Jean-Pierre Sauvage
Jean-Pierre Sauvage (Parigi, 21 ottobre 1944) è un chimico francese, specializzato in chimica supramolecolare, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 2016 assieme a Fraser Stoddart e Bernard Feringa per la progettazione e la sintesi di macchine molecolari.
Sauvage ha ottenuto il dottorato di ricerca dall'Università Louis-Pasteur sotto la supervisione di Jean Marie Lehn. Durante il dottorato ha contribuito alle prime sintesi dei criptandi. Dopo un periodo di ricerca post-dottorato con Malcolm L. H. Green, è ritornato all'Università di Strasburgo dove attualmente è professore emerito.
Si tratta di uno scienziato prolifico che ha lavorato in diverse aree che includono la riduzione elettrochimica dell'anidride carbonica e i modelli di centri di reazione fotosintetici. Un importante settore al cui sviluppo ha contribuito significativamente è la topologia molecolare, nello specifico le architetture molecolari meccanicamente interconnesse. Inoltre, ha descritto sintesi di catenani e nodi molecolari basati sui complessi di coordinazione.
Il 26 marzo 1990 è stato eletto come membro corrispondente dell'Accademia francese delle scienze ed è diventato membro effettivo il 24 novembre 1997.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Erik Gregersen, Jean-Pierre Sauvage, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Jean-Pierre Sauvage, su nobelprize.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27181225 · ISNI (EN) 0000 0001 2125 3355 · LCCN (EN) n98108821 · GND (DE) 120961121 · BNF (FR) cb12553681j (data) · J9U (EN, HE) 987007428552105171 |
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