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Versione delle 12:41, 15 set 2016
Melilla Città autonoma | |
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(ES) Ciudad Autónoma de Melilla | |
Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Non presente |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Alcalde | Juan José Imbroda (PP) dal 20-7-2000 |
Territorio | |
Coordinate | 35°17′31.36″N 2°56′19.06″W |
Altitudine | 30 m s.l.m. |
Superficie | 12,3 km² |
Abitanti | 73 460 (2009) |
Densità | 5 972,36 ab./km² |
Comuni confinanti | Ben Ansar (MA-NAD), Farkhana (MA-NAD) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 52001 |
Prefisso | +34 952 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | ES-ML |
Codice INE | 52001 |
Targa | ML |
Nome abitanti | Meligliense (Melillense) |
Patrono | Virgen della Victoria |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Melilla (nome ufficiale spagnolo Ciudad Autónoma de Melilla, in arabo مليلية?, Malīliya, in lingua berbera ⵎⵔⵉⵞ, Mrič "la bianca" o ⵜⴰⵎⵍⵉⵍⵜ, Tamlilt; anticamente conosciuta dai romani come Rusadir; dai greci Ῥυσσάδειρον, Ryssadeiron) è una Città autonoma spagnola situata sulla costa orientale del Marocco, nell'Africa del Nord. È un porto franco, e l'attività principale è la pesca. Altre fonti di entrata sono il commercio attraverso la frontiera (legale o di contrabbando) e le sovvenzioni spagnole e dell'Unione europea.
Breve storia
Melilla fu una colonia fenicia, con il nome di Rusadir. Nel 72 d.C. l'imperatore romano Vespasiano le concesse lo statuto di colonia e conobbe un periodo di splendore, arrivando a battere moneta. Nel 430 fu saccheggiata e occupata dai Vandali di Genserico dopo che questi ebbe attraversato lo Stretto di Gibilterra, per iniziare la conquista del Nordafrica. Liberata dal generale Belisario nel 534, tornò in orbita romano-orientale fino alla conquista islamica (fine del VII secolo). In epoca musulmana Melilla conobbe un periodo di decadenza. Nell'859 venne distrutta da un'incursione normanna. Nel 926 fu presa e fortificata dal califfo di Cordova Abd al-Rahman III. Successivamente passò sotto la sovranità delle differenti dinastie che governarono il Marocco, fra cui gli Almoravidi (nel 1080) e gli Almohadi (dopo il 1141).
Il 17 settembre 1497, la Spagna occupò la città, nel corso della Reconquista. Da allora il Marocco ha tentato ripetutamente di annettere Melilla. Tra il 9 dicembre 1774 e il 19 marzo 1775 la città fu sottoposta a un assedio durato 100 giorni ad opera del sultano Mohammed ben Abdallah, ma senza esito. Il governo marocchino reclama dal 1982 Melilla, insieme a Ceuta e ad alcune piccole isole spagnole prossime alla costa africana[1].
La città confina con i centri abitati marocchini di Beni Chiker, Ben Ansar e Bou Mahroud.
Melilla oggi
Melilla ha un rappresentante al Congresso spagnolo e due al Senato. Ha ottenuto lo status di città autonoma il 14 marzo 1995.
Lo standard ISO 3166-1 riserva la sigla EA per Melilla e Ceuta.
Solo le persone con discendenza marocchina parlano il berbero, per la precisione un dialetto della tarifit, la lingua del Rif. Nei dialetti del Rif di solito al suono l degli altri parlari berberi corrisponde un suono r, mentre al suono geminato, ll, corrisponde ğ o, in fine di parola, č. Da qui il nome Mrič per un antico Mlill, "la Bianca". La lingua ufficiale e più diffusa è tuttavia lo spagnolo, unica ad essere insegnata nelle scuole.
Il confine terrestre tra Melilla e l'entroterra marocchino è recintato e sorvegliato, allo scopo di contenere l'ingresso di immigrati nell'enclave che, in quanto territorio spagnolo, garantisce ulteriore libero accesso all'area europea delle nazioni aderenti al trattato di Schengen.
Personaggi nati a Melilla
- Fernando Arrabal, scrittore e poeta franco-spagnolo
- Mohamed Toufali, cantante e poeta in spagnolo, inglese e berbero
- Catalina Garay, giurista tedesco spagnolo, presidentessa della DAV-Spanien
- Khalid Izri, cantante berbero
- Javier Imbroda, giocatore di basket
- Juan Guerrero Zamora, scrittore
- Miguel Fernández, poeta
- Luis Prendes, attore
- Pablo Casado, attore
- Emilio el Moro, umorista e cantante
- Joaquín García-Morato, aviatore
- Anselmo Pardo Alcaide, entomologo
- José Granados Weil, presidente del consiglio generale dei procuratori di Spagna.
- Enrique Sánchez-Monge y Parellada, agronomo
Amministrazione
Gemellaggi
Note
- ^ * François Papet-Périn, "La mer d'Alboran ou Le contentieux territorial hispano-marocain sur les deux bornes européennes de Ceuta et Melilla". Tome 1, 794 p., tome 2, 308 p., thèse de doctorat d'histoire contemporaine soutenue en 2012 à Paris 1-Sorbonne sous la direction de Pierre Vermeren.
Bibliografia
- Robert Rézette, Les enclaves espagnoles au Maroc, Parigi 1976
Voci correlate
- Marocco Spagnolo
- Rotte dei migranti africani nel Mediterraneo
- Ceuta
- Aeroporto di Melilla
- Barriere di separazione di Ceuta e Melilla
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Melilla
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Melilla
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316750629 · LCCN (EN) n83063610 · GND (DE) 4313276-5 · BNE (ES) XX450555 (data) · J9U (EN, HE) 987007555235805171 |
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