George Frederick Boyle
George Frederick Boyle (Sydney, 29 giugno 1886 – Filadelfia, 20 giugno 1948) è stato un pianista, compositore e docente australiano naturalizzato statunitense. Si trasferì negli Stati Uniti nel 1910 e vi rimase fino alla sua morte nel 1948.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Boyle nacque a Sydney, nel New South Wales,[1] il 29 giugno 1886.[2][3] Gli fu insegnato il pianoforte da sua madre e successivamente da Sydney Moss. Nel 1901, all'età di 14 o 15 anni, fece un tour di concerti in più di 280 paesi e città in Australia e Nuova Zelanda; questo fu il primo di una serie di tour. Nel 1904 il pianista polacco in visita Ignacy Jan Paderewski incontrò Boyle e gli suggerì di studiare con Ferruccio Busoni a Berlino. Boyle era in tournée con Mark Hambourg in quel periodo e fu Hambourg a garantire che Boyle venisse presentato a Busoni nel 1905. Studiò con Busoni per cinque anni, dal 1905 al 1910.[2] Doveva ricordare Busoni come "la più grande singola influenza a cui le circostanze o il mio progetto mi hanno mai assoggettato". Nel 1909 Boyle suonò il Concerto per pianoforte n. 1 di Chopin a The Proms, sotto Henry Wood, un ingaggio che Busoni gli aveva assicurato.[4] Sempre nel 1909 Busoni rivide la Polonaise n. 2 di Franz Liszt, sostituendo il finale esistente, che considerava insoddisfacente, con una cadenza e una coda brillanti più adatte e dedicò questa edizione a George Frederick Boyle.[5] Lo stesso Boyle divenne famoso come interprete della Sonata in si minore di Liszt.[6]
Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1910, Boyle tenne la prima americana dei Préludes di Debussy.[6] Su raccomandazione di Busoni, insegnò al Peabody Institute (1910-1922), succedendo al suo connazionale australiano Ernest Hutcheson come capo del dipartimento di pianoforte quando aveva solo 24 anni.[5] Poi insegnò al Curtis Institute of Music (1924-1926), ed alla Juilliard School (1923-1940).[5][7][8] Tra i suoi studenti figuravano Aaron Copland, Alex North, Samuel Barber[9] e Elmer Burgess.[7]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver divorziato dalla prima moglie, Boyle sposò una delle sue studentesse della Zion Lutheran Church di Baltimora; meno di un decennio dopo la coppia prese parte a un caso di divorzio in Nevada, secondo un articolo del Baltimore Sun del 1922.[10]
Boyle morì a Filadelfia il 20 giugno 1948, all'età di 61 anni.[2]
Composizioni
[modifica | modifica wikitesto]Boyle ha scritto un'opera intitolata The Black Rose; nove opere orchestrali, tra cui una "fantasia sinfonica"[11] e un concerto per pianoforte in re minore (eseguito da Ernest Hutcheson),[1] un concerto per violino e un concerto per violoncello,[12] due cantate,[1][13] più di 30 canzoni, otto brani di musica da camera e più di 70 brani per pianoforte.[5]
Incisioni
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2012 il pianista australiano Timothy Young ha registrato la Sonata per pianoforte di Boyle (dedicata a Ernest Hutcheson), Ballade (dedicata a Leopold Godowsky) e Five Piano Pieces, la prima registrazione di una musica di Boyle.[5] Nel 2016 Piers Lane con l'Adelaide Symphony Orchestra diretta da Johannes Fritzsch ha registrato il Concerto per pianoforte e orchestra in re minore per Hyperion.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Theodore Baker e Remy, Alfred, Baker's Biographical Dictionary of Musicians, 3rd, G. Schirmer, 1919, p. 108, OCLC 752566.«baker biographical.»
- ^ a b c Oxford Index. Retrieved 21 October 2014
- ^ Clifford (1911), p. 30.
- ^ BBC Proms Archive Archiviato il 21 ottobre 2014 in Archive.is.. Retrieved 21 October 2014
- ^ a b c d e Adrian Corleonis, "The Virtuoso Piano Music of George Frederick Boyle". Melba Recordings. Retrieved 21 October 2014
- ^ a b Gary Higginson.Music Web International. Retrieved 21 October 2014
- ^ a b Trove. Retrieved 21 October 2014
- ^ (EN) Recently Played, su abc.net.au. URL consultato il 15 agosto 2020.
- ^ Records International. Retrieved 21 October 2014
- ^ Staff, Former Peabody Teacher Divorcedd, Baltimore Sun Media Group.
- ^ Symphony Program Vol. 37, su Google Books, St. Louis Symphony, 1916. URL consultato il 3 settembre 2016.
- ^ from 1917 at latest; OCLC 43273788.
- ^ Including The Pied Piper of Hamelin. to words by Robert Browning.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Clifford, John Herbert (1911). The Musiclover's Handbook: Containing (1) a Pronouncing Dictionary of Musical Terms and (2) Biographical Dictionary of Musicians.. The University Society. OCLC 17794844.
- John Tasker Howard, Our American Music: Three Hundred Years of It, 2nd, New York, Thomas Y. Crowell Company, 1931, OCLC 253879321.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su George Frederick Boyle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di George Frederick Boyle, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Spartiti o libretti di George Frederick Boyle, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) George Frederick Boyle, su Discogs, Zink Media.
- (EN) George Frederick Boyle, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 21708015 · ISNI (EN) 0000 0000 4308 345X · Europeana agent/base/23523 · LCCN (EN) no91023623 · GND (DE) 1126196894 · J9U (EN, HE) 987007287614805171 |
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