Erinna
Antichità
1886
Achille Giulio Danesi
Indice:Poesie greche.djvu
poesie/Scritture di donne
letteratura
Alla Fortezza
Intestazione
8 febbraio 2011
100%
poesie
<dc:title> Alla Fortezza </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Erinna</dc:creator><dc:date>Antichità</dc:date><dc:subject>poesie/Scritture di donne</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Poesie greche.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Alla_Fortezza&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20200402140523</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Alla_Fortezza&oldid=-20200402140523
Alla Fortezza ErinnaAchille Giulio DanesiPoesie greche.djvu
Figlia di Marte, o tu Fortezza, salve
Auro-bendata bellica regina,
Ch’abiti in sulla terra il sacro Olimpo
Per sempre illeso,
Diede a te sol la veneranda Parca
La glorïa regal d’invitto regno,
Affin che ricca d’imperante possa
Tu fossi duce.
Sotto il tuo giogo dalle forti briglie
Quanti ha la terra petti o il mar canuto
Sono costretti, onde del mondo intero
Le città reggi.
Il tempo edace ch’ogni cosa atterra
E la vita trasforma in varie guise
A te del regno l’aura seconda
Solo non toglie.
Inver fra tutti sola tu conduci
Uomini a vita poderosi e grandi.
Fertil, siccome Cerere, tu dài,
D’uomini frutto.
Note
↑Si adatta sì alla fortezza e sì a Roma, secondo alcuni, ma meglio alla fortezza.