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Na-Ga

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Na-Ga (Prefettura di Hiroshima, ...) è un artista giapponese, attivo come graphic designer e illustratore per la Key, compagnia famosa per visual novel quali Kanon, Air e Clannad tra le altre.

Na-Ga lavora per la Key sin dalla produzione di Air come uno degli addetti alla computer grafica,[1] ma il suo primo lavoro importante è stato il character design della sesta visual novel Key, Little Busters!, con Itaru Hinoue, seguito da Little Busters! Ecstasy e Kud Wafter. Per il nono titolo Key, Rewrite, Na-Ga ha contribuito alla computer grafica.[2] Na-Ga ha lavorato in collaborazione con Jun Maeda e con Dengeki G's Magazine della ASCII Media Works per produrre i media franchise Angel Beats! e Charlotte come character designer originale. Na-Ga ha lavorato per la compagnia Pearlsoft R tra il 1997 e il 1999; qui contribuì a due visual novel, Hakanai Omoi: Anemone e Sweet Days, come artista principale prima di arrivare alla Key.[3] Partecipa anche a una dōjinshi chiamata "from-D".

Una T-shirt autografata riportante un'illustrazione realizzata da Na-Ga di Riki Naoe di Little Busters! fu messa all'asta sulla versione giapponese di Yahoo! Auction nel marzo 2009; le offerte partivano da 500 yen. Furono fatte offerte per la maglietta da 71 persone: la T-shirt fu venduta per poco più di 2 milioni di yen.[4] La maglietta era stata originariamente rilasciata al Key 10th Memorial Fes, un evento tenutosi per celebrare i dieci anni della Key tra il 28 febbraio e il 1º marzo 2009.

  1. ^ (JA) Informazioni sullo staff di Angel Beats!, su angelbeats.jp, Key/VisualArt's. URL consultato il 30 maggio 2009.
  2. ^ (JA) Sito ufficiale Rewrite, su key.visualarts.gr.jp, Key. URL consultato il 31 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2008).
  3. ^ (JA) Na-Ga's visual novel contributions, su erogamescape.ddo.jp. URL consultato il 17 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  4. ^ (EN) The $20,000 Little Busters Shota T-Shirt, su sankakucomplex.com, Sankaku Complex, 7 marzo 2009. URL consultato il 3 novembre 2009.

Collegamenti esterni

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