Palazzo Emo Diedo
Palazzo Emo Diedo | |
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Palazzo Emo Diedo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Venezia |
Indirizzo | Fondamenta S.Simeone Piccolo, 561, Santa Croce |
Coordinate | 45°26′22.56″N 12°19′16.99″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Stile | neoclassico |
Piani | tre |
Realizzazione | |
Architetto | Andrea Tirali |
Palazzo Emo Diedo è un palazzo di Venezia situato nel sestiere di Santa Croce, affacciato sul Canal Grande, di fronte alla stazione ferroviaria.
Si trova lungo la fondamenta di San Simeone Piccolo, poco distante dalla chiesa omonima.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo seicentesco è un progetto incompiuto di Andrea Tirali della seconda metà del XVII secolo: costruita per la famiglia Emo, tale architettura si pone in contrasto con la contemporanea e dominante architettura barocca di Baldassarre Longhena. Il palazzo passa alla famiglia Diedo, da cui il secondo nome.
Oggi è occupato dalle Suore della Carità.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]La facciata neoclassica evidenzia il pian terreno, un piano nobile e un sottotetto di buone dimensioni, per un totale di tre piani e un totale di venti fori.
Al pian terreno, centralmente, il portale è affiancato da due finestre quadrangolari, all'interno di una superficie bugnata sovrastata da una balaustra; a quest'ultima corrisponde un balcone con trifora a tutto sesto sovrastata da ampio timpano. Il resto della facciata è semplice e disadorno.[1] Sul retro si apre un giardino.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marcello Brusegan. La grande guida dei monumenti di Venezia. Roma, Newton & Compton, 2005. ISBN 88-541-0475-2.
- Guida d'Italia – Venezia. 3ª ed. Milano, Touring Editore, 2007. ISBN 978-88-365-4347-2.
- Marcello Brusegan, I Palazzi di Venezia, Roma, Newton & Compton, 2007, ISBN 978-88-541-0820-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Emo Diedo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jan-Christoph Rößler (a cura di), Palazzo Diedo Emo, su venezia.jc-r.net.
- Alessia Rosada e Carlos Travaini, Palazzo Emo Diedo, su canalgrandevenezia.it.