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Vito Gnutti

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Vito Gnutti
Gnutti nel 1994

Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato
Durata mandato10 maggio 1994 –
17 gennaio 1995
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessorePaolo Savona
SuccessoreAlberto Clò

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
21 settembre 1999
LegislaturaXIII
Gruppo
parlamentare
- Lega Nord Padania
- Misto/ApE-DE
CircoscrizioneLombardia
CollegioAlbino
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 aprile 1994 –
13 giugno 1995
LegislaturaXI, XII
Gruppo
parlamentare
Lega Nord
CoalizionePolo delle Libertà (XII)
CircoscrizioneXI: Brescia-Bergamo
XII: Lombardia 2
CollegioXII: Lumezzane
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoLN (1991-1999)
ApE (2000-2001)
DE (2001-2002)
Titolo di studioLaurea in Ingegneria
ProfessioneIngegnere; Imprenditore

Vito Gnutti (Lumezzane, 14 settembre 1939Brescia, 6 dicembre 2008) è stato un politico italiano, ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato nel primo governo Berlusconi.

Membro della Giunta esecutiva di Confindustria nel 1990 si dichiara vicino alla Lega Lombarda e ne sostiene pubblicamente le ragioni. Contattato dall'allora segretario provinciale di Brescia della Lega Corrado Della Torre, su mandato di Umberto Bossi, aderisce e si iscrive alla Lega Nord nel 1991.

Alle elezioni politiche del 1992 viene candidato alla Camera dei deputati per la Lega, ed eletto deputato nella circoscrizione Brescia-Bergamo come secondo degli eletti.

Alle elezioni politiche del 1994 è stato rieletto deputato tra le file della Lega Nord ed era diventato Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato nel primo governo Berlusconi[1]. Nello stesso anno è stato candidato dal centro-destra (Lega Nord e Forza Italia) alle elezioni amministrative contro Mino Martinazzoli per la carica di sindaco di Brescia, dove perse, ma fu eletto consigliere comunale di Brescia.[1]

Ha ricoperto la carica di capogruppo alla Camera nel 1995 e nel 1996.

Eletto al Senato nel 1996. Viene poi eletto nel Parlamento della Padania, dimettendosi per incompatibilità dal parlamento italiano.[2]

Dopo la rottura con i vertici della Lega Nord, e soprattutto con Umberto Bossi sentitosi tradito da lui, avvenuta nel 1999, è diventato esponente di un movimento locale denominato Autonomisti per l'Europa (ApE)[3]. Con esso successivamente ha aderito a Democrazia Europea di Sergio D'Antoni, di cui è stato presidente del relativo gruppo parlamentare.

Alle elezioni amministrative del 2002 si è candidato alla presidenza della Provincia di Varese per ApE, dove al primo turno ottiene il 0,53% dei voti, arrivando sesto e ultimo, ergo non accedendo al ballottaggio.

È morto all'età di 69 anni, dopo una lunga malattia agli Spedali Civili[1]. Il funerale si è svolto l'8 dicembre 2008.[3]

  1. ^ a b c E' morto Vito Gnutti, su QuiBrescia, 6 dicembre 2008. URL consultato l'8 agosto 2021.
  2. ^ GNUTTI (LEGA) LASCIA IL SENATO, su italiaoggi.it.
  3. ^ a b Oggi l’ultimo saluto all’ex ministro Gnutti, su ilGiornale.it, 8 dicembre 2008. URL consultato l'8 agosto 2021.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato Successore
Paolo Savona 10 maggio 1994 – 17 gennaio 1995 Alberto Clò

Predecessore Capogruppo della Lega Nord alla Camera dei deputati Successore
Pierluigi Petrini 6 luglio 1995 – 8 maggio 1996 Domenico Comino