Moschea di Şeyh Süleyman
Moschea di Şeyh Süleyman | |
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La moschea vista da sud in un disegno del 1877, da Studi topografici bizantini di A.G. Paspates | |
Stato | Turchia |
Località | Istanbul |
Coordinate | 41°01′09.12″N 28°57′19.44″E |
Religione | Islam |
Stile architettonico | bizantino |
Inizio costruzione | XII secolo |
Completamento | XII secolo |
La moschea di Şeyh Süleyman (nome completo in turco Şeyh Süleyman Mescidi, dove mescit è il termine turco indicante una piccola moschea) è una moschea di Istanbul ricavata da un ex edificio bizantino che faceva parte del vicino monastero ortodosso del Pantocratore. Il suo uso durante l'era bizantina non è chiaro. Il piccolo edificio è un esempio minore di architettura bizantina del periodo intermedio a Costantinopoli.
Posizione
[modifica | modifica wikitesto]La struttura si trova a Zeyrek Sokak, nel distretto di Fatih, nella Mahalle di Zeyrek,[1] a circa 120 metri a sud ovest dell'antica chiesa del Pantocratore, ora parte della Moschea di Zeyrek.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Non si sa nulla della storia precedente il 1453 di questo piccolo edificio ottagonale. Quasi certamente essa faceva parte del grande monastero di Cristo Pantocratore, eretto tra il 1118 e il 1124 dall'imperatrice bizantina Irene Comnena.[3] Secondo alcuni studiosi potrebbe essere stato un luogo di sepoltura,[2] mentre altri pensano che fosse la biblioteca del monastero.[1] Poco dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, sotto Mehmed II, l'edificio fu trasformato in una moschea da Şeyh Süleyman Halîfe (? -1491). In ogni caso non ci è pervenuto lo strumento imperiale che istituì il waqf corrispondente.[4] Dopo il grande incendio di Istanbul del 1756, l'edificio fu restaurato durante il regno del Sultano Mustafa III (r. 1757-74) da Kazgan Asan Aĝa, e assegnato alla vicina medrese.[5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio è a pianta quadrata ed è sormontato da una bassa cupola ottagonale con pennacchi.[2][5] All'interno dell'edificio, agli angoli si trovano quattro nicchie.[5] Al livello sotterraneo c'è una cripta sepolcrale con otto nicchie coperte da una volta a cupola.[5] La muratura della parte inferiore è in conci, mentre nella parte superiore è in mattoni.[4] Vicino all'edificio esiste ancora una cisterna bizantina.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Ronchey (2010), p. 572.
- ^ a b c Müller-Wiener (1976), p. 202.
- ^ Krautheimer (1986), p. 409.
- ^ a b c Müller-Wiener (1976), p. 203.
- ^ a b c d Eyice (1955), p. 59.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Semavi Eyice, Istanbul. Petite Guide a travers les Monuments Byzantins et Turcs, Istanbul, Istanbul Matbaası, 1955.
- (DE) Wolfgang Müller-Wiener, Bildlexikon zur Topographie Istanbuls: Byzantion, Konstantinupolis, Istanbul bis zum Beginn d. 17 Jh, Tübingen, Wasmuth, 1977, ISBN 978-3-8030-1022-3.
- Richard Krautheimer, Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, Einaudi, 1986, ISBN 88-06-59261-0.
- Silvia Ronchey e Tommaso Braccini, Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d'Oriente, Torino, Einaudi, 2010, ISBN 978-88-06-18921-1, OCLC 799928063.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Moschea di Şeyh Süleyman
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ricostruzione in 3D del monastero del Pantocratore del progetto Byzantium 1200