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Nuovo vocabolario siciliano-italiano/AN

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AN

../AM ../AO IncludiIntestazione 8 febbraio 2023 75% Da definire

AM AO

[p. 54 modifica]Ana. s. f. T. med. Si usa nelle ricette mediche, esprimente doversi prendere delle cose ordinate ugual quantità, peso ecc. ana. || ad ana ad ana: ad ana ad ana, in ugual quantità.

Anacriòntica. s. f. Canzone sullo stile d’Anacreonte: anacreontica.

Anacriontichedda. s. f. dim. Anacreontichina.

Anacuduna. avv. (Muse Sic.) Oggimai. || (Mal.) Finalmente.

Anacureta. s. m. Eremita: anacoreta.

Anagalli e Anagàllidi. T. bot. Pianta con fiori piccoli cerulei: anagallide. Anagallis cœrulea, Schreber.

Anaggiri. V. fasulazzu.

Anàlisi. s. f. T. scient. Il procedere dal composto al semplice ecc. analisi. || Tutta l’algebra finita ed infinitesimale: analisi. || Operazione che risolve la sostanza composta ne’ principii, ond’è formata: analisi. || Gli studenti chiaman il còmpito dell’applicazione delle regole grammaticali: analisi.

Analiticamenti, avv. Per via d’analisi: analiticamente.

Analìticu. add. Pertinente ad analisi: analitico.

Analizzari. v. a. Far l’analisi: analizzare.

Analugamenti. avv. In modo analogo: analogamente.

Analuggìa. s. f. Relazione di somiglianza di cose fra loro per altri rispetti diverse: analogia.

Anàlugu. add. Che ha analogia: analogo.

Ananassu. s. m. T. bot. Pianta di squisite frutte: ananasse. Bromelia ananas L.

Anarchìa. s. f. Stato di un popolo in cui tutti disordinatamente voglian governare, e per Met. confusione: anarchia.

Anàrchicu. add. Che ha anarchia: anarchico.

Anarezzi. In certi luoghi vale: ficurinnia V.

Anasinu. dim. di anasu: anicino (così a Firenze).

Ànasu o Ciminu duci. s. m. T. bot. Pianta la cui [p. 55 modifica]pannocchia è simile al finocchio: anace, anice. Pimpinella anisum L. || Confettini piccoli: anacio in camicia.

Anatòmicu. add. di anatumìa: anatomico.

Anatomizzari. v. a. Far anatomia: anatomizzare.

Ànatra. s. f. T. zool. Volatile noto: anatra. || caminari comu un’anatra: parer un’anatra, dimenarsi nel camminare.

Anatraru. s. m. Guardiano di anitre. || Luogo ove si ritengono le anitre: anitrajo.

Anatredda e Anitredda. dim. Anitrella. || Pulcino dell’anatra: anitrino. || pari un’anatredda: l’è un’anatrina, chi cammina dimenandosi. || È anco un uccello con becco nero sopra e giallo sotto, iride gialla, testa e collo verde-cangiante, petto bianco, addome bujo lionato, parti superiori scuro cangiante, ali macchiate di celeste, di bianco e di fosco, piedi gialli: mestolone. Anas Clypeata L.

Anatumìa. s. f. L’arte di tagliare, separare e descrivere le parti del corpo animale: anatomia. || fari anatumia di ’na cosa: far anatomia di una cosa, osservarla minutamente.

Anatumista. s. m. Chi esercita anatomìa: anatomista.

Anca. s. f. L’osso che è tra il fianco e la coscia: anca. || In pl. sono le parti superior delle cosce: anche. || aggravarisi supra un’anca: andar ancajone. || Prov. nun si putiri pigghiari un purci all’anca: aver le brache fin al ginocchio o пoп aver fiato che sia suo, non aver tempo a nulla. || discinni di l’anca d’Anchisi: gli par d’essere della casa del balzo. || pisciarisi un’anca: scompisciarsi dalle risa. || scialarisi un’anca: sbirbarsela, ringongheggiarsela (a Pistoja). || aviricci l’anca di lu rispettu: aver predilezione, trasporto, talvolta giusta, talvolta no. || scacciari l’anca: scamparsela, sfuggire.

Anca-ed-ancona (Ad. Gioco fanciullesco: biccicuccà. || fari ’na cosa ad anca ed ancona: farla alla peggio, a casaccio, all’anchiana (Gior. il Borghini).

Ancaredda. dim. di anca (Scob.).

Ancata. s. f. Percossa data con l’anca. || È certa inflessione di voce nelle desinenze, proprio di alcuni paesi: accento, cadenza.

Ancatedda. dim. di ancata nel senso di accento.

Ancazza. pegg. di anca.

Ancelicamenti o Angelicamenti. avv. Angelicamente.

Ancèlicu e Angèlicu. add. Attenente a guisa d’angelo: angelico. || erba ancelica: angelica. || Bello, dolce in supremo grado: angelico. || strumentu ancelicu. Strumento fatto di cristalli poggianti su di una cassa, che si suona battendo questi con una bacchetta di metallo terminata da una palla di legno: strumento angelico.

Anchi. V. natichi. || anchi d’abati. Gioco fanciullesco V. anca-ed-ancona.

Anchi, avv. Pure: anche, anco.

Anchitta. add. Zoppicante.

Ancidda. s. f. T. zool. Pesce noto: anguilla. Murena Anguilla L. || anciddi!capperi! interiez. || Prov. sfuiri comu ’n’ancidda: quando si sta per conchiuder un affare ed uno se ne disfà. || teniri l’ancidda pri la cuda: tener l’anguilla per la coda, aver a mano impresa difficile. || picca anciddi e assai addauru: molto fumo e poco arrosto, molta apparenza e poca sostanza. || T. mur. Trave. || anciddi di jardinu: scherzosamente: zucca lunga. || ancidda di pisci-spata; la miglior parte di esso.

Anciddaru. s. m. Colui che pesca e vende anguille: anguillajo (a Firenze).

Ancidduzza. s. f. dim. Anguilletta, anguillina.

Ancileddu e Anciuleddu. s. m. dim. Angeletto, angioletto. || Detto per vezzo o per esprimer affetto: angeluccio. || T. zool. Pesce di corpo quadrato, la membrana delle branchie sostenuta da dieci raggi e la coda forcuta; esso si solleva dalle acque per cui è detto pesce volante: esoceto. Exocetus L. || affacciaricci l’ancileddi: far i lucciconi, incominciar a venir fuori alcune lagrime.

Àncilu e Ànciulu. s. m. Creatura, secondo la credenza, al tutto spirituale e della bellezza che ciascuno sa immaginare: angelo, angiolo. || ancilu niuru: angelo nero, demonio. || è un ancilu in carni: essere di costumi buoni quai si credon gli angeli. || ancilu di ciminia: fig. si dice di persona sporca e brutta. || jocu di l’ancili: a toppa. V. zicchinetta. || Ad Alcamo poi ancilu chiaman il porchetto!

Ancilunazzu. s. m. accr. di anciluni. Dicesi di uomo molto semplicione. || facci d’ancilunazzu: paffuta.

Anciluni. V. ancilunazzu. || E si chiamano anco que’ grossi candelabri a forma d’angelo che stanno a piè di qualche altare.

Ancina. s. f. Infiammazione alle laringi nelle fauci: angina schinanzia.

Ancinagghia. s. f. Parte del corpo umano tra la coscia e il basso ventre: anguinaia, anguinaglia.

Ancinatadi spicchi e simili. s. f. Quantità di manipoli, quant’è capace afferrar l’uncino in una volta.

Ancinedda. s. f. Strumento di ferro adunco che usan i mietitori per raccoglier i manipoli: rampino, uncino.

Anciova. s. f. T. zool. Pesce di mare noto: acciuga, alice. Alecula L. || anciova squagghiata: acciugata, salsa fatta con acciuga minuzzata. (Sp. anchoa).

Anciuvarina. s. f. dim. di anciova: acciughetta.

Anciuvicedda. V. anciuvitedda.

Anciuvitedda. dim. e vezz. Acciughina.

Ancòra. Particella copulativa: ancòra. || ancora! ancora! fin a quest’ora! || ancora è bonu chi: mancomale che.

Ancuina. V. ’ncunia.

Ancunu. V. arcunu (Calvino, Batracomiomachia).

Àncura. s. f. Pesante arnese di ferro con in punta braccia uncinate, attaccata a catene serve buttandola in mare a tener fermo il legno su mare: àncora. || jittari l’àncura: buttar l’ancora, fermarsi. || ancura di rispettu: ancora di rispetto, l’ancora maggiore onde si fa uso ne’ gravi pericoli. || essiri l’ancura a picu: esser l’ancora a picco o esser ritti sull’ancora, sul ferro (Car. Voc. Met.), trovarsi l’ancora sulla linea verticale della prua. || ancura appinniddata: ancora in pennello, quando essa è capponata, sospesa alla grua del cappone e le marre pendon in mare (Pitrè).

Ancuraggiu. s. m. T. mar. Diritto che si paga [p. 56 modifica]ove si getta l’ancora; e il luogo dove poter ancorare: ancoraggio.

Ancurari. v. a. T. mar. Fermar la nave gettando l’ancora: ancorare. P. pass. ancuratu: ancorato.

Ancurazza. pegg. Ancora vecchia, logora: ancoressa.

Ancurchì. cong. Ancorchè, ancoracchè.

Ancuredda. dim. Ancoretta.

Ancusa. s. f. T. bot. Borrana selvatica: ancusa, lingua di bue. Anchusa officinalis L.

Ancutu. add. Che ha anche grosse e pingui: ancacciuto.

Andalaveni. (Scob.) L’andar e venire: andirivieni.

Andamentu e Annamentu. s. m. Azione e modo di procedere: andamento.

Andanti e Annanti. add. Senz’artifizio: andante. || s. m. T. mus. Parola che accenna doversi andare tra allegro e non adagio: andante.

Andari e Annari. s. m. Andamento: andare. || a longu annari: a lungo andare, andando a gran passo.

Andari e Annari. Muoversi dell’animale, dirigere ecc.: andare, lo stesso che jiri V. || Partirsi: andare. || Prov. cu’ voli anna, e cu’ nun voli manna: chi vuol vada e chi non vuol mandi, chi vuole davvero faccia da sè.

Andriè. Sorta di veste donnesca lunga: adrienne.

Anèddotu. s. m. Tratto particolare di storia o vita ecc.: aneddoto.

Aneddu. s. m. Cerchietto d’oro e d’argento o altro con pietra preziosa o senza che si porta in dito: anello. || aneddu di tinagghia, anello di ferro, che serve a tener ferme le branche della tanaglia: staffa. || Per simil. diversi oggetti della medesima figura e per altri usi: campanella, anella. || jocu di l’aneddu: gioco dell’anello o del cerchio. || si di li manu caduti mi su l’aneddi ristati mi su li jiditeddi: se ho perduto l’ornamento m’è rimasto le cose proprie. || È anche un anello o cerchietto d’avorio, messo al collo a’ bambini in dentizione perchè si strofinin con esso le gengive: ciambella, campanella (Car. Voc. Met.).

Anèmuli. T. bot. Pianta di fiore ceruleo: anemolo, anemone. Anemone coronaria L.

Anelari. v. a. Bramare ansiosamente, vivamente: anelare. P. pres. anelanti: anelante. P. pass. anelatu: anelato.

Anellari. v. a. Dar forma di anello: anellare, inanellare. || Metter l’anello: inanellare. P. pass. anellatu: anellato. || Inanellato.

Aneurisma. s. f. Dilatazione morbosa delle arterie: aneurisma.

Anfa. s. f. Aria calda e soffocante: afa.

Anfari. v. a. L’effetto del primo abbruciare che fa il fuoco o il sole la superficie delle cose: abbronzare. || Nello stirare è quel rendere il pannolino tinto dal fuoco del ferro troppo caldo: abbronzare. (Car. Voc. Met.) P. pass. anfatu: abbronzato.

Anfateddu. add. dim. Abbronzatello.

Anfatizzu. add. dim. Abbronzaticcio.

Ànfia. V. fischiuni.

Anfibbiu. add. D’animale che vive in acqua e in terra: anfibio. || Metaf. di chi appartiene a diversi ordini di cose. || Simulato: doppio.

Anfiteatru. s. m. Fabbrica a più ordini di gradini a cerchio e un largo nel mezzo, teatro degli antichi o similmente oggidì: anfiteatro.

Anfrattu. s. m. Sconcio: disastro. || Imbroglio.

Anga. V. ganga.

Àngamu. V. gàngamu.

Angarìa. s. f. Aggravio, vessazione: angarìa.

Angariamentu. s. m. L’angariare.

Angariari. v. a. Usar angaria: angariare. || Fig. Importunare.

Angariatu. add. Angariato. || Importunato. || Afflitto.

Angèlica acquatica. s. f. T. bot. Pianta: angelica selvatica. Angelica sylvestris L. || angelica di li greci. Heracleum cordatum Presl. || angelica vera: angelica, Angelica arcangelica L.

Angèlicu. V. ancelicu.

Angerinu. V. pinzuni.

Àngia. s. f. Ambascia: angoscia.

Angilebba. (Pasq.) V. anagiri.

Àngilu. V. ancilu.

Angina. V. ancina.

Angratu. add. Fermo, forte: tetragono.

Angru. s. m. Altezza scoscesa e diroccata di monte: rupe.

Angulari. add. Chi ha angoli e dicesi di ciò che è posto in angolo: angolare. || Fondamentale.

Angulicchiu. dim. Angoletto.

Anguliddu. s. m. dim. Angoletto. || Met. Angolo riposto: cantuccio.

Àngulu. s. m. L’inclinazione di due linee: angolo. || Met. Luogo riposto: canto. || Cantonata: angolo.

Anguluseddu. add. Un po’ angoloso.

Angulusu. add. Che ha angoli: angoloso. Sup. angulusissimu: angolosissimo.

Angunìa. V. agunia. || V. anguscia. || pigghiari angunìa. V. pigghiari pesti.

Angùscia. s. f. Grande afflizione: angoscia.

Angùstia. s. f. Travaglio, stato di chi è in pena per tal cosa, meno di miseria: angustia. || Strettezza, brevità: angustia.

Angustiari. v. a. Dar angustia: angustiare. || rifl. a. Affliggersi: angustiarsi.

Angustiatu. add. Che ha angustia: angustiato. || Usato avverbialmente: stentatamente.

Angustiusu. add. Pieno di angustie: angustioso.

Angustu. add. Poco largo, stretto: angusto.

Ani-ani o ani-aneddu. (D. B.) Interiez. Ora l’hai accertata!

Aniddari. V. anellari. || V. ’ncirciddari.

Aniddatura. s. f. T. mar. Campanella o anello, girevole nell’occhio, e a cui è annodata la gomena dell’ancora: cicala dell’ancora. (Car. Voc. Met.)

Anidduni. accr. di aneddu: anellone.

Anidduzzu. dim. Anelluccio, anelluzzo. || anidduzzi ad arbitriu: campanelline, sorta di pasta come in piccoli anelli. || anidduzzi a manu: campanelle, (così a Firenze) pasta come sopra, ma più grandetta. || anidduzzu di lucerna: luminello. || Cerchietto di ferro che si mette in cima di alcuni arnesi per rinforzo o per ornamento: ghiera.

Anilletti. Sorta di pasta. V. anidduzzi. || T. calz. Sottili laminette ad anello incastrate in buchi de’ becchetti delle scarpe, per agevolar il passaggio del nastro: campanelline, anelli. E [p. 57 modifica]anche nei busti per agevolare il passaggio del laccio.

Ánima. V. arma.

Animali. V. armali.

Animari. v. a. Dare anima: animare. || Dar animo, coraggio: animare. P. pass. animatu: animato.

Animazioni. (D. B.) L’animare: animazione.

Ánimu. V. armu.

Anìmulu. s. m. Arnese fatto di stecche in cerchio, sul quale s’adatta la matassa (marredda) per dipanarla: arcolajo, bindolo, guindolo. || met. Che ciarla molto: cicalone. || va comu n’animulu: gira come un arcolajo. Dal Gr. ἀνέμος: vento, perchè va come vento.

Animusamenti. (D. B.) avv. Animosamente.

Animusità e Animunitati. s. f. Concitazione d’ira e d’odio: animosità.

Animusu. add. Che ha animo, coraggio: animoso. || Sup. animusissimu: animosissimo.

Anisinu. V. anasinu.

Anitu. V. finocchiu anitu.

Annaca. (Scob.) s. f. Ornamento, collana: monile.

Annacamentu. s. m. Cullamento. || Fig. Dimenamento. || Vana promessa. || Adulazione con beffa: soja.

Annacari. v. a. Dimenar la culla: cullare. || Dar parole, pascer di speranze: barcamenare. || Adulare e beffando: sojare, dar la soja. || Rifl. a. dimenarsi, dondolarsi. || annacarisi ’nta lu caminari: culeggiarsi. || Cantarellare acciò addormentinsi i bambini: ninnare. P. pass. annacatu: cullato. || Barcamenato. Da naca V.

Annacata. s. f. Cullata. || Dimenata.

Annacatedda. dim. Cullatina.

Annaculiamentu. s. m. Dimenamento, tentennamento.

Annaculiari. v. a. Muover qua e là di continuo: dimenare. || Rifl. pass. Il dimenarsi o cader a movimento per mancanza di saldezza o equilibrio: tentennare, dimergolare (benchè A. V. ital. è precisa), pencolare. P. pass. annaculiatu: dimenato. || Tentennato. Deriverebbe da annacari, fatto frequentativo. O da navi, navicullari quindi il nostro, come da barca si fa barcullari.

Annaculiata. s. f. L’azione del dimenare: dimenata. || Tentennata. || Pencolata.

Annaculiatedda. dim. Dimenatina. || Tentennatina.

Annadarari pisi o misuri, vale paragonar gli altri pesi o misure alle giuste. P. pass. annadarato: paragonato alla giusta misura.

Annadaraturi. V. pisaturi reggiu.

Annaffiaturi. s. f. Vaso di latta o di rame, con manico, e con becco lungo alla cui estremità è una palla o bacchetta traforata onde l’acqua n’esca a pioggia, per annaffiare: annaffiatojo.

Annagriri e Annaghiriri. v. intr. Divenir agro: inagrire. P. pass. annagrutu e annaghirutu: inagrito.

Annagristiri. v. intr. Divenir agresto: inagrestire.

Annali. s. m. pl. Storia di anno per anno: annali.

Annali. add. Appartenente ad anno: annale.

Annaloru. s. m. Contadino che serve ad anno: colono.

Annamurari. V. innamurari.

Annana. s. f. T. mar. rumpiri l’annana: aprir la stipa e levar una parte delle mercanzie che vi son caricate: romper l’andana (Zan. Voc. Met.). || Filare, ordine uno allato dell’altro: andana, e noi l’usiamo propr. per l’andana superiore e in pl. annani di stipi, annani di perguli: andane superiori di botti, di pergole. || annana di vermi di sita, varii ordini di graticcio o canniccio sui quali si ritengono i bachi da seta: palchi. (Car. Voc. met.).

Annannatu. add. Chi ha tanto o quanto di vecchio, di nonno: vecchiniccio, vecchiccio.

Annappari. V. arrappari. || V. ammainari.

Annarbari e Annalbari. p. intr. Farsi l’alba: albeggiare. || Farsi giorno: aggiornare. || Per restar di piovere: spiovere.

Annarbata (A l’. Posto avv. In sull’albeggiare, in sul far del giorno.

Annarcari. v. intr. V. impinnari. || v. a. Piegar in arco: inarcare. || annarcari lu senzu: aguzzar l’ingegno, far forza per intendere o trovare. P. pass. annarcatu: inarcato.

Annargintari. V. inargintari.

Annari. V. andari. (A. V. ital. annare. Vita di Cola di Rienzo).

Annarmaliri. v. intr. Rimanere stupefatto per forte impressione: sbalordire. || Adirarsi fortemente: imbestialire. P. pass. annarmalutu: sbalordito.

Annarvuliari. p. intr. Infuriarsi: inalberarsi. || T. carret. Dar quel moto spedito scaricando la carretta, facendolo versare per di dietro: dar la balta. (Pal. Voc. Met.).

Annarziddari. V. annarvuliari.

Annasari. v. intr. Affisar I’occhio per aggiustar il colpo al bersaglio: pigliar la mira. || Per ciarari V. || per ammussari V. P. pass. annasatu: presa la mira.

Annascari. V. anniscari. || Per sopraffare.

Annascateddu. add. di annascatu: un po’ ritorto.

Annascatu. add. Ritorto.

Annasciatari. (Caruso) Sparire.

Annasciaudari. V. A. Legar i piedi, dicesi degli animali. (Pasq.).

Annaspriri. V. inaspriri.

Annastracari. v. a. (Vinci) Fabbricar terrazzi (àstracu) sulle case.

Annata, s. f. Lo spazio di un anno intero: annata. || Quel diritto che si paga per l’anno di benefizio o che: annata. || Prov. annata di ardichi, annata di spichi; quando riesce molta ortica, fansi molte spiche. || annata di nivi, annata d’abbunnanza o annata d’olivi: anno di neve, anno di bene. || annata di pira, annata di suspira: quando fa molte pere, si sospira per altri frutti. || annata di linu, burgisi mischinu, così molti credono. || annata di linu, annata d’olivi, annata di lino, annata d’olio. || annata bisesta, inchi ed assesta, arricchisce. || annata ciacculara (o busara) nun ci cumpara, l’anno che fa ampelodesmo non fa frumento, che in Toscana dicono un po’ diversamente: anno ghiandoso, anno cancheroso, o anno fungato, anno tribolato.

Annatazza. pegg. Annataccia.

Annatedda. s. f. dim. di annata: annatina (Tom. D.).

Annateddu. V. anniteddu. [p. 58 modifica]

Ànnatu. V. annitu. || Per astracu V.

Annaturatu. add. (Scob.) Fatto dalla natura, innato: innaturato.

Annauliari. (Pasq.) Dar l’olio, l’estrema unzione: inoliare. P. pass. annauliatu: inoliato.

Annaulìu. (Pasq.) V. unzioni.

Annaurari. V. indorari.

Annausari e derivati. V. inalzari.

Annavanzari. v. a. Crescere e farsi innanzi: innavanzare (A. V. ital.).

Annavaratizzu. add. dim. Tentennino.

Annavaratu. add. Chi vacilla e non va resoluto o di buone gambe a far checchessia: tentennone.

Annenti. cong. Almeno. V. almenu.

Annessioni. s. f. L’annettere: annessione.

Annessu. add. Congiunto: annesso. || annessi e connissi: annessi e connessi, tutte le cose che vanno unite.

Annetta-aci. Nettacessi. V. biddacaru.

Annettacaminu. s. m. Chi pulisce i camini: spazzacamino.

Annettacàntaru. s. m. Chi pulisce i petali.

Annetta-denti. s. m. Fuscellino che serve a nettarsi i denti: dentelliere, stecco, stuzzicadenti. || T. bot. Pianta: ammi, visnaga, Capo bianco. Daucus Visnaga.

Annetta-fossi. s. m. Colui che annetta sepolture. || Per biddacaru V.

Annettalingua. s. m. Stecchetta elastica per pulir la lingua: rastialingua.

Annetta-oricchi. s. m. Piccolo strumento d’avorio o d’altra materia, sul quale si nettano gli orecchi: stuzzicorecchi, stuzzicatojo.

Annetta-panni. s. m. Colui che spurga i pannilini cavandone l’olio: purgatore.

Annettapèttini. s. m. Setolino o altro da pulir il pettine.

Annetta-portu. s. m. Strumento con cui si pulisce il porto dalle immondizie: netta-porto. || Per chiatta, o puntone nel quale è la macchina con cucchiaje per curare o scavare i porti, e tenergli puliti dal fango, che vi si ammassa pe’ rigetti de’ bastimenti, per le deposizioni delle tempeste: curaporti, cavafango.

Annetta-puzzi. s. m. Chi annetta i pozzi: cavapozzi. (Mal.).

Annèttitu. s. m. V. annittamentu.

Annettu. dim. di annu: annetto.

Anniari. V. annigari.

Anniccari. v. intr. Resistere, esser contumace.(Pasq.) || Imbronciarsi.

Annicchiari. v. a. Raccorre, ristringer tutto in un gruppo a guisa di nicchio: rannicchiare. || Carpire (Pasq.) || Imprimer nell’anima, scolpire (D. B.).

Anniceddu. dim. d’annu: annarello (Fanf. Voc. d. u. Tosc.).

Annichilamentu. s. m. Annichilamento.

Annichilari. v. a. Ridurre al niente: annichilare, annichilire. P. pass. annichilatu: annichilato.

Annichilaturi –trici. verb. Chi o che annichila.

Annichilazioni. s. f. L’annichilare: annichilazione.

Annichiliri. V. annichilari.

Annidarisi. v. intr. pass. Porre il nido: annidarsi. || met. Fermar sua stanza: annidarsi. P. pass. annidatu: annidato.

Anniddari la jumenta. V. ’ncirciddari.

Annientamentu. s. m. Annientamento.

Annientari. v. a. Ridurre a niente: annientare. P. pass. annientatu: annientato.

Annigamentu e Annegamentu. s. m. Annegamento.

Annigari e Annegari. v. a. Far morire alcuno sommergendolo in acqua: annegare. || Met. Bagnar con molt’acqua. || Rifl. a. Annegarsi. || Bagnarsi di molt’acqua o pioggia: immollarsi. || annigarisi ’n’on gottu d’acqua: affogar in un bicchier d’acqua. || lassari li panni a cu’ s’annega: lasciar in sulle secche, lasciare altrui nell’imbarazzo.

Annigatu. add. Annegato. || Immollato. || annigati, nè salvi nè dannati; è una superstizione.

Annigghiamentu. s. m. Annebbiamento, rannuvolamento. || Rattristamento. || Ingombro.

Annigghiarisi. v. intr. pass. Offuscarsi di nebbie il cielo: annebbiarsi, rannuvolarsi. || v. a. Metter tristezza, far passare da stato lieto o tranquillo a tristezza: attristare, rattristare: e per simil. quel piagnucolare impronto e continuo de’ bambini: frignare. || annigghiari la casa o simile: porre in siti incomodi, o empier in confuso di arnesi o altro: imgomberare, arruffare; o solamente buttar attorno fuscelli, ciarpami, frastagliumi o imbratto e simili: imbrattare. || annigghiari di figghi: caricarsi di famiglia, figliuoli.

Annigghiatizzu. Un po’ annuvolato. || Alquanto arruffato.

Annigghiatu. add. Annuvolato, annebbiato. || Attristato. || Ingannato. || Tutto scomposto: arruffato.

Annigricari e Annigriri. V. anniuricari: annegrire.

Annimicarisi. V. ’nnimicarisi.

Anniminari. V. ’nduvinari.

Anningari e Andingari. v. a. Cercar di avere da alcuno domandar per favore: chiedere checchessia, ricercare. || Di raro ha senso di importunare. P. pass. anningatu: ricercato, chiesto. || Importunato. Forse dal Lat. indigere: abbisognare, desiderare, e quasi tapinare.

Anninnari la tòrtula. (Pasq.) Far girare la trottola. || v. intr. Cascar in terra, rotoloni. || Far la ninna, ninnare.

Anninnuli. s. pl. Cantilena che si canta per addormentar i bambini: ninna.

Anninnuliari e Anninnaliari. v. a. Cantar la ninna: ninnare.

Annintra. avv. In entro: addentro.

Annintuvari. (Salomone-Mar. Canti Pop. Sic.) V. ammuntuari.

Anniricari. V. anniuricari.

Annirvari. v. intr. Star ritto, star in gambe: reggersi in piedi. (Meli).

Anniscari. v. a. Allettar coll’esca, metter l’esca all’amo sì al propr. che al fig.: adescare, inescare. || anniscari la tunnara: esser adescata di tonni. P. pass. anniscatu: adescato.

Anniscatu. s. m. Adescamento.

Anniscu. V. isca. (Damiano).

Anniteddu. s. m. dim. d’annitu: anditino.

Annittamentu e Annettamentu. s. m. Nettamento.

Annittari. v. a. Tor via l’imbratto o altra bruttezza o sceverar il cattivo dal buono: nettare. [p. 59 modifica]fig. Purgar dagli uomini o cose cattive una massa: nettare. || In modo imperativo è maniera bassa di licenziare. || Dicesi del ripulire di entro i polli, i pesci e simili togliendo loro le interiora: sgozzare, sbuzzare. || annittari lu stomacu, annittari d’una frevi (Muse Sic.): guarirne. || Fig. Dir tutto ciò che si sappia sul conto d’alcuno: rinvesciare. || annittari lu celu o l’ariu: rintemparsi, rasserenare. P. pass. annittatu: nettato, ripulito. || Rintempato, rasserenato. || Per sfusiari V.

Annittata. s. f. L’azione dello annettare: nettata, ripulita.

Annittatedda. s. f. dim. Nettatina.

Annittaturi. s. m. Strumento o arnese con che si netta: nettatojo.

Ànnitu. s. m. Tragetto stretto e lungo che unisce le stanze disgiunte: àndito.

Anniuricamentu e Anniricamentu. s. m. Annerimento, anneramento.

Anniuricari, Anniricari, Annigricari e Annigriri. v. a. Far nero: annerare, annerire. || v. intr. Divenir nero: annerare, annerire. || Detto delle ulive: vajare. || Detto dell’uva: saracinare.

Anniuricatu, Anniricatu. ecc. add. Annerato. || Vajato. || Saracinato. || In alcuni luoghi diconlo per stupido, inutile.

Annivamentu. s. m. Gelamento.

Annivari. v. a. Far rinfrescar colla neve: gelare.

Annivata. s. f. Il rinfrescar colla neve.

Annivatu. s. m. Pozione nevata.

Annivatu. add. Rinfrescato colla neve: nevato. || Per estremamente freddo: gelato. || Fig. Raffreddato nell’amicizia o nell’impegno di taluna cosa.

Annivaturi. V. bozza.

Anniversariu. s. m. Giorno in cui, ogni anno, ricorre la memoria di checchessia: anniversario.

Annocchiu. Posto avv. Composto di a ’n occhiu, jittaricci a ’nnocchiu: rinfacciare, raffacciare. Quasi buttare dinanzi agli occhi.

Annogghiari lu tirrenu. Seminar un campo senza prima far maggese (Pasq.).

Annoju. s. m. Increscimento, molestia: noja (A. V. ital. annoja).

Annona. s. m. Vitto, grascia, provvista di biade: annona.

Annonàriu. add. Di annona: annonario.

Annordini. Posto avv. composto di a ’n ordini va col verbo mettiri: metter in ordine, in punto, preparare.

Annotazioni e Annutazioni. s. f. Osservazione che si nota per illustrare o censurare o altro: annotazione.

Annòticu. add. Di un anno, dicesi di bovi: annòtino.

Annu. s. m. Il tempo che dura la terra a far una rivoluzione nella sua orbita: anno. || annu bisestu o bisestili: bisestile, che ricorre ogni quattro anni ed ha un giorno di più. || fari ’na cosa l’annu bisestu o farla l’annu tridici: farla in tempo rimoto. || aviri l’anni di la ’nzolia o di la cucca: aver anni quanto il prezzemolo o quanto il primo topo; esser vecchissimo. || chiudirisi l’annu santu; por fine a checchessia. || nn’avi anni ed annuna o anni ed anni! è tanto! son anni ed anni ovvero volendo dirsi per cosa più antica: sono anni domini. || zoccu nun succedi ’nta cent’anni succedi ’nt’on jornu: quel che non è stato può essere. || di cca a cent’anni semu senza nasu: da qui a cent’anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa, saremo tutti uguali. || cu’ havi anni è cchiù vicinu alla sepultura: chi ha cinquanta carnevali si può metter gli stivali, chi ha passati cinquant’anni si metta gli stivali per prepararsi cioè al viaggio dell’altra vita. || l’anni portanu lu sennu: credi agli anni. || cull’anni veni lu giudiziu: cogli anni viene il giudizio. || aviri l’anni sutta la cuda: aver gli anni sotto la coda, nasconderli. || mi pari mill’anni! mi par mill’anni! desidero ardentemente. || cu’ ti spia quant’anni hai? chi parla teco? cioè io non dico a te. || ad annu. Posto avv. per lungo tempo; po’ fari ad annu ma nun l’avrai: fa’ come tu puoi o durala finchè vuoi, ma non l’avrai. || aspittari ad annu: aspettar il corbo, eternamente, inutilmente.

Annuali. add. Che viene o accade ogni anno: annuale.

Annualità. s. f. Provvisione, salario o entrata annuale: annualità.

Annualmenti. avv. D’anno in anno: annualmente.

Annuàriu. add. Che si rinnova ogni anno: annuario.

Annubbiliri. v. a. Far nobile: annobilire, nobilitare. P. pass. annubilutu: annobilito, nobilitato.

Annugghiari. v. a. T. mar. Disporre in giri una gomena, un cavo: adugliare (Zan. Voc. Met.) || T. agr. Seminar un pezzo di terreno solamente arato. V. annogghiari.

Annuenza. s. f. L’annuire: annuenza.

Annuiri. v. intr. Dar il consenso: annuire.

Annujamentu. s. m. Annojamento.

Annujari. v. a. Dar noja: annojare, e quando è noja più incomodosa: nojare. || Rifl. pass. Esser in fastidio: annojarsi. || v. intr. Soffrir noja: annojare. P. pass. annujatu: annojato. || Nojato.

Annuliggiari. V. nuliggiari.

Annullamentu. s. m. Annullamento.

Annullari. v. a. Ridurre a nulla, dichiarar invalido: annullare. P. pass. annullatu: annullato.

Annullativu. (D. B.) add. Ordinato ad annullare: annullativo.

Annullaturi. verb. m. Che annulla: annullatore.

Annullazioni. s. f. Annullazione. || Cassazione.

Annumerari. v. a. Annoverare: annumerare.

Annumerazioni. s. f. Annumerazione.

Annuminari. V. ’nnuminari.

Annunca. cong. Che inferisce conclusione: adunque. (Più vicino all’A. V. ital. addunque, adunqua).

Annunciazioni. s. f. Festività della Madonna: Annunziazione.

Annunziari e Annunciari. v. a. Predire, portar novella, far sapere: annunziare. P. pass. annunziatu: annunziato.

Annùnziu. s. m. Novella, avviso o augurio o indizio: annunzio.

Annurgiari. v. a. Dar la profenda dell’orzo ai cavalli: profendare, abbiadare.

Annuricari. V. anniuricari.

Annurvamentu. s. m. Accecamento.

Annurvari. v. a. Privar del senso della vista: accecare. || Met. Privar della luce della mente: aceccare. || intr. ass. Divenir cieco: accecare. || annurvari li viti, arvuli, ecc. accecar le viti, [p. 60 modifica]le piante ecc. guastar loro le gemme o le messe e in sig. intr. ass. divenir cieche. || Met. Ostinarsi in cose irragionevolmente: incaparsi. P. pass. annurvatu: accecato. || Incapato.

Annoso. (Mal.) add. Pieno d’anni: annoso.

Annotaziunedda. s. f. dim. di annotazioni: annotazioncella.

Annuttari. v. intr. e intr. pass. Farsi notte: annottare.

Ànnuu. add. Annuale, d’ogni anno: annuo.

Annuvulamentu. s. m. Lo annuvolarsi: Annuvolamento (Crusca).

Annuvularisi. v. intr. pass. Oscurarsi il cielo coll’addensarsi delle nuvole: annuvolarsi. P. pass. annuvulatu: annuvolato.

Annuzzu. dim. di annu: annuccio.

Anòmalu. add. T. gramm. Che non serba regola: anomalo.

Anoni. T. bot. Erba: anonide. || anoni vera: bonaga. Ononide spinosa (Pasq.).

Anònimu. add. Senza nome: anonimo.

Ansa. s. f. Occasione, pretesto, appiglio: ansa. || Dimostrazione esterna di sicurtà e fidanza: baldanza. || dari ansa ad unu: dar baldanza, dar ansa; e pur vale lasciar correre, non correggere, dar adito; e pigghiari ansa: pigliar baldanza. I latini dicevano ansam praebere, arripere (Cicerone).

Ànsara e Ànsaru cu fogghi macchiati. T. bot. Aro. Arum maculatum L.

Ansaredda. s. f. T. bot. Arenaria rubra L. Abbonda ne’ littorali di Sicilia.

Ansamentu. s. m. Ansamento.

Ansari. v. intr. Respirare con affanno: ansare. P. pres. ansanti: ansante.

Ansaru senza macchi, Gularu o Erva di porcu. T. bot. è la varietà Immaculatum dell’Arum Maculatum L. || ansaru variatu di vrancu. Arum Italicum L.

Ànsia. s. f. Bramosìa irrequieta, viva: ansia.

Ansietà e Ansietati. s. f. Affanno, ambascia che procede da timore o da desiderio: ansietade, ansietate. || Avidità, bramosia: ansietà.

Ansiusamenti. accr. Con ansietà: ansiosamente.

Ansiusissimamenti. avv. sup. Ansiosissimamente.

Ansiusu. add. Pieno d’ansietà: ansioso. Sup. ansiusissimu: ansiosissimo.

Ansiusuni. add. accr. Di molto ansioso.

Anta. s. f. T. art. Due membri della porta che posano sulla soglia: stipite. || Le due parti laterali e verticali della intelajatura della porta: battitoj. (Fu usato ante da Vitruvio per stipite). || anta di tilaru V. curritura.

Antacitaru. s. m. Facitor di magnesia.

Antàcitu. s. m. Sostanza calcarea, assorbente, biancastra, precipitata dall’alcali, e dalla muria del nitro: magnesia. || dari l’antacitu fig. dire o fare ad altri a bella posta cosa che gli dispiaccia.

Antagunismu. s. m. Contrarietà, avversione tra due.

Antagonista. s. m. Contrario ed emulo in cosa alcuna: antagonista.

Antecedenti. add. Che va avanti: antecedente.

Antecedentimenti. avv. In tempo antecedente: antecedentemente.

Antecessuri. verb. m. Colui che fu avanti ad altri in ufficio: antecessore.

Antenatu. s. m. Nato molto prima, antico: antenato.

Antepòniri e Antipunìri. v. a. Porre avanti, preferire: anteporre, anteponere. P. pass. antepostu, antipostu: anteposto.

Anteposizioni. s. f. Anteposizione (Pasq.).

Anteriuri. add. Che è dalla parte dinnanzi: anteriore.

Anteriurità. s. f. Astratto di anteriore, priorità di tempo: anteriorità.

Anteuforbiu. s. m. T. bot. Pianta sempre verde: anteuforbio. Cocalia Antheuphorbium L.

Anticagghia. s. f. Nome generico di cose antiche: anticaglia.

Anticamenti. avv. In tempo antico: anticamente.

Anticàmmara. s. f. Stanza precedente alla stanza da ricevere: anticamera. || fari anticammara: far anticamera, aspettare prima d’esser introdotto a parlare col padron di casa.

Anticammaredda. dim. Anticameretta.

Antìcchia. V. tanticchia.

Antichiceddu. dim. di antico: antichetto.

Antichissimamenti. avv. sup. Antichissimamente.

Antichità e Antichitati. s. f. Astratto di antico: antichità, antichitade, antichitate. || Gli uomini e i secoli antichi: antichità. || Ruderi o paesi diroccati antichi: antichità.

Antichizza. s. f. Antichità (A. V. ital. antichezza).

Anticipamentu. s. m. Anticipamento.

Anticipari. v. a. Far una cosa prima del tempo fisso: anticipare. || Pagar anzi tempo. || anticipari ’na summa: anticipar una somma, dar fuori danaro prima del tempo o ad imprestito. P. pres. anticipanti: anticipante. P. pass. anticipatu: anticipato.

Anticipatamenti. avv. Con anticipazione: anticipatamente.

Anticipazioni. s. f. L’anticipare: anticipazione.

Anticipaziunedda. s. f. dim. Anticipazioncella.

Anticìpu. V. anticipazioni.

Anticori. s. m. Malattia dei cavalli, cioè un tumore contro natura, che si forma nella parte anteriore del petto vicino al cuore: anticuore. || chi ti vegna o chi ti fazza anticori; imprecazione.

Anticristianu. add. Opposto a cristiano: anticristiano.

Anticristu. s. m. Nemico di Cristo che, secondo la credenza, verrà al finimondo per sedurre i popoli: anticristo. || quannu veni l’anticristu cu li guasteddi caudi; per dinotar tempo molto remoto.

Anticu. s. m. E per lo più in pl. Coloro che furono molto prima di noi. || fari comu l’antichi, si manciaru li crusti e lassaru li muddichi o si livaru li panzi e si misiru li viddichi, modi ridevoli per dire: far come fecero gli antichi.

Anticu. add. Che fu molto tempo avanti, contrario di recente: antico. || S’usa anco por vecchio, detto di uomo e di cosa che sia tuttavia in essere: antico. || essiri di la pasta antica: esser alla buona. || a l’antica: all’antica, secondo il costume degli antichi. Sup. antichissimu: antichissimo.

Anticucina. s. f. Stanza prima della cucina.

Anticuliddu. dim. di anticu: antichetto.

Anticuni. accr. di anticu: di molto antico. [p. 61 modifica]

Anticustituziunali. add. (neologismo) contro la costituzione: anticostituzionale (Tramater).

Antidata, s. f. Data anteriore alla data vera: antidata.

Antidittu. add. Detto avanti: antidetto.

Antidutu. s. m. Contravveleno: antidoto.

Antifebbrili. add. Contrario alla febbre: febbrifugo.

Antìfuna. s. f. Quel versetto che si recita avanti il salmo: antifona. || Discorso che fa presentir il fine per cui è fatto: antifona. || jittaricci ’n’antìfuna: dare bottate, accennar cose che si voglion poi dire.

Antifunariu. s. m. Colui che nel coro dice l’antifona: antifonario. || Il libro ove sono scritte le antifone: antifonario.

Antiguàrdia. s. f. Avanguardia: antiguardia.

Antimoniali. add. da antimoniu: antimoniale.

Antimòniu. s. f. T. min. Metallo bianco rilucente, fragile, leggiero, di tessitura lamellosa, che nelle miniere trovasi combinato collo zolfo, e misto con materie terrose e pietrose: antimonio.

Antimunàrchicu. add. Contrario a monarchia: antimonarchico (Tramater).

Antimurali. s. m. Muro o altra fabbrica di riparo a un’altra: antemurale. || Fig. Qualunque cosa di protezione e in difesa di altra: antemurale. || Contro la morale.

Antimuru. s. m. Muro avanti altro muro: antimuro. || Parapetto: antimuro. || Protezione, difesa: antimuro.

Antinna. s. f. Quello stile, che s’attraversa all’albero del navilio, al quale è inferita la vela latina: antenna. || Per simil. ogni legno lungo: antenna. || Cima degli alberi: cima, vetta. || jocu di l’antinna: gioco che consiste nel montare senza scala sopra un altro stile insaponato e liscio, a prender un premio che è attaccato in cima: cuccagna.

Antinnedda. s. f. dim. Antennetta.

Antinnicedda. s. f. dim. Antennetta.

Antinnola. V. antinnicedda.

Antipapa. s. m. Papa illegittimo: antipapa.

Antipasteddu. s. m. dim. di antipastu.

Antipasticeddu. s. m. dim. di antipastu.

Antipastinu. s. m. dim. di antipastu.

Antipastu. s. m. T. cuc. Vivande che si metton a tavola nel principio: antipasto.

Antipatìa, s. f. Quell’avversione naturale per una persona o anco per una cosa: antipatìa.

Antipàticu. add. Che ispira antipatìa: antipatico. Sup. antipaticissimu: antipaticissimo.

Antipaticuni. accr. Di molto antipatico.

Antipenùltimu. add. Che è avanti il penultimo: antepenultimo, antipenultimo.

Antipoèticu. add. Contrario a poesia: antipoetico.

Antipoliticu. add. Contrario a politica: antipolitico (Tramater).

Antipòniri. V. antepòniri.

Antiporta. s. f. Quello spazio più lungo che largo che era tra l’una porta e l’altra ed oggi è la seconda di dette porte: antiporta, antiporto. || Quella stanza che si interpone tra la sala e la scala: antiporta.

Antiquària. s. f. Studio e cognizione delle cose antiche: antiquaria.

Antiquàriu. s. m. Colui che si versa nell’antiquaria: antiquario. || Dicesi per ischerzo di chi usa all’antica.

Antiquatu. add. Divenuto antico: antiquato.

Antisagristìa. s. f. Stanza precedente alla sagrestia: antisacristia (a Firenze).

Antisaputa. (Che D. B. registra s. m.) s. f. Cognizione precedente di una cosa: antisaputa.

Antitilaru. s. m. T. legn. Le spranghe e battitoi di una porta: armadura.

Antividimentu. s. m. Antivedimento.

Antividiri. v. a. Veder avanti, prevedere: antivedere (A. V. ital. antivedire è in Latini).

Antiviggenza. s. f. Cognizione anticipata del futuro: antiveggenza.

Antiviggìlia. s. f. Giorno precedente alla vigilia: antivigilia.

Antonomàsia. s. f. Fig. rett. per cui il nome appellativo vien usato pel proprio e viceversa: antonomasia.

Antrisa di porcu. (Scob.) V. riticedda di porcu.

Antu. s. m. Così i contadini chiaman il luogo ove lavorano ed anche il riposo o conversazione a mezzo il lavoro diurno. || È la linea che i contadini occupano in lavorando (dal Lat. ante, perchè è avanti). || E il filare di viti: andana, filare.

Antura e Ant’ura. avv. Avanti di ora: poc’anzi, di anzi.

Anturazza. accr. di antura. Tempo più lungo: di poco, dianzi.

Anturidda. dim. di antura. Tempo più corto: poco fa, dianzi.

Anu. s. m. Orifizio del culo: ano.

Anulari. s. m. ed add. Il quarto dito della mano, in cui s’usa portar l’anello: anulare. || Fatto a foggia d’anello: anulare (Mort.).

Anuri e derivati V. onuri.

Anùtili. V. inutili.

Anviluppu. s. m. Quell’astuccio di carta coll’indirizzo, dentro cui si chiude la lettera: busta (Fr. enveloppe).

Anza. V. ansa.

Anzareddu. Erba: arisaro (D. B. e Pasq.).

Anzaru. V. ansaru.

Anzerina. s. f. T. bot. Pianta: argentina, piè d’oca Potentilla anserina L.

Anzi. Particella avversativa ed eziandio congiuntiva; di più, oltrechè: anzi. ||Per ma: anzi. || anzicchì: anzichè, prima che.

Anzianità e Anzianitati. s. f. Astratto d’anzianu: anzianità, anzianitade, anzianitate. || Titolo che viene da precedere di tempo nello esercizio di un ufficio: anzianità.

Anzianu. s. m. Più vecchio, più antico degli altri: anziano.

Anzianu. add. Antico: anziano. || omu anzianu: uomo anziano, attempato, posato.


Supplemento

[p. 1128 modifica] [p. 1129 modifica] Ananti. V. A. Per avanti.

Anasettu. s. m. Liquore fatto con infusione di anice: ànice. || Confetti piccolissimi che hanno per anima un ànacio: anacini.

Anasinu. Sorta di pastina piccola (Licata).

Anatra. – impriali o turca: anatra crestata. Anas regia L. o fistione turco, secondo Caglià. || – serra, uccello: smergo minore (Caglià). || – di fischiu: fischione.

Ancidda. T. mur. Trave che nei ponti di legno fa da sbarra inferiore parallela all’altra trave detta vraca, e perpendicolare all’ altra detta cannila.

Ancileddu. Per vezzo detto a bambino: angiolino.

Ancilicatu. add. Beato, angelicale, che ha dell’angelo: angelicato.

Ancina. Uncino di cui si servono nel mietere i contadini, e nel formare i manipoli pe’ covoni. Forse corruzione di uncino.

Ancinaturi. s. m. ll contadino che usa l’ancina.

Ancinedda. Propriamente è fatto a forcola e serve insieme all’ancina o ancina (Appendice) a formar i manipoli. || met. Corporatura. [p. 1130 modifica]

Ancinna. V. ancidda. Così a Noto.

Ancinu. V. ancina (Appendice).

Anèu. V. aneddu. Così a Nicosia.

Angelica. – odurusa: panico erculeo. Heracleum spondilium L.

Anfia. V. anatra di fischiu (Castrogiovanni).

Anghidda. V. ancidda.

Angiova. V. anciova.

Angularu. V. gangularu.

Anguniari. V. ganguniari.

Aniddaru. s. m. Chi fa o vende anelli (Rocca).

Animu. animu di..., per.. con animo di... p. e. lu purtavi, animu di jucari..., lo portai con animo di fare ecc.

Animulicchiu. dim. di animulu.

Animuluni. accr. di animulu.

Anitra. V. anatra. || Per codduvirdi.

Annacariari. V. arrisinari (In S. Giovanni).

Annacatari. V. annasciatari.

Annacuduna. modo avv. Nel mentre.

Annaghiatari. V. annasciatari (In S. Giovanni).

Annaloru. add. Vecchio, che ha degli anni: annoso.

Annarbazzari. V. annarbari.

Annasciatu. V. ’ngrasciatu.

Annicchiatu annicchiatu. modo avv. Raccosciato, piccin piccino, cheton chetoni.

Annimustrari. V. addimustrari.

Anninna-anninna. V. alaò.

Anninnari. Stupidire per forza di febbre, o che. || Andar avanti dovecchessia.

Anniricatu. V. tintu.

Annittari. annittari l’aria, separare il grano dalla lolla: mondare. || Tor via agli alberi i rami bastardi o inutili: mondare.

Annu. all’annu, alla fine del corso dell’anno: a capo all’anno.

Annugghiatu. add. Dicesi di terra fatta riposare nell’anno (An. Cat.).

Annujanza. V. noja.

Annunca. Vale anco se no, altrimenti.

Annunicchiuni. V. agginucchiuni. In Noto.

Annunziata. s. f. La festività della Vergine annunziata: annunziata.

Annutari. v. a. Notare, fare annotazioni: annotare. || Per dutari V.

Annuvricari. V. anniuricari.

Antru. V. autru (Caltanissetta).

Anzalora. V. azzalora.