Al Bano
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Al Bano, pseudonimo di Albano Carrisi (1943 – vivente), cantante italiano.
Citazioni di Al Bano
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Su Putin e l'invasione dell'Ucraina] Lui, con tutte la potenzialità che ha, con tutte le cose belle che ha fatto a favore della Russia, con questo senso di pace che ha seminato per molti anni, ora impone ai suoi di attraversare una nazione che si chiama Ucraina con i carri armati, con le pistole, con i fucili, con i bambini che scappano con le loro mamme. [...] Non si può restare indifferenti di fronte a questo seminare della morte. Noi abbiamo bisogno di vita, di pace. Invece di far sparare i cannoni, buttate pane e medicine a chi ha bisogno.[1]
- Ho conosciuto Putin, ho cantato per lui, mi è piaciuto in passato e ora non mi piace più, ma mi è dispiaciuto, in questi giorni, vedermi definito "amico di Putin". Purtroppo non sono amico suo. Se fossi suo amico farei una bella passeggiata con lui nel Cremlino e gli direi: sediamoci 5 minuti davanti a una bella bottiglia di vino, o di vodka, o di acqua pura. Parliamone. Non è giusto aggredire una nazione, un Paese, una famiglia, è una cosa assurda. Ora devi fare i conti con la Storia.[2]
- Lo dico per la prima volta: il problema fu la marijuana. Romina fumava quella robaccia anche quattro volte al giorno. E lo faceva da anni, ancor prima della scomparsa di Ylenia. Era un'altra donna. Fumava ed era allegra. Finito l'effetto, si intristiva e piangeva. Era irriconoscibile. Non esprimeva più quell'attaccamento alle cose, la passione per la vita, per quello che avevamo vissuto e costruito quegli anni. Fu l'inizio della fine.[3]
- Prima dei concerti un bicchiere di whisky. Su consiglio di Placido Domingo: "Libera esofago e corde vocali", mi disse. Un toccasana.[3]
Intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Corriere.it, 12 ottobre 2005
- Fin da bambino cantavo tutte le canzoni di Modugno e di Claudio Villa. Mio padre aveva comprato una radio e tutte le canzoni che trasmettevano io ci cantavo sopra. Una specie di karaoke. Quando finivo la gente di fuori applaudiva.
- Ho sempre vissuto con lei [Romina Power] sapendo che poteva essere l'ultimo giorno. Ma ho sempre difeso il matrimonio a spada tratta. Ego e alter ego fanno le loro guerre interiori dentro di me. Ma quando la fine del matrimonio è arrivata è stata veramente pesante da accettare. Un amore può nascere e può morire, è scritto, ma non mi è piaciuto come è morto.
- Il primo assegno di nove milioni lo mandai a Cellino a mio padre per comprarsi il trattore.
- Io sono un conservatore. Se analizzo la mia vita non ho mai fatto grandi cambi. Sono troppo cristiano per permettermi dei cambi.
- Io non ho paura di niente. Ho accettato la fine dell'amore, ma quello che è venuto dopo è stato veramente insopportabile. Altrimenti starei ancora a cercare le possibilità per un incontro. Ma ormai ho fatto la mia scelta.
- Mio padre aveva bisogno di braccia per i suoi campi, mia madre spingeva perché io studiassi.
Intervista di Esplora il significato del termine: Francesco Battistini, Corriere.it, 4 settembre 2014
- Penso che Putin abbia ragione. Quella parte d'Ucraina era Russia ed è Russia. Lo sai che anche Krusciov era ucraino? I separatisti lottano per rimanere russi. È come con l'Istria: tutti sappiamo che è italiana, anche se abbiamo accettato i diktat delle superpotenze.
- I separatisti chiedono aiuto: se un popolo vuole staccarsi da uno Stato, perché no? In Crimea s’è fatto un referendum, il 90 per cento voleva stare con la Russia e se n’è preso atto.
- [Su Vladimir Putin] Gli danno del dittatore, ma lui ha il popolo dalla sua parte.
- Putin è rimasto al fianco dell’Occidente anche nei momenti peggiori. Ci ha sempre detto: io sono vostro amico. Però, se da ingrati non capiamo la sua politica in Ucraina, poi è giusto che ci dica: attenti, ho la Russia in mano... Nessuno ha fatto nulla a Bush che ha ammazzato Saddam quando non nuoceva più. Però si dà del dittatore a Putin che vuole aiutare i russi. Lui non attacca nessuno. Difende e basta.
Intervista di Andrea Laffranchi, Corriere.it, 2 gennaio 2018
- Ormai vendiamo tutto. Dalla Perugina alla Fiat, qui non resta più nulla. Siamo italiani o diciamo di esserlo?
- La storia ci difende, e ci difenderà anche in futuro, ma non possiamo continuare a pensare soltanto a Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Siamo legati al ricordo, al nostro museo all’aperto.
- [Su Vladimir Putin] Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male.
Citazioni su Al Bano
[modifica]- Ma come ha fatto questo qui ad avere successo? [...] È un tappo, è brutto, cantava canzoni oscene, ha una voce che spaventa i bambini... (Marco Malvaldi)
- «Noi vediamo l'Italia come un Paese bello, allegro, generoso e musicale, il Paese che ci ha regalato il Cremlino, e in cambio noi dobbiamo ascoltare la canzone Felicità fino all'ultimo giorno di vita!» (Ivan Urgant)
- Stavo cenando al Dollaro, un ristorante milanese che costava 660 lire, l'equivalente di un dollaro appunto. Invece degli spaghetti, il cameriere portò una chitarra e cominciò a cantare. "Che voce!" pensai. Era Al Bano. Di giorno lavorava alla Breda, la sera ai tavoli. Gli dissi di venire in Rai il mattino dopo. (Pippo Baudo)
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista a Zona Bianca; citato in "Un gesto che inorridisce": Al Bano condanna Putin, ilgiornale.it, 28 febbraio 2022.
- ↑ Dall'intervista di Renato Franco, Al Bano accoglie una famiglia di profughi dall’Ucraina: «Putin ha fatto grande errore», corriere.it, 17 marzo 2022.
- ↑ a b Da un'intervista a Oggi; citato in Al Bano: con Romina è finita perché fumava troppe canne, rollingstone.it, 18 maggio 2023.