Ordine supremo del Cristo
Ordine supremo del Cristo | |
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Ordine supremo del Cristo o Milizia di Nostro Signore Gesù Cristo | |
Le insegne dell'ordine | |
Santa Sede | |
Tipologia | Ordine statale |
Status | quiescente |
Capo | Papa Francesco |
Istituzione | Roma, 14 marzo 1319 (ex equibus Lisbona, 1319) |
Primo capo | Giovanni XXII |
Gradi | Cavaliere (classe unica) |
Precedenza | |
Ordine più basso | Ordine dello Speron d'oro |
Nastro dell'ordine | |
L'Ordine supremo del Cristo (o Milizia di Nostro Signore Gesù Cristo), sorto in Portogallo come ordine monastico-militare, è attualmente il più prestigioso ordine equestre pontificio, dal 1993 quiescente, non essendovi più in vita insigniti e non essendovi state nuove concessioni da parte dei pontefici recenti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1318, dopo la soppressione dell'Ordine dei Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, il re di Portogallo Dionigi il Liberale ottenne dal papa il permesso di utilizzare il patrimonio dei Templari presente nei suoi territori e di arruolare i suoi ultimi cavalieri per creare un nuovo ordine monastico-militare, destinato alla lotta contro i mori nell'Algarve. Tale ordine, detto "del Cristo", venne approvato con la bolla Ad ea ex quibus del 14 marzo 1319 da papa Giovanni XXII, che si riservò il diritto di conferirne le onorificenze. Da allora è nata una contrapposizione sulla possibilità di concedere queste onorificenze che col tempo si è pacificamente conclusa con la creazione di due rami del medesimo ordine, uno conferito dal governo portoghese e l'altro da quello pontificio.
L'ordine mantenne l'abito bianco e la regola (quella cistercense) dell'Ordine del Tempio: la sua insegna venne creata sovrapponendo alla croce patente rossa templare una croce latina d'argento. Vi potevano accedere solo i nobili dopo un noviziato di tre anni nelle campagne militari contro gli infedeli e dopo aver pronunciato i voti di povertà, obbedienza e castità.
Papa Alessandro VI nel 1499 esonerò i cavalieri dall'obbligo di prestare i voti, accentuando il suo carattere militare, e nel 1551 re Giovanni III ottenne da papa Giulio III che l'ordine venisse annesso alla corona di Portogallo e che il gran magistero venisse pertanto reso ereditario: i pontefici continuarono però a creare cavalieri dando vita così ad un ramo autonomo dell'istituzione, separato dall'Ordine Militare del Cristo, che ebbe però un carattere prevalentemente onorifico (ne fu insignito anche Francesco Borromini).
La riforma dell'Ordine
[modifica | modifica wikitesto]L'assegnazione delle onorificenze venne disciplinata da papa Leone XIII e poi di nuovo da papa Pio X che, con il breve Multum ad excitandos (7 febbraio 1905), ne fece per dignità la prima decorazione pontificia e le attribuì il titolo di "Supremo"; il suo conferimento venne limitato ai capi di Stato e di Governo cattolici.
Papa Paolo VI, con la sua bolla del 15 aprile 1966, ne riservò l'assegnazione ai soli sovrani e capi di Stato cattolici che si siano resi particolarmente benemeriti verso la Santa Sede: l'ultimo ad essere insignito dell'Ordine del Cristo è stato fra' Angelo de Mojana di Cologna, gran maestro dell'Ordine di Malta.
Dal 1993, in seguito alla morte dell'ultimo membro, re Baldovino I del Belgio, l'ordine è quiescente.
L'Ordine comprende un'unica classe di cavalieri: in araldica, ai decorati dell'Ordine, è concesso di attorniare il proprio scudo con le insegne.
Insegne
[modifica | modifica wikitesto]La medaglia dell'Ordine è composta da una croce latina patente smaltata di rosso che ne porta al centro una semplice e più piccola smaltata di bianco, sostenuta da una corona reale d'oro.
La placca è composta da una stella raggiante avente al centro la medesima croce della medaglia.
Il collare è in oro ed è composto dalle insegne pontificie alternate a croci dell'Ordine, mentre la decorazione è sostenuta ad esso tramite un trofeo militare.
Insigniti notabili
[modifica | modifica wikitesto]- Ferdinando Fuga, architetto
- Pietro da Cortona, pittore architetto
- Konrad Adenauer, cancelliere federale tedesco
- Antonio Aguilar Correa, VIII marchese de la Vega de Armijo, politico e presidente del governo spagnolo
- Eugenio d'Asburgo-Teschen, arciduca d'Austria, Gran maestro dell'Ordine teutonico e generale austriaco
- Adolf von Auersperg, primo ministro dell'Impero austro-ungarico
- Baldovino Re dei Belgi
- Otto von Bismarck, principe di Bismarck, cancelliere dell'Impero tedesco
- Felice di Borbone-Parma, principe del Lussemburgo
- Francesco Borromini, artista italiano
- Ferdinando Federico di Anhalt-Köthen, generale prussiano
- frà Ludovico Chigi Albani della Rovere, Gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
- Karl von Culoz, generale austriaco
- Charles de Gaulle, presidente francese
- Éamon de Valera, Presidente dell'Irlanda e politico irlandese
- Luigi Einaudi, presidente della Repubblica Italiana
- Francisco Franco, Caudillo della Spagna[1]
- Carlo III di Grimaldi, principe sovrano di Monaco
- Maximilien de Fürstenberg, cardinale belga
- Hermann Gottlob von Greiffenegg, militare austriaco
- Anton von Gumppenberg, generale bavarese
- Johann Karl von Hedlinger, artista tedesco
- Heinrich von Heß, generale austriaco
- Karl Eduard von Komers, generale austriaco
- don Claudio López Bru, marchese di Comillas, fondatore dell'Universidad Pontificia Comillas
- Wilhelm Miklas, presidente austriaco
- Walter von Loë, feldmaresciallo prussiano
- frà Angelo de Mojana di Cologna, Gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
- Johann Franz Anton von Olry, diplomatico bavarese
- Franz Adolf Prohaska von Guelfenburg, generale austriaco
- Enrico di Prussia, principe tedesco
- George Robinson, I marchese di Ripon, politico e diplomatico inglese
- Ángel de Ruata y Sichar, diplomatico spagnolo
- Antonio Salvotti von Eichenkraft und Bindeburg magistrato austriaco
- Umberto II di Savoia, re d'Italia
- Vittorio Emanuele III di Savoia, re d'Italia
- Johann Scheffer von Leonhardshoff, pittore austriaco
- Friedrich Schlegel, storico e filosofo tedesco
- Karl von Seinsheim, ministro delle finanze bavarese
- Josef von Skribanek, feldmaresciallo austriaco
- Peter Anton von Verschaffelt, artista tedesco
- Charles Woeste, politico belga
- Joseph Zocchi von Morecci, generale austriaco
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ El Nuncio de Su Santidad el Papa presentó las credenciales a Su Excelencia el Jefe del Estado, in La Vanguardia, 23 dicembre 1953. URL consultato l'11 febbraio 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ordine supremo del Cristo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda sul sito Araldica Vaticana, su araldicavaticana.com.
- La voce del Dizionario di storia antica e medievale (Paravia - Bruno Mondadori), su pbmstoria.it. URL consultato il 9 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2008).