Vai al contenuto

Pieve Cusignano

Coordinate: 44°46′55.5″N 10°03′35.5″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pieve Cusignano
frazione
Pieve Cusignano – Veduta
Pieve Cusignano – Veduta
Chiesa di San Giovanni Battista
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Comune Fidenza
Territorio
Coordinate44°46′55.5″N 10°03′35.5″E
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale43036
Prefisso0524
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pieve Cusignano
Pieve Cusignano

Pieve Cusignano, nota anche come Pieve di Cusignano, è una frazione del comune di Fidenza, in provincia di Parma.

La località dista 9,23 km dal capoluogo.[1]

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

La località sorge nella valle del torrente Parola, tra le prime colline appenniniche[2] coperte da campi coltivati e vigneti. Sul versante sinistro della vallata sorge la località di Monte Manolo, nota anche come Monte Manulo, costituita da piccoli nuclei abitati sparsi attorno al santuario della Madonna delle Grazie.[3]

La zona risultava abitata già nel Neolitico, come testimoniato dal rinvenimento dei resti di un villaggio palafitticolo.[4]

In epoca medievale vi fu edificata la pieve di San Giovanni Battista, identificata da alcuni storiografi, seppur senza prove, nel luogo di culto omonimo menzionato in una pergamena dell'11 giugno del 1005;[5] la prima testimonianza certa dell'esistenza del tempio risale invece al 1111.[6]

A presidio della vallata, in epoca ignota fu edificato a Monte Manolo un castello, appartenente almeno dal 1145 ai marchesi Pallavicino;[7] il maniero fu distrutto nel 1297 per ordine del Comune di Parma.[8]

Nel 1410 il marchese Orlando Pallavicino fu investito del feudo di Montemannolo da parte del duca di Milano Giovanni Maria Visconti[9] e nel 1413 ne ricevette conferma dall'imperatore del Sacro Romano Impero Sigismondo di Lussemburgo.[10]

Nel 1430 Rolando il Magnifico fu confermato nell'investitura su Montemamiloliano anche da parte del duca Filippo Maria Visconti.[11] Tuttavia nel 1441 Niccolò Piccinino convinse il milanese del tradimento da parte di Orlando e si fece incaricare di conquistarne lo Stato Pallavicino; attaccato su più fronti, il Marchese fu costretto alla fuga e tutte le sue terre furono incamerate dal Duca di Milano,[12] che nel 1442 ne assegnò la maggior parte al Piccinino;[13] pochi anni dopo la zona tornò sotto il controllo dei Pallavicino,[14] che lo mantennero fino all'estinzione del ramo della casata nel 1587.[15]

La zona, assorbita dal ducato di Parma e Piacenza, fu assegnata nel XVIII secolo alla famiglia Mischi,[2] che ne mantenne i diritti fino alla loro abolizione sancita da Napoleone nel 1805.[16]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Giovanni Battista

[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di San Giovanni Battista
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giovanni Battista (Fidenza).

Edificata originariamente in stile romanico in epoca medievale, la pieve fu menzionata forse già nel 1005, anche se la prima testimonianza certa della sua esistenza risale al 1111; ristrutturata in stile neoclassico nella prima metà del XVIII secolo, fu dotata di campanile e cappelle laterali tra il 1841 e il 1886 e fu sottoposta a lavori di restauro intorno al 1960, riportando alla luce otto colonne romaniche; le navate, le cappelle e il presbiterio sono decorati con affreschi e ospitano varie opere, tra cui la pala d'altare raffigurante l'Imposizione del nome al Battista, dipinta all'incirca nel 1700.[5][6]

Santuario Madonna delle Grazie di Monte Manolo

[modifica | modifica wikitesto]
Santuario Madonna delle Grazie di Monte Manolo
Lo stesso argomento in dettaglio: Santuario della Madonna delle Grazie (Fidenza).

Edificato verso la metà del XVIII secolo sul luogo di un capitello votivo dipinto con l'immagine della Beata Vergine, l'originario oratorio, commissionato dal marchese Ercole Pallavicino, arciprete della pieve di Cusignano, fu ricostruito intorno al 1790 e dotato di portico nel 1819; restaurato nel 1828 e nel 1840, fu nuovamente riedificato in stile neoclassico nel 1915 su progetto dell'architetto Lamberto Cusani; al suo interno è conservato un venerato medaglione in marmo di Carrara, scolpito nel 1730 con l'effigie della Madonna delle Grazie.[3]

Oratorio di San Giacomo di Monte Manolo

[modifica | modifica wikitesto]

Edificato nel piccolo borgo di Monte Manolo entro il XVI secolo, l'oratorio, appartenente in patronato alla famiglia Oddi, fu menzionato nel 1520 e nel 1564; in seguito abbandonato, se ne perse nel tempo ogni traccia.[3][4]

Architetture militari

[modifica | modifica wikitesto]

Costruite prevalentemente tra il XII e il XIV secolo, le casetorri si diffusero qua e là nella zona per volere dei Pallavicino, che ne codificarono le dimensioni e le tipologie; abitate da contadini, fungevano anche da torri di avvistamento; realizzate in pietra con rade e piccole aperture, erano costituite da tre o quattro ambienti sovrapposti l'uno all'altro, collegati da scale a pioli rimovibili in caso di pericolo; venute meno le esigenze difensive, furono successivamente inglobate in edifici a sviluppo orizzontale.[17]

Castello di Monte Manolo

[modifica | modifica wikitesto]

Edificato in epoca medievale probabilmente per volere dei marchesi Pallavicino, che lo detenevano già nel 1145,[7] il castello fu abbattuto nel 1297 per decisione del Comune di Parma[18] e non fu mai più ricostruito.[4]

  1. ^ La Frazione di Pieve Cusignano, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
  2. ^ a b Molossi, p. 411.
  3. ^ a b c Pieve di Cusignano Santuario della Madonna di Montemanolo, su pievedicusignano.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
  4. ^ a b c Corazza Martini, p. 24.
  5. ^ a b Parrocchia Pieve Cusignano, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2018).
  6. ^ a b Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 21.
  7. ^ a b Affò, 1793, pp. 192-193.
  8. ^ Affò, p. 111.
  9. ^ Pezzana, p. 138.
  10. ^ Pezzana, p. 303.
  11. ^ Pezzana, p. Appendice 34.
  12. ^ Pezzana, pp. 446-448.
  13. ^ Pezzana, p. 460.
  14. ^ Pezzana, p. 499.
  15. ^ La storia, su pievedicusignano.it. URL consultato il 19 gennaio 2018.
  16. ^ L'eredità napoleonica. Il Codice (PDF), su treccani.it. URL consultato il 19 gennaio 2018.
  17. ^ Corazza Martini, pp. 25-26.
  18. ^ Affò, 1795, p. 111.
  • Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo secondo, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
  • Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo quarto, Parma, Stamperia Carmignani, 1795.
  • Giacomo Corazza Martini, Castelli, Pievi, Abbazie: Storia, arte e leggende nei dintorni dell'Antico Borgo di Tabiano, Roma, Gangemi Editore, 2011, ISBN 978-88-492-9317-3.
  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.
  • Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
  • Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia