Vai al contenuto

Isabella di Chiaromonte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Isabella di Clermont)
Isabella di Chiaromonte
Ritratto di Isabella di Chiaromonte
Regina consorte di Napoli
Stemma
Stemma
In carica27 giugno 1458 –
30 marzo 1465
PredecessoreMaria di Trastámara
SuccessoreGiovanna di Trastámara
Altri titoliPrincipessa di Taranto
NascitaCopertino, gennaio 1424
MorteNapoli, 30 marzo 1465
Luogo di sepolturaChiesa di San Pietro Martire, Napoli
DinastiaChiaromonte
PadreTristano di Chiaromonte
MadreCaterina Orsini del Balzo
ConsorteFerrante d'Aragona
FigliAlfonso
Eleonora
Federico
Giovanni
Beatrice
Francesco
ReligioneCattolicesimo

Isabella de Clermont, italianizzata in Isabella di Chiaromonte e nota anche come Isabella di Taranto (Copertino, gennaio 1424Napoli, 30 marzo 1465), fu regina consorte di Napoli e principessa di Taranto.

Figlia di Tristano di Chiaromonte (Tristan de Clermont-Lodeve), conte di Copertino, e di Caterina di Taranto, sorella quest'ultima del principe di Taranto, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, di cui Isabella fu nominata erede. Fu anche nipote della regina di Napoli e Gerusalemme Maria d'Enghien, madre di Giannantonio e Caterina, andata in sposa a re Ladislao nel 1406.

Principessa di Taranto e Regina di Napoli

[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 maggio 1445 sposò Ferdinando d'Aragona, detto Ferrante, poi duca di Calabria (1423-1494), figlio naturale di Alfonso V d'Aragona, assurto al trono di Napoli come Alfonso I. Fu proprio quest'ultimo a combinare le nozze del figlio favorito con l'erede del Principato di Taranto, ottenendo attraverso questo matrimonio diversi vantaggi. In primo luogo, Ferrante sarebbe succeduto con la moglie alla guida del Principato, permettendo così al re e in futuro allo stesso Ferrante, destinato al trono, di incamerare nei propri domini uno dei feudi più importanti del regno. Inoltre, il legame di parentela permetteva al sovrano di rafforzare il proprio potere di influenza sugli Orsini di Taranto.

Alla morte di Alfonso, nel 1458, Ferrante salì al trono di Napoli come Ferdinando I e Isabella diventò regina consorte. Al momento dell'incoronazione la coppia aveva già messo al mondo cinque dei suoi sei figli, il maggiore dei quali era Alfonso, di dieci anni.

Con l'ascesa al trono venne meno l'intento originario di fare del Principato di Taranto il dominio-cardine nelle mani di Ferrante e dei suoi eredi, ma ciò non cambiò il fatto che il feudo pugliese continuasse a rappresentare uno dei grandi capitali che il re aveva acquisito sposando Isabella. Una risorsa fondamentale di cui la coppia poté presto disporre: nel 1463, infatti, Isabella successe allo zio Giovanni Antonio quale nuova Principessa di Taranto, ereditando, col titolo formale di Regina di Gerusalemme, anche le rivendicazioni dei Brienne al trono in Terrasanta.

Quando il marito Ferdinando subì la disastrosa sconfitta della battaglia di Sarno (7 luglio 1460) contro il pretendente angioino Giovanni II di Lorena, appoggiato dallo zio della regina Giovanni Antonio di Taranto, Isabella fu protagonista dell'episodio che segnò il rovesciamento delle sorti di quella guerra. Le cronache riferiscono che Isabella, travestita da monaco francescano e accompagnata dal suo confessore, partì da Napoli e si diresse a tappe forzate al castello di Sarno, dove il duca di Lorena e l'Orsini avevano posto il loro quartier generale. La regina fu accolta con grande affetto dallo zio, che ascoltò la sua accorata preghiera: «Voi che m'avete fatta regina, tale mi conserviate» disse Isabella, implorandolo di abbandonare la causa angioina e la guerra aperta a suo marito il re. Il principe Giovanni Antonio mantenne la parola e mandò all'aria i piani del pretendente al trono, consentendo a re Ferrante di risollevarsi dalla sconfitta e salvare la corona (battaglia di Troia).

Isabella di Chiaromonte morì il 30 marzo 1465 e fu sepolta nella chiesa di San Pietro Martire. Suo erede fu il figlio maggiore Alfonso, duca di Calabria e futuro re di Napoli e Gerusalemme.

Re Ferrante, rimasto vedovo, sposò in seconde nozze l'infanta Giovanna d'Aragona, sua cugina di primo grado, nel 1476.

Isabella diede a Ferdinando sei figli:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Berengario VI de Clermont-Lodève Deodato I di Clermont-Lodève  
 
Catherine de Péan  
Deodato II di Clermont-Lodève  
Guillemette de Nogaret Guglielmo di Nogaret  
 
Béatrix Brune de Berpuy  
Tristano di Chiaromonte  
Arnaldo III di Roquefeuil Arnaldo II di Roquefeuil  
 
Jacquette de Combret  
Isabella di Roquefeuil  
Hélène de Gourdon-Castelnau Ratier de Gourdon-Castelnau  
 
Hélène de Penne  
Isabella di Chiaromonte  
Nicola Orsini Roberto Orsini  
 
Sveva del Balzo  
Raimondo Orsini del Balzo  
Giovanna di Sabrano Guglielmo di Sabrano  
 
Roberta di Sangiorgio  
Caterina di Taranto  
Giovanni d'Enghien Gualtiero III d'Enghien  
 
Isabella di Brienne  
Maria d'Enghien  
Sancia del Balzo Bertrando del Balzo  
 
Margherita d'Alneto  
 

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina consorte di Napoli Successore
Maria di Trastámara 14581465 Giovanna di Trastámara

Predecessore Principessa di Taranto Successore
Giovanni Antonio Orsini del Balzo 14631465 Alfonso II d'Aragona
Controllo di autoritàVIAF (EN100691049 · ISNI (EN0000 0000 7696 3074 · CERL cnp01207879 · GND (DE140526587 · BNF (FRcb161379646 (data)