Annibale II Bentivoglio

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Annibale II Bentivoglio
Signore di Bologna
Stemma
Stemma
In carica1511-1512
PredecessoreGiovanni II[1]
NascitaBologna, 1469
MorteFerrara, 24 giugno 1540
SepolturaFerrara
Luogo di sepolturaBasilica di San Giacomo Maggiore
DinastiaBentivoglio
PadreGiovanni II Bentivoglio
MadreGinevra Sforza
ConsorteLucrezia d'Este
FigliCostanzo
Ercole
Alfonso
Cornelio
Ferrante
Lucrezia
Camilla
Ermes
Beatrice
Bianca
Luigi
Maura
Ginevra
ReligioneCattolicesimo

Annibale II Bentivoglio (Bologna, 1469Ferrara, 24 giugno 1540) è stato un condottiero italiano.[2]

Biografia

Era figlio di Giovanni II Bentivoglio e di Ginevra Sforza. Prese il nome dal nonno Annibale I Bentivoglio, assassinato nel 1445.

Crebbe a Bologna dove il padre era Gonfaloniere e aveva di fatto nelle mani il governo della città.

Venne armato cavaliere dal re Cristiano I di Danimarca nel 1474.[3]

Dal 1478 al 1481 frequentò assiduamente Ferrara, accolto dal duca Ercole I d'Este,[3] il quale gli diede in sposa la figlia naturale Lucrezia. Il matrimonio venne celebrato con grande sfarzo il 28 gennaio 1487 a Bologna.[4]

Come condottiero di ventura, partecipò a varie battaglie ora a fianco dei fiorentini contro genovesi a Sarzana, ora appoggiando gli Sforza.[3]

La famiglia Bentivoglio ritratta nella Pala Bentivoglio di Lorenzo Costa. A destra dettaglio con il ritratto di Annibale II.

L'anno dopo però dovette affrontare a Bologna i tumulti provocati dalla congiura dei Malvezzi, famiglia bolognese nemica dei Bentivoglio.[3]

Mandato dal padre, cercò di trovare un accordo con Cesare Borgia, in quel momento spalleggiato sia dai francesi che dagli spagnoli, che intendeva invadere Bologna: il figlio di papa Alessandro VI chiese ed ottenne Castel Bolognese. Parte integrante dei patti era l'accordo di far sposare Costanzo, figlio di Annibale, con una nipote del Papa. Nel 1503, alla morte di Alessandro VI, andò a Roma per chiederne al nuovo papa Pio III la restituzione.[3]

Nel 1505, il da poco eletto papa Giulio II, deciso a riprendere il controllo dei possedimenti pontifici in Emilia-Romagna, mosse guerra ai signorotti locali, mettendosi egli stesso alla guida delle sue truppe. Pertanto, intimò ai Bentivoglio di abbandonare Bologna. Annibale trovò rifugio prima a Parma, poi a Ferrara e a Mantova, città che dovette lasciare quando il papa le punì con l'interdetto ecclesiastico per aver accolto il Bentivoglio. Il papa mise addirittura su lui e il fratello Ermes una taglia per la loro cattura.[3]

Successivamente, riuscì a radunare un esercito cercando di riprendere il potere a Bologna, ma i bolognesi rimasero fedeli al Pontefice e Annibale fu messo in fuga.[3] Nel 1511 ci riprovò, mettendo in piedi un'organizzazione migliore riguardo all'aspetto militare. Infatti, con l'aiuto dei francesi, riuscì a sconfiggere i veneziani e le truppe pontificie, riuscendo a conquistare il titolo di Signore di Bologna.[3] A causa, però, del ripiegamento dei francesi e alla ribellione dei bolognesi, dovette definitivamente lasciare Bologna.

Morto Giulio II, tentò ancora una volta di riconquistare la città cercando il favore del nuovo papa Leone X. Negatagli la reintegrazione nella signoria di Bologna, cercò di organizzarsi militarmente ma senza successo.[3]

Nel 1529 riuscì però, entrando a patti con i pontifici, a recuperare i beni della sua famiglia nel territorio bolognese. Si ritirò così a Ferrara, dove morì nel 1540. Sei anni prima l'imperatore Carlo V gli aveva conferito i feudi di Covo e di Antegnate. Fu sepolto nella Basilica di San Giacomo Maggiore a Bologna.[3]

Discendenza

Annibale e Lucrezia ebbero numerosi figli:[5][6]

  • Costanzo (... - 3 ottobre 1542);
  • Ercole (1506 - 1573);
  • Alfonso (1490 - ...), cavaliere
  • Cornelio
  • Ferrante
  • Lucrezia, monaca
  • Camilla (... - 1529), sposò Pirro Gonzaga, signore di Bozzolo
  • Ermes
  • Beatrice
  • Bianca
  • Luigi
  • Maura, monaca
  • Ginevra, sposò Guido da Correggio e poi Costanzo Vistorini

Ebbe un figlio naturale, Alessandro.

Note

  1. ^ I Bentivoglio furono cacciati da Bologna a seguito dell'intervento di Giulio II. Annibale e suo fratello Ermes, grazie al sostegno dei francesi, riuscirono a impadronirsi nuovamente della città.
  2. ^ DBI.
  3. ^ a b c d e f g h i j Condottieri di ventura Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  4. ^ La storia dei Bentivoglio
  5. ^ Araldica, su mtc.md. URL consultato il 16 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2013).
  6. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Bentivoglio di Bologna, Torino, 1835, ISBN non esistente.

Bibliografia

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Bentivoglio di Bologna, Torino, 1835, ISBN non esistente.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Signore di Bologna Successore
Giovanni II 1511 - 1512 Annessione di Bologna allo Stato Pontificio
Controllo di autoritàVIAF (EN13375926 · ISNI (EN0000 0000 2040 226X · BAV 495/59732 · CERL cnp00521644 · GND (DE128981393