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Hugh Grant

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Hugh Grant nel 2014

Hugh John Mungo Grant (Londra, 9 settembre 1960) è un attore britannico.

Tra i volti più noti del cinema britannico, Grant fu inizialmente notato dalla critica cinematografica nel 1987, grazie alla sua interpretazione in Maurice di James Ivory, per cui vinse la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra del cinema di Venezia.

Nel 1994 ottenne il successo internazionale grazie alla commedia Quattro matrimoni e un funerale, diretta da Mike Newell e scritta da Richard Curtis, che divenne un cult in tutto il mondo e gli consentì di vincere il Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale e il BAFTA al miglior attore protagonista.

In seguito ha consacrato la propria fama in altre commedie britanniche di grande successo, come Notting Hill (1999), Il diario di Bridget Jones (2001), About a Boy (2002), Love Actually (2003), Che pasticcio, Bridget Jones! (2004), Paddington 2 (2017), oltre che in numerose produzioni hollywoodiane.

Nato a Londra il 9 settembre 1960, sua madre era un'insegnante di lingue (infatti Grant parla anche il francese) mentre suo padre era il direttore di una ditta di tappeti anche se aveva la passione per la pittura ad acquerelli (l'attore ne ha ereditato la collezione d'opere d'arte [1]) Ha un fratello più grande di nome James. Grant studia alla Wetherby School, alla Latymer Upper School e al New College di Oxford, dove si laurea in Letteratura inglese. Ha sempre sognato di intraprendere la carriera artistica malgrado il parere contrario dei genitori. La sua prima esperienza cinematografica risale a un film prodotto dalla stessa università tramite la Oxford University Film Foundation e diretto da Michael Hoffman, un suo compagno di studi.

La passione per la recitazione porta Hugh a far parte di una compagnia teatrale, la Jocke's of Norfolk. Dopo alcune brevi esperienze televisive, nel 1987 il regista Michael Radford lo chiama a interpretare un piccolo ruolo in Misfatto bianco, mentre Gonzalo Suárez gli affida una parte in Remando nel vento. La consacrazione avviene lo stesso anno, quando James Ivory gli affida il ruolo da coprotagonista in Maurice, tratto dal romanzo omonimo di E. M. Forster, storia del delicato e tormentato risveglio alla propria omosessualità di uno studente nella puritana Inghilterra di inizio Novecento. Il film ha un grande successo e Grant ottiene la Coppa Volpi al festival di Venezia come miglior attore. Nel 1991 impersona il celebre compositore polacco Fryderyk Chopin nel film Chopin amore mio. Nel 1992 interpreta il ruolo di Nigel, nel film thriller erotico Luna di fiele di Roman Polański.

Del 1993 è la vera svolta della sua carriera, quando il regista Mike Newell lo chiama a interpretare il ruolo del timido Charles nella commedia Quattro matrimoni e un funerale, al fianco di Andie MacDowell. Hugh Grant ottiene un successo planetario, vince un Golden Globe e il BAFTA nel 1995 e diviene uno degli attori di commedia più richiesti sul mercato. Partecipa a numerose produzioni hollywoodiane tra cui Nine Months - Imprevisti d'amore (1995), al fianco di Julianne Moore, e Mickey occhi blu (1999), una satira sulla criminalità organizzata al fianco di James Caan. Nel 1999 ottiene un nuovo successo planetario di critica e di pubblico grazie alla commedia romantica Notting Hill, storia d'amore tra un comune libraio londinese e una diva di Hollywood, interpretata da Julia Roberts.

Nel 2001 partecipa a un'altra commedia di successo, Il diario di Bridget Jones, in cui interpreta il ruolo di un cinico capoufficio, che seduce l'impacciata impiegata Renée Zellweger. Nel 2002, grazie al personaggio di Will Freeman, protagonista del film About a Boy - Un ragazzo, tratto dal romanzo omonimo di Nick Hornby, ottiene una nuova candidatura ai Golden Globe. Nel 2003 è nel cast della commedia natalizia Love Actually - L'amore davvero, diretta da Richard Curtis, nella quale interpreta il ruolo di un neoeletto premier britannico innamorato di una segretaria di Downing Street. Nel 2004 torna a vestire i panni del cinico capoufficio in Che pasticcio, Bridget Jones!, sempre al fianco di Renée Zellweger.

Nel 2005 partecipa come ospite alla quarta serata del Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis.

Nel film Scrivimi una canzone (2007) interpreta un ex-divo degli anni '80, che ha la possibilità di scrivere una canzone per una diva del pop. Per questo film, in cui recita insieme a Drew Barrymore, Grant ha dovuto imparare a cantare e a ballare, interpretando la maggior parte delle canzoni del film. Nel 2009 è nella commedia romantica Che fine hanno fatto i Morgan?, in cui recita al fianco di Sarah Jessica Parker. La pellicola, diretta da Marc Lawrence, racconta le tragicomiche vicende di una coppia in crisi della borghesia newyorkese, che assiste involontariamente a un omicidio ed entra a far parte del programma protezione testimoni.

Hugh Grant nel 2012

È stato legato sentimentalmente all'attrice Elizabeth Hurley per tredici anni, dal 1987 al 2000. Dal 2004 al 2007 ha avuto una relazione con l'ereditiera Jemima Khan.[2] Dal 2011 al 2012 ha avuto una relazione con Tinglan Hong da cui ha avuto due figli: Tabitha, nata il 26 settembre 2011, e Felix, nato il 29 dicembre 2012.[3] Nel gennaio 2014 riconosce il suo terzo figlio, nato nel settembre 2012 dalla relazione con la produttrice televisiva svedese Anna Elisabet Eberstein[4]. I due, successivamente, hanno avuto altre due figlie nate rispettivamente nel dicembre del 2015 e nel marzo del 2018 per poi convolare a nozze il 25 maggio dello stesso anno.

Grant è un appassionato tifoso della squadra di calcio londinese del Fulham[5] e della squadra italiana del Como 1907. Nel tempo libero ama giocare a golf e partecipa occasionalmente al torneo Alfred Dunhill Links Championship, che si svolge ogni anno in Scozia.[6] Il 27 giugno 1995, sorpreso dalla polizia a Los Angeles in compagnia di una prostituta, è arrestato con l'accusa di atti osceni in luogo pubblico.[7] Nel 2007 subisce un altro arresto per l'aggressione a un fotografo.[8]

È padrino di Damian, figlio della sua ex compagna Elizabeth Hurley, che invece è stata madrina di sua figlia Tabitha.

Grant è un discreto musicista autodidatta fin dall'adolescenza, per sua stessa ammissione divenuto tale dopo essere stato "folgorato dalle maestose opere di quell'infinito genio di Ludwig van Beethoven, in particolare le sue sinfonie e i suoi ultimi quartetti d'archi. Fu un colpo di fulmine, un amore viscerale che mi ha cambiato per sempre la vita". Suona il pianoforte, e occasionalmente, violino e tromba.

Gioca a golf e pratica occasionalmente anche sport quali calcio e rugby.

Hugh Grant è un sostenitore attivo di Pancreatic Cancer Action, ente non-profit che combatte il cancro al pancreas attraverso delle campagne di sensibilizzazione. La madre di Grant morì nel 2001 proprio per tumore al pancreas[9].

Cortometraggi

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  • Nocturnes, regia di François Aubry (1988)
  • Doctor Who and the Curse of Fatal Death, regia di John Henderson (1999)

Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Hugh Grant è stato doppiato da:

  • Luca Ward in La bella e il bandito, Sirene, Quattro matrimoni e un funerale, Il diario di Bridget Jones, About a Boy - Un ragazzo, Che pasticcio, Bridget Jones!, Scrivimi una canzone, Che fine hanno fatto i Morgan?, Cloud Atlas, Professore per amore, Operazione U.N.C.L.E., Paddington 2, A Very English Scandal, The Gentlemen, The Undoing - Le verità non dette, Glass Onion - Knives Out, Operation Fortune, Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri, Wonka, Unfrosted - Storia di uno snack americano, The Regime - Il palazzo del potere
  • Francesco Prando in Extreme Measures - Soluzioni estreme, Mickey occhi blu, Two Weeks Notice - Due settimane per innamorarsi, Travaux - Lavori in casa, Florence
  • Sandro Acerbo in Luna di fiele, Quel che resta del giorno, L'inglese che salì la collina e scese da una montagna, Ragione e sentimento
  • Angelo Maggi in Notting Hill, Love Actually - L'amore davvero, American Dreamz
  • Gianni Bersanetti in Misfatto bianco
  • Antonio Sanna in Maurice
  • Maurizio Reti in L'irlandese
  • Giorgio Borghetti in La tana del serpente bianco
  • Francesco Pannofino in Remando nel vento
  • Roberto Pedicini in Champagne Charlie
  • Oreste Baldini in Fino al prossimo incontro
  • Massimo Rossi in Chopin amore mio
  • Fabrizio Pucci in Un'avventura terribilmente complicata
  • Tonino Accolla in Nine Months - Imprevisti d'amore
  • Loris Loddi in Restoration - Il peccato e il castigo
  • Christian Iansante in Venice Express
  • Massimiliano Manfredi in Criminali da strapazzo
  • Sergio Luzi in La tana del serpente bianco (ridoppiaggio)

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ https://www.artuu.it/10-star-hollywood-collezionano-arte/
  2. ^ Hugh Grant, un'altra fuga. «È uno scapolo seriale»
  3. ^ Secondo figlio per Hugh Grant, su repubblica.it.
  4. ^ Hugh Grant - Tre figli in 15 mesi, su ogginotizie.it. URL consultato il 30 gennaio 2014.
  5. ^ Liverpool e Fulham avanti Riscatto inglese in Europa
  6. ^ Why golf is no joke for Hugh Grant
  7. ^ Arrestato per atti osceni l'attore Hugh Grant, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 28 giugno 1995. URL consultato l'8 marzo 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  8. ^ Hugh Grant arrestato a Londra per aver aggredito un fotografo, su repubblica.it.
  9. ^ (EN) Pancreatic Cancer Action, Our patrons and ambassadors · Pancreatic Cancer Action, su Pancreatic Cancer Action. URL consultato il 15 maggio 2021.
    «I am very pleased to become patron of Pancreatic Cancer Action. The charity is determined to improve the statistics of this deadly disease by focusing on early diagnosis and by making more people, including medical professionals, aware of the symptoms and risks of pancreatic cancer. I totally support Ali and her team’s efforts.»

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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