Diapason (film)
Diapason | |
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Titolo originale | Diapason |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2001 |
Durata | 90 min |
Genere | drammatico |
Regia | Antonio Domenici |
Sceneggiatura | Antonio Domenici Giorgio Formica e Natalia Gambino |
Casa di produzione | Flying Movies, Minerva Pictures |
Distribuzione in italiano | Minerva Pictures (Gruppo Minerva International) |
Fotografia | Frederic Fasano |
Montaggio | Federico Stanisci |
Musiche | Roberto Mariani e Mauro Ruvolo |
Interpreti e personaggi | |
Diapason è un film del 2001 diretto da Antonio Domenici e distribuito da Minerva Pictures[1]. È l'undicesima opera cinematografica ad essere prodotta in accordo con le regole del Dogma 95 e prima ad essere prodotta e girata in Italia. Ha vinto il MUFF, Melbourne Underground Film Festival, nel 2001 come migliore film straniero.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Per Carolina Parisi di Off-screen, "Il solo pregio di Diapason è di aver trovato l'escamotage, anche se bieco, per farsi vedere: un certificato che in questo caso, gli garantirà pubblico in sala e visibilità nonostante il valore pari a zero, del film in sé"[3]. Per Fabrizio Marchetti di Film.it, si tratta di "Un film ambiguo nei contenuti, nello stile, nella definitiva realizzazione complessiva. Si spaccia per il primo Dogma italiano, pur non essendolo di fatto. Interessante per il suo cosmopolitismo. Apparentemente audace ed originale, sostanzialmente ridondante ed incoerente"[4]. Per Valeria Chiari di FilmUp, "Non c'è alcuna verità e in nessun momento. Imperdonabile è soprattutto cercare di rendere profondi o veri i personaggi mettendo loro in bocca solo esclamazioni in gergo e filosofia spicciola fatta di luoghi comuni[5]. Per Martina Mungai di Kinematrix, "il film non va oltre la mancanza di spessore di luoghi comuni su Fellini e citazioni di Pulp Fiction, e la "ricerca" si ferma alle parole di un ragazzo di colore che ripete di voler cambiar vita, cosa che, prevedibilmente, non gli riesce. Ricco di stereotipi e venato di un decadentismo compiaciuto, non manca nemmeno la metafora sulla cecità del produttore ricco e corrotto"[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Diapason (Dogma 11) - 2001 - film usciti 2000 - 2019 - film & docu, su Filmitalia. URL consultato il 18 settembre 2020.
- ^ muff.com.au. URL consultato il 28 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2014).
- ^ Carolina Parisi, Diapason < recensione, su Off-screen. URL consultato il 18 settembre 2020.
- ^ Fabrizio Marchetti, Diapason, su film.it. URL consultato il 18 settembre 2020.
- ^ Valeria Chiari, Recensione: Diapason, su FilmUP. URL consultato il 18 settembre 2020.
- ^ Martina Mungai, Bergamo Film Meeting, 17 - 19 marzo, su Kinematrix. URL consultato il 18 settembre 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- DIAPASON, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Diapason, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Diapason, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Diapason, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Diapason, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Diapason, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Diapason, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Diapason, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Diapason, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).