |
---|---|
Principe Rospigliosi | |
In carica | 1859 – 1897 |
Predecessore | Giulio Cesare Rospigliosi, VI principe Rospigliosi |
Successore | Giuseppe Rospigliosi, VIII principe Rospigliosi |
Trattamento | Sua Grazia |
Nascita | Roma, 15 giugno 1823 |
Morte | Firenze, 28 gennaio 1897 (73 anni) |
Dinastia | Rospigliosi |
Padre | Giulio Cesare Rospigliosi, VI principe Rospigliosi |
Madre | Margherita Colonna di Castiglione |
Consorte | Francesca de Nompère de Champagny |
Religione | Cattolicesimo |
Clemente Rospigliosi (Roma, 15 giugno 1823 – Firenze, 28 gennaio 1897) è stato un nobile italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Giulio Cesare Rospigliosi, VI principe Rospigliosi e di sua moglie, la principessa romana Margherita Colonna di Castiglione, Clemente nacque a Roma nel 1823 e gli venne imposto il nome del suo antenato pontefice. Per parte di sua madre discendeva da una delle più antiche e potenti famiglie della nobiltà romana papalina.
Egli nacque dopo il ritorno di suo padre a Roma dalla Toscana dove suo nonno aveva pensato di trasferirsi col resto della famiglia negli anni dell'occupazione francese, e pertanto Clemente crebbe nel pieno del periodo della restaurazione pontificia, godendo dei benefici accordati da Gregorio XVI a suo padre per la fedeltà dimostrata. Ad ogni modo mantenne fortissimi contatti con il Granducato di Toscana ed in particolare con la corte granducale dove il nuovo arciduca salito al trono Ferdinando IV lo volle come Gran Maestro di Corte alla morte di suo padre nel 1859. Clemente accettò e si trasferì nuovamente a Firenze col resto della famiglia, ma rimase in carica poco meno di un anno perché, con l'annessione definitiva della Toscana al neonato Regno d'Italia, Clemente si trovò senza incarichi, ma preferì non fare ritorno a Roma. Con la morte del suo genitore, infatti, Clemente aveva ereditato i titoli paterni ed i beni di famiglia, composti ancora da notevoli terre coltivate e tenute nella Terra di Lavoro, nonché agli interessi recentemente accumulati nella Banca Romana di cui suo padre era stato uno dei fondatori, beni che amministrò d'ora in poi da lontano.
Tramite sua madre Margherita Colonna di Castiglione, che era figlia del duca di Paliano e della principessa di Savoia-Carignano, Clemente era inoltre lontano cugino del nuovo re d'Italia Vittorio Emanuele II, ma malgrado questo rimase speranzoso del fatto che egli non avrebbe mai osato toccare la sede pontificia, così da consentirgli tra le altre cose di mantenere integri i propri interessi. Quand'anche il nuovo regno ebbe occupato la nuova capitale, Clemente mantenne il suo giuramento di fiducia a Pio IX e non si interessò di politica, ma fece viaggi più frequenti a Roma e cercò di inserirsi in qualche modo nella nuova società che andò creandosi.
Morì a Firenze il 28 gennaio 1897.
Matrimonio e figli
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 ottobre 1846, a Roma, Clemente sposò la duchessa francese Francesca de Nompère de Champagny, figlia di Luis-Alix de Nompère de Champagny, II duca di Cadore, e di sua moglie Caroline-Elisabeth de Lagrange. La coppia i seguenti figli:
- Giuseppe (1848 - 1913), VIII principe Rospigliosi, sposò Maria Reid
- Camillo (1840 - 1915), comandante della guardia nobile pontificia dal 1901 al 1915, sposò Elena Giustiniani-Bandini
Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Nenci, Nella dissoluzione della rete aristocratica. I Rospigliosi di Roma, in Proposte e ricerche, 1998, vol. 41, pp. 87–110