Discreet Music
Discreet Music album in studio | |
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Artista | Brian Eno |
Pubblicazione | novembre 1975 |
Durata | 54:07 |
Dischi | 1 |
Tracce | 4 |
Genere | Musica d'ambiente |
Etichetta | E.G. Records, Virgin Records |
Produttore | Brian Eno |
Registrazione | 1975 |
Brian Eno - cronologia | |
Discreet Music è un album discografico del musicista britannico Brian Eno pubblicato nel 1975.
Sebbene (No Pussyfooting) presenti sonorità pressoché "ambientali" e Another Green World contenga diverse tracce strumentali d'atmosfera, questo album segnò (se si escludono alcune collaborazioni e le parentesi "rock" di Before and After Science e Nerve Net), la conversione definitiva di Brian Eno all'ambient. A differenza delle pubblicazioni precedenti, questo fu il primo album del compositore ad essere pubblicato con il suo nome completo "Brian Eno".
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]La musica dell'album è concettualmente tanto ispirata alla Musique d'ameublement di Erik Satie, una musica che si integra ai suoni non intenzionali dell'ambiente e si inserisce in un contesto nel quale non è necessario ascoltarla attentamente,[1] quanto alla musica che definisce "process generated"[senza fonte].
Il lato A del vinile originale contiene la sola title track (trentuno minuti). Le note di copertina dell'album descrivono le complesse modalità in cui la traccia venne realizzata: essa inizia con due formule melodiche di diversa lunghezza suonate per mezzo di un sintetizzatore (in questo caso un EMS Synthi AKS) associato a un sequencer. Il segnale riprodotto passa successivamente attraverso un equalizzatore grafico che, occasionalmente, cambia il timbro del suono, per poi raggiungere una echo unit, prima di essere registrato su un registratore a nastro. Il nastro viene riprodotto da una seconda macchina, per poi essere rimandato alla prima che registra a sua volta i segnali in sovrapposizione.
L'altra metà dell'LP contiene tre variazioni della composizione Canone in Re Maggiore di Johann Pachelbel. Queste tracce vennero eseguite dalla Cockpit Ensemble, nonché eseguite e arrangiate da Gavin Bryars.
La genesi dell'album
[modifica | modifica wikitesto]Costretto a rimanere a letto in seguito a un incidente d'auto, Eno ricevette un disco di musica classica ottocentesca per arpa.[2] Dopo aver piazzato il vinile sul giradischi ed essere tornato a letto, si accorse che il volume della musica era estremamente basso. Troppo debole per rialzarsi e alzare il volume, concepì in quella circostanza un nuovo modo di percepire la musica. Dichiarò:[3][4]
«Quest'esperienza mi presentò quello che era per me un nuovo modo di ascoltare la musica che, in quel momento, diveniva parte dell’atmosfera, dell’ambiente, così come il colore della luce e il suono della pioggia…»
Recensioni
[modifica | modifica wikitesto]Discreet Music ha finora ricevuto recensioni e valutazioni perlopiù positive da parte della critica. La rivista Fact lo reputa uno dei "venti migliori album ambient mai realizzati".[5] AllMusic sostiene che la reputazione di Discreet Music nell'essere un'opera rivoluzionaria e influente è "superata soltanto dalla sua placida bellezza".[6]. In entrambi i siti La storia della musica del critico Piero Scaruffi e "Ondarock" viene data all'album una valutazione pari a sette su dieci.[7][8]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Tutte le tracce sono state composte da Brian Eno e Johann Pachelbel.
- Discreet Music – 30:35
- Fullness of Wind (Three Variations on the Canon in D Major by Johann Pachelbel) – 9:57
- French Catalogues (Three Variations on the Canon in D Major by Johann Pachelbel) – 5:18
- Brutal Ardour (Three Variations on the Canon in D Major by Johann Pachelbel) – 8:17
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Brian Eno: produttore, fotografie
- Gavin Bryars: Arrangiamento, direzione musicale
Crediti
[modifica | modifica wikitesto]- Simon Heyworth: Masterizzazione
- Peter Kelsey: Ingegnere del suono
- Andrew Day: Design
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2021) | Posizione massima |
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Grecia[9] | 37 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jean-Jacques Nattiéz, Enciclopedia della Musica il Novecento - Primo Volume, Einaudi, 2011, p. 680.
- ^ Brian Eno / Harold Budd: Discreet Music / Ambient 1: Music for Airports / Ambient 2: The Plateaux of Mirror / Ambient 4: On Land | Album Reviews, su pitchfork.com, Pitchfork, 7 ottobre 2004. URL consultato il 20 febbraio 2013.
- ^ (EN) Discreet Music Liner Notes, su music.hyperreal.org. URL consultato il 1º giugno 2014.
- ^ Oltrecultura: Dalla fine un nuovo inizio: Torino spiritualità chiude i battenti, su oltrecultura.it. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ (EN) 20 best: Ambient records ever made - Fact, su factmag.com. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ (EN) AllMusic. Discreet Music, su allmusic.com. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ (EN) The History of Rock Music. Brian Eno., su scaruffi.com. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ Ondarock: Brian Eno - Le recensioni di OndaRock, su ondarock.it. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 35 (31-35)/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 13 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2021).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Discreet Music, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Note di copertina di Discreet Music, su music.hyperreal.org. URL consultato il 13 gennaio 2014.