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Lega Popolare Bengalese: differenze tra le versioni

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La '''Lega Popolare Bengalese''' (''Bangladesh Awami League'', AL) è un [[partito politico]] del [[Bangladesh]].
La '''Lega Popolare Bengalese''' (''Bangladesh Awami League'', AL) è un [[partito politico]] del [[Bangladesh]].


AL è un partito che ispira ai valori del "[[nazionalismo]] bengalese, [[democrazia]], [[secolarismo]] e [[socialismo]]"[http://www.albd.org/autoalbd/content/view/125/50/].
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==La Lega Popolare di Tutto il Pakistan==
==La Lega Popolare di Tutto il Pakistan==
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==La Lega popolare bengalese==
==La Lega popolare bengalese==
Nel [[1981]], la fazione più grande del partito, la '''Lega Popolare Bengalese''', elesse come proprio presidente [[Sheikh Hasina]], figlia maggiore di [[Sheikh Mujibur Rahman]], che si era esiliata prima in [[Gran Bretagna]] e poi in [[India]]. La nuova presidente riorganizzò le varie fazioni del partito, ma decise di non prendere parte alle elezioni presidenziali del [[1982]] dovute all'assassinio del Presidente del Bangladesh Ziaur Rahman, fondatore del [[Partito Nazionalista Bengalese]] (BJD). Le elezioni vennero vinte dal Abdus Sattar del BJD, ma poco pochi mesi il generale [[Hossain Mohammad Ershad]] esautorò Sattar, si proclamò "Capo dell'amministrazione per la legge marziale" e fece nominare Presidente il giurista Ahsanuddin Chowdhury. Nel [[1983]], Ershad si fa nominare Presidente. Per tutto il mandato di Ershad (1983-1990) la Lega boicotterà le elezioni politiche, vinte sempre dal partito di Ershad, il [[Partito Nazionale (Ershad)]].
Nel [[1981]], la fazione più grande del partito, la Lega Popolare Bengalese, elesse come proprio presidente [[Sheikh Hasina]], figlia maggiore di [[Sheikh Mujibur Rahman]], che si era esiliata prima in [[Gran Bretagna]] e poi in [[India]]. La nuova presidente riorganizzò le varie fazioni del partito, ma decise di non prendere parte alle elezioni presidenziali del [[1982]] dovute all'assassinio del Presidente del Bangladesh Ziaur Rahman, fondatore del [[Partito Nazionalista Bengalese]] (BJD). Le elezioni vennero vinte dal Abdus Sattar del BJD, ma poco pochi mesi il generale [[Hossain Mohammad Ershad]] esautorò Sattar, si proclamò "Capo dell'amministrazione per la legge marziale" e fece nominare Presidente il giurista Ahsanuddin Chowdhury. Nel [[1983]], Ershad si fa nominare Presidente. Per tutto il mandato di Ershad (1983-1990) la Lega boicotterà le elezioni politiche, vinte sempre dal partito di Ershad, il [[Partito Nazionale (Ershad)]].


Alle elezioni del [[1991]], la Lega risultò il primo partito con il 33% dei consensi. Nel [[1994]] vinse le elezioni per i consigli comunali di [[Dacca]], la capitale, e di [[Chittagong]], la capitale economica del pase. Nel [[1995]] la Lega abbandonò il parlamento invocando una riforma elettorale. Boicottò le elezioni politiche del febbrario [[1996]] e vinse quelle del giugno dello stesso anno con il 36% dei voti. La Lega diede vita ad un governo di unità nazionale e fece eleggere Presidente del [[Bangladesh]] il giudice indipendente Shahabuddin Ahmed. Alle politiche del [[2001]] la Lega incremento i propri voti ottenendo il 40% dei suffragi. Ciò nonostante, la Lega ottenne appena 62 seggi su 300, il 20,6%. Gli avversari del Partito Nazionale Bengalese ed i loro alleati, invece, con il 46% complessivo di voti, ottennero i 2/3 dei seggi. Dal 2001 al 2005 la Lega ha subito gli omicidi di vari suoi esponenti, tra cui Shah A.M.S. Kibria ex ministro delle finanze e responsabile per le campagne elettorali. Ciò nonostante nel [[2005]] la Lega è riuscita a far eleggere un proprio candidato sindaco di Chittagong.
Alle elezioni del [[1991]], la Lega risultò il primo partito con il 33% dei consensi. Nel [[1994]] vinse le elezioni per i consigli comunali di [[Dacca]], la capitale, e di [[Chittagong]], la capitale economica del pase. Nel [[1995]] la Lega abbandonò il parlamento invocando una riforma elettorale. Boicottò le elezioni politiche del febbraio [[1996]] e vinse quelle del giugno dello stesso anno con il 36% dei voti. La Lega diede vita ad un governo di unità nazionale e fece eleggere Presidente del [[Bangladesh]] il giudice indipendente Shahabuddin Ahmed. Alle politiche del [[2001]] la Lega incremento i propri voti ottenendo il 40% dei suffragi. Ciò nonostante, la Lega ottenne appena 62 seggi su 300, il 20,6%. Gli avversari del Partito Nazionale Bengalese ed i loro alleati, invece, con il 46% complessivo di voti, ottennero i 2/3 dei seggi. Dal 2001 al 2005 la Lega ha subito gli omicidi di vari suoi esponenti, tra cui Shah A.M.S. Kibria ex ministro delle finanze e responsabile per le campagne elettorali. Ciò nonostante nel [[2005]] la Lega è riuscita a far eleggere un proprio candidato sindaco di Chittagong.

==Note==
<references/>


[[Categoria:partiti politici bengalesi]]
[[Categoria:partiti politici bengalesi]]

Versione delle 22:04, 27 gen 2012

La Lega Popolare Bengalese (Bangladesh Awami League, AL) è un partito politico del Bangladesh.

Il partito si ispira ai valori del "nazionalismo bengalese, democrazia, secolarismo e socialismo"[1].

La Lega Popolare di Tutto il Pakistan

Nel 1949 nacque la "Lega Musulmana Popolare di Tutto il Pakistan", quale scissione dalla "Lega Musulmana di Tutto il Pakistan". Nel 1955 il partito cambiò il proprio nome in "Lega Popolare di Tutto il Pakistan". Il primo segretario generale fu Shamsul Hoq del ramo bengalese del partito. Dal 1955 al 1966, il ramo bengalese della Lega si fece portavoce delle istanze della maggioranza dei cittadini di lingua bengalese. Nel 1966 divenne segretario del partito Sheikh Mujibur Rahman, che diede vita al movimento "Sei punti", sostenitore di una decisa autonomia della provincia dell'Pakistan Orientale, a maggioranza bengalese.

Alle elezioni del 1970 la Lega ottenne ben 167 su 313 seggi dell'Assemblea Pakistana (tutti eletti nel Pakistan orientale). Ciò permise alla Lega di governare senza bisogno di alleati. Il risultato elettorale determinò lo scoppio della guerra di liberazione bengalese, che vide da una parte il Pakistan Occidentale e dall'altra il Pakistan orientale e l'India. La Lega ebbe un ruolo di primo piano nella vittoria sul Pakistan occidentale.

Il BAKSAL

Ottenuta l'indipendenza del Bangladesh, la Lega vinse le elezioni del 1972 e cambiò il proprio nome in Lega Popolare. Il nuovo governo decise di violare l'embargo statunitense verso l'Egitto. Ciò provocò la reazione statunitense, che estese l'embrago anche al Bangladesh. Ciò accentuò la crisi alimentare del paese e portò a scioperi e manifestazioni. Sheikh Mujibur Rahman, allora, si proclamò presidente, sciolse tutti i partiti politici e rinominò il partito in "Lega Popolare dei Lavoratori e Contadini del Bangladesh" (Bangladesh Krishok Sramik Awami League, BAKSAL).

Nell'agosto del 1975 Mujibur Rahman venne assassinato dal alcuni esponenti dell'esercito e venne instaurato un regime militare. Alle elezioni parlamentari del 1979, la Lega, ormai divisa in diverse fazioni, non ottenne alcun risultato di rilievo.

La Lega popolare bengalese

Nel 1981, la fazione più grande del partito, la Lega Popolare Bengalese, elesse come proprio presidente Sheikh Hasina, figlia maggiore di Sheikh Mujibur Rahman, che si era esiliata prima in Gran Bretagna e poi in India. La nuova presidente riorganizzò le varie fazioni del partito, ma decise di non prendere parte alle elezioni presidenziali del 1982 dovute all'assassinio del Presidente del Bangladesh Ziaur Rahman, fondatore del Partito Nazionalista Bengalese (BJD). Le elezioni vennero vinte dal Abdus Sattar del BJD, ma poco pochi mesi il generale Hossain Mohammad Ershad esautorò Sattar, si proclamò "Capo dell'amministrazione per la legge marziale" e fece nominare Presidente il giurista Ahsanuddin Chowdhury. Nel 1983, Ershad si fa nominare Presidente. Per tutto il mandato di Ershad (1983-1990) la Lega boicotterà le elezioni politiche, vinte sempre dal partito di Ershad, il Partito Nazionale (Ershad).

Alle elezioni del 1991, la Lega risultò il primo partito con il 33% dei consensi. Nel 1994 vinse le elezioni per i consigli comunali di Dacca, la capitale, e di Chittagong, la capitale economica del pase. Nel 1995 la Lega abbandonò il parlamento invocando una riforma elettorale. Boicottò le elezioni politiche del febbraio 1996 e vinse quelle del giugno dello stesso anno con il 36% dei voti. La Lega diede vita ad un governo di unità nazionale e fece eleggere Presidente del Bangladesh il giudice indipendente Shahabuddin Ahmed. Alle politiche del 2001 la Lega incremento i propri voti ottenendo il 40% dei suffragi. Ciò nonostante, la Lega ottenne appena 62 seggi su 300, il 20,6%. Gli avversari del Partito Nazionale Bengalese ed i loro alleati, invece, con il 46% complessivo di voti, ottennero i 2/3 dei seggi. Dal 2001 al 2005 la Lega ha subito gli omicidi di vari suoi esponenti, tra cui Shah A.M.S. Kibria ex ministro delle finanze e responsabile per le campagne elettorali. Ciò nonostante nel 2005 la Lega è riuscita a far eleggere un proprio candidato sindaco di Chittagong.

Note

  1. ^ [1]