Lophostoma silvicolum
Lophostoma silvicolum | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Phyllostomidae |
Sottofamiglia | Phyllostominae |
Genere | Lophostoma |
Specie | L.silvicolum |
Nomenclatura binomiale | |
Lophostoma silvicolum d'Orbigny, 1836 | |
Sinonimi | |
Phyllostoma amblyotis, Phyllostoma midas, Chrotopterus columbianus | |
Areale | |
Lophostoma silvicolum (d'Orbigny, 1836) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso in America centrale e meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 46 e 89 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 50 e 56 mm, la lunghezza della coda tra 10 e 22 mm, la lunghezza del piede tra 15 e 19 mm, la lunghezza delle orecchie tra 30 e 39 mm e un peso fino a 39 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga e soffice. Le parti dorsali sono grigie o bruno-grigiastre cosparse di peli con la punta bianca, mentre le parti ventrali sono bruno-grigiastre chiare, mentre la gola è interamente bianca. Il muso è privo di peli, la foglia nasale è lanceolata, con la porzione anteriore completamente fusa al labbro superiore. Sul mento è presente un solco mediano contornato da file di piccole verruche. Le orecchie sono grandi, arrotondate, unite anteriormente alla base da una membrana e con delle macchie chiare o biancastre alla base posteriore. Il trago è ben sviluppato, affusolato e con tre piccole proiezioni alla base del margine posteriore. Le membrane alari sono corte, larghe e attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi. La coda è corta ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il calcar è più lungo del piede. Il cariotipo è 2n=34 FNa=60.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi a bassa intensità, breve durata ed alta frequenza.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia nei termitai all'interno di alberi cavi in gruppi di 6-10 individui, spesso in associazione con Phyllostomus hastatus. I maschi provvedono talvolta a fornire rifugi per le loro femmine e i piccoli in termitai popolati. L'attività predatoria inizia solitamente 1-2 ore dopo il tramonto. È meno attivo durante le fasi di luna piena-
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti come Tettigoniidi, scarafaggi, cicale e scorpioni catturati sopra la vegetazione. Durante la stagione secca si ciba anche di frutta e polline.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce due volte l'anno, in gennaio e luglio.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa dall'Honduras fino alla Bolivia e il Paraguay.
Vive nelle foreste fino a 600 metri di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 4 sottospecie:
- L.s.silvicolum: Panama meridionale, Colombia, Venezuela, Brasile occidentale e nord-orientale, Ecuador nord-occidentale ed orientale, Perù orientale, Bolivia settentrionale e centrale, Paraguay;
- L.s.centralis (Davis & Carter, 1978): Honduras meridionale, Nicaragua, Costa Rica, Panama settentrionale;
- L.s.laephotis (Thomas, 1910): Guyana, Suriname, Guyana francese, Brasile nord-orientale;
- L.s.occidentalis (Davis & Carter, 1978): Perù nord-occidentale, Ecuador sud-occidentale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la presenza in diverse aree protette, classifica L.silvicolum come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Barquez, R. Diaz, M., Pineda, W. & Rodriguez, B. 2008, Lophostoma silvicolum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Lophostoma silvicolum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Reid, 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
- Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lophostoma silvicolum
- Wikispecies contiene informazioni su Lophostoma silvicolum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lophostoma silvicolum, su Fossilworks.org.